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TWF - Tex Willer Forum

[15/16] Il Fuoco!


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Soggetto e sceneggiatura : G. L. Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini
Periodicità irregolare: Maggio 1961 - Luglio 1961
Inizia nel numero 15 a pag. 131 e finisce nel numero 16 a pag. 141


Mentre Freccia Rossa sta per morire, Tex deve partire per lo Utah in soccorso di Nellie Delaney, vedova di un amico di Kit Carson.
Freccia Rossa muore mentre Tex è lontano. Quando il genero, richiamato in tutta fretta, arriva al villaggio, il grande capo già cavalca nelle celesti praterie. Assistito al funerale, Aquila della Notte assume la guida dei Navajos. Quindi fa velocemente ritorno nello Utah, dove scopre che l'infame Brawley del ranch O. B. ha fatto rapire Nellie e bruciare la sua fattoria per sottrarle i terreni. Tex si scatena: Brawley perisce tra le fiamme del suo saloon di Adairville.



? Sergio Bonelli Editore

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Guest Wasted Years

Non è la storia del Tex piccione, che dice che Nellie non corre rischi e se la ritrova rapita?Mitica!Ricordo l'estinzione di un' ipoteca fatta in maniera un po' allegra, un bello shampoo ad un soprastante arrogante e un funerale navajo.... Storia mitica, anzi stramitica... pietra miliare.

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  • 2 mesi dopo...
  • Rangers

Una storia importantissima per la serie. Tex accorre in aiuto di Nellie, vedova di un amico di Kit Carson. Nellie si trova nei guai con il ranch, che fa gola al solito cattivone di turno, che si vuole impossessare di più terreni possibili. La storia è portata avanti in maniera eccellente, colpi di scena, sparatorie, scazzottate e l'importantissima morte del capo Freccia Rossa nel bel mezzo della storia. Tex costretto a ritornare al villaggio per le onoranze funebri e per ricevere i capi dei vicini villaggi che vengono a rendere omaggio e a stringere nuove alleanze col nuovo capo dei Navajos: Aquila della Notte. E proprio con l'aiuto dei suoi Navajos, Tex riuscir? a risolvere la questiione e a rendere giustizia. Storia epica. :inch::inch:

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Un albo che mi è sempre piaciuto, in particolare per il passaggio del comando sui navajos dal defunto Freccia Rossa a Tex/Aquila della Notte. Per essere superpignola troverei da ridire sul fatto che durante le esequie del vecchio capo, Tex

chiude la caverna che ne custodir? le spoglie con la dinamite. A me non sembra che in un'occasione così solenne sia appropriato e dignitoso valersi di mezzi diversi da quelli che avrebbero dovuto essere i mezzi tradizionali, seppure non così comodi e facili come qualche candelotto
. Ciò non toglie che, IMHO, l'8 è pienamente meritato.
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  • Rangers

Già effettivamente:

il mezzo per chiudere la "tomba", in cui riposeranno le spoglie di Freccia Rossa, è un p? troppo artificioso, nel senso che nella realtà Tex si sarebbe comportato diversamente, credo rispettando le tradizioni.
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  • 2 mesi dopo...

Bella domanda! Andando a memoria non mi pare che ci sia un preciso punto in cui se ne parla, semplicemente nel corso della saga a Tex viene attribuita quella funzione e le cose continuano così. Potrei però sbagliare, vediamo se c'è qualcuno che ricorda meglio.

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  • 1 anno dopo...

Storia che fa parte del filone delle guerre tra allevatori, con tutti gli stereotipi del genere usati in maniera impeccabile da Gianluigi Bonelli. Ogni pagina è ricca di avvenimenti che si susseguono l'uno all'altro in una girandola di scontri, agguati e scazzottate varie. La storia si segnala anche per la presenza, cosa sempre rara nella saga, di un forte comprimario di sesso femminile: Nellie Delaney. I "cattivi" sono ben caratterizzati, peccato che il limite di pagine a disposizione costringa ad un finale forse troppo veloce. E? durante questa avventura che Tex Willer diventa il capo dei NavajosOggi una storia così si sarebbe probabilmente sviluppata in tre albi (ma la bravura dello sceneggiatore si nota anche dalla capacità di usare lo spazio a sua disposizione nel modo migliore). Bonelli sa tagliare benissimo i passaggi superflui senza che il ritmo, l'azione e perfino la caratterizzazione ne risentano. Le avventure di quei tempi erano necessariamente brevi, perchè articolate in puntate da 32 pagine settimanali e non si poteva trascinarle per troppe tempo. A partire da "Il tranello", si può comunque dire che la lunghezza media di un'avventura di Tex si assesta sui circa 15 albetti a striscia, ovvero circa 160 pagine attuali, il che vuol dire che normalmente occupa più di un albo. Successivamente, con il cambio di formato ed il maggior spazio a disposizione lo sviluppo sarà stravolto. Molto buona la prova di Galep, le chine di Gamba si adattano molto bene sulle sue matite rispettandone al massimo il tratto senza stravolgerlo mai.

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  • 1 anno dopo...

Sto rileggendo la storia e ho trovato quella che a mio parere è un'altra incongruenza nel comportamento di Tex alle esequie di Freccia Rossa e alla seguente cerimonia di insediamento: Aquila della Notte, che in occasioni precedenti e successive ci ha abituati a vederlo con il costume indiano e la fascia di wampum, presenzia a questi riti così importanti con abiti da viso pallido e cappello ben calcato in testa. Insieme alla dinamite usata per chiudere l'accesso alla tomba del vecchio capo navajo, mi sembra un modo di procedere davvero insolito e non troppo rispettoso. Un'altra cosa su cui ho bisogno di un chiarimento: a pag. 24 del num. 16 Tex tende un tranello ad un tipo che lo minaccia con una pistola, affermando che la sicura è alzata e quindi l'arma non potr? sparare. La domanda ?: quel tipo di pistole ha effettivamente una sicura? O G. L. Bonelli in quell'occasione si confuse con le armi moderne? :colt:

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Un'altra cosa su cui ho bisogno di un chiarimento: a pag. 24 del num. 16 Tex tende un tranello ad un tipo che lo minaccia con una pistola, affermando che la sicura è alzata e quindi l'arma non potr? sparare. La domanda ?: quel tipo di pistole ha effettivamente una sicura? O G. L. Bonelli in quell'occasione si confuse con le armi moderne? :colt:

Le pistole che disegna Galeppini NON sono mai esistite. In media sono misti tra Smith&Wesson Schofield e Colt modello 1873, ogni tanto ci piazza sotto un rafforzo stile colt navy/army e quando non sapeva che mettere le faceva addirittura somigliare a delle LeFacheux francesi. Per avere delle pistole realistiche in Tex si devono aspettare i disegni del Ticci giovanile, in Massacro o in Vendetta Indiana, che disegna finalmente delle VERE colt 1873 (quelle attuali di Tex sono in base al disegnatore delle .45 a canna corta o appunto le già citate 1873- sopratutto in Civitelli). Galeppini si prender? la briga di disegnare armi reali in Tra Due Bandiere, equipaggiando i soldati degli anni 1860/65 con Remington New Army '58 e Colt Army '60 e Tex con Colt Navy '51. Allo stesso tempo commetter? l'errore di far vedere una ricarica a cartuccia quando erano ancora a polvere nera. Detto questo, indipendentemente dalla marca, modello ed epoca in un revolver ad azione singola la sicura NON ESISTE, nemmeno oggigiorno. Per tenere l'arma in sicurezza basta tenere il cane abbassato. Di conseguenza quella scena è un falso storico clamoroso :D
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Ma no Ammiraglio, mi cade un mito! Non puoi dirmi che non esistevano le pistole di Galep! :colt: :PMa allora anche le Molgora che sparavano le pallottoline rosse con dentro la polvere da sparo (credo!) non erano vere Colt 45° :D(Quando le usavo io ero convintissima di sè :colt: )

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Un'altra cosa su cui ho bisogno di un chiarimento: a pag. 24 del num. 16 Tex tende un tranello ad un tipo che lo minaccia con una pistola, affermando che la sicura è alzata e quindi l'arma non potr? sparare. La domanda ?: quel tipo di pistole ha effettivamente una sicura? O G. L. Bonelli in quell'occasione si confuse con le armi moderne? :colt:

Le pistole che disegna Galeppini NON sono mai esistite. In media sono misti tra Smith&Wesson Schofield e Colt modello 1873, ogni tanto ci piazza sotto un rafforzo stile colt navy/army e quando non sapeva che mettere le faceva addirittura somigliare a delle LeFacheux francesi.
La verità, purtroppo, è che all'epoca non esisteva documentazione ed i disegnatori come Galep andavano a naso, copiando anche le armi che si vedevano nei cartelloni dei film western.


Per avere delle pistole realistiche in Tex si devono aspettare i disegni del Ticci giovanile, in Massacro o in Vendetta Indiana, che disegna finalmente delle VERE colt 1873


Sicuro che già da prima Galep non avesse cominciato a disegnare vere Colt?

(quelle attuali di Tex sono in base al disegnatore delle .45 a canna corta o appunto le già citate 1873- sopratutto in Civitelli).

Civitelli, posso affermarlo con sicurezza e cognizione di causa, nelle storie "moderne" da in dotazione: a Tex: come pistola la Colt Frontier o Peacemaker del 1873 e come fucile una carabina Winchester 1866 "Yellow Boy" Neli flashback ambientati prima di quegli anni Tex ha, invece, una Colt Army 1860 Come fucile quasi certamente lo Henry regaaltogli dal Capitano Dark e poi il Winchester 66.

Purtroppo non molti dsegnatori sono così accurati nel disegnare le armi coem il precisissimo Fabio. :colt:

Galeppini si prender? la briga di disegnare armi reali in Tra Due Bandiere, equipaggiando i soldati degli anni 1860/65 con Remington New Army '58 e Colt Army '60 e Tex con Colt Navy '51.

Nel periodo in cui disegnava "Tra due bandiere" Galep aveva già da tempo in casa dei modelli di afrmi reali del West emodellini in scala di dileigenze ecc cosa che gli permise di essere più accurato.


Detto per inciso, in quella storia Tex e Damned Dick usano dei fucili a ripetizione Spencer, cosa possibile, visto che quel modello era del 1860. In seguito Tex user? l'Henry.

Allo stesso tempo commetter? l'errore di far vedere una ricarica a cartuccia quando erano ancora a polvere nera.

Se è per questo, G. L. Bonelli commise nella stessa storia l'errore di far vedere Tex Tex che fa saltare dei binari ferroviari con la dinamite, esplosivo che non sarebbe stato in commercio sino al 1867. :malediz...

Detto questo, indipendentemente dalla marca, modello ed epoca in un revolver ad azione singola la sicura NON ESISTE, nemmeno oggigiorno. Per tenere l'arma in sicurezza basta tenere il cane abbassato.

Di conseguenza quella scena è un falso storico clamoroso :D

Ma non certo per colpa di Galep che ha solo disegnato la scena e non ha scritto il dialogo. :colt:
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Bene o male abbiam detto la stessa cosa Carlo: Civitelli da le Frontier, VIlla e gli altri le Peacemaker a canna più corta. Detto ciò , sicuramente le carabine di Tex e DIck sono SPencer (si vede pure dalla ricarica). CHe due cow boys potessero avere quelle armi nel 1861, quando sono diventate arma dell'esercito dal '63, ecco, lo trovo quantomeno dubbio. CHe poi per motivi di sceneggiatura fosse impossibile far usare a tex e dick degli sharp a monocolpo posso capirlo benissimo :D

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Bene o male abbiam detto la stessa cosa Carlo: Civitelli da le Frontier, VIlla e gli altri le Peacemaker a canna più corta.

Ma infatti non volevo contraddirti, ma solo precisare.


Detto ciò , sicuramente le carabine di Tex e DIck sono SPencer (si vede pure dalla ricarica). CHe due cow boys potessero avere quelle armi nel 1861, quando sono diventate arma dell'esercito dal '63, ecco, lo trovo quantomeno dubbio.

Dubbio, ma non impossibile: lo Spencer dopotutto è del 1860. Certo, rimane un mistero come deu texani (o tre: non dimentichiamo Rod) potessero aver avuto quell'arma, di cui nella prima vera del 1861 non dovevano essere in circolazione molti esenplari.

Sarebbe stato più facile fssero stati dei Volcanic, i predecessori dell'Henry, che erano del 1855, am anch di questi non conosco la diffusione (? già tanto se ne conosco l'esistenza).

CHe poi per motivi di sceneggiatura fosse impossibile far usare a tex e dick degli sharp a monocolpo posso capirlo benissimo :D

Più che motivi di sceneggiatura, io parlerei di pigrizia delol sceneggiatore, con rispetto parlando. :colt:


In ogni caso, non esitevano solo Sharp monocolpo all'epoca e difficilmente un cowbo si sarebbe portato dietro un fucile pesante come lo Sharp, ma uno dei tanti tipi di fucili monocolpo in uso all'epoca, come lo Hawken od uno dei modelli Springfield.
Chiaramente Bonelli non aveva voglia di mostrare i suoi personaggi alle prese con le operazioni di ricarica dei fucili e scelse la via dello Spencer, per così dire.
Perdonabile.

Incidentalmente, ecco un'altra prova che"Il passato di Tex" si svolge dopo la Guerra di Secessione: l'uso massiccio delle armi a ripetizione. :colt:

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Giusto per concludere questo breve OT dedicato alle armi (altrimenti Cheyenne, fedele al suo nicname, affina la sua scure di guerra e taglia implacabilmete tutti i nnostri messaggi :lol2: ), ti dico che secondo Civitelli bisognerebbe inviare a tutti i nuovi ed aspiranti disegnatori (ma anche a qualcuno dei vecchi, secondo lui) una sorta di "model sheet" di Tex e dei suoi pards come riferimento per vestiti, armi ed accessori vari. Per esempio: quanti si sono accorti che Ticci e Civitelli fanno indossare a Tex una camicia con solo tre bottoni e che si indossa dalla testa, mentre Villa ed altri gli fanno una camicia aperta con tanto di fila di bottoni?Per parte mia, dico: che male c'è? Se non altro è una prova inconfutabile che Tex le camicie le cambia. laughing Certo, non le comprasse tutte gialle... :lol2:

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In ogni caso, non esitevano solo Sharp monocolpo all'epoca e difficilmente un cowbo si sarebbe portato dietro un fucile pesante come lo Sharp, ma uno dei tanti tipi di fucili monocolpo in uso all'epoca, come lo Hawken od uno dei modelli Springfield.
Chiaramente Bonelli non aveva voglia di mostrare i suoi personaggi alle prese con le operazioni di ricarica dei fucili e scelse la via dello Spencer, per così dire.
Perdonabile.

Incidentalmente, ecco un'altra prova che"Il passato di Tex" si svolge dopo la Guerra di Secessione: l'uso massiccio delle armi a ripetizione. :colt:

Dubbio, ma non impossibile: lo Spencer dopotutto è del 1860. Certo, rimane un mistero come deu texani (o tre: non dimentichiamo Rod) potessero aver avuto quell'arma, di cui nella prima vera del 1861 non dovevano essere in circolazione molti esenplari.
Sarebbe stato più facile fssero stati dei Volcanic, i predecessori dell'Henry, che erano del 1855, am anch di questi non conosco la diffusione (? già tanto se ne conosco l'esistenza).

Proprio il fatto che sono texani (ovvero sudisti) pone il problema su come possano essersi procurati armi riservate all'elite dell'esercito nemico. Il Volcanic era un pezzo di latta che forse sparava e forse no, semmai ci vedo molto più realistico un colt modello 1855 a tamburo (usato, assieme a due colt dragoon, dal giovane Kit Carson in Il Passato di Carson, ma li disegna Marcello se ricordo bene).


Più che motivi di sceneggiatura, io parlerei di pigrizia delol sceneggiatore, con rispetto parlando. :colt:

Penso che anche a livello di sceneggiatura fosse poco credibile che due persone ne potessero battere una dozzina (la famosa prima pattuglia sudista) con armi a colpo singolo :soldaton:


Incidentalmente, ecco un'altra prova che"Il passato di Tex" si svolge dopo la Guerra di Secessione: l'uso massiccio delle armi a ripetizione. :colt:

Il Passato di Tex però è una delle tante storie con le armi inesistenti: il winchester sembra tale solo per la leva, il resto è fatto abbastanza a caso. Comunque si, anche vista la tua cronologia (che mi voglio pure stampare) sicuramente Tex affronta quelle vicende DOPO la civil war.
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E dopo tutto questo OT sulle armi ed i vestiti, lo vogliamo fare un vero commento a questa storia? Certo che si.

Storia molto importante. Non tanto per la trama, quanto perchè segna un'importante punto di svolta per la saga di Tex dopo la quale, come si dice anche nei comics americani, le cose non saranno più le stesse.

Ma veniamo a qualche dettaglio:

1) La storia si inserisce piacevolmente del filone "grosso allevatore vuol papparsi quello piccolo" e non mancano i classici stereotipi del genere, come al solito usati in maniera impeccabile da Bonelli. Come accadeva a quell'epoca ogni singola puntata da 32 strisce è ricca di avvenimenti che si susseguono l'uno all'altro in una girandola di scontri, agguati e scazzottate varie.

2) Si segnala anche per la presenza di un forte comprimario di sesso femminile: Nellie Delaney. Nelle storie future accadr? sempre meno spesso c he ad una donna sia assegnato un ruolo di un certo peso? a meno che non si tratti di una cattiva.

3) L'intervento di Tex è richiesto nientemeno che da Kit Carson. La vedova di un suo vecchio compagno d'armi ha bisogno di aiuto e lui non è in grado di darglielo in questo momento e quindi si rivolge a Tex. Il quale non può che accettare.

4) Per tutta la prima metà dell'albo Tex agisce da solo. Il vecchio Freccia Rossa sta morendo e Tex vuole che almeno Kit rimanga vicino al nonno nei suoi ultimi istanti.

5) Tex si presenta al ranch di Nellie Delaney sotto il nome di Rod Nelson, compagno d'armi di Nat, defunto marito di Nellie, e Kit Carson in qualità di scout sotto Custer. Su quest?affermazione Claudio Nizzi baser? i presupposti di ?Congiura contro Custer?.

6) Appena arrivato Tex ha una disputa con uno dei cowboy che si risolve ala fine in modo amichevole ed uno scontro tutt?altro che amichevole con il soprastante del ranch, Redmond. entrambi gli episodi servono allo scopo di far capire bene al lettore chi sono i buoni ed i cattivi all'interno del ranch Ed a consolidare la reputazione di Tex (o Rod) agli occhi di tutti.

7) Tra le righe si intuisce una sorta di attrazione reciproca tra Tex e Nellie Delaney. Nulla che venga detto esplicitamente, sia chiaro, ma a mio parere il feeling esiste. In un altro tempo e probabilmente con uno scrittore diverso la cosa avrebbe potuto anche aver un seguito, ma siamo negli anni 50 e G. L. Bonelli non è interessato alle storie d'amore o simili per i suoi personaggi. Al sottoscritto non sarebbe dispiaciuto rivedere Nellie e gli atri del Ranch altre volte in futuro, visto che peraltro ora il Ranch ha, se la memoria non m?inganna, un contratto di fornitura di manzi con la Riserva.

8) Muore Freccia Rossa ed è la prima volta che accade nella saga per un comprimario ricorrente (No, non considero Lilyth, apparsa effettivamente in una sola storia). Tex viene eletto capo dei Navajos (e lasciamo perdere, per favore, la plausibilit? di un simile evento). C?? stato chi ha criticato il fatto che la cosa avvenga come episodio incidentale all'interno di una storia che parla d'altro. Credo di poter dire che G. L. Bonelli seguiva il suo estro e semplicemente decise che era il momento di una simile svolta, che sancisce la fine definitiva ed irrevocabile del Tex ?vagabondo?.

9) Da questo punto in poi e fino alla fine della storia Kit e Tiger si affiancano a Tex assieme ad un gruppetto di Navajos. La loro presenza avrà una certa importanza nella risoluzione della vicenda.

10) I cattivi sono tutti abbastanza ben caratterizzati e comunque al di sopra del semplice stereotipo. A proposito di cattivi? Che fine fa Redmond, il perfido ex soprastante? A quanto pare, nella foga del racconto e degli eventi che incalzano GLB se ne dimentica. Possiamo presumere che assieme a molti altri sia morto nello scontro finale?

11) Da notare che in questo periodo quando Tex incontra qualcuno che lo riconosce la cosa è sempre legata ad una delle storie precedenti.

12) Peccato che il limite di pagine a disposizione costringa GLB ad un finale forse troppo veloce, almeno per i miei gusti (ma a ben vedere non meno veloce di certi finali di Boselli o di Manfredi). Oggi una storia così si sarebbe probabilmente sviluppata in tre albi. La bravura dello sceneggiatore si nota, però, anche dalla capacità di usare lo spazio a sua disposizione nel modo migliore. Le avventure di quei tempi sono necessariamente brevi secondo i canoni moderni, perchè articolate in puntate da 32 pagine settimanali a striscia e non si poteva trascinarle per troppe settimane (anche se non mancano esempi di storie fiume anche a quell'epoca e lo si vedrà entro breve). Bonelli sa tagliare benissimo i passaggi superflui senza che il ritmo, l'azione e perfino la caratterizzazione ne risentano. Solo quando, con il cambio di formato, avrà più spazio a disposizione si comporter? diversamente.

Molto buona la prova di Galep. Le chine di Pietro Gamba si "adagiano" sulle sue matite rispettandone al massimo il tratto senza stravolgerlo mai. ::evvai::

Modificato da Carlo Monni
  • +1 1
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  • 3 anni dopo...

Storia godibile, Tex riesce ad aiutare Nellie nella lotta contro il prepotente di turno, mi spiace il fatto che nella storia si parla di "dopo alcuni mesi..." alla fine il tempo che intercorre tra una storia e l'altra nel periodo della crescita di Kit è troppo elevata... la morte di freccia rossa segna l'elezione di Tex come capo dei navajos... Kit continua a crescere anche se è Tex il vero protagonista della storia... i disegni mi sono piaciuti molto!!!!
Sceneggiatura: 6,5
Disegni: 7
Tex: 6,5

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  • 5 anni dopo...

Come mi ero ripromesso di fare, sono andato a recuperare questa storia tra i Tex a colori griffati l'Espresso, il che sta a dimostrare che già anni addietro l'avevo letta (ho letto in sequenza ognuno di quegli albi fin quando li ho acquistati), ma da allora ad oggi ne avevo evidentemente perso il ricordo. A lettura ultimata, devo convenire che si tratta senza dubbio di una storia di una certa importanza, imbastita su due binari paralleli: la trama apparentemente principale che vede Tex accorrere in aiuto della vedova di un vecchio amico di Carson e, dall'altro, l'apparente sottotrama che però, di fatto, conferisce a questa storia l'importanza che le viene giustamente attribuita, ossia la morte di Freccia Rossa e la conseguente nomina di Aquila della Notte quale nuovo capo dei Navajos. La bravura di GLB, motivata anche dalla consequenzialità di quelle prime avventure di Tex, risiedette appunto nel condensare un evento che si sarebbe rivelato così simbolicamente importante per la saga in poche strisce, senza dipanarlo su un numero di pagine maggiore di cui, forse, non necessitava neanche.

 

La trama almeno in apparenza principale in sé non è essa stessa nulla di particolare, anzi alquanto classica: Carson chiede a Tex il favore di andare in aiuto di Nellie Delaney, piacente vedova di un suo vecchio commilitone, che da tempo subisce pressioni da parte degli uomini del potente ranchero/proprietario di saloon Brawley affinché lei ceda le sue terre per il classico tozzo di pane, Tex accorre e tiene a bada gli appetiti di Brawley, giungendo nel frattempo alla conclusione che questi può contare sulla collaborazione sottobanco di Redmond, soprastante di Nellie, fatto che spinge Tex a smascherarlo e scacciarlo, prendendone provvisoriamente il posto. L'unico imprevisto è dato forse dall'esigenza di Tex di dover tornare per un paio di settimane presso i Navajos, per presenziare ai riti funebri in onore di Freccia Rossa e prenderne il posto, lasciando in tal modo la donna sola ed esponendola al rapimento commissionato da Brawley, ipotesi che Tex - evidentemente una volta tanto cannando la previsione - aveva invero scartato prima di andar via. Il resto è pura accademia: Tex, stavolta spalleggiato da Kit e Tiger, torna e rimedia al meglio a tale errore, liberando Nellie e facendo giustizia a suo modo, spingendo Brawley a tentare una disperata difesa barricandosi nel proprio saloon, trovandovi la morte tra le fiamme.

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Storia fondamentale nella saga di Tex. Da ora in avanti sarà il capo supremo dei Navajos. Secondo i tempi attuali la cerimonia del funerale e il passaggio di consegne avviene in poche vignette. Probabilmente GB al tempo aveva bisogno di allontanare Tex da Nellie perchè potesse avvenire il rapimento e la distruzione del ranch, senza pensare troppo agli sviluppi futuri.

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  • 1 anno dopo...

Storia ricca di brio e articolata in termini di sceneggiatura, benché il filo conduttore sia piuttosto basilare. I disegni di Galleppini sono più curati e Tex appare anche in termini di sceneggiatura più caratterizzato nella sua fase adulta rispetto alle ultime storie. Chissà perchè dopo ogni scena che mostri Tex e Nellie insieme, ci si preoccupa di specificare, "mezz'ora dopo ...". Fanno tutto velocemente o non succede nulla? E perchè Tex chiede velatamente a Nellie se per puro caso lei con il sovrastante ...:P

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  • 6 mesi dopo...

Storia dal classico canovaccio western.

Soggetto non originalissimo, ma sceneggiatura esplosiva e dialoghi da urlo.

 

La grandezza di Bonelli va ricercata pure in questi dettagli: pochi autori sono stati in grado di rendere così avvincenti e uniche storie che sulla carta non avevano uno spunto di base particolare.

 

Anche i villain, sebbene non dalla caratterizzazione così sfaccettata, divengono perfetti ingranaggi per la trama e si rivelano molto funzionali.

Tex poi è all'apogeo della forma e vederlo all'opera è un vero piacere.

 

Il grande GLB ci dona pure un'ottima comprimaria e non mi stupirebbe se Tex ci avesse fatto un pensierino durante la strenua lotta :D

 

La storia ha un'ulteriore caratteristica che la contraddistingue: con la morte di Freccia Rossa, Tex diventa capo dei Navajos e di fatto si raggiunge la sua completa formazione fumettistica. Proprio per far gli onori alla salma del suocero, il ranger commette un errore di valutazione, che rischia di mettere a repentaglio la vita di Nellie.

La prova che la tesi che il Tex di Bonelli fosse infallibile è errata; di certo però l'eroe rimedia sempre alla grande ai suoi eventuali passi falsi (in alcuni casi necessari per tirare avanti una trama, sai che noia se il protagonista non avesse mai imprevisti!). Anche nel caso specifico, la sua freddezza e decisione, gli permettono di mettere in scacco gli avversari e sconfiggere su tutta la linea i villain della vicenda.

 

L'epilogo è un po' troppo affrettato ma la storia è comunque molto effervescente e merita un sentito elogio, grazie anche ai disegni sempre più sicuri ed eleganti di un Galep, in piena verve artistica. Non sarà la storia migliore del periodo e magari non appare originalissima a una rilettura, ma è indubbio che mi sono molto divertito ed è questa l'unica cosa che conta. Il mio voto finale è 8

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  • 4 mesi dopo...

Storia bellissima, rovinata da una striscia finale di sconcertante bruttezza. GLB, giunto a questo punto ha preso una confidenza con la serie-sicuramente anche forte del suo successo- che gli concede di potersi in parte svincolare dai rigidi schematismi del formato "a striscia" (scene d'azione continue, "obbligo" di chiudere con cliffhanger), e sforna una storia di rimarchevole fluidità e progressione, in cui la svolta importantissima di continuity finisce incastonata in maniera totalmente armoniosa. A maggior ragione stupisce il finale più che affrettato, proprio TRONCO, laddove le premesse lasciavano sperare in almeno un altro paio di strisce d'azione al fulmicotone...mentre invece la morte di Brawley liquidata in una vignetta con un triste fuori-campo è l'emblema dello sciatto disinteresse totale. Comunque assolutamente degni di nota :

-Il basatissimo cuoco cinese Li-Wang, una delle impagabili macchiette GLBonelliane oggi addirittura impensabili

-La furia di un Tex incazzatissimo che malmena e lancia come fossero sagome di polistirolo il barista e poi lo stesso Brawley

-La scena del "Fuoco", appunto, quella con la mandria impazzita e la prateria in fiamme, dalla potenza molto cinematografica, esaltata da un Galep in stato di grazia

-La PALESE tensione sessuale tra Tex e Signora Delaney nella scena del divanetto : il primo piano marpione di Tex a pagina 10 della striscia "La mandria in fuga dice tutto"-e onestamente con quel "mezz'ora dopo" io sono convintissimo che i due abbiano consumato...la ritengo la scena più "esplicita" in tal senso, dopo Tex vs. Marie Gold.

-Tex che apostrofa il banchiere come "emerito minchione":lol:

Per sintetizzare : tanta carne al fuoco (appunto)...ma che spreco !

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