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TWF - Tex Willer Forum

[576/578] Omicidio In Bourbon Street


ymalpas
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94 utenti hanno votato

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L'elenco di Wasted in effetti è tutt'altro che privo di plausibilit?. Si può comunque osservare che

per quanto riguarda il primo caso, il monologo del segretario è giustificabile con l'esigenza di introdurre con calma il lettore nella storia e nei suoi retroscena ( magari spinta un po' troppo oltre, come nel caso del temporale estivo, per cui sarebbe bastato dire qualcosa nella didascalia all'inizio dell'albo ):senonchè Wasted ha ragione nel sostenere, come ha fatto in un post precedente, che quest'abitudine, tipica di Nizzi, sarebbe stata liquidata come spiegazionismo nel caso la storia non fosse stata scritta da Boselli. Analoghe osservazioni possono essere fatte per la scena col cieco: Tex, Carson e Carfax si fanno poco accortamente circondare, ma l'impressione finale che rimane al lettore è quella di uomini capaci di districarsi anche in circostanza scabrose; tuttavia anche qui è lecito chiedersi se in certe sedi si sarebbe dato un giudizio del genere nel caso la storia fosse stata firmata da qualcun altro ( tanto per non fare nomi.... ). Gli altri casi mi sembrano di minore entit? ( la battuta di Carson a pag. 18, forse giustificabile se pensiamo che il vecchio pard ritenga che non siano rimasti molti superstiti delle bande della mala cittadina da loro affontate in precedenza ), o tipici della maniera boselliana ( le lodi profuse a Tex e Carson anche prima che abbiano fatto alcunch?, senz'altro un po' fastidiose, ma che probabilmente servono allo sceneggiatore per porre i pards su un piedistallo ), a parte i tempi dell'arrivo di Carfax che dovrei ricontrollare ( un piroscafo di quei tempi, che poteva tenere una media di 18 - 20 km/h 24 ore su 24, era comunque più veloce di una diligenza o di un cavallo, per quanto fosse più lento di un treno )
.
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Guest Wasted Years

Corvo, avvocatura del diavolo è un termine sufficientemente chiaro, credo per spiegare cosa intendo. La sensazione della storia è buona anche per me, lo scrivo in grande altrimenti qualcuno mi ripeter? che mi sbaglio, io sto solo cercando di applicare lo stesso metro che altri applicano per NIZZI.

Ho detto che mi concentrer? su ogni aspetto discutibile e sarà spietato. Mentre molto meno peso avranno i lati buoni, che saranno dati per scontati. Voglio farlo per par condicio.

Per il resto, riservandomi un giudizio più approfondito a fine storia, come è logico, per ora sono soddisfatto.


Claro? ;)

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Ho letto la storia ieri sera, dopo una snervante giornata e lo è stato anche oggi, quindi non aspettatevi una recensione dettagliata :D Le mie impressioni sono state di trovarmi di fronte ad un plot decisamente interessante, con antagonisti affascinanti e misteriosi (il vecchio di mezzanotte, il boss di colore che non conoscevo non avendo letto la storia a cui fanno riferimento i pards). Sempre a proposito di personaggi ho trovato meno convincente Carfax: mi sembra copia-incollato pari pari da Tornado! e anche la sua indole mi sembra la stessa, ma potrei sbagliarmi (lo spero, altrimenti viva l'originalità!). Mi sono piaciuti molto i disegni: sono estremamente puliti, molto freddi , ma un freddo che contribuisce ad immergersi nell'atmosfera quasi horror della storia. Se il livello dovesse mantenersi così, un bell otto a questa storia non glielo leva nessuno ( da parte mia :) )

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Letto... Bah... tutto sommato sono deluso. L'albo di per se stesso è un prodromo lungo e sufficientemente noioso, pieno di discorsi e di incensamenti dei nemici nei confronti di Tex e Carson. L'azione è poca, e non mancano

figure da piccione, spiegazionismi e imbeccate, che mettono i nostri sulle tracce giuste.
La storia si suppone Horror e Fantasy, anche se non lo è ancora, e ho il sospetto che ci venga fatta intuire 
l'identit? del vecchio di mezzanotte.
Mi aspetto cori di lodi, ma se devo essere onesto , mi pare una storia di Boselli annacquata, anche se non la definirei malvagia, visto che ha stranamente un'aria Nizziana, anche se volutamente sofisticata e ricca di citazioni letterarie. Un storia poco texiana, con
Nat che brilla tanto per la sua assenza.
Mi aspetto che migliori, ma ora voglio leggere i commenti di chi trovava lento il maxi. ;)Belli i disegni, qualche volta un po' imprecisi ma ricchi di fascino....
avevo letto questo! quindi non scaldarti, io e capelli d'argento di certo boselliani non siamo! senza rancore, eh :trapper:
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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Fresco fresco di prima lettura... Lo ammetto chech? se ne dica, a me la storia è piaciuta parecchio, è una storia molto particolare, con un'atmosfera molto noir ( perfetta per la città di New Orleans IMHO ), una storia dal clima cospirativo, popolata di personaggi loschi che sembrano pronti a saltellare da una parte all'altra della barricata da un momento all'altro ( Lagrange su tutti, ma anche l'ispettore Carfax ci riserver? qualche sorpresona secondo me...), molto belli i personaggi dei due professori ( uno dei quali puzza davvero di "losco".... ;) ;) )... Una storia magari poco "texiana" ma ricolma di bellissimi spunti che ci permettono di vedere sotto un'altra luce il nostro beneamato ranger... Molto bella la scena del pestaggio davanti a casa di Lagrange, così come ho trovato davvero molto emozionante il pezzo da "solista" di Carson ( peccato la piccionata, ma ai fini della suspance secondo me ci sta... ). Aspetto con trepidazione la seconda parte della storia, sperando che mantenga il clima che Boselli ha saputo creare in queste prime 114 pagine....

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Concordo con chi ritiene l'albo un possibile preludio - per quanto sicuramente migliorabile - ad una storia ad alto livello. Sinceramente, anche se non mi entusiasmano attacchi di piccionaggine come quello

della mancata sgamatura del finto cieco, tanto più che mi pare non sia la prima volta che i pards si trovano a tu per tu con un personaggio analogo, e in precedenza non ci erano cascati
o inutili imprudenze di Carson che
si va a infilare come un topo in trappola nella bisca di Diamond, con la scusa che tanto conosceva già lui e i suoi scagnozzi
credo che siano un mezzo per creare l'atmosfera per l'intervento risolutore, senza rischiare la noia di un supereroe sempre attento e infallibile. Tutto sommato una storia senza piccioni mancherebbe di sale. Per quanto riguarda Carfax, è un personaggio interessante ma non mi convince al 100%, n° riesco a collocarlo. Chi ha detto che gli ricorda in qualche modo Hank di Terre maledette e Tornado ha pienamente ragione. Tra l'altro a pagg. 23-24 vi sono alcuni scambi di battute tra Tex e Carfax che fanno presagire future scintille. Tipo:
"Ma che ci fate voi qui che sapete dar solo la caccia ai ladri di polli e agli indiani"..... "Ma figuriamoci, non abbiamo ancora capito che ci state a fare voi.".......
A parte tutto, il giudizio è positivo ma rimane sospeso in attesa del "Vecchio di mezzanotte".
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Per quanto riguarda

la tempistica dell'arrivo di Carfax, la frase con cui Nat ne accenna a Tex, che ho ricontrollato, è in effetti poco plausibile: anche se all'epoca ( dal 1866 per la precisione ) vi era un cavo telegrafico transatlantico tra Usa ed Europa, questo arrivava fino a New York soltanto; di conseguenza, ci sarebbe voluta almeno una settimana perchè una notizia proveniente da New Orleans arrivasse a Parigi e almeno due settimane perchè una persona partita da Parigi arrivasse in Louisiana; Caarfax, quindi, avrebbe potuto fare il viaggio Parigi sapendo degli omicidi commessi a New Orleans solo se questo si fosse svolto con la massima rapidit? e senza tempi morti
.
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Guest Wasted Years

avevo letto questo! quindi non scaldarti, io e capelli d'argento di certo boselliani non siamo! senza rancore, eh :trapper:

Rancore :lol::lol::lol::lol: Mica mi sono arrabbiato. Chiarivo solo la mia posizione ;) ;) ;)
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Guest Wasted Years

No, direi di no. Nizzi e Boselli sono inconfondibili tra loro. Secondo me la piccionaggine nasce in un autore che prende in mano la serie come scrittore principale, perchè dopo un poco, specie se decide di scrivere storie sul filone classico, finisce per dover mettere in difficolt? l'eroe, non potendo più contare, per rendere suggestive le storie, su elementi innovativi o su schiere di comprimari. ? una nuova teoria che sta prendendo piede nella mia testa. Quando un autore scrive meno, allora il piccione può anche pensare di tralasciarlo, dato che gli spunti che si affacciano alla sua mente tendono a bastare per imbastire una storia senza figure da imbecille. Tex attento è imbattibile, allora ci vuole Tex piccione. Dovrei limare meglio il discorso e rifletterci su, ma l'idea sta iniziando a sbocciarmi seriamente nel capo.

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(Wasted Years@ 9 ottobre 2008@ ore 15:09 )

Nizzi e Boselli sono inconfondibili tra loro. Secondo me la piccionaggine nasce in un autore che prende in mano la serie come scrittore principale, perchè dopo un poco, specie se decide di scrivere storie sul filone classico, finisce per dover mettere in difficolt? l'eroe, non potendo più contare, per rendere suggestive le storie, su elementi innovativi o su schiere di comprimari. ? una nuova teoria che sta prendendo piede nella mia testa. Quando un autore scrive meno, allora il piccione può anche pensare di tralasciarlo, dato che gli spunti che si affacciano alla sua mente tendono a bastare per imbastire una storia senza figure da imbecille.

Cito e sostanzialmente condivido, tanto più in quanto ho sentito qualcosa del genere su anche TWO ( spazio informatico in cui la maggioranza degli utenti mi pare tutt'altro che antiboselliana ), in cui alcuni osservavano che, con Boselli principale sceneggiatore di Tex, non ci si potevano aspettare tutti i mesi storie come "Il passato di Carson" o "Sulla pista di Fort Apache" . In effetti, esiste il rischio che la casa editrice sprema Boselli come è stato spremuto Nizzi anche se, a differenza di quel che accadde nella fascia 301 - 400 ( in cui Nizzi ebbe soltanto il sostegno intermittente di GLB fino al n. 364 e quello episodico di Nolitta nel momento in cui il superlavoro gli blocc? la penna tra le mani ), egli sarà affiancato non solo da Nizzi ( finch? vorr? e potr? ), ma anche da Faraci e Ruju ( per tacere dei contributi di Segura, probabilmente confinati ai Maxi ) e potr? comunque lavorare a più stretto contatto con la redazione della casa editrice, dal cui ambiente comunque proviene ( a differenza di Nizzi, che era un "esterno", contattato da Sergio Bonelli proprio perchè non vi era alcun "interno" che si sentisse in grado di reggere l'onerosa eredit? di suo padre ). Niente di grave o irrimediabile, comunque, almeno per ora ( e IMHO ): certo, se il n. 576 fosse stato scritto da Nizzi ( e forse persino da Nolitta ) se ne sarebbero lette di belle su TWO o Ubc...... ;);)
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lettaA livello di sceneggiatura mi è piaciuta l'ambientazione e l'idea di base della trama nonchè la suspence creata dall' autore. In effetti la storia l'ho trovata un po' lenta e pesantuccia. Per quanto riguarda invece i disegni posso dire che mi sono abbastanza piaciuti sopratutto per alcuni particolari molto dettagliati. Molto bella anche la vignetta in cui si rompe il tavolo da gioco e volano via decine di fisches (si scrive così? )Sceneggiatura: 7Disegni:7

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Ma il Diamond Jonnhy di questo nuovo Tex è per caso lo stesso che troviamo nella serie Wild west show- Ombre cinesi? Io credo proprio di si. Voi che dite?

S? Annie, è proprio lui.. Comunque, pure io che non sono un amante delle storie fantasy di Tex, beh devo ammettere che questa storia ha tutta l'aria di un capolavoro.. anche lo stile "poliziesco" di quest'albo mi piace!
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( Cheyenne@ 10 ottobre 2008 ore 9:55 )

Un appunto sui disegni: personalmente trovo poco riconoscibile Tex, soprattutto quando è "travestito", cioè senza il suo solito abbigliamento, e con quel berretto di lana in testa.

In effetti mi pare un'osservazione piuttosto plausibile, almeno per quanto riguarda alcune vignette ; il personaggio di Tex, del resto, a causa delle sue caratteristiche fisiche poco marcate ( Carson, come si vede anche nell'albo attualmente in edicola, pone meno problemi sotto questo aspetto ) è stato spesso difficile da "conquistare" per disegnatori anche di rango, dal momento che un adeguamento puro e semplice del ranger alla propria personalit? grafica può comportare uno stravolgimento del suo aspetto. Questo non accade nel caso del duo Bianchini & Santucci, ma in taluni casi è innegabile che i due artisti siano "alla ricerca" della loro versione del ranger, mentre in altri casi ( cfr. la vignetta di pag. 104 in cui brandisce le sue Colt ) lo sforzo per dare espressivit? al suo volto arriva a deformarglielo. Naturalmente, difficolt? di questo genere si avvertono di più quando Tex è in incognito... Modificato da Pedro Galindez
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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Beh ragazzi secondo me il lavoro di Santucci è davvero pregevole!! Il suo Tex a me piace moltissimo... Teniamo conto poi che questa è la prima prova di Santucci e il suo lavoro, fino a questo momento, a mio parere supera di gran lunga l'eccellenza... Per quanto concerne il suo Tex travestito mi ricorda parecchio quello di Venturi ne "Le foreste dell'Oregon"... Anche se qui è in versione "marinara"

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Contiene spoiler



Me lo sono dovuto rileggere due volte, per via dei dettagli. Molto interessante e finora posso dire che rispetta le attese, e se manca di ritmo, questo è normale, dato che è solo il primo albo.

Interessante il soggetto che verte sui dodici omicidi rituali.

Otto dovrebbero coinvolgere persone comuni, ovvero degli sconosciuti.

Le altre quattro persone sono invece tutte dei bibliofili o degli studiosi, nelle cui biblioteche si trovano vecchi libri alchimistici, tutti contrassegnati dalla presenza di annotazioni a margine. Tre sono stati già uccisi, il primo a Parigi, il secondo a Roma, il terzo a New Orleans in Bourbon Street ( in effetti non è Bernard Labourie ma il suo segretario Scarry a lasciarci le penne, ma non cambia nulla nell'economia della storia ).

Il quarto potrebbe essere Richard Levins, docente di antropologia e collezionista di vecchi libri, oppure il bibliofilo Edward Robinson.

Se uno dei due è la prossima vittima, l'altro invece è senz'altro il misterioso Vieux de Minuit, il fantasma leggendario, dal volto orribile e malvagio, che potrebbe essere assimilato a Raphael T?n°bres ( a cui appartenevano tutti i libri alchimistici ), il pirata filosofo e intellettuale, amico del conte di Saint Germain, scopritore dell'elisir di lunga vita e scomparso nel nulla quaran'anni prima ( nella palude di Barataria a New Orleans covo dei pirati di jean Laffitte è ).

Ora la domanda è chi è il vecchio di mezzanotte è

Pedro Galindez ha già fatto notare i due indizi che sembrerebbero farci puntare su Edward Robinson. Io ne aggiungo anche un terzo.

1 ) Robinson si trova a New Orleans solo da un anno ( potrebbe essersi trasferito dopo l'ultimo omicidio a Roma. Inoltre Nat Mac Kenneth fa notare che il vecchio di Mezzanotte e riapparso a New Orleans da poco tempo e dopo svariati anni di assenza, la cosa è poi confermata da Gaston Lagrange ).

2 ) La somiglianza fisica tra Robinson e il vecchio di mezzanotte, entrambi sono calvi.

3 ) Robinson ha acquistato la vecchia casa di Raphael T?n°bres.


Resta da stabilire che parte nella storia avranno le due bandi rivali di Gaston Lagrange, boss del quartiere francese ( e suoi uomini, Doudou Marechal, Philippe e Mercedes ) e quella di Diamond Johnny, boss di Storyville, proprietario della bisca sul lago Ponchartrain.

Sembra che sia da sospettarsi una complicità di una delle due bande col vecchio di mezzanotte, e la lettura lascia propendere per quella di Diamond Johnny. Gli assassini di Scarry sembrano infatti essere dei negri. Sono loro a pedinare Tex e Carson. Il lago è nei pressi della palude.

Gaston Lagrange sembrerebbe solo il tipo che ha fiutato il "grosso affare", che tenta di soffiarlo alla banda rivale.


Resta da stabilire il ruolo di Henri Carfax, il commissario della Suretà di Parigi, personaggio molto ambiguo e forse legato in qualche maniera al vecchio di mezzanotte. La mia impressione però è un altra. Secondo me è un semplice character di contorno, la cui presenza servirebbe, col suo racconto, a introdurre tutti gli elementi che compongono il giallo, evitando che sia lo sceriffo a farlo in maniera monotona e noiosa. Quindi Carfax diventa spalla e si appropria del ruolo dello stesso Mac Kenneth che ha le mani legate, mentre il primo è praticamente libero di fare quello che vuole, come Tex e Carson.

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Letta la storia ieri notte alle 2.00 per adeguarmi alle atmosfere. Secondo me, più che di horror/fantasy (salvo che nell'ipotesi inserita sotto spoiler in basso) si tratta di un poliziesco con elementi gotici, un'idea buona anche considerando la suggestivit? dell'ambientazione (i bassifondi di New Orleans). Approfitto subito per dire che la parte migliore del fumetto sono i disegni: io preferisco in linea di massima il tratto "sporco", marcato che qui si adatta perfettamente alle atmosfere cupe. L'idea di fondo della sceneggiatura è buona, ma come in parecchie storie di Boselli, troppo carica di personaggi: non si fa in tempo a familiarizzarsi con uno e a cercare di inquadrarlo, che subito ce ne viene messo davanti un altro. La tecnica è una delle più vecchie e usate nel genere giallo-poliziesco, ma in un fumetto non se ne dovrebbe abusare perchè stanca fisicamente l'occhio. Quanto agli sviluppi della trama... la mia idea è che:

il commissario francese Carfax non è quello che dice di essere; nel cervello mi frulla l'ipotesi che sia un discendente del conte di Saint-Germain alla ricerca disperata degli appunti del pirata T?nebres per completare la formula dell'eterna giovinezza /della creazione alchemica dell'oro/della carbonara che non si attacca haha, e si trover? a dover affrontare un temibile rivale nel gangster Langrange (secondo me l'altro vero cattivo della storia, Diamond Johnny è un semplice elemento di distrazione che serve solo come attrezzo ginnico a Carson e a Tex (a proposito, che tristezza la mazzata "telefonata". Povero Carson che figura!) . Se vorranno introdurre l'elemento fantastico vero e proprio, possiamo pensare anche che Carfax e Langrange siano proprio Saint Germain e T?n°bres, eternamente giovani grazie a un miracoloso rimedio alchemico, ma è uno sviluppo troppo arrischiato. Secondo me alla fine manterranno la storia nei confini del reale, pur con gli ammiccamenti fantasy/horror, un po' come nei "Delitti della Rue Morgue" di Poe, il vero modello della storia. Quanto all'identit? del "vecchio di mezzanotte", secondo me è un babau creato ad arte (come diversivo) da Lagrange: se ci fate caso, lo scagnozzo di Lagrange che viene preso in ostaggio dal boss nero con Doudou assomiglia... tenebrosamente :D al diabolico vegliardo!
Tex mi sembra un po' passivo, probabilmente perchè non a suo agio con l'elemento esoterico/magico: magari, oltre al vecchio Carson, gli si poteva affiancare un "consulente" personale.... El Morisco, se si voleva conservare il sapore esoterico per tutta la vicenda, o anche, perchè no, Pat McRyan (anche se il personaggio non è tra i miei preferiti, l'idea di vederlo esorcizzare il fantasma di mezzanotte a boffettoni mi aggrada assai!)
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Vorrei farvi notare anche:

Di Henri Carfax e dell'alone di mistero che si respira intorno alla sua figura, vorrei farvi notare una cosa: il fatto che si insista sulla sua giovane età e il fatto che Tex dica che nei suoi occhi si legge una certa dose di esperienza. Quasi come se Boselli, per truccare le carte, volesse farci pensare a Raphael T?n°bres e all'elisir di lunga vita ( la giovinezza e l'abilità nella lotta, tipica del pirata ). E' stato a Parigi, a Roma e quindi lo ritroviamo a New Orleans, poco più di un mese dopo l'ultimo omicidio ( la famosa inconguenza di cui parlavate, ovvero l'impossibilità materiale di una traversata atlantica in così poco tempo, potrebbe nascondere semplicemente una menzogna: non è uno della Suretà di Parigi e si trovava in Louisiana già al momento dell'omicidio in Bourbon Street è ). Ovviamente è da escludere che sia anche il vecchio di Mezzanotte, possiamo ipotizzarne una fantomatica complicità ?Noo discorso troppo astruso anche se plausibile, il fatto è che non sappiamo quanto di "magico" c'è in questa storia...
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Come in tutti i gialli l'autore crea una serie di personaggi che possono essere i colpevoli, in questo caso poi il sovrapporsi di eventi terreni e soprannaturali mescola ancor più le carte, secondo me chi nasconde qualcosa è Gaston Lagrange, il commissario Carfax e Robinson secondo me sono solo uno specchietto per le allodole...

P. S. Domanda per attenti osservatori, secondo voi le due persone che sbarcano a fianco di Tex e Carson nella vignetta 5 di pagina 16 sono i 2 disegnatori?

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NuvolaRossa75 ha scritto: il commissario francese Carfax non è quello che dice di essere; nel cervello mi frulla l'ipotesi che sia un discendente del conte di Saint-Germain alla ricerca disperata degli appunti del pirata T?nebres per completare la formula dell'eterna giovinezza /della creazione alchemica dell'oro/della carbonara che non si attacca , e si trover? a dover affrontare un temibile rivale nel gangster Langrange (secondo me l'altro vero cattivo della storia, Diamond Johnny è un semplice elemento di distrazione che serve solo come attrezzo ginnico a Carson e a Tex (a proposito, che tristezza la mazzata "telefonata". Povero Carson che figura!) . Se vorranno introdurre l'elemento fantastico vero e proprio, possiamo pensare anche che Carfax e Langrange siano proprio Saint Germain e T?n°bres, eternamente giovani grazie a un miracoloso rimedio alchemico, ma è uno sviluppo troppo arrischiato. Secondo me alla fine manterranno la storia nei confini del reale, pur con gli ammiccamenti fantasy/horror, un po' come nei "Delitti della Rue Morgue" di Poe, il vero modello della storia. Quanto all'identit? del "vecchio di mezzanotte", secondo me è un babau creato ad arte (come diversivo) da Lagrange: se ci fate caso, lo scagnozzo di Lagrange che viene preso in ostaggio dal boss nero con Doudou assomiglia... tenebrosamente? al diabolico vegliardo!


Difficile come ipotesi...


Lagrange inscenerebbe la rapina di Doudou per coprire il delitto, salvo poi ricorrere al solito rituale della gola tagliata e dei simboli arcani scolpiti sul petto è No, direi di no. Doudou e Jean il cieco pianificano il colpo ( che è quello di svaliggiare la cassaforte di Labourie ) senza il consenso di Lagrange è Direi impossibile. Se teniamo per vera la tua ipotesi, c'è qualcosa che non quadra nell'omicidio.
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Per me Carfax somiglia troppo al misterioso compratore presente sulla scena del delitto. La figura che si vede seduta in poltrona per me è Carfax sputato. Magari dico una cavolata, ma questo ho pensato durante la lettura. Certo è che sembra troppo banale e magari è fatto apposta per lasciarlo supporre ...

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ymalpas ha scritto:



Difficile come ipotesi...


Lagrange inscenerebbe la rapina di Doudou per coprire il delitto, salvo poi ricorrere al solito rituale della gola tagliata e dei simboli arcani scolpiti sul petto è No, direi di no. Doudou e Jean il cieco pianificano il colpo ( che è quello di svaliggiare la cassaforte di Labourie ) senza il consenso di Lagrange è Direi impossibile. Se teniamo per vera la tua ipotesi, c'è qualcosa che non quadra nell'omicidio.


No, se ipotizziamo che


Lagrange abbia pianificato il delitto e contemporaneamente commissionato la rapina a Doudou per farlo incastrare (bloccandogli la via di fuga con l'apparizione del "vecchio di mezzanotte). L'arrivo di Tex e Carson in città lo costringe però a cambiare i suoi piani , ma è probabile che il piano iniziale fosse quello di far ricadere la colpa su Doudou, considerando che neanche gli paga (o fa pagare) la cauzione.
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