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TWF - Tex Willer Forum

...e Dopo Il 600?


Sam Stone
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  • Rangers

Ormai manca poco, il numero 600 uscir? in ottobre del prossimo anno. La storia sarà scritta da Boselli, ancora una volta con la partecipazione straordinaria di Nolitta, e disegnata da Ticci (uno dei disegnatori storici). Anche la fascia 500 sta per terminare dunque, molti nuovi disegnatori hanno esordito su Tex, anche nuovi sceneggiatori Faraci, Manfredi e Ruju (a breve anche sulla regolare). Nizzi ormai lo sappiamo tutti, comparir? pochissimo nella fascia 600. Tex sta per entrare nella fascia 600, correndo (si spera, verso quota 700). Come vedete voi questo traguardo?La fine di un'era o una nuova rinascita?Non parlo solo dal punto di vista delle trame, ma anche dal punto di vista del linguaggio e soprattutto del comportamento di Tex e dei pards. Ora che Nizzi sta abbandonando la serie, vedremo sempre più storie di Boselli, oltre agli altri sceneggiatori citati. Boselli che viene anche attualmente criticato per le trame molto spesso intricate e con linguaggio definiti da molti "pesanti". La presenza di comprimari che riempiono le storie, Kit Willer e Tiger Jack sempre più allontanati o messi da parte. Sarà ancora gioioso aspettare l'uscita dell'inedito?E ancora vi aspettate un ritorno a storie "fiume", quelle lunghe 3-4 albi per intenderciòRitorner? Mefisto? E i vecchi amici di Tex (Pat McRyan, Gros Jean, Jim Brandon, ecc.), che ruolo avranno?Tante domande, ma la fondamentale ?: Dopo il 600 Tex ha bisogno di rinnovarsi o di mantenere la tradizione che l'ha fatto sopravvivere finora? :D

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

beh, diciamo che le mie nozioni di psicostoria "harisheldonana" sono un po' arrugginite.... haha haha haha haha Predire il futuro di Tex basandosi su quanto avvenuto nel seppur recente passato è poco meno di una titanica impresa... diciamo che posso provare ad IPOTIZZARE quello che per me POTREBBE essere il futuro di Tex... Sappiamo che ormai l'epoca "nizziana" è al tramonto, questo significher?, logicamente, la scomparsa del Tex versione "detective" e del Carson "macchietta" che ha così tanto fatto infervorare le masse... Il futuro di texsi prospetta quini costellato di storie ad alto contenuto "boselliano", ove le emozioni negative, la malinconia, la tristezza e la solitudine del FU ranger GLBonellino regnano imperanti, storie ad alto contenuto emotivo, con scenari crepuscuari e cattivi corredati da intricati e criptici meccanismi psicologici... Questa è una parte del futuro di Tex. L'altra parte del so futuro, sarà invece, a mio dire, costellata da un sempre più elevao numero di storie marcate Tito Faraci, storie per cui agli antipodi di quelle Boselliane ( almeno da quanto visto sinora... ) ove il protagonista nn è più un uomo dalla vita difficile, ma un granitico uomo di legge che pone la giustizia davanti ad ogni cosa, un mastino della giustizia pronto a spazzolare tutte le "mele marce" che gli capitano a tiro, un duro fatto e finito. Vedo quindi per Tex un avvenire altamente eterogeno!!!Per quanto riguarda invece il ritorno di vecchi amici e nemici... I comprimari di Tex faranno sicuramente ritorno. Se non ricordo male, da qualche parte ho letto che Boselli farà tornare ( e permettetemi di dirlo, ERA ORA ) il vecchio Morisco, così come sono pronto a scommettere che la prossima avventura che Tex vivr? nel GRANDE NORD ci mostrer?, almeno di sfuggita, i curatissimi baffetti del colonnello dalla gubba rossa... Il ritorno di Mefisto invece penso che costituisca un caso a sè stante. Il vecchio psicopatico dai poteri soprannaturali è infatti, per molti sceneggiatori, un personaggio "difficile" da trattare, occorre studiare qualcosa che non sappia di deja v? e che sappia intrattenere il pubblico per una lunga sequela di pagine... scommetto che il primo che si cimenter? col vecchio pazzo sarà Boselli... chissà se riuscir? a regalarci una storia ALMENO ALLA PARI con quella di Nizzi....

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Le questioni sollevate da Sam mi sembrano davvero interessanti e degne di riflessione. A mio avviso, è difficile negare che, l'inizio del settimo centinaio di Tex rappresenter? una cesura epocale nella storia editoriale della testata paragonabile a quella degli anni 1983 -84, che videro il passaggio di consegne tra GLB e Nizzi nel ruolo di sceneggiatore principale. Per certi aspetti, anzi, la frattura sarà ancora più radicale della precedente: se infatti la possibilità dell'abbandono della serie da parte dello sceneggiatore modenese si è prospettata fin dall'inizio del quinto centinaio ( con la sua nota "crisi creativa" ) e non rappresenta quindi qualcosa di imprevisto ( si potrebbe persino dire che era auspicata da un bel po' di tempo in certi ambienti ;);) ..... ), vanno comunque rilevati due fattori di discontinuit? presenti attualmente, ma non un quarto di secolo fa. Non solo ( come ha rilevato Sam ) hanno esordito moltissimi disegnatori nella serie regolare, ma la cosiddetta "vecchia guardia" si è oramai ridotta ai minimi termini: con il recente ritiro di Fusco, rimangono soltanto Ticci, Civitelli e Villa tra gli artisti che hanno esordito prima del n. 400 e soltanto i primi due disegnano albi a scadenza abbastanza regolare, dati gli impegni di copertinista e illustratore di Villa. Nel 1984, per contro, oltre a Galep, vecchio ma ancora in buona forma, erano ancora presenti nello staff grafico Letteri, Ticci e Fusco ( per tacere di Nicol', che nella sua penultima prova realizz? graficamente la prima sceneggiatura pubblicata di Nizzi ) e la presenza delle loro matite contribu? certamente, insieme all'abilt? di Nizzi, a rendere quasi impercettibile il progressivo diradamento delle sceneggiature di GLB: malgrado dei piccoli tocchi non del tutto in linea con la tradizione, Tex appariva ancora il vecchio Tex. Per contro adesso la discontinuit? grafica potrebbe mettere ancor più in rilievo le differenze del Tex di Boselli con la tradizione precedente. IMHO, tuttavia, esistono anche alcuni fattori che potrebbero far ritenere minore tale discontinuit?:
a ) Gli aspetti "innovativi" delle storie texiane di Boselli che, come nota ancora Sam, vengono più spesso criticati attualmente ( intrecci complessi, gran numero di comprimari che talora rubano la scena al ranger stesso e più ancora ai suoi pards ecc. ) sono stati il marchio di fabbrica delle sue sceneggiature fin dal quinto centinaio, come mostrano "Gli invincibili", "I sette assassini" e "La grande invasione"; che ora vengano considerati anomali e poco gradevoli potrbbe dipendere semplicemente da una minore freschezza dei soggetti e delle sceneggiature oppure ( e ciò sarebbe forse più difficile da superare per Boselli ) dal fatto che caratteri stilistici che venivano esaltati quando rappresentavano l'eccezione sembrino meno accettabili quando diventano la regola ( ora che Boselli è divenuto lo sceneggiatore principale di Tex ). In ogni caso, Boselli sta comunque cercando di rendere maggiormente centrale Tex nella vicenda ( cfr. "Vendetta per Montales", peraltro IMHO un po' debole a livello di logica narrativa ) e di usare maggiormente i pards, come mostra la comparsa di Kit Willer e Tiger nelle ultime sue due storie uscite; rimane da vedere ( caso per caso, come sempre ) su quali livelli si attestino le sue sceneggiature.
b ) A differenza di quanto è capitato a Nizzi, Boselli non è affatto rimasto solo a dedicarsi al nostro ranger: la serie regolare vedrà infatti anche la presenza di Ruju, Manfredi e soprattutto Faraci ( oltre all'uscita delle ultime storie di Nizzi ). Non ho ancora letto le storie già uscite dei primi due, ma mi sembra che Faraci, pur non obliterando la sua personalit? sia assai più legato di Boselli alla tradizione texiana, cosa che, se probabilmente lo esporr? a più di qualche strale critico ( come mi pare dimostrino le due recensioni "acido - tiepidine" che V. Oliva e G. Loi hanno dedicato su Ubc a "Lo sceriffo indiano" ), lo render? invece più accetto al lettore "tradizionalista", cui render? meno brusca la transizione al settimo centinaio. Ritengo ad ogni modo molto coraggiosa e per nulla comoda la sua scelta di puntare su Tex e sulla sua centralit? nella trama, che mi sembra oltretutto lo abbia finora portato a risultati globalmente più che buoni.
Per quanto riguarda invece le altre questioni sollevate da Sam, penso che, a causa dei tempi di lavoro dei disegnatori attuali, sia abbastanza difficile ( anche se non impossibile ) vedere storie di più di 3 albi nel prossimo futuro; i vecchi amici di Tex verranno, chi più in fretta chi meno, riportati quasi tutti sulla scena ( a quanto si dice su TWO, tra qualche anno dovrebbe comparire una storia Boselli - Civitelli con El Morisco ), mentre Mefisto dovr? probabilmente aspettare un po' più ( o forse, come avevo ipotizzato altre volte, potrebbe essere usato come protagonista dell'episodio conclusivo della serie e della carriera del nostro ranger - se e quando ci si arriver? ).
In ogni caso, comunque... chi vivr? vedrà ( anche se ritengo si possa essere prudentemente ottimisti sulle sorti editoriali di Tex ).

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  • Rangers

Condivido gli interventi degli amici (Colonnello e Pedro), che mi hanno preceduto. Parto con una domanda: "La Vecchia Generazione gradir? ancora Tex?"In effetti con l'affermarsi di Boselli al Timone Maestro della serie, suscita non pochi dubbi e paure. Al di l' dei pareri positivi o negativi che possiamo dare alle sue storie, qui in rete rappresentiamo una ristretta fascia di lettori (discorso già sollevato da Tito Faraci, quando spiegava la sua visione dei forum e dei critici che vi intervengono). Il problema sta nel vedere i lettori fedeli, più "vecchi" (tra virgolette, per non offendere nessuno), parlo di quella fascia di lettori che è rimasta fedele da quando la serie muoveva i primi passi, che credo non siano assiduatori frequenti dei vari forums. Dobbiamo sperare che alla vista di trame sempre più "complesse" e comprimari sempre più numerosi (almeno per qualcuno è così), o comunque davanti ad un numero sempre maggiore di storie di uno stesso autore (Boselli in questo caso), non decidano di abbandonare Tex, che ci rimetterebbe sicuramente nelle vendite finali. Da considerare comunque la presenza sempre più a cadenze maggiori di Faraci, che sta partendo con numerose storie e degli altri sceneggiatori che lo affiancheranno: Segura, anche se rimane ancora solo sui Maxi, Ruju dalle prime sue storinon mi era sembrato malvagio e tendeva a seguire atmosfere, linguaggi e schemi prettamente GLBonelliani, anche se ha scatenato non poche critiche sui forum (forse dovute anche a lavori scadenti su altre testate, di cui non ho nozione). Anche Manfredi di cui abbiamo letto una sola storia, su un Maxi oltretutto, sembra segua i classici schemi tradizionali, e quindi come per Faraci e per Ruju possa contribuire a raccogliere i giudizi positivi della "vecchia" generazione. Ho sentito dire che la serie Magico Vento sta per concludersi, e a meno di altre nuove serie, possiamo sperare che Manfredi si dedichi maggiormente a Tex, in modo da avere più scrittori, per non lasciari montagne di lavoro in mano ad uno solo come successe a Nizzi (da cui la famosa crisi creativa). Sarebbe interessante anche sapere se alla SBE stanno pensando a nuovi "giovani" scrittori da avviare sulla serie. E' bello comunque pensare a Tex che si avvia verso il numero 700 e quindi ai suoi 70 anni di vita.....

Modificato da Sam Stone
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Guest Wasted Years

Il periodo post 600 in effetti appare una bella sfida per la casa editrice e per la serie. Come molti, tra cui me, auspicavano e temevano assieme, Nizzi tender? a sparire dalla serie lasciando il timone a Boselli come sceneggiatore principale. Ho detto altre volte che secondo me Mauro è un' ottima seconda punta, come IMHO Nolitta, ma non vedo il ranger così nelle sue corde da poterlo portare avanti da solo. Come dimostrano le critiche mie e di altri, i texiani si aspettano un certo tipo di storie intervallate da varianti ormai da un certo numero di anni, in assenza di questa alternanza iniziano i brontolii. Su Tito Faraci ho molta fiducia, sono convinto che possa dare un buon contributo alla serie, mentre Ruju e Manfredi ancora non hanno scritto a sufficienza per poter formulare ipotesi sullo sviluppo che potrebbero dare al personaggio. Ho già detto che a Tex manca un nuovo padre, com'era Nizzi nel bene e nel male, uno sceneggiatore che si faccia carico di tenerlo ancorato alla tradizione e di trovare nuovi soggetti, che riesca a conciliare tradizione e modernit? senza scontentare troppo i vecchi lettori, che sono tradizionalisti a quanto mi consta ma non vedono nemmeno di buon occhio il ritorno ciclico dei vecchi soggetti. Per me la collana ha ancora molto da dire e si trova di fronte ad un momento critico: invertire il punto di flessione di gradimento trovando nuovo smalto, richiamando a sè vecchi lettori oppure avviarsi verso una morte lenta e dignitosa. I vecchi disegnatori per la maggioranza non ci sono più, e questo accentua lo stacco col passato che rattrista quelli come me che sostengono che l'alternarsi dei primi 5+ Muzzi Gamba iniziali rese la serie grandiosa dal punto di vista grafico. Spero in un periodo che mi stupisca piacevolmente, in realtà, ma come il vecchio cammello sono pessimista: creder? quando vedrà.

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  • Rangers

Su, Vecchio Cammello non fare il pessimista!! :lol: Anche se il periodo è grigio e i fumetti ne risentono, credo che Tex star? bene per qualche anno ancora (io spero, moltissimi anni ancora :D), a meno che alla SBE non capiti qualche disastro improvviso. :indiano: Attualmente non mi pare poi così male la parte grafica di Tex, so che ad esempio, Font e Mastantuono non rientrano tra i tuoi... per così dire ehm preferiti, Wast, ma abbiamo numerosi disegnatori che cercano di adeguarsi alla classicit? del passato (Rossi per citarne solo uno). Ricollegandomi al discorso, spero di ritrovare nella nuova fascia che sta per nascere, anche storie del filone fantastico, non soltanto il ritorno presunto di Mefisto, e la già citata storia di El Morisco che fa comunque presagire buoni segnali per il futuro (chissà come sarà il brujo di Pilares disegnato da Civitelli). E spero di ritrovare storie classiche come le guerre tra indiani e soldati (come ai bei vecchi tempi ;)).

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Secondo me, come ogni fumetto, Tex ha bisogno anche di idee nuove.. Quindi lancio una provocazione.. Vi è andato Mister No.. vi è andato Zagor.. perchè non ambientare in Africa anche alcune avventure del nostro mitico ranger? Non tante come quelle di Jerry Drake, perchè si stravolgerebbe il senso stesso della serie, ma 3 o 4 avventure africane di Tex sarebbero secondo me sicuramente interessanti e di successo.. In fondo, Tex non è estraneo ad avventure esotiche (vedasi, per esempio, "Giungla crudele" e "Il tiranno dell'isola"). E per quanto riguarda l'occasione, magari, che ne so, si potrebbe ipotizzare che il nostro eroe deve fuggire dagli States per qualche periodo per aver pestato i piedi a qualche pezzo grosso dell'esercito o della politica. E di sicuro, nell'Africa coloniale, non mancherebbero le occasioni per Tex di schierarsi con i nativi contro gli oppressori.. Voi che ne pensate di un'idea simile?

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  • Rangers

Penso che sarebbe veramente interessante, Ray!! :DAnche perchè ricordiamo che Tex ha già avuto a che fare con una comunit? africana vera e propria, ricordate Thonga il Tiranno (Nizzi-Marcello)?Poi data l'ambientazione selvaggia, sarebbe ideale per storie mozzafiato se ci si lavorasse un p? su. Potrebbe anche dare il via ad una sorta di continuity con numeri legati tra loro (cosa rara ultimamente su Tex).

Modificato da Sam Stone
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IMHO, Tex potrebbe ritrovarsi in un altro continente soltanto a seguito di "una serie di sfortunati eventi", come è avvenuto nell'unico caso finora verificatosi, quello delle due storie collegate "San Francisco" e "Il tiranno dell'isola" ( nn. 154 - 158 ). L'idea che Tex si rechi volontariamente in Africa ( ma anche in Asia o in Europa ) per sfuggire ai suoi avversari non mi pare molto verosimile, anche perchè la riserva Navajo, anche se non lo tiene legato a sè come Kit Willer o Tiger, è pur sempre la sua "casa". Del resto, se pure la giustizia Usa lo braccasse dappresso, mi paiono molto più facili da reggiungere per lui il Messico di Montales o il Canada di Jim Brandon. Del resto, a giudicare dal riassunto comparso nel sito della SBE, anche nel prossimo Texone il nostro ranger si recher? in Patagonia solo a seguito di un preciso invito di una vecchia conoscenza sua ( e di Montales ).

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Beh Ray, devo ammettere che la tua idea di far vivere al nostro ranger un'avventura nel continente nero non è per niente male... Sarebbe anzi molto bello farlo incontrare con Allan Quattermain, il cacciatore di leoni che scopri, almeno secondo Haggard, le miniere di Re Salomone!!! Ma ho il vago sentore che questa idea non piacerebbe molto in casa editrice... A io avviso, togliere Tex da suo "Habitat naturale", ossia gli stati uniti, o comunque il continente Americano in generale, equivrrebba a trasformarlo in un personaggio diverso, ossia in un AVVENTURIERO!! Ci troveremmo quindi ad avere a che fare non più con un uomo di legge, ma con un provetto Jerry Drake con il risultato trasformare Tex in Mr Tex, e quindi non si "innoverbbe" il personaggio ma lo si trasformerebbe radicalmente... Non so quanti lettori sarebbero felici di una cosa del genere... Per rispondere invece alla domanda osta da Sam alcuni post fa.... Ossia se i vecchi lettori texiani continuerebero leggere Tex dopo i cambiamenti post 600... beh a mio avviso la risposta risiede nelle motivazioni per cui questi "aficionados" leggono Tex, e con quale spirito._ Se leggono Tex perchè affezionati al personaggio in quanto tale, se lo leggono perchè sfogliandolo si sentono ancora bambini, insomma se leggono tex più con spirito EMOTIVO che RAZIONALE, allora la risposta è SI, anche i lettori "storici" continueranno a lggere Tex_Di contro, se i "lettori storici" restano ancorati ad una puristica visione GLBonelliana del personaggio, e giudicano con raziocinio le storie odierne, allora la risposta è NO, questi lettori, già oggi pesantemente critici verso gli autori emergenti, probabilmente abbandoneranno il pesonaggio perchè esso è ambiato troppo con lo trascorrere degli anni.

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  • 3 settimane dopo...

A mio avviso, togliere Tex da suo "Habitat naturale", ossia gli stati uniti, o comunque il continente Americano in generale, equivrrebba a trasformarlo in un personaggio diverso, ossia in un AVVENTURIERO!!

Il tuo discorso è corretto.. Tieni conto però che Tex ha cavalcato le onde del Pacifico e ha visitato le isole che vi si trovano (LOTTA SUL MARE), è stato in Colombia e a Panama (GIUNGLA CRUDELE), è stato addirittura in Oceania (IL TIRANNO DELL'ISOLA), e presto, nei prossimi texoni, sarà In Patagonia (PATAGONIA!) e a Cuba (CUBA LIBRE). Per cui, Tex secondo me già ce l'ha un po' la stoffa dell'avventuriero.. ;)
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  • 6 mesi dopo...

Secondo me dopo il 600 il futuro di Tex sarà nelle mani di Faraci e Boselli. Specialmente di quest'ultimo. Sarà una vera sfida per loro, perchè inizia una nuova era nella storia di Tex, e i 2 sceneggiatori dovranno dimostrare di essere all'altezza di Nizzi E GLB, che sono stati quelli che hanno mantenuto in vita il nostro eroe. Però, una grande responsabilità sul futuro di Tex ce l'ha anche Bonelli, che secondo me deve fare avere più libertà agli sceneggiatori, con quelle storie che finiscono a metà albo, perchè se hanno più libertà possono davvero farci aspettare gioiosamente l'uscita del nuovo inedito! Riguardo ai disegnatori, secondo me non ci sarà uno che farà più storie di un altro, come è stato con Galep o Letteri, quindi il tratto a cui noi( o almeno io) saremo più affezionati di più sarà quello dell'infaticabile Villa, perchè sarà lui a fare le copertine. Speriamo bene...

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Però, una grande responsabilità sul futuro di Tex ce l'ha anche Bonelli, che secondo me deve fare avere più libertà agli sceneggiatori, con quelle storie che finiscono a metà albo, perchè se hanno più libertà possono davvero farci aspettare gioiosamente l'uscita del nuovo inedito!

Concordo totalmente.
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  • Collaboratori

Però, una grande responsabilità sul futuro di Tex ce l'ha anche Bonelli, che secondo me deve fare avere più libertà agli sceneggiatori, con quelle storie che finiscono a metà albo, perchè se hanno più libertà possono davvero farci aspettare gioiosamente l'uscita del nuovo inedito!

Concordo totalmente.
Secondo Mauro Boselli e anche Faraci, se non ricordo male, non ci sono i famiosi paletti del numero fisso delle pagine!Tex dopo il 600 è Io lo vedo così... Il seicentesimo numero di Tex, in edicola nell'ottobre del 2010, disegnato da Ticci, vedrà una storia canadese, dove Tex al fianco di Brandon, affronter? una tribù di indiani antropofagi. Subito dopo, in edicola una nuova storia western di Faraci e dei Cestaro molto corale, dove Tex agir? in un primo momento da solo contro una banda di fuorilegge. Nel gennaio del 2011 ci spostiamo nel New Mexico: il generale Davis, scoperto un complotto che vede protagonisti dei rivoluzionari messicani, sparisce misteriosamente ad Albuquerque. Tex e Carson si mettono sulle sue tracce e risolto l'enigma, ecco che sono di nuovo coinvolti in una nuova avventura. I cattivi di turno sono organizzati in una banda di giustizieri: Tex e Carson dovranno fare pulizia in città! Abbandonato il sudovest, i nostri si sposteranno in Colorado, negli splendidi paesaggi innevati delle Montagne Rocciose... Nell'estate del 2011, siamo intorno al numero 610 della serie gigante, sulle pagine di Tex avremo l'atteso ritorno di Laredo, in una lunga storia western di tre albi che vedrà protagonisti sicuramente anche feroci bande di apaches. Altro western con i quattro pards al completo, proporr? la storia di Frisenda, finalmente sulla serie regolare. Seguiranno quindi una serie di storie western, con ai pennelli Del Vecchio, Ticci, Seijas, fino a quando, a metà del 2012, rivedremo finalmente Piccinelli, una classica storia western anche la sua! Numero seriale: 620.
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