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TWF - Tex Willer Forum

[09] Il Dio Puma


Pedro Galindez
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Soggetto e sceneggiatura: G. L. Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità irregolare: Maggio 1960
Inizia nel numero 9 a pag. 45 e finisce nello stesso numero a pag. 98

Gli Yaqui vivono nel terrore: il sanguinario Dio Puma pretende sacrifici umani! Ma Willer e Tiger Jack scoprono che, dietro l'arcano, si celano le brame di ricchezza dello stregone Toba, e i falsi idoli vengono abbattuti.



? Sergio Bonelli Editore

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  • 1 anno dopo...

Una storia breve di sole 45 pagine, non disprezzabile, molto intensa, vivace e appassionante e con un finale serrato. Merita di essere ricordata soprattutto perchè è la prima a trattare il tema degli intrighi di potere nelle tribù indiane ed a presentarci alcuni clich? che ritroveremo in futuro quando si parler? di stregoni

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  • 1 anno dopo...

Storia breve, ma non per questo meno carina.

Analizziamo quel poco che c'è da analizzare nel dettaglio:

1) prima volta in cui viene trattato il tema degli intrighi di potere nelle tribù indiane ed a presentarci alcuni clich? che ritroveremo in futuro quando si parler? di stregoni.

2) Certo: Toba e sua madre non hanno veri poteri magici e tutto il loro potere si basa su dei trucchi e sullo sfruttamento della superstizione dei poveri Yaqui, ma per ciò che riguarda gli intrighi politici non hanno nulla da farsi insegnare dal Machiavelli.

3) Ancora una volta Tex si dimostra, per dirla con gli anglosassoni "larger than life". Costretto a lottare con un puma armato solo di un coltello datogli di nascosto da un giovane yaqui, Tex se la cava in una lotta breve, ma con il respiro dell'epica. Il suo arrivo al salvataggio di Tiger, destinato a morire divorato vivo dagli avvoltoi nel finale, ne fa una specie di forza della natura contro cui nulla si può, se non cedere.

4) Non credo di sbagliare se dico che debbono essere situazioni come queste che Boselli ha tenuto sicuramente presenti nell'elaborare le apparizioni di Tex in storie come "Terra di confine".

Decisamente buono come sempre il lavoro ai disegni del duo Galep & Uggeri (quest'ultimo quasi sicuramente presente alle chine pur se non accreditato a tutt'oggi).

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  • 11 anni dopo...

screen57.jpg
Storia molto breve e senza pretese, che sembra anche scritta con più fretta del solito: i dialoghi sono infatti un po' meno brillanti ed efficaci. L'idea di base non è male e l'atmosfera iniziale con il totem neppure, ma la brevità dell'episodio non permette uno svolgimento memorabile e infatti nel complesso la vicenda è semplice e lineare. Bisogna dire che è pure un episodio abbastanza ingenuo, visti l'improbabile caratterizzazione degli indiani Yaqui e alcuni passaggi nella trama.
Nel finale (bella la sequenza con il puma) la storia si risolleva, arrivando tranquillamente alla sufficienza, a mio parere. 
Ancora una nota: la madre dello stregone, Yanka, mi ha ricordato molto (anche e soprattutto nella rappresentazione grafica) Yaska la strega, personaggio apparso nell'omonima storia di Zagor scritta proprio dal creatore di Tex.
Decisamente piacevoli, come al solito, i disegni del primo Galep.

 

Storia: 6
Disegni: 7,5

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Arrivo a commentare questa storia grazie a @Magico Vento che l'ha commentata prima di me.

Che strano vedere solo 4 commenti in una Storia!

Storia non memorabile ma "fondatrice" di uno dei vari "microgeneri" in cui si possono inquadrare le storie di tex.

Voto 7.

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  • 3 settimane dopo...

Questa non me la ricordavo proprio...storia cortissima e in un certo senso "riempitiva" ? Ma non è male, anzi, è proprio carina. Fa parte del filone indiano del primo periodo e, per forza di cose, è "ignorantissima", ma sta anche lì il suo fascino esotico e "pulp" con questo villaggio Yaqui (o Vaqui) che diviene luogo astratto di truci superstizioni e barbarico primitivismo. Velocissima come una fucilata, ha nell'ultima striscia il suo climax di fosca epicità...e stupisce vedere Tex giungere alla conclusione in uno stato di demoralizzato cinismo, e disgusto verso l'ottusa superstizione degli Yaqui che avrebbe voluto aiutare. Sicuramente una delle storie più ciniche e pessimiste della prima fase...a parte questo, la lotta col puma è chiaramente il momento clou, la megera Yauka anticipa forse un po' la figura di Zhenda, e anche in questa storia non può mancare, come in-quasi-tutte le prime, la pin-up Galeppiana, qua rappresentata dalla milf Minoba.

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  • 1 mese dopo...

Dopo due storie fondamentali per la genesi della caratterizzazione del personaggio, Bonelli decise di "riposarsi", mandando alle stampe un episodio esile e del tutto trascurabile.

 

A dire il vero, non vi è alcun stacco con la vicenda dei Dalton, ma di fatto è una storia a se e aver separato i topic sul forum è la decione più giusta.

 

La trama è semplice e a tratti troppo ingenua, constellata pure dalle consuete imprecisioni tipiche dell'epoca, ovvero la non perfetta rappresentazione degli Yaqui.

Letta con l'occhio di oggi non suscita quasi nessun interesse, breve e lineare oltre misura, ma suppongo che all'epoca dell'uscita, l'intervallo delle varie settimane fra le uscite forse incideva a stuzzicare una dose di curiosità in più.

 

Tex e Tiger, reduci dall'ultima avventura, si trovano per caso a scoprire un colossale (e criminoso!) imbroglio, ordito dallo stregone Yaqui e la vecchia incartapecorita madre, ai danni dei compagni di villaggio. Facendo leva sulla superstizione dei simili, il bieco Toba inscena i voleri del Dio Puma per eliminare eventuali avversari e farsi versare il tributo dai familiari delle vittime. Il trucco del totem parlante è alquanto ingenuo, ma altre leggerezze contribuiscono a rendere non riuscita la breve prova.

 

Scoperto immediatamente l'imbroglio, Tex e Tiger compiono vari errori di valutazione che porteranno all'uccisione del capo Nube Rossa.

Stranamente Tex, consapevole che Toba è un assassino patentato, accetta un improbabile patto e cade banalmente in un tranello.

 

A dir poco strana la sequenza della scazzottata in cui il nostro eroe non si accorge minimamente che gli sono state sfilate le pistole dalle fondine (visto la facilità con cui è stato disarmato, perchè non sparargli a bruciapelo?).

 

Le sequenze finali, con Tex in gabbia alle prese col puma e Tiger esposto al sole alla mercè degli avvoltoi, quantomeno sono un po' più dinamiche.

Tuttavia il nostro eroe è costretto a ricorrere all'aiuto esterno del ragazzino per liberarsi del puma, per poi divellere nuovamente a mani nude le sbarre (ma dai, ma chi è Braccio di Ferro? :D)

Epilogo rapidissimo quanto una Ferrari nel rettifilo dell'autodromo di Monza e di conseguenza alquanto anonimo, a conclusione della prima prova non sufficiente di Bonelli sulla serie.

Su Galep, poco da aggiungere rispetto ai commenti sui recenti topic, tuttavia si nota la mano di qualche aiutante esterno nelle vignette. Ormai i tempi di lavorazione, suppongo, non permettevano più al creatore grafico di fare tutto da solo, e non a caso, nell'episodio successivo, ci sarà pure il primo episodio realizzato integralmente da un altro disegnatore. Il mio voto finale è 4 

 

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