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Titoli Di Lavorazione


ymalpas
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  • 2 mesi dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...
  • Collaboratori

Il titolo provvisorio della storia LA CITTA SENZA NOME (Tex 467) era COLORADO


Il titolo di COLORADO BELLE (Tex 538)era invece proprio COLORADO BELLE.


Il titolo di lavorazione della storia di Ruju e Font MEZZOSANGU (Tex 621), non lo sapevamo ancora, era PICCOLO FUCILE



In ultimo...


Ci sarebbe poi una correzione che riguarda l'almanacco di DE VESCOVI, uscito col titolo di LA PALUDE NERA. In un primo tempo si credeva che il titolo di lavorazione fosse SFIDA A BLACK MARSH, dove "black marsh" sta proprio per palude nera, ma ho visto una tavola della storia e nell'intestazione sta scritto invece SFIDA A WHITE BEACH. Difficile che De Vescovi si sia inventato il titolo o che questo abbia cambiato nome prima di arrivare in edicola ( sarebbe un caso, penso più unico che raro in cui una storia riceve tre titoli! ). Sul mistero indagheremo.

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  • Rangers

Ho indagato tramite mail inviata al gentilissimo Pasquale Ruju!
La riporto integralmente perchè è interessante:

Ciao, Emanuele
In realtà quell'albo - il mio primo lavoro per Tex, anche se usc? per secondo - fu piuttosto 'sofferto' e rimaneggiato dal sottoscritto. Anche l'ambientazione fu cambiata, dalla costa texana alle paludi del sud, di conseguenza ebbe due titoli di lavorazione diversi. I due che hai citato, nell'ordine opposto.

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  • Collaboratori

Nel caso la cosa ti interessi, il titolo di lavorazione della storia di Ruju e Ortiz in uscita tra meno di dieci giorni era "Santa Esperanza", informazione fornitami da Ruju in persona.

Grazie carlo, ne ero a conoscenza, Ruju aggiorna periodicamente il suo sito e io lo tengo d'occhio :indianovestito:


Se alla SBE decidono di cambiarlo, e questo lo scopriremo tra qualche giorno, lo inserir?, così come ho fatto anche per il secondo albo della storia di Manfredi e Civitelli.

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Ho indagato tramite mail inviata al gentilissimo Pasquale Ruju!
La riporto integralmente perchè è interessante:

Ciao, Emanuele
In realtà quell'albo - il mio primo lavoro per Tex, anche se usc? per secondo - fu piuttosto 'sofferto' e rimaneggiato dal sottoscritto. Anche l'ambientazione fu cambiata, dalla costa texana alle paludi del sud, di conseguenza ebbe due titoli di lavorazione diversi. I due che hai citato, nell'ordine opposto.

Bravissimo, bell'aneddoto quello raccontato da Ruju, che ringrazio anch'io per la cortesia!
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Nel caso la cosa ti interessi, il titolo di lavorazione della storia di Ruju e Ortiz in uscita tra meno di dieci giorni era "Santa Esperanza", informazione fornitami da Ruju in persona.

Grazie carlo, ne ero a conoscenza, Ruju aggiorna periodicamente il suo sito e io lo tengo d'occhio :indianovestito:
Ok ma forse c'è un equivoco: io parlavo del titolo di lavorazione dell'intera storia, tu sembri parlare solo del titolo del secondo albo

Da quello che mi ha detto Ruju, lui aveva , per convenienza, le due parti della storia (ovvero i due albi) ?Santa Esperanza 1° e ?Santa Esperanza 2?. Boselli (me l'hanno confermato sia lo stesso Boselli che Ruju) ha scelto il titolo ?Le catene della colpa?
Quanto al titolo del secondo albo?

Se alla SBE decidono di cambiarlo, e questo lo scopriremo tra qualche giorno, lo inserir?, così come ho fatto anche per il secondo albo della storia di Manfredi e Civitelli.

Bravo. ::evvai::
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  • 1 anno dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • Collaboratori

Come si evince dalla tavola postata sotto il titolo di lavorazione del texone di d'Antonio e Filippucci che finora credevamo intitolato "Seminoles" ( cioè come il titolo definitivo ) in realtà era "Acque Morte".


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Come si evince dalla tavola postata sotto il titolo di lavorazione del texone di d'Antonio e Filippucci che finora credevamo intitolato "Seminoles" ( cioè come il titolo definitivo ) in realtà era "Acque Morte".

Cio? lo stesso titolo dell'episodio della Storia del West, sempre scritto da D'Antonio, ambientato tra i Seminoles, con cui il Texone disegnato da Filippucci ha diversi punti in comune


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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

Sceneggiatura della pagina iniziale della storia "L'ombra di Mefisto", inizialmente intitolata "Nelle tenebre dell'abisso".


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  • 3 settimane dopo...
  • Collaboratori

F a sempre un certo effetto scoprire i titoli di lavorazione dei vecchi numeri di Tex. Rileggendo un vecchio libro dedicato al ranger ho trovato una tavola di sceneggiatura, per la precisione la prima, della storia "L'aquila e la folgore" che conteneva anche il titolo inizialmente scelto da Gianluigi Bonelli per quell'avventura... Curiosi? IL SIGILLO D'ARGENTO.

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Sceneggiatura della pagina iniziale della storia "L'ombra di Mefisto", inizialmente intitolata "Nelle tenebre dell'abisso".


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fa sempre un certo effetto vedere questa sorta di storyboard preparativi ideati dal grande GLB. Chissà come divideva il suo lavoro... nel senso se per ogni pagina faceva tutte le scene e poi scriveva a parte i balloon con i dialoghi usando una comuna macchina per scrivere... comunque bella testimonianza storica di una storia come "L'Ombra di Mefisto" che, seppur non molto amata dai fan, è tra quelle che ricordo con più affetto.
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Sceneggiatura della pagina iniziale della storia "L'ombra di Mefisto", inizialmente intitolata  "Nelle tenebre dell'abisso".


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fa sempre un certo effetto vedere questa sorta di storyboard preparativi ideati dal grande GLB. Chissà come divideva il suo lavoro... nel senso se per ogni pagina faceva tutte le scene e poi scriveva a parte i balloon con i dialoghi usando una comuna macchina per scrivere... comunque bella testimonianza storica di una storia come "L'Ombra di Mefisto" che, seppur non molto amata dai fan, è tra quelle che ricordo con più affetto.
Questi non sono storyboard preparatori, è proprio una pagina di sceneggiatura..

Questo ea il metodo di lavoro usato da GLB e da suo figlio Sergio, alias Guido Nolitta, e che è attualmente usato anche dallo sceneggiatore di Zagor Jacopo Rauch.

Boselli, invece, divide la pagina in vignette ed in ciascuna mette i dialoghi e didascalie con freccette ad indicare la posizione dei personaggi e una descrizione di cosa fanno.

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Con un metodo di scrittura simile, il disegnatore è sicuramente avvantaggiato, in quanto non ha altro da fare che riprodurre la scena esattamente come nello storyboard. Un grande sceneggiatore, GLB. Io sapevo che Nizzi descriveva le vignette singolarmente e tutte a parole, ed eseguiva degli schizzi per scene più complesse, ma pensavo che Boselli facesse lo stesso e non che mettesse le freccette nella sceneggiatura. Questa mi giunge nuova... :lupod:

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Con un metodo di scrittura simile, il disegnatore è sicuramente avvantaggiato, in quanto non ha altro da fare che riprodurre la scena esattamente come nello storyboard. Un grande sceneggiatore, GLB.

Beh... non proprio esattamente ma è sicuramente di aiuto nel capire cosa intendeva lo sceneggiatore.

Io sapevo che Nizzi descriveva le vignette singolarmente e tutte a parole

Che è esattamente quello che fanno tutti gli sceneggiatori a parte quelli i? menzionati. La sceneggiatura tipo è organizzata più o meno così:PAGINA 1,VIGNETTA 1: etc.

ed eseguiva degli schizzi per scene più complesse

Per essere precisi faceva delle specie di piantine per spiegare la posizione dei personaggi specie in scene di sconti dove bisogna non sbagliare su ci si trova dove. Anche questo lo fanno tutti.

ma pensavo che Boselli facesse lo stesso e non che mettesse le freccette nella sceneggiatura. Questa mi giunge nuova...  :lupod:

Boselli usa un sistema che è a metà tra quello dei Bonelli e quello tradizionale, perchè divide lui la pagina fisicamente in vignette ma invece di disegnare le scene le descrive.
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lo so che sono pagine di sceneggiatura, Carlo, perchè una volta su Tutto Tex Sergio pubblicò una vignetta di GLB tratta da una sua storia che era simile a questa pistata da Ympalas. Lo storyboard indica l'azione e rappresenta visivamente la scena mai i dialoghi, quindi il metodo bonelliano ha qualcosa del cinematografico nel senso stretto del termine ma è più rappresentativo e letterario. Insomma un aiuto al disegnatore per visualizzare al meglio la tavola. Però scrivere a penna all'interno della pagina è insolito... chissà se i disegnatori riescono sempre a capire con chiarezza. Però il fumetto è un mezzo di scrittura molto ma molto complicato e capisco che autori come Nolitta, Boselli e il grande GLB usassero questo sistema. Devo dire che mi piacerebbe vedere una sceneggiatura completa e originale di GLB come all'epoca lessi "Memorie dell'Invisibile" di Tiziano Sclavi. Un modo per comprendere meglio l'artigianalit? del fumetto.

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  • 1 anno dopo...
  • Collaboratori

Alcuni titoli di lavorazione da aggiungere alla nostra lista:

 

Il numero 504/505 della serie regolare "Guerra nel deserto" era intitolato PRIGIONIERI NEL DESERTO

 

La seconda storia del maxi tex del 2000 "Odio implacabile" era intitolata TRES CRUCES

 

Il primo maxi tex del 2003 di Nizzi e Diso "Figlio del vento" era intitolato CAVALLI SELVAGGI

 

 

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