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TWF - Tex Willer Forum

[384/387] Furia Rossa


bressimar
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68 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Giovanni Ticci
Periodicità mensile: Ottobre 1992 - Gennaio 1993
Inizia nel numero 384 a pag. 68 e finisce nel numero 387 a pag. 78



Riuniti in bivacco, Tex narra a Kit Willer e a Carson del suo primo incontro con Tiger Jack. Il giovane Navajo, per conquistare la mano della bella Taniah, porta in dote un enorme branco di cavalli soffiati all'esercito, beffando altri due pretendenti. Ma la felicit? dei due giovani dura poco: un pugno di Utes rapisce Taniah e la sua amica Mi-Ni-Teh? Tex continua a narrare. Taniah, viene venduta dagli Utes ai comancheros di Cardenas in cambio di armi e whisky! Il Navajo, dopo aver trucidato i vili rapitori, bracca i carri dei trafficanti, scoprendo che il capo aveva preso un'altra strada e portato le giovani donne a Santa Fe. Willer, già da tempo sulle tracce dei contrabbandieri, segue ora la pista di sangue lasciata da Tiger Jack. A Santa Fe, l'orgoglioso guerriero si mette nei guai con gli sgherri di Cardenas, e soltanto l'intervento di Tex è che lo nasconde nel suo albergo è lo salva dalla morte! Il comanchero Cardenas ed Ernie Benson, padrone di una distilleria che viene incendiata da Willer, sono pedine di una banda di trafficanti di armi e whisky facente capo a Don Liborio Torres, ex governatore del New Mexico prima che il territorio passasse agli Stati Uniti. Tiger Jack, in cerca della donna amata, lavora di coltello su Cardenas e, prima di giustiziarlo, viene a sapere che Taniah e Mi-Ni-Teh sono segregate nel covo del capobanda, sui Monti Sacramento. Superati vari sbarramenti di sentinelle, Tex e il guerriero navajo penetrano nella villa di Torresè Nel covo di Torres, Tiger Jack apprende che Taniah si è suicidata per non cedere alle voglie del laido don Liborio! Il Navajo è furioso: prima di fuggire dalla tana dei comancheros, la sua lama beve il sangue del bieco trafficante.

 

 

© Sergio Bonelli Editore

 

 

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Un Tiger Jack mai visto così protagonista e così sanguinario...
Forse in questi anni una storia del genere non sarebbe stata scritta.
Ma comunque una storia caratteristica, in quanto alle soglie del numero 400, viene svelato il passato di Tiger... che ne dite?

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  • 3 settimane dopo...
  • co fondatore

Una delle storie più belle di Nizzi. Tiger ferito in ciò che amava di più (la bella Taniah) rischia di diventare un personaggio addirittura negativo, nella sua ansia di vendetta; tanto che Tex, non ancora pard di Tiger Jack, riceve una sventola dal Navajo a casa di Don Torres, dopo che s'è saputo del suicidio della povera Taniah: Tiger non vuole intralci, deve terminare la sua vendetta. Finale epico e tristissimo, pennellato alla grande da un Ticci sovraumano. Storia da dieci, grande amarezza pensando che uno sceneggiatore così sia crollato a picco poco dopo.

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Non ci sono parole per commentare una storia simile!!!
E' semplicemente un capolavoro, una delle piu' belle dell'intera serie!!
Finalmente viene svelato le circostanze con cui si conobbero Tex e Tiger. E che circostanze!
La trama e' semplicemente perfetta, e a chi la legge non resta che divorare le pagine per scoprire la sorte di Taniah.
Chi l'avrebbe immaginato un Tiger Jack innamorato e subito dopo cosi' violento e soprattutto cosi' in gamba.
Bella la scena quando il nostro Navajo va a rifugiarsi nei monti per dimenticare per poi tornare un altro uomo, con Tex e Lilith li' pronti ad aspettarlo.
Qualcosa di epico che va venire la pelle d'oca a chiunque.
Stupenda la scena finale con un Kit Carson commosso(ma era un moscerino che gli era entrato in un occhio ;)).
Nizzi e Ticci da dieci e lode!!!
Di storie cosi' se ne e' buttato via lo stampo.

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  • co fondatore

Proprio per niente. E' la storia della maturazione di uomo, maturazione che passa attraverso anche momenti difficili ed dolorosi.

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no per piacermi mi piace... però tiger è indifendibile, non ci fa una bella figura... o comunque dipende dai punti di vista, in ogni caso lascia solo sangue dietro di se, ma d'altra parte essendo un indiano e avendo quella cultura l', è ovvio che la storia si sia svolta in un certo modo..

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  • co fondatore

Tiger cade nel baratro dell'odio, ma poi si redime. In fondo, come tu stesso dici, la sua cultura lo favorisce nell'intraprendere una certa strada.

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  • co fondatore

Uhm... forse mi sono espresso male... in effetti ho usato il verbo 'redimersi' a sproposito... però è vero che nel futuro non torner? a certi livelli di violenza.

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  • 1 anno dopo...

No, Tiger non torner? più a quei livelli di violenza, anche se non abbandoner? del tutto la strada della vendetta (vedi l'uccisione di Faccia Tagliata in "El Muerto"), ma sul discorso vendetta ha avuto un maestro in Tex, quel Tex che ad anni e anni di distanza (quanti? una ventina circa?) esplode in una vendetta terribile contro Fred Brennan. Per la serie "quanno ce vo', ce vo'", giusto? Che se vale per il bianco Tex dopo lustri, come può non valere per l'indiano Tiger a botta ancora calda?Sulla storia solo un piccolo appunto: come sarebbe stato il racconto dalla bocca dello stesso Tiger?

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(Cheyenne @ oggi, 18:51)

No, Tiger non torner? più a quei livelli di violenza, anche se non abbandoner? del tutto la strada della vendetta (vedi l'uccisione di Faccia Tagliata in "El Muerto"), ma sul discorso vendetta ha avuto un maestro in Tex, quel Tex che ad anni e anni di distanza (quanti? una ventina circa?) esplode in una vendetta terribile contro Fred Brennan. Per la serie "quanno ce vo', ce vo'", giusto? Che se vale per il bianco Tex dopo lustri, come può non valere per l'indiano Tiger a botta ancora calda?

Sono completamente d'accordo sulla sostanza del ragionamento di Cheyenne ( anche se in realtà è stato Tiger a dare l'esempio della vendetta a Tex: "Furia Rossa" si svolge prima della morte di Lilyth ) ; è possibile anzi aggiungere che Tiger si assume pienamente ( anche se implicitamente ) la responsabilità delle feroci uccisioni da lui compiute per vendetta, mentre Tex, nel caso di Brennan ( ma anche altre volte: pensiamo al suo comportamento con Fraser in "Massacro" o con gli avidi assassini de "L'oro del Colorado ) indulge un po' ad atteggiamenti da "giustiziere"( IMHO lievemente fastidiosi, anche se desunti dalla tradizione del romanzo di cappa e spada carissima a GLB ), che mirano a far apparire come manifestazione della giustizia divina quella che è in ultima analisi una vendetta personale.(Cheyenne @ oggi, 18:51)

Sulla storia solo un piccolo appunto: come sarebbe stato il racconto dalla bocca dello stesso Tiger?

IMHO sarebbe stato difficile per Nizzi ( ma anche per chiunque altro ) far narrare la storia a Tiger in maniera adeguata: se Tiger avesse adottato il suo consueto modo di esprimersi concreto, conciso e disadorno la storia ci avrebbe perso sul piano della varietà di toni assicurata dall'uso di Tex come voce narrante; se invece Tiger avesse dato pieno sfogo ai suoi stati d'animo di allora sarebbe stato difficile non cadere nel sentimentalismo. Una narrazione del proprio passato di questo tipo sarebbe stata più semplice se l'avesse fatta Carson , dato che il "vecchio cammello" non parla certo meno o in maniera meno varia e colorita di quanto agisca; ad ogni modo, quando si è arrivati a raccontare i più importanti avvenimenti passati della vita di Carson, anche Boselli ha scelto di dare la parola a Tex.
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IMHO sarebbe stato difficile per Nizzi ( ma anche per chiunque altro ) far narrare la storia a Tiger in maniera adeguata: se Tiger avesse adottato il suo consueto modo di esprimersi concreto, conciso e disadorno la storia ci avrebbe perso sul piano della varietà di toni assicurata dall'uso di Tex come voce narrante; se invece Tiger avesse dato pieno sfogo ai suoi stati d'animo di allora sarebbe stato difficile non cadere nel sentimentalismo. Una narrazione del proprio passato di questo tipo sarebbe stata più semplice se l'avesse fatta Carson , dato che il "vecchio cammello" non parla certo meno o in maniera meno varia e colorita di quanto agisca; ad ogni modo, quando si è arrivati a raccontare i più importanti avvenimenti passati della vita di Carson, anche Boselli ha scelto di dare la parola a Tex.

IMHO la scelta di far raccontare il passato di Carson a Tex può essere stata una scelta obbligata perchè Tex rimanesse saldamente in sella ad una narrazione che, diversamente, sarebbe stata tutta del vecchio cammello. Sulla difficolt? di affidare allo scarno e laconico Tiger il racconto della tragedia vissuta sono d'accordo, eppure sento che proprio questo contrasto avrebbe dato un sapore tutto particolare alla vicenda, lasciando più spazio alle emozioni e ai sentimenti del lettore (che sicuramente Tiger non "disturba" mai con interventi eccessivamente partecipati)
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QUOTE (Jim Davis @ Domenica, 15-Giu-2008, 22:41)

Il racconto dal punto di vista di Tiger, non sarebbe stato tanto brutto... Tex racconta, ma in fondo è uno spettatore del dramma di Tiger... I pensieri, le opinioni, e i ricordi di Tiger saranno stati diversi...

IMHO Tex è sè uno spettatore, ma non è uno spettatore qualunque: non solo è il migliore amico di Tiger, ma, quando narra la storia, ha attraversato un'esperienza analoga a quella dell'amico; la scelta di Tex consente alla narrazione di mantenere un minimo di distacco, combinato però con la capacità del narratore di condividere il dolore di Tiger perchè in seguito lo ha provato.
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  • Collaboratori

Nel flashback il lettore però è pienamente partecipe dei fatti, cioè non c'è quasi mai una vera intermediazione, è spettatore e testimone diretto delle vicende, perchè nel fumetto le immagini assumono comunque una maggior valenza rispetto alle parole pronunciate da Tex. E' come se noi quell'avventura l'avessimo vissuta in diretta... quindi in conclusione cambia poco sapere chi sia la persona che racconti il passato di Tiger.

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  • 3 settimane dopo...

Ad ogni modo, IMHO, il pregio maggiore della storia ?, come ho accennato precedentemente, la sua grande varietà di toni ( resa benissimo graficamente dal Ticci della maturit? ): l'inizio mostra Tex e i pards in uno squarcio di "vita quotidiana", nel quale, quasi casualmente, si presenta alla mente di Tex il ricordo di un lontano giorno del passato; la narrazione in flash - back, in sè molto lineare ( cosa che la differenzia dalla storia boselliana sul passato di Carson, di cui è il precedente più vicino ), esordisce in un tono lirico - amoroso, screziato da divertenti siparietti comici di Taniah e di suo padre; successivamente abbiamo invece un continuo crescendo di tensione e di brutalit? ( con Tiger sempre un attimo in ritardo sulle mosse dei rapitori di Taniah ) per concludere infine con un epilogo malinconico e patetico. La mia valutazione:soggetto 9,5sceneggiatura 10disegni 10

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  • 4 mesi dopo...

Assolutamente vero, Texiana, il Tiger di Ticci ha una potenza (e non solo in questa storia) che quasi lo rende "vivo", fa sembrare che esca dall'albo. Ovviamente vale per tutti i pards, ma in questo specifico caso (oltre che per particolare simpatia) lo metto in relazione al guerriero navajo. E mi accorgo solo ora di non aver dato alla storia il bel 10 (con lode) che merita. Provvedo sedutastante :inch:

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