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[Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest


bressimar
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Voto alla storia  

70 utenti hanno votato

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Io infatti mi divertii parecchio, all'epoca, a trovare le stesse ambientazioni del capitolo ottavo della saga di Don Rosa e a confrontare il modo diverso in cui erano state raffigurate lì e nella storia di Boselli e Font.

 

Font che comunque, secondo me, è qui all'apice della sua carriera texiana insieme a "Gli assassini". Il suo stile è sempre riconoscibilissimo, ma poi sulla serie regolare è diventato molto più scarno ed essenziale e con anatomie sempre più imprecise.

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">47 minuti fa</span>, virgin dice:

Font che comunque, secondo me, è qui all'apice della sua carriera texiana insieme a "Gli assassini". Il suo stile è sempre riconoscibilissimo, ma poi sulla serie regolare è diventato molto più scarno ed essenziale e con anatomie sempre più imprecise.

 

Il massimo assoluto di Font è con Colorado Belle :old:

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<span style="color:red;">13 minuti fa</span>, pecos dice:

 

Il massimo assoluto di Font è con Colorado Belle :old:

 

concordo.

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<span style="color:red;">45 minuti fa</span>, pecos dice:

 

Il massimo assoluto di Font è con Colorado Belle :old:

 

<span style="color:red;">30 minuti fa</span>, Leo dice:

 

concordo.

 

Una volta tanto sono in disaccordo con voi Pards.

Per me il capolavoro di Font è "Gli assassini".

Sarà per la storia, che è la mia preferita, ma Font qui si cimenta con gli ambienti più disparati e i risultati sono invidiabili.

Anche il formato del texone ha la sua importanza.

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"Colorado Belle" straordinaria per le atmosfere e la recitazione dei personaggi: sono d'accordo. Ma come segno, qui e ne "Gli assassini" Font è molto più ricco e accurato, non si può negare.

  • +1 1
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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, pecos dice:

Rileggendo la storia, mi sono divertito a seguire il viaggio dei pards attraverso gli sconfinati territori del Nord-Ovest su Google Maps. E ho così scoperto, grazie ai puntuali riferimenti geografici sparsi nella sceneggiatura, che i nostri hanno seguito la pista che qualche decennio dopo sarebbe stata percorsa da orde di cercatori d'oro nella mitica corsa all'oro del Klondike - nonché da Zio Paperone in "Back to the Klondike" :lol:

Da Skagway al Chilkoot pass, e poi giù verso Whitehorse, i luoghi sono tutti riconoscibili, così come quel mitico "canalone" sul Chilkoot pass di cui ci sono foto d'epoca incredibili sul web. Ancora una volta, anche dietro una storia di pura avventura Borden cela una documentazione attenta e accurata, e spunti di approfondimento davvero interessanti. Tra l'altro, il percorso è addirittura tutto "mappato" con street view! Ma magari Borden c'è stato di persona?

 

ps: ovviamente io alla storia ho dato 10...

 

Sì, sono  stato da Skagway a Whitehorse a piedi attraverso il Chilkoot Pass.

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<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, borden dice:

 

Sì, sono  stato da Skagway a Whitehorse a piedi attraverso il Chilkoot Pass.

 

E ne parlasti nel primo Almanacco dell'Avventura, con un piccolo reportage di quei luoghi

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Io continuo a ritenerlo il Maxi più bello uscito finora. Tanti personaggi, cattivi degni di questo nome, flashbacks suggestivi. Disegni poi, spettacolari. 

Inoltre, questo Maxi ha il pregio di dare spessore e rilievo a Jim Brandon: fino all'uscita del Maxi, l'ufficiale dei mounties era sempre stato soprattutto un pretesto per una storia nel grande Nord; stavolta, invece, lui è un co-protagonista, vive una storia d'amore non corrisposto, lotta per la sua vendetta.

 

Mi piacerebbe che anche a Montales fosse riservata una storia del genere. Che io ricordi, non ci sono storie che trattino con questa profondità il personaggio del governatore messicano ex desperado. L'unica storia che ricordo forse è quella con un vecchio amico-nemico di Montales in fascia 500, storia tuttavia che non ho mai più ripreso, essendo una delle poche avventure boselliane a me davvero sgradite.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

 

Sì, sono  stato da Skagway a Whitehorse a piedi attraverso il Chilkoot Pass.

A piedi? Tu sei tutto matto, saranno più di 150 km ! Io ho fatto il Mortirolo una volta, mai più lo giuro.

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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

anche di quello di Berardi? 😉

 

Quello è fuori concorso :D 

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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

A piedi? Tu sei tutto matto, saranno più di 150 km ! Io ho fatto il Mortirolo una volta, mai più lo giuro.

 

 

Per le montagne è più breve. Si fa in quattro giorni, io lo feci in tre tornando la sera del quarto in Alaska con la ferrovia storica a vapore. 

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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Per le montagne è più breve. Si fa in quattro giorni, io lo feci in tre tornando la sera del quarto in Alaska con la ferrovia storica a vapore. 

che figata.

bè, complimenti.

 

Però già che c'eri potevi studiarti un po' di più gli indiani di quelle parti.

Sekani nello Yukon, pfui.

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E  comunque si sbaglia, perchè la storia non si svolge solo nello Yukon , ma anche nel Northwest Territory, come dice il titolo. Perciò i Sekani ci stanno!

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, borden dice:

E  comunque si sbaglia, perchè la storia non si svolge solo nello Yukon , ma anche nel Northwest Territory, come dice il titolo. Perciò i Sekani ci stanno!

Grrrrr... eresia.

I Sekani abitavano in British Columbia, sui rami sorgivi del Peace River, Finlay e Parsnip, per la precisione.

Che volete farci, non è ossessione, è passione incrollabile.

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">4 ore fa</span>, borden dice:

Sì, sono  stato da Skagway a Whitehorse a piedi attraverso il Chilkoot Pass.

 

Grande!

 

Hai qualche lettura da consigliare sulla storia della corsa all'oro nel Klondike?

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, navajo warrior dice:

Grrrrr... eresia.

I Sekani abitavano in British Columbia, sui rami sorgivi del Peace River, Finlay e Parsnip, per la precisione.

Che volete farci, non è ossessione, è passione incrollabile.

Ci fosse ancora Telemike, col domandone finale sull'argomento a scelta, sbaraglieresti tutti i concorrenti e saresti campione in carica per alcuni lustri.

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1 minuto fa, navajo warrior dice:

Ci puoi giurare, e non scherzo.

Peccato che sono troppo timido, non ricorderei nemmeno il mio nome davanti a una cam.

Mi ricordi mio zio.

Era uno dei più grossi esperti italiani di indiani. Aveva centinaia di libri e scrisse lui stesso libri ed enciclopedie (ricche anche di materiale fotografico) sulle varie tribù, che però non pubblicò mai. Era single e casa sua era letteralmente immersa nel mondo degli indiani. Libri, poster, statue...di tutto.

Non è mai voluto andare negli Stati Uniti per l'odio che covava verso chi quegli indiani aveva sterminato.

Purtroppo è mancato non ancora settantenne due anni fa, dopo aver contratto l'alzheimer. Non riusciva più a ricordare nulla dei suoi indiani e nemmeno di noi parenti. Mi manca.

Modificato da valerio
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Non  è che Navajo non abbia ragione.Ma ha torto nel contesto.

Non esiste opera di fiction dall'Iliade in giù, che non sia esente da anacronismi o incongruenze geografiche.

Dal punto di vista narrativo questo non è mai stato considerato un errore.

Lo sarebbe, e grave, in un saggio scientifico.

Nella narrativa si chiama "licenza".

 

 

 

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