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TWF - Tex Willer Forum

[589/590] La Rivolta Dei Cheyennes


Voto alla storia  

56 utenti hanno votato

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Messaggi consigliati/raccomandati

  • Rangers

Appena finito di leggere albo piacevole e molto classico. Aspetto il prossimo albo

ForeverCarson sei pregato di argomentare, una riga può essere interpretata come semplice spam.

Ora non dico di scrivere poemi, ma almeno descrivi un minimo ciò che ti è piaciuto o meno in modo che possiamo scoprirlo anche noi. ;)

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:colt: ho da poco finito di leggere l'albo in discussione innanzitutto vorrei complimentarmi con l'autore dei disegni :inch: il sig. del vecchio perche' mi piace la linea chiara dei disegni e poi complimenti anche con :bandito: nizzi per la chiarezza della storia infatti, gia' dalle prime pagine della storia se ne evince l'epilogo :N: inoltre mi e' piaciuta l'entrata in scena di ned :trapper: , la sequenza della sparatoia nel saloon. spero di essere stato nei limiti della narrazione degli episodi che mi sono piaciti della prima parte della storia. al piacere di rileggerci. :generaleN:
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:generaleS: Ho letto la storia e mi è sembrata niente male; però hanno ragione la copertina è bruttissima. Personalmente la parte della storia che mi è piaciuta di più è stata quella dove Tex salva la carovana dall'attacco degli cheyenne :indiano:

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  • Rangers

MESSAGGIO DI MODERAZIONE.

WEST, BENVENUTO SUL FORUM.
MENO MALE CHE POCHI MINUTI FA HAI LETTO E ACCETTATO IL REGOLAMENTO IN TUTTE LE SUE PARTI.
FORSE NON L'HAI FATTO CON LA MASSIMA ATTENZIONE, TI RICORDO LA NOTA CHE RIPORTA GLI ESEMPI DI MESSAGGI CHE POTREBBERO ESSERE INTERPRETATI COME SPAM.
QUINDI TI INVITO AD ARGOMENTARE MEGLIO IL TUO PARERE, NON IMPORTA DI SCRIVERE POEMI O TRATTATI, MA NON DEVI NEANCHE ESSERE COS? TELEGRAFICO.
OLTRE A QUESTO TI INVITO A RILEGGERTI ATTENTAMENTE IL REGOLAMENTO.
;)

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Ritrovo purtroppo in questa storia ciò che non mi piace della narrativa dell'ultimo Nizzi (con "ultimo" in verità intendo da diversi anni): scene statiche, meccaniche, poco sciolte. Ritmo spezzato, incerto. Il dinamismo e l'energia sembrano lontani, ed ormai il paragone sia con Boselli (che apprezzo moltissimo, e sul quale lamento - non sempre - soltando eccessi di retorica), sia con gli ultimi acquisti della scuderia texiana, appaiono impietosi. Forse è vero che i fuoriclasse dovrebbero ritirarsi, se non all'apice del successo, almeno prima che la parabola discendente si faccia troppo impervia. E Nizzi un fuoriclasse lo è stato, assolutamente: un Autore da 10 e lode, spessissimo ed per lunghissimo tempo. Spero di essere smentito con il prossimo album, ma ne dubito: già l'addio alla Tigre Nera era stato piuttosto deludente.

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Certe volte mi chiedo se quando leggo Tex io non metta da parte tutto il mo spirito critico;o forse quando leggo Tex mi accontento di poco... perchè a me questo primo albo è piaciuto parecchio!Probabilmente è così:quello che a me interessa sopra ogni cosa è di leggere una storia che sia una storia di Tex;poco mi importa che in decine e decine di storie abbia già letto le stesse cose se la storia, che può essere in sè ripetitiva e banale rispetto a quanto è già stato fatto in passato,? una vera storia di Tex con un vero Tex!E non può esserci dubbio su questo:i due personaggi di questa storia sono i due pards nella loro autenticit?, nei loro dialoghi, nel loro menar le mani e nel loro saper far cantare le armi come nessun altro;e sopratutto Tex Willer e Kit Carson sono i veri e unici protagonisti di questo primo albo!Ripeto che a me non importa che la storia non sia nulla di nuovo, o che possa avere uno svolgimento e un finale scontato;inoltre, certe situazioni e certi intrecci classici fosse per me potrebbero ripetersi infinite volte ancora:non mi stancher? mai di leggere storie con agenti indiani corrotti, loschi speculatori, tangheri poco raccomandabili e giovani guerrieri indiani in rivolta. Quindi, ed è solo un mio modestissimo parere, questo primo albo è quanto il lettore medio di Tex vorrebbe leggere sempre;2,70 euro di sparatorie e agguati, con un Tex scazzottatore e un Carson che parla nuovamente della strega papago, con simpatici frontier-man mezzi filosofosi e semi selvaggi. Nella mia semplicit? di lettore senza troppe pretese mi complimento con Nizzi, che nonostante il peso dell'età e il calo qualitativo, ricorda a tutti di esser stato, dopo Gl Bonelli, il più grande autore di Tex. Del Vecchio:onore a questo giovane disegnatore, che si può a buon diritto inserire tra le colonne giovani della serie;bravissimo nella resa dei paesaggi e nella scelta delle inquadrature, nella caratterizzazione di ogni personaggio e dei nostri satanassi, ha anche l'indiscusso merito di essere un disegnatore veloce, che nonostante la velocit? mantiene sempre altissimo il suo livello qualitativo. Grande acquisto!... spero di poter vedere un giorno i suoi Kit e Tiger...

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l'ho potuto comprare solo ieri e l'ho letto, tutto d'un fiato, ieri sera. Storia molto gradevole che non stufa e non si perde in scene noiose, nonostante l'ultra citato stampo classico. I personaggi sono ben strtturati e il susseguirsi delle vicende ben ritmato, insomma nizzi stavolta non ha sfigurato, anzi ha fatto davvero una buona figura. i disegni sono anche loro moltobelli, e ricordano un po lo stile di Civitelli in definitivasoggetto 6sceneggiatura 8disegni 8

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La storia l'ho letta un mese fa, e me la ricordo solo per il semplice fatto che assomigliava moltissimo a quelle che abbiamo avuto modo di leggere i mesi precedenti( da settembre fino ad oggi visto che i numeri in edicola nell'estate trascorsa meritavano veramente), già quando ho letto "Il castello nero" album con cui la tigre nera usciva di scena avrei voluto spararmi, ed è appunto per questo che mi sto tuffando nella rilettura di storie vecchie sceneggiate principalmente da Nolitta e Boselli che sono gli autori che più adoro.....

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La storia l'ho letta un mese fa, e me la ricordo solo per il semplice fatto che assomigliava moltissimo a quelle che abbiamo avuto modo di leggere i mesi precedenti( da settembre fino ad oggi visto che i numeri in edicola nell'estate trascorsa meritavano veramente),

Non ho capito Sumankan... Vuoi dire che "La rivolta dei Cheyennes" assomiglia a "L'artiglio della Tigre"?dove la trovi questa similarita', dato che sono due storie completamente diverse?spiegati meglio per favore.


già quando ho letto "Il castello nero" album con cui la tigre nera usciva di scena avrei voluto spararmi, ed è appunto per questo che mi sto tuffando nella rilettura di storie vecchie sceneggiate principalmente da Nolitta e Boselli che sono gli autori che più adoro.....

Avevo gia' capito da tempo che non ti piacesse Nizzi, pero' vorrei ricordarti che questo e' il topic riguardante l'albo "La rivolta dei Cheyennes". Sei libero di adorare o "criticare" qualsiasi autore nelle altre sezioni specifiche presenti nel forum.:D . Per esempio ecco i link delle discussioni su Nizzi e Boselli, se vuoi:Nizzi Boselli
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Ho finito solo ora di leggere l'albo, il che è assai significativo di quanto mi sia piaciuto... Siamo alla seconda vignetta: ' Il commissario per gli affari indiani ha incaricato Tex Willer di raggiungere la riserva Cheyenne di North Loup River per scoprire a che cosa sia dovuta l'irrequietezza manifestata dagli indiani nelle ultime settimane e per gettare acqua sul fuoco se fossero intenzionati a scendere sul sentiero di guerra'. Come si f? a scrivere una cosa del genere, per Dio!Ho impiegato cinque minuti solo per leggere, poi mi sono addormentato, perchè queste non sono le parole dell' avventura, bensì una lezione di cucito !La storia non è brutta, non è bella, è saporita come il pane toscano ( quello senza sale, di cui, per disgrazia, vanno tutti pazzi in famiglia ), e ottiene dal sottoscritto un umiliante 6 politico. Come al solito ( negli ultimi anni), ecco che Nizzi ci dice già tutto per bocca di Ned, giusto per ridurre un poco l' eccessiva suspence. Ieri ho riletto 'La Maledizione Di Escondida' : non so come pensare che l'autore sia lo stesso. Ma dov'? finita quell'ironia disincantata, quella freschezza, quel ritmo? La vita è piena di misteri... Per quel che riguarda Del Vecchio, non mi dispiace, ma un po' mi infastidiscono le continue linee di movimento, specie intorno alla testa di Tex. Tre lunghi giorni all'arrivo del prossimo albo, che impiegher? tre lunghissimi mesi a leggere !

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  • Collaboratori

Sulle linee di movimento, è vero, non le avevo notate, ma ne fa un uso moderato e accettabilissimo. Da notare anche il pegno che paga a Fusco tutte le volte che in una vignetta c'è un morto ( vedere la schiuma, bollicine, che fuoriescono dalla bocca delle vittime ).

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Che stroncatura, Giacomo!E' vero che ogni tanto ci sono quei passaggi che hai citato tu che appesantiscono un p? il discorso, però in fin dei conti la storia nel suo complesso non è niente male! A me è piaciuta, molto classica ma abbastanza coinvolgente: aspetto il secondo numero sperando che la fine della storia sia all'altezza del suo inizio: certamente non rimarr? un capolavoro della serie, ma una buona storia, questo si!Più che altro non so se sia giustissimo fare dei confronti con le storie passate: voglio dire, in un certo senso ci stanno, però sappiamo tutti quanto sia difficile creare dei capolavori (specialmente da un autore che purtroppo per noi è a fine carriera), ecco perchè non voglio giudicare una storia (anche) tramite dei paragoni con un'altra. ;)

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La storia l'ho letta un mese fa, e me la ricordo solo per il semplice fatto che assomigliava moltissimo a quelle che abbiamo avuto modo di leggere i mesi precedenti( da settembre fino ad oggi visto che i numeri in edicola nell'estate trascorsa meritavano veramente),

Non ho capito Sumankan... Vuoi dire che "La rivolta dei Cheyennes" assomiglia a "L'artiglio della Tigre"?dove la trovi questa similarita', dato che sono due storie completamente diverse?spiegati meglio per favore.


già quando ho letto "Il castello nero" album con cui la tigre nera usciva di scena avrei voluto spararmi, ed è appunto per questo che mi sto tuffando nella rilettura di storie vecchie sceneggiate principalmente da Nolitta e Boselli che sono gli autori che più adoro.....

Avevo gia' capito da tempo che non ti piacesse Nizzi, pero' vorrei ricordarti che questo e' il topic riguardante l'albo "La rivolta dei Cheyennes". Sei libero di adorare o "criticare" qualsiasi autore nelle altre sezioni specifiche presenti nel forum.:D . Per esempio ecco i link delle discussioni su Nizzi e Boselli, se vuoi:Nizzi Boselli
Caro Anthony ti ringrazio per avermi indicato due link che sicuramente andr? a visitare, in seguito eviter? di esprimere i miei commenti su gli autori in finestre dedicate al commento degli albi.

Per quanto riguarda la tua domanda non ho assolutamente affermato che "L'artiglio della tigre" e "La rivolta dei Cheyennes" siano due storie simili fra di loro per trama e contenuti, ma per le storie SECONDO ME entrambe troppo corte(dico questo perchè so che nel prossimo numero questa storia si concluder?) di cui può sè funzionare il soggetto ma la sceneggiatura MI appare banale e mal esposta e scritta quasi a forza e non ho quindi detto che sono due storie uguali, mi sono sicuramente espresso male, ma semplicemente sanno di qualcosa di già visto, io rispetto le tue idee, se a te piace non te la farà di certo odiare a forza e ammetto inoltre che hai ragione per quanto riguarda Nizzi, ma quello dipende dai punti di vista e da cosa ci si apetta di trovare nella lettura, spero di essermi spiegato meglio e se non l'ho fatto non esitare a ricontattarmi.

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Scusa, ma come puoi dire che questa storia è troppo corta se nemmeno l'hai letta fino alla fine? Forse in due albi ci sta benissimo, o forse saranno addirittura troppi. Francamente mi pare un po' presto per dirlo...

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Che stroncatura, Giacomo!E' vero che ogni tanto ci sono quei passaggi che hai citato tu che appesantiscono un p? il discorso, però in fin dei conti la storia nel suo complesso non è niente male! A me è piaciuta, molto classica ma abbastanza coinvolgente: aspetto il secondo numero sperando che la fine della storia sia all'altezza del suo inizio: certamente non rimarr? un capolavoro della serie, ma una buona storia, questo si!Più che altro non so se sia giustissimo fare dei confronti con le storie passate: voglio dire, in un certo senso ci stanno, però sappiamo tutti quanto sia difficile creare dei capolavori (specialmente da un autore che purtroppo per noi è a fine carriera), ecco perchè non voglio giudicare una storia (anche) tramite dei paragoni con un'altra.  ;)

In effetti sono molto deluso da Nizzi: penso che sarebbe davvero ingiusto valutare bene le sue ultime storielle. E sarebbe ingiusto perchè equivarrebbe a dire: ci accontentiamo di questo, perchè non puoi dare nulla di più, sei spremuto: e dall'autore di 'Fuga Da Anderville' e 'Furia Rossa', solo per citare due capolavori, mi aspetto di più !
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In effetti sono molto deluso da Nizzi: penso che sarebbe davvero ingiusto valutare bene le sue ultime storielle. E sarebbe ingiusto perchè equivarrebbe a dire: ci accontentiamo di questo, perchè non puoi dare nulla di più, sei spremuto: e dall'autore di 'Fuga Da Anderville' e 'Furia Rossa', solo per citare due capolavori, mi aspetto di più !

In parte condivido quello che dici, ossia il fatto che da un autore che ha sfornato vari capolavori ci si aspetta di più di quello che ha dimostrato nelle sue ultime prove. Però secondo me le cose, in questo momento, vanno contestualizzate: ormai Nizzi non potr? più darci, purtroppo, capolavori del calibro di quelli che hai citato tu... Per fare un esempio calcistico, ormai il Ronaldinho di oggi non è più quello dei primi anni del Barcellona o del PSG: è a fine carriera, e nonostante si sia indotti ad aspettarsi da lui delle partite memorabili in cui è in grado di vincere da solo ormai tutti sanno che al massimo può giocare delle buone partite, ma nulla di più! Non è assolutamente un concetto negativo quello che voglio esprimere, (n° per Nizzi n° per Ronaldinho! :D ) anzi, però storie come "La Rivolta Dei Cheyennes" sono delle buone storie, e secondo me il loro valore non può crollare ogni volta solo perchè si sciolgono al cospetto delle pietre miliari della serie! ;)
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Scusa, ma come puoi dire che questa storia è troppo corta se nemmeno l'hai letta fino alla fine? Forse in due albi ci sta benissimo, o forse saranno addirittura troppi. Francamente mi pare un po' presto per dirlo...

però dal modo in cui è stata esposta si capisce che nel prossimo numero si concluder?, anche se l'incipit è buono ma la continuazione no.......
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Questo primo albo e' "ordinaria ammnistrazione", quindi non e' ne' un capolavoro ne' una storia che fa' urlare allo scandalo. Ma siamo ancora alla prima parte della storia, e mi sembra prematuro dare giudizi lapidari, quando ancora non conosciamo la parte finale. Francamente mi stupisco non poco, come un Maxi di Segura(che personalmente lo ritengo assurdo e illeggibile), come quello che abbiamo letto qualche mesa fa' riceva tanti elogi, e il primo tempo di una storia "normale" come questa, sia soggetta a tante critiche.
Io, per un attimo, come per magia, farei finta che "La rivolta dei Cheyennes" sia scritta da Segura e che il Maxi "Lungo i sentieri del West" sia scritto da Nizzi. Sarei, allora, molto curioso di conoscere i vostri commenti, dopo aver scambiato questi due autori con queste due storie...

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  • Rangers

Preso stamattina. Ieri sera ho letto la prima parte ed oggi la seconda. Per quel che mi riguarda la storia nel complesso mi è piaciuta. Certo paragonata a molte altre simili del passato, risulta un p? in tono minore, ma sarebbe sbagliato ed ingiusto fare confronti. Non voglio spoilerare troppo, anche se non c'è poi molto da rivelare :) :

Tex e Carson, ci vengono mostrati come tiratori micidiali, infatti ad ogni colpo cade un nemico (questo è forse uno dei lati negativi della storia), ma ogni tanto non guasta vedere i due satanassi sotto questo lato. Il problema principale della storia sta nel fatto che i cattivi sono troppo deboli. Hazel e Rockman, i pezzi grossi della ferrovia sono i capoccia della banda, risultano essere delle ombre di tanti avversari simili, nei quali Tex si è imbattuto lungo la serie. Nonostante questo, non mi sono annoiato nella lettura. La parte più d'effetto è la battaglia finale in stazione, dove i proiettili volano quà e làMa la seconda parte è tutta una sparatoria. Non male il discorso che fa Tex al Consiglio dei Capi, dove per una volta non c'è il solito duello con il capo-testa calda.
In linea di massima, una storia carina e leggibile. Forse uno dei migliori Nizzi degli ultimi tempi. Del Vecchio mi sembra migliorato anche dalla sua precedente storia, in particolare mi sembrano ottime le parti nel campo indiano, dove ci regala sfondi spettacolari. Bellissimi anche gli interni lussuosi del treno; insomma un altro buonissimo acquisto per Tex. In conclusione alla storia darei un bel 7. :trapper:
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Appena letta, e sono d'accordo con l'opinione di Sam. Mi sarei infatti aspettato un p? più di fegato e determinazione da parte dei due capoccioni della ferrovia, non dico del tipo dell'"Uomo di Flagstaff", però da gente che ha quel tipo di progetti un p? di spietatezza in più non sarebbe stata sgradita! Mi ha suscitato un p? di perplessit?, sempre a questo proposito, la faccia letteralmente terrorizzata di uno dei due boss (disegnata splendidamente, peraltro). Ho apprezzato la buona dose di azione e scontri di questo secondo albo, con naturalmente i due pards ad avere la meglio. Forse un p? troppa la facilit? con cui Tex e Kit hanno fiutato l'agguato all'agenzia indiana, però i nostri hanno sempre quel qualcosa in più che gli permette di valutare meglio questo genere di situazioni!Peccato solo per la fine: d'accordo che è stato lo stesso commissario per gli affari indiani a inviare Tex e Kit sul posto per far luce sulla situazione, però dubito che i due proprietari della ferrovia fossero riusciti ad organizzare il tutto senza appoggi politici... In conclusione belli i disegni di Del Vecchio, che confermano l'ottima impressione che mi aveva fatto nella prima storia. Do anch'io un 7 complessivo, una buona storia piacevole da leggere!

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