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TWF - Tex Willer Forum

[575] Sul Sentiero Dei Ricordi


ymalpas
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Voto alla storia  

80 utenti hanno votato

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la storia.. beh... nizzi ha toccato il fondo davvero, almeno per il 60? SB poteva reclutare borden e pubblicare una storia decente. senza capo ne coda, incommentabile  :bandito: i disegni... civitelli è un ottimo disegnatore, ma non ha il tratto western...? inutile, poi piace ai più e a bonelli e lo fa... ma ha lo stile dei supereroi, tex ha bisogno di un tratto sporco e graffiante, veloce... i box di civitelli sono bellissimi ma immobili, non hanno ritmo, sono cristallizzati... pensate al dinamite di galeppini, volava nella prateria... :aquila:

Non sarei cosi' drastico: se Nizzi, in questi ultimi 10/15 anni, avesse sempre scritto cosi' non mi sarei rovinato il fegato a leggere le sue storie di Tex!Concordo, certamente, sul fatto che, rappresentando, questa storia, 60 anni di vita editoriale del Ranger, Sergio Bonelli ( è lui il "padre padrone" ) avrebbe dovuto far scrivere l' albo in questione a qualsiasi altro sceneggiatore "texiano" meno che all' unico, ormai, "spompato". Come piu' volte rimarcato, per iscritto, allo stesso Bonelli io reputo proprio l' Editore il principale responsabile della "mala gestione" della piu' importante testata fumettistica italiana. Quanto ai disegni, beh, ognuno ha le sue opinioni. Civitelli, l' ho già scritto, è stato impeccabile, come sempre. Caro Giubbe Rosse, avendo avuto alcune occasioni di scambiare due chiacchiere con lo stesso Civitelli, posso affermare che la grande passione che lui ha per Tex ( che traspare, analizzando bene i disegni, anche in questo albo ) non tutti ce l'abbiano. E, questo, secondo i miei personali "parametri", è già molto; se non tutto. Questa la mia personale opinione. Hasta luego, amigo! :trapper:
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la storia.. beh... nizzi ha toccato il fondo davvero, almeno per il 60? SB poteva reclutare borden e pubblicare una storia decente. senza capo ne coda, incommentabile? :bandito: i disegni... civitelli è un ottimo disegnatore, ma non ha il tratto western...? inutile, poi piace ai più e a bonelli e lo fa... ma ha lo stile dei supereroi, tex ha bisogno di un tratto sporco e graffiante, veloce... i box di civitelli sono bellissimi ma immobili, non hanno ritmo, sono cristallizzati... pensate al dinamite di galeppini, volava nella prateria... :aquila:

Non sarei cosi' drastico: se Nizzi, in questi ultimi 10/15 anni, avesse sempre scritto cosi' non mi sarei rovinato il fegato a leggere le sue storie di Tex!Concordo, certamente, sul fatto che, rappresentando, questa storia, 60 anni di vita editoriale del Ranger, Sergio Bonelli ( è lui il "padre padrone" ) avrebbe dovuto far scrivere l' albo in questione a qualsiasi altro sceneggiatore "texiano" meno che all' unico, ormai, "spompato". Come piu' volte rimarcato, per iscritto, allo stesso Bonelli io reputo proprio l' Editore il principale responsabile della "mala gestione" della piu' importante testata fumettistica italiana. Quanto ai disegni, beh, ognuno ha le sue opinioni. Civitelli, l' ho già scritto, è stato impeccabile, come sempre. Caro Giubbe Rosse, avendo avuto alcune occasioni di scambiare due chiacchiere con lo stesso Civitelli, posso affermare che la grande passione che lui ha per Tex ( che traspare, analizzando bene i disegni, anche in questo albo ) non tutti ce l'abbiano. E, questo, secondo i miei personali "parametri", è già molto; se non tutto. Questa la mia personale opinione. Hasta luego, amigo! :trapper:
nessuno mette in dubbio l'abilità di civitelli o la sua passione per il personaggio. quello che, da sempre, penso, quando vedo il suo tex, è che non sia il disegnatore giusto per tex, non lo sa leggere... tex non è "bello" da fotoromanzo, ma un uomo del west e con lui tutti personaggi che entrano nelle vicende del fumetto.
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( Giubbe Rosse@ Sabato 27 settembre 2008 ore 15:28 )

nessuno mette in dubbio l'abilità di Civitelli o la sua passione per il personaggio. quello che, da sempre, penso, quando vedo il suo tex, è che non sia il disegnatore giusto per tex, non lo sa leggere... tex non è "bello" da fotoromanzo, ma un uomo del west e con lui tutti i personaggi che entrano nelle vicende del fumetto.

. Il problema ?, che in questo caso, il gusto iconografico a cui "Tex" si è rifatto è proprio quello. Basta guardare la copertina: Villa si è ispirato alle copertine che Galep realizzava negli anni Cinquanta, a loro volta debitrici al gusto iconografico delle riviste popolari dell'epoca ( "La Domenica del Corriere", "Gente" ecc. ); è perciò inevitabile che già quel Tex sembri un pochino un eroe da fotoromanzo; le tavole di Civitelli partecipano un po' di questo clima iconografico, ma IMHO non certo in maniera eccessiva. Ovviamente, l'apprezzamento di un singolo disegnatore dipende dalle proprie inclinazioni personali: IMHO, ad esempio, è molto più piacevole l'estrema pulizia di Civitelli delle figure sgraziate di un Font, o di quelle troppo tirate via disegnate abbastanza spesso da Ortiz.
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quoto il discorso di Pedro soprattutto nel "confronto" Civitelli-Font. proprio oggi pomeriggio mi son fatto una scorpacciata di lettura Texiana dal '93 al 2003 e mi sono imbattuto in alcune storie disegnate da Font: bravo sui paesaggi, bravo nel primo albo ma poi via via il suo disegno cede. le figure di Tex diventano statuine di legno con espressioni grottesche. per Civitelli devo dire che non lo apprezzo a colori altrimenti lo ritengo un eccellente disegnatore

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Mah per quanto mi riguarda Civitelli, un po' come tutti i disegnatori, ha la SUA interpretazione del personaggio che a noi lettori può piacere e non piacere. Il suo tratto pulito a me è sempre piaciuto, così come mi son sempre piaciuti i volti "segnati" di Ortiz... per quanto riguarda Font non posso che quotare al 100% Corvo59 e Pedro... Non disegna più come una volta... Per tornare al numero del sessantennale, sebbene io sia un fan del B/N devo ammettere che i disegni di Civitelli sono forse i più adatti ad una colorazione, molto più di quelli di Galep o Ticci ( disegnatori che adoro ma che a colori perdono parecchio... ). I disegni di Civitelli a colori invece, IMHO, proprio perchè puliti, decisi a colori acquistano una dinamicit? particolare...

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( Giubbe Rosse@ Sabato 27 settembre 2008 ore 15:28 )

nessuno mette in dubbio l'abilità di Civitelli o la sua passione per il personaggio. quello che, da sempre, penso, quando vedo il suo tex, è che non sia il disegnatore giusto per tex, non lo sa leggere... tex non è "bello" da fotoromanzo, ma un uomo del west e con lui tutti i personaggi che entrano nelle vicende del fumetto.

. Il problema ?, che in questo caso, il gusto iconografico a cui "Tex" si è rifatto è proprio quello. Basta guardare la copertina: Villa si è ispirato alle copertine che Galep realizzava negli anni Cinquanta, a loro volta debitrici al gusto iconografico delle riviste popolari dell'epoca ( "La Domenica del Corriere", "Gente" ecc. ); è perciò inevitabile che già quel Tex sembri un pochino un eroe da fotoromanzo; le tavole di Civitelli partecipano un po' di questo clima iconografico, ma IMHO non certo in maniera eccessiva. Ovviamente, l'apprezzamento di un singolo disegnatore dipende dalle proprie inclinazioni personali: IMHO, ad esempio, è molto più piacevole l'estrema pulizia di Civitelli delle figure sgraziate di un Font, o di quelle troppo tirate via disegnate abbastanza spesso da Ortiz.
riguardo la copertina di villa, non per essere controcorrente, la trovo inguardabile, pur apprezzando villa come disegnatore (forse troppo compiaciuto nel tratto). capisco che volesse rendere un effetto d'epoca, ma tex è addirittura esasperato nei tratti... est modus... tex è un cavaliere solitario non un fotomodello... tex è solo, sempre, anche quando ha gli altri pard vicino, e l'unico essere umano che gli ha toccato il cuore è stata lei... io avrei tratteggiato una storia dolce e struggente nel ricordo, non un fotoromanzo da due lire con lilith che spara come un bandolero
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  • 2 settimane dopo...

FINALMENTE!!!!!!!!!Eccomi pure io a dire la mia su quest'albo, anche se molto, per non dire tutto, è già stato toccato. Iniziamo con il dire che il mio voto è stato un 8 pieno (e che sono rimasto scioccato dai due voti estremamente negativi ma va bh?, i gusti son gusti :D)Giudico una storia interessante sul punto di vista dell'idea. Il fumetto "Tex" deve rimanere "Tex" e non poteva diventare "Tex all'acqua di rose". In altre parole, seppure concordo con chi esprime un certo rammarico al non aver avuto una storia maggiormente sentimentale tra Lilyth ed il marito, reputo il tutto ben gestito da Nizzi (specialmente pensando al periodo attuale). Sono persino tornato a sorridere durante il primo scontro a fuoco, vedendo il numero di proiettili sparati da Tex con le pistole senza vedere una classica scena delle ultime storie per evitare il "commentino" -sto parlando della ricarica- :colt:Giunto al punto dove Tex inizia a raccontare (pg.8-9) ed all'ultima pagina, non sono riuscito a respingere la pelle d'oca. Sarà un animo facilmente emozionabile ma ricordare la cena con Civitelli durante la quale lui stesso ci ha letto quei passaggi me li ha resi unici, seppure rimango tutt'ora dell'opinione che al posto di scrivere:"Sai già che tua madre si offr? di sposarmi per salvarmi la vita,..." (pagina 8, ultima vignetta)sarebbe stato maggiormente corretto:"Sai già che tua madre si offr? di sposarmi per evitare una guerra,..."Personalmente spero che Monica Husler sarà ancora chiamata a colorare gli albi di "Tex" perchè -ma probabilmente la colpa è di Civitelli :P- ho trovato gradevole la colorazione, io che solitamente predico per un "Tex" in B/N. Un complimento a Civitelli inoltre per l'aver sempre riportato il buco nel cappello di Tex :indianovestito:

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  • 3 settimane dopo...
  • Rangers

Scusami.... ma come fa a non piacerti e dargli un 7 pieno?Boh... certe volte non vi riesco a capire! Va beh che la scuola l'ho finita 18 anni fa, ma a me un 7 sembra un voto più che sufficiente... ma si sa che oggi come oggi la scuola sta cambiando! Mah....

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  • 1 mese dopo...

Fantastiche queste tre copertine per i sessant'anni di Tex, grande Zeca. Io avrei preferito quella nel mezzo, per me è quella che poteva dare maggiore espressivit? alla copertina e poteva far capire il momento di felicit? di Tex e di sua moglie. Forse, e questa è una mia opinione, non l'hanno scelta perchè volevano far diventare loro protagonisti assoluti della copertina e in quella nel mezzo non potevano esserlo perchè c'era la roccia altissima che prende la maggior parte dello sfondo ed era più imponente e difatti toglieva il l'atmosfera magica che si stava creando per un traguardo difficile da raggiungere come sessant'anni di attività, roba mica da poco. Anche la copertina scelta non è male, anzi, però non sarebbe la mia preferita, insomma. Non so se la pensate così anche voi.

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  • Rangers

A me piacciono molto tutte e tre le immagini postate, dal sempre mitico Zeca. Quella che mi ispira di più forse è quella di sinistra, con quei colori emozionanti del cielo e per la posizione di Tex e Lilyth. Forse però l'immagine più adatta alla copertina è proprio quella più a destra, realizzata da Villa, dove Tex appare con pistola in pugno e pronto ad affrontare qualsiasi pericolo che si sta avvicinando, ed è proprio quello che il Mitico Maestro ha voluto rappresentare e trasmetterci, come ha avuto occasione di dire in qualche altro topic che ora non ricordo. Le altre du di Civitelli, pur essendo come sempre spettacolari, sembrano più adatti come omaggi, che come copertina. Almeno è quello che penso io! :trapper: Un applauso ad entrambi comunque. :inch::trapper:

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  • 2 settimane dopo...

Dopo tutti i commenti e le osservazioni letti nei precedenti post non ho molto altro da aggiungere su quest'albo celebrativo. Piu' o meno mi trovo in completa sintonia con Ymalpas e il colonnello Jim Brandon. Credo che sia una storia decente, non un capolavoro ma d'altronde cosa si puo' pretendere da un albo unico?Lilith e' un personaggio molto difficile da gestire, dato il poco "materiale" su di lei lasciatoci da G:L:Bonelli. Tutti i texiani per anni hanno espresso il desiderio di rivedere la moglie del ranger in qualche avventura narrata in flashback. Sono stati accontentati e non sono mai contenti, cercando a volte veramente il "pelo nell'uovo". E' un albo a colori con dei disegni bellissimi e molto curati nei particolari da quel grande artista che e' Civitelli, che sprizza entusiasmo da tutti i pori ogni qualvolta si parli di Tex. Ho sentito dei commenti veramente incredibili, come qualcuno che ha persino criticato quel capolavoro di copertina... Ragazzi, ma stiamo scherzando?Ritornando alla storia anche se il soggetto e' esile, la trovo piu' che "potabile". Ho sentito anche alcuni che si son scandalizzati per il bacio... se il bacio non ci fosse stato ci saremmo lamentati, dicendo che un bacio forse ci sarebbe potuto stare etc... Ma allora cosa dobbiamo dire di quel bacio che Segura fa dare a Tex nel Maxi da lui scritto?quello per me era fuori luogo!La scena finale con quel Tex riflessivo e malinconico vale tutto l'albo.

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  • 4 settimane dopo...
  • 9 mesi dopo...

Sarà forse un inguaribile romantico, ma a me la storia non è dispiaciuta: in buona sostanza, credo che mi sia semplicemente bastato rivedere Lilyth e Tex assieme nel passato, ed un Tex del presente affranto nel ricordarla. Appunto: sono un inguaribile romantico :)Lilyth è una figura emotivamente fortissima, e scandisce alcuni dei momenti più drammatici e straordinari dell'intera saga: mi è letteralmente impossibile non provare pelle d'oca e brividi, quando rileggo la sequenza di Tex di fronte alla tomba dell'amata, col il vento che gli porta il suo messaggio d'addio ed una lancia fra le mani. Infinita disperazione ed infinita rabbia: emotivamente parlando, raggiunge picchi forse eguagliati solo dal duello fra un Tex ferito ed il pistolero che gli aveva quasi ammazzato il figlio (ma Tex lo riteneva probabilmente già morto), nell' "Uomo senza passato". So di essere OT, e so anche che questa storia non può, se non in minima parte, evocare sensazioni paragonabili a quelle descritte sopra: ma a me è bastata anche quella "minima parte". E mi è piaciuto anche il senso di privacy del ranger nel non manifestare la propria malinconia di fronte ai pards, e di cercare piuttosto la solitudine: come ad esprimere che il rapporto con Lylith era, e doveva rimanere, qualcosa di personalissimo e talmente prezioso da trovare pieno significato solo nell'introspezione. Appunto: nel sentiero del ricordo.

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E mi è piaciuto anche il senso di privacy del ranger nel non manifestare la propria malinconia di fronte ai pards, e di cercare piuttosto la solitudine: come ad esprimere che il rapporto con Lylith era, e doveva rimanere, qualcosa di personalissimo e talmente prezioso da trovare pieno significato solo nell'introspezione. Appunto: nel sentiero del ricordo.

Mi piace questa descrizione di anakyn. Tutto il senso dell'albo, secondo me, e' racchiuso proprio in queste ultime pagine. A volte un grande dolore, come puo' essere il ricordo della donna amata che non c'e' piu', non puo' essere condiviso neanche con gli amici di una vita. Tex in questo caso, rende partecipi del suo stato d'animo solo i lettori. Un Tex che nel bel mezzo della notte si fa prendere dalla malinconia pensando alla donna amata, puo' essere considerato come un segno di debolezza?no!E' solo un uomo come tutti gli altri, dove in certi momenti, si lascia anche lui trasportare dalla tristezza dei ricordi.
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  • 5 mesi dopo...

Ecco le 3 copertini di questa speciale storia dei 60 anni di Tex, in formato A3 per io incorniciare brevemente...

Ragazzi vi prego ditemi che esiste un'immagine a tutta pagina della seconda immagine, che trovo a dir poco stupenda (sebbene inadatta per la cover dell'albo che DOVEVA avere Lilyth di fronte). A proposito, avendola riletta, l'ho apprezzata molto di più di un tmerpo, pur mantenendo tutte le perplessit? su moltissime delle sclete, Tex innamorato ?... bello, semplicemente bello.
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  • 3 mesi dopo...

Mah! Io vi diro che l'idea di una storia che narrasse del periodo che Tex trascorse con Lilyth in sè era fantastica, però non è stata sfruttata appieno. A parte della faccenda del rapporto forse trattato con superficialit? e della banalit? generale della storia e del nemico, questa poteva essere una splendida occasione per rivelarci eventi che il grande G. L. Bonelli aveva sorvolato molto rapidamente. Ad esempio poteva esserci qualche specchio di vita familiare, come si è visto nel passato di Tiger Jack, conoscere gli eventi riguardanti la nascita di Kit che compare di punto in bianco nel numero 10 e nel 9 viene semplicemente citato. Sia chiaro, non intendo dire che avrei voluto vedere un Tex troppo sdolcinato (non sarebbe Tex) ma un Tex nella sua dimensione di uomo che vive l'emozione di diventare pap? con tutte le considerazioni annesse e connesse dovute alla perdita prematura della compagna. Sono anche questi aspetti che forgiano il carattere di un uomo e che sarebbe stato interessante vedere per conoscere e apprezzare meglio il personaggio. Insomma un Tex più familiare ma non tonto. Un avventura rivelatoria in cui proteggeva la sua famiglia sarebbe stata una bella trovata come albo commemorativo. Riguardo al cattivo, beh G. L. Bonelli ne ha sfornati diversi nei primi albi e non tutti sono morti. Bastava recuperarne qualcuno per recuperare maggiormente l'atmosfera. Per il resto la storia è carina, carino l'omaggio a Lilyth ma un p? piatta per essere un albo commemorativo.

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  • 2 mesi dopo...

vado contro corrente ..... storia splendida per la storia nel complesso della serie .... non condivido proprio tutti quelli che hanno espresso commenti negativi ..... io sono un romantico e amo le storie di tex tristi che si concludono con la morte di un " buono " e soprattutto l'ultima vignetta dell'albo e' quella piu' bella come dimostrato dalla mia firma ..

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E soprattutto l'ultima vignetta dell'albo e' quella piu' bella come dimostrato dalla mia firma ..

Quoto quest'ultima affermazione di Lupo che corre: l'ultima vignetta è semplicemente splendida, forse una delle migliori, evocativamente parlando, dell'intera serie. Poi mi astengo dal fare commenti sulla storia: l'ho riletta un paio di volte, ma per postare un commento dettagliato i miei ricordi non bastano. Non mi aveva entusiasmato, certo ci si poteva aspettare di meglio, ma leggendola col cuore alcuni passaggi li trovavo semplicemente struggenti.
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