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TWF - Tex Willer Forum

Integralismo E Avanguardismo Dei Lettori Di Tex


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<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, borden dice:

Perfetto. Ma resta l'ambiguità di fondo, di cui forse non ti rendi conto. Credi che qualcuno, che so, l'imperativo Categorico, impedisca a Manfredi di scrivere in Tex storie belle come quelle che ha scritto per Magico Vento?😶  

 

O forse secondo te le sta scrivendo, non lo so., La tua sembra una critica al personaggio, non è chiara.

La mia "critica" è alla troppa rigidità di un gruppo di appassionati come me. Su Manfredi nessun "qualcuno" e nessun "imperativo categorico" ma solo l'idea che la Storia di Tex non gli permetta di sviluppare certe cose venute bene su MV. 

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1 minuto fa, Diablorojo82 dice:

La mia "critica" è alla troppa rigidità di un gruppo di appassionati come me. Su Manfredi nessun "qualcuno" e nessun "imperativo categorico" ma solo l'idea che la Storia di Tex non gli permetta di sviluppare certe cose venute bene su MV. 

 

Beh, non sono per nulla d'accordo. Il tuo misterioso concetto di Storia di Tex (?) è appunto, quell'imperativo categorico. Beh, non esiste.

 

Secondo me si  possono fare OTTIME storie di Tex. Meglio anche di quelle di MV o di Ken Parker. 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">30 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

E per me le ha scritte, iinfatti.

Per me no Carlo. O almeno non totalmente. 

Just now, borden dice:

 

Beh, non sono per nulla d'accordo. 

Ok...Magari una seconda rilettura mi farà cambiare idea 🙂

 

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, borden dice:

 

Beh, non sono per nulla d'accordo. Il tuo misterioso concetto di Storia di Tex (?) è appunto, quell'imperativo categorico. Beh, non esiste.

 

Secondo me si  possono fare OTTIME storie di Tex. Meglio anche di quelle di MV o di Ken Parker. 

Certo e concordo. Per questo compro dal 1992 Tex e Tex Willer. E credo che certi spunti "diversi" (alcuni spunti di MV ad esempio) siano sviluppabili nel nostro eroe. E ben vengano. 

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<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, borden dice:

Dimmi quali e tra me e Manfredi magari ci si prova.

 

Ma anche lascia perdere, gli ingredienti di Tex sono altri e sono, come hai detto bene sopra, le ragioni del suo successo settantennale. 

Lasciamo Manfredi, Berardi e co.  in compagnia dei loro personaggi e con i loro lettori.

 

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<span style="color:red;">49 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Su Manfredi nessun "qualcuno" e nessun "imperativo categorico" ma solo l'idea che la Storia di Tex non gli permetta di sviluppare certe cose venute bene su MV. 

 

Quello che si può dire, secondo me,  è che certe cose su Tex non le puoi fare nella stessa maniera che su Magico Vento perchè sono personaggi diversi  con reazioni differenti se non addirittura opposte in certe situazioni ma non è che non si possano fare in assoluto.

 

Just now, ymalpas dice:

 

Ma anche lascia perdere, gli ingredienti di Tex sono altri e sono, come hai detto bene sopra, le ragioni del suo successo settantennale. 

Lasciamo Manfredi, Berardi e co.  in compagnia dei loro personaggi e con i loro lettori.

 

Ed ecco spuntare il lettore rigido.:D

Manfredi, come pure Berardi al suo meglio, sono risorse importanti. Il secondo avrebbe potuto dare molto a Tex, il primo ha scritto diverse buone storie e può ancora farlo.

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<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Ma anche lascia perdere, gli ingredienti di Tex sono altri e sono, come hai detto bene sopra, le ragioni del suo successo settantennale. 

Lasciamo Manfredi, Berardi e co.  in compagnia dei loro personaggi e con i loro lettori.

 

 

 

Scusami, ma sono davvero curioso di sapere che cosa intende. Magari non ha le idee confuse. Magari ci suggerisce davvero qualche idea, no?

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<span style="color:red;">39 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Quello che si può dire, secondo me,  è che certe cose su Tex non le puoi fare nella stessa maniera che su Magico Vento perchè sono personaggi diversi  con reazioni differenti se non addirittura opposte in certe situazioni ma non è che non si possano fare in assoluto.

 

 

Ed ecco spuntare il lettore rigido.:D

Manfredi, come pure Berardi al suo meglio, sono risorse importanti. Il secondo avrebbe potuto dare molto a Tex, il primo ha scritto diverse buone storie e può ancora farlo.

Appunto...Ben vengano. Ben vengano autori come Manfredi e/o Berardi, o altri che possano portare spunti personali, provenienti dal loro bagaglio, per contribuire alla saga del nostro Tex.

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<span style="color:red;">44 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Ed ecco spuntare il lettore rigido.:D

Manfredi, come pure Berardi al suo meglio, sono risorse importanti. Il secondo avrebbe potuto dare molto a Tex, il primo ha scritto diverse buone storie e può ancora farlo.

 

Manfredi su Tex ha avuto un andamento alterno. Ha sempre proposto delle storie particolari, atipiche, non sempre, ahinoi, riuscite (anzi, alcune riuscite veramente male, tipo Oro nero e l'ultimo Maxi). L'ultima, la Regina dei Vampiri, mi è piaciuta: sarà che è tornato alle atmosfere gotiche a lui tanto congeniali e che hanno fatto la fortuna di Magico Vento ? 

 

Su Berardi: potrebbe "innovare" Tex? No. Il suo Oklahoma è stato massimamente rispettoso del personaggio. È anzi paradossale che un Medda, che ha proposto un Tex "eretico", sia approdato sulla regolare e il purissimo Tex berardiano no.

Quindi no, Berardi non rinnoverebbe Tex. Scriverebbe, ne sono certo, delle storie di qualità, nel solco della tradizione. 

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<span style="color:red;">27 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Scusami, ma sono davvero curioso di sapere che cosa intende. Magari non ha le idee confuse. Magari ci suggerisce davvero qualche idea, no?

No Boss nessuna idea confusa. Intendo, come ho già scritto, ben vengano i Manfredi e i Berardi  con il loro bagaglio, i loro spunti. Poi le "giovani leve" con il loro punto di vista, la loro freschezza. Naturalmente da testare nei Color, nei Maxi etc. Tutto nel solco della Storia datata 1948.

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<span style="color:red;">59 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Ma anche lascia perdere, gli ingredienti di Tex sono altri e sono, come hai detto bene sopra, le ragioni del suo successo settantennale. 

Lasciamo Manfredi, Berardi e co.  in compagnia dei loro personaggi e con i loro lettori.

 

Bè, io sono da sempre lettore di Tex, sono stato piacevolmente lettore di MV dall'inizio (e lo leggo quando escono i nuovi episodi) e ho letto tutto Ken Parker.

Questo apartheid in cui sembra che confini i lettori di Manfredi e Berardi non lo capisco.

Uno può amare personaggi diversi, credo. Poi entrambi hanno anche scritto Tex con ottimi risultati, a mio parere.

<span style="color:red;">59 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Quello che si può dire, secondo me,  è che certe cose su Tex non le puoi fare nella stessa maniera che su Magico Vento perchè sono personaggi diversi  con reazioni differenti se non addirittura opposte in certe situazioni ma non è che non si possano fare in assoluto.

 

Penso così anche io.

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Just now, Leo dice:

 

Manfredi su Tex ha avuto un andamento alterno. Ha sempre proposto delle storie particolari, atipiche, non sempre, ahinoi, riuscite (anzi, alcune riuscite veramente male, tipo Oro nero e l'ultimo Maxi). L'ultima, la Regina dei Vampiri, mi è piaciuta: sarà che è tornato alle atmosfere gotiche a lui tanto congeniali e che hanno fatto la fortuna di Magico Vento ? 

 

Su Berardi: potrebbe "innovare" Tex? No. Il suo Oklahoma è stato massimamente rispettoso del personaggio. È anzi paradossale che un Medda, che ha proposto un Tex "eretico", sia approdato sulla regolare e il purissimo Tex berardiano no.

Quindi no, Berardi non rinnoverebbe Tex. Scriverebbe, ne sono certo, delle storie di qualità, nel solco della tradizione. 

Concordo su Manfredi. Però a me basta che facciano storie di qualità. Le possono fare i " vecchi filibustieri " e le "nuove leve". Ad esempio l'ultima di Rauch mi è piaciuta. Tu hai un fuoriclasse come Tex, hai la sua Storia, le sue " regole" ed il Boss come curatore che le custodisce. All'interno di questa cornice ben vengano le due categorie che ho menzionato (vecchi filibustieri e nuove leve) con il fine ultimo di appassionare noi lettori (Rauch ad esempio con me c'è riuscito). E non è facile in un genere come il west e con il "peso storico" che ha Tex.

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14 minuti fa, Diablorojo82 dice:

No Boss nessuna idea confusa. Intendo, come ho già scritto, ben vengano i Manfredi e i Berardi  con il loro bagaglio, i loro spunti. Poi le "giovani leve" con il loro punto di vista, la loro freschezza. Naturalmente da testare nei Color, nei Maxi etc. Tutto nel solco della Storia datata 1948.

 

Tex ha bisogno  imperativamente di autori che si mettano al suo servizio, non di autori primedonne, ne di stilemmi che hanno fatto la fortuna (relativa) di altre serie. Sembra riduttivo, ma l'ultimo Tex in edicola, con le sue bistecche e patate, assolve ai suoi obblighi molto di più di quanto possa fare qualsiasi altra, magari arzigogolata, storia scritta da pur bravissimi autori che come Manfredi non resistono all'idea di lasciare la loro impronta in una serie che dovrebbe incutere loro tutto il rispetto e il tatto di questo mondo. Sarò un lettore "rigido", metti "tradizionalista", ma seguo Tex da quarant'anni. I lettori di Magico Vento e Ken Parker non hanno resistito dieci, quindici.

  • +1 1
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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Tex ha bisogno  imperativamente di autori che si mettano al suo servizio, non di autori primedonne, ne di stilemmi che hanno fatto la fortuna (relativa) di altre serie. Sembra riduttivo, ma l'ultimo Tex in edicola, con le sue bistecche e patate, assolve ai suoi obblighi molto di più di quanto possa fare qualsiasi altra, magari arzigogolata, storia scritta da pur bravissimi autori che come Manfredi non resistono all'idea di lasciare la loro impronta in una serie che dovrebbe incutere loro tutto il rispetto e il tatto di questo mondo. Sarò un lettore "rigido", metti "tradizionalista", ma seguo Tex da quarant'anni. I lettori di Magico Vento e Ken Parker non hanno resistito dieci, quindici.

Io non la vedo come te e non è una gara di " anzianità " . Tex per me vince con tutti e a mani basse. Però io non mi sento un lettore "rigido" e "tradizionalista". E " accetto" tranquillamente gli autori che provano a mettere la loro impronta. Se le loro storie superano il bollino della "texianità" certificata dal Boss che problema c'è? Prima lo faceva GLB, poi Sergio Bonelli ed ora Mauro Boselli. Non credo sia un problema ma una risorsa.

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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, ymalpas dice:

arò un lettore "rigido", metti "tradizionalista", ma seguo Tex da quarant'anni. I lettori di Magico Vento e Ken Parker non hanno resistito dieci, quindici.

 

Se questa fosse una gara di anzianità, io lo seguo da 54 anni e la vedo in maniera se non diametralmente opposta alla tua sicuramente molto diversa. Tex ha proprio bisogno di autori che a Tex diano qualcosa a Tex, autori come Boselli che la sua impronta su Tex l'ha lasciata eccome.

Se per te bastano bistecche e patatine per fare Tex, , beh io voglio di più 

Quanto ai motivi per cui Ken Parker hanno chiuso ci sarebbe da fare un discorso lungo ma la bravura dei loro autori non c'entra un accidente.

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Secondo te Boselli è un autore tradizionalista o modernista ?

 

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Se questa fosse una gara di anzianità, io lo seguo da 54 anni e la vedo in maniera se non diametralmente opposta alla tua sicuramente molto diversa. 

 

Paradossalmente abbiamo indicato nella discussione sulle 10 storie di Tex per centinaio pressoché le stesse avventure. E da tanti punti di vista la vediamo proprio alla stessa maniera. Che possa piacerti oppure no.

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Sono sicuro di aver già espresso questo concetto che può sembrare strano e sicuramente poco tecnico.

Uno scrittore può essere bravissimo ma trovarsi in difficoltà dentro un universo che non ha contribuito a creare (tanto di cappello a chi ci è riuscito)

Se invece si trova a costringere il protagonista a non essere più se stesso per portare avanti ciò che si è prefissato difficilmente realizzerà una bella storia.

Chi riesce a entrare in sintonia con i personaggi, avrà un grande privilegio: loro stessi gli suggeriranno l'azione e i dialoghi!

 

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Anch'io non ho ben chiaro cosa intenda Diablorojo, quindi questo è un discorso generale, su tante discussioni che ho letto negli anni in vari forum.

 

È un esperienza abbastanza comune: posti qualcosa su Tex, o su qualunque altro personaggio che non sia "moderno" secondo RIGIDISSIMI canoni di "modernità" (altro che i famosi "paletti"... a seconda dei periodi, tutti dovevano scrivere come Berardi, o come Frank Miller...  e il problema è che davvero tanti, troppi, lo facevano...) e saltava sempre su qualcuno a dire "ma cosa leggi quei fumetti vecchi, dovrebbero rinnovarlo, farlo come <inserire nome di fumetto alla moda del momento>", con casi davvero esilaranti di gente CONVINTISSIMA che Tex in formato Manga venderebbe molto di più (la maggior parte dei manga vende poche migliaia di copie, molto sotto la soglia di sopravvivenza per un fumetto Bonelli, campano perchè comprare diritti costa un centesimo di quanto costi produrre fumetti nuovi)

 

Quindi la "modernità"... è fare tutti fumetti uguali? Tutti fumetti-fotocopia, seguendo l'ultima moda del fumetto? (in questo caso Magico Vento è un po' superato, troppo anni 90...)

 

Credo che dietro al paravento della MODERNITÀ ci sia nascosto spesso la vecchia ossessione dell'OMOGENEITÀ.  Volere che tutti facciano la stessa cosa (cambiandola ogni volta che cambia la moda). Non è una cosa così fuori dal mondo, vedi i fumetti Marvel per esempio, sono praticamente così (oggi): in un dato momento sono tutti o quasi in stile McFarlane, poi cambia la moda e pochi anni dopo sono tutti o quasi nello stile ddi un autore più recente.

 

Immaginatevi di applicare lo stesso criterio ai fumetti Bonelli. Ma non seguendo le idee balzane di qualcuno in un forum, ma seguendo criteri pratici, di mercato.  Cosa vende più di tutto? Tex.  Allora vuol dire che i lettori vogliono Tex...

 

...e quindi bisognerebbe fare Magico Vento, Zagor, Dragonero, etc nello stile di Tex. Anche una volta, Il Comandante Mark avrebbe dovuto essere nello stile di Tex, no?

 

No. Io non andrei mai in un supermercato dove vendono un prodotto solo. Perchè dovrei volere un Tex come Magico Vento, se ho già Magico Vento? Per avere una cosa sola invece di averne due? No grazie, io preferisco avere la scelta fra fumetti DIVERSI.

  • +1 2
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23 minuti fa, Carlo Monni dice:

Se questa fosse una gara di anzianità, io lo seguo da 54 anni e la vedo in maniera se non diametralmente opposta alla tua sicuramente molto diversa. Tex ha proprio bisogno di autori che a Tex diano qualcosa a Tex, autori come Boselli che la sua impronta su Tex l'ha lasciata eccome.

Se per te bastano bistecche e patatine per fare Tex, , beh io voglio di più 

Quanto ai motivi per cui Ken Parker hanno chiuso ci sarebbe da fare un discorso lungo ma la bravura dei loro autori non c'entra un accidente.

 

Concordo con l'Avvocato. Il Topic si chiama integralismo e avanguardismo in Tex? Ebbene, Boselli lo è stato, "avanguardista". Non a caso Nizzi glielo rimproverava sempre. E' stato ambizioso fin dall'inizio. Ha voluto, fortemente voluto, lasciare la sua impronta. Ma è riuscito a innovare nel rispetto del personaggio, come HA GIA' FATTO, sia pure una volta sola, Berardi. Oklahoma è una storia atipica, innovatrice, eppure del tutto rispettosa dell'universo texiano. Boselli una volta ha dichiarato che, dopo aver letto Oklahoma, pensò che "allora Tex si può scrivere anche così". E quello ha fatto, qualche anno dopo e per tanti anni.

 

15 minuti fa, ymalpas dice:

Secondo te Boselli è un autore tradizionalista o modernista ?

 

E' un autore moderno ma anche rispettoso della tradizione :D   Le sue storie sono corali, non incentrate solo su Tex, i suoi personaggi sono "maturi", compiuti, veri (uno su tutti, il reverendo fratello di Colorado Belle, con la sua straordinaria carica di umanità) anche e soprattutto perché sono grigi. Sono tendenzialmente più complesse (vedi ad esempio La Mano del Morto), più epiche (qui gli esempi si sprecano), più ambiziose.   

 

45 minuti fa, ymalpas dice:

Tex ha bisogno  imperativamente di autori che si mettano al suo servizio, non di autori primedonne, ne di stilemmi che hanno fatto la fortuna (relativa) di altre serie.

 

Io un Berardi lo vorrei sempre, sempre, sempre, anche per i suoi STILEMI, eccome! In Oklahoma la cifra berardiana era del tutto evidente, eppure che signora storia di Tex! Tex è proprio lui, è il contorno ad essere più "arioso", con i suoi ottimi comprimari. Se invece, come pare sia accaduto, non vuole mettersi al servizio del personaggio, questo è un altro paio di maniche. 

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

Perchè dovrei volere un Tex come Magico Vento, se ho già Magico Vento? Per avere una cosa sola invece di averne due? No grazie, io preferisco avere la scelta fra fumetti DIVERSI.

 

Assolutamente d'accordo. Ma calare dentro Tex esperienze importanti che vengono da altri fortunati personaggi non la vedo una cosa negativa. Se ciò avviene nel rispetto di Tex, si può fare. Magico Vento e Ken Parker sono personaggi fortunati. Se non nelle vendite, nella qualità che gli si riconosce. Da anni anche Tex è un fumetto di qualità, autoriale per certi punti di vista, pur mantenendo i connotati tipici che ne hanno decretato la popolarità per tanti decenni. 

Modificato da Leo
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Dix Leroy dice:

Sono sicuro di aver già espresso questo concetto che può sembrare strano e sicuramente poco tecnico.

Uno scrittore può essere bravissimo ma trovarsi in difficoltà dentro un universo che non ha contribuito a creare (tanto di cappello a chi ci è riuscito)

Se invece si trova a costringere il protagonista a non essere più se stesso per portare avanti ciò che si è prefissato difficilmente realizzerà una bella storia.

Chi riesce a entrare in sintonia con i personaggi, avrà un grande privilegio: loro stessi gli suggeriranno l'azione e i dialoghi!

 

 

 

D'accordissimo con Dix. Miracolo? 😉

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

Paradossalmente abbiamo indicato nella discussione sulle 10 storie di Tex per centinaio pressoché le stesse avventure. E da tanti punti di vista la vediamo proprio alla stessa maniera. Che possa piacerti oppure no.

 

Ma non su questo punto pare.

 

<span style="color:red;">52 minuti fa</span>, Leo dice:
57 minuti fa, Diablero dice:

Perchè dovrei volere un Tex come Magico Vento, se ho già Magico Vento? Per avere una cosa sola invece di averne due? No grazie, io preferisco avere la scelta fra fumetti DIVERSI.

 

Assolutamente d'accordo. Ma calare dentro Tex esperienze importanti che vengono da altri fortunati personaggi non la vedo una cosa negativa. Se ciò avviene nel rispetto di Tex, si può fare. Magico Vento e Ken Parker sono personaggi fortunati. Se non nelle vendite, nella qualità che gli si riconosce. Da anni anche Tex è un fumetto di qualità, autoriale per certi punti di vista, pur mantenendo i connotati tipici che ne hanno decretato la popolarità per tanti decenni. 

 

Ribadisco che ogni autore deve scrivere nel modo che gli è più congeniale, non imitare quello altrui ma non deve mai snaturare il personaggio che scrive se non è il suo.

Bisogna mettersi in testa che nessuno scriverà mai Tex come G.L. Bonelli  perché nessuno è G.L. Bonelli ma se non possiamo pretendere questo, possiamo e dobbiamo pretendere che le caratteristiche fondanti del suo personaggio siano rispettate.

Sergio Bonelli ha detto una volta: "Se Tex è circondato da dodici brutti ceffi io lo farei arrendere, mio padre, invece, gli fa tirare fuori le pistole e glieli fa uccidere tutti così anch'io faccio lo stesso".

Qualcuno contesterà che non ha sempre rispettato questo comandamento ma non è importante. Ciò che conta è che quel che ha detto è giusto.

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Leo dice:

 

Concordo con l'Avvocato. Il Topic si chiama integralismo e avanguardismo in Tex? Ebbene, Boselli lo è stato, "avanguardista". Non a caso Nizzi glielo rimproverava sempre. E' stato ambizioso fin dall'inizio. Ha voluto, fortemente voluto, lasciare la sua impronta. Ma è riuscito a innovare nel rispetto del personaggio, come HA GIA' FATTO, sia pure una volta sola, Berardi. Oklahoma è una storia atipica, innovatrice, eppure del tutto rispettosa dell'universo texiano. Boselli una volta ha dichiarato che, dopo aver letto Oklahoma, pensò che "allora Tex si può scrivere anche così". E quello ha fatto, qualche anno dopo e per tanti anni.

 

 

E' un autore moderno ma anche rispettoso della tradizione :D   Le sue storie sono corali, non incentrate solo su Tex, i suoi personaggi sono "maturi", compiuti, veri (uno su tutti, il reverendo fratello di Colorado Belle, con la sua straordinaria carica di umanità) anche e soprattutto perché sono grigi. Sono tendenzialmente più complesse (vedi ad esempio La Mano del Morto), più epiche (qui gli esempi si sprecano), più ambiziose.   

 

 

Io un Berardi lo vorrei sempre, sempre, sempre, anche per i suoi STILEMI, eccome! In Oklahoma la cifra berardiana era del tutto evidente, eppure che signora storia di Tex! Tex è proprio lui, è il contorno ad essere più "arioso", con i suoi ottimi comprimari. Se invece, come pare sia accaduto, non vuole mettersi al servizio del personaggio, questo è un altro paio di maniche. 

 

Assolutamente d'accordo. Ma calare dentro Tex esperienze importanti che vengono da altri fortunati personaggi non la vedo una cosa negativa. Se ciò avviene nel rispetto di Tex, si può fare. Magico Vento e Ken Parker sono personaggi fortunati. Se non nelle vendite, nella qualità che gli si riconosce. Da anni anche Tex è un fumetto di qualità, autoriale per certi punti di vista, pur mantenendo i connotati tipici che ne hanno decretato la popolarità per tanti decenni. 

Concordo su tante cose...:-)

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GLB come autore e Tex come personaggio sono stati sempre all'avanguardia secondo me, basta pensare che una pietra miliare come Sangue Navajo è datato 1961 come prima uscita in edicola, quindi precorrendo di un decennio quello che sarebbe stato un punto di vista innovativo e dalla parte dei nativi visto poi in tanti film. Ma allo stesso tempo Tex è un personaggio integro, che ha basi solide e certe, su cui ruota il suo universo, quindi immutabile e quindi anche integralista. Uguale Boselli, che con la sua sensibilità è si innovativo ma nel solco di una tradizione e di una linea guida che è Tex, nudo e crudo, puro. Pur Nizzi che visualizza un West più classico ha introdotto stilemi nuovi nella sua versione di Tex, anche se poi ha abusato abbastanza secondo me di alcuni cliché da diventare ripetitivo in seguito. Insomma Tex è un classico, ma da sempre è stato anche innovativo, quindi integralista e all'avanguardia allo stesso modo, sia per i testi che per i disegni, da sempre. 

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  • 5 mesi dopo...

Piccolo messaggio di sfogo e contemporaneamente punto di riflessione.

Recentemente nell'internet sto leggendo molte polemiche circa la direzione che ha preso la collana degli ex cartonati Mondadori/CEPIM. Spesso associata alla più recente serie di ristampe cartonate, le critiche rimarcano il fatto che recentemente stiano uscendo nuove edizioni de la qualunque. 

Fino a pochi anni fa (io mi sono avvicinato nell'aprile del  2011 e all'epoca la situazione era ancora ancorata alla granitica tradizione Bonelliana) Tex prevedeva una mensile inedita, 3 ristampe, 3 serie di speciali (Texoni, Almanacchi e Maxi) e una ristampa dei texoni. Tolte le 3 collane che rieditavano la mensile, il mercato delle ristampe era affidato a terze parti più o meno legate alla Bonelli: i cartonati dalla costa rossa rimbalzati per qualche anno tra Mondadori e CEPIM, Supermiti/Miti Mondadori, Oscar Mondadori, Repubblica con la sua CSAC e a breve sarebbe arrivata Rizzoli con i suoi texoni in edizione deluxe. 

Il mercato ristampe ora è, salvo rari casi, stato accentrato in SBE: i cartonati annuali rimangono cartonati annuali, la CSAC probabilmente tornerà, gli Oscar/Miti/Supermiti Mondadori sono stati sostituiti dai mallopponi brossurati con la costina nera, la Rizzoli non pubblica più, la 3 stelle ha chiuso in favore di CLassic Tex, Stella d'oro si è riconvertita in albi cartonati inediti.

Analizziamo il mercato attuale in relazione a quello di 9 anni fa.

APRILE 2011

- 1 inedito mensile

- 3 collane annuali

- 3 collane ristampa mensili 

- 1 collana ristampa Texoni

- 3 collane ristampa mensili/speciali (tutte di pubblicazione Mondadori)

OTTOBRE 2020

- 2 inediti mensili

- 6 collane mensili/bimestrali inedite

- 3 collane ristampa mensili

- 3 collane ristampa mensili/speciali

 

In ottica ristampe non vedo grandissime differenze. Magari mi sono dimenticato di qualcosa ma, alla fin fine, chi si lamenta delle troppe ristampe secondo me ha perso la cognizione del mondo fumettistico e collezionistico che stiamo vivendo. Il completismo in qualsiasi IP Bonelli non è più consigliabile e le ristampe sono fondamentali per diffondere il marchio e sponsorizzare gli inediti. Certo, magari qualcuno rimpiange gli inediti e la 3 stelle fissati a 250 Lire ma penso che sia fondamentale portare avanti il brand in tutti i media possibili e contemplabili. Perchè non un bel film di Tex? Perchè non una serie su Tex? Perchè non un videogioco su Tex? Si rischia di svendere il marchio? Dipende dal controllo sul prodotto finale... I fumetti americani e i manga vendono tra i giovani perchè sono spesso serie supportate da altri media. Seriamente qualcuno crede che un Dragonball o un Pokèmon venderebbero allo stesso modo senza i rispettivi videogiochi o anime? Qualcuno davvero crede che gli Avangers potrebbero vivere senza film ogni anno?  

La Bonelli si sta rinnovando perchè ha capito che il mercato è cambiato! E' ancora terribilmente indietro rispetto ai competitors ma lo è anche perchè una parte di zoccolo duro rimpiange le misere strisce che venivano lette nel tragitto CASA-CASA DEL VICINO. Il mondo cambia, il prodotto cambia... In meglio o in peggio sta alla singola persona giudicarlo, personalmente preferisco avere 8 collane di inediti e 8 di ristampe non obbligatorie piuttosto che avere 1 di inediti e 1 di ristampe. Secondo me la recente gestione di Tex, per quanto non così innovativa, si sta avvicinando a standard probabilmente fondamentali nel 2020.

Oggi è il brand che conta! Perché Le Storie si sono riconvertite in collana conenitore per vecchie serie dismesse? Perchè non esitono più collane come Romanzi a Fumetti o I Protagonisti? Vi siete accorti che gli ultimi magazine non brandizzati hanno un protagonista indicato a caratteri cubitali sulla copertina? Tutti questi segnali, visti in un ottica di mercato globale, rimarcano l'importanza della testata forte e storica. La Bonelli ha solo testate storiche e abbastanza forti, non è normale che in Italia una qualsiasi Poison Ivy venda più di un Mister No!

E' naturale l'integralismo per chi legge Tex da 60 anni ma per me è dannoso, sia per il personaggio sia per la casa editrice.

P.S. Spesso si usa, e l'ho usato anche io, il termine ristampa in maniera inappropriata. Decenni fa un mensile veniva ristampato anche 10 volte con differenze importanti tra una stampa e l'altra. Oggi le ristampe sono vere e proprie riedizioni, se non nella storia in sè nel packaging. Le ristampe ossessive alla Romanzo Bestseller sono forse oggi sottaciute e non differiscono con l'originale, di fatto le ristampe attuali sono un semplice continuazione della stampa iniziale. Le riedizioni attuali, invece, sono basate sulle stampe di Nuova Ristampa e CSAC...

Modificato da JohnnyColt
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