Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Nizzi:gli Aspetti Che Vi Piacciono Di Piu' E Di Meno


Messaggi consigliati/raccomandati

Ho letto il post di Carlo Monni, ma, nonostante la sua autorevolezza e competenza texiana,

Grazie, ma per quanto uno sia autorevole (ed è tutto da dimostrare che io lo sia), ciò non può e non deve significare adesione incondizionata alle sue idee... e tu lo stai dimostrando molto bene. :colt:


sulla base di quanto ho letto ( storie, recensioni Ubc e post nei diversi Forum ) mi riesce assai difficile condividere buona parte dei contenuti.
A mio avviso, anche oltre il n. 500, non sono mancate sceneggiature nizziane di livello discreto o buono ( tali sono, IMHO, tanto per fare un elenco incompleto, "Il mercante francese", "Kiowas", "Athabaska Lake", "Puerta del diablo", "Il villaggio assediato" "Dieci anni dopo" e soprattutto "Lo squadrone infernale" )

Allora... con l'eccezione di "Il mercante francese", che mi ha annoiato e "Kiowas", che ho trovato indecente per la figura da idioti che viene fatta fare a Tex e Carson in almeno due occasioni, le altre storie rientrano nella categoria a cui accennavo di quelle in cui, secondo me, Nizzi si è sforzato di ritoirnare al suo vecchio livello di scrittura. Ho apprezzato lo sforzo (e non ho problemi a riconoscere che le sequenze iniziali di "Lo squadrone infernale fino alla sequenza muta del cane sono impeccabili) , ma, ahimè, a mio parere sono comunque storie da "minimo sindacale" e se questo è il massimo che possiamo sperare dal Nizzi attuale, sono ben leito che lui e l'Editore abbiano deciso di interrompere la collaborazione. Io non mi accontento di storie discrete, io voglio storie buone, se non ottime. :indiano:


cosa tuttavia che sarebbe probabilmente sfuggita a un lettore che le avesse conosciute soltanto attraverso Ubc ( tanto per citare qualche titolo delle recensioni Ubc dedicate a queste storie: "Il mercante di noia" [ "Il mercante francese" - Loi ], "Tordo della Notte [ Tex ] in versione stragista" [ "Il villaggio assediato" - Congedo ], "La noia, il buffone e la lumaca" [ "Lo squadrone infernale" - Feltrin ] ); non mi pare che lo staff texiano di Ubc negli anni Novanta ( Traversa, Migliori, Zucchi, Bigi ecc. )  ironizzasse così pesantemente nei confronti di Nizzi ( o di qualunque altro autore ). Certo, vi sono state eccezioni ( la recensione di Loi nei confronti de "La rivolta dei Cheyennes", pur dura, ha avuto toni molto più pacati ) ma il trend è stato questo.

Casualmente. con l'eccezione della prima, hai scelto come esempio storie che al sottoscritto non sono dispiaciute, e sullas spietata recensione non è stato, quindi, d'accordo.


Per il resto, però, se posso essere d'accordo sul'eccesso di certi toni, sembra sfuggirti che, almeno secondo il mio metro di giudizio, sia chiaro, il tono ironico e sferzante poteva essere comunque giustificato dal semplice fatto che in moltissimi casi eravamo di fronte a storie veramente brutte, se non peggio. :colt:

E' vero pure, come dice Carlo Monni, che in un paio di casi ( "Omicidio in Bourbon Street", "Lo sceriffo indiano" ) Ubc si è mostrata molto ( anche IMHO troppo ) severa nei confronti di altri autori texiani; tuttavia V. Oliva ( autore di queste due recensioni ) ha comunque tenuto a puntualizzare  nella prima di esse, che" a paragone delle perle di Claudio Nizzi non c'è appunto paragone"; come si vede, "Il degno erede" serve anche da scudo per gli altri sceneggiatori texiani pur laddove si obietti loro parecchio ).

Se per "perle nizziane" si intendono certe storie degli ultimi anni, Oliva ha ragione da vendere, sempre secondo me.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 75
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

Personalmente, non sono un utente di TWO e ne vado orgoglioso: non è un forum, è uno spazio in cui sono selezionate le idee.

Non sono affatto d'accordo, ma non ho alcuna intenzione di infilarmi in questo tipo di polemiche che personalmemnte trovo stupide.



Fare di tutte le erbe un fascio è il peggior errore che un recensore possa fare.

E su questo non posso darti torto.


Su Nizzi, Carlo, ricorderai bene la discussione che abbiamo avuto su 'La Banda Dei Messicani' : e vai anche a leggere la mia recensione su 'L'Artiglio Della Tigre' , che ho definito 'una buffonata vergognosa' ...

E personalmente non posso che essere d'accordo. Peccato, perchè di buoen idee dietro ce n'erano, tutto sommato.


Tuttavia, in seguito, ho letto 'Documento D'Accusa' , e non esito a definirla la storia più bella degli ultimi quindici anni texiani, o quantomeno una delle più belle.

Ed io non esito a definirla una delle peggiori dello stesso periodo. Una storia in cui Tex riesce a fare tutto quello che non dovrebbe fare ed a non fare quello che invece non dovrebbe fare. L'unica nota positiva di quella storia sono i disegni di Venturi.


Altre storie post-500 non mi sembrano affatto male: andate però a leggere, ad esempio, la recensione di UBC su 'Kiowas' , e sfido a considerarla obiettiva.

Lo farei volentieri, ma non ho trovato alcuna rensione o scheda di "Kiowas" su UBC. Nell'elenco questa storia è completamente saltata. Quindi non so dire se potrebbe o no essere obiettiva.:P

Fermo restando che a mio parere una recensione obiettiva la stroncherebbe senza pietà. :colt: :capoInguerra:

Non lo so... forse abbiamo un'idea di texianit? troppo diversa per poterci capire

Si, questo è certo.

In un certo senso mi dispiace per te, perchè ho la sensazione che con Boselli, Faraci e Manfredi al timone sarà la mia idea di texianit? (qualunque cosa vogl'ai dire) ad affermarsi.

se consideri 'Matador' ( una storia di Tex senza Tex) molto superiore a 'Fuga da Anderville' :

Si, è così. Non è altro che una questione di puro e semplice istinto. "Fuga da Anderville" è un'ottima storia, forse la migliore che Nizzi abbia mai scritto, intensa ed emotivamente coinvolgente, ma non mi ha coinvolto e divertito quanto "Matador", storia dove, peraltro, al contrario di te, io ho trovato un Tex ed un Carson impeccabili.


in questa situazione, posso solo rispettare le tue idee, ma non posso comprenderle: è un orizzonte mentale troppo distante...

Idem per me, ma mi auguro almeno di poter contare sul reciproco rispetto. :rolleyes:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

in questa situazione, posso solo rispettare le tue idee, ma non posso comprenderle: è un orizzonte mentale troppo distante...

Idem per me, ma mi auguro almeno di poter contare sul reciproco rispetto. :rolleyes:
Non solo rispetto, Carlo, ma anche stima e umana simpatia! Ti invito davvero a rileggere, invece, 'Documento d'accusa' , che ritengo una storia eccezionale: una tragedia greca , con il dramma del passato e quello del presente che si rendono più forti a vicenda... Veramente non capisco come si possa criticare... Poi, per un amante , come me, de 'L'ultimo Apache' di Aldrich, è il massimo... E anche la successiva 'Un treno per Redville' è veramente interessante, molto leoniana nell'uso del flashback e nel tema della vendetta... Se vogliamo criticare un autore, bisogna essere scevri da pregiudizi, mentre su TWO e UBC le cose, a parer mio, funzionano in modo assai diverso... Se vogliamo criticare le ultime storie ( non solo alcune impubblicabili, come l' Almanacco di Fusco o il triste epilogo del Principe di Sumankan, ma anche quelle inutili, come 'La rivolta dei Cheyennes') , sono in prima linea: se vogliamo considerare gli ultimi dieci anni di Nizzi in modo aprioristicamente negativo, faccio come Tex in 'Patagonia! ' e mi metto dall'altra parte della barricata!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non lo so... forse abbiamo un'idea di texianit? troppo diversa per poterci capire

Si, questo è certo. In un certo senso mi dispiace per te, perchè ho la sensazione che con Boselli, Faraci e Manfredi al timone sarà la mia idea di texianit? (qualunque cosa vogl'ai dire) ad affermarsi.

se consideri 'Matador' ( una storia di Tex senza Tex) molto superiore a 'Fuga da Anderville' :

Manfredi e Faraci sono ancora in fase di rodaggio, Boselli, grande scrittore, fa finta di non sapere che Tex ha i suoi canoni, che gli sono da impaccio... Nizzi, ai tempi d'oro, sapeva tenere dritta la barra del timone della texianit?, e ciò faceva sè che anche Boselli potesse scrivere il suo Tex- poco Tex , senza che la serie ne risentisse. Adesso, il risultato sarà la fine di quel ' quid texianum' , del 'sale di Tex' , per cui Tex è Tex : con Boselli primo sceneggiatore magari assisteremo a storie geniali, ma Tex è anche riempitivi, bistecche, buoni e cattivi, personaggi poco scavati: in altre parole, nasce come un fumetto semplice, di pane e acqua: con Boselli, forse avremo caviale, ma poco Tex.... Come 'seconda punta', Boselli ha arricchito la serie: da 'centravanti' , rischia di esautorarla di ciò di cui in così tanti ci siamo innamorati... Tutte opinioni personali, si intende!
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

Leggendo le varie recensioni di UBC, anch'io molto spesso mi imbatto in giudizi dettati più dai preconcetti che da letture, per così dire, "pulite" e sincere. Mentre per quanto riguarda le opinioni di TWO, per me la faccenda è diversa. Certo anche in quel luogo ci sono sicuramente "antinizziani" convinti che bocciano ogni storia firmata "Claudio Nizzi", ma penso che negli anni la situazione sia nettamente migliorata. Con il ricambio di utenti, i feroci giochi al massacro sono, non dico cessati, ma almeno attenuati. Certo che se andiamo a leggere i vari topic relative alle storie di Nizzi, uscite dal 500 in poi, troviamo ben pochi utenti soddisfatti. Io continuo a rimanere dell'idea che ogni storia vada letta liberamente, scordandosi ciò che l'autore ha scritto prima, mettendo da parte i giudizi negativi usciti dalla mente di altri utenti o recensori. Ogni storia va giudicata singolarmente, senza tener conto di ciò che è venuto prima; ovvio che sto parlando di un metro di giudizio e non di come deve essere scritta una storia (rispettando i vari canoni e fondamente Texiane :) ). Se vogliamo parlare del periodo che va dal fatidico numero 500 (Uomini in Fuga) in poi... beh di storie Nizziane, io onestamente ne salvo parecchie. Ci sono stati alti e bassi: la famosa "Mefistolata" era partita bene, purtroppo ha deluso un p? vedere il più grande nemico di Tex ripararsi in un retrobottega, ma come storia presa singolarmente, per me non è male (attendo naturalmente che Mefisto o se non lui, almeno Yama, vengano ripescati da dimenticatoio in cui sono caduti). Nizzi ha scritto per me altre storie degne di nota, già citate: Il Mercante Francese, Lo Squadrone Infernale, Documento D'accusa, Il Treno per Redville, Il Villaggio Assediato, Athabaska Lake, Il Lungo Viaggio, Pioggia..... Tra quelle che per a me hanno deluso invece: La banda dei Tre e La SentinellaIn altri luoghi molte di queste storie hanno dato scapito a feroci battaglie, litigi, giochi al massacr. Ogni storia è stata passata al pettine per trovare il più piccolo difetto, la più piccola caduta di stile. E' questo l'errore, che spero non venga seguito anche in questo forum. Infatti se ci mettessimo ad osservarle attentamente sarebbero ben poche le storie prive di difetti. Leggendo in questo modo se ne andrebbe al diavolo il piacere della lettura. :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sarà sincero, Sam Stone: secondo me non bisogna leggere ogni storia a sè. Io non faccio per niente così, anzi, sono sempre ottimista!Ogni volta che vedo, nei crediti, la scritta "Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi", ho un lieve crampo di stomaco pensando a "certe storie", poi mi dico "Chissà che non sia domenica..." e a volte termino la lettura, come nel caso de "La rivolta dei Cheyennes", consapevole di aver letto una storia che, sè, non è un capolavoro, ma almeno mi ha divertito. Purtroppo, quando invece la storia è una delusione, la reazione è più violenta. Leggendo "L'artiglio della Tigre" (ma anche "Kiowas", per non fare i soliti due esempi, che ho trovato tediosa) mi sono cadute le braccia, per non dire parti del corpo meno nobili, e leggendo "La banda dei Messicani" mi sono trattenuto diverse volte dal buttare per terra l'almanacco. Sono generalmente dell'avviso che la fiducia, fino a quando non ci sono validi motivi, si debba dare a tutti. Poi per stroncare una storia c'è sempre tempo.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.