Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Tex Willer, L'eroe Bonelliano Tra Le Difficolt


TexFanatico
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

Tex Willer, eroe bonelliano per eccellenza, ha resistito a lungo, sino ad esser scoperto da noi.

Ma come ha fatto a resistere?

Da quando ha iniziato s'è trovato di fronte avversario ben più temibile di Mefisto, oppure Proteus, o tanti altri cattivi ben conosciuti a noi fedeli lettori delle sue gesta.

Questo nemico, identificato con il nome censura (leggi sull'argomento qui), è stato il primo vero nemico di Tex, ancor prima del famoso albo #99, La sconfitta ove assistiamo alla prima volta in cui l'intrepido ranger subisce una battuta d'arresto. La censura, dicevamo, è stato il primo vero problema di Tex, passato attraverso vari tagli e/o modifiche che costringevano gli autori a riveder il loro lavoro.

Questo poteva toglier la voglia di continuare in tal senso, perchè giudicato eccessivamente complicato poter pubblicare un albo.

Fortunatamente a quei tempi, essendo una normalit?, tale deturpazione del nostro fumetto non è stata sentita in modo così marcata come possiamo vederla noi conoscendo l'originale delle varie tavole modificate.

Questo primo fattore ha quindi permesso di superare il primo problema, senza dimenticarci che, sempre in quel periodo, il genere western andava di gran moda.

In effetti, la maggior parte dei film trasmessi nelle sale cinematografiche erano proprio film quali Sentieri Selvaggi, Ombre Rosse,... e, logicamente, gli spaghetti western.

Ma quello che era un aiuto contro la prima problematica, ecco che si trasforma a sua volta in una possibile problematica... dopo il "troppo" western, ecco che l'argomento vien via via lasciato andare nel dimenticatoio, lasciando il posto a film horror, o azione di genere diverso (specialmente arti marziali).

Tex Willer però riesce a trovare comunque la via per resistere.

Tale via è suddivisa da due parti... la prima, il fatto che rimaneva uno dei pochi baluardi western (anche se al suo fianco c'erano fumetti come Ken Parker "lungo fucile", Il piccolo Ranger, Il Comandante Mark,...). La censura essendo finita, Tex riesce ad esprimersi al suo meglio, con storie quali #114, Quando tuona il cannone - #116, La dama di picche - e altre che son di ottimo livello. Essendo quindi una delle poche cose legate al west rimaste in quel periodo, e giungendo a livelli conosciuti da tutti gli intenditori, è facilmente comprensibile che riesce a superare anche questa problematica.

Da non dimenticare, tra tutte queste cose, l'ottimo lavoro che st? dietro al fumetto, dai disegni ai testi.

Proprio a sottolineare quanto Tex sia diventato popolare, oltre all'aumento del costo del volume, ecco che compaiono anche i Texoni, seguiti poi dai Maxi, senza disdegnare l'almanacco che oltre ad offrire una storia inedita (come gli altri volumi), rimanda a quel genere rimasto un po' in dormiveglia... il genere western.

Ma ecco che il buon Tex si ritrova di fronte ad un'altra problematica... gli autori.

Essendo un fumetto che dura da mezzo secolo, è chiaro che molte trame son state già sfruttate. Se leghiamo questo al fatto che chi deve scrivere le storie è ormai presente da un bel po' di tempo anche lui, è facilmente comprensibile che ci si ritrovi di fronte ad un calo...

Questa però è l'ottica di chi conosce Tex dal mitico #1, La Mano Rossa (+ o -), giungendo sino ad ora. Chi invece decide di affezionarsi a Tex ora, o proseguirò con i nuovi sino ad una -attesa da parte nostra- svolta positiva o, nel migliore dei casi, cercher? di reperire numeri precedenti cadendo sicuramente sotto un fascino maggiore, che lo spinger? a continuare nella ricerca di tutti gli albi arretrati, permettendo così a Tex di sopravvivere.

Ma, baster? a Tex affascinare nuovi lettori per superare tale momento?



nota... conoscendo il possibile problema che può suscitare tale discussione, vi faccio notare che essa NON deve essere una crociata pro/anti Nizzi! Tale discussione vuol essere una discussione maggiormente profonda sulle varie fasi problematiche che Tex ha dovuto affrontare. Io ho espresso il mio giudizio, esso può esser anche il vostro o meno... argomentiamoli e/o aggiungiamone se ne vediamo altri. Grazie

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • co fondatore

Tex Willer ha resisitito perchè... è Tex. Piace il personaggio, l'alchimia che si forma tra i 4 pards, la simpatia di Carson, il mito che s'è creato, la bravura degli autori (compreso il Nizzi che fu); se tutto va bene, tra poco certe fosche nubi del passato recente saranno diradate, quindi... lunga vita a Tex :lol: !

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Tex è diventato, da personaggio popolare, un fenomeno di costume solo alla fine degli anni sessanta e ha conosciuto la sua epoca d'oro negli anni settanta. La censura è stata indubbiamente un problema ma credo che solo in minima parte giustifichi gli esordi non proprio brillanti di Tex, ne parlava anche Nizzi in un bellissimo articolo nel quale raccontava come avvenne il suo incontro con Tex, testo che potete leggere nel quinto volume di Cavalcando con Tex ( oppure a breve nel mio forum ). Tex Willer ha resistito nel tempo, cioè ha superato brillantemente lo scoglio degli anni ottanta unicamente grazie ai "capolavori" di Nizzi, che val bene ricordare, sono bellissime storie, classici, che hanno richiamato l'attenzione dei tanti giovani della mia generazione, che su quegli albi hanno imparato a conoscere e amare Tex, prima ancora di scoprire il mito Bonelli. Tex Willer è oggettivamente in declino da quindici anni. Un declino che è quello di Nizzi, ma le colpe non sono tutte sue. Canzio, Sergio Bonelli, Medda... che lo hanno affiancato per un breve periodo si sono defilati ritenendosi non adatti. Boselli ha scritto con discontinuit?, ma ha scritto le poche storie che hanno avvicinato i giovani della generazione '90 a Tex: personalmente ricordo l'entusiasmo di una ragazza che aveva appena scoperto Tex grazie alla storia Il Passato di Carson che io le avevo prestato ( e poi finito per regalare ). Chissà se lo legge ancora Tex. Oggettivamente, davanti alla mediocrit? delle storie in edicola oggi, sarebbe difficile prospettare un futuro roseo per il ranger, diciamo anche che il fumetto in generale vive una crisi profonda e quei pochi giovani ( davvero pochissimi rispetto alla mia generazione ) sono ormai più attratti da altri prodotti Bonelli o dai Manga... Per rispondere a Mister P, parlare di alchimia dei personaggi è improprio, ti ricordo che su altri forum aprono discussioni ( ehm se possiamo chiamarle così ) del tipo "Kit Willer e le vacche" o non esitano a parlare di Tiger come di un fin******one depresso... I quattro pards hanno funzionato bene insieme solo in poche storie, quelle di G. L. Bonelli ma anche qui non esageriamo troppo, anche lui, appena poteva si liberava di uno o due personaggi, pensiamo ad esempio alla prima storia di Barbanera dove Tiger, accoltellato, sparisce per tutta la storia... Diciamo che il fattore trainante è stata l'anticonvenzionalit? del personaggio Tex, la sua irruenza, i suoi modi spicci, il suo linguaggio davvero poco leccato, il suo senso di giustizia che nella storia del Grande Intrigo lo porta ad aprire la porta della gabbia a cinquanta ospiti del penitenziario di Vicksburg... Beh questo Tex non c'è più. Non c'è più per scelta editoriale ( I fucili di Shannon ), o per la scelta degli autori che oggi scrivono Tex, da Nizzi ( che ha apertamente dichiarato di non apprezzare questo lato del carattere del ranger alias Bonelli padre ) a Boselli, il cui Tex è forse ancora più lontano di quello di Nizzi dal character di matrice Bonelliana. Se capite bene quello che voglio dire... Lo stesso Borden non avrà difficolt? a confermare, se lo ritiene necessario, che i punti di forza del suo personaggio riposano su altri valori, forse è anche giusto che sia così, ma io sono cresciuto con un altro Tex, quello che quando entrava in un Saloon e qualcuno solo lo guardava storto, si beccava un p? di legnate sulla schiena!Già che ci sei, Tex Fanatico, apri un bel sondaggio sulla figura di Tex e metti tra le varie opzioni i vari aspetti della personalit? di Tex secondo Bonelli, Nizzi, Nolitta e Boselli, sono questi i topic interessanti per capire quale è la vera faccia del ranger che amiamo.---------------------------------------------------------------------Nel mio forum io ne ho aperto uno simile, potete votare la vostra Miss di Tex: vi anticipo il mio voto, la Myra Solano di Nicol' ( piccolo messaggio pubblicitario per compensare l'assenza "ingiustificata" dei due admin dal mio forum ). Villa è avvertito.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • co fondatore

I quattro pards hanno funzionato bene insieme solo in poche storie, quelle di G. L. Bonelli ma anche qui non esageriamo troppo, anche lui, appena poteva si liberava di uno o due personaggi, pensiamo ad esempio alla prima storia di Barbanera dove Tiger, accoltellato, sparisce per tutta la storia...

In seguito risponder? ad alcuni passaggi del tuo mex, per ora dico che quanto affermi in questo punto mi sembra esagerato...
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Invece io seguo abbastanza il parere di Ym. Non è facile far gestire al top 4 personaggi caratterialmente così simili ma discosti al tempo stesso. Questo è addirittura maggiormente sentito da quando son stati imposti i limiti editoriali riguardanti le pagine da dedicare alle singole storie inedite. Questo fattore blocca ulteriormente un possibile rilancio delle storie, limitando per l'appunto la voglia di fare degli autori. Prendo come esempi le ultime storie che, dopo aver iniziato bene e lasciando a tutti una discreta/buona voglia di leggere il resto, finiscono lasciando una leggera per non dire grande delusione per l'ennesima storia buttata via un po' così, malamente.? pur sempre vero che ci son storie ove i quattro pards si muovono bene assieme, ma l'analisi compiuta da parte di Ym su questo punto è vera il più delle volte (soprattutto se consideriamo il "far sparire" anche quelle situazioni ove -solitamente- Kit Willer si ritrova prigioniero, costringendo il resto del gruppo a darsi da fare per liberarlo)Il cambiamento nella figura di Tex è una realtà anch'essa. Passiamo da un Tex che rappresenta il "vero" uomo di frontiera, dai modi diretti quanto secchi, ad uno maggiormente civilizzato. Pensiamo solo ai famosi interrogatori... dove son finite quelle lunghe scazzottate? Oggi se v? bene due vignette e poi sul cattivone potremmo veder gli uccellini o le stellette... Ma anche le situazioni razziste che richiamavano praticamente l'attenzione di Tex ogni volta che superava le ante d'entrata d'un saloon accompagnato dal suo fedele pard navajo. Ci si ritrova in un momento di varie problematiche "minori", ma che messe assieme assumono un peso considerevole.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

I quattro pards hanno funzionato bene insieme solo in poche storie, quelle di G. L. Bonelli ma anche qui non esageriamo troppo, anche lui, appena poteva si liberava di uno o due personaggi, pensiamo ad esempio alla prima storia di Barbanera dove Tiger, accoltellato, sparisce per tutta la storia...

In seguito risponder? ad alcuni passaggi del tuo mex, per ora dico che quanto affermi in questo punto mi sembra esagerato...
Mais non mon ami, mi spiego meglio. Provo a quantificare ( in pochi minuti ) il peso dei quattro pards nelle storie del secondo centinaio. In quelle che "contano" sono tutti presenti in:Il signore dell'abissoChinatownSulle piste del nord ( ma Kit è fatto prigioniero )Il figlio di MefistoDiableroIl ritorno di MontalesArizona ( ma Tiger è messo a riposo )Il grande intrigo ( ma la storia vive di due momenti separati )Terra promessaOdio senza fineSan Francisco ( ma Tiger accoltellato )Il ritorno di YamaIl laccio nero... Dalla lista di classci possiamo escludere solo Tra due bandiere e La dama di picche... Questo per dire che il quartetto è stato certamente presente nelle storie di Bonelli padre, ma è semplicistico ridurre il tutto a un mero fatto di numeri, se guardiamo infatti al peso che questi personaggi ricoprono nelle storie ( mi riferisco a Tiger e Kit ), sono davvero poche le avventure in cui tutti sono veramente protagonisti, lasciando un impronta indelebile con le loro gesta.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.