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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 12] Lo Squadrone Infernale


ymalpas
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Voto alla storia  

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Guest Wasted Years

Volevo segnalare una possibile incongruenza.

Tex e Carson si travestono da militari e si accodano ai soldati. Come è possibile che gli ultimi soldati non i si meraviglino di avere qualcuno dietro, se prima non c'era? Testa bassa va bene, ma orecchie tappate? Niente di trascendentale, ma è un piccola stonatura.
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( un altro indizio a favore di una buona prova potrebbe forse il fatto che su TWO hanno aperto il topic dei commenti alla storia, ma nessuno ancora si è fatto avanti a denunciare incoerenze, "piccionaggini" di Tex, svilimenti macchiettistici di Carson ecc. ecc. ).

Buona questa....! :trapper:

Non ho visto piccioni, i pard mi sono sembrati loro in persona (versione Nizzi, ma ben sceneggiati) la trama è ben congeniata e la lettura è gradevole. Io credo valga la pena di leggerlo...

Voglio, fortemente, crederti.... :trapper::inch:
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Guest Wasted Years

Ci van già proprio pesanti i nostri.

Eh già... e sono maledettamente precisi ed efficaci. Sentivo la mancanza di un Tex aggressivo, e sono stato accontentato.
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QUOTE (Pedro Galindez @ Giovedì, 02-Ott-2008, 19:31) ( un altro indizio a favore di una buona prova potrebbe forse il fatto che su TWO hanno aperto il topic dei commenti alla storia, ma nessuno ancora si è fatto avanti a denunciare incoerenze, "piccionaggini" di Tex, svilimenti macchiettistici di Carson ecc. ecc. ).

Avevo magari parlato troppo presto: su TWO sono finalmente arrivati i primi commenti in cui hanno fatto presto a trapelare le critiche di cui sopra, aggiunte ad altre ( dialoghi privi di smalto e troppo prolissi ecc. ); nondimeno la storia è stata generalmente definita "leggibile", il che sostanzialmente pare confermare che sia di buon livello, come ritiene Wasted (ricordo ancora come in un intervento su TWO "La congiura" sia stata definita una storia "più che dignitosa" [ :rolleyes: ] rovinata soltanto dallo "snaturamento [ :rolleyes: ] del personaggio di capitan Barbanera ). Comunque, come dicono in Inghilterra, "il test del pudding va fatto mangiandolo"... e io aspetto impazientemente di farlo ( ancora oggi niente da fare in edicola :(:( ).
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L'ho letto ieri e confermo quanto detto da Wast, anche se a me è piaciuto particolarmente nella seconda metà, diciamo dal colpo di scena (quello inizialmente non previsto da Tex) in poi. Bel Maxi, per me. Ma aspettiamo la lettura di tutti, per le valutazioni relative a qualche difettuccio (qualcosa c'è, ma poca cosa).

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bhe... io ho quasi finito di leggerlo e fino ad adesso dalla grande dose di sprint e violenza di massa mi sembra quasi una storia kenparkeriana.... che Nizzi si sia incazzato delle continue critiche e abbia deciso di voltare compleamente il volto del suo Tex?? un tex che si scusa, un tex freddo, truce.. che non sbaglia un colpo a morte e fa fuori un uomo dietro l'altro, quasi in modo meccanico.. non ragiona più, è istintivo, ha perso tutti quei connotati Nizziani di ragione e sentimento che lo avevano reso un tex nuovo!non lo so.... è un ritorno ai tempi d' oro? non ne sono molto convinta, sembra una regressione voluta da Nizzi, tanto per darci finalmente il "nostro" contentino.... un Maxi che merita tutto, niente da dire, le emozioni sono forti, ma stiamo attenti a quello che è il messaggio di fondo.... Il Tex di Nizzi andava in profondit?, questo è una "flebile" copia di GLB.

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Guest Wasted Years

[...] non ragiona più, è istintivo, ha perso tutti quei connotati Nizziani di ragione e sentimento che lo avevano reso un tex nuovo!non lo so.... è un ritorno ai tempi d' oro? non ne sono molto convinta, sembra una regressione voluta da Nizzi, tanto per darci finalmente il "nostro" contentino....

Mah... Io lo trovo invece molto razionale e deciso, pragmatico e spietato, ma dotato di un pizzico di ironia. Un Tex che mi piace. Agisce e non si ferma davanti a nessuno pericolo. I temi sono crudi, è vero, ma dopo aver sempre detto che la censura su certi temi è negativa, non posso fare altro che essere coerente ed apprezzare la scelta.
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  • Collaboratori

Ho letto il primo centinaio di pagine, la lettura fila per ora... Tanta violenza ( sembra quasi una storia di Boselli ) L'inchiesta dei due pards è condotta troppo facilmente, va bene che i due tizzoni d'inferno hanno fiuto fine per scovare le tracce ma... e poi è una scena che avevamo già visto ne "La locanda dei fantasmi"!Finisco la lettura e per il momento non voglio spoilerare troppo... Comunque di primo acchito il giudizio è positivo, anche per i disegni ( superlativi gli interni, pessimi i paesaggi, solo discreti i personaggi ).

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Anch'io ce l'ho fatta a procurarmelo. L'ho già letto in gran parte, ma dovr? rileggerlo prima di darne una valutazione approfondita; posso comunque già dire che, sulla base delle prime impressione, mi pare una storia di livello buono e che anche i disegni ( per quanto i paesaggi si siano confermati eccessivamente puliti e "geometrici" ) sono tutt'altro che disprezzabili. Mi pare inoltre che Nizzi abbia felicemente riusato alcuni stilemi narrativo - psicologici dei suoi anni d'oro.

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Letta ieri, in un ?boccone?. A primo impatto disegni, netti, puliti :

La "Main Street" di Denver sembra che conduca verso l'infinito, puro stile Cossu... Paesaggi fatati, magici, primaverili con erba che cresce rigogliosa su tutti i campi.
Cossu è davvero all'altezza di "Tex" , e si dimostra a suo agio: per il suo "Tex", cerca di avvicinarsi tanto al "Tex classico", e ci riesce bene : ne ottiene un ottima versione. La storia all'inizio si trascina un p?,
per inciso, avrei evitato i particolari sulla tragica fine dei due bambini ( GLB ne "I cacciatori di scalpi" non lasciò dubbi sulla tragica fine di un intera famiglia di coloni all'inizio della storia, senza comunque aggiungere il più piccolo particolare).
Tex e Carson subito dopo fanno la più classica figura del"piccione":ma si può,
dopo aver scoperto brillantemente le tracce sulla sabbia di un passaggio di un branco di cavalli, seguito le orme in un canyon e trovata una baracca in una gola, presentarsi "a viso scoperto" a cavallo affermando semplicemente, <<Occhi aperti e mano al winchester...>> senza prendere una più piccola precauzione o almeno portare una mazzo di fiori o dei ciocclattini?
Il siparietto successivo su Carson
che toglie gli stivali (bassi) a Tex è da... dimenticare, cancellare, meglio tre vignette con un paesaggio:Quando mai Tex ( o un eroe qualsiasi) ha avuto bisogno di una mano per togliersi gli stivali, prima di lanciasi in acqua?( Segno dell' età?)
Poi Carson
che uccide inutilmente l'uomo che minaccia Tex svenuto, bastava ferirlo ad una spalla, un braccio, se gli premeva ottenere informazioni ( Pure Tex si innervosisce. che Carson fosse in combutta con lo squadrone infernale?... Uhm...)
Continuando, comunque, la storia scorre più agevolmente, diventa persino piacevole, se non addirittura bella, veloce, ogni tanto qualche piccola nota stonata
( non poteva Fiore d'Inverno liberarsi prima, prendendo da sola la chiave della catena????);
la sparatoria mozzafiato
dentro il forte ( da pagina 199 a 206) è di quelle classiche di Tex:Tex spara nove colpi ferisce/uccide 7 uomini (77%)Carson 3 colpi tre centri (100%)e i poveri soldati sparano ben 14 colpi senza nemmeno un centro. Bella. Successivamente Tex scappando a cavallo ( dopo aver effettuato un rapido cambio di cappello :) ) si preoccupa ( <<Questi sanno maneggiare i fucili>>): infatti i nemici aumentanto i colpi (almeno sedici, sempre a vuoto) mentre Tex e Carson sparando ben dieci colpi riescono a colpire solo altri due soldati. ( Ah! Ci fosse stata Lylith, altri tempi quelli ).
Dopo la visita al villaggio fatato
di Grande Pioggia, gli inganni, depistaggi, agguati, si susseguono, davvero ben congeniati tutti uno dopo l'altro: dalla sostituzione dell'oro con pezzi di rotaie, all' imbarco sul battello, alla cena con sonnifero non c' è un attimo di tregua, ma infine il Capitano Crayton, cade tra le mani di Tex.
Un bel succulento malloppone che, nonostante tutto ho gradito: una buona prova di Nizzi. Cossu ha creato delle vignette davvero belle, piene di particolari, dalle montagne alle città al porto ognuna è da ammirare:le scene con i cavalli, poi, sembrano "fotografate" davvero belle, anche se, a mio vedere, qualche cavallo ?, un p? sproporzionato. Voto:Testo 6,5Disegni: 7,5
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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Letto per ben due volte, ed ora eccomi qui a commentare Lo squadrone infernale il 12° maxi nato dalla mente di Claudio Nizzi e dalla matita di Ugolino Cossu.
La storia si svolge in uno degli stati più suggestivi degli stati uniti, ossia il Colorado, ove da ben due anni una banda di sanguinari e violenti banditi sta mettendo a ferro e fuoco la regione riuscendo a gabbare bellamente sceriffi ed esercito. Il comando dei ranger affida a Tex e Carson le indagini su questa sanguinaria quanto fantomatica banda e i due esplosivi pard si mettono subito all'opera e nell'arco di pochi giorni si trovano ad avere a che fare con una serie di inquietanti verità.
Questa è a grandi linee la storia pensata da Claudio Nizzi, una gran bella storia, ricca di scene violente e spesso "fuori dai canoni" per le storie Texiane standard

Su tutte svettano lo stupro della sig. ra Comstock da parte del sergente Fatty, "l'involontario" omicidio dei due bambini da parte del soldato Freddy Arnett, e la schiavizzazione della bella fiore d'inverno...
.

Sono tutte scene emotivamente cariche, ricche di una violenza cruda e spietata che ben si addice ai loschi individui che la perpetrano.
Molto ben congegnata anche la trama in sè a mio parere l'idea di concepire

Non tanto il "canonico" gruppetto di soldati ma un intero forte dell'esercito che si dedica ad atti di violenza e repressione al solo scopo di arricchirsi infangando così tanto la divisa che portano quanto quello che rappresenta
è non poco innovativa.


Parlando dei personaggi chiave di questo racconto è di rigore fare almeno tre riferimenti importanti :
1 ) Tex e Carson

Nizzi ci regala dopo tanto tempo dei pard in forma smagliante, Tex e Carson sono decisi come non mai, duri come l'acciaio e assolutamente infallibili coi loro winchester ( in quasi tutte le sparatorie fanno uno one shot one kill!!!).

Peraltro Tex, come accennato in precedenza da Segnali, è molto più "intuitivo" e meno "detective" rispetto al "classico" Tex di Nizzi, ma guadagna diversi punti sotto il profilo dell'azione... Un Tex che non ci pensa due volte a balzare su un treno speciale per dare la caccia ai banditi!!! Tuttavia non perde quella vena di "Umanit?" che ha sempre caratterizzato il Tex Nizziano... Diciamo che più che il Tex di GLB, "questo" Tex mi ricorda quello di Nolitta. Duro, deciso ma UMANO!!
Passando a Carson, in questo speciale Nizzi gli assegna un canonico ruolo da "spalla" di Tex, ma contrariamente alle ultime avventure da lui scritte, gli regala un ruolo attivo;

in modo particolare col suo provvidenziale intervento nello scontro tra Tex e il sergente Warden
.

Non mancano tuttavia i siparietti divertenti tra i due pard... Tipici del Nizzi più classico.
2) Il Colonnello Thorton è un altro personaggio che merita attenzioni

Questo viscido personaggio che Nizzi ci regala è un cattivo che si discosta leggermente dai suoi canoni standard e si avvicina un po' di più a quelli diciamo "boselliani". Il colonnello è infatti un uomo spietato e sadico che, stanco di indossare la divisa, decide di trasformare i suoi uomini in spietati criminali assetati di sangue al solo scopo di riempirsi le tasche, ben consapevole del fatto che la sua lunga carriera nell'esercito e il gran numero di medaglie che adornano il suo petto lo terranno lontano da ogni minimo sospetto... Thorton è un violento, un uomo che si diverte a violentare e seviziare le giovani squaw dei villaggi che distrugge, un alcolizzato che ha perso quasi ogni contatto con la realtà, uno psicopatico con le mostrine sulle spalle. Insomma un vero bastardo cui Nizzi definisce molto bene la psicologia.

3) Il capitano Crayton. Crayton è il terzo personaggio degno di nota di questa avventura, egli è

molto più vicino ai canoni Nizziani "classici", e per classici faccio riferimento a personaggi come Oliveira, Galindez e la Tigre Nera, ossia a quella classe di cattivi cervellotici e compulsivi che ordiscono piani diabolici al solo scopo di ottenere il massimo guadagno col minimo sforzo. Un cattivo Nizziano fatto e finito, un ipocrita falso come giuda che non ci pensa due volte a gabbare e drogare i suoi uomini per riempirsi completamente le tasche.
.

Crayton è un cattivo ben congegnato che in questa storia riesce a regalarci ben DUE colpi di scena ossia

Lo scambio delle casse sul vagone ferroviario e la somministrazione di sonnifero ai suoi uomini,
il secondo colpo di scena è sicuramente più "scontato" del primo, ma Nizzi è riuscito a gestirli, a mio parere, con grande maestria.

In generale la storia è ben congegnata, godibile, dal ritmo serrato ma popolato di angoscianti scene di violenza e tristezza

come ad esempio quella del cucciolo dei Comstock
... davvero suggestiva come scena!!!

Per quanto concerne gli eventuali difetti o "piccionate" per dirla alla Wast :P :P, in questo albo Nizzi mostra pochissime volte il fianco alle usuali critiche

Infatti Tex si fa atterrare da Warden e colpendo un sasso sviene rimanendo alla merc? del sergente-bandito... E' una piccionata, urlerebbero in molti, ma a mio parere serve a dare un po' di suspance alla storia, e poi a salvarlo non è n° una vecchietta n° un micino ma il dinamitico Carson che fa notare poi al pard che quando non c'è si caccia sempre nei guai!!!
.

Altro piccolo difetto potrebbe essere [suspance] il lungo riassunto che Nizzi ci regala a fine storia e la resa incondizionata e spenta di Crayton... Da un satanasso del genere mi sarei aspettato fuoco e fiamme vedendosi alle strette e invece si arrende come se nulla fosse, così come i suoi commilitoni che, sebbene traditi, lo tengono con loro in cella senza neppure provare a fargli la pelle...
Per quanto concerne i disegni, a mio parere Ugolino Cossu ha fatto un lavoro molto più che egregio, i suoi interni sono fantastici e gli esterni, anche se molto ordinati, sono davvero una delizia per le cornee!!! Qualche "imprecisione" qua e l' sui personaggi, ma roba di poco conto...

Voto complessivo : 9

Avrei preferito un finale un po' più "scoppiettante", ma la storia risulta comunque ampiamente godibile anche così!!

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Guest Wasted Years

Mi sento obiettivamente di quotare Jim brandon, ed anche in parte Jim Davis. Mi spiego meglio. I difettucci ci sono, e li ho notati anche io sin dall'inizio, dato che su come si critica Nizzi potrei scrivere un trattato. Però per me non pesano. Non disturbano, sono spiegabili, ci stanno, hanno un senso, si giustificano anche con lo stile di chi scrive. TEX è di marmo. DURISSIMO!! MA allo stesso tempo ride, scherza, sa comunicare, si becca con Carson, e dalle punzecchiature traspare l'affetto che li lega. L'azione è purisima. Non sbagliano un colpo, sono sempre in palla, nonostante

l'agguato fanno una carneficina
. GLB o Nolitta, mancava una coppia di satanassi tanto volitiva, io ci speravo da tanto e sono felice di averli rivisti. Se i difetti di Nizzi fossero questi, aspetterei le sue uscite contando i minuti.;)
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Edecccomi qui pure io, con ben 3 giorni di ritardo... maledetto ponte... EEEEBBBEEEENEEE non ci crederete ma... MI E' PIACIUTA!!!SIamo sicuri che di Nizzi non porti solo il nome? (cattiveria totale). No perchè ammettere che ne abbia azzeccata una mi pesa molto... Il tema di partenza mi aveva messo timore, avevo paura di un remake del pessimo, ma PESSIMO, e se non si è capito PESSIMO "Fort Sahara"... Grazie a dio non è stato così... anzi... fin dall'inziio mi stupisco... ma no, possibile? una violenza fisica in un Tex? E poi un Tex che segue le tracce senza bisogno di qualcuno che abbia visto per caso i cattivi fare la loro abile mossa? Ancor di più, Tex e Carson che come angeli sterminatori affossano, nell'ordine:

1- i primi 5 fuorilegge (cancelliamo con un pennarello nero Tex che si fa levare le scarpe e la tristissima "odio gli stivali stretti") apprezzo invece il salvataggio da parte di Carson. 2- 12 soldati lanciati alle loro costole, ammazzandoli uno alla volta con la freddezza dei tempi migliori (o con cui sterminavano messicani nel finale degli Invincibili, che a parte essere una coppia sputata della strage del mucchio selvaggio di Peckimpa rimane una delle più grandi sparatorie della serie). 2- i due soldati che tenevano sotto tiro gli ostaggi (anche se per quel verme del sergente Fatty mi aspettavo una morte più pesante, magari una bella impiccagione post maxi spetaggio o cose del genere). Non ho apprezzato la solita vecchia strategia di Nizzi di tirare fuori un "testimone" che ha visto tutto e permette di sistemare la faccenda rivelando subito il mistero (che poi mistero non era vista già la copertina)... ma passato questo siamo di nuovo in azione... ed inizia un nuovo massacro, poi un altro, senza mai un errore... GRANDE TEX!Parlando di personaggi, abbiamo diversi buoni spunti dal maggiore sadico, maniaco e così atipico nella storia di Tex (ucciso poi dalla sua ultima vittima... grandioso e unico) al capitano fetente e traditore ben più canonico (molto CObra Galindez) con cui Tex gioca una partita a scacchi di intuizioni e ipotesi, stile Ginko con Diabolik. Mi aspettavo però che morisse anche lui, invece viene consegnato alla giustizia (e probabilmente alla forca). Gustosi alcuni siparietti (su tutti il telegramma spedito cacciando l'omone colt in pugno). Un Tex incredibilmente vivo, duro e cattivo. I disegni beh... da un lato mi piacciono... puliti, una resa dei personaggi che non è dispiaciuta (sopratutto Tex)... forse troppo uguali tra loro i soldati (in più vignette li si vede tutti biondi, tutti sbarbati, tutti con lo stesso taglio di capelli) e troppo pulito il tratto in generale (divise linde, vestiti perfetti, ci stava qualche macchia di polkvere/fango/sudore qu? e la) e un po' troppo bucolici i paesaggi (il villaggio indiano pare il villaggio degli elfi). RImpianti: il famoso soldato che da il coltello alla ragazza sparisce... ed è un peccato.
In ogni caso un 8 (!!!!) alla storia e un 6.5 ai disegni per una media di 7.5 assolutamente anormale nelle mie valutazioni nizziane.
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  • Collaboratori

Contiene spoiler.


L'ho finito di leggere poco fa e confermo un po' il giudizio di tutti, si tratta di una delle migliori storie dell'ultimo Nizzi, ma devo aggiungere, tristemente, anche una storia lontana miglia e miglia dalle sue migliori.

Tutto sembra telegrafato, nessun colpo di scena, nessun serio ostacolo sembra pararsi davanti a Tex e Carson, gli avversari sono liquidati uno dopo l'altro con troppa facilit?.

I soldati sono rappresentati come dei sadici assassini e come se non bastasse, sono ingenui fino all'inverosimile ( compresi gli ultimi, che nella taverna avendo un bricciolo di sale in zucca, visto come erano stati liquidati i loro compagni... ).

Non fa eccezione il loro capo/giuda, figura fin troppo retorica, che commette l'errore madornale di lasciarsi testimoni alle spalle.

Carson è relegato al ruolo di spalla per tutto l'abo, ovviamente se escludiamo l'episodio in cui fa una pessima figura recandosi in missione a Silverton per informare lo sceriffo e assicurarsi una mano d'aiuto, cioè un crisma di legalit? per l'agguato al treno ( questo Tex troppo ligio alla legge e sensibile al political correct mi fa imbufalire )... Veder tornare Carson come un lampo con un manipolo di uomini e beccarsi persino i rimproveri di uno sceriffo da strapazzo mi ha fatto male al cuore. Sta invecchiando, male o non è lui.

Questi sono i lati negativi. La storia ne ha ovviamente di più meritevoli.

Innanzitutto un soggetto molto scarno, nato in fondo da una sola idea, sulla quale Nizzi sceneggia con un certo brio ( e non è assolutamente facile ) una lunga avventura di tre albi, condita di tanta azione, lasciando poco spazio agli spiegazionimi ( cioè a quelle pagine e pagine che potrebbero essere riassunte in una sola riga: Tex spiega allo sceriffo ciò che ha scoperto, tralasciando alcuni dettagli, oppure Tex spiega al capitano come sia riuscito a gabbarlo precedendolo a Matamoros ). Non mancano pagine che suscitano un certo sdegno e sono tra le migliori, in particolare ho apprezzato il fatto che la giovane squaw, da trastullo sia diventata destino e carnefice, facendo giustizia del suo oppressore: il colonnello! Dispiace anche a me per il giovane soldato che l'ha aiutata, rimasto colpevolmente nell'ombra, così come niente si sa alla fine del grandissimo bastardo dalle mani d'acciaio ( probabiulmente solo un eufemismo ) che ha spezzato il collo delle sue due giovani vittime...

I disegni Cossu mi sono sembrati migliori di quelli visti nelle anteprime, però è chiaro che un disegnatore come questo deve cambiare stile ( se vuole tentare la'vventura sulla serie regolare ) oppure più semplicemente, testata.

Voto alla storia: 7 / 10
Voto ai disegni: 5 / 10

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Diciamo che io avrei visto benissimo Tex che, dopo aver catturato e spremuto il sergente Fatty (avrei cancellato l'inseguimento fluviale a dirla tutta) gli mette una pistola alla cintura e lo ammazza in duello. Lo ha fatto tante volte (sopratutto nelle storie di Nolitta, in particolare ricordo Missione Suicida), questa era più che meritata. Cmq io sarà banalotto ma ho apprezzato questo numero proprio perchè i cattivi cadono come piccioni e i buoni degli angeli sterminatori (dai tempi del diadema indiano non avevo visto un simile macello in pochi secondi).

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Sergio Bonelli, nella prefazione, ha affermato che questa storia è stata destinata al Maxi per via del suo aspetto "nuovo", ossia dei disegni di Ugolino Cossu. Tuttavia IMHO lo stile grafico dell'artista non è tale da risultare troppo differente da quello medio della serie regolare, mentre l'intreccio, pur non totalmente privo di aspetti inconsueti, risulta pienamente inserito nell'ambiente western. E' dunque possibile che abbia pesato il fatto che non fossero pronte altre storie di almeno 300 pagine che potessero essere pubblicate come Maxi e, forse più ancora, il fatto che Nizzi, il cui nome oltretutto di recente non è certo servito come richiamo nella serie mensile, scriver? sempre meno storie texiane. La cosa comunque, ha a mio avviso giovato alla storia, consentendo a tutti i lettori di apprezzarla subito nella sua integrit?, mentre, se fosse comparsa divisa in tre albi, ci sarebbe stato tutto il tempo per vivisezionarla, dando la caccia alle stonature e alle piccionate ( la quale, come del resto si è visto anche quando è uscita come Maxi, non sarebbe stata comunque del tutto infruttuosa ), cosicch?, una volta arrivati alla fine, non pochi critici e lettori , come è di solito avvenuto negli ultimi anni, avrebbero decretato il pollice verso per Nizzi, lasciandosi sfuggire la struttura salda e i non pochi particolari pregevoli della vicenda.

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Per tutto l'albo continuavo a ripetermi "non può essere Nizzi, non può essere Nizzi..." poi a 6,7 pagine dalla fine l'autore ha voluto "tranquillizzarmi" con 6 pagine di inutili spiegazionismi... :indianovestito::indianovestito: scherzi a parte la migliore storia nizziana da parecchi anni,Cossu merita rispetto per il suo stile originale, ma vedere su Tex il suo stile quasi fiabesco mi sembra inconcepibile.

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  • Rangers

Finito di leggere questo bel speciale. Storia piacevole, Cossu non lo avevo mai visto all'opera e devo dire che mi piacerebbe vederlo all'opera su una storia sviluppata in una city, tipo New Orleans o Frisco o Washington in quanto proveniente lui stesso da DD mi sembra più a suo agio con la "contemporaneit?" del luoghi, meno con foreste, fiumi o montagne rocciose. Piacevoli i volti dei protagonisti: Tex dimostra sui 40/45 anni, Carson sui 70 per quanto riguarda i militari, come ho letto più su, sembrano fatti con lo stampino, un p? troppo tutti belli e uguali. Molto curati nei particolari gli interni delle stanze. Da come avevo visto le anteprime, (non molto positive, in verità) sono rimasto cmq contento di questo special, non entrer? nella top delle migliori storie ma in sintesi una delle ultime storie nizziane piacevoli.

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