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TWF - Tex Willer Forum

Il Futuro Della Sergio Bonelli Editore


Zeca
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E se uscisse il nome di Manfredi? Ha scritto ancora poco per Tex, ma IMHO ha già dimostrato di saper ben fondere lo stile narrativo di GLB (del tutto estraneo a Boselli) con una certa innovazione nei temi (di cui Nizzi non è stato capace negli ultimi dieci anni). Una buona sintesi, a parer mio. Non so tuttavia quali siano gli attuali impegni del "pap?" di "Magico Vento".

Don Fabio non credo che il problema sia il fatto che ha scritto ancora poco su Tex, per me Manfredi potrebbe ricoprire benissimo il ruolo ma secondo me non è interessato o meglio quello è ciò che a me è parso di capire leggendo in passato alcune sue interviste in cui affermava di non essere interessato a scrivere storie di Tex a tempo pieno. Se non era interessato a far questo credo che anche il ruolo di curatore della serie sia per lui poco interessante.
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Il nuovo curatore è già stato scelto ed è una scelta interna alla casa editrice. Il prescelto è un p? intimidito dall''onere che dovrebbe assumere che, per dirl'a texianamente, è un impegno da far tremare i polsi. Approfitto dell'occasione per dire un paio di cose sia a lui che al resto della dirigenza.1) Non abbia paura. So che l'impegno è serio, ma soi anche che lui è capace di affrontarlo. Tenga ben presente cosa avrebbe detto Sergio Bonelli, ma non se ne faccia condizionare troppo e faccia le sue scelte secondo la sua coscienza e responsabilità.2) A mio parere è giusto che in seconda di copertina appaia il suo nome. Giusto per lui, che ha diritto a veder gratificato il suo impegno e giusto per i lettori, che così potranno rivolgersi non ad un'anonima redazione, ma ad una persona in carne ed ossa. Onori ed oneri insomma. Ai lettori qui presenti, però, vorrei anche ricordare che prima di vedere effetti concreti della nuova direzione sulle storie ci vorr? almeno un anno o due, visto che già ora sono pronte od in varie fasi di realizzazione, storie che copriranno il fabbrisogno fino a tutto il 2013 e che non su tutte saranno possibili interventi correttivi. Nei primi tempi, insomma, cerchiamo di essere un p? indulgenti.

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Beh, mi sembra che ogni indizio disseminato porti a Borden. Devo dire che, se son stato spesso critico nei suoi confronti come sceneggiatore, son piuttosto fiducioso che possa essere un ottimo curatore. Beh, naturalmente, auguri e complimenti :trapper: !

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  • Rangers

Quindi dobbiamo aspettare qualcosa di ufficiale, o puoi già dirci di chi si tratta Carlo? :)Comunque è un'ottima notizia, penso che Tex abbia davvero bisogno di un curatore ufficiale che si occupi di controllare e coordinare!!Staremo a vedere... io sono sempre nella fila degli ottimisti! :trapper:

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Quindi dobbiamo aspettare qualcosa di ufficiale, o puoi già dirci di chi si tratta Carlo? :)

No, niente di ufficiale. Il nostro uomo non ha ancora detto si ufficialmente, anche se io non ho dubbi che lo farà. Quanto al nome, ovviamente non posso farlo, ma davvero è necessario, quando sappiamo tutti che, di fatto, c'è un candidato unico? _ahsisi :lol2:

Comunque è un'ottima notizia, penso che Tex abbia davvero bisogno di un curatore ufficiale che si occupi di controllare e coordinare!!

Stessa idea. Per quanto mi riguarda, questo curatore dovrebbe avere pieni poteri di approvare o respingere i soggetti, controllare le sceneggiature, scegliere sceneggiatori e disegnatori. Poteri ampi, certo, ma soggetti ovviamente al controllo del Direttore EditoriaLe e del Direttore Generale, ma poteri comunque necessari: a mio parere un curatore che non potesse stabilire una sua linea o scegliere le persone con cui lavorare sarebbe un curatore dimezzato e non servirebbe a granch?. Che le sue scelte possano scontentare qualcuno è inevitabile, ma alla fine dele scelte andranno fatto.

Staremo a vedere... io sono sempre nella fila degli ottimisti!  :trapper:

Ed io pure. ::evvai::
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Quindi dobbiamo aspettare qualcosa di ufficiale, o puoi già dirci di chi si tratta Carlo? :)

No, niente di ufficiale. Il nostro uomo non ha ancora detto si ufficialmente, anche se io non ho dubbi che lo farà. Quanto al nome, ovviamente non posso farlo, ma davvero è necessario, quando sappiamo tutti che, di fatto, c'è un candidato unico? _ahsisi :lol2:
Azz, non vorrei essere nei panni di Boselli. E' sicuramente la persona più adatta, ma questo lo costringer? a lavorare tantissimo. E ad esser sincero, temo per Dampyr, che seguo con passione: non vorrei che l'iper lavoro su Tex si faccia sentire in negativo sull'ammazzavapiri bonelliano.
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magari su Dampyr lo aiuter? qualcuno... anche se non credo. Se Colombo tornasse a scrivere come un tempo o almeno a curare il personaggio ma ormai sembra distaccarsene. Ragazzi comunque bisogna essere fiduciosi perchè se vogliamo le ultime annate di Tex sono state molto buone e da quando Boselli è lo sceneggiatore leader tutto procede per il meglio. Ci credo che è un impegno da far tremare i polsi!!!!!! Ma ce la farà.

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Divertiamoci con un p? ddi fanta editoria. :trapper: Cosa potremmo aspettarci da una possibile futura direzione di Mauro Boselli?Per quanto riguarda le storie nulla o poco più almeno fino al 2013. Sulle storie ormai completate o quasi non scritte da lui il margine di intervento è minimo, m'immagino. Gli effetti più immediati li vedremo, suppongo nelle copertine e redazionali. Per i titoli e copertine da febbraio in avanti potremo infatti congratularci o lamentarci col nuovo curatore, che immagino firrmer? le introduzioni per il prossimo almanacco e gli altri speciali del prossimo anno. Sconvolgimenti nello staff sia dei disegnatoric her degli sceneggiatori. non li prevedo. L'ipotesi di un Boselli che, ebbro di potere, licenzia ed assume a destra e a manca non sta in piedi. Lo staff attuale è di prim'ordine anche se qualche buoina occasione di rinforzalrlo non andrebbe sprecata. Certo, potrebbe essere l'occasione buona per concedere una chance a Moreno Burattini. ::evvai:: Cambier? sicuramente qualche parametro di giudizio per l'approvazione dei nuovi soggetti ed aumenter? altrettanto sicuramente il numero dei collaoratori che gli maanderanno degli accidenti. :lol2:Nel prossimo futuro potremo aspettarci: il ritorno di Yama, quello di Lena e Donna, alcune storie in flashback e chissà... magari anche "La figlia di Satania" su cui abbiamo tanto favoleggiato. :lol2: . I conservatori si lamenteranno perchè sarà troppo progressista, i progressisti perchè non lo sarà abbastanza. Tutto nell'ordine delle cose, insomma. :old: Nel frattempo, giusto nel caso che non ci sbagliamo e sia davvero lui il curatore di Tex, potremmo magari provare a stilare un elenco delle cose che vorremmo vedere nel prossimo futuro su Tex sotto la sua direzione, così quando ci deluder? su qualcosa, almeno sapremo che era consapevole. :lol2: Mi pare che poco tempo fa Ymalpas avesse aperto un topic dedicato ai suggerimenti (per la precisione ai suggerimenti su chi ci sarebbe piaciuto rivedere tra i vecchi compriomari o cattivi), magari potremmo ripescarlo. Ah... io voto subito per un ritorno di Marie Gold... o Tesah... o Lupe Velasco o di tutti e tre... il solo pericolo che Tex non sarà mai capace di affrontare... perchè l'inferno non ha più furia di una donna offesa. :lol2: laughing

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Nel frattempo, giusto nel caso che non ci sbagliamo e sia davvero lui il curatore di Tex, potremmo magari provare a stilare un elenco delle cose che vorremmo vedere nel prossimo futuro su Tex sotto la sua direzione, così quando ci deluder? su qualcosa, almeno sapremo che era consapevole. :lol2:

La prima cosa che mi piacerebbe è questa:le copertine di Villa lasciate coi loro colori orginali, senza quella ricolorazione al computer che da sempre giudico come un delitto artistico!Penso che questa "innovazione" si possa e si debba fare, e non credo che possa dare troppo fastidio ai lettori più "tradizionalisti".
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A proposito di sceneggiatori a me piacerebbe vedere un ritorno di Michele Medda nello staff di Tex mentre per i disegnatori mi piacerebbe che il desiderio espresso da Mauro di vedere una sua storia disegnata da Manara si avverasse. Se poi proprio mi devo sbilanciare sarebbe bello un Texone disegnato da Serpieri considerato i suoi splendidi disegni fatti in passato con le sue storie ambientate nel west. Ma visto che, se non erro, anche Sergi Bonelli non era riuscito a convincerlo forse con quest'ultima richiesta mi sono sbilanciato un p? troppo... però chissà... Che ne dici Mauro? :trapper:

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Va benissimo lasciare la colorazione di origine alle cover di Villa, ma la seconda cosa che chiederei io, sempre che sia possibile (e perchè no? mi chiedo!) sarebbe che le storie, se opportuno, possano finire anche ad un punto qualunque di un albo, possano anche durare 30 pagine oppure sei albi e un quarto del settimo, senza limiti alla creativit? dello scrittore.

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Va benissimo lasciare la colorazione di origine alle cover di Villa, ma la seconda cosa che chiederei io, sempre che sia possibile (e perchè no? mi chiedo!) sarebbe che le storie, se opportuno, possano finire anche ad un punto qualunque di un albo, possano anche durare 30 pagine oppure sei albi e un quarto del settimo, senza limiti alla creativit? dello scrittore.

Come non concordare?
In un vecchio intervento, Borden disse di esser favorevole alla "regola del 110" perchè facilitava lo sceneggiatore. Beh, se lo facilita lo sceneggiatore la segua, senza che vi sia un obbligo in tal senso.
Trovo altrettanto insensato quanto ha scritto Carlo, a riguardo del fatto che tale suddivisione sia necessaria in vista degli albi celebrativi. Stiamo parlando di quello per il settantesimo compleanno di Tex e del n.700. Onde non correre rischi, si segua la suddivisione per le storie appena precedenti e comprese tra i due albi-evento. E stiam parlando di storie che vedremo tra quasi dieci anni!
Non si può pensare di trattare un fumetto come Tex come se fosse un film (specie per la tv), in cui si gira e si monta per una durata prefissata. Tex ha ritmi, stili e regole ben diversi. Lasciamo liberi gli sceneggiatori dall'inscatolamento delle storie!

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Discorsi interessanti, ma a prescindere dal fatto che non li condivido oggi, come non ero d'accordo nel 1970, direi proprio che se il nuovo curatore sarà Boselli, che della regola dei multipli di 110 pagine è stato sempre il più convinto assertore, le possibilità di un suo annullamento sono praticamente nulle. :colt: Diverso è il discorso fatto da Cheyenne sull'opportunità. In casi piuttosto sporadici potr? forse accadere di programmare storie che durano più di 220 pagine e meno di tre, ma sempre in modo che alla fine il' cxnto di albi completi torni. Se poi Don Fabio non riesce a capire quali siano i vantaggi editoriali della formula ad albi completi, è un suo problema. A me sta bene così e tanto mi basta. P. S. Al settantentennale ed al successivo n° 700 (che coinvolgeranno 6 albi in tutto) mancano meno di sette anni e non più di 10. Il che vuol dire comincsaire a programmrli tra non più di 4 anni. :old:

Modificato da Carlo Monni
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Oggi pomeriggio sono stato a Città di Castello per una commemorazione di Sergio Bonelli alla presenza di vari autori bonelliani. Erano presenti: Moreno Burattini, curatore e sceneggiatore di Zagor, Giovanni Ticci, Fernando Fusco, Fabio Civitelli, Roberto Diso (disegnatori di Tex, come se non lo sapeste), Alessandro Chairolla, Marco Verni, Gianni Sedioli, Michele Rubini (Zagor), Fabio Valdambrini (Già disegnatore di Mister No ed ora dell'imminente nuova serie dal titolo Saguaro), Luca Dell'Uomo (Dylan Dog), Andrea Cascioli (Nathan Never). Moreno Burattini ha presenasto un breve documentario su Sergio Bonelli sponsorizzato dalla Provincia di Milano, poi, al termine, ha dato la parola ai singoli autori per un breve ricordo personale di Sergio. Quando tutti hanno finito, Moreno Burattini ha ripreso la parola e ci ha detto che pochi giorni fa, dopo il funerale, Davide Bonelli ha convocato l'intera redazione ed ha rivelato loro che pochi giorni prima di morire (forse presagendo quello che nessuno si aspettava o forse semplicemente spinto dalla sua naturale ipocondria, poco importa) suo padre gli aveva raccomandato, quando fosse venuto il momento di succedergli, di non vendere la casa editrice e di non dimenticare tutti coloro che lavoravano con e per lui. Davide li ha rassicurati che non ha la minima intenzione di vendere ma che anzi è intenzionato ad andare avanti con l'aiuto di tutti loro, perchè loro, tutti insieme, sono la Casa Editrice. Confesso che è stato un momento molto commovente. Ora più che mai sono pronto a concedere la mia fiducia ed il mio incoraggiamento a Davide. Un'era si è chiusa, è vero, ma la nuova che comincia, per quanto diversa, non sarà per questo peggiore. Non dimentichiamolo. Per parte mia non farà mancare il mio sostegno alle iniziative che condivider? e le critiche, anche dure, a quelle che non mi piaceranno... esattamente come facevo prima. Invito tutti a fare altrettanto.

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Non credo di aver capito Carlo, e magari non mi sono nemmeno spiegata. Il termine "opportunità" lo riferisco al valore della storia. Se c'è una storia valida, gradevole, come fu a suo tempo ad esempio "L'enigma della lancia" o "La corona dei 7 smeraldi" - non parlo di capolavori, ovviamente - può benissimo durare una cinquantina o un centinaio di pagine; allo stesso tempo nulla dovrebbe ostare a storie come "L'uomo con la frusta", lunghe quasi cinque albi. In tutta sincerit? un discorso di "opportunità" in termini puramente editoriali mi interessa davvero poco. Sarà anche questo un "mio" problema e capisco che a te le cose vadano benissimo misurate sui tre albi, ma visto che si parla di cosa chiederemmo (pur sapendo che di solito i consigli di amministrazione sono sordi su certe cose) questa è la mia opinione.

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scusate se posso essere un po' impertinente... Forse non ho capito bene il filo del discorso.... ma state valutando tutto come se la dipartita di Bonelli fosse motivo per dimenticare i suoi "gusti" ed idee...??????? storie che si allungano o si accorciano, copertine colorate originali.... sono cose belle a livello personale, ma io spero che se davvero che chi prender? in mano la cura della serie mantenga abbastanza le linee impostate da Sergio prima di lui, non per mancanza di innovazione (anzi che piano a piano metta pure delle novità) ma per rispetto ad un personaggio ereditato (e che parlando sinceramente: a me piace così! La regola delle divisione delle storie, le copertine colorate a computer come per tutte le altre serie, ect ect io non ho nulla da obiettare sull'impostazione... è come se obiettassi sul colore della camicia di Tex!)... insomma, non capisco tutta questa volont? di cambiare quasi totale... volete dire che le impostazioni di prima non vi andavano così tanto a genio? (parlo al di l' delle regole per i disegnatori o per gli sceneggiatori... parlo come lettori)

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ciao @Segnalidifumo credo che tutti non vuol dire tutti i lettori. Gente come noi che frequenta un forum ed esprime desideri e pareri. Sul ritorno di Lupe, ad esempio, si prospetta l'eventualit? concreta che essa torni e non vuol dire mancare di rispetto alla tradizione Bonelliana. Tex sarà sempre se stesso, non si modificher?. Naturalmente si giocava a pensare cosa farebbe Boselli tra due o tre anni. Tutto qui. E sè queste imposizioni (termine comunque esagerato) non andavano bene per molti lettori. Avrebbero detto lo stesso anche se Sergio fosse vivo. Ripeto, Tex va bene così, siamo come dei bambini nella casa dei giochi e ci immaginiamo il futuro di Tex. Un'era è finita come ha detto Carlo, ma la nuova dovr? essere all'altezza della precedente. Questo è il tributo vero per Sergio Bonelli. Poi le cose si evolvono, nel bene e nel male. Come tutte le cose.

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@Cheyenne... guarda anch'io sono del parere che le storie non debbano essere rigidamente collocate entro uno specifico quantitativo di pagine ma esaurirsi quando vuole l'autore. Certo, storie di cinquanta pagine sono al giono d'oggi impraticabili (anche se, ripeto ancora, con la nuova pubblicazione del Color Tex io pubblicherei storie brevi disegnate da disegnatori tipo Serpieri e altri che con un numero limitato di pagine darebbero il loro apporto a una saga come Tex senza sobbarcarsi in anni e anni di lavoro e che li scoraggia. Sappiamo che il numero elevato di pagine da disegnare scoraggia questi grandi disegnatori. Poi agli sceneggiatori potrebbero varare nuove formule e nuovi modi di scrivere Tex, sempre seguendo il "canone". Diciamocelo ma alla fine questo Tex Color è bello per il colore ma poi? maxy, Gigante e Almanacco sopperiscono bene alla voglia di storie dei lettori quindi questo Color Tex potrebbe proporre qualcosa di diverso, ma sono miei opinioni personali per carit?). Una volta una storia si spezzettava tra mezzo albo, due albi interi e un altro mezzo albo cosa che oggi renderebbe difficile la programmazione degli albi. Erano altri tempi quelli e i disegnatori lavoravano molto più velocemente. E poi Bonelli padre era libero di fare quello che gli pareva. A me intendiamoci non dispiaceva questa cosa ma temo che sia improponibile vista l'andazzo editoriale di tutte le testate a fumetti. Una volta davvero si aspettava il mese prossimo e anche l'altro senza sapere quando la storia sarebbe finita.

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Discorsi interessanti, ma a prescindere dal fatto che non li condivido oggi, come non ero d'accordo nel 1970, direi proprio che se il nuovo curatore sarà Boselli, che della regola dei multipli di 110 pagine è stato sempre il più convinto assertore, le possibilità di un suo annullamento sono praticamente nulle. :colt: Diverso è il discorso fatto da Cheyenne sull'opportunità. In casi piuttosto sporadici potr? forse accadere di programmare storie che durano più di 220 pagine e meno di tre, ma sempre in modo che alla fine il' cxnto di albi completi torni. Se poi Don Fabio non riesce a capire quali siano i vantaggi editoriali della formula ad albi completi, è un suo problema. A me sta bene così e tanto mi basta. P. S. Al settantentennale ed al successivo n° 700 (che coinvolgeranno 6 albi in tutto) mancano meno di sette anni e non più di 10. Il che vuol dire comincsaire a programmrli tra non più di 4 anni. :old:

Sul primo punto: se uno sceneggiatore trova utile "la regola del 110" la adotti, senza che altri sceneggiatori siano obbligati a fare altrettanto. Il tutto mi sembra paragonabile alle posizioni dei teodem, che parlano di "diritto alla vita", quando dovrebbero parlare di "obbligo alla vita". Sul secondo punto, son talmente cretino che non riesco a capire i vantaggi editoriali di suddetta regola. Spiegamela, ma non tirare in ballo i numeri celebrativi, altrimenti sfidi la mia intelligenza. Parliamo di numeri ai quali bisogner? pensare tra quattro anni (e quarantotto numeri), e i numeri che li precederanno non hanno ragione di essere inscatolati come tonni, come tanto ti aggrada (perchè?). Sul terzo punto, ho risposto nel secondo. P. S. Mi sembra che Tex abbia già convissuto coi numeri celebrativi, senza le tue tonnare.
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Scusa Segnali, con tutto il rispetto e la considerazione per Bonelli figlio, se proprio bisognasse tenere conto di quello che era Tex (personaggio e veste grafica) nella volont? del suo creatore bisognerebbe ricordare che il creatore è Bonelli padre. E' proprio alle origini che troviamo quelle storie che finivano quando era il momento di finire, e non quando avevano riempito tot pagine, tot tavole e tot balloons, tirandosi e contraendosi come il letto di Procuste. Continuo a rendermi benissimo conto - e qui mi rivolgo anche ad Ulzana - che il pensiero ormai è quasi del tutto rivolto alle necessit? editoriali, ma forse sono ancora troppo romantica e colpevolmente indifferente a esigenze che hanno comunque la loro ragione d'essere. Necessit? editoriale per me vuol dire cassetta e mercato, Tex è un'altra cosa. Naturalmente storie di 50 o 70 pagine potrebbero essere un'eccezione, ma questo non significa che debba essere esclusa la possbilit?. Poi, non so, questa la butto così e posso anche sbagliare, ma non è che prima i disegnatori fossero più veloci proprio perchè sapevano di non avere tutta quella comodit? delle "scatole di tonno" (come direbbe Don Fabio :D )?

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Discorsi interessanti, ma a prescindere dal fatto che non li condivido oggi, come non ero d'accordo nel 1970, direi proprio che se il nuovo curatore sarà Boselli, che della regola dei multipli di 110 pagine  è stato sempre il più convinto assertore, le possibilità di un suo annullamento sono praticamente nulle. :colt: Diverso è il discorso fatto da Cheyenne sull'opportunità. In casi piuttosto sporadici potr? forse accadere di programmare storie che durano più di 220 pagine e meno di tre, ma sempre in modo che alla fine il' cxnto di albi completi torni. Se poi Don Fabio non riesce a capire quali siano i vantaggi editoriali della formula ad albi completi, è un suo problema. A me sta bene così e tanto mi basta. P. S. Al settantentennale ed al successivo n° 700 (che coinvolgeranno 6 albi in tutto) mancano meno di sette anni e non più di 10. Il che vuol dire comincsaire a programmrli tra non più di 4 anni.  :old:

Sul primo punto: se uno sceneggiatore trova utile "la regola del 110" la adotti, senza che altri sceneggiatori siano obbligati a fare altrettanto. Il tutto mi sembra paragonabile alle posizioni dei teodem, che parlano di "diritto alla vita", quando dovrebbero parlare di "obbligo alla vita".
Su questo punto non discuto nemmeno, tanto vedo che è inutile. La regola è stata adottata da tempo, non solo su Tex me in tutta la cazsa editrice per motivi di opportunità editoriale, legata alle esigenze di programmazione. Con l'andar del tempo tutte le testate nate con la formula lunghezza varfiabile (ovvero Tex, Zagor, Mister no, Martin Mystere) sono passate alla formula "ad albo". Perchè, perchè era più conveniente per le necessit? editorilali. Si tratta di una linea edioiriale precisa. Posso capire che per chi ha come feticcio la cosiddetta libertà creativa (inneggiata da tutti, salvo poi lamentarsi perchè all'autore di turno è stato permesso di fare questo o quello) parlare di esigenze editoriali faccia storcere il naso, ma così stanno le cose. So anche che non vale ripetere che in ogni parte del mondo ogni storia a fumetti ha comunque una lunghezza predetrrminata, ma in ogni caso, giusto per dire, non ho mai sentito Jean Giraud o Francois Corteggiani lamentarsi perchè debbono far entrare una storia di Blueberry in 46 pagine, invece di 50 o 80. Non mi pare che Ren° Goscinny abbia mai sofferto della lunghezza delle storie di Asterix o che le storie di Diabolik o Kriminaleo Satanik o Alan Ford siano mai state criticate per il numero di pagine in cui erano ristrette. I Telefilm ed i film hanno durate predeterminate eppure questo non inficia la loro validit? narrativa. Ma è meglio se mi fermoVisto che Boselli ne è stato uno dei fautori e la condivide e visto che gli stessi Faraci e Manfredi si trovano comunque a loro agio con questo formato, non vedo perchè il curatore Boselli, nel caso probabile che sia davvero suo l'onere, dovrebbe rovesciare una regola che lui stesso ha contribuito a creare

Sul secondo punto, son talmente cretino che non riesco a capire i vantaggi editoriali di suddetta regola. Spiegamela, ma non tirare in ballo i numeri celebrativi, altrimenti sfidi la mia intelligenza. Parliamo di numeri ai quali bisogner? pensare tra quattro anni (e quarantotto numeri), e i numeri che li precederanno non hanno ragione di essere inscatolati come tonni, come tanto ti aggrada (perchè?).

Innanzitutto, Don Fabio, lascia che ti dica che quando ti ho conosciuto di persona mi sei sembrato un ragazzo in gamba e ragionevole, ma quando scirvi qui tendi a diventare arrogante ed a trattare chi non lo pensa come te come una sorta di avversario, quasi commettesse dellito di lesa maest? o fosse troppo ottuso per vedere la verità rivelata, se non addirittura in malafede. Per tua fortuna ti capita di rado o quel famigerato duello dietro il convento dei carmelitani scalzi te lo proporrei sul serio. Non pretendo di convincerti di una cosa che a me sembra ovvia ed a te no, quindi troncher? la polemica limitandomi a dire che la divisione delle storie in albi completi, tra le altre cose permette, in caso di ritardo di un'autore per vari motivi, di sostituire la sua storia con un altra senza avere ripercussioni sul resto della programmaziione e senza influenzare minimamente la composizione degli albi successivi.

Sul terzo punto, ho risposto nel secondo. P. S. Mi sembra che Tex abbia già convissuto coi numeri celebrativi, senza le tue tonnare.

Innanzitutto spiegami se "tonnare" voleva essere uno di quelle espressioni velatamente insultanti come quella volta che mi hai accusato di essere in malafede (posso aver perdonato, ma non ho dimnenticato) oppure no. Giusto per sapere se devo mettermi a ridere o invitarti a fare un certo viaggetto. Detto questo, non ti è venuto im mente che proprio certe difficolt? legate alla programmazione di quegli albi sia stata infine una delle molle che li ha convinti a lasciar perdere la formula a lunghezza variabile.?Sarà perchè a men non è mai (e sottolineo mai) piaciuta, ma secondo me, voi questa faccenda delle storie a lunghezza variabile la state mitizzando (e non uso questo termine a caso) eccessivamente.
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Dunque: non da moderatrice, ma da semplice utente (finch? almeno non mi sentir? obbligata a indossare l'uniforme) chiedo con forza che finiscano qua le diatribe personali. Per queste ci sono i messaggi privati, c'è facebook, c'è la posta elettronica, c'è tutto ciò che serve per sbrigare in via riservata faccende che al forum non possono e non devono interessare. Per la cronaca suppongo che Giacomo abbia parlato di tonnare come di inscatolamento dei tonni, riferendosi allo spazio obbligato in cui si dovrebbe forzatamente far stare una storia. Poi, credo che ognuno mitizzi eccessivamente ciò che gli piace di più. La spontaneit? come le esigenze editoriali, la libertà di spazio come il conto rigido degli albi.

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Quando tutti hanno finito, Moreno Burattini ha ripreso la parola e ci ha detto che pochi giorni fa, dopo il funerale, Davide Bonelli ha convocato l'intera redazione ed ha rivelato loro che pochi giorni prima di morire (forse presagendo quello che nessuno si aspettava o forse semplicemente spinto dalla sua naturale ipocondria, poco importa) suo padre gli aveva raccomandato, quando fosse venuto il momento di succedergli, di non vendere la casa editrice e di non dimenticare tutti coloro che lavoravano con e per lui. Davide li ha rassicurati che non ha la minima intenzione di vendere ma che anzi è intenzionato ad andare avanti con l'aiuto di tutti loro, perchè loro, tutti insieme, sono la Casa Editrice.

Questa è davvero un'ottima notizia, anche se me l'aspettavo per la verità, ma la conferma ufficiale che Davide è pronto a seguire le orme del padre e di "ancorarsi" saldamente alla guida della "Bonelli Editore" mette sicuramente di buon umore e fa ben sperare per il futuro!Sono sicuro che Davide sapr? continuare l'opera del padre, senza snaturare la casa editrice e la qualità dei suoi fumetti!! :inch: Si è chiusa un'era e sicuramente questo dispiace a tutti i lettori, ma se ne apre un'altra e questa ci rimette tutti un p? in "carreggiata"!!! :):trapper:
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