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TWF - Tex Willer Forum

Claudio Nizzi


ymalpas
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29 minuti fa, navajo warrior dice:

 

Bè Valerio,, a dire il vero, Tex nasce un po' pollo, basta vedere come si fa giuggiolare da Coffin due volte già nel Totem Misterioso. Ma almeno lì era distratto da un paio di lunghissime gambe... non dormiva della grossa come ultimamente

Non l'ho scritto io però...stavi rispondendo a andreadelussu.

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

 

Infatti la prima storia pubblicata di Nizzi è stata La Valanga D'acqua ma nel ritorno del Carnicero verso la fine della storia Tex si fa beffe della biondina che credeva di avergli fatto bere Wisky drogato tanto

Certo queste storie Diablero non le nomina perchè non gli fa comodo

Attento che Diablero avrebbe gioco facile a controbattere che lì Tex è un pollo e si salva solo grazie alla spiata del tizio dell'hotel 😄

Scherzi a parte, anche per me quella è una bellissima storia.

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3 hours ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Certo queste storie Diablero non le nomina perchè non gli fa comodo

 

Quelle storie in realtà le nomino sempre ogni volta che parlo di TUTTO il periodo di Nizzi su Tex. Ovvio che, parlando di un periodo durato (per ora) 37 anni, nomino anche i suoi 10 anni prima della crisi. Altrettanto ovvio invece che, quanto parlo delle ultime storie di Nizzi, dell'ultima storia di Nizzi, delle "nizzate" che abbondano nei suoi successivi 27 anni di storie, non vado ogni volta a fare il solito cappello-pappardella iniziale parlando di storie pubblicate quando molti forumisti non erano ancora nati.

 

Trovi invece abbastanza singolare che venga accusato di questo da un gruppo di forumisti che, parlando di un autore che ha iniziato a scrivere Tex trentasette anni fa,  parla sempre delle storie dei suoi primi 9-10 anni (meno del 25% di questi 37 anni) ignorando completamente quello che ha combinato nei 27 anni successivi. Anche se parlano dell'albo appena uscito (D'altronde, è una cosa comprensibile in chi difende a priori quell'albo SENZA AVERLO NEMMENO LETTO citando come difesa assoluta buona per tutte le stagioni "37 anni prima ha scritto delle belle storie, Diablero, perchè non ne parli quando commenti l'albo uscito il mese scorso?"

 

Chi sarebbe quello che si sceglie il periodo di cui parlare "che gli fa comodo"? Che storia commenterete quando dovrete difendere l'albo DEL MESE PROSSIMO, mi citerete "il Carnicero" (36 anni fa), o "Fuga da Anderville" (35 anni fa)?  Non è che ci sia tanta scelta, visto che CITATE SEMPRE E SOLO QUELLE POCHE STORIE, ignorando il 75% della sua produzione...

 

Come sempre, il bue ama moltissimo dare del cornuto all'asino...

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9 minuti fa, Diablero dice:

 

Quelle storie in realtà le nomino sempre ogni volta che parlo di TUTTO il periodo di Nizzi su Tex. Ovvio che, parlando di un periodo durato (per ora) 37 anni, nomino anche i suoi 10 anni prima della crisi. Altrettanto ovvio invece che, quanto parlo delle ultime storie di Nizzi, dell'ultima storia di Nizzi, delle "nizzate" che abbondano nei suoi successivi 27 anni di storie, non vado ogni volta a fare il solito cappello-pappardella iniziale parlando di storie pubblicate quando molti forumisti non erano ancora nati.

 

Trovi invece abbastanza singolare che venga accusato di questo da un gruppo di forumisti che, parlando di un autore che ha iniziato a scrivere Tex trentasette anni fa,  parla sempre delle storie dei suoi primi 9-10 anni (meno del 25% di questi 37 anni) ignorando completamente quello che ha combinato nei 27 anni successivi. Anche se parlano dell'albo appena uscito (D'altronde, è una cosa comprensibile in chi difende a priori quell'albo SENZA AVERLO NEMMENO LETTO citando come difesa assoluta buona per tutte le stagioni "37 anni prima ha scritto delle belle storie, Diablero, perchè non ne parli quando commenti l'albo uscito il mese scorso?"

 

Chi sarebbe quello che si sceglie il periodo di cui parlare "che gli fa comodo"? Che storia commenterete quando dovrete difendere l'albo DEL MESE PROSSIMO, mi citerete "il Carnicero" (36 anni fa), o "Fuga da Anderville" (35 anni fa)?  Non è che ci sia tanta scelta, visto che CITATE SEMPRE E SOLO QUELLE POCHE STORIE, ignorando il 75% della sua produzione...

 

Come sempre, il bue ama moltissimo dare del cornuto all'asino...

Veramente, non mi ricordo chi, ti ha citato tutta una sfilza di storie belle del periodo del quarto centinaio, compresi soprattutto diversi texoni. Il fatto che si tratti di poche storie belle lo dici tu, è una tua opinione, non condivisa da moltissima gente. Quanto alle storie brutte, penso che tutti qui dentro le conoscano bene e le sappiano valutare. Io ho dato 4 a una sua storia, quella di cane giallo, non più tardi di 2 giorni fa. Non siamo mica con l'anello al naso. Sei te che ti sei fissato che siamo tutti qui apposta per parlar bene di Nizzi, in modo indiscriminato. Si critica e si elogia a seconda della storia. Nè più ne meno.

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Diablero dice:

un gruppo di forumisti che, parlando di un autore che ha iniziato a scrivere Tex trentasette anni fa,  parla sempre delle storie dei suoi primi 9-10 anni (meno del 25% di questi 37 anni) ignorando completamente quello che ha combinato nei 27 anni successivi.

 

Ho fatto qualche post fa una lista di belle storie di Nizzi risalenti al decennio a cavallo tra gli anni 90  e 2000 ;) 

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Il Tex che si fa fregare da Coffin era ancora un po acerbo e quella fregatura che gli tese John Coffin co Dente Di Lupo a lui e Tesah era proprio data dalla troppa sicurezza

Diablero fa parte della schiera anti Nizzi che dicono in gran parte che le sue storie erano al massimo una decina le buone

Nessuno forse si rilegge Il Ritorno del Carnicero il vero esordio di Nizzi anche se è uscito per secondo

Infatti la prima storia pubblicata di Nizzi è stata La Valanga D'acqua ma nel ritorno del Carnicero verso la fine della storia Tex si fa beffe della biondina che credeva di avergli fatto bere Wisky drogato tanto

Certo queste storie Diablero non le nomina perchè non gli fa comodo

Nel ritorno del Carnicero l’unica che si fa beffe è la vecchia megera della locandiera che spedisce Tex e Carson in bocca ai cattivoni e gli scuce pure 50 dollari 

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Just now, Leo dice:

 

Ho fatto qualche post fa una lista di belle storie di Nizzi risalenti al decennio a cavallo tra gli anni 90  e 2000 ;) 

Ah ecco, eri tu. Ma sicuramente non l'ha nemmeno guardata.

<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Claude dice:

Nel ritorno del Carnicero l’unica che si fa beffe è la vecchia megera della locandiera che spedisce Tex e Carson in bocca ai cattivoni e gli scuce pure 50 dollari 

Storia, quella, che non mi esaltò peraltro, pur restando superiore al primo episodio di GLB. Ma la dovrei rileggere.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

No carissimo Nizzi dal suo primissimo esordio su Tex fino al 400 ha fatto al massimo due storie non riuscitissime anche se molto al di sopra della sufficienza

Ti parlo di Attentato a Whashington e La Miniera del Terrore che pur non essendo riuscitissime hanno molti colpi di scena

Ripeto per cho è anti Nizzi quelle annate non le nomina per comodo

Beh, Attentato a Washington non riuscito...non direi proprio. Capirei se mi dicessi il ritorno della mano rossa, che sostanzialmente non sa di nulla, ma Attentato a Washington ha un bel soggetto e dialoghi irresistibili.

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Si ma in alcuni Forum dicono che non sia perfettamente riuscita

Anche per me ha bei dialoghi e batute come anche ne La Miniera del Terrore anche li è pieno di dialoghi davvero spassosi

Si lo penso anche io

A me piacciono tutte e due e in quelle due storie Carson è spassosissimo e non macchietta come direbbe qualcuno

Si, appunto. Diciamo che hai citato storie non adeguate ad essere definite non riuscite. Ce ne sono due o tre nel terzo centinaio di poco riuscite, forse, ma non sono quelle che hai citato...

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

No carissimo Nizzi dal suo primissimo esordio su Tex fino al 400 ha fatto al massimo due storie non riuscitissime anche se molto al di sopra della sufficienza

Ti parlo di Attentato a Whashington e La Miniera del Terrore che pur non essendo riuscitissime hanno molti colpi di scena

Ripeto per cho è anti Nizzi quelle annate non le nomina per comodo

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Si ma in alcuni Forum dicono che non sia perfettamente riuscita

Anche per me ha bei dialoghi e batute come anche ne La Miniera del Terrore anche li è pieno di dialoghi davvero spassosi

Si lo penso anche io

A me piacciono tutte e due e in quelle due storie Carson è spassosissimo e non macchietta come direbbe qualcuno

non è che ci ho capito molto....

per lo meno, diablero quando dice che una storia non gli piace, non rigira la frittata a seconda di come tira il vento

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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Te lo spiego in Due frasi

1)ho scelto le due storia attentato a Whashington e la miniera del terrore per trovarne due che forse non sono riuscitissime ma a livello di soggetto e trama sono molto avvincenti

2)Le battute di Carson nelle storie di Nizzi specialmente dal 300 al 400 sono sempre spassosissime

E per tua norma e regola io non rigiro nessuna frittata e sono molto severo nel giudicare le storie dell'ultimo periodo di Nizzi su Tex

Storie di Un autore  stanco ma secondo me quasi tutte sono nella sufficienza

Scusa bello, ma se questa è chiarezza....

 

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Ok, ok, adesso ho capito.

Sono due storie un po' così così con il finale affrettato, però molto avvincenti e ben più che sufficienti, grazie ai dialoghi spassosi e i colpi di scena.

Non oso immaginare i giudizi su una storia appena appena discreta.

Immagino che per essere insufficiente, una storia di Nizzi deve proprio far cagare di brutto, ma non credo esistano storie del genere, no?

Sembra evidente che con una storia buona (buona, non eccelsa) Nizzi si merita il Nobel per la letteratura.

Anche La Rupe del Diavolo poteva essere migliore, con una sessantina di pagine inutili in meno e qualche accorgimento.

Modificato da navajo warrior
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<span style="color:red;">23 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

Ok, ok, adesso ho capito.

Sono due storie un po' così così con il finale affrettato, però molto avvincenti e ben più che sufficienti, grazie ai dialoghi spassosi e i colpi di scena.

Non oso immaginare i giudizi su una storia appena appena discreta.

Immagino che per essere insufficiente, una storia di Nizzi deve proprio far cagare di brutto, ma non credo esistano storie del genere, no?

Sembra evidente che con una storia buona (buona, non eccelsa) Nizzi si merita il Nobel per la letteratura.

Anche La Rupe del Diavolo poteva essere migliore, con una sessantina di pagine inutili in meno e qualche accorgimento.

Ma che discorso è? Una storia non è solo la trama, è anche i dialoghi. Il Nizzi d'epoca si salvava sempre con i dialoghi e il divertimento anche quando la storia non era un capolavoro, come nel caso della Miniera del terrore. Il problema principale del Nizzi non in forma era che i dialoghi non erano più interessanti e freschi. Quindi ci sono molte storie del quinto centinaio, che oltre ad essere noiose, sono anche noiose nei dialoghi. Ogni autore ha il suo punto forte. Nizzi i dialoghi, Boselli la maestria nel guidare una vicenda intricata, GBL la solidità assoluta eccetera eccetera... è chiaro che se un autore cala nel suo pezzo forte sono dolori. Il Nizzi di quei tempi, anche quando non tirava fuori storie memorabili, la vinceva con i dialoghi. In tempi più recenti questo è accaduto con meno frequenza.

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Fare critica letteraria su un autore così prolifico e per un periodo così lungo, senza considerare il contesto temporale e la situazione emotiva dell'autore stesso, è una cosa molto difficile.

Si potrebbero certamente analizzare (avendo un'ottima memoria e un'ottima conoscenza delle opere) i vari periodi e i vari soggetti.

Ma questo richiederebbe uno studio approfondito, prendere appunti, sentire il parere di altri e annotarlo, leggere e rileggere le opere e le recensioni, sentire la testimonianza di chi ha conosciuto l'autore e ha lavorato con lui... e soprattutto non farsi influenzare dalle proprie emozioni e cercare di essere il più imparziale possibile.

E poi fare una bella media.

Già ma quale media?

Ce ne sono così tante che me ne ricordo pochissime: e qui wikipedia mi viene in aiuto:

Media statistica, matematica, geometrica, ponderata, armonica, integrale, temporale e chi più ne ha più ne metta.

Ma che senso ha?

Criticare negativamente un autore per un periodo infelice non mi sembra giusto, così come non lo è criticarlo positivamente per le sue opere eccellenti.

Quello che si può fare è invece è analizzare senza pregiudizi una sua singola opera (magari la più recente) e vedere cosa c'è di buono e cosa non ci piace.

Infine esprimere un giudizio PERSONALE che può essere condiviso o contestato.

Ma la condivisione o contestazione richiede analoga serietà e mancanza di pregiudizi.

Anzi, a voler proprio essere pignoli, non ci dovrebbe proprio essere né condivisione né contestazione sul parere espresso dal critico, ma solo una propria attenta valutazione della stessa opera e un conseguente parere, senza però metterlo a paragone con il parere precedente.

Il mio parere è migliore del tuo, più corretto, più imparziale ecc., è la stupidaggine più grossa che possa essere proferita da un essere pensante.

 

 

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Letizia dice:

Fare critica letteraria su un autore così prolifico e per un periodo così lungo, senza considerare il contesto temporale e la situazione emotiva dell'autore stesso, è una cosa molto difficile.

Si potrebbero certamente analizzare (avendo un'ottima memoria e un'ottima conoscenza delle opere) i vari periodi e i vari soggetti.

Ma questo richiederebbe uno studio approfondito, prendere appunti, sentire il parere di altri e annotarlo, leggere e rileggere le opere e le recensioni, sentire la testimonianza di chi ha conosciuto l'autore e ha lavorato con lui... e soprattutto non farsi influenzare dalle proprie emozioni e cercare di essere il più imparziale possibile.

E poi fare una bella media.

Già ma quale media?

Ce ne sono così tante che me ne ricordo pochissime: e qui wikipedia mi viene in aiuto:

Media statistica, matematica, geometrica, ponderata, armonica, integrale, temporale e chi più ne ha più ne metta.

Ma che senso ha?

Criticare negativamente un autore per un periodo infelice non mi sembra giusto, così come non lo è criticarlo positivamente per le sue opere eccellenti.

Quello che si può fare è invece è analizzare senza pregiudizi una sua singola opera (magari la più recente) e vedere cosa c'è di buono e cosa non ci piace.

Infine esprimere un giudizio PERSONALE che può essere condiviso o contestato.

Ma la condivisione o contestazione richiede analoga serietà e mancanza di pregiudizi.

Anzi, a voler proprio essere pignoli, non ci dovrebbe proprio essere né condivisione né contestazione sul parere espresso dal critico, ma solo una propria attenta valutazione della stessa opera e un conseguente parere, senza però metterlo a paragone con il parere precedente.

Il mio parere è migliore del tuo, più corretto, più imparziale ecc., è la stupidaggine più grossa che possa essere proferita da un essere pensante.

 

 

Concordo su tutto, soprattutto sul fatto che ci vorrebbe una assoluta mancanza di pregiudizi, della serie non guardo nemmeno qual'è il nome sull'intestazione.

Pregiudizi positivi e pregiudizi negativi, intendo. Giacchè i fans e gli haters non sono, per motivi opposti, attendibili.

Su Nizzi fans e haters si sono, nel tempo, scatenati. Qui, come ovunque, abbiamo diverse testimonianze di entrambe le categorie. Però come giudicare un lettore che, per esempio, per una sua idiosincrosia con lo stile di un autore, non riesce ad apprezzarlo?  Questo lettore tenderà a non apprezzare quasi nulla di questo autore.

Scusate se faccio nomi, ma mi pare il caso di Carlo Monni con Nizzi. Il Monni non è un hater di Nizzi ma non apprezzandone granchè lo stile (che considera manierista) tende a non amare quasi nessuna delle sue opere e lo dice, con il massimo stile e con rispetto.

Abbiamo poi quelli che, come me, amano molto lo stile di Nizzi (mi piacciono i dialoghi, appunto) ma sanno riconoscere benissimo quando l'autore cade nella mediocrità o peggio. In sostanza non sono un fan, non nego una predilizione per lo stile di questo autore, che molto spesso mi diverte moltissimo, ma posso tranquillamente criticarlo e dargli dei 4 o 5 nelle recensioni, così come posso dargli 10 se ritengo che se lo meriti.

Diverso il caso di fans e haters. Costoro sono accecati dall'amore o dall'odio (fumettistico, mi auguro e sono sicuro non personale). Per il fan Nizzi merita voti alti anche nella peggiore delle storie e per l'hater è insopportabile persino nella tigre nera o nell'uomo con la frusta (e trova ogni pretesto. C'è un origlione che rovina una intera storia, piuttosto che uno spiegone su una storia che dura 5 albi). In questi casi c'è poco da fare. L'unica è non leggere o leggere e farsi una risata.

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<span style="color:red;">46 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

Ok, ok, adesso ho capito.

Sono due storie un po' così così con il finale affrettato, però molto avvincenti e ben più che sufficienti, grazie ai dialoghi spassosi e i colpi di scena.

Non oso immaginare i giudizi su una storia appena appena discreta.

Immagino che per essere insufficiente, una storia di Nizzi deve proprio far cagare di brutto, ma non credo esistano storie del genere, no?

Sembra evidente che con una storia buona (buona, non eccelsa) Nizzi si merita il Nobel per la letteratura.

Anche La Rupe del Diavolo poteva essere migliore, con una sessantina di pagine inutili in meno e qualche accorgimento.

A me quelle sessantina di pagine non mi hanni dato nessun fastidio, anzi mi sono piacute, sono pero daccordo con te  che ci voleva qualche accorgimento in piu.🙋

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Ah dimenticavo. A volte mi sono chiesto come sarebbe stato il giudizio di alcuni detrattori se il percorso di Nizzi fosse stato opposto. Ovvero, storie mediocri o brutte in prevalenza all'inizio (diciamo nel secondo e terzo centinaio) e poi bellissime dopo, in crescendo (nel quarto e quinto centinaio). Può anche essere che il giudizio sarebbe diverso. Resterebbe una carriera spaccata in due tronconi ma spesso si tende a considerare di più la seconda parte della carriera, quella più vicina a noi. Chissà...

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<span style="color:red;">39 minuti fa</span>, valerio dice:

Ah dimenticavo. A volte mi sono chiesto come sarebbe stato il giudizio di alcuni detrattori se il percorso di Nizzi fosse stato opposto. Ovvero, storie mediocri o brutte in prevalenza all'inizio (diciamo nel secondo e terzo centinaio) e poi bellissime dopo, in crescendo (nel quarto e quinto centinaio). Può anche essere che il giudizio sarebbe diverso. Resterebbe una carriera spaccata in due tronconi ma spesso si tende a considerare di più la seconda parte della carriera, quella più vicina a noi. Chissà...

 

 

Molto difficile che sia così per chiunque, però, ragiona. Chi pubblicherebbe un autore che parte scarso? Dovrebbe essere proprio raccomandato. 

 

 

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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Molto difficile che sia così per chiunque, però, ragiona. Chi pubblicherebbe un autore che parte scarso? Dovrebbe essere proprio raccomandato. 

 

 

Vabbè ma non dico scarso scarso, dico uno molto alterno. O si vuol sostenere che Faraci è molto meglio del Nizzi del quinto centinaio? Eppure lo avete fatto lavorare.

Dico, se Nizzi avesse cominciato alternando schifezze come Tumak L'inesorabile e buone cose come Athabaska Lake e poi invece concluso con le varie Furia Rossa eccetera, chissà come sarebbe il giudizio di alcuni.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, valerio dice:

Ma che discorso è? Una storia non è solo la trama, è anche i dialoghi. Il Nizzi d'epoca si salvava sempre con i dialoghi e il divertimento anche quando la storia non era un capolavoro, come nel caso della Miniera del terrore. Il problema principale del Nizzi non in forma era che i dialoghi non erano più interessanti e freschi. Quindi ci sono molte storie del quinto centinaio, che oltre ad essere noiose, sono anche noiose nei dialoghi. Ogni autore ha il suo punto forte. Nizzi i dialoghi, Boselli la maestria nel guidare una vicenda intricata, GBL la solidità assoluta eccetera eccetera... è chiaro che se un autore cala nel suo pezzo forte sono dolori. Il Nizzi di quei tempi, anche quando non tirava fuori storie memorabili, la vinceva con i dialoghi. In tempi più recenti questo è accaduto con meno frequenza.

Tu stai dicendo che una storia che fa acqua da tutte le parti diventa sufficiente se dentro ci sono un paio di dialoghi divertenti e ben fatti.

Come spruzzare profumo sopra un letamaio.

Secondo me questo non basta, anzi. Preferisco storie dove non ci si diverte ma che mi dicono qualcosa.

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1 minuto fa, navajo warrior dice:

Tu stai dicendo che una storia che fa acqua da tutte le parti diventa sufficiente se dentro ci sono un paio di dialoghi divertenti e ben fatti.

Come spruzzare profumo sopra un letamaio.

Secondo me questo non basta, anzi. Preferisco storie dove non ci si diverte ma che mi dicono qualcosa.

Ma non un paio. Un paio non salverebbero nessuna storiaccia.

Se si parla del Nizzi al meglio, visto che di quello parliamo, i dialoghi erano molto spesso tutti irresistibili, dal primo all'ultimo. In questo caso si, anche una storia scialba si riscatta. Detto questo, nel terzo centinaio, di storie davvero scialbe salvate dai dialoghi, Nizzi ne avrà fatte tre, forse.

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Valerio è inutile che dici a loro tutta la verità su quelle storie di Nizzi

Vedono tutto negativo pure a quelle belle storie Intrigo nel Klondike

Guarda che intrigo nel klondike è di Boselli.

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4 hours ago, valerio said:

Abbiamo poi quelli che, come me, amano molto lo stile di Nizzi (mi piacciono i dialoghi, appunto) ma sanno riconoscere benissimo quando l'autore cade nella mediocrità o peggio. In sostanza non sono un fan, non nego una predilizione per lo stile di questo autore, che molto spesso mi diverte moltissimo, ma posso tranquillamente criticarlo e dargli dei 4 o 5 nelle recensioni, così come posso dargli 10 se ritengo che se lo meriti.

Diverso il caso di fans e haters. Costoro sono accecati dall'amore o dall'odio (fumettistico, mi auguro e sono sicuro non personale). Per il fan Nizzi merita voti alti anche nella peggiore delle storie e per l'hater è insopportabile persino nella tigre nera o nell'uomo con la frusta (e trova ogni pretesto. C'è un origlione che rovina una intera storia, piuttosto che uno spiegone su una storia che dura 5 albi). In questi casi c'è poco da fare. L'unica è non leggere o leggere e farsi una risata.

 

25 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Valerio è inutile che dici a loro tutta la verità su quelle storie di Nizzi

Vedono tutto negativo pure a quelle belle storie Intrigo nel Klondike

 

Ci risiamo. Proprio non ci riescono a resistere più di mezza giornata, appena pensano a qualcuno che ha OSATO criticare il loro Vate partono con gli attacchi personali, gli insulti velati, le frecciatine, etc.

 

Ammetto che quando riescono a farmi davvero arrabbiare, ci sono cascato anch'io e gli ho reso pan per focaccia. Ma è un errore. Meglio lasciarli nel loro brodo, e non confondersi con questo "livello" di critica. Un "livello così alto, ma così alto...

 

15 minutes ago, valerio said:

Guarda che intrigo nel klondike è di Boselli.

 

...che spesso inciampa pure nelle basi!  :laugh:

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