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TWF - Tex Willer Forum

[587/588] L' Artiglio Della Tigre


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Tralasciando per un attimo la sceneggiatura di questa storia, vorrei per un attimo soffermarmi nei disegni.
E' chiaro che Venturi per la realizzazione del suo Tex si e' ispirato allo stile di Ticci e di Villa. Ma soprattutto su quest'ultimo, soprattutto nei primi piani.
A questo proposito ho trovato una somiglianza non poco tra il Tex della copertina e un Tex di Venturi all'interno dell'albo:

Immagine postataImmagine postata

La trovate anche voi una somiglianza lampante?

Molte volte per le sue copertine,Villa cerca di modificare Tex rendendolo il piu' fedele possibile a secondo dello stile del disegnatore che ha realizzato l'albo. In questo caso e' stato anche cosi' o viceversa?

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Appena finito di leggere L'ARTIGLIO DELLA TIGRE tutto sommato niente malaccio... Nizzi con mestiere rispolvera tutte cose già viste che rimandano a episodi del passato(principalmente La congiura e San Francisco ma anche il Laccio nero) come il poliziotto corrotto, la rissa coi cinesi, le bische a picco sul mare, c'è al solito un eccessivo spiegazionismo comunque vuoi per i disegni vuoi per il personaggio vuoi per la location questa storia pur abbastanza prevedibile conserva un certo fascino...

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Dopo aver letto tutti messaggi su questo argomento qui e su TWO mi viene da fare una considerazione, possibile che non si riesca a leggere una storia di Nizzi senza pregiudizi?Come si fa a star sempre li a esaminare ogni singola vignetta a caccia del errore?Cosè si perde in partenza il gusto di appassionarsi ad un fumetto!Questa storia presenta dei lati negativi, i soliti di Nizzi iperspiagazionismo(mi piacerebbe leggere tutte le storie dell'ultimo Nizzi "ripulite" di quelle 25-30 pagine inutili ) qualche incongruenza(se la Tigre non voleva farsi scoprire perchè cacchio usa i pugnali "firmati"?)ma anche scene divertenti e una location affascinante, i disegni di Venturi sono belli anche se secondo me in Documento D'accusa - Corte Marziale erano stati più curati, evidentemente sta volta aveva meno tempo a disposizione e alcune tavole sembrano un po' tirate via.

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  • Collaboratori

Caro Corvo, il lettering normalmente cambia solo nelle vignette ( e forse anche tavole ) presentate in anteprima nella quarta di copertina! O ti riferisci ad altro ?

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Ho letto la storia mentre ero in vacanza e ho appena finito di leggere anche tutti i commenti che mi hanno preceduto. Personalmente devo dire che questa prima parte mi ha lasciato soddisfatto, non mi ha per niente deluso!Ci sono però alcune cose che mi hanno lasciato un p? perplesso: come per esempio la volont? della Tigre Nera di vendicarsi (tramite l'oppio) della civilt? occidentale che l'ha condotto in rovina come afferma nel breve flash back in cui racconta a Lohana il suo passato... Sinceramente avrei preferito che a muoverlo fosse un semplice risentimento verso Tex e Carson che lo avevano già sconfitto in due occasioni. Un'altra cosa che mi ha lasciato un p? di amaro in bocca è stata (come già evidenziato da altre opinioni precedenti) l'eccessiva velocit? con cui si sviluppa la trama: per esempio mi sarebbe piaciuto un flash back più lungo per descrivere il passato della tigre nera, e in generale mi pare che per essere soltanto la prima parte accadano troppe cose; l'ultima cosa che mi è dispiaciuta è lo scarso coinvolgimento di Tom Devlin, ma forse questo è da ricollegare al fatto che tutto quanto deve svolgersi in soli due albi. Per il resto non ho trovato difetti: la coppia Tex e Carson è in ottima forma, si possono trovare elementi caratteristici come la scazzottata a Chinatown (molto bella) e la trovata originale di Carson che usa i fuochi d'artificio per cavarsi da una situazione pericolosa. Non è mancato il colpo di scena dell'uccisione proprio sul più bello di Tao-Chen (il cinese cieco) e il rapimento di Carson avvenuto durante la trappola in cui sono cascati i due Rangers: trappola che, francamente, mi è parsa ben congegnata! Infatti i nostri non fanno per niente la figura dei piccioni, a mio parere: è vero che Tex era conscio del fatto che la Tigre Nera teneva i segreti importanti per se (come aveva egli stesso affermato) però è anche vero che non poteva ignorare una soffiata di quel genere; inoltre il combattimento che è avvenuto durante l'imboscata si è risolto a sfavore dei Pards solo (come diceva ymalpas, se non sbaglio) solo per cause di forza maggiore, e non per errori da loro commessi. I disegni mi sono piaciuti: in particolare devo dire che l'interpretazione della Tigre Nera non è stata niente male, così come quella dei quartieri cinesi. Per questa prima parte darei nel complesso un 7,5, in attesa di leggere la parte più avvincente dello scontro finale!Non commento quello che ho letto a proposito di come è stata liquidata la storia da parte dell'amministratore di TWO: dico solo che non riesco proprio a capire cosa passi per la testa a certa gente, e insultare in questo modo un grande autore come è stato ed è ancora Nizzi mi pare quantomeno squallido... Sono contento che in questo forum non si critichino i lavori di Nizzi a prescindere.

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Non commento quello che ho letto a proposito di come è stata liquidata la storia da parte dell'amministratore di TWO: dico solo che non riesco proprio a capire cosa passi per la testa a certa gente, e insultare in questo modo un grande autore come è stato ed è ancora Nizzi mi pare quantomeno squallido... Sono contento che in questo forum non si critichino i lavori di Nizzi a prescindere.

Be' io francamente quella gente non la capsico. Si dicono appassionati di Tex, ma lo leggono solo per criticare senza ritegno i suoi autori. Se non gli piace tant Tex che se lo leggono a fare? Anche io trovo alcune storie più belle e altre più brutte; nei forum cerco di dire la mia ma sempr ecl massimo rispetto degli autori, cercando anzi di invitarli a migliorare la qualità delle storie. Stroncare non va bene. Per questo ai criticoni di questi forum dico: smettete di leggere i fumetti, passate alla Bibbia magari... alle opere perfette...voglio vedere se avete qualcosa da ridire anche sul Padreterno in persona!
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Guest Wasted Years

Per questo ai criticoni di questi forum dico: smettete di leggere i fumetti, passate alla Bibbia magari... alle opere perfette...voglio vedere se avete qualcosa da ridire anche sul Padreterno in persona!

Nella Bibbia, per quanto ne so io, è contenuta una sterminata distesa di incongruenze e di contraddizioni assolute, se essa vista come opera letteraria scritta da AA VV. Invece di Padrieterni ne esistono di un sacco di religioni, ed ognuno ha il libro suo, scritto certamente da esseri umani ma ognuno di loro naturalmente convinto di essere sotto ispirazione divina. Ma visto che tali religioni si escludono a vicenda, su questa ispirazione, almeno nella maggior parte dei casi, sarebbe anche lecito avanzare dei dubbi, salvo sull'unica VERA RELIGIO che però varia da cultura a cultura ed oggi sempre più da persona a persona. Quindi sarebbe semplice liquidare un testo sacro se si è credenti di un'altra religione, tanto che questa è un operazione che si fa comunemente, escludendo che negli altri 70 circa libri sacri di altre religioni vi sia il Padreterno, o ve ne siano diversi oppure addirittura nessuno eccetera. Gli atei in fondo escludono solamente un libro in più. Tutto questo per dire che:a) passare alla Bibbia se si è criticoni potrebbe generare l'effetto opposto a quello che tu suggerisci eB) Trovare: interpolazioni, cattive trascrizioni anche non in buona fede, errori dovuti a giustapposizioni di diverse correnti, cattive traduzioni, contraddizioni in testi scritti in epoche diverse o da autori diversi eccetera, è molto semplice in libri tanto antichi e scritti da tante mani diverse ec) Visto che ognuno è libero di scegliersi il suo Padreterno preferito oppure addirittura di non avere nessun Padreterno, credo che la situazione non migliorerebbe affatto. :indianovestito::trapper: :lupos: :lupod:
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Nella Bibbia, per quanto ne so io, è contenuta una sterminata distesa di incongruenze e di contraddizioni assolute, se essa vista come opera letteraria scritta da AA VV.

Il mio era un modo per dire che non si può ricercare la perfezione in un fumetto e che tutti gli autori possono scrivere grandi opere e opere più mediocri. Quanto alla Bibbia sono il primo a non credere che sia opera di Dio... la mia era solo una metafora scherzosa da non prendersi troppo sul serio...
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Guest Wasted Years

Nella Bibbia, per quanto ne so io, è contenuta una sterminata distesa di incongruenze e di contraddizioni assolute, se essa vista come opera letteraria scritta da AA VV.

Il mio era un modo per dire che non si può ricercare la perfezione in un fumetto e che tutti gli autori possono scrivere grandi opere e opere più mediocri. Quanto alla Bibbia sono il primo a non credere che sia opera di Dio... la mia era solo una metafora scherzosa da non prendersi troppo sul serio...
La mia era altrettanto scherzosa per dire che a volercisi mettere si trovano difetti su tutto.:)
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DUnque, ioi per commentare questa storia devo prendere dall'inizio della saga del principe:Personalmente, per quanto mi sia piaciuto LUi come personaggio, ho trovato le sue storie esageratamente tirate per i capelli (il che mi fa capire come mai sia calvo, battuttaccia). Nella prima storia non mi è andato già il castello scavato nella miniera: trappole che manco indiana jones, architettura che Sandokan si sogna, addirittura costumi alle guardie e coppia di guardie del corpo gigantesche. Se c'è chi accusa gli Egiziani di essere alieni per essere riusciti ad edificare le piramidi, La Tigre Nera dev'essere direttamente Dio. Avrei preferito una gigantesca caverna con solo qualche rimando al suo essere la Tigre, come si può pensare in "thugs" dove gli assassini vivono in una grotta che di Kal' ha solo una gigantesca statua (pure li mi sono chiesto dove l'avessero trovata o con che bronzo fosse stata fatta ma vab?). Nella seconda storia invece non mi sono mai andati già gli zombie: ma dico io, nemmeno Yama e Mefisto han scatenato orde di mostri (Yama uno solo, e aveva una preparazione lunghissima con riti magici ocmplessi e un punto debole) e mi arriva il complice di un mafioso (perchè così è caratterizzato la Tigre Nera: pazzo, sanguinario, ma comunque più cospiratore pseudo massonico, non certo MAGO) che mi evoca l'armata dei morti viventi stile Resident Evil. Non sono mai riuscito ad accettarlo: era uno sconfinamento troppo esteso nell'horror di serie B. Andiamo a questa:Fin dall'inizio non mi ha convinto la voglia che avesse la tigre di farsi scorpire ( quando è troppo è troppo, sarebbe come se Riina aprisse un ristorante di fronte il ministero dell'interno). COmunque il personaggio si ripresenta in tutta la sua forma, non è lui il problema. Alcuni pezzi non sono poi così male, su tutte troneggia l'idea di Carson dei fuochi artificiali. Però non so, non mi ha convinto, l'ho vista normale, senza nulla di strano... senza niente che mi desse voglia di rileggerla (infatti sta nella libreria almeno fino al secondo capitolo). Non è una delle peggiori di Nizzi, per carit? (i Fratelli DOnegan sono ben oltre) però non mi sta lasciando proprio nulla, ed ho paura per quello che vedrà nel seguito.

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Fin dall'inizio non mi ha convinto la voglia che avesse la tigre di farsi scorpire ( quando è troppo è troppo, sarebbe come se Riina aprisse un ristorante di fronte il ministero dell'interno).

Riina che apre un ristorante davanti al ministero degli interni sarebbe geniale. in fondo la più grande pianta di marijana mai esistita su questa terra fu coltivata ed accudita per dei mesi nella fioriera di destra dell'ingresso della stazione centrale della polizia di Città del Messico :D. comunque, ho apprezzato la tua analisi :indianovestito: ergo, la storia non è ancora finita
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Beh, per quanto "la voglia di farsi scoprire" da parte di un criminale possa sembrare ( ed essere ) masochista, non sono mancati esempi di comportamenti del genere nella saga texiana, specie per quanto riguarda i cosidetti "grandi cattivi", come dimostrano i casi di Mefisto, di Proteus e del Maestro, che non esitano a far capire a Tex chi ha di fronte. Non mi pare dunque così censurabile che la Tigre Nera si comporti in tal modo. Piuttosto si può temere che, come in parte è avvenuto nel primo albo, anche nella seconda parte lo spazio ben preciso a disposizione di sceneggiatore e disegnatore pesi sullo sviluppo della trama, portando ad innaturali accelerazioni del ritmo narrativo oppure ad uno sviluppo ridotto di scene e situazioni potenzialmente interessanti. Comunque, tra un paio di settimane avremo modo di farci un'idea precisa del valore globale di questa storia ( personalmente ritengo che, anche se non pare molto probabile che Nizzi superi o raggiunga gli esiti della prima storia in cui è comparso il principe Sumankan, possa comunque confezionare una vicenda superiore a quella del primo ritorno della Tigre Nera ).

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Beh, per quanto "la voglia di farsi scoprire" da parte di un criminale possa sembrare ( ed essere ) masochista, non sono mancati esempi di comportamenti del genere nella saga texiana, specie per quanto riguarda i cosidetti "grandi cattivi", come dimostrano i casi di Mefisto, di Proteus e del Maestro, che non esitano a far capire a Tex chi ha di fronte. Non mi pare dunque così censurabile che la Tigre Nera si comporti in tal modo. Piuttosto si può temere che, come in parte è avvenuto nel primo albo, anche nella seconda parte lo spazio ben preciso a disposizione di sceneggiatore e disegnatore pesi sullo sviluppo della trama, portando ad innaturali accelerazioni del ritmo narrativo oppure ad uno sviluppo ridotto di scene e situazioni potenzialmente interessanti. Comunque, tra un paio di settimane avremo modo di farci un'idea precisa del valore globale di questa storia ( personalmente ritengo che, anche se non pare molto probabile che Nizzi superi o raggiunga gli esiti della prima storia in cui è comparso il principe Sumankan, possa comunque confezionare una vicenda superiore a quella del primo ritorno della Tigre Nera ).

Superare il primo ritorno della Tigre Nera è facile :DPer Mefisto manifestarsi era un segno di disprezzo e odio verso Tex, diciamo un avvertirlo e fargli capire chi lo avrebbe "ucciso". Proteus era una specie di Diabolik: più che i soldi, gli interessava la sfida alle autorit? e alle persone, e si appagava quando riusciva a vincere tali sfide. Un criminale come la Tigre Nera che rende così appariscente la sua mafia non mi riesce ad andare già, ed è un errore che Nizzi non ha fatto solo su Tex (il Vito Saracyno di Nick Raider, e con lui il 90% dei mafiosi che vi apparivano, era troppo scoperto). La prima della tigre nera trovo pure io che sia notevole, però quel castello non lo digerir? mai.
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Anche la Tigre Nera, come Mefisto, odia Tex in maniera viscerale ( nella precedente comparsa, del resto, la sua avversione per il ranger si era espressa con modalit? del tutto analoghe a quelle di Steve Dickart ) e, per quanto possa temerlo, si ritiene comunque capace di poterlo sconfiggere. Ad ogni modo, il sapere di aver di fronte il principe Sumankan alla testa di un racket criminale può certo rendere più chiare le idee a Tex e Carson, ma non è che li metta automaticamente sulla pista giusta per rintracciarlo e catturarlo ( esattamente come è avvenuto con il Maestro in "Wild West Show" che, tra travestimenti e stratagemmi, è riuscito quasi a dare scacco matto a Tex ).

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La Tigre non vuole assolutamente farsi scoprire, tant'? che spiega che i colpevoli hanno pagato con la loro vita quel pugnale lasciato incustodito sul corpo della vittima. Ma non rinuncia al SIMBOLISMO, fondamentale come segno di appartenenza a una organizzazione. Esattamente come un laccio di seta nera con i pendagli del drago era stato nella bonelliana tong di Ah-Toy. Io non ci vedo nessun errore.

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Io la penso diversamente. Secondo me stona proprio il fatto che la Tigre Nera non voglia farsi soprire! Nel primo episodio della saga, la Tigre Nera rimane nell'ombra, ma spaventa Leadville, mostrando i propri simboli: è il procedimento perfetto per il thriller. Ymalpas dice che la Tigre Nera non vuole farsi scoprire, ma non rinuncia al simbolismo: ma a cosa servirebbero i simboli se non a spaventare , ad incutere paura? Il male si nasconde, ma allo stesso tempo si mostra. E' un vedo-non vedo: è l'ingrediente vincente del primo episodio, e la chiave fondamentale perchè si crei suspence. Invece qu? il simbolo pare fine a se stesso, ed è una caduta importante... Allo stesso modo, ciò non può non accadere adesso... Deve essere una storia di vendetta: e la Tigre Nera, che odia Tex in modo viscerale, deve sfidare, non nascondersi: così, sembra un codardo... A parte le cadute, questa prima parte, in generale, non mi sembra male, anzi, a tratti coinvolge, ma, allo stesso tempo, è inframmezzata troppe volte da fasi in cui Nizzi pare annoiarsi , e non si accorge di banali ripetizioni. Sembrano dettagli, ma di dettagli si fa una storia. Basti pensare alla scena di pagina 16, in cui Tex spiega a Tom Devlin che comincer? le indagini da Jimmy Craig: ecco che deve specificare che è il nuovo proprietario del 'Babylon House', anche se è stato proprio Devlin a dirglielo nella vignetta precedente!Al di l' del fatto che è una cosa lampante alla prima lettura, ma prima di procedere alla pubblicazione nessuno pensa ad una rilettura?La storia, ripeto, a tratti è bella, ma il vero Nizzi è altra cosa, e risale a 15-20 anni fa... Ottimo Venturi, anche se i visi sono un po' troppo affusolati... Beh, adesso godiamoci lo scontro finale!

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Non necessariamente un simbolo deve spaventare, può semplicemente servire a unire, a dare coesione a una setta, dandogli un'identit? nella quale i membri possono riconoscersi. E' cioè un fatto tutto interno. E' un'associazione mafiosa, un clan con un codice e delle regole proprie. L'obiettivo primario della Tigre è quello di vendicarsi dell'uomo bianco. La vendetta contro Tex e Carson è solo secondaria. Altrimenti non si spiegherebbe la tenacia nel ricreare associazioni criminali, quando potrebbe vendicarsi tranquillamente assoldando dei killers! Parli di - fasi - nella storia in cui Nizzi sembra annoiarsi. Mi piacerebbe che tu ne citassi qualcuna. Quanto al vero Nizzi di vent'anni fa non ci piove che fosse più fresco e avesse più inventiva, ma la distanza tra questa storia e i suoi capolavori del passato non è poi così abissale. Una cosa certa è che cambia il tipo di approccio mentale da parte di utenti logorati da anni e anni di anti-nizzismo. Non parlo solo di te, ma io stesso, quando leggo per la prima volta una nuova storia di Nizzi, la leggo con un certo disagio e non certo per partito preso. Ma perchè tendo subito ad associare episodi dubbi alle critiche che pioveranno sicure come la morte. Come diceva Wasted Years, con Boselli e gli altri autori ( Ruju escluso ) questo tipo di lettura prevenuta non esiste e se ci sono delle magagne e debolezze nella sceneggiatura, si tende a ignorarle. Con Nizzi, insomma, non è una lettura libera e rilassante. Solo dopo una seconda rilettura, sono riuscito ad apprezzare veramente la storia per quel che vale, perchè non c'è nessun dubbio che questa prima parte VALE.

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Ciao Ymalpas... Non penso di essere influenzato dall'anti-nizzismo dilagante, assolutamente. Anzi, come forse avrai capito leggendo i miei pareri quà e là sul forum, sono un filo-nizziano e un'anti-boselliano assoluto. Il Nizzi di oggi non è fresco, ma scrive di Tex, Boselli sarà fresco ma di Tex c'è solo il nome e il cappello: è un artista, ma come primo sceneggiatore si avrebbe il dovere di rispettare il personaggio, mentre come spalla si può effettivamente osare di più. La storia in effetti non è male, a tratti sembra coinvolgere: e tuttavia mi viene istintivo definirla 'non male', e non riesco a dire 'che figata! '... L'esempio di fase di stanca te l'ho già fornito: a pagina 16 Tex dice a Devlin che inizier? le indagini da Jimmy Craig, e specifica che è il nuovo proprietario del 'Babylon House' ... peccato che Devlin glielo avesse detto nella vignetta precedente!Altra brutturina - che non comporta una fase di stanca- è Lohana che chiama 'caro' la Tigre Nera... Ymalpas, sono dettagli, ma i dettagli sono importanti: cose del genere 20 anni fa Nizzi se le sarebbe sognate : è roba che mi rovina la lettura, e non penso centri l'anti-nizzismo. Non so, perchè gli spunti ironici non mancano (pensiamo ai petardi di Carson! )... Beh, aspettiamo la sfida finale!

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Quanto al vero Nizzi di vent'anni fa non ci piove che fosse più fresco e avesse più inventiva, ma la distanza tra questa storia e i suoi capolavori del passato non è poi così abissale.

Ehmm...... Caro ymalpas, credo che affermando cio', tu faccia un grosso torto proprio a Nizzi perchè, con tutto il rispetto, il Nizzi attuale è un lontanissimo ( di millesimo grado :bandito: ) parente di quello dei bei tempi. Nizzi ha avuto tre periodi: il periodo d' oro, il periodo di...... stagno ( almeno gli ultimi 2 lustri ) e quello di bronzo con queste ultime storie decisamente piu'... leggibili. Hasta lu?go, amigo.:trapper:
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Il Nizzi di oggi non è fresco, ma scrive di Tex, Boselli sarà fresco ma di Tex c'è solo il nome e il cappello: è un artista, ma come primo sceneggiatore si avrebbe il dovere di rispettare il personaggio, mentre come spalla si può effettivamente osare di più.

Sono del tutto d'accordo con te. Il fatto è che Boselli ha indubbiamente più creativit? narrativa, più freschezza a livello dell'elaborazione della trama e dei personaggi; tuttavia come dici tu ha osato troppo e spesso ci ha mostrato un Tex molto diverso dal solito, troppo ombroso e riflessivo, quasi cupo per certi versi, poco incline allo scherzo, che infatti non sembrava il Tex di Bonelli e di Nizzi a cui siamo stati abituati. Anche nelle storie Boselli ha indrodotto la novità del ruolo svolto spesso da bizzeffe personaggi secondari... Il mio invito è quello per Boselli, di cercare di attenersi più alla classicit? del personaggio, per Nizzi di recuperare un po' più di freschezza narrativa e di ritmo nelle sue storie... e per Manfredi di continuare sulla scia della bravura dimostrata con La Grande Sete....
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Il fatto è che Boselli ha indubbiamente più creativit? narrativa, più freschezza a livello dell'elaborazione della trama e dei personaggi; tuttavia come dici tu ha osato troppo e spesso ci ha mostrato un Tex molto diverso dal solito, troppo ombroso e riflessivo, quasi cupo per certi versi, poco incline allo scherzo, che infatti non sembrava il Tex di Bonelli e di Nizzi a cui siamo stati abituati. Anche nelle storie Boselli ha indrodotto la novità del ruolo svolto spesso da bizzeffe personaggi secondari... Il mio invito è quello per Boselli, di cercare di attenersi più alla classicit? del personaggio, per Nizzi di recuperare un po' più di freschezza narrativa e di ritmo nelle sue storie... e per Manfredi di continuare sulla scia della bravura dimostrata con La Grande Sete....

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