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TWF - Tex Willer Forum

[21/22] Il Mistero Delle Montagne Lucenti


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Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli
Disegni: Mario Uggeri
Periodicità mensile: Marzo 1962 - Aprile 1962
Inizia nel numero 21 a pag. 141 e finisce nel numero 22 a pag. 13


Sulle Montagne Lucenti, Willer affronta una misteriosa tribù, discendente dagli antichi Aztechi, i cui membri si fanno chiamare Figli del Sole. La tribù perduta, guidata da Nakuba, attacca Tex, vedendo in lui la nemesi bianca di cui parlano le antiche profezie. La saggezza di Aquila della Notte riporta la pace e salva il misterioso popolo dalla scomparsa.

Copyright Sergio Bonelli Editore

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  • 3 mesi dopo...
  • Rangers

Terminata la breve Avventura a Cedar Mines, comincia quest'altra corta storia, che in realtà sarebbe dovuta uscire anni prima, esattamente dopo il Tranello. Infatti è una storia abbastanza datata, vedi ad esempio il linguaggio di tiger Jack che parla ancora con i verbi all'infinito, cosa che aveva smesso di fare da un pezzo. Comunque ottima prova di Uggeri ai disegni, con un tocco personale al ranger e ai paesaggi. La figura di Tex è agile e scattante, mi ricorda molto quella dei primi tratti di Fusco (ma questa è solo una mia impressione). La storia è interessante, Tex parte con Tiger verso Le Montagne Lucenti, dove sono stati segnalati strani eventi. In pratica si imbttono in una strana tribù indiana, nascosti in una valle, che cercano di preservare il loro nascondiglio uccidendo chiunque passi da quelle parti. Quindi Tex che si separa da Tiger, contro tutti, raggiunto poi nel finale dai Navajos. Storia breve, forse un p? affrettata nel finale, comunque indimenticabile. Un bel 8. :trapper:

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  • 1 anno dopo...

Un classico riempitivo (solo 32 tavole), simpatico e scattante come tutte le storie scritte prima del n. 10. Il finale è un po' debole, senza quelle conseguenze catastrofiche che Tex in genere innescava quando si scontrava con tribù più o meno sconosciute. Buoni i disegni di Uggeri, anche se le vignette, molto piccole, non ne valorizzano il contenuto

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Terminata la breve  Avventura a Cedar Mines, comincia quest'altra corta storia, che in realtà sarebbe dovuta uscire anni prima, esattamente dopo il Tranello.

Esattamente prima de "Il tranello", per essere esatti. :colt:
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  • 1 anno dopo...

Altra storia breve e senza pretese? a parte quella di intrattenere il lettore e non è poco.
Come la precedente, anche questa storia altro non è che quello che gli americani definiscono un fill-in, ovvero una storia di scorta pubblicata all'ultimo momento perchè il disegnatore titolare (Galep) era in ritard sulle scadenze.

Trama semplicissima: richiamato da Tiger Jack nella Riserva Navajo (come visto nelle ultime vignette della storia precedente), Tex si reca con il fido compagno nella regione delle Montagne Lucenti, dove stanno accadendo strani avvenimenti. In realtà, tra le montagne vive la tribù dei Figli del Sole che difende gelosamente, anche con la violenza, il segreto dell'oro che vi si trova. Solo dopo un bel po' di Peripezie Tex riuscir? infine a convincerli delle sue buone intenzioni e che manterr? il segreto del loro oro.

Solito giro sui dettagli:

1) Questa storia è stata indubbiamente scritta e disegnata anni prima della sua pubblicazione, all'epoca di "Avventura sul Rio Grande", per essere precisi. Lo si capisce osservando che: l'abbigliamento di Tiger Jack ed il suo modo di parlare sono quelli tipici delle sue prime apparizioni (dialogo oggi corretto nella Nuova Ristampa) ed infine, in apertura de "Il tranello" si faceva esplicito riferimento al ritorno di Tex e Tiger dalle Montagne Lucenti.

2) D'altra parte si capisce benissimo come la separazione di Tex da Tex e Kit al termine di [i]?Avventura A Cedar Mines" per tornare nella Riserva appaia pretestuosa e forzata, così come il successivo ritorno al loro fianco.

3) Quale motivo abbia spinto la redazione ad accantonare a suo tempo questa storia non è dato saperlo, chiarissimo, invece, il motivo del ripescaggio in questo momento, vale a dire l'emergenza nata a causa della difficolt? momentanea di Galep a rispettare le scadenze. La stessa emergenza che li spinse a confezionare l'avventura precedente.

4) In questa storia appare il primo riferimento a poteri paranormali, Il Gran Padre dei Figli del Sole ?, infatti, in grado di vedere a distanza, sia pure per breve tempo, e spia le mosse di Tex e Tiger. La cosa però, ?, diciamo così, buttata l' senza grandi conseguenze.

5) Un'altra tribù nascosta: non la prima, non certo l'ultima. Qualcuno si è preso la briga di contare quante ne ha incontrate Tex e quanti gruppi di discendenti degli Aztechi ci sono in giro (o c'erano prima dell'intervento di Tex)? :old::lol2:

6) Questa storia è la seconda ed ultima disegnata da Mario Uggeri, disegnatore a mio parere ingiustamente sottovalutato, in realtà un grande dl fumetto a cui non giovarono affatto i ritmi massacranti dell'epoca.

Modificato da Carlo Monni
  • +1 1
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  • 3 anni dopo...
  • 6 anni dopo...

Un accettabile riempitivo. Di buono trovo la determinazione di Tex a venire a capo della situazione praticamente da solo. Il resto mi sembra una ricerca di soluzioni per tirare avanti fino al finale ben poco significativo. Menzione d'onore per Tiger e I suoi Navajos nel ruolo di Deus ex machina. 

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  • 5 mesi dopo...

Storia brevissima nella quale Tex ripete più e più volte "che io sia impiccato" ad ogni possibile sorpresa e che alterna momenti di grandissimo coraggio ad altri molto più prudenti.

 

Presente qui un'altra indiana figlia di capo tribù (in questo caso Nakuba degli adoratori del sole), abbastanza interessata a questo "cane bianco" di Tex che si traveste come loro con un copricapo cornuto che lo fa somigliare al primo Conan il Barbaro, quello ancora abbastanza mingherlino.

 

Abbastanza divertente la scena dell'indiano appeso alle zone erogene di Tex, a sua volta appeso tramite un ramo ad un dirupo. Con la faccia dell'indiano proprio in quelle parti lì, Tex si dimena ondulando così finisce per liberarsi da colui che apostrofa "sanguisuga" :blink:.

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  • 6 mesi dopo...

Leggendo la breve e sciapa storia in questione, capisco perchè era stata accantonata all'epoca della realizzazione, per essere recuperata solo in caso di estrema emergenza, visto la temporanea defezione di Galep.

 

Non fu di certo per i disegni di Uggeri, che, tutto sommato se la cavò egregiamente, sebbene non possa tenere il paragone col grande Galep, ma per via di una trama trita e ritrita (uffi ma quante tribù nascoste si incontravano in America nell'800?:D) e una sceneggiatura non perfetta, visto che si dilunga in alcune sessioni iniziali per chiudersi con un finale che definire accelerato è riduttivo.

 

Tralasciando lo stacco di continuity, dovuto all'esigenza di riproporre una storia di anni prima e calarla in un contesto ben diverso (vedi gli abiti di Tiger, il suo parlare all'infinito, la strana assenza dei due Kit e ovviamente nessun riferimento alla Guerra di Secessione), ma è proprio l'episodio a non lasciare per nulla il segno.

Avversari anonimi  che si arrendono con troppa facilità, uno stregone che riesce a vedere i nemici a distanza ma che sparisce senza lasciare tracce da una vignetta e l'altra, il consueto arrivo sul finale dei Navajos ad aiutare Tex all'arrembaggio in solitaria in mezzo a un nugolo di avversari, il consueto riferimento a una popolazione sconosciuta devota a una divinità, il sole per l'occorrenza.

 

Comprendo l'emergenza, ma i due brevi episodi apparsi durante l'assenza di Galep, stridono molto con il livello medio alto mantenuto dalla allora giovane saga fino a quel momento. E la mia recente rilettura lo ha evidenziato con ancora più nitidezza. 

 

Tirando le somme: storiellina poco incisiva e senza pretese, che quasi non sembra nemmeno composta dal vecchio Bonelli, per quanto manca di nervo e di adeguata amalgama di tempi di sceneggiatura.

Se nel precedente episodio c'era la scusante del puzzle che vincolava la costruzione delle sequenze, in questa prova non vi è nemmeno quella e col senno di poi, forse sarebbe stato meglio non tirarla mai fuori dal cassetto. Ma non è questione di epoche, da sempre le esigenze redazionali hanno l'ultima parola, anche a discapito della qualità e dai gusti del lettore. Il mio voto finale è 4

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