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Il Futuro Della Sergio Bonelli Editore


Zeca
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Amigos, le preoccupazioni sono legittime ma, ora, forse, sarebbe piu' doveroso starcene per qualche giorno in silenzio. Non me ne vogliate, ma ci sarà tempo per dibattere sul futuro della SBE. :old:

Concordo totalmente con Capelli d'Argento!Non è questo il momento di pensare a queste cose!
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Voglio semplicemente dire che morto Sergio (che Dio l'abbia in gloria) non chiuder? di certo la casa editrice... come è successo molti anni fa quando mor? Arnoldo Mondadori. Lo so,? un ragionamento insensibile e fuori luogo, ma queste preoccupazioni sono eccessive. Finch? i fumetti continueranno a vendere ci sarà sempre qualcuno che li farà, inutile alambiccarsi il cervello per cercare di prevedere quando ci sarà questo futuro(che mi auguro il pi lontano possibile). Prima o poi accadr?? Quien sabe. E amen.

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Sinceramente non capisco quale sia il problema di riflettere sul futuro della casa editrice. Sergio Bonelli lascia un grande vuoto in tutti i sensi: è normale che noi appassionati ci si interessi di quel che verr? dopo, e penso che Sergio per primo ne sarebbe felice.

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Sinceramente non capisco quale sia il problema di riflettere sul futuro della casa editrice. Sergio Bonelli lascia un grande vuoto in tutti i sensi: è normale che noi appassionati ci si interessi di quel che verr? dopo, e penso che Sergio per primo ne sarebbe felice.

Hai ragione. Ma il momento, forse, imporrebbe qualche giorno di "silenziosa" riflessione...... :old:
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Sinceramente non capisco quale sia il problema di riflettere sul futuro della casa editrice. Sergio Bonelli lascia un grande vuoto in tutti i sensi: è normale che noi appassionati ci si interessi di quel che verr? dopo, e penso che Sergio per primo ne sarebbe felice.

Hai ragione. Ma il momento, forse, imporrebbe qualche giorno di "silenziosa" riflessione...... :old:
Mah, non mi sembra proprio nulla di irrispettoso nel parlare!Come ho scritto ieri, penso si debba accettare il duro destino di finire sotto un metro di terra: è così per tutti. Quel che è fondamentale è non dimenticarsi di chi non c'è più, rendendolo vivo leggendo quel che ha pensato e ha scritto. E preoccuparsi di quel che sarà la casa editrice, e dunque quel che saranno Tex e gli altri personaggi, mi sembra un implicito attestato di stima per Sergio, di cui penso sarebbe soddisfatto!
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Sono d'accordo con Giacomo, essere pragmatici non mi pare in nessun modo un'offesa, anzi. Proprio non capisco cosa ci sia di male, o su cosa dovremmo riflettere (se non di questo)! Sergio Bonelli è stato un uomo importante per i fumetti e perchè gestiva la sua casa editrice di persona e in modo tipicamente italiano, e ora è lecito chiedersi cosa succeder?, e in che modo verr? gestita l'azienda da adesso in poi, soprattutto perchè non si sono mai viste chiare indicazioni in questo senso.

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Quoto Giacomo e Lorenzo. Siamo sinceri, se Sergio Bonelli fosse stato il patron di una fabbrica di bottigliette in plastica probabilmente non ci saremmo nemmeno accorti della sua scomparsa. Insieme al giusto e inevitabile pensiero umano, non possiamo negare che ci stiamo dolendo per la scomparsa dell'editore principe del fumetto italiano, e non c'è nulla di irriverente nel chiedersi che fine farà la creatura nata dalla fantasia del padre e cresciuta con lo spirito imprenditoriale del figlio.

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Sicuramente bisogna tenere presente alcune cose che concorrono in una situazione come quella che si presenta oggi. Un azienda è un azienda, per cui nella maggior parte dei casi, la continuit? è legata all'utile ricavato dall'attività. Non conosco le cifre della SBE, ma sicuramente in questi anni un fattore che ha concorso in modo notevole alla continuit? è stata la passione per il fumetto in quanto tale. Con la morte del grande Sergio, un uomo certamente permeato di passione per i fumetti,(anche a questa età divorava albi su albi in modo vorace), viene un p? a mancare questa carica passionale per il fumetto. Spero vivamente che non sia così e spero che il figlio Davide raccolga la passione paaterna, ma è anche vero che in un periodo come questo pervaso dalla crisi economica, più di una azienda si pone il problema che può essere quello della riduzione o famosi tagli, o quello più serio del rimanere sul mercato. Il mio sogno è comunque quello di continuare a leggere il nostro amato ranger, non solo per l'avventura che ci regala, ma anche perchè quando lo leggo riesco ad immergermi in un mondo diverso da questo, che non è proprio un bel vivere.

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Quoto Giacomo e Lorenzo. Siamo sinceri, se Sergio Bonelli fosse stato il patron di una fabbrica di bottigliette in plastica probabilmente non ci saremmo nemmeno accorti della sua scomparsa. Insieme al giusto e inevitabile pensiero umano, non possiamo negare che ci stiamo dolendo per la scomparsa dell'editore principe del fumetto italiano, e non c'è nulla di irriverente nel chiedersi che fine farà la creatura nata dalla fantasia del padre e cresciuta con lo spirito imprenditoriale del figlio.

Beh, io in realtà non ho detto proprio questo :trapper: !Non abbiam mai conosciuto (a parte Carlo e gli autori) Sergio Bonelli dal vivo, ma, avendone lette le storie e colta la passione per la sua attività, il dispiacere per la perdita umana e la preoccupazione per il futuro di Tex di fatto vengono a coincidere. Cheyenne parla di "spirito imprenditoriale", ma penso che il profitto sia stata davvero una piccola componente delle scelte di Sergio: non vorrei che per i successori divenisse la componente maggiore, o addirittura unica!
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No, lo so che non hai detto questo, e spero anche di non passare per una persona senza sentimenti perchè non lo sono. Ma è vero o non è vero che Sergio Bonelli nel nostro immaginario era Tex (e Zagor, e Dylan Dog, e Magico Vento... insomma, tutte le serie che la casa editrice ha in produzione e che continuano a significare tanto per tante persone). Nello specifico parlo di "spirito imprenditoriale" in positivo; se Sergione fosse stata una fredda macchina calcolatrice non sarebbe esistito Guido Nolitta

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  • Collaboratori

Mi accodo a Capelli d'Argento. In questo momento è meglio restare in silenzio, ci sarà tempo per parlarne ampiamente dopo giovedì. Questo non vuol dire che in tutti noi non ci sia una viva preoccupazione per le ripercussioni che la scomparsa di Sergio Bonelli avrà sulla casa editrice e la sua politica editoriale nel senso manageriale del termine. Mancher? la figura insostituibile, come hanno ricordato "quelli" della SBE sul web e un po' dappertutto sui giornali stamattina, di un uomo che ha vissuto per il fumetto, cercando di offrire al suo pubblico pubblicazioni di ottima qualità e modico prezzo. Personalmente non riesco a immaginare chi lo rimpiazzer? nei suoi viaggi nelle piazze europeee e americane alla ricerca di nuovi e prestigiosi nomi per il Texone, ma mi rendo conto che questa era solo una delle mille attività che occupavano la sua vita. In una recente intervista raccontava di come non avesse mai lavorato tanto come negli ultimi cinque o sei anni.

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No, lo so che non hai detto questo, e spero anche di non passare per una persona senza sentimenti perchè non lo sono. Ma è vero o non è vero che Sergio Bonelli nel nostro immaginario era Tex (e Zagor, e Dylan Dog, e Magico Vento... insomma, tutte le serie che la casa editrice ha in produzione e che continuano a significare tanto per tante persone). Nello specifico parlo di "spirito imprenditoriale" in positivo; se Sergione fosse stata una fredda macchina calcolatrice non sarebbe esistito Guido Nolitta

Ma sè, Cheyenne, nessuno ha mai pensato una cosa del genere :generaleN: !
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Sergio Bonelli era la casa editrice. Tex non sarà più lo stesso senza di lui, per quanto saranno bravi i collaboratori che lo sostituiranno. E' così non giriamoci attorno. La SBE non è solo un'azienda e chi ne parla in questi termini non solo non ha capito nulla di Sergio Bonelli ma non ha capito nulla neanche di Tex.

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Sergio Bonelli era la casa editrice. Tex non sarà più lo stesso senza di lui, per quanto saranno bravi i collaboratori che lo sostituiranno. E' così non giriamoci attorno. La SBE non è solo un'azienda e chi ne parla in questi termini non solo non ha capito nulla di Sergio Bonelli ma non ha capito nulla neanche di Tex.


Un giudizio più che un opinione...

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Io onestamente continuo a non capire perchè lo stare in silenzio debba praticamente essere un obbligo, altrimenti si passa per irrispettosi... Una volta che è passato il suo funerale cosa cambia? Proprio non capisco!Cosè come non capisco gli applausi durante il minuto di silenzio allo stadio, o l'applauso all'uscita dalla chiesa dopo il funerale! Boh!

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Sergio Bonelli era la casa editrice. Tex non sarà più lo stesso senza di lui, per quanto saranno bravi i collaboratori che lo sostituiranno. E' così non giriamoci attorno. La SBE non è solo un'azienda e chi ne parla in questi termini non solo non ha capito nulla di Sergio Bonelli ma non ha capito nulla neanche di Tex.


Un giudizio più che un opinione...

No, un dato di fatto..

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che diamine, aspettate almeno che il corpo sia freddo..... Questa discussione è totalmente fuori luogo adesso, per non dire irrispettosa

che trovo irrispettoso parlare del futuro della SBE (bench? ognuno di noi ci pensi in cuor suo) dato che Sergio Bonelli è morto da meno di 48 ore. Dovremmo occupare il tempo a ricordarlo, non a scervellarci nel trovare qualcuno che lo sostituisca. Almeno adesso. In futuro ci sarà tutto il tempo per le speculazioni, fondate o meno. my two cents
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Sergio Bonelli era la casa editrice. Tex non sarà più lo stesso senza di lui, per quanto saranno bravi i collaboratori che lo sostituiranno. E' così non giriamoci attorno. La SBE non è solo un'azienda e chi ne parla in questi termini non solo non ha capito nulla di Sergio Bonelli ma non ha capito nulla neanche di Tex.


Un giudizio più che un opinione...

No, un dato di fatto..


Spiega allora..

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