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TWF - Tex Willer Forum

[583/584] Missouri!


Voto alla storia  

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  • Rangers

Si infatti è famosa la traduzione, ma trovo che la versione in lingua originale renda meglio quel senso di tristezza ed emozione che invade quei soldati che la stanno intonando. Un altro esempio lo ritroviamo anche nella storia Gli Invincibili, quando cantano quella ballata tradizionale irlandese, sotto c'era la traduzione in italiano. :trapper:

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Grazie, Sam. A mio parere però il testo italiano, proprio perchè la canzone è molto nota anche da noi, avrebbe aiutato i lettori a evocare anche la musica, cosa non scontata con il testo originale visto che non tutti i lettori italiani hanno familiarit? con l'inglese.

Modificato da NuvolaRossa75
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Grazie, Sam. A mio parere però il testo italiano, proprio perchè la canzone è molto nota anche da noi, avrebbe aiutato i lettori a evocare anche la musica, cosa non scontata con il testo originale visto che non tutti i lettori italiani hanno familiarit? con l'inglese.

La versione italiana non l'avevo MAI sentita. E mi pare pure brutta. Che io sappia, persino negli oratori italiani cantano questo testo (almeno il ritornello) in inglese. E' un po' come Clementine o London Bridge. La versione inglese è quella più nota ed evocativa. E comunque non ha importanza perchè non avrei MAI messo in bocca ai personaggi la versione ritmica italiana con quel linguggio finto e datato, semmai la traduzione letterale in dida. Borden
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Finito di leggere.
Le poche avventure in flashback di GLB narravano quasi tutte di avvenimenti già conclusi, ?il passato di Tex? , ?tra due bandiere?; l'unica che ricordo, adesso, che ha lasciato qualcosa in sospeso con il passato è stata ?Il giuramento?, e , in verità, ho sempre considerato assurdo che Tex lasci il conto in sospeso con gli assassini della moglie per anni, e per questo (secondo me) è meno ?stile Tex? di tante altre?

Ma evidentemente, secondo Boselli (anche secondo Nizzi, a dire il vero), Tex ha lasciato così tante cose in sospeso con il passato, che ci sarà da leggere ancora per parecchio tempo in flashback?
Storia tipicamente ?boselliana?anche per la quantit? di co-protagonisti: tanti, ognuno con un proprio ?spessore?, ognuno con una sua ?vita? da raccontare?Ma le pagine a disposizione son davvero troppo poche.
L'albo mi sorprende positivamente, comunque, la narrazione è piena di azione, e si potrebbe dividere in questi episodi:
La rapina,
La partenza dei pard,
Trading River,
Tex nel campo dell'unione,
Tex nella fattoria incendiata,
Tex nel campo dei jayhawker,
Glendale,
il dott Edwards nella fattoria dei Mckendrick,
la scazzottata,
la spia.
Tutti questi episodi sono ben ?legati? tra loro, in sole 110 pagine, un ottimo lavoro di sceneggiatura. Tex afferma , forse per la prima volta, che il figlio Kit non era nato durante la guerra di secessione, altre volte era stato lasciato nel vago.
Degna di nota questa frase di Tex ?Nel corso di una guerra civile, le cose non sono mai sempliciòE? difficile distinguere gli amici dai nemici.?

Tex a pagina 29 fa riferimento ai fatti accaduti nella cittadina di Lawrence; per leggere una versione in ?formato bonelli? di quanto accadde in quel paese e sapere di più su John Brown vi consiglio ?Kansasè, de ?Storia Del West? (Collana Rodeo nr.19).

Stavo per criticare Boselli alla fine di pagina 41, ma mi è bastato girar pagina per dovermi ricredere!

Se dovessi esprimere un voto adesso darei un bel sette, ma aspettiamo, vedremo come continua, ci sarà qualche sorpresa, immagino, nel prossimo albo?

Per i disegni, uhm, l'immagine più bella che ho trovato nell'albo è quella con i quattro pard al galoppo a pagina 28, ma ahimè, a ben guardare è una variante a un'immagine già vista ne ?il profeta Hualpai?; degni di nota i tanti ?chiaroscuri?, proprio d'effetto, tra tutte la prima striscia di pag.20.
In questo albo Mastantuono, non replica i bei disegni del texone, peccato: paesaggi, luoghi personaggi vanno benissimo, belli, ma quello che gli riesce peggio, sempre secondo me, è proprio Tex?

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Preso e letto stamattina! B) Boselli intavola un racconto intricato, zeppo di emozioni, pathos, adrenalina e personaggi sfaccettati. In questo primo tempo tutti gli ingredienti per mettere a segno un altro tiro indovinato sono serviti in un contesto denso ed articolato. Ottimi i testi, ottimi i disegni. West a tutto tondo. La copertina è ripresa pari pari da una vignetta interna. Un'altro albo che ti fa trepidare per leggere la continuazione. :shifty:

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La versione italiana non l'avevo MAI sentita. E mi pare pure brutta. Che io sappia, persino negli oratori italiani cantano questo testo (almeno il ritornello) in inglese.

Da addetta ai lavori dico che per me la traduzione brutta non è per niente. :generaleN: E' è una traduzione ritmica, non letterale, come se ne sono fatte fino a poco tempo fa anche in contesti letterari e cinematografici. Confermo che il ritornello è cantato in oratori, campi da scout ecc. in inglese, ma solo quello, tutto il resto è in italiano.


In ogni caso de gustibus ... e poi la storia appartiene in primis all'autore, giusto? :soldaton:

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Ho preso oggi il n. 583. Naturalmente è IMHO ancora presto per dare giudizi, ma ( oltre a notare che i pards ci sono tutti, contrariamente a quanto sospettavo ) posso già dire che i disegni di Mastrantuono mi sembrano più gradevoli di quanto le tavole anticipate lasciassero presagire. Quanto alla storia, è interessante l'evocazione dell'ambiente del Missouri all'epoca della Guerra Civile, con ambo le parti in lotta a gareggiare in ferocia ( si sottolinea maggiormente quella dei nordisti, ma

non per questo i filosudisti appaiono come cherubini, come mostra la scoperta fatta dagli Jayhawkers di schiavi neri in catene, che serve loro come pretesto per sterminare tutti gli abitanti maschi di un villaggio
mentre la tecnica narrativa di Boselli ( pur con alcune soluzioni da lui sperimentate fin dall'epoca de "Il passato di Carson", come l'uso di una canzone, in questo caso "John Brown's body", a contrappuntare l'azione, specie nei momenti più crudi ) sembra rifarsi al precedente bonelliano de "Il giuramento" ( anche se non credo che il nostro ranger possa provare per gli Jayhawkers, per feroci che siano, lo stesso odio nutrito per Brennan e Teller ) con il lungo flashback che prepara la rapida resa dei conti in tempo reale ( che sarà rapida è naturalmente soltanto un mio sospetto, ma, tenuto conto che alla fine dell'albo in edicola siamo ancora nel bel mezzo del flashback, mi pare abbastanza fondato.... ).
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Prima veloce lettura. Solito "caravanserraglio" di personaggi piu' o meno assortiti con Tex " piccino piccio' " in mezzo a tutti. Dialoghi poco "texiani". Non mi piace molto il Tex reso da Mastantuono ( che pur considero bravissimo ): un po' troppo " dolci " i tratti del suo volto. Rileggero' la storia con calma per un commento, magari, piu' completo. :trapper:

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Bella, bellissima storia (almeno fino a questo momento). Ho avuto un po' di difficolt? a seguire tutta la spiegazione dei jayhawkers e della situazione tra missouri e kansas. Ma una volta iniziata la storia vera e propria , mi sono divorato l'albo. Storia ricca di episodi e situazioni che sono stati ottimamente rilegati tra loro. C'è molta crudeltà in queste tavole, non necessariamente grafica come

la fucilazione del padre e del ragazzo missouriano
, e il tutto contribuisce ad accrescere il senso di angoscia che sicuramente è condiviso anche da Dick e Tex. I disegni non sono perfetti, ma sono dinamici e sporchi: l'ideale per raccontare una storia altrettanteo "sporca". Spero solo che quest'ottima prima parte non venga risolta frettolosamente con un duello tex vs 7° cavalleria.
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Ho letto velocemente l'albo ieri, e a prima vista si dovrebbe rivelare una grande storia. I flashback di Tex durante la secessione non hanno mai deluso, ma per la prima volta il grave problema dei "cani sciolti" che da entrambe le parti avevano come scopo solo il saccheggio viene portato realmente in primo piano. Forse - dico "forse" - il giovane Tex d' un certo segno di piccionaggine quando beve come acqua

la dichiarazione che i due missouriani beccati con quei bei cavalli saranno portati davanti al comandante.
. Mi pare che dopo aver capito con che tipetti ha a che fare avrebbe dovuto quanto meno sospettare qualcosa... Una curiosità: visto che la musica di John Brown's body è la stessa dell'inno religioso My eyes have seen the glory..., quale canzone è nata per prima?
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Una curiosità: visto che la musica di John Brown's body è la stessa dell'inno religioso My eyes have seen the glory..., quale canzone è nata per prima?

Il testo di questa versione è di Julia Ward-Howe, che lo compose nel 1861 proprio in alternativa al testo di "John Brown's body" (ritenuto "letterariamente grossolano") , che a quanto pare è una creazione collettiva dei soldati del 12?reggimento del Massachusetts . La musica è l'elaborazione di una melodia popolare di inizio Ottocento.
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Si può aggiungere a quanto detto da Nuvola che la versione ritenuta "grossolana" è proprio quella cantata dagli Jayhawkers in "Missouri" ( del resto, non è che questi guerriglieri - banditi potessero essere sensibili ai valori letterari e musicali

per quanto alleggeriscano i cittadini filosudisti di Glendale anche di un pianoforte
)e che non mancarono tentativi di "nobilitare" il testo della canzone senza arrivare ad una ricomposizione ex novo. Tra essi, uno dei più noti è quello dovuto all'allora presidente dell'universit? di Harvard William Weston Patton ( 1821 - 1889 ), sul quale è basata la versione italiana citata da Nuvola. La versione originale di "John Brown's body", quella di Weston Patton e il "Battle Hymn of the Republic" possono essere trovate e confrontate qui ( si tratta di un sito sul processo e l'esecuzione di John Brown nel 1859, alla quale si fa pure riferimento nell'albo ). Modificato da Pedro Galindez
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Letta, anzi divorata, questa sera. Storia molto bella, carica di emotivit? e caratterizzata da episodi che fanno capire cosa fosse la guerra a quei tempi, dove non eri mai sicuro, e i guerrilleros ti potevano capitare in casa in ogni momento. Il tratto di Mastantuono è si sporco ma addattissimo a questi tipi di storia. A quanto ho potuto vedere

Carson sarà presnte nela storia, ma aspetto il secondo albo per esserne sicuro
, come spero che questa storia non si risolva con un frettolso scontro finale come ne "le capane di san rafael" che chiuda troppo velocemente una storia che ha le potenzialita per diventare una storia da ricordare
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Come molti, anch'io spero che la storia non venga chiusa velocemente.

Tex deve assolutamente rifarsi, dopo aver assistito a certi crimini. Di fatti se escludiamo la parte dove rischiava di finire arrosto, resta praticamente fermo.
L'inizio è buono (mi piace molto) anche se, come gia detto da Nightwing, si fa un p? fatica, a volte, a tenere il filo sulla "questione" Missouri-Kansas, ma tutto sommato la situazione era un po complicata.
Sicuramente questa storia presenta aspetti diversi della guerra di secessione rispetto a "Tra due bandiere" bench? i protagonisti siano gli stessi, ovvero la crudeltà di intere guarnigioni(sia nordiste che sudiste), nei confronti dei civili. Quello dei jayhawkers e dei bushwackers era un argomento, effettivamente, da approfondire.
Per i disegni confermo quanto detto precedentemente... sono buoni ma alcuni personaggi proprio non mi piacciono (compreso Tex).
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  • Rangers

Ho appena finito di leggere questo primo tempo. Prima di tutto i disegni mi sembrano ancora migliori delle anteprime, anche se qualche indecisione sul volto di Tex, si nota in qualche vignetta; e Damned Dick, un p? irriconoscibile dal modello Galeppiniano. Per il resto il tratto di Mastantuono è riuscito a ricreare alla perfezione l'ambientazione, i personaggi e le atmosfere di quel tragico periodo. Per quanto riguarda la storia, mi sembra molto buona:

nonostante l'albo sia veramente corto, Boselli è riuscito a metterci dentro tantissime situazioni. Mi è piaciuta particolarmente la parte iniziale con la "rapina", tra virgolette dato che si tratta di pura vendetta. Molto interessante la caratterizzazione delle due bande di guerriglieri: Jayhawkers, dalla parte del Nord e i Bushwackers, per il sud, ma alla fine sono praticamente la stessa cosa dal punto di vista dei metodi. Mi chiedo come abbiano fatto poi a runirsi alla fine, i due capibanda, sarà molto interessante seguire anche per questo motivo il prossimo numero. :trapper: Ben raffigurato è il tragico periodo, nel quale si svolge il flashback con saccheggi, soprusi, incendi e fucilazioni dietro l'angolo ad ogni minimo sospetto. Molto interessanti tutti i vari personaggi che incontriamo, dal meno importante guerrigliero, il dottore, il giornalista, Jude West da una parte e Rhett dall'altra, entrambi odiosi e spietati, Robbins con i suoi ideali. Tex e Dick, inutile dire che si comportano alla grande sia nel bel mezzo delle sparatorie, che delle scazzottate. Chissà quanto durer? ancora il flashback, ma già non vedo l'ora di vedere i pards riuniti a dare una bella lezione ai cattivi di turno, che finalmente sono veramente odiosi!!
Ancora presto per dare voti, ma direi che siamo sulla buona strada per un altro capolavoro. :inch: :N: :colt: :S:
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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Letto il primo tempo ieri sera e direi che non sono rimasto per nulla deluso, anzi.... Definiriei la storia, almeno sino a questo momento una "classica Boselliana", nel senso che contiene tutti, ma proprio tutti, gli elementi tipici di questo autore. Ci sono gli antagonisti infingardi e cattivi sino al midollo, pesonaggi loschi e senza scrupoli e privi di coscienza, pronti a passare sulla pelle di chiunque pur di fare i propri interessi. C'è uno sfondo storico particolarmente detagliato che rimanda ai terribili anni della guerra civileSovrabbondano le emozioni "forti" come rabbia, odio, paura, rancore... C'è un Tex giovane, inesperto, provato dalle fatiche della guerra, accompanato da un particolarmente "pacifico" Damned Dick.... Sovrabbondano, come è giusto che sia per una storia di questo genere, la violenza e il marciume della società umana... E' ancora presto per dare un giudizio definitivo qui e ora, di sicuro questa primaparte contiene diversi elementi che possono catapultarla nell'empireo delle storie texiane... ma resto in attesa del seguito!! ;) ;) ;)

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Guest Wasted Years

Contiene SPOILERLetto l'albo, mi sono fatto un'idea abbastanza precisa che vado ad illustrare. Devo dire che l'albo non mi è piaciuto molto, a parte lnizio promettente, con una situazione molto interessante ed anche classica nella serie, mi ricorda diversi inizi di GLB, e devo dire che attira il lettore nella storia. Poi ho trovato un Tex con la faccia buia spiega ad un piccolo falco ragazzino brufoloso la storia dei Jayhawkers e dei bushwackers, pesante come un macigno da leggere, mi è venuto francamente sonno. Magari spiegata in maniera più immediata senza indulgere nei paroloni e nei frasoni avrebbe acquistato di immediatezza ma vabb?. Primo flashback noiosissimo, mi spiace dirlo ma la penso così. Nel successivo flashback Tex e Dick vengono inviati a fare le spie presso una famigerata compagnia di abolizionisti delinquenti, dove entrambi assistono come spettatori all'evolversi della vicenda, con un paio di moti di ribellione, che per fortuna ci sono, che riescono a far comprendere esattamente al capitano West che sono delle spie e a fagli progettare di farli fuori insieme all'unico soldato integro. Finora ho trovato la vicenda noiosa e piena di lunghe ed intricate spiegazioni storiche, se avessi idealmente voglia di tediarmi tanto ho sempre la tessera della biblioteca del dipartimento di storia. Tex agisce solo per salvarsi la buccia ed alla fine, facendo fare un'ottima figura a Dick e mediocre a sè stesso. Buoni i disegni ma non eccellenti, in ogni modo dalle anteprime credevo molto peggio. Più che accettabili ed anzi a tratti molto adatti alla vicenda. Naturalmente spero di ricredermi col prossimo albo.

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Come promesso a me stesso mi sono riletto l' albo e, debbo dire, che le prime impressioni sono state confermate. Purtroppo. Boselli non cambia di una virgola il suo modo di accostarsi a Tex scrivendo sempre storie piene zeppe di personaggi ambigui e non che, alla fine, non possono che " offuscare " il nostro Ranger. Inoltre a fianco del nostro a dargli manforte c'è sempre qualche " estraneo " anche quando gli altri pards sono presenti. Ora va bene qualche volta ma sempre mi rende perplesso. Certo Tex non fa figure barbine ( ci mancherebbe che Boselli si mettesse a scrivere come qualcun altro autore che ben conosciamo ) pero' non mi sembra un " salvacondotto " a 360?. Non stiamo leggendo Dampyr ( dove frequentemente il protagonista lo si vede solo nella copertina ) ma Tex. :capoInguerra: In questa prima parte il Ranger, forse, non è cosi' piccolo come ha affermato nel mio primo post pero' diverse situazioni mi sono piaciute poco: ad es. l' entrata in scena di Tex praticamente a pag. 40 ( di un albo di 110 pgine ! ) oppure quando, nelle scene finali, lascia a Dick il compito di sbarazzarsi di tre dei quattro uomini che importunavano la vedova del soldato; poi, è sempre un po' troppo " perbenino ", attento a non sganciare piu' di un pugno al malcapitato di turno o troppo " introverso " con quei frequenti " mmm....." che Boselli gli fa pronunciare. A proposito dei dialoghi, li trovo piu' " Kenparkeriani " o da " Storia del West " che da Tex, quindi anche prolissi, un po' noiosi ( in questo concordo con quanto affermato da Wasted Years ). Mastantuono ( che considero un gran disegnatore ) non mi ha convinto del tutto, specie nel rendere graficamente il volto di Tex ( poco " espressivo " al confronto di quello piu' " duro " di Ticci o di Ortiz ) o di Carson, per quel poco che si è visto. Hasta lu?go, amigos :trapper:

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  • Rangers

Una curiosità sulla copertina.. Guardandola attentamente da vicino, mi sembra che i lineamenti di Tex non siano quelli classici di Villa.. voi che ne dite? E' possibile che ci sia una "seconda mano"?

Personalmente dubito ci sia una seconda mano che abbia delineato il volto di Tex. Forse sembra diverso perchè illuminato dalle fiamme e forse anche perchè Claudio ha cercato di renderlo un p? più giovane dell'attuale periodo!! :D
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Finalmente l'ho letto anche io questo nuovo Tex..... devo dire che mi è piaciuto molto la storia. Devo dire anche che come ci si aspetterebbe da un flashback che ritrae la situazione durante la guerra di secessione ci sono molte scene forti

come per esempio la fucilazione di tutti gli uomini di Trading River solo per il sospetto di aiutare un gruppo di ribelli chiamati Lanterne nere.
Per quanto riguarda Jude West
? un criminale senza scrupoli proprio come me lo immaginavo, come nella fucilazione dei 2 cacciatori
in conclusone i disegni di Mastantuono sono molto belli anche se IMHO la testa di tex mi sembra un rettangolo :P ....... sono davvero curioso di leggere il seguito di questa avventura
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Letta e riletta da giorni, la prima volta in classe durante un' ora di supplenza!Che dire.. promette bene, ho trovato solo due nei:1. forse due albi sono pochi per una storia che potrebbe aver tanto da dire..2. le facce disegnate da Mastantuono, specialmente se non in primo piano, non mi piacciono molto.. per il resto i suoi disegni mi piacciono molto, gran bello stile. Tra i tanti pregi quello dei disegni, di ''Damned'' Dick (che io non conosco: è già apparso qualche altra volta nella serie?), la copertina (dopo una 'la preda umano' non esattamente esaltante..), il lavoro di Boselli ben fatto.. Vorrei che ci si soffermasse sulla figura di Jude West e dei suoi seguaci.. anche tra noi si nascondono dei ''jayhawkers'' del XXI secolo, gente che ufficialmente non ha nulla da nascondere, ma che in realtà sono dei criminali.. stiamo attenti e soprattutto impediamo che calpestino i nostri diritti!p. s.: chi, cortesemente, mi può dire in che albi è trattato il tema della Guerra di Secessione? Io ho già individuato gli albi nn. 104-105-106

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  • Rangers

Provo ad aiutarti, Giant_Rick. Innanzitutto Damned Dick compare per la prima volta nella storia di Tra Due Bandiere e seguenti (albi 113-114-115). Poi ritorna nella storia di Glorieta Pass di Boselli-Gattia/Dotti, che sarebbe nell'almanacco del West 1998. Questo, se non dimentico qualcosa, dovrebbe essere il suo terzo ritorno a fianco di Tex. Il tema della Guerra di Secessione è trattato in vari numeri, a partire da molto lontano nella serie: nel numero 17 (Gli sciacalli del Kansas e per vari altri numeri dopo), viene rievocata la storia di John Brown e lo scoppio della guerra. In quella storia c'era anche Kit Willer, come si sa poi più tardi, appunto nei nuemri 113-115, GLB stravolse il tutto, affermando che il giovane Willer non era nato allo scoppio della guerra. Altri numeri (oltre a Glorieta Pass), la bellissima Fuga da Anderville di Nizzi-Ticci, numeri 297-298-299. Accenni di guerra anche nel Texone, L'uomo di Atlanta n.10 (pezzi di guerra in flashback) e nel n.14 L'ultimo Ribelle. Qualcosa anche nel Texone L'oro Del Sud, ma solo vari Flashback, dove Tex non compare nemmeno. Mi pare di non averne dimenticate altre, poi qualcuno può correggere o aggiungere. :trapper:

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