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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 14] L'ultimo Ribelle


bressimar
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Voto alla storia  

29 utenti hanno votato

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Non sono d' accordo, per me questa è una gran  bella storia, non un capolavoro, ma  una gran bella storia.

I disegni mi hanno molto soddisfatto, in particolare nella raffigurazione dei paesaggi e delle espressioni facciali, molto realistiche. La sceneggiatura é ottimamente realizzata, con dialoghi ben fatti( in particolare ricordo il discorso di Davis su Jackson e la sua battuta finale, classica ma semplicemente di effetto " Bei tipi quei due. Di gente come loro ormai si è  perso lo stampo. " La trama si sviluppa bene, divisa in due parti , una più efficace, in carcere, che non puo' non richiamare" In nome della legge", e una meno efficace ( fino all' esplosione) ma sempre interessante ambientata nel campo nemico. La parte dell' esplosione, con tutti i personaggi che agiscono contemporaneamente su fronti diversi, è  meravigliosa, ricchissima di suspense. Non mi aspettavo assolutamente la morte di Fremont, personaggio che mi era molto simpatico, e che a differenza di Barbanera, ho trovato ben riuscito. Ho scritto nella discussione sui personaggi grigi di Nizzi un commento sul personaggio

Il capitano  Fremont appare fin dalla sua prima apparizione nell'albo come una canaglia simpatica, e il suo apparente patriottismo per la causa sudista non puo' non indurre il lettore a essere indulgente con lui. Tuttavia, ecco un primo colpo di scena quando spiega a Tex e a Carson  che a lui della causa sudista in realtà  non gliene importa niente, e che combattesemplicemente per riempirsi  le tasche. Questo  apparente  cinismo affievolisce leggermente  lasimpatia del lettore nei suoi confronti. Ma ecco unnuovo colpo di scena quando Fremont non se la sente di uccidere le due sentinelle del deposito di esplosivi, eadirittura corre il rischio di esplodere pur di salvare il suo generale, al quale evidentemente  doveva essere molto affezionato. E con questo gesto eroico, per il quale ci rimette la vita, si riabilita completamente agli occhi del lettore e riscatta tutti i suoi crimini.

 

Il maggiore Corbett come cattivo non é il massimo( manca di carisma)  ma c' è  di peggio. Il generale  Jackson è invece un ottimo personaggio, bandito e assassino, ma uomo d' onore e innamorato del Sud.

Per me è 9.

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5 ore fa, Grande Tex dice:

una più efficace, in carcere, che non puo' non richiamare" In nome della legge

:blink: molto vagamente

 

5 ore fa, Grande Tex dice:

La parte dell' esplosione, con tutti i personaggi che agiscono contemporaneamente su fronti diversi, è  meravigliosa, ricchissima di suspense.

Io invece me l'aspettavo, così come mi aspettavo la morte di Freemont...come ho già detto, Nizzi trova la quadratura di una trama che altrimenti sarebbe stata davvero difficile da chiudere "texianamente"

Il risultato è soddisfacente ma è deludente per la mancanza di pathos e per il finale scontato della storia...ma va bene così,i capolavori per me sono ben altri.questa è una storia di Tex comunque da 7,i disegni sono da 6.

 

Curiosità: Il generale Jackson Nizziano rimanda  al mitico e famosissimo "Stonewall"Jackson,eroico ufficiale virginiano artefice tra le altre cose delle prime vittorie dell'Armata della Virginia Settentrionale...era chiamato la "stampella"di Lee per via della sua determinazione negli assalti e per le sue capacità di comando sul campo.Venne ferito a morte per sbaglio dai suoi uomini che non lo riconobbero durante una perlustrazione...e fu una perdita gravissima per Lee e per il Sud.

Ci sono due somiglianze tra i due Jackson: entrambi muoiono per mano dei propri uomini causa tragico incidente e non uccisi dal nemico... curioso, no?

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<span style="color:red;">19 minuti fa</span>, Barbanera dice:

molto vagamente

Intendevo nel senso che, appunto, ha una tematica affine ( Tex in un carcere che si scontra con un sorvegliante: ovviamente le analogie finiscono qui) 

Neanche per me è un capolavoro, ma non la vedo affatto scontata e senza pathos. Direi anzi esattamente il contrario.

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  • 2 settimane dopo...

Buon Texone scritto da Nizzi quando era ancora in forma.
Ho preferito la prima parte alla seconda, che comunque non mi é dispiaciuta, perché vado pazzo per le storie carcerarie.
Bel personaggio Fremont ma, come é consuetudine di quel periodo, quelli simpatici e potenzialmente "riadattabili" muoiono sempre.
Disegni di Wilson molto buoni in assoluto, ma carenti per quanto riguarda il volto del protagonista.
Voto alla storia: 7,4
Voto ai disegni: 8

  • +1 1
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  • 4 settimane dopo...

Ciao, questo Texone è tra i pochi che mi mancano. Posso chiedere se la ristampa Stella Oro ha le introduzioni ad hoc oppure ha gli stessi contenuti dell'originale? Perché senza introduzione e presentazione di Sergio Bonelli non sarebbe la stessa cosa.. Però l'avrei trovato a 3,99€ e lo vorrei prendere. Grazie :)

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Ma se anche non ci fossero ,4 €, se ben tenuto li vale tutti. A me la storia è piaciuta.

Certamente, solo che vorrei il Texone originale ma con questa occasione.. Soprattutto se ha gli stessi contenuti. Vediamo se aspettare o cosa ;)

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Ah ma per quello mi fido di sicuro. È solo che mi spiacerebbe vedere la costa diversa dal giallo del Texone. Per questo non l'ho preso nonostante l'occasione. E ora che so che ha gli stessi contenuti, mi sa che farò un'eccezione :)

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  • 1 anno dopo...

Buon Texone di Nizzi, che seppur scritto in periodi non più di massimo fulgore, si inserisce bene tra le buone riuscite della collana.

In particolare è molto riuscita la figura di Fremont, personaggio "grigio", non del tutto buono e non del tutto cattivo. Personaggio che, ad ogni modo, attira simpatia e muore valorosamente.

Gli altri personaggio sono più sbozzati ma comunque efficaci. bene Tex e Carson. Discreti dialoghi, sceneggiatura senza pecche e che procede correttamente e con coerenza.

Bene anche Wilson ai disegni, efficaci e godibili.

Nizzi 7 +

Wilson 7

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  • 1 mese dopo...

Allora...Concordo globalmente con tutti. Storia valida (7), con un paio di colpi di scena, con un personaggio come il Capitano Fremont molto interessante, con la tematica Guerra Civile sempre ricca di argomenti. Un Nizzi solido che però lascia poco spazio a siparietti e dialoghi brillanti. Wilson anche lui essenziale ma utile per l'ambientazione della storia.

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  • 4 settimane dopo...

Riletto oggi. Giudizio positivo su questo Texone che risale ormai a 20 anni fa. Ben riuscita in particolare la prima parte, di ambiente carcerario, dove Tex si guadagna in breve tempo la fiducia di Fremont. Quest'ultimo è il personaggio meglio riuscito dell'albo, una figura di valoroso ufficiale, disilluso però dalla guerra, in cui (proprio come Tex) ha visto troppi lutti e distruzioni. È il maggiore Corbett, furfante senza scrupoli, a pronunciare con disprezzo il suo epitaffio, senza rendersi conto invece di lodarlo, quando dice a Tex e Kit che Fremont giocava a fare il cinico, mentre era in  realtà un "dannato sentimentale". Nel finale dell'albo sarà poi Tex a dire a Carson e Davis che Fremont resterà nel suo ricordo, per il suo sacrificio nel tentare un disperato salvataggio del generale Jackson. Un omaggio insolito da parte di Tex ad un uomo che aveva fatto parte dell'altra barricata, sia nella guerra civile che nel rispetto della legge.  Il mio voto alla storia è un 8: un Nizzi ancora in gran forma. 8 anche ai disegni di Colin Wilson: mi sono piaciuti  il suo Tex e le ambientazioni, sia carcerarie che nel rifugio dei ribelli. Unico appunto, forse, un Fremont graficamente poco originale,  ispirato nell'aspetto, da  simpatica canaglia del sud, al Rhett Butler dell'indimenticabile Clark Gable.

 

  • +1 1
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  • 2 mesi dopo...

Il 14esimo Texone è una buona storia, ma nulla di più francamente. La prima parte è effettivamente molto efficace, ma la seconda, benché sostenuta d'animo dialoghi, non lo è altrettanto: molto parlata e oggettivamente con poca azione. Tex e Carson sparano i loro primi colpi oltre pagina 200 ed è curioso che, mentre per quanto riguarda altri Texoni, ci sia chi si è lamentato spesso della "mancanza di azione", non si ritrovi che anche questo ha lo stesso difetto, al netto di una sceneggiatura comunque buona.

Ben tratteggiato il personaggio di Fremont e, dalle pur poche battute che dice, anche il generale Jackson, fanatico del Sud ma comunque uomo d'onore. Mi unisco al coro di chi dice che non c'è un vero cattivo in questa storia, dal momento che Corbett è molto evanescente come personaggio. È già stato detto che Fremont è maggiore all'inizio della storia (resoconto di Davis) e poi invece diventa capitano? Ho notato questa incongruenza. 

 

Buoni i disegni di Wilson anche se I pards non si levano il cappello nemmeno per un secondo. Carson se lo tiene in testa persino mentre è da solo nella sua stanza d'albergo. Evidentemente temeva una insolazione. Non mi ha convinto appieno il volto di Fremont, ma si tratta forse di una mia idiosincrasia personale. 

 

Voto complessivo: 8

 

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  • 3 anni dopo...

Tra gli albi speciali del primo periodo , questo è per uno dei più belli e coinvolgenti, a tratti il migliore in assoluto. La storia parte in modo misterioso, nell' accettare e svolgere la missione affidatagli dal generale Davis Tex e Carson (Carson in realtà recita un ruolo apparentemente marginale in questa storia ma non poco importante ai fini della narrazione) si dimostrano dall' inizio alla fine determinati ma fatalisti nel modo più umano possibile. Il Tex che agisce in carcere si prende la scena (pur potendo contare sull'aiuto del direttore e di un secondino) ed è tra i migliori che si possano desiderare. Lega e fraternizza in un certo senso con i detenuti, ne comprende le fragilità; rimane consapevole del suo ruolo e della fortuna necessaria al buon esito del suo compito ma lascia trasparire i dubbi in merito alla sottile immoralità del suo comportamento, anche se necessario per uno scopo più importante, cioè evitare lo spargimento di sangue il più possibile. Come per tutte le grandi storie, riusciamo da lettori a immedesimarci fino in fondo al dramma dei vinti (i soldati e la gente del Sud) senza esserne soltanto giudici. Non solo Fremont si rivela un grande personaggio, ma con le sue decisioni mette in risalto anche tutti i caratteri dello stato maggiore del generale Jackson (un chiaro omaggio sembrerebbe anche dalla fisionomia al noto generale Stonewall Jackson, morto durante la guerra). 

Nizzi ancora una volta mette in risalto l'influenza negativa che il denaro esercita sulla mente umana nella celebre scena della caduta nel burrone del sacco di soldi e di chi cerca di salvarlo dimenticando se stesso. 

 

Forse l'unica parte un po' debole di questa storia è la fuga dal carcere, un po' troppo semplice, di Tex e Fremont, e la scomparsa repentina di alcuni personaggi della prigione che avrebbero meritato magari qualche pagina in più. 

 

I disegni sono molto adatti a questa storia perché sono a mio parere molto leggibili e mettono in risalto i tratti importanti dei personaggi, anche se non li rivedrei bene in altre storie ambientate ad esempio in delle foreste o in paesaggi dove è in risalto l' ambiente naturale. Inoltre sarebbe stato un po' più azzeccato per una questione di verosimiglianza non rappresentare i carcerati in modo così "civile" come è stato fatto, almeno negli abiti. Qui non so se la responsabilità sia stata più di Nizzi o di Wilson, forse è stata una scelta voluta, per attribuire maggiore carisma ai detenuti e sottolineare come in ogni prigione ci siano delle regole diverse. 

Nonostante queste piccole cose che si sarebbero potute magari aggiustare, "L' ultimo ribelle" è una storia indimenticabile, una di quelle che rimangono nella mente anche a distanza di molti anni, e che rileggerò sempre volentieri. 

 

Modificato da Hellingen
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Sui testi di Nizzi non dico nulla perchè ad un certo punto uno si stufa di dire le stesse cose (e scatenare le solite polemiche), ma anche senza di quelli, questo texone per me è stato un passo falso e un vero e proprio "tradimento" alla ragion d'essere della serie.

 

Per anni e anni abbiamo (giustamente) stigmatizzato le cose da "peracottari di provincia" che anche la Bonelli faceva con obbrobri tipo le faccine di Galep appiccicate sui disegni di Muzzi, giustificandole con "vabbè, erano altri tempi, non si dava alcun valore al fumetto", e poi lo vanno a rifare anche nel XXI secolo?

 

Fai una collana in cui ti vanti di prendere le maggiori firme del fumetto mondiale per dare la loro interpretazione di Tex (e Wilson è uno che in Francia ha fatto Blueberry dopo Moebius, mica pizza e fichi...), e poi... GLI FAI RIDISEGNARE LE FACCE DA MONTI?

 

Una presa in giro del lettore (io) che pensava di pagare un fumetti di Wilson, non di Monti (oltretutto non accreditato, quindi inganni pure il lettore), e spaventoso passo falso della Bonelli, che se voleva accreditarsi anche all'estero come editore serio per trovare disegnatori per i Texoni, diciamo che gli conviene che non si sappia in giro che fa di queste cose...

  • +1 1
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Mi sorprende che non ti sia piaciuto neanche questo Texone per i testi,visto che per me é uno dei più Bonelliani di Nizzi.

 

La faccenda del viso di Tex é giusta fino a un certo punto.Se a Wilson veniva antipatica, non mi sembrava la pena di rinunciare a tutta la sua magnifica opera solo per il volto.Lo si poteva lasciare come lo aveva fatto lui,ma forse molti lettori avrebbero protestato( tra l altro Monti é stato anche abbastanza bravo ad imitarlo) 

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Grande Tex dice:

La faccenda del viso di Tex é giusta fino a un certo punto.Se a Wilson veniva antipatica, non mi sembrava la pena di rinunciare a tutta la sua magnifica opera solo per il volto.Lo si poteva lasciare come lo aveva fatto lui,ma forse molti lettori avrebbero protestato( tra l altro Monti é stato anche abbastanza bravo ad imitarlo) 

 

La faccenda del viso di Tex è gravissima, altrochè. Se non gli garbava come Wilson faceva Tex (gli avranno fatto fare delle prove, suppongo) il Texone allora lo fai disegnare in toto da Monti, senza fare quello scempio.

 

Tra l'altro, come si vede da queste tavole originali, il Tex di Wilson era perfetto...

cpHon9VI_0904200800031gpadd.jpgwilson-tex-speciale-no-14-l-ultimo-ribel

  • Grazie (+1) 1
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A me questa storia di Nizzi piacque molto, come tutte le sue della guerra civile (anche l'altro Texone, L'uomo di Atlanta, è molto bello, per non parlare di Anderville, ovviamente). 

 

Ma sui disegni è semplicemente aberrante ciò che è stato fatto, contravvenendo lo spirito di questa pubblicazione e offendendo un grande artista quale Wilson è. Peraltro senza nemmeno motivazioni valide, perché le tavole postate sopra da Magic Wind (che ringrazio perché non le avevo mai viste) dimostrano che non c'era davvero nulla che non andasse nella caratterizzazione di Tex. Molto più eretici i Tex di Breccia e Kubert, ad esempio (il primo l'ho trovato insopportabile, con quel naso adunco a me indigesto), ma mai avrei voluto che venissero sostituiti con un'operazione di taglia e cuci di pessimo gusto. La Bonelli alle volte era davvero inscusabile...

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Pubblicato (modificato)
58 minuti fa, Piombo Caldo dice:

Scendiamo in piazza perché pubblichino il Texone con i volti di Wilson

:old:

 

Da quello che vedo le modifiche non sono state fatte sulle tavoli originali quindi tecnicamente la cosa sarebbe fattibile (bisognerebbe recuperare tutte le tavole originali, o perlomeno quelle modificate, però).

 

Le tavole originali, peraltro, hanno già il lettering in italiano quindi deve essersi trattato di una modifica fatta all'ultimo momento.

 

Comunque anche in Francia L'ultimo ribelle è stato pubblicato con i "braghettoni" di Monti, quindi una versione originale di Wilson di fatto non esiste.

 

 

 

 

Modificato da Magic Wind
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