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TWF - Tex Willer Forum

Il Futuro Della Sergio Bonelli Editore


Zeca
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Secondo quanto ha affermato Sergio Bonelli nel volume "Come Tex non c'è nessuno" suo figlio, nonostante abbia cominciato a lavorare nella casa editrice, non ama particoalrmente i fumetti e, quando sceglie di leggerne qualcuno, preferisce "Diabolik" a quelli bonelliani ( i suoi amici invece, a parziale consolazione di suo padre, sono appassionati fans di Tex ).

Suoi (di Davide Bonelli) amici, come io :inch: è vero... sono davvero un grande appassionato fan di Tex :indianovestito:


Ecco, io e Davide, um grande, speciale e vero Amico mio, tal como suo mitico padre :inch::inch::inch: :

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  • 2 settimane dopo...
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Zeca, visto che sei un amico sia di Sergio che di Davide, secondo te la terza generazione dei Bonelli non è proprio minimamente interessata all'opera degli avi (e per quanto mi preme a Tex :wub: ) o è la presenza ingombrante di un padre ancora saldamente (e ci auguriamo ancora per almeno altri 60 anni) al timone a frenarne un autorevole ingresso?Sempre se non è troppo indiscreto per te rispondere ... :ph34r:

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  • Collaboratori

Ho spostato i due messaggi di Zeca e Texiana perchè erano "off topic" nell'altra discussione. Per parlare del futuro della casa editrice, si continua qui!

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  • 1 anno dopo...
  • Rangers

Nel link segnalato da Texiana ( http://www.corriere.it/cultura/10_marzo_19...44f02aabe. shtml ), Sergio Bonelli risponde ad una precisa domanda sul futuro della Sergio Bonelli Editore.

Riporto qui il passo che ci interessa:


Ma il futuro di Bonelli, qual ?? Lo chiediamo al diretto interessato. Sergio Bonelli, classe 1932, è al timone da 53 anni. Nell'ambiente si mormora a più riprese di una probabile, imminente cessione dell'azienda. ?Ma dove si dice che sto vendendo? E chi lo dice? - sbotta lui -. Di tanto in tanto, è vero, mi è arrivata qualche proposta da altri editori, che però non ho mai approfondito?. Certamente la crisi del settore preoccupa. ?I numeri fanno pensare che il fumetto stia per diventare un prodotto di nicchia?. Ma l'erede di Bonelli, chi sarà? ?Volendo trascurare l'ipotesi di una diretta continuit? gestita da mio figlio Davide, possiamo fare un gioco e cercare di comporre l'identikit del mio successore ideale?. E allora cerchiamolo. ?Mi piacerebbe che avesse un nome prestigioso nella storia dell'editoria ma anche del fumetto italiano, che vantasse qualche antico successo ma avesse voglia di tentare strade nuove; che puntasse su autori esperti ma anche non rinunciasse a scoprire i giovani talenti? Ma è meglio che mi fermi. Dal mio identikit si sta profilando un compratore che non trover? mai. Pazienza, allora non vendo!? conclude Bonelli in partenza per Napoli.

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Quello del futuro della sbe è un argomento sicuramente scottante, che credo stia a cuore ad ogni lettore bonelliano-soprattutto al lettore dei classici della Bonelli, come Tex e Zagor(posso dire che proprio ieri sera leggevo le discussioni su questa cosa nel forum di Zagor). Ed è un discorso che sicuramente in redazione avranno già affrontato:purtroppo Sergio non è più un giovincello, e non potr? rimanere in sella per sempre(anche se io gli auguro con tutto il cuore di rimanerci per tanti tanti anni ancora!!). Soprattutto:chi prender? il posto di Sergio?Il figlio, che, a quanto pare, non ha mai avuto un grande interesse per i fumetti(e che potrebbe comunque, con spirito imprenditoriale, gestire al meglio la casa editrice!)?E come cambierebbe, dopo l'abbandono di Sergio, il modus operandi della sbe, soprattutto in relazione alle sue serie storiche(di cui Tex è il simbolo)?Tutte domande a cui, credo, troveremo risposta in un futuro nemmeno troppo lontano-e dico purtroppo, perchè a Sergio Bonelli, che non ho mai conosciuto, voglio un sacco di bene da quando ero piccolo e leggevo la posta di TuttoTex.

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Il figlio, che, a quanto pare, non ha mai avuto un grande interesse per i fumetti(e che potrebbe comunque, con spirito imprenditoriale, gestire al meglio la casa editrice!)?

questo però è un problema serio:perchè se il figlio di sergione, come dici tu, non ha mai avuto un vero interesse per i fumetti, non credo che si trover? bene a dirigere la SBE in futuro---- :capoInguerra: il fumetto è passione, non possiamo metterlo in dubbio:? un peccato che il figlio di sergione non se ne interessi, ma bisogna anche capirlo:probabilmente, di fronte all'immensit? di fumetti del padre, ha sentito il bisogno di una strada diversa----bisogna anche vedere che tipo ?, io non lo conosco :bisontino: ----alla bonelli bisognerebbe darsi da fare per trovare qualche giovane davvero appassionato di fumetti che possa essere disposto a continuare l'opera di sergione applicandosi bene:mi propongo io stesso, ah ah!! :generaleS: ---non sarebbe una cattiva idea:desidererei tanto un lavoro simile----amo i fumetti con tutto me stesso, e sento che mi ci troverei bene----se qualcuno della bonelli mi legge, che tenga in considerazione la mia proposta----e scusate tanto se mi sto facendo pubblicit?:parlo con spontaneit?, non cerco successi gratuiti, ci mancherebbe---- :trapper:
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Soprattutto:chi prender? il posto di Sergio?Il figlio, che, a quanto pare, non ha mai avuto un grande interesse per i fumetti(e che potrebbe comunque, con spirito imprenditoriale, gestire al meglio la casa editrice!)?

Io penso che gestire un'impresa editrice di fumetti non sia esattamente come gestire una qualsiasi altra impresa. Suoner? retorico, però per me è necessario che chi prender? il posto di Sergio sia coinvolto anche emotivamente nell'attività di editore di fumetti, perchè la passione e il sentimento che fino ad oggi ci ha messo il caro vecchio Sergio sono evidenti in quello che scrive e anche in quello che pubblica. Ed è evidente anche nell'intervista postata da Sam, ma purtroppo penso che persone come quelle da lui descritte (una sua fotocopia, insomma!) non ce ne siano più, se non fra gente della sua età. Spero di essere smentito quanto prima, ovviamente!! :indianovestito:
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Zeca, visto che sei un amico sia di Sergio che di Davide, secondo te la terza generazione dei Bonelli non è proprio minimamente interessata all'opera degli avi (e per quanto mi preme a Tex :wub: ) o è la presenza ingombrante di un padre ancora saldamente (e ci auguriamo ancora per almeno altri 60 anni) al timone a frenarne un autorevole ingresso?Sempre se non è troppo indiscreto per te rispondere ...  :ph34r:

Io non sono Zeca, ma si d' il caso che conosca personalmente Davide Bonelli e pertanto mi permetto di tentare una risposta. Se per interessamento all'opera degli avi, intendi se Davide è un appassionato lettore di fumetti, beh, temo di dover confermare almeno in parte che non lo ?. Se invece volevi sapere se si interessa alle sorti della casa editrice ed a ciò che produce e come lo produce, allora la risposta è senz'altro un si. da quanto ho potuto constatare Davide segue costantemente il lavoro, è informato su quanto fanno gli autori che lavorano per la SBE (io stesso l'ho sentito discutere con Civitelli sulla preparazione del numero del sessantennale ed avere parole di lode per il suo lavoro). Quanto alla seconda parte della tua domanda, in effetti Sergio Bonelli accentra ancora su di se il potere decisionale. Nonostante con il nuovo anno abbia formalmente delegato gran parte di questo potere al figlio ed a Mauro Marcheselli, ciò nonostante, l'ultima parola su tutto spetta sempre a lui. Quindi, si: sarà difficile vedere un'impronta di Davide finch? Sergio sarà l'effettivo capo della Casa Editrice. Certo, un passo decisivo nel coinvolgerlo nella gestione è stato nominarlo Responsabile Marketing, indicando il suo nome subito dopo quello di Sergio, quasi ad affermarne un ruolo di effettivo numero due della gerarchia interna. D'altra parte, io credo anche che il ruolo di Direttore Editoriale sia stato creato apposta per separare le attività di stretta gestione amminstrativa da quelle più direttamente connesse con il processo creativo. Infine a coloro che temono che il fatto che Davide non sia nun appassionato di fumetti possa essere negativo nella conduzione della casa editrice, ricordo che sua nonna, la mitica Tea Bonelli, non era certo una lettrice di fumetti quando assunse nel 1943 la conduzione della Casa Editrice e la tenne per quasi 15 anni, eppure guardate cosa ha saputo fare e non scordate che Tex è nato proprio mentre lei era il capo. :colt::inch::colt:
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Le parole di Carlo Monni non possono che rassicurare!Soprattutto l'aneddoto sull'albo del sessantennale l'ho letto con molto piacere, perchè dimostra che, appassionato o no,Davide Bonelli comunque si interessa ai personaggi della casa editrice(in questo caso, poi, si interessa del nostro Tex!). Forse una persona giovane potrebbe portare un p? di aria nuova all'interno della SBe(dei cui meccanismi interni non so nulla!);nel senso che si potrebbero cominciare strategia di vendita e promozione più spregiudicate e al passo coi tempi, che potrebbero dare più visibilit? e lettori alle testate-penso al modello americano, dove i supereroi sono famosi al di l' dell'albo che si compra in edicola. Credo che possiamo essere fiduciosi per il futuro-anche se mi auguro che Sergio rimanga in sella per tanti anni ancora!

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  • 4 settimane dopo...

Mah. Dalle dichiarazioni di Bonelli padre, spero vivamente che il ruolo del nostro paffuto amico dai capelli rossi, si limiti a quello di consulente marketing. :PPerchè, per quanto ami Diabolik (prima lettura "adulta" dopo Paperinik e Topolino), ne riconosco i limiti artistici e, se i gusti di Davide in ambito fumettistico convergergessero in qualche modo sull'eventuale futura gestione dei personaggi di Casa Bonelli, si farebbe un drammatico passo indietro. haha Dalla mia valuterei caldamente l'ipotesi di inserire qualcuno che garantisca la possibilità di far avvicinare all'universo Classico dei personaggi cardine, un pubblico NUOVO. E non unicamente sui soliti aficionados che, sempre più a stento, tirano la ruota. Perchè, volenti o nolenti (salvo eccezzioni), un vero e proprio cambio generazionale per personaggi come Tex o Zagor, apostrofati dai miei coetanei, (e, ci tengo a precisarlo, non lettori di manga), come "vecchiume fuori tempo massimo", è a mio modo di vedere necessario.

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Beh, se anche a Bonelli figlio piacesse davvero tanto Diabolik, questo non vorrebbe dire che automaticamente sarebbe un pessimo successore del padre:-)Se davvero se ne fregasse dei fumetti, potrebbe comunque gestire la casa editrice in maniera fredda e distaccata, e lasciare la gestione artistica della stessa a gente più competente sul piano squisitamente fumettistico(che per fortuna alla Bonelli non manca!). E poi il discorso fatto dai "giovani" sul "Tex roba vecchia" va avanti da molti anni, ormai-almeno dai tempi del "fenomeno Dylan Dog". Eppure il nostro ranger è ancora qui, ben saldo in sella!... quindi, secondo me, sono discorsi che non valgono niente, soprattutto perchè fatti di solito da gente che di Tex non ha letto nemmeno una pagina!

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Beh, se anche a Bonelli figlio piacesse davvero tanto Diabolik, questo non vorrebbe dire che automaticamente sarebbe un pessimo successore del padre:-)

Su questo non potremmo essere più d'accordo. :trapper:

Se davvero se ne fregasse dei fumetti, potrebbe comunque gestire la casa editrice in maniera fredda e distaccata, e lasciare la gestione artistica della  stessa a gente più competente sul piano squisitamente fumettistico(che per fortuna alla Bonelli non manca!).

Infatti. Creso sia proprio per questo che, a partire da quest'anno è stato distinto il ruolo del Direttore Generale da quallo del Direttore Editoriale. In ogni caso, non mi stancher? mai di ricordare che per circa 14 anni, dal 1943 al 1957, la casa editirice è stata gestita da una donna (Tea Bertasi Bonelli, ex moglie di Gianluigi e madre di Sergio) che prima di cominciare quel lavoro i fumetti sapeva a malapena cosa fossero. Non mi pare che abbia fatto un pessimo lavoro, anzi.... :colt:

E poi il discorso fatto dai "giovani" sul "Tex roba vecchia" va avanti da molti anni, ormai-almeno dai tempi del "fenomeno Dylan Dog". Eppure il nostro ranger è ancora qui, ben saldo in sella!... quindi, secondo me, sono discorsi che non valgono niente, soprattutto perchè fatti di solito da gente che di Tex non ha letto nemmeno una pagina!

Cosa, ahimè, purtroppo, amaramente vera. :indianovestito: C'è da dire, però, che se Tex viene percepito da una parte di pubblcio come "vecchiume" ciò è anche dovuto al fatto che è stata anche la stessa casa editrice a contribuire a dare quest'immagine, per quanto errata sia, quindi uno svecchiamento, purch? non comporti snaturamento (ed è possibilissimo riuscirci, si guardi all'operato di Gomboli e Faraci su Diabolik :colt:) a mio parere sarebbe benvenuto.
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C'è da dire, però, che se Tex viene percepito da una parte di pubblcio come "vecchiume" ciò è anche dovuto al fatto che è stata anche la stessa casa editrice a contribuire a dare quest'immagine

Non credo che la percezione da parte di molta gente della serie di Tex come vecchiume sia stata influenzata dalla casa editrice: per quello che vedo io è il western in generale ad essere percepito come roba antiquata, e sinceramente non vedo proprio come l'editore (oppure una futura nuova gestione) possa ovviare a questo fatto.
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Probabilmente avete ragione entrambi: il fatto che Tex sia percepito come "vecchio" secondo me dipende in ugual misura dal tramonto del west e dalla casa editrice che, giustamente, ha voluto mantenerne l'impronta generale.
Non vorrei far la parte del giovane gufo, ma secondo me il fenomeno di Tex, ora come ora, ha gli anni contati. Non credo che si possano fare paragoni con l'epoca del fenomeno Dylan Dog: allora i ragazzi, in ogni caso, leggevano fumetti. Da piccoli leggevano Topolino, poi magari crescevano e provavano Diabolik, Dylan Dog o Tex. Oggi i bambini di 6-8 anni, e lo so bene, poich? faccio il catechista all'oratorio, non leggono più NULLA, neanche Topolino, e preferiscono trascorrere il loro tempo col cellulare o col computer o con cosa altro (quando penso che, fino ai 15 anni, io non sapevo accendere un computer e non sapevo neanche cosa fosse un cellulare ... e ho diciotto anni, non sessanta! :rolleyes:), ed è inevitabile che non siano attratti dai fumetti... per non parlare di fumetti western. Tanto per farvi un esempio, in tutta la mia vita ho incontrato UN solo mio coetaneo che leggeva Tex... e ne leggeva uno una tantum, ha smesso ai tempi de "La miniera del fantasma-Montagne maledette". Non parliamo poi dei miei coetanei OGGI... nella mia classe (siamo in 25) sono l'unico a leggere ancora fumetti, gli altri al massimo hanno sentito nominare Tex, mentre Mister No è assolutamente sconosciuto. Per non parlare di Zagor...
Ah, dimenticavo: non sono soltanto l'unico a leggere fumetti... ma l'unico a leggere tout-court. E' un fenomeno che non è ristretto soltanto alle nuvole parlanti! :(

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Ah, dimenticavo: non sono soltanto l'unico a leggere fumetti... ma l'unico a leggere tout-court. E' un fenomeno che non è ristretto soltanto alle nuvole parlanti! :(

Questa è la verità! Incontestabile, purtroppo... L'ho sempre detto:in Italia interi generi letterari sono ormai alla fine per mancanza di lettori(quanti sono gli italiani che hanno letto un libro di poesia?). Idem per la carta stampata... Ora, in una situazione del genere, figuriamoci come se la possono passare i fumetti..... Una domanda a Carlo Monni:quali sono le colpe della Bonelli, rispetto al presunto "invecchiamento"?E "svecchiare", in termini narrativi, cosa significa?
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Beh, di certo il futuro dei fumetti e quindi ovviamente anche di Tex è in declino, però forse con una persona come Davide Bonelli che ricopre il ruolo di direttore marketing qualcosa potrebbe cambiare... Voglio dire: personalmente non sapevo nemmeno che in SBE esistesse il direttore marketing, però evidentemente si tratta di qualcosa con l'obiettivo di rendere più appetibile il prodotto fumetto!Di sicuro, restando in tema di futuro di questo editore, chiunque assumer? il controllo di questa azienda in futuro dovr? concentrarsi parecchio su questo tema, che sinceramente mi pare prioritario.

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Qualche anno si parlava di 25.000.000 di copie vendute annualmente e se non ricordo male Sergio Bonelli diceva di perdere qualcosa come il 10% di vendite ogni anno.

Il limite di sopravvivenza per una serie alla Bonelli sono le 35 mila copie.

I dati sulle vendite, dieci anni fa erano questi:

- Tex: 300.000
- Dylan Dog: 270.000
- Nathan Never: 130.000
- Dampyr: 95.000
- Julia: 85.000
- Magico Vento: 85.000
- Brendon: 75.000
- Martin Myst?re: 65.000
- Zagor: 55.000
- Gea: 55.000
- Jonathan Steel: 45.000
- Legs Weaver: 45.000
- Mr. No: 40.000
- Nick Raider: 40.000
- Napoleone: 40.000

Nel 2009 invece, le cifre di vendita ( approssimativamente ) sono state queste:

- Tex: 240.000
- Dylan Dog: 210.000
- Nathan Never: 60.000/ 70.000
- Julia: 60.000
- Brad Barron: 55.000
- Dampyr: 55.000
- Zagor: 40.000/ 45.000
- Demian: 40.000 / 45.000
- Martin Mystere: 35.000
- Magico Vento: 35.000

Chi vuole lanciarsi in qualche statistica capir? che il declino è rapido e che buona parte delle serie ( come Magico Vento ) ben presto chiuderanno i battenti, resisteranno solo i colossi Tex e Dylan, ma per quanto ?

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Siamo anche fortunati! Tex ha perduto il 20% appena (e scusate, ma dubito che sia colpa del decadimento di Nizzi... quel 20% in meno sono, quasi tutti, anziani lettori deceduti o che hanno abbandonato la serie, più, magari, qualche giovane che è cresciuto e ha smesso), mentre molte altre serie come Nathan Never e Martin Myst?re hanno praticamente dimezzato le vendite e le ultime sei serie della lista hanno chiuso. Magico Vento chiuder? quest'anno: a quando la chiusura di Martin Myst?re e Zagor?

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In effetti, come dice Virgin, non è che il declino delle vendite di Tex sia stato terrificante, tanto più in quanto seguiva una tendenza già profilatasi nel corso degli anni Novanta ( secondo una statistica citata in questo topic da Ymalpas, Tex vendeva 350.000 copie nel 1992 e 330.000 nel 1995, per poi scendere a quota 300.000 nel 2000, 240.000 nel 2006 e 220.000 nel 2008 ; di conseguenza, si può persino dire che la serie regolare del nostro ranger nel 2009 ha venduto in media 20.000 copie in più del 2008, risalendo ai livelli del 2006; in qualunque modo si spieghi tale risultato - miglior qualità delle storie ( magari per il diradarsi di quelle scritte da Nizzi ), effetto traino della ristampa a colori di "Repubblica" ecc. - questo non mi pare affatto spregevole ). Molto più marcato, ma comunque non tale da portarlo alla chiusura, è stato il declino di "Dylan Dog", che negli anni Novanta vendeva persino più di Tex, come è stato ricordato in un'altro topic del Forum da Anthony Steffen, mentre adesso è sceso in seconda posizione nell'ambito della SBE; può darsi che alla cosa abbiano contribuito i cambiamenti dei gusti del pubblico, oppure le critiche negative ( non seguo granch? l'Indagatore dell'Incubo, ma ho notato che di fronte alle sue storie degli ultimi Ubc tende a fare costantemente pollice verso ), ma comunque il declino editoriale della serie ( una flessione di quasi il 30% negli ultimi 10 anni e di oltre il 40% negli ultimi 15 ) è un fatto. Sempre sulla base della lettura delle recensioni di Ubc sull'argomento, mi sembra che possa farsi lo stesso discorso per Nathan Never: anche per l'eroe fantascientifico della Bonelli la flessione delle vendite si è accompagnata a giudizi critici negativi. Se però le stroncature possono penalizzare le vendite, non sembra che gli elogi le facciano aumentare: confesso di essere rimasto assai stupito nello scoprire che, con un calo del 20 - 30% delle vendite nell'ultimo decennio, sia a un pelo dalla chiusura "Zagor", nonostante le sue fortune critiche recenti siano state superiori a quelle di Tex e Dylan Dog; ancora più soprendente è trovare che "Dampyr", così apprezzato negli spazi informatici ( come mostrano le valutazioni che riceve non solo su Ubc ma anche nelle votazioni mensili della mailing list "Ayaaak" ), abbia perso oltre il 40% delle copie vendute dalla sua nascita ad oggi. E' probabilmente questo a rendere non infondatamente pessimista per il futuro Sergio Bonelli: malgrado la creativit? mostrata da sceneggiatori e disegnatori a livello di testate, di personaggi, di vicende e di stili grafici, quando lui si trova a tirare le somme, deve constatare che nessuna delle sue creature recenti ha avuto il successo spettacolare del Tex degli anni Settanta - Ottanta e del Dylan Dog degli anni Ottanta - Novanta, mentre sono proprio questi due personaggi, pur avendo entrambi oltrepassato da un pezzo l'epoca d'oro del loro successo editoriale, a fungere, come ha giustamente sostenuto Ymalpas, da piloni d'appoggio della SBE.

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Molto spesso i fumetti piu' amati dalla critica non sono i piu' amati dai lettori. Ken Parker sembrava amato da tuttti, ma ha chiuso con vendite ridicole. Secondo me quando un fumetto è bello i commenti sono assenti... perchè quando si è sazi non si ha voglia di parlare. :indianovestito:

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Per quanto ne sè,Dylan Dog superò Tex nelle vendite solo per qualche mese(addirittura solo due o tre, mi sembra). Avanzo un'idea, forse balzana:Tex nel 2009 ha aumentato le vendite?Ne sono ovviamente strafelice!!Ma può essere che questo fatto sia dovuto alle tante chiusure che si sono avute in casa Bonelli?Per esempio, i lettori orfani di Mister No potrebbero aver virato su Tex dopo la chiusura della serie;o i lettori di Magico Vento, già abituati al western, da quando la serie è diventata bimestrale(e tra un p? chiude), potrebbero aver dirottato le loro attenzioni su Tex. In ogni caso, il fatto di avere meno "concorrenti" potrebbe aver giovato al nostro Eroe... E inoltre, il fatto che alcuni tra i più amati sceneggiatori e disegnatori italiani(Boselli,Faraci,Manfredi,Frisenda,Mastantuono ecc..)siano passati in pianta stabile su Tex, credo abbia reso molto appetibili le nuove storie, anche a lettori che di Tex se ne sono sempre fregati...

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Ricordo che i dati non sono ufficiali, la stessa SBE non ha statistiche rigorose delle sue vendite. Possiamo dire che Tex vende oggi tra le 220.000 copie ( minimo ) alle 240.000 copie ( massimo) ma è credibile che l'abbandono progressivo di Nizzi abbia spinto numerosi lettori ( molti più di quelli che potremo ipotizzare ) a comprare nuovamente l'inedito di Tex. Di questo ne ho la conferma da quel che vedo ogni mese tra i lettori abituali che conosco e dal mio nuovo edicolante che di copie di Tex dichiara di venderne ancora moltissime.

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  • 1 anno dopo...

Mi chiedo quale sarà adesso il futuro della casa editrice, dei suoi personaggi, di Tex.. Se ci sarà un futuro.. Va bene che Tex è inossidabile, che ha più di 60 anni di vita editoriale ma questo è un colpo davvero duro, anche per lui. Sergio era il cuore e l'anima di tutto e nessuno potr? prendersi cura della casa editrice come faceva lui. Forse è l'emozione del momento a parlare ma sono sicuro che tutti quelli che amano Tex se lo stanno chiedendo...

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