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TWF - Tex Willer Forum

[399] La Lettera Bruciata


Pedro Galindez
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Voto alla storia  

29 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Fernando Fusco
Periodicità mensile: Gennaio 1994
Inizia nel numero 399 a pag. 49 e finisce nello stesso numero a pag. 114



Gli sgherri del malavitoso ranchero Burnette freddano un pony-express e intercettano la lettera che il ranger Pat Milland, prima di morire assassinato, aveva spedito al comando di Phoenix. Spetta a Tex indagare a Santa Rosa sulla fine del collega, ucciso vigliaccamente perchè aveva scoperto un lucroso traffico d'armi con il Messico!



© Sergio Bonelli Editore

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Storia normale, con andamento abbastanza lento per una storia di meno di un albo. L'unica cosa positiva e che in me ha suscitato interesse è stata

l'uccisione del pony express e poi naturalmente la vittoria finale di Tex sconfiggendo i farabutti che hanno incaricato degli assassini di ucciderlo.
Se fosse durata di più o almeno un albo intero e sviluppata meglio gli avrei dato un bel 8, però vedendo la storia come è do un 6 pieno.
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  • 1 mese dopo...

Oggi ho potuto leggere questa storia, la più corta sceneggiatura texiana finora realizzata da Nizzi, ( appena 66 pagine, equivalenti a sei albetti a 32 strisce o a 2 albi a 80 strisce ). Si tratta IMHO di un riempitivo piuttosto gradevole, in cui sono presenti quasi tutti i tipici personaggi ( il pezzo grosso del paese e i suoi scagnozzi, il becchino e i bulli del paese, la prostituta dal cuore d'oro ecc ) e le situazioni topiche ( l'agguato, la rissa in saloon, la sparatoria per le vie ) del western in genere e della saga texiana in particolare. Niente di sensazionale, dunque; tuttavia Nizzi si disimpegna con scioltezza e, quando è il caso, con appropriati tocchi di ironia ( vedere

la conclusione della prima conversazione di Tex con lo sceriffo di Santa Rosa; oppure le scenette della "donnina allegra" Margot con Tex e gli uomini del ranchero Burnette, il "cattivo" della vicenda
; anche il personaggio dello sceriffo di Santa Rosa è abbastanza riuscito e originale nella sua combinazione di scaltrezza ed amore per la vita comoda. Il ridotto spazio a disposizione dello sceneggiatore si fa talora sentire
come nel fuggi fuggi finale dei banditi, che, spaventati da Tex col falso annunzio dell'arrivo di un reparto di cavalleria, rinunciano a liberare il loro padrone ( curiosamente, in "Topeka", la storia immediatamente precedente a questa, capita l'esatto contrario: Tex cattura il "cattivo" principale ma i complici riescono a liberarlo catturando Carson e costringendo Tex a uno scambio ); la cosa può al limite essere spiegata col fatto che questi rubagalline non avevano mai dovuto affrontare seri ostacoli a Santa Rosa prima dell'arrivo di Tex, ma la ragione fondamentale è che a Nizzi restavano soltanto due pagine per concludere )
, facendo avvertire al lettore un ritmo un po' troppo innaturalmente rapido, ma la cosa IMHO non arriva ad annullare il piacere della lettura. I disegni di Fusco sono buoni. In sintesi, a mio parere:soggetto 6sceneggiatura 7 +disegni 8
  • +1 1
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  • 8 mesi dopo...

Storia anche per me molto gradevole e scorrevole. Nizzi ancora una volta dimostra di sapersi adattare allo stile di Tex con gli elementi classicissimi già citati da Pedro.

Finale molto concentrato e riduttivo con l'improbabile situazione della fuga di massa dei tagliagole rimasti al ranch.
I disegni di Fusco magnifici come al solito e storia che complessivamente si merita un bel 7.
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  • 4 mesi dopo...

Gran bel riempitivo, che come molti riempitivi ha il limite di avere poche pagine a disposizione. Tuttavia Nizzi realizza una storia carina, soprattutto "allegra", in cui vediamo il nostro arrivare nel paese dei banditi e sistemare le cose a suon di piombo. Inoltre, e forse è questo il merito maggiore di Nizzi, abbiamo una serie di comprimari che, seppur ovviamente "ristretti" in quanto a caratterizzazione psicologica, sono comunque ben delineati:penso in maniera particolare allo sceriffo del villaggio. Alcune scene sono poi molto belle, e in partcolare qualle in cui

Tex appena giunto in paese, aiuta il ragazzo nero malmenato dal barman;ancora una volta il nostro manifesta tutto il suo anti-razzismo e la sua essenza di "anarchico", quando strappa il foglio dal muro dicendo:"Ogni tanto si può fare uno strappo alla regola, no?"
Fusco è ovviamente straordinario come al solito, maestro nelle ambientazioni(le prime 3-4 pagine sono stupende!), come nella resa dei personaggi;dopo aver letto la scena della scazzottata nel saloon, mi sono ridetto ancora una volta:Tex non tirer? più quei pugni... Per chiudere, questo è un'ottimo riempitivo, leggero e divertente, che si merita un'indubbio 7,5..
  • +1 1
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  • 1 anno dopo...
  • Rangers

Letta questa brevissima storia ieri sera per l'ennesima volta. Concordo con i pards che mi hanno preceduto: ci troviamo davanti ad un riempitivo, ma è comunque ben riuscito e piacevole da leggere. Nizzi in pochissime pagine a disposizione riesce comunque ad inserire quasi tutti gli elementi classici e più ricorrenti delle storie del ranger. Con anche qualche tocco di genio: Tex che strappa il cartello "qui non sono ammessi indiani e negri" dicendo: beh ogni tanto si può fare uno strappo alla regola! :)Oppure il personaggio dello sceriffo, che sta tutto il giorno nel suo ufficio con le gambe all'insè per via dei suoi problemi di circolazione!!O ancora la prostituta Margot, che aiuta il nostro per ben due volte, prima lo tira dentro casa sua mentre Tex è inseguito dagli avversari, poi si offre di nasconderlo nel suo carro, anche se poi il ranger arriver? alla villa di Burnette nella cassa da morto (citazione? :) )!Fatto scandaloso, Tex passa la notte in casa della prostituta, dopo il suo dolce invito: "Non fraintendetemi non dormirete nel mio letto, ma sul divano"!!! laughing A parte gli scherzi, Nizzi segue la delicatezza di GLB e ancora una volta Tex rimane fedele alla moglie (orde di lettori incavolati _ahsisi ). Finale davvero troppo affrettato, come diceva Pedro qui i cattivi scappano terrorizzati da un biglietto di Tex, mentre nella precedente "Topeka" cercano in tutti i modi di liberare il padrone dalla prigione!Comunque il mio voto è 7. Fusco è certamente il più adatto per questo tipo di storie. Il suo è un Tex allegro e agile, che si piega ma non si spezza! :trapper:

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  • 1 mese dopo...

E' un piccolo gioiellino questa storia che si gusta in un battibaleno e non ha neanche una sbavatura. Generalmente i riempitivi non sono un granch? ma questa volta Nizzi scodella una piccola perla. Si comincia subito con un inizio quanto mai interessante, due Killer fanno fuori un pony express, qualche pagina più in la Tex entra

nello stesso paese in cui si sono diretti i killer e vede volare fuori dalla porta del saloon un povero ragazzo di colore; finiscono i guai per il ragazzo ed iniziano per qualcun altro e c'è pure il tempo per una battuta con Tex che chiede di fare uno "strappo" alle regole strappando il foglio che vietava l'ingresso ai negri e agli indiani. Andando avanti incontriamo quel simpaticone dello sceriffo che si dimostrer? molto più in gamba di quel che Nizzi all'inizio vuol farci credere, ma c'è poco tempo per interrogarsi sullo sceriffo che Tex è già alle prese con due brutti ceffi che lo vogliono far fuori e viene "salvato" dal provvidenziale intervento di una "gentile signora" con cui passa la notte da vero gentiluomo prima di introdursi il giorno dopo nell'abitazione del cattivo di turno con un abile stratagemma e risolvere tutto a modo suo.
Tutto questo in 66 pagine con le azioni ben distribuite ed un finale credibile, infatti non è poi così inverosimile che la bassa manovalanza abbandoni la nave prima che affondi del tutto senza combattere quando pensa che ormai tutto è perduto. E chi pensa che queste 66 pagine non siano granch? provi a far di meglio a parit? di condizioni. :trapper: Voto 10
  • +1 1
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  • 1 anno dopo...

Come detto da tutti, gradevole riempitivo, con due elementi da sottolineare: la grandezza dei disegni di Fusco e la splendida figura dello sceriffo, ironica, molto umana e in fin dei conti, con la felice trovata finale, anche sorprendente.

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  • 2 anni dopo...

Come detto da tutti, gradevole riempitivo, con due elementi da sottolineare: la grandezza dei disegni di Fusco e la splendida figura dello sceriffo, ironica, molto umana e in fin dei conti, con la felice trovata finale, anche sorprendente.

Simpaticissimo questo sceriffo
Tra l'altro è anche risultato utile alla fine...

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  • 3 anni dopo...

Episodio che mi ricorda da sempre Larry Yuma...e Nolitta :D

Storia breve,assai difficile da svolgere normalmente in poche pagine,ma Nizzi svolge bene il compitino.

Il risultato è una trama semplice,lineare,con Tex che agisce da giustiziere solitario e vendicatore.

Parlavo di Nolitta,dal momento che ci sono alcuni elementi che ricordano "contro tutti"(la prostituta dal cuore di oro,il ranger amico di Tex assassinato,il razzismo che aleggia nel saloon...).a ciò si aggiungono le tipiche "macchiette" nizziane di cui erano piene le storie di Yuma (lo sceriffo,il becchino,il ragazzino di colore,etc...)

Ironia ad alti livelli.la storia è molto ben scritta e non ha sbavature.

 

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Non dispiace neanche a me questo onesto western con Tex, prima mattatore assoluto, e poi realmente in difficoltà e costretto a nascondersi e a fuggire esattamente come Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari”.

Voto alla storia: 6,6

Voto ai disegni: 7,5

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  • 2 mesi dopo...

Storia molto carina,  per quanto breve. Niente di eccezionale, ma si mantiene gradevole, aiutata dagli ottimi disegni. Il pregio maggiore é la presenza di tanti simpatici comprimari, dal becchino ubriacone allo sceriffo con i problemi alla circolazione( una chicca la scena del suo incontro con Tex :laughing:) dalla ragazza al ragazzino di colore.

Voto 7

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In un'epoca in cui le storie brevi dei Color erano solo utopia, l'episodio in questione rappresentò per parecchio tempo la prova più breve di Nizzi sulla saga. Tutto sommato nel risicato numero di pagine a disposizione, l'autore riuscì a realizzare un accettabile lavoro, scorrevole e ironico, con una serie di personaggi ben caratterizzati. Come non sorridere dinanzi al becchino ubriacone o lo sceriffo con problemi di circolazione, che riuscirà tuttavia a rendersi utile nel corso della trama? Anche la giovane prostituta dal cuore d'oro si ritaglia una parte importante nella sceneggiatura e alzi la mano chi, durante la lettura, non ha accarezzato l'idea che il nostro ranger tutto di un pezzo potesse vacillare dinanzi a cotanta grazia. :censored2::laugh: A parte le battute, il riempitivo che funge da preludio all'albo celebrativo non è malaccio, anche se ovviamente risente della brevità, soprattutto nel finale troppo affrettato. Aggiungendo alcune decine di pagine e rielaborando con più attenzione l'epilogo, poteva benissimo essere usato per l'albo a colori del quarto centenario. Poco incisiva la figura di Burnett, come appaiono troppo rubagalline i suoi sgherri, tuttavia la scena di Tex che penetra nel ranch chiuso in una cassa da morto, è molto simpatica e avvincente a mio parere. Non volendo essere troppo prolisso, per evitare di rischiare che il mio commento diventi più lungo della storia in questione :D, chiudo analizzando il comparto grafico affidato ai consolidati pennelli di Fusco: suppongo che un numero così esiguo di tavole rappresentò un gioco da ragazzi per il veloce e prolifico disegnatore, e l'esito fu soddisfacente con un'azzeccata rappresentazione grafica delle "macchiette" che Nizzi inserì nel copione, per chiudere un centinaio di tutto rispetto. Il mio voto finale è 6 

Modificato da Condor senza meta
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Storia fondamentalmente riempitiva, sicuramente non destinata a segnare un'epoca né particolarmente avvincente, ma che al contempo sa lasciarsi leggere e rileggere con piacere ogni volta, anche e soprattutto per merito degli occasionali alleati (l'attempato sceriffo alle prese col formicolio alle gambe, il becchino beone, la prostituta Margot), magari pittoreschi e macchiettistici ma tutti, ciascuno a proprio modo, fautori di contributi decisivi alla riuscita della missione di Tex, da parte propria alle prese con antagonisti che, alla prova dei fatti, si rivelano per lui "ordinaria amministrazione". Si tratta di caratteristiche che, a mio personale avviso, risultano in maniera ancor più netta dall'estrema brevità della storia, davvero unica nel suo genere dati l'anno di stesura e pubblicazione e la collocazione nella collana principale. Da elogiare inoltre la scelta di affidarne i disegni al Maestro Fusco, bravissimo nel caratterizzare i comprimari del Ranger.

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  • 4 anni dopo...

Allora...Storia breve ma bellina. In primis i disegni del vecchio Fusco, sempre un piacere rivederli, poi la trama imbastita da Nizzi (semplice) dove emergono i personaggi (lo sceriffo, la prostituta, il becchino, il ragazzo del becchino). Poi c'è un Tex che rondella tutti ed infine c'è la divertente scena dell'armadio.

Il 18/12/2018 at 21:02, Barbanera dice:

Episodio che mi ricorda da sempre Larry Yuma...e Nolitta :D

Storia breve,assai difficile da svolgere normalmente in poche pagine,ma Nizzi svolge bene il compitino.

Il risultato è una trama semplice,lineare,con Tex che agisce da giustiziere solitario e vendicatore.

Parlavo di Nolitta,dal momento che ci sono alcuni elementi che ricordano "contro tutti"(la prostituta dal cuore di oro,il ranger amico di Tex assassinato,il razzismo che aleggia nel saloon...).a ciò si aggiungono le tipiche "macchiette" nizziane di cui erano piene le storie di Yuma (lo sceriffo,il becchino,il ragazzino di colore,etc...)

Ironia ad alti livelli.la storia è molto ben scritta e non ha sbavature.

 

In un Color breve odierno sarebbe una perla...😁

Il 12/10/2012 at 22:56, Leo dice:

Come detto da tutti, gradevole riempitivo, con due elementi da sottolineare: la grandezza dei disegni di Fusco e la splendida figura dello sceriffo, ironica, molto umana e in fin dei conti, con la felice trovata finale, anche sorprendente.

👌👍

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