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TWF - Tex Willer Forum

[47/48] Le Terre Dell'abisso


Pedro Galindez
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Voto alla storia  

19 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Settembre 1964 - Ottobre 1964
Inizia nel numero 47 a pag. 58 e finisce nel numero 48 a pag. 60


Qualcosa di terribile sta accadendo ai pellerossa delle Terre Alte: Mah-Shai, una bellissima strega, con segni magici e feticci costringe gli stregoni a inviarle periodicamente dei giovani guerrieri da mandare nelle perdute Terre dell'Abisso, abitate da mostri antidiluviani...

Nelle Terre dell'Abisso, infestate dai dinosauri, i pards rintracciano i giovani indiani spediti laggià dalla defunta fattucchiera Mah-Shai alla ricerca dei magici fiori che la preservavano dalla vecchiaia. E nella valle dimenticata dal tempo i rangers devono affrontare anche i terribili cavernicoli Makandra!

Copyright Sergio Bonelli Editore

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Guest Wasted Years

Mitica!!! Mah-shai, il fiore della giovinezza, la valle dei dinosauri, il mondo perduto con tanto di indigeni sono tutti elementi avventurosi gestiti alla grande. Questa storia rimane nella testa in eterno, non sarebbe neanche necessario rileggerla!Una delle più mitiche del primo centinaio, almeno di questo filone. Un must per tutti i lettori.10

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Una delle cose divertenti della storia è che sia Tex che Tiger sembrano nient'affatto insensibili al fascino della strega e occorre che Kit Willer li inciti ad affrontarla;la storia può comunque essere divisa in due parti, un po' come quella della Città d'Oro: la prima parte con l'antefatto "indiano" ( l' lo scontro coi "Cani Rossi", qui quello con Mah Shai ) la seconda ambientata in un ambiente "non convenzionale" (l' i conquistadores, qui i dinosauri e i cavernicoli, che la rendono una specie di "Viaggio al centro della Terra" texiano ); la somiglianza è ulteriormente accentuata dal fatto che

, a seguito dell'incontro con Tex, tanto la Città d'Oro che il mondo dei cavernicoli vengono completamente distrutte da dei cataclismi
. Si tratta comunque di un avventura IMHO molto graziosa, sicuramente migliore della tarda ripresa di questi temi "fantastico - fantascientifici" in "Un mondo perduto", anche se forse non è un capolavoro assoluto ( almeno, la storia della Città d'Oro mi pare migliore, perchè Tex risece ad interagire meglio coi conquistadores che la abitano ). La mia valutazione personale ?:soggetto 9sceneggiatura 8 disegni 8 +
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  • 6 mesi dopo...
  • Rangers

Quoto l'amigo Pedro, anche se a me piace un tantino di più questa storia rispetto alla, comunque bellissima, Citta D'Oro. Mi piace moltissimo soprattutto la seconda parte, quando i nostri si devono calare nel misterioso crepaccio. Provate a pensare i lettori dell'epoca come si devono essere divertiti a leggere la storia. Non erano per niente sicuri che i nostri se la sarebbero cavata in questa avventura. E i nostri si calano lungo la corda, arrivando nelle misteriose e pericolosissime Terre Dell'Abisso. Il primo incontro di Tex coi dinosauri, ne incontra di ogni tipo: serpenti, mostri marini, specie di Tirannosauri. I Makandra poi, un popolo di primitivi che hanno costruito strutture simile a quelle dei templi Aztechi. Come molte di queste storie dell'epoca, il finale è catastrofico. Bellissimo anche all'acceno della leggenda dei piccoli uomini verdastri. Tutto è orchestrato magistralmente e i disegni di Galep, come al solito sono stupendi. Voto 10 a questa stupenda storia, da leggere, rileggere e rivalutare!!! :trapper::inch:

  • +1 1
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A me questa storia piace per il modo in cui si introduce

(i giovani guerrieri costretti a mettersi in viaggio per volere di Mah-Shai dopo che il padre ha trovato il segno
, per la lezione che Tex d'
allo stregone Shivatuan
e naturalmente per Mah-Shai. Tuttavia, come ambientazione, preferisco "La città d'oro", semplicemente perchè non vado pazza per le storie con mostri antidiluviani (non ho visto nemmeno Jurassic Park), mentre quelle con civilt? del passato mi piacciono molto. A parte questo però, un 8 abbondante a questa storia non lo toglie nessuno.
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  • 1 anno dopo...

Quasi un capolavoro questa storia innovativa e geniale. Una delle migliori storie di Bonelli padre che riusciva a trattare argomenti improbabili con una leggerezza incredibile. Certo ci sono delle incongruenze, ma appaiono insignificanti in quel contesto narrativo, che tocca i temi del fantastico e del mistero. Temi che non tutti gli autori sono capaci di affrontare, perchè richiedono una capacità particolare nel rendere credibile l'incredibile.

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  • 7 mesi dopo...

Io vado un p? controcorrente rispetto a quanto letto, d'altronde ho più vlte detto che non apprezzo molto quando le storie di Tex si immergono nel paranormale, in viaggi del tempo e via discorrendo. Tex non è Zagor, in Zagor certe cose sono più accettabili. La storia comunque ha un buon innesco, poi IMHO si perde con dinosauri e mostri vari mantenendo comunque un discreto svolgimento. In definitiva assegno un sette.

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  • 9 mesi dopo...

Riprendo, dopo una breve pausa, i miei commenti alle vecchie storie in ordine rigorosamente cronologico. Ci sono cose che nemmeno Aquila della Notte conosce nella Riserva Navajo e solo un caso gli permette di scoprirlo. Chi è Mah Shai, la Strega del Colorado e perchè i ragazzi davanti alla cui capanna viene trovato il segno del Serpente debbono mettersi al suo servizio e non fanno più ritorno? A queste domande Tex, accompagnato da Kit e Tiger, vuole trovare risposte, ma trover? molto di più di quanto si aspettasse.1) Il Segno del Serpente di Mah Shai, ovvero un serpente arrotolato a spirale su una freccia, ricorda molto il caduceo, simbolo dell'arte medica. Un caso? 2) In quest?avventura come in diverse altre ambientate nella Riserva Navajo, non è presente Kit Carson, che vi diverr? una presenza stabile solo molto più avanti.3) Sembra poco credibile che non solo l'esistenza di Mah Shai ma anche la periodica scomparsa di giovani dai villaggi della Riserva siano rimaste ignote a Tex per tanto tempo, ma dobbiamo accettarlo. Forse dipende dal fatto che Mah Shai non ha mai operato nella zona centrale della Riserva, ma nel Nord.4) Il racconto dello Stregone del Villaggio Centrale fa a Tex è inquietante e getta una luce ancor più sinistra su Mah Shai. Capiamo subito che è priva di scrupoli e che probabilmente dispone di poteri occulti, cosa che dopo l'esperienza con Mefisto siamo pronti ad accettare.5) Mah Shai, infatti, sembra scuramente dotata di poteri precognitivi e mantiene un legame di qualche genere con gli stregoni che hanno aderito alla sua fratellanza. Quando uno di essi muore ucciso da Tex ed i pards, lei lo capisce perchè la statuina che lo rappresenta è caduta. 6) Per molto tempo la sola cosa che vediamo di Mah Shai sono gli occhi e percepiamo istintivamente che è una bella donna. Quando finalmente si mostra ai pards, tuti loro (Tex compreso, ad onta di chi dice che non è più sensibile al fascino femminile :lol2:) rimangono letteralmente ammaliati dalla sua bellezza. Per fortuna si riscuotono in tempo per evitare che la Strega li infilzi come porcospini con le sue frecce.7) Come sempre accade quando c'è di mezzo una donna come cattiva, è il fato, questa volta nei panni di un infido serpente, a decidere il destino di Mah Shai ed ai pards sbalorditi non rester? che testimoniare come nella morte Mah Shai invecchi rapidamente, un po' come accade ai vampiri quando muoiono o come accadeva a Dorian Gray, protagonista del romanzo di Oscar Wilde, dopo aver colpito in un punto vitale il suo ritratto, invecchiato al posto suo. Evidentemente il misterioso fiore nero dell'abisso garantiva in qual che modo a Mah Shai un'eterna giovinezza.8) L'avventura potrebbe finire qui se Tex non volesse a tutti i costi scendere nell'abisso nella speranza che almeno qualcuno dei ragazzi scomparsi possa essere ancora vivo e così, contro il parere del saggio Tiger jack, che non sbaglia a prevedere guai, si calano nell'abisso e scoprono una valle nascosta, dove convivono dinosauri e uomini primitivi. E dovranno lottare strenuamente per salvarsi la vita. Per loro fortuna, diversamente dai ragazzi mandati a morire da Mah Shai, loro sono armati di solidi fucili a ripetizione.9) Il tema del mondo nascosto non è nuovo nella letteratura di genere. Nel caso in specie, direi che G. L. Bonelli si è fatto influenzare da ?Un mondo perduto? di Arthur Conan Doyle e da ?Viaggio al centro della Terra? di Jules Verne.10) Cosa abbia preservato le Terre dell'Abisso nella condizione di milioni di anni prima pur consentendo lo sviluppo della vita umana non ci è spiegato ed in fondo nemmeno ci interessa.11) I Makandra, la popolazione primitiva va che Tex ed i pards incontrano, saranno anche uomini preistorici, ma in fatto di intrighi politici potrebbero dare lezioni a Machiavelli.12) Com?? tradizione in questo genere di storie, l'arrivo dell'elemento estraneo, ovvero, Tex, Kit, e Tiger, spezza antichi equilibri e porta alla distruzione di questo ?mondo a parte?. Era già accaduto con la Città d'oro ed accade adesso. Solo Tex ed i suoi amici riusciranno fortunosamente a salvarsi, mentre tutto intorno a loro crolla.13) Davvero ben riusciti i disegni di Galep. Di grande impatto visivo le scene del combattimento col dinosauro e quelle del disastro finale. Vien da chiedersi cosa avrebbe potuto fare il disegnatore se invece dello striminzito formato a striscia avesse avuto a disposizione una tavola ed il permesso di sbizzarrissi. E con questo è tutto.

Modificato da Carlo Monni
  • +1 1
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  • 1 mese dopo...

l'analisi del signor Monni è ineccepibile e anche quanto detto da altri... alla fine conta l'avventura, e qui ce n'? a piene mani. Pensate che al giorno d'oggi una storia con questo mordente, dotata di tutto questo fascino e mistero, è praticamente improponibile. Forse su Zagor (infatti il Borden pare ha scritto una storia di futura pubblicazione proprio per lo spirito con la scure con i famigerati dinosauri). Amo molto questo lato "sperimentale" dei primi cinquanta albi di Tex, dove Bonelli padre amava cambiare le carte in tavola e inserire sempre nuovi schemi narrativi (vedi la guerra di seccessione, Tex che diventa prima agente poi capo dei Navayos, la nascita di Kit, il periodo di indagini per conto della Pinkerton eccetera). La storia è pienamente riuscita. I disegni... davvero ha ragione lei signor Monni: chissà Galep con unb formato più grande cosa avrebbe fatto. Si potrebbe ripubblicarla magari ingrandendo le vignette e colorandole. Per concludere amerei rivedere questo genere di avventure spensierate e fantasiose sul Tex serie regolare...

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  • 10 mesi dopo...
  • Collaboratori

Riletta ieri sera. Gran bella lettura, non c'è che dire.

Una storia dominata dall'avventura allo stato puro. Il mondo misterioso, la valle perduta, le vestigia di una civilt? scomparsa, dinosauri e rettili giganteschi, intrighi tra i primitivi per la successione, vittime sacrificali, c'è veramente di tutto e si resta per tutte le pagine col fiato sospeso.

Era il periodo più sperimentale attraversato dal fumetto Tex, con tipiche storie western come la successiva "Duello a Laredo" che si alternavano felicemente con queste storie "anomale", come "Lotta per la vita" (feuilleton storico seicentesco), "La voce misteriosa" (palpitante giallo a tinte horror col misterioso scimmione che decapitava le sue vittime), "I figli della notte" (le mummie), "Il grande Re" ( un pazzo fanatico ancora protetto dietro solide mura medievali) e infine l'alieno (fantascienza!), che chiudeva felicemente un periodo iniziato con le magie di Mefisto.

Il tocco in più qui è dato dall'affascinante strega Ma-Shai, che viene ritratta poche volte, folgorante bellezza, progenitrice di Mitla ( con cui condivide la medesima sorte ) e del boselliano Raphael Tenebres ( entrambi invecchiano a vista d'occhio ).

Ancora una volta l'acqua è l'elemento risolutore che spazza via tutto (compresa la "memoria" che in questa storia doveva essere chiaramente affidata a Kotomi e Moya che periscono entrambi, avvinghiati disperatamente l'uno all'altra nei flutti inesorabili che fanno piazza pulita nella caverna, senza cercare di porsi in salvo), acqua che cancella per sempre questi anacronistici mondi perduti ( era già successo nella già citata "lotta per la vita, succeder? di nuovo, per esempio, ne "Il figlio di Mefisto").

Da rileggere, possibilmente, in un comune albo costola bianca o Tre Stelle, perchè come di consueto, nelle edizioni successive ( cioè dalla TuttoTex) le tavole di Galep appaiono mortificate nelle dimensioni, alquanto ridotte, delle strisce ( che paradossalmente avrebbero dovuto garantire una maggiore visibilit? e una loro migliore lettura, sic! )


Immagine postata
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  • 1 anno dopo...

Mi ricordo ancora quando lessi questa vicenda la prima volta: Era la settimana santa di undici anni fa. Attenzione: SPOILER!L'ho trovata una storia molto avventurosa scaturita veramente da una idea geniale: Essa è il connubio fra la magia, l'esistenza di una civilt? che dovrebbe essere estinta e i rettili antidiluviani. Ciò che colpisce maggiormente dell'aspetto magico è la trasformazione della bellissima Ma-Shai in una orribile strega, trasformazione dovuta agli effetti dei fiori dell'abisso. La seconda parte è pure piena di insidie che pongono non poche difficolt? ai nostri eroi, essendo esse inusuali. Mi sembra che questa sia la prima storia dove si vedono i dinosauri, la storia successiva alla spedizione a Panama, non m'aveva procurato le stesse emozioni, in quella vicenda Tex e Kit erano alle prese con dei Tarbosauri. Il mondo dell'abisso è veramente popolato da ogni sorta di colossi: dinosauri, serpenti giganteschi, iguane acquatiche, sauri pure loro acquatici, granchi colossali. Al giorno d'oggi una storia sarebbe soggetta a critiche, però sono storie come queste che hanno fatto storia (scusatemi la ripetizione) in Tex. L'elemento mistico, magico, fantascientifico, come pure popolazioni estinte o antiche hanno caratterizzato Tex e ne hanno decretato in parte la sua fortuna. Sarebbe inimmaginabile pensare a Tex senza le vicende con Mefisto, el Morisco. Sono d'accordo con quanto scirtto già in precedenza: Trattasi di storia da leggere! Voto: 10-

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  • 1 anno dopo...

Altra storia memorabile come la precedente, sebbene d'ambientazione totalmente diversa.

 

Qui non vi è una commistione fra western classico ed intrighi con musi gialli (come si scriveva allora) in una storia con parecchi riferimenti ad altro classico del fumetto Made in Italy, ovvero Gim Toro.

 

Assistiamo in questa rutilante storia ad una incursione di Tex e pards nei mondi perduti della preistoria, con la presenza dell'intero inventario di dinosauri e bestie simili, popolazioni dimenticate, una strega ossessionata dalla propria bellezza (vi ricorda una certa Crimilde?) e assetata di giovani schiavi, una tenera storia d'amore dal finale tragico quasi sheasperiano e tanta, tantissima azione.

 

Di routine la catastrofe finale.

 

Voto complessivo: 9/2 

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