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TWF - Tex Willer Forum

Nizzi: Lascia O Raddoppia ?


ymalpas
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Nizzi e Tex...  

22 utenti hanno votato

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  • Collaboratori

Quella che prima era una fioca voce, pare diventare, giorno che passa, sempre più una certezza. La notizia è ormai da tempo nell'aria, anzi nella rete di internet. Si dice che Claudio Nizzi starebbe accarezzando l'idea di abbandonare in via definitiva la stesura di nuovi soggetti e sceneggiature per l'intramontabile Tex. Se scorriamo la lista delle storie in lavorazione, oltre il texone di Seijas che non sarà mai pubblicato e l'almanacco "Capitan Blanco" in edicola fra pochi giorni, sei sono le storie di Nizzi ancora in lavorazione e nessuna di queste è nata nella mente dell'autore nello scorso anno 2008."Il ritorno della Tigre Nera" di Venturi è in lavorazione dal lontano 2006. Sarà pubblicata probabilmente entro la fine dell'anno. Quella di Del Vecchio sarà in edicola l'anno prossimo. Cosè come "Intrigo militare" di Rossi, che rischia di scivolare nella scaletta 2010. C'è poi l'albo di Fusco, l'ultimo albo di Fusco e nessuna idea di quando lo leggeremo."Il ritorno di Cane Giallo" di Ortiz forse nel 2010, forse nel 2011. E quindi l'ultima storia scritta da Nizzi, quella di Filippucci, forse di tre albi, di grande respiro come i suoi capolavori ambientati nel grande Nord. L'ultima nata, che si avvale di uno strepitoso disegnatore, segnerebbe l'epitaffio di quello che è stato definito da tutti, talvolta anche ironicamente, l'erede di Gianluigi Bonelli. Quest'avventura la leggeremo nel 2012. Anche se all'epoca nessuno ancora lo sapeva, Nizzi avrebbe firmato il suo primo Tex solo nel 1988, vado con la testa, retrospettivamente, agli anni ottanta, segnati dal diradarsi inesorabile delle ultime storie scritte dal pap? di Tex. L'atmosfera è la stessa. Senza rimpianto. E' successo con Letteri, con il ritiro di Fusco, i sostituti sono all'altezza, forse anche più bravi, ma è pur sempre un menu che non ha più il sapore che aveva nei tempi andati. Personalmente, oggi che viene annunciato il suo abbandono, con tappi di spumante che saltano allegramente in aria come revolverate, perchè evidentemente qualcuno ritiene che ci sia da festeggiare l'evento, non riesco a capacitarmi dell'idea che un'altra pagina della lunga storia di Tex sia stata girata per sempre. E mi lascio cullare dall'illusione che forse non è così. Che l'autore, il quale ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura, quella grande dei romanzi e non quella dei fumetti che gli è un gradino sotto, mantenga la promessa rilasciata in un' intervista radiofonica, che è quella di scrivere, saltuariamente ( e magari meglio delle sue ultime uscite ), qualche nuova avventura del suo Tex. Nizzi è stato un grande, in netto calo negli ultimi anni, dove ha alternato buone storie a qualche impietosa caduta di stile, è vero, ma è un autore ancora capace, e forse dopo Bonelli è stato davvero l'unico, di leggere nell'anima l'essenza del vero Tex. E mi sembra doveroso, in questo frangente, dedicargli una discussione, perchè nel mondo virtuale della rete, dove nulla gli è stato risparmiato da intransigenti critici, c'è una vocina, che poi me ne rendo conto ( quasi con incredulità ), è una gran bella voce, che recita ci sia ancora spazio per Claudio Nizzi!E questa discussione, se la notizia sarà confermata nei prossimi mesi, vuole essere un omaggio all'onorata carriera di un autore che per trent'anni ha permesso al mito di Tex di continuare, felicemente, a esistere.

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Guest Wasted Years

Beh... dispiace moltissimo anche a me, se è vero che Nizzi lascia Tex. Ho lasciato la serie in due occasioni per protesta contro il suo modo di scrivere, ma so già che lo rimpianger?. Pur avendo "piccionizzato" troppo il ranger, ed aver fatto scadere Carson ad una macchietta, è un grandissimo soggettista anche se ultimamente riusciva a rovinare tutto cona la sceneggiatura. Sapeva però quali elementi inserire in una storia di Tex e quali no, e di questo bisogna dargliene atto. Mancher? a tutti, io credo, anche a chi lo criticava aspramente.

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Come è ovvio, questo momento verr? prima o poi; io spero nel poi, anche perchè Nizzi ( con tutti i "Mefisto!" e i "Moctezuma!" che gli possono addebitare ) ha saputo tenere "Tex" in edicola e ad un livello mediamente buono per anni e anni. Certo, gli anni passano per tutti ( all'età attuale di Nizzi GLB doveva ancora scrivere i suoi ultimi capolavori, ma va ricordato che le primissime storie del nostro ranger erano molto più brevi e semplici di quelle alle quali i lettori si sono poi abituati ), ma "una certa vocina" ( per dirla in termini texiani ) mi dice che rischiamo di rimpiangere lo sceneggiatore modenese, che, a differenza di GLB, si è trovato ad operare in un'epoca in cui la critica fumettistica era in piena affermazione: la cosa gli ha inizialmente giovato ( Nizzi ha ricevuto un discreto numero di riconoscimenti fino a tutti gli anni Novanta ), ma ha poi finito per farne il piattello a cui gran parte degli aspiranti campioni di tiro ( ehm... di critica ) tirava.

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  • Rangers

Certo, la notizia dell'abbandono di Nizzi, girava ormai da tempo. Su TWO (non voglio criticare nessuno), c'è chi ha fatto saltare tappi di spumante, esplodere fuochi d'artificio. Io sinceramente ne sono dispiaciuto, anche se altri "nuovi" autori stanno entrando a pieno regime, sulle pagine del nostro Tex. Un cambio generazionale, che prima o poi doveva succedere. Personalmente, penso che se Nizzi si dedicasse a meno sceneggiature (magari 1-2 all'anno), il livello delle sue storie sarebbe più elevato. Le ultime prove di Nizzi, apparse su Tex, ne sono una prova (Dieci Anni Dopo, Sul Sentiero Dei Ricordi) ma soprattutto l'ultimo Maxi, dove Nizzi sembra aver ripreso coraggio nello scrivere una storia, che (per me), si allinea quasi allo stesso livello delle sue prime. Sono convinto che i vari bassi che ha avuto su Tex, è stato largamente influenzato dall'elevata mole di storie che era obbligato a scrivere. E ricordiamoci che senza di lui, forse Tex avrebbe chiuso già da parecchio tempo. Si mi piacerebbe leggere ancora qualche sua storia. :trapper:

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Nizzi - con tutti i limiti che gli si possono trovare - ha scritto capolavori assoluti che non elenco per timore di scordarmene qualcuno. Non è Tex, ma nemmeno lo si può congedare con una bella stretta di mano e "largo ai giovani". Manca, secondo me, una voce al sondaggio: resti Claudio, ma si lasci sempre maggior spazio ai più meritevoli e capaci tra le nuove leve.

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  • Collaboratori

Manca, secondo me, una voce al sondaggio: resti Claudio, ma si lasci sempre maggior spazio ai più meritevoli e capaci tra le nuove leve.

E' implicita nella prima, nel senso che una storia di Nizzi all'anno, secondo me, ci può stare tutta, specialmente se è concepita come distrazione all'attuale "lavoro" di scrittore di Nizzi, che tra l'altro nella sua prima pubblicazione narrativa "L'epidemia" pare proprio non essere l'autore "bollito" da mlti descritto, come dimostrano anche le recensioni positive che il suddetto libro ha sollevato e che potete leggere in vari siti internet. Se l'autore ritornasse a Tex con una storia annuale scritta con la dovuta calma e un'entusiasmo giovanile che in tutti questi anni sicuramente sono stati in lui un po' assenti, sarebbe un diversivo non da poco, anche perchè due autori, Boselli e Faraci ( Manfredi e Ruju allo stato attuale sembrano escludere una partecipazione più massiccia, così come Segura ), sono decisamente troppo pochi.
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Tra i primi Tex che ho letto, nel lontano 1989, c'erano "Polizia indiana", e i "Predatori del grande Nord", mi innamorai subito di Tex, e questo anche grazie a Nizzi che aveva scritto quelle storie. Poi son "cresciuto" con "La congiura" , "Le Colline del Vento" ed etc, che non smetterei mai di leggere. Ora la notizia del suo ritiro, che ha fatto stappare tappi di spumante, cadendo, se mi permettete, nel ridicolo veramente. Quello che sento in giro e' una vera e proprio ingratitudine verso un autore che ha dato tanto a Tex, sfornando molte buone storie e soprattutto e' stato colui che agli inizi degli anni '80 prese per mano la serie che in quel momento non garantiva piu' la qualità delle storie degli anni '60 e 70. Ma la gente ha la memoria corta, dimenticando anche tutta la sua ottima produzione nel primo decennio della sua carriera da sceneggiatore su Tex. Io non sono contento ne' stappo spumante, anche se il calo di qualita' delle sue storie e' stato evidente, mi sento di ringraziare Nizzi per il suo contributo che ha dato al nostro eroe preferito. Son sicuro che tra qualche anno Nizzi sara' rivalutato, come d'altronde succede sempre in Italia, quando una persona non c'e' piu'. Spero che la notizia non sia confermata ufficialmente , e che Nizzi scriva ancora qualche storia.

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Manca, secondo me, una voce al sondaggio: resti Claudio, ma si lasci sempre maggior spazio ai più meritevoli e capaci tra le nuove leve.

E' implicita nella prima, nel senso che una storia di Nizzi all'anno, secondo me, ci può stare tutta, specialmente se è concepita come distrazione all'attuale "lavoro" di scrittore di Nizzi, che tra l'altro nella sua prima pubblicazione narrativa "L'epidemia" pare proprio non essere l'autore "bollito" da mlti descritto, come dimostrano anche le recensioni positive che il suddetto libro ha sollevato e che potete leggere in vari siti internet. Se l'autore ritornasse a Tex con una storia annuale scritta con la dovuta calma e un'entusiasmo giovanile che in tutti questi anni sicuramente sono stati in lui un po' assenti, sarebbe un diversivo non da poco, anche perchè due autori, Boselli e Faraci ( Manfredi e Ruju allo stato attuale sembrano escludere una partecipazione più massiccia, così come Segura ), sono decisamente troppo pochi.
Ho quindi votato la prima opzione, anche se trovo esagerata la dichiarazione "Nizzi è Tex" che d' il titolo al sondaggio. IMHO un personaggio si identifica con chi ha dato vita e figura (ergo, in questo caso, GL Bonelli e Galep). Chi segue ci mette del suo, e alcuni riescono più di altri a mantenere viva la leggenda. Nizzi è tra questi. :)
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Devo dire che fino a poco tempo fa non frequentavo alcun forum su Tex e quindi ignoravo la faida tra i nizziani e gli antinizziani che, ci tengo a precisarlo subito, trovo francamente esagerata e fuori luogo. Un autore è tenuto (anzi, se è intelligente lo fa motu proprio e soprattutto il prima possibile) ad allontanarsi da un personaggio o da un genere se proprio c'è un' incompatibilit? creativa di fondo. Non mi sembra sia proprio il caso di Nizzi, che ha scritto molte storie meravigliose e memorabili per Tex; ci sono state prove negative o "stanche", ma questo non giustifica un allontanamento definitivo, se non è frutto di una scelta mirata e indipendente (i. e. non provocata da critiche acostruttive). Non ho la presunzione di proporre dati e statistiche, ma non credo che lo stile di Nizzi abbia stancato (una cosa che ho constatato è che forse le storie di Tex "vecchio stile" riscuotono meno successo tra le nuove generazioni per evidenti mutamenti di sensibilit? o di gusto - ma qui sto andando off-topic). Il mestiere poi c'è e si vede anche nelle storie "minori": ieri ero alla stazione e dovevo ammazzare un po' di tempo, quindi sono andata in edicola e ho iniziato a sfogliare un numero di un fumetto Bonelli (non dico qual'? :P, meglio evitare polemiche) e "L'almanacco del West" in cui era compreso "L'ultimo squadrone". In poche parole: l'altro fumetto mi ha fatto lo stesso effetto di un surgelato andato a male (messo da parte tra il disgustato e il perplesso dopo poche pagine), la storia di Nizzi l'ho comprata, me la sono divorata in treno e, anche se sarà difficile che la rilegga nei prossimi mesi, m'? piaciuta e mi ha fatto passare un'ora appassionante. Che possiamo dire a un autore che scrive storie così? Che continui a scriverne! :trapper:

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  • Collaboratori

Ho quindi votato la prima opzione, anche se trovo esagerata la dichiarazione "Nizzi è Tex" che d' il titolo al sondaggio. IMHO un personaggio si identifica con chi ha dato vita e figura (ergo, in questo caso, GL Bonelli e Galep). Chi segue ci mette del suo, e alcuni riescono più di altri a mantenere viva la leggenda. Nizzi è tra questi. :)

Oops... mi accorgo solo ora di questo grossolano errore di battitura... in effetti volevo scrivere semplicemente "Tex e Nizzi" senza l'accento sulla E. Per il resto concordo con quanto dici tu stessa, Nizzi va ringraziato, non incensato!Correggo il titolo del sondaggio! E ultima cosa, mi fa piacere vedere (finora) solo voti - pro - Nizzi!
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Scrivo poco, per questioni di tempo. Mi riprometto di scrivere di più al ritorno dal servizio. Nizzi ha ancora delle belle idee, che forse non sono più come alcune storie passate, ma sempre buone. A dargli il tempo che "vuole", si potrebbe aver ancora delle storie che risultano estremamente interessanti da leggere. Un autore può piacere o no, in ogni caso è stupido negare che il livello di prima è stato più alto di quello attuale, al che penso che a concedergli fiducia (con, appunto, il tempo che necessita), Nizzi potrebbe ritrovare la strada buona.

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  • Rangers

Ho alcune caratteristiche comuni a NuvolaRossa75, ed in particolare, non avendo alcuna frequentazione forumistica, prima di questa, ignoravo l'esistenza di due fazioni [pro/contro Nizzi], anche se, obiettivamente da lettore, mi accorgevo di qualche storia particolarmente piatta o scontata nelle recenti storie. Sono daccordo con quello scritto qui sopra, ovvero, se non ci avesse pensato lui a far rialzare la testa all'inizio degli anni 80, forse, il nostro Ranger adesso sarebbe destinato all'oblio più totale. Quindi nei confronti di Nizzi solo ringraziamenti per quello fatto fin'ora, al massimo qualche tiratina d'orecchi per le ultime storie di certo non del tutto memorabili dell'ultimo preriodo. Anche se è normale che dopo circa vent'anni, magari, la qualità delle storie abbia a risentire di un calo fisiologico dell' autore che secondo me è del tutto umano.

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E' vero, Nizzi non è più quello di un tempo, basta pensare a storie come "La Tigre Nera", che non ringrazier? mai abbastanza per aver creato il mio cattivo preferito, basta pensare a "Furia rossa", chi di voi ditemi ha trovato questa storia non essere un capolavoro? Poi il ribasso, basta pensare a "Moctezuma!". Nizzi con quella storia ha voluto far intendere che, secondo me, il suo Tex è superato, che ci sono altri sceneggiatori come lui, adesso, molto più bravi, ma che se lo avessero incontrato nel suo periodo d'oro non ce n'era per nessuno. Secondo me è questo il punto: lasciare spazio ai nuovi arrivati, ma solo quel tanto che basta per farli crescere in tempo da prendere il suo posto. Sicuramente ha giocato il fatto della stesura dei libri (mi sembra) e quindi questo gli è stato contro producente, pensare più a Tex o ai propri libri? Questo credo sia stato il suo dilemma negli ultimi anni. Io dico che Nizzi può dare ancora tanto alla testata e forse con i suoi ultimi lavori pubblicati nei prossimi anni ci stupir?, credetemi. Quindi a me non dispiace che fra vari sceneggiatori e disegnatori che se ne vanno, come Nizzi e come Fusco, ce ne siano di nuovi, anche se arrivare all'apice come sono arrivati loro è un p? difficile, ma con la buona volont? si fa tutto. Adesso, dopo che ci sarà il ritiro di Nizzi, ci gusteremo i testi di Boselli e di altri, ma secondo me anche chi lo criticava prima e chi ora rimpianger? la sua dipartita.

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non avendo alcuna frequentazione forumistica, prima di questa, ignoravo l'esistenza di due fazioni [pro/contro Nizzi]

No Santana, non credo che ci sono due fazioni pro e contro Nizzi. O perlomeno nell'altro forum esiste una certa tendenza contro l'autore, mentre credo che qui non si giudica una storia dal nome dello sceneggiatore, ma dalla qualita' della storia stessa. Credo che il bello di questo forum sia la piena libertà di pensiero e ognuno di noi puo' dire la sua opinione senza il rischio di essere "assalito". E' solo questa la differenza.
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  • Rangers

Credo che il bello di questo forum sia la piena libertà di pensiero e ognuno di noi puo' dire la sua opinione senza il rischio di essere "assalito".

Grazie Anthony per questa tua spiegazione. Il bello di questo forum è proprio questo: dire il proprio punto di vista senza temere di essere "impallinato" come un piccione....
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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Lancerei solo epiteti ed ingiurie contro coloro che hanno apertamente dichiarato di aver stappato bottiglie di spumante e aver fatto scoppiare mortaretti come fosse il quattro luglio alla notizia di un possibile ritiro di Claudio Nizzi dalle sceneggiature di tex... Ma così facendo mi abbassarei al loro livello... leggendo le loro parole, una domanda mi nasce spontanea... Ma queste persone hanno mai letto le VERE storie di Nizzi o si limitano a giudicare l'operato di questo grandissimo autore basandosi solo sulle sue ultime storie??? E', purtroppo, innegabile che Nizzinegli ultimi 2/3 anni non ci h più saputo regalare le emozioni che ci ha regalato un tempo ( Anche se lo squadrone infernale è risultata essere un'opera molto più che pregevole!!! ) ma chi di noi si è scordato ciò che Nizzi ha fatto in passato per Tex? Chi si è dimenticato di Tex inerme davanti al Paredon con un gruppo di soldados pronti a ucciderlo? Chi si è scordato lo scontro con Joe Galvez per vendicre il figlio che credeva ormai perduto? Chi si è dimenticato la lotta tra padre e figlio nelle terre degli Utesè Chi si è dimenticato la scena in cui a Jim Brandon vengono strappate le mostrine e messe le manette ai polsi è Chi si è dimenticato della Tigre nera oDella faiglia Walcott?? Nessuno!! Tutti questi episodi, e molti altri ancora, sono scolpiti nella memoria i noi texofili perchè hanno in un qualche modo segnato l'esistenza del ranger in camicia gialla più amato d'italia, e tutte queste scene-immagini, sono state partorite dalla mente di Claudio Nizzi!! Certo, nessuno nega che il suo Tex sia diverso da quello GLBonelliano... Per molti Tex è stato piccionizzato, per altri è diventato un Nick Raider con lo tetson, per altri ancora un fortunatissimo sbirro... Ma è un Tex che tutti noi abbiamo apprezzato e amato, così come abbiamo amato quel Kit Carson brontolone e "macchietta" che ci strappava sempre un sorriso durante i confronti verbali col pard... Bene questo per me è Claudio Nizzi, l'autore che mi ha fatto conoscere per primo Tex Willer, l'autore di Tex con cui sono cresciuto e che non finir? mai di ringraziare. GRAZIE CLAUDIO!!!Per rispondere alla domanda in cima alla discussione, e chiudere questo lungo escursus, vi dir? questo... Nizzi ha creato grandi storie, ha creato un grande Tex, lo hanno spremuo all'inverosimile e ne abbiamo visto, purtroppo le infauste conseguenze... Le sue ultime storie sono solo il risultato di un inverosimile sfruttamento, ma vi dico... Io qualche sua nuova storia, soprattutto se concepta dopo un lungo e distensivo periodo di riposo, la leggerei molto più che volentieri... Metterlo in pensione sarebbe, a mio parere, come chiudere in box una Ferrari solo perchè il suo motore è un EURO 1!!!

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  • 6 anni dopo...

Ero contrario al ritorno di Mancini all'Inter, sono contrario a quello di Ancelotti al Milan, sarei contrario a quello di Nizzi su Tex. Quando un ciclo si chiude, a voler ricominciare la cosa più frequente è fallire. E poi a Nizzi chi glielo fa fare? Deve forse dimostrare qualcosa a qualcuno?

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Io sarei felicissimo di rileggere Nizzi su Tex, perchè è l'autore che ho amato di più.

Nemmeno a me sono piaciute granchè le sue ultime storie, ma un autore che ha scritto certi CAPOLAVORI in passato non può essere giudicato male solo per le ultime.. e questo è quello che mi pare di capire leggendo certi commenti.

Penso che soprattutto ora che ci sono diversi autori, e non c'è l'urgenza che poteva esserci in passato (essendo l'unico a scrivere) riuscirebbe a regalarci altre belle storie, e credo che nemmeno a lui dispiacerebbe.

Leggendo il suo libro-intervista (Tex secondo Nizzi) mi è parso di capire che lui ha preso male le critiche ricevute nei siti internet, e sono d'accordo sul fatto che sono fastidiose.. e mi auguro che non succeda lo stesso con i nuovi autori.

Per me oggi, leggere su Tex Boselli, Nizzi, Ruju,Faraci e Manfredi sarebbe il massimo...

Spero che il curatore ufficiale si adoperi per farlo tornare su Tex...

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  • Rangers

Stando a quanto detto da Nizzi ad un raduno del nostro forum, per lui scrivere Tex è una fase ormai definitivamente conclusa.

 

Però ha già scritto un paio di avventure per Le Storie, delle quali una di prossima uscita! :)

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Di fronte a Nizzi, il mio atteggiamento è sempre bivalente: indubbiamente, le sue ultime storie erano davvero brutte e andavano criticate; d'altra parte, però, le critiche piovute su di lui, oltre che esagerate, nei toni e nei contenuti sono spesso andate oltre i limiti del lecito. Purtroppo, è un atteggiamento comune: basti pensare a Ruju che, prima ancora di debuttare sul mensile, in alcuni cantucci della rete era stato sottoposto a linciaggio preventivo: ricordo di aver letto addirittura minacce di morte nei suoi confronti, dopo che era stata annunciata la pubblicazione de "La prova del fuoco".  :rolleyes: Al che viene veramente da chiedersi in che termini spesso e volentieri si parli di fumetti che, va bene, sono una passione, ma in fin dei conti si tratta di qualcosa di men che futile.

 

Andando un po' più in generale, penso che Nizzi sia stato in un certo senso l'ultimo depositario del Tex classico. Intendiamoci: sapete tutti che sono a dir poco entusiasta delle storie pubblicate ultimamente, a causa di un Boselli e di un Ruju in forma strepitosa; eppure, dopo aver trascorso anni a leggere solo gli inediti per poi accantonarli senza aprirli più, negli ultimi mesi ho ripreso a leggere le storie più vecchie e... mi è venuta addosso una sensazione curiosa. Non ci sono dubbi sul fatto che, dopo il numero 400, qualcosa sia cambiato: la crisi di Nizzi, l'ingresso di nuovi sceneggiatori dallo stile più moderno, il nuovo copertinista... tutto ha provocato una cesura molto netta.

Non credo per colpa degli autori: si è trattato, semplicemente, dello Zeitgeist. Fatto sta che, se prima del numero 400 avevo l'impressione di leggere un Tex tutto sommato originale, dopo mi si è acuita la sensazione di leggere qualcosa scritto con sensibilità moderna e, aggiunta intorno, un po' di attrezzeria texiana.

Storie di Nizzi come "Sioux", "L'uomo con la frusta" e "Furia rossa" sono fra le ultime che mi diano la sensazione di assistere a un rito arcaico come nelle storie di GLB; dopo, fra la crisi di Nizzi da un lato e i nuovi sceneggiatori dall'altro, si sente la modernità entrare, prepotente. E non è una cosa negativa, anzi: innovare era probabilmente necessario, cercare strade nuove, modificare ulteriormente il comportamento di Tex dopo le revisioni già apportate da Nizzi... e non si può dire che ciò sia stato fatto male.

 

Fatto sta, però, che quando devo rileggere degli episodi di Tex, le mie scelte sono sempre e solo due: Gianluigi Bonelli e Nizzi.

Non penso che abbia senso un ritorno di Nizzi su Tex. Ormai nell'attualità è un capitolo chiuso. Ma per me continua a tornare ogni volta che rileggo "La congiura", "Sioux", "L'uomo con la frusta", storie scritte come nessun altro sapeva fare.

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