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TWF - Tex Willer Forum

[08/09] La Banda Dei Dalton


Pedro Galindez
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Voto alla storia  

28 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: G. L. Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità irregolare: Marzo 1960 - Maggio 1960
Inizia nel numero 8 a pag. 120 e finisce nel numero 9 a pag. 45

Stretta un'indissolubile amicizia con il Navajo Tiger Jack, Tex segue con lui le tracce della terribile Banda Dalton°
Un volo nell'abisso segna la tragica fine di Eugenia Moore: innamorata di Bob Dalton e spia al suo servizio, vista sgominata la banda del proprio uomo per mano di Tex, Kit Carson e Tiger Jack, Eugenia preferisce uccidersi, forse per amore, forse per rimorso.



? Sergio Bonelli Editore

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  • 3 mesi dopo...

Bellissima storia che ho avuto il piacere di leggere recuperando qualche numero di repubblica arretrato... nonostante l'ingenuità tipica dei primissimi numeri di tex, la storia è riuscita a coinvolgermi appassionatamente, e la soddisfazione di ritrovare il vero, indomabile Tex, che, pur di raggiungere la banda dalton in fuga, sfida il deserto a cavallo senza una sola borraccia d'acqua, vale da sola il prezzo dell'albo...

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ho dato 10 perchè è una delle storie che ho letto di più, da piccolo, quando avevo cominciato da poco a leggere texcredo che sia una storia memorabile per una serie di punti, che non dimenticher? mai:innanzitutto per come tex elimina grat(credo si chiami così,? il dalton con la camicia a quadri, vado a memoria).... la figura del bandito che cade portandosi le mani alla faccia mi stup? tantissimo... poi c'è la bellissima scena che conclude il numero 8, e che ha fatto da copertina anche per repubblica, cioè il bandito pelato che cerca di acchiappare tex e tiger alle spalle, e riesce dopo a svignarselaaltra scena bellissima(come dimenticarla??!!)? quella di dinamite che salva il suo padronepoi, all'epoca(ma si tratta di circa 10 anni fa)mi colp? molto al scena di tex che arriva al villaggio messicano, chiede una pistola e tutti si fanno avanti per vendergliela.... comicit? pura.... segnalo ancora il bellissimo duello tex-emmett:ogni volta che rileggo questa storia il vero tosto mi sembra bob dalton, per cui, pur conoscendo già il finale, mi piace immaginare che il duello finale sia fra tex e bob, invece no, bob è ucciso quando ancora sta dietro le rocce, e rimane emmett, l'ultimo ad affrontare tex a viso aperto.... infine c'è la scena della donna:quella figura che arriva ad uccidersi, di fronte ad un tex che non la colpisce perchè non osa colpire le donne(bench? lei, e questa è un'altra gran bella scena, l'avesse fregato prima, facendo la commedia), beh questa scena non può non strappare una vera complicità.... insomma, credo che questa sia la prima(e forse anche l'unica)storia della serie in cui tex affronta una banda di furfanti di quelli veri, che non sono farabutti solo perchè fuorilegge, ma hanno anche un cervello raffinato(del resto, in origine i dalton erano sceriffi)ah, dimenticavo, altra scena d'effetto(specie agli occhi di un decenne, l'età che avevo quando leggevo e rileggevo questa storia):una bambina si attarda per recuperare la bambola caduta a terra..................... sia lei che la madre finiranno uccise sotto gli zoccoli di un cavallo........ forse il riscatto, per questa morte innocente,? stata la morte della donna di bob dalton, caduta da una rupe:perchè alla fine è questo ciò che riserva il destino, perchè al ruota deve girare, ed è proprio con una ruota che tutto ha avuto inizio, dentro a un casin°, alla roulette, nel brutto gioco che è la vita.....

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  • 2 mesi dopo...

Di questa avventura veramente storica (sia dal punto di vista della storicit? vera e propria, che per il fatto che è un vero pezzo di bravura della coppia di ferro GLB/Galep) ciò che in un primo tempo - tempo lontanissimo, ahimè - mi colp? in modo particolare fu la figura di un Tiger ben differente, soprattutto a livello fisico, da quello che ci siamo abituati a conoscere. Un Tiger che parla con i verbi all'infinito e parla di sè stesso con la terza persona singolare. Sono molte le scene di grande spessore, oltre alla prima che ci fa conoscere i comprimari di questa storia; partiamo dalla

trappola che i Dalton tendono a Tex e Tiger per mezzo di Eugenia Moore
(sarà stato considerato il primo esempio di piccionaggine in un Tex ancora aquila?)Subito dopo, il dialogo tra Tex e Tiger che attendono la morte, e
l'intervento di Dinamite che ricambia così la sollecitudine del suo padrone nei suoi confronti
La cavalcata disperata di Tex per precedere i Dalton che arrivano "a un tranquillo galoppo"
E infine, degna dei migliori film western, la scena in cui
Tex si staglia nel sole che tramonta davanti ai fuorilegge, e quelle parole memorabili "Non un passo in più, Dalton! Voi non varcherete il confine"
. Indimenticabile è poi la fine di Eugenia Moore, una donna che sia pur dalla parte sbagliata ha evidenziato un grande amore e un grande coraggio. Il mio voto: 10
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  • 2 anni dopo...

Parliamoci chiaro: siano di fronte ad un falso storico, bello quanto volete, a pur sempre tale. :colt::lol2:

Come certamente saprete la Banda dei Dalton è esistita realmente e le brevi "schede", con tanto di "foto segnaletica" che G. L. Bonelli ci fornisce su di loro ad inizio storia sono sostanzialmente esatte nei punti fondamentali. Dove comincia la pura invenzione ?, ovviamente sia nell'intervento di Tex, che nella "compressione" di tutta la vicenda, che in questa storia si conclude nel giro di pochi giorni, mentre nella realtà la parabola dei Dalton dur? per ben due anni, dal 1890 al 1892.
Senza alcuna remora Bonelli mescola fatti reali e fantasia più sfrenata con abile capacità e lascia del tutto perdere la realtà storica nel finale, dove muoiono tutti, mentre, giusto per la cronaca, diversi dei Dalton Boys, tra cui Emmett e Bill Doolin sopravvissero per diversi anni. Il suo ?allievo? mauro Boselli non avrà anche lui remore a fare lo stesso con la banda di Dave Mather e Hoodoo Brown ne ?I giustizieri di Vegasè.

Ma passiamo a segnalare i punti più rilevanti:

1) Questa storia segna il debutto di Tiger Jack come pard di Tex. Di lui non sappiamo assolutamente nulla e dovremo aspettare ben 42 anni per conoscere le circostanze in cui lui e Tex si sono conosciuti, ma ben presto si scaver? un posto d'onore nel cuore dei texiani doc.

2) In questa storia apprendiamo anche che Lilyth è morta e che Tex ha un figlio, ma a parte che è maschio non ci è dato sapere altro.

3) C'è, quindi, un discreto divario temporale, quindi, tra questa storia e la precedente, "Il patto di sangue", ma quanto è grande questo divario? Proviamo a vedere se siamo capaci di dare una risposta. Quando Tex e Kit Carson si incontrano nel corso della storia quest'ultimo afferma che non si vedono da un anno. A quanto sembra, nelle intenzioni originali di GLB un anno era giusto il tempo passato dal finale de "Il patto di sangue" e ciò sarebbe testimoniato da un redazionale in terza di copertina dell'albo a striscia n° 56 della seconda serie. Successivamente, però, ne "Il giuramento", è lo stesso Bonelli a smentirsi, affermando che Tex ha passato due anni nella Riserva prima dello scoppio della famigerata epidemia che uccise Lilyth. Questa versione, peraltro detta nella storia, deve considerarsi ormai canonica e, del resto, non è certo incompatibile sia col fatto che Carson non veda Tex da un anno, sia con il fatto che egli non abbia mai incontrato Tiger Jack prima di allora. Oggi sappiamo che nell'intervallo tra "Il patto di sangue" e "La banda dei Dalton" si collocano cronologicamente almeno quattro altre storie uscite successivamente e precisamente: "Sul sentiero dei ricordi" (n° 575, di Nizzi & Civitelli), un'avventura di Tex e Lilith, situata poco dopo la fine de "Il patto di sangue" e comunque prima della nascita e forse del concepimento di Kit; "Furia Rossa" (nn° 384/386 di Nizzi & Ticci) con la narrazione del primo incontro con Tiger; "La grande invasione" (nn° 497/499 di Boselli & Marcello), in cui Kit è nato da poco e si vede un Kit Carson ancora con i capelli neri (nel corso della storia, in realtà, Tex e Carson non si incontrano, ma potrebbero averlo fatto subito dopo o subito prima e questo potrebbe essere proprio l'incontro a cui si allude nella storia che stiamo commentando ) ed, infine, proprio "Il giuramento" (nn° 103/106 di Bonelli & Galep) con la morte di Lilyth e la vendetta di Tex. Non è affatto escluso che altre storie ancora da scrivere si possano collocare in questi famigerati due anni, ma per ora questo non c'interessa. Per come la vedoi io, le vicende de ?La grande invasione dovrebbero essere ambientagte mengtre Tiger è in ritiro sui monti perso nel suo dolore per la perdita dell'amata Tanah. Tex e Carson dovrebbero essersi incontrati poco prima al battesimo di Kit alla missione di Taos con Carson a fare da padrino. Quanto a questa storia, si svolge non molto dopo ?Il giuramento? ed ecco che i tempi si riconciliano.

4) Ancora da segnalare è il comportamento cavalleresco di Grat Dalton nei confronti di Tex e Tiger quando effettuano il rocambolesco salvataggio di Bill Smith, Bob Dalton, invece, sarà decisamente più spietato e crudele quando, più avanti, catturati i due, li abbandoner? ad un'atroce morte nel deserto.

5) So che il salvataggio altrettanto rocambolesco effettuato da Dinamite ha fatto storcere il naso a qualcuno che ha trovato ingenua e poco plausibile la scena, ma io dico: "Al diavolo la plausibilit? ed il realismo a tutti i costi in certe circostanze. Dov?? andata a finire la sana sosppensione dell'incredulità che si deve eseercitare in questi casi?

6) In un impeto di generosit? tipica del personaggio, Tex lascia tutta la sua acqua a Tiger Jack, e si getta con tutta la sua determinazione deciso a precedere i Dalton al confine in una galoppata nel deserto che si può solo definire epica.

7) La fine di Eugenia Moore ha il sapore della tragedia greca. Anche se lei lo ha ferito, Tex non può infierire su una donna e la lascia andare incontro al suo destino. Da brivido la folle corsa della ragazza verso la morte ?inseguita? dalla voce implacabile di Tex.

8) Le date reali della parabola dei Dalton non si incastrano assolutamente con qualunque cronologia di Tex si voglia adottare, ma paradossalmente il Tex odierno potrebbe affrontare i Dalton senza problemi, visto che secondo la maggioranza dei suoi autori e critici ormai vive in un'epoca prossima a quegli eventi (ha avuto già avventure in un periodo che va dal 1889 al 1891).:colt:

Da rimarcare, infine, la decisamente buona prova dell'ormai rodato duo Galep & Uggeri alle matite e chine.

  • +1 1
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  • 1 anno dopo...

Storia carina ma non mi sembra così straordinaria come dicono alcuni commenti.

Da notare come GLB liquida in due vignette Lylith :
Tex : "Hai saputo di Lylith?"
Carson : "Si Tex, mi dispiace"
Tex : "Vabb?, parliamo d'altro"

:rolleyes:


Bella scena in cui Dinamite salva Tex anche se forse un po' esagerata.

Riguardo Eugenia Moore, pura antipatia per lei per il solo fatto che frega a Tex la pistola (ennesima scena che se venisse scritta oggi, potrebbe suscitare un bel po' di polemiche); la sua fine ha del potente ma non penso che fosse un personaggio così straordinario da meritare una fine del genere : in fondo è semplicemente la donna del bandito, non è che ha combinato chissà quali crimini o altro.

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  • 5 mesi dopo...
  • 8 anni dopo...

screen56.jpg
Storia scorrevolissima e piacevole, dal ritmo assai alto e veloce, e anche piuttosto breve, meno di 100 tavole, in cui G.L.Bonelli, come al solito fregandosene della precisa aderenza storica, fa affrontare a Tex la banda dei Dalton. Memorabile l'introduzione fotografica con le facce di tutti i componenti della banda. Bella poi tutta la sequenza iniziale che mostra l'inizio della carriera criminale dei Dalton, con anche, da ricordare, il forte e quasi "scioccante" momento in cui una donna e la piccola figlia vengono calpestate dai cavalli dei banditi. 
La storia in questione è poi anche da ricordare per la prima apparizione di Tiger Jack, qui ancora molto diverso da come lo conosciamo: è un indiano un po' stereotipato che parla in terza persona con verbi all'infinito. 
Appassionante l'intera caccia ai Dalton, di cui ho apprezzato il lato cavalleresco all'inizio dell'episodio, quando, decidendo di non sparare, permettono a Tex e Tiger di recuperare il corpo di un ferito.
L'episodio vede anche il ritorno di Kit Carson, che all'inizio, quando è incaricato di scortare il treno, agisce in parallelo a Tex. Inoltre la storia aggiunge due tasselli importanti per la continuity: si viene a sapere che Lilyth è morta (la faccenda viene liquidata in due vignette) e che Tex ha avuto un figlio maschio.
Avvincente la parte nel deserto, con anche un momento molto intenso come quello del dialogo tra Tex e Tiger sepolti nel deserto fino al collo. Mi è piaciuto pure l'intervento di Dinamite, da molti ritenuto forzato. Bella poi, per non dire epica, la scena in cui Tex dà tutte le borracce a Tiger e si getta al galoppo nel deserto senza acqua.
Buono anche il finale, che inizia con la spettacolare vignetta con Tex che si staglia in cima alla collina annunciando ai Dalton che non varcheranno il confine. Tra l'altro, mi sarei aspettato il duello conclusivo con Bob Dalton e non con Emmett. La tragica fine di Eugenia mi ha ricordato quella di Satania.
Buoni i disegni di Galep, aiutato da Uggeri. 

 

Storia: 6,5
Disegni: 7,5

  • +1 3
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  • 3 settimane dopo...

Storia che parte alla grande, con la galleria lombrosiana dei veri fratelli Dalton (grande Galep !), poi la rapina nella bisca e la crudele, tragica fatalità durante la fuga nella via. Sembrerebbe preludere ad una storia dal taglio asciutto, realistico e financo crudo, e invece da lì in poi comincia il tracollo, che culmina nel deserto di Gila, ove prende il sopravvento il nonsense più totale, con momenti quali : la famigerata scena di Dinamite che disseppellisce Tex a zoccolate...e, soprattutto, Tex che sta fermo in piedi a farsi impiombare da Eugenia Moore (altra notevole pin-up Galeppiana) perché lui non spara alle donne !

Per me proprio brutta, tra le peggiori del primo periodo...ma comunque importante, in quanto introduce Tiger Jack e, en passant, il fatto che Tex si sia riprodotto. 

  • Confuso (0) 1
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9 hours ago, Testa di Vitello said:

Per me proprio brutta, tra le peggiori del primo periodo...ma comunque importante, in quanto introduce Tiger Jack e, en passant, il fatto che Tex si sia riprodotto. 

 

Non solo, introduce il fatto che Lilyth sia morta. È il primo grande "salto" nella continuity texiana.

 

Sulla gestione della banda Dalton arei molto da dire, ma in un thread apposito che per adesso non avrei il tempo di seguire...  :rolleyes:   Per me questa storia non solo non è per niente "minore", ma rappresenta una texianità oggi scomparsa, e un idea di "cattivi" molto più sfumata e tridimensionale di quella attuale, e quindi non più adatta al superficialissimo "umetto moderno"

 

Ma ne parlerò in seguito...

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Non solo, introduce il fatto che Lilyth sia morta. È il primo grande "salto" nella continuity texiana.

 

Sulla gestione della banda Dalton arei molto da dire, ma in un thread apposito che per adesso non avrei il tempo di seguire...  :rolleyes:   Per me questa storia non solo non è per niente "minore", ma rappresenta una texianità oggi scomparsa, e un idea di "cattivi" molto più sfumata e tridimensionale di quella attuale, e quindi non più adatta al superficialissimo "umetto moderno"

 

Ma ne parlerò in seguito...

Si, quando i Dalton consentono a Tex e Tiger di recuperare il ferito, è un momento in cui palesano un proprio codice d'onore...e in generale, tutta la prima parte della storia è seguita molto dal loro punto di vista, ma questi spunti interessanti si perdono nella seconda parte della storia, e la resa dei conti finale non mi è parsa all'altezza.

L'annuncio della morte di Lilyth era già stato dato nella didascalia al termine della storia precedente, ma è anche vero che in tutte le ristampe "giganti" di questa storia la didascalia era segata via, quindi si veniva a sapere della dipartita di Lilyth proprio da qui...

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  • 1 mese dopo...

Episodio fondamentale per la serie, parte 2.

 

Non tanto per l'esito, poichè è fuori dubbio che non tiene minimamente il passo con quello che lo precede, ma per le ulteriori novità che Bonelli inserisce, come mattoncini in un muro.

 

Seguendo il modello di Salgari che si "liberò" di Marianna fra un romanzo e l'altro, evitando spiegazioni o scene strappalacrime, di colpo, in uno scarno dialogo fra Tex e Carson, il lettore apprende della tragica scomparsa di Lilyth. Notizia fulminea come una saetta a ciel sereno.

 

Che gestire una moglie dell'eroe non fosse affatto facile è un conto, ma forse l'autore ebbe troppo fretta per optare per una simile decisione: ciò comunque non gli impedì di trovare il pretesto giusto per scrivere uno dei suoi capolavori il "Giuramento" qualche anno dopo. 

 

Il salto temporaneo tra le due storie è marcato e rappresenta inoltre ai giorni d'oggi un'ottima occasione per sfruttare buchi tempistici per ambientare qualche episodio di "Tex Willer".

 

Per la prima volta vediamo agire accanto a Tex un pard indiano destinato a divenire un pedina fissa della saga, ovvero quel Tiger Jack che esordisce in sordina ma si guadagna ben presto la giusta luce della ribalta. Da notare che nella storia in questione il navajo si becca la prima ferita (se non sbaglio è il pard più martoriato in questo senso nei settantaquattro anni di vita editoriale!) ed è curioso come Bonelli nelle prime tavole lo faccia fumare con nonchalance :D.

 

Tuttavia a parte le ironiche curiosità, fin dall'inizio è lampante l'intesa fra i due pard e desumo che Bonelli avesse già deciso di affiancarlo spesso al suo eroe e non usarlo solo come una temporanea comparsa. Sembra quasi che il patriarca del fumetto italiano stesse via via provando la spalla giusta da far agire accanto al suo protagonista e stavolta toccò all'indiano che "parla poco ma agisce molto!"

 

Tornando alla storia in se, non è nulla di particolare. Un classico western con una banda di banditi (realmente esistita!) e i nostri che pian piano la smantellano a suon di piombo e lunghe cavalcate d'inseguimento. Una trama più lineare e basilare di quella che la precede, ma che comunque parte molto bene e procede spedita, per perdere un po' di smalto nelle sezioni finali.

 

Da notare il lirismo di grande narratore che Bonelli sfodera nella scena della disgrazia della giovane mamma e la pargoletta, travolte senza pietà durante la fuga disordinata dei banditi dalla bisca di Faro. Poche vignette, ma dal grande pathos e potenza narrativa! (vedasi la vignetta che immortala solo gli zoccoli anteriori e il braccio proteso della povera donna, quasi a implorare pietà)

 

L'autore ripete l'esperimento con Eugenia Moore nei titoli finali, che si suicida schiacciata dal rimorso e dalla parole di Tex, ma sebbene la scena è ben scritta, forse è troppo altisonante per un personaggio alquanto "povero" per l'economia della storia.

 

Accennavo al fatto che l'episodio perde qualcosa nell'incedere finale, in effetti per mettere in difficoltà i due pards nei pressi del pozzo in cui sono assiepati i restanti della banda Dalton, l'autore sceglie una scena un po' ai limiti, con Eugenia che beffa come novellini i nemici, ma ancora più ingenua la seguente sequenza che vede i nostri salvati da Dinamite, che scava attorno alla fossa in cui sono stati sepolti Tex e Tiger. Scene figlie dei tempi in cui furono scritte, oggi i lettori le accetterebbero malvolentieri.

 

Proprio mentre sono ancora sepolti che apprendiamo la seconda rivelazione, fulminea ma fondamentale: la presenza del figlio Kit, con Tex che si rammarica di non poterlo vedere crescere. Due notizie cardine, date seccamente al lettore. Io trovo sia una scelta molto avanti dell'autore, un'autentica trovata a effetto.

 

La parte grafica è sempre curata da Galep (aiutato da collaboratori non accreditati, Uggeri in questi albetti?). Stile sempre molto essenziale e rapido, ma dinamico e dalla sintesi perfetta con ogni tratto al posto giusto. Gli sfondi sono quasi assenti o abbozzati, ma trovo molto belle le scene con le cavalcate in silhouette con la luna sullo sfondo.

Classe sopraffina e narrativa grafica efficacissima, al servizio della fantasia sfrenata di Bonelli. Binomio perfetto per costruire una leggenda! Il mio voto finale è 6

 

 

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  • 1 anno dopo...

Per me è un buon episodio sia per l'introduzione di Tiger che per ulteriori elementi su Tex, (il fatto che non spari alle donne). Perché non lo trovo ottimo nonostante gli scontri e le scene d'azione siano veramente magistrali? Perché 

Il 9/10/2022 at 21:50, Condor senza meta dice:

Accennavo al fatto che l'episodio perde qualcosa nell'incedere finale, in effetti per mettere in difficoltà i due pards nei pressi del pozzo in cui sono assiepati i restanti della banda Dalton, l'autore sceglie una scena un po' ai limiti, con Eugenia che beffa come novellini i nemici, ma ancora più ingenua la seguente sequenza che vede i nostri salvati da Dinamite, che scava attorno alla fossa in cui sono stati sepolti Tex e Tiger. Scene figlie dei tempi in cui furono scritte, oggi i lettori le accetterebbero malvolentieri.

La scena di Dinamite Eroe può starci, è piena di pathos :clapping:! Ma anch'io trovai strano che Tex fosse arrivato a dire: "Obbedisci, Tiger. Ci siamo cascati." Cavolo! Avrei voluto vederlo se anziché essere stati i Dalton fossero stati Bud Lowett e amigos suos redivivi :lol:... (Secondo me, avrebbero potuto farcela lo stesso senza farsi impiombare a morte anche se non avessero obbedito :rolleyes:, perché erano meno di 20). I disegni sono gradevoli, anche se non tra i miei preferiti, (preferisco Villa e Civitelli). 

Voto 8+ 

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<span style="color:red">22 ore fa</span>, Tenente Castillo dice:

La scena di Dinamite Eroe può starci, è piena di pathos :clapping:!

Tanto più che è la dimostrazione che le accuse a @borden di aver reso Dinamite un super cavallo (nella Tex Willer) sono infondate.

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