Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Integralismo E Avanguardismo Dei Lettori Di Tex


Messaggi consigliati/raccomandati

@ Carlo: E' vero Carlo, e io non mi sono spiegata a sufficienza. Diciamo allora che dal fumetto desidero in primis questo. Anche perchè se è vero - ed è vero - che libro e fumetto hanno pari dignit? narrativa, anche il sorridere e il ragionare ce l'hanno. Comunque concordo, spesso un fumetto fa anche riflettere su argomenti profondi.
Ho portato l'esempio de "Il giuramento", e penso che i lettori ricorderanno sempre quella storia come il racconto del profondo dolore di Tex a cui è stata strappata la moglie, e della tragedia di una guerra vile combattuta con armi biologiche. Ma probabilmente se l'avessi letta in un libro del genere di "Seppellite il mio cuore a Wounded Knee" avrei recepito solo questi aspetti, mentre da Tex ho avuto anche momenti di serenit? come l'incontro tra i pards e la cicciona che gestisce la taverna/trappola per polli.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Scrivo brevemente il mio ultimo pensiero su tutta la questione, partendo dal titolo del topic: "Tradizione e Rinnovamento". Un post che, forse, non c'entrer? nulla con gli ultimi vostri interventi, perchè, lo confesso, qualche messaggio me lo sono perso.

Trovo che i lettori di Tex siano tendenzialmente contrari a modifiche nella struttura narrativa e negli episodi tipici delle storie texiane. E trovo anche che ormai siano pressoch? incontentabili.
Tex è una passione, come può esserlo suonare uno strumento, disegnare o altro, e quando si perde il piacere nel fare quella determinata cosa, perchè ormai la si è spinta a livelli eccessivi, la si porta avanti più che altro per abitudine.
Per livelli eccessivi intendo l'analisi di aspetti delle storie che sono trascurabili ai fini del puro divertimento nel leggerle, come possono esserlo l'analisi della traiettoria di un proiettile, oppure la mancanza della bistecca con birra e patatine, oppure della scazzottata con il malcapitato di turno, oppure ancora Tex che molla un calcione ad un avversario a terra.
Tutti gli elementi che i più tradizionalisti continuano a ricercare negli inediti, in fondo ci sono sempre, sotto forme diverse: per riprendere un esempio, la confessione a suon di pugni del cattivo c'è sempre, anche se non ci viene mostrato il lestofante preso a mazzate dall'inizio alla fine della confessione, anche se non è indotto a riprendere i sensi con un fiammifero tra le dita dopo l'ennessimo sganassone di Tex, anche se non è risvegliato da un provvidenziale secchio d'acqua ghiacciata portato dal buon Carson.
Nell'ultimo albo la scena è semplicemente tagliata dopo qualche pugno, che male c'è?
Magari i più tradizionalisti diranno: a me piace vederla tutta, la scena! Oppure penseranno: ecco! Ci risiamo con il "politically correct"! Quello che è certo è che il bello di un'opera d'arte è che ognuno ci vede il significato che vuole, che può essere quello che l'autore voleva trasmettere, oppure qualcosa di completamente diverso. Però alcune cose che magari non esistono si vedono solo se si è spinta la cosa a livelli eccessivi, come dicevo prima: per l'episodio della scazzottata tagliata, forse l'autore voleva semplicemente fare qualcosa di diverso. Non dico che a volte il motivo non sia più complesso, eh!
Sono ragionevolmente certo che, se uscisse come inedito una tipica storia di Bonelli padre del centinaio d'oro, coloro sfavorevoli al cambiamento troverebbero mille motivi per criticarla, e si rovinerebbero il piacere della lettura.
Io trovo che aggrapparsi al passato, che è un p? quello che fanno i tradizionalisti (preciso che quello che scrivo non è una critica verso di loro!), sia un comportamento che forse non ha molto futuro: non dico che sia sbagliato, perchè discutendo di un'opera d'arte quale è Tex, non esiste una verità assoluta, però dico solo che un rinnovamento è necessario, ed è ovvio che dopo 60 anni siano in molti a storcere il naso di fronte ad ogni comportamento che è differente rispetto alla tradizione.
Che poi ognuno ha un concetto diverso della tradizione, un concetto che per me è ancora una volta riconducibile a quello che ognuno di noi considera il suo Tex, perchè, comunque si giri la storia, è sempre l' che si va a finire.
Le cose non restano mai uguali a sè stesse, e anche se spesso sembra che siano completamente diverse rispetto a quanto lo fossero un tempo, se si guarda bene, sotto sotto, le similitudini sono sempre tante.


Insomma, io dico: Tex rappresenta dei valori unanimemente (spero!) riconosciuti, quali giustizia, lealt?, onest? etc, non sto qui a farvi un elenco che conosciamo tutti.
Ogni volta che leggo una storia in cui Tex agisce conformemente a questi valori, io sono soddisfatto. Se le patatine o la scazzottata mancano per un p?, e al loro posto l'autore di turno ci mette qualcos'altro, per me va bene.
Fine della storia! Ma come sapete, io sono un lettore ingenuo: pensate che trovo il mio Tex perfino nei Maxi di Segura! :indianovestito:

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E' chiaro che ognuno ha un po' il suo Tex. Ognuno lo vive in un certo modo, a seconda di come l'ha conosciuto o l'ha letto. Ogni prospettiva è diversa. E' chiaro che poi si tende ad assumere la propria prospettiva come una verità: allo stesso modo per cui sono convinto di aver cinque dita in una mano e penso che questa sia la verità. E qui nasce l'inghippo: cos'è oggettivoi, cosa soggettivo? Si dovrebbe tirare in mezzo tutta la storia della filosofia !Nel vedere Tex prendere a calci un uomo per terra, mi perdonerete, non ci vedo Tex ( che, come dice AtTheRocks, è leale ); così come quando vedo un cadavere beccato dai corvi (a proposito di Segura), la cosa mi sembra anti-texiana al massimo, laddove in Tex (così come nel western classico e differentemente dal post-western) l'elemento macabro è quasi inesistente. Anche qui, lo vivo come un fatto oggettivo perchè ho letto Tex in un certo modo da una certa prospettiva. Pu? esistere qualcosa di oggettivo? O forse non esiste nulla senza soggetto della percezione? E' un discorso effettivamente un tantino complicato!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E qui nasce l'inghippo: cos'è oggettivoi, cosa soggettivo? Si dovrebbe tirare in mezzo tutta la storia della filosofia !Nel vedere Tex prendere a calci un uomo per terra, mi perdonerete, non ci vedo Tex ( che, come dice AtTheRocks, è leale ); così come quando vedo un cadavere beccato dai corvi (a proposito di Segura), la cosa mi sembra anti-texiana al massimo, laddove in Tex (così come nel western classico e differentemente dal post-western) l'elemento macabro è quasi inesistente. Anche qui, lo vivo come un fatto oggettivo perchè ho letto Tex in un certo modo da una certa prospettiva. Pu? esistere qualcosa di oggettivo? O forse non esiste nulla senza soggetto della percezione? E' un discorso effettivamente un tantino complicato!

Per me niente è oggettivo, a meno che non si discuta di matematica e derivati! Io posso dimostrarti che 2+2 fa 4, però non posso dimostrare che il mio giudizio su un'opera d'arte è una verità incontestabile. Per rispondere alla seconda parte che ho quotato, è proprio quello di cui stavo parlando: tu dici, per esempio, che l'elemento macabro è poco presente nel western. Io ti dico: va bene, però il problema è proprio questo. O restiamo ancorati a modelli sempre uguali, senza mai deviare, o proponiamo qualcosa di nuovo, o semplicemente di diverso. Per fare un esempio con i film, non si possono fare sempre western tipo "L' Dove Scende il Fiume", ma c'è bisogno anche dei vari "Poker di Sangue"!Per la faccenda del calcio: sono d'accordo che è una scena un p? forte, ma che differenza ci sarebbe stata se Tex avesse fatto rialzare Cady per poi colpirlo immediatamente con un pugno? Perchè lo avrebbe fatto rialzare? Non avrebbe comunque avuto il tempo neanche di capire dove fosse!! Sarebbe stata quasi una finta lealt?!Un bello sganassone se lo sarebbe meritato, e invece gli è arrivato un calcio sui denti, tutto qui.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E qui nasce l'inghippo: cos'è oggettivoi, cosa soggettivo? Si dovrebbe tirare in mezzo tutta la storia della filosofia !Nel vedere Tex prendere a calci un uomo per terra, mi perdonerete, non ci vedo Tex ( che, come dice AtTheRocks, è leale ); così come quando vedo un cadavere beccato dai corvi (a proposito di Segura), la cosa mi sembra anti-texiana al massimo, laddove in Tex (così come nel western classico e differentemente dal post-western) l'elemento macabro è quasi inesistente. Anche qui, lo vivo come un fatto oggettivo perchè ho letto Tex in un certo modo da una certa prospettiva. Pu? esistere qualcosa di oggettivo? O forse non esiste nulla senza soggetto della percezione? E' un discorso effettivamente un tantino complicato!

Per me niente è oggettivo, a meno che non si discuta di matematica e derivati! Io posso dimostrarti che 2+2 fa 4, però non posso dimostrare che il mio giudizio su un'opera d'arte è una verità incontestabile. Per rispondere alla seconda parte che ho quotato, è proprio quello di cui stavo parlando: tu dici, per esempio, che l'elemento macabro è poco presente nel western. Io ti dico: va bene, però il problema è proprio questo. O restiamo ancorati a modelli sempre uguali, senza mai deviare, o proponiamo qualcosa di nuovo, o semplicemente di diverso. Per fare un esempio con i film, non si possono fare sempre western tipo "L' Dove Scende il Fiume", ma c'è bisogno anche dei vari "Poker di Sangue"!Per la faccenda del calcio: sono d'accordo che è una scena un p? forte, ma che differenza ci sarebbe stata se Tex avesse fatto rialzare Cady per poi colpirlo immediatamente con un pugno? Perchè lo avrebbe fatto rialzare? Non avrebbe comunque avuto il tempo neanche di capire dove fosse!! Sarebbe stata quasi una finta lealt?!Un bello sganassone se lo sarebbe meritato, e invece gli è arrivato un calcio sui denti, tutto qui.
Che ti devo dire? Per me c'è un universo di differenza. Un conto è prendere a pugni ( che poi son tanto caricaturali da essere simpatici) , un altro prendere a calci uno a terra: questo per me non è Tex. Una cosa del genere me la immagino proprio dai suoi avversari. Ci sono dei limiti sottili pieni di significato, come dice lo stesso Tex nell'ultima storia di Ruju. Questa non è un'innovazione , bensì uno stravolgimento sostanziale del personaggio.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

cos'hanno in comune un autore come Boselli e un filosofo come Zygmunt Bauman°Fatti i dovuti paragoni, secondo me questo. Citazione di Boselli da questo forum: "La costruzione e l'intreccio delle mie storie sono sempre differenti. Colorado Belle è diversissima da Il passato di Carson e da I giustizieri di Vegas (e le prime due sono anche piuttosto originali). Che c'entra se ci sono i banditi? O i banditi o gli indiani! Non si scappa! (più o meno). Lo "schemino" citato da Nizzi invece riassume un INTRECCIO SEMPRE UGUALE!! Ma se accosti Gli Invincibili a Matador o a Gli assassini o a Bufera sulle Montagne Rocciose o a Terre Maledette o a Eroe per caso(tutte storie di banditi) le troverai così diverse che più diverse non si può."Citazione di Bauman da "Vita liquida":"Una società può essere definita liquido-moderna se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure.""Sceneggiatura liquida", o "liquido-moderna"? Nel senso che le trame, gli intrecci, i cambiamenti di scena, le situazioni, sono così veloci e così diversi da storia a storia che ai lettori mancano dei veri e propri punti di riferimento, come potevano essere le banali bistecche e patate, non ci sono procedure e abitudini consuete, come nella società liquida di Bauman. Da questo può derivare un certo senso di spaesamento nella lettura, oppure al contrario ci si può esaltare al massimo per le novità in serie. Ho detto una cavolata? Probabilmente sè, ma chi aveva mai parlato nel mondo di "sceneggiatura liquida"? _ahsisi Mi smentirete in due secondi.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

cos'hanno in comune un autore come Boselli e un filosofo come Zygmunt Bauman°Fatti i dovuti paragoni, secondo me questo. Citazione di Boselli da questo forum: "La costruzione e l'intreccio delle mie storie sono sempre differenti. Colorado Belle è diversissima da Il passato di Carson e da I giustizieri di Vegas (e le prime due sono anche piuttosto originali). Che c'entra se ci sono i banditi? O i banditi o gli indiani! Non si scappa! (più o meno). Lo "schemino" citato da Nizzi invece riassume un INTRECCIO SEMPRE UGUALE!! Ma se accosti Gli Invincibili a Matador o a Gli assassini o a Bufera sulle Montagne Rocciose o a Terre Maledette o a Eroe per caso(tutte storie di banditi) le troverai così diverse che più diverse non si può."Citazione di Bauman da "Vita liquida":"Una società può essere definita liquido-moderna se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure.""Sceneggiatura liquida", o "liquido-moderna"? Nel senso che le trame, gli intrecci, i cambiamenti di scena, le situazioni, sono così veloci e così diversi da storia a storia che ai lettori mancano dei veri e propri punti di riferimento, come potevano essere le banali bistecche e patate, non ci sono procedure e abitudini consuete, come nella società liquida di Bauman. Da questo può derivare un certo senso di spaesamento nella lettura, oppure al contrario ci si può esaltare al massimo per le novità in serie. Ho detto una cavolata? Probabilmente sè, ma chi aveva mai parlato nel mondo di "sceneggiatura liquida"? _ahsisi Mi smentirete in due secondi.

A me invece sembra una riflessione molto interessante! Dopo dico la mia :trapper:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Mamma mia ! A leggere certi interventi, pur pregevoli, c'è da farsi venire il mal di testa... >:azz:
Prendo a prestito un'affermazione, sicuramente semplificativa ma efficace, che fece, tempo fa, il curatore attuale di Zagor, criticato per certi " spiegazionismi " e " lentezze " nelle storie.
Se non erro faceva così: ora, vi faro' leggere storie tutte PIM PUM PAM.
Ecco, che Boselli ( soprattutto ) abbandoni, almeno in parte, certi "sofismi" narrativi, si " sciolga " e ci regali un Tex vecchia maniera, brioso sia nei dialoghi che nel modo di agire ( o almeno tenti ):
PIM PUM PAM
P. S. ( già mi immagino il ritorno di Laredo, al fianco del nostro, per pensare che PIM PUM PAM sarà una pia illusione ) :_sigh B):trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

"Sceneggiatura liquida", o "liquido-moderna"? Nel senso che le trame, gli intrecci, i cambiamenti di scena, le situazioni, sono così veloci e così diversi da storia a storia che ai lettori mancano dei veri e propri punti di riferimento, come potevano essere le banali bistecche e patate, non ci sono procedure e abitudini consuete, come nella società liquida di Bauman.

Innanzitutto,Jack, questo tuo post è molto interessante! ::evvai:: Detto questo, non ho l'ardire di contestare le tesi di un filosofo (che peraltro non conosco)... ma di contestarle quando portate in ambito texiano, questo sè. Le contesto perchè io credo che non ci sia niente che non presenti, almeno in minima parte,"procedure e abitudini consuete". Cosa si intende per "poetica"? Tra altre possibili cose, il "modus operandi" tipico del dato creatore (artista, poeta, fumettista, ecc.):il suo stile, insomma. Ora,Boselli ha un suo stile riconoscibile e personale? Io direi di sè. Quindi un minimo di "abitudini e procedure consuete" ci sono pure in Boselli. Che poi lui abbia una molteplicit? di "abitudini e procedure" formali e contenutistiche che gli permettono di risultare vario e spesso imprevedibile... beh, su questo siamo tutti d'accordo. E chiamo in causa, semplificandolo enormemente, Ernst Gombrich, uno dei più grandi storici dell'arte che il mondo abbia avuto. Lui spiega che lo sviluppo della storia dell'arte (io chiamer? in causa solo la pittura, per comodit?) dipende da due elementi (ma non solo):1)il peso della tradizione pittorica, entro cui il pittore si muove, che ne modella il gusto e ne orienta le scelte e lo stile (nel nostro caso, potremmo pensare al rapporto che Boselli, soprattutto da lettore, ha avuto con Bonelli, e a tutte le altre letture fumettistiche e non che lo hanno formato -Carl Barks, per esempio).2)il peso del contesto socio-culturale in cui il pittore si muove:perchè Tiziano pot? dipingere il "Ratto d'Europa", il quadro più erotico mai fatto fino ad allora? Perchè i suoi committenti avevano la maturit? per comprenderlo, per non gridare allo scandalo davanti a una donna nuda, concreta nella sua carnalit? e messa in una posizione tutt'altro che composta;perchè il devotissimo Re di Spagna capiva che l'arte poteva elevare un contenuto così (da un punto di vista religioso) basso. Allo stesso modo, perchè Boselli rinuncia alle didascalie e approfondisce (ma mai, secondo me, in modo eccessivo o che tolga spazio all'azione) la psicologia dei personaggià Perchè Boselli scrive nel 2011, un periodo in cui il fumetto, venendo dalle lezioni dei vari Eisner,Pratt,Miller, ecc, ha adottato un linguaggio "cinematografico" che ha portato il lettore a saper leggere anche senza bisogno di didascalie;Boselli sa che il pubblico odierno questo sforzo può farlo;e che forse, il pubblico odierno questo sforzo (l'assenza di didascalie) lo richiede!Idem per l'introspezione psicologica. Ecco perchè il Tex boselliano è comunque in parte diverso dal Tex bonelliano:perchè Boselli è uno sceneggiatore di oggi, che ha avuto stimoli e influenze che Bonelli non ha avuto;perchè Boselli sè di dover accontentere un pubblico diverso, molto diverso, per gusti e aspettative, da quello che Bonelli doveva accontentare negli anni '70. Se il gusto cambia, almeno in certi tratti esteriori (la struttura narrativa, le didascalie, la psicologia dei comprimari) Tex può e DEVE cambiare!... se così non fosse Tex diventerebbe un enorme dinosauro in attesa della propria lenta estinzione.
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non credo che la formula e il successo di Tex in tutti questi anni si possa riassumere nei pochi, seppur importanti, punti fermi citati da qualcheduno non ricordo chi. Al contrario se non ci fosse stato dietro dell'altro, tra cui anche una naturale evoluzione, a quest?ora non staremmo qui a parlarne perchè Tex, come tanti altri personaggi dei fumetti, non sarebbe più in edicola. Il fatto stesso che attualmente, a distanza di più di 60 anni dalla sua prima uscita in edicola, le nuove uscite riescono a vendere 220.000 copie circa al mese testimonia il fatto che gli sceneggiatori di Tex ancor oggi riescono a sfornare storie che incontrano un vasto consenso. E non si può assolutamente fare il paragone con le 700.000 copie al mese del periodo d'oro. Non siamo più negli anni 70. Io a quel tempo ero un ragazzino, per il mio tempo libero le alternative erano la classica partita a pallone o altri giochi all'aria aperta, qualche gioco di società e i fumetti. Anche l'offerta televisiva per i ragazzi era ben poca cosa. E? logico che i fumetti erano uno dei passatempi preferiti e che Tex insieme a Topolino e pochi altri la faceva da padrone essendo un prodotto mediamente superiore agli altri fumetti. Ai giorni d'oggi Tex deve competere con Wii, Nintendo, Playstation, Xbox, Giochi per PC, Internet, un'offerta televisiva infinita e molti altri stimoli e logico che le vendite non si possono confrontare. Mio nipote che ha 19 anni e anche molti figli dei miei colleghi non hanno mai letto un fumetto in vita loro. Non credo anche che sia corretto dire che in altri fumetti, ad esempio Topolino, non ci sia stata un'evoluzione. Negli anni 90 guardando i cartoni in compagnia di mia nipote alcune volte che stavo con lui, ma anche ora con i miei figli, ho visto dei cartoni Disney in cui i protagonisti sono Gambadilegno con suo figlio e Pippo con suo nipote che vanno più o meno d'amore e d'accordo ed il tutto è basato sul fatto che i due pargoli devono porre rimedio ai pasticci che fanno i due adulti. Ora non mi sembra che a miei tempi Gambadilegno avesse un figlio o che andasse d'accordo con Pippo. Inoltre anche nelle storie classiche salvo mantenere l'impianto di base io mi ricordo che c'erano storie in cui Topolino si faceva sorprendere da Gambadilegno o Paperino se ne usciva con un colpo di genio. L'importante era che nel finale Topolino vinceva sempre e che Paperino non diventasse di colpo ricco e con tanta voglia di lavorare. Morale l'importante e non stravolgere, ad esempio se arriver? il giorno in cui gli sceneggiatori decideranno di scrivere storie in cui Tex uscir? ripetutamente sconfitto allora penso che le vendite crolleranno ma se, ad esempio, mi si accusa Nolitta perchè Tex in ?El muerto? non è Tex in quanto temporeggia un po' oppure nella storia del debutto di Nolitta non riesce a evitare il ferimento dell'amico sceriffo non sono d'accordo. Quelle storie per me sono bellissime e secondo me hanno contribuito al mito di Tex. E poi anche GLB a volte faceva storie in cui Tex compiva qualche errore e anche lui ha fatto fare alle sue storie una naturale evoluzione, non per niente il periodo d'oro, sia di vendite che di potenza narrativa delle storie è quello degli anni 70. Non vi nascondo che io, che sono cresciuto leggendo quelle storie, e che le precedenti non le conoscevo perchè da ragazzino non andavo a ricomprarmi i primi numeri, quando è uscito il primo numero della collezione storica a colori e l'ho letto di primo acchito non dico che ne sia rimasto deluso ma sicuramente non mi ha fatto una grande impressione.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ecco, amici, quando dico che i personaggi sono come pezzi degli scacchi, mi riferisco proprio a questioni del genere.
I pezzi devono muoversi secondo regole precise. Non puoi fare spostare una torre in diagonale. E non puoi uscire dalla scacchiera.
Ma poi, quando giochi, lo stile è il tuo. Deve essere il tuo.
Non chiedetemi mai di scrivere con lo stile di un altro autore, o di un altro tempo. Non chiedetelo a me, n° a Mauro n° a nessun altro.
Imparare la lezione da un maestro non significa clonarlo. I maestri insegnano una strada da seguire andando avanti.
Tex resta se stesso. La maniera di raccontarlo cambia, evolvendosi in modo coerente. Cosè ?, inevitabilmente. E così, secondo me, è giusto che sia.

Saluti
TF

PS
Per inciso, oggi Mauro per me è un maestro. è una fortuna cavalcare sulle strade che ha aperto, davanti a me.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non chiedetemi mai di scrivere con lo stile di un altro autore, o di un altro tempo. Non chiedetelo a me, n° a Mauro n° a nessun altro.
Imparare la lezione da un maestro non significa clonarlo. I maestri insegnano una strada da seguire andando avanti.
Tex resta se stesso. La maniera di raccontarlo cambia, evolvendosi in modo coerente. Cosè ?, inevitabilmente. E così, secondo me, è giusto che sia.

Tutto giusto, quello che scrivi caro Tito. ::evvai::

Pero' quando affermi che Tex resta se stesso, beh, insomma.... -_nono
Il Tex dell' ultimo decennio nizziano non era, certamente, se stesso; quello, di questi anni, di Boselli così "algido", "perfettino", che ci viene mostrato pudicamente nello sferrare un cazzotto oppure affiancato e, quasi, messo in ombra da oscuri comprimari, buoni per una storia, non mi sembra seguire la strada tracciata in modo ben preciso dal grande GLB.
Per quelle poche ( finora ) storie da te scritte e pubblicate, Tex ne è uscito sicuramente meglio, per i miei personali gusti. Dialoghi "texiani", Tex al centro della scena e l' ultimo a mettere la parola "fine", parecchia azione con il nostro ottimo protagonista. E sfido a provare il contrario. :old:
Detto questo, spero che tu voglia continuare su questa strada, pur senza nulla togliere a quegli autori che, con moltissime storie alle spalle, qualche piccola/grande difficolt? ( o flessione ) possono averla avuta ( Nizzi eccome _thia- ), anche se Tex, pero' non si deve ( dovrebbe ) cambiare: purtroppo è avvenuto ed avviene. :malediz...
Hasta lu?go. :trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Fermo restando che sono dispiaciuto per il diverbio con Borden ( che spero torni tra noi) , devo dire che Capelli d'Argento ha, a mio giudizio, centrato il punto. Mi servo della metafora scacchistica di Tito: con Borden vedo cavalli muoversi in diagonale, arrocchi con gli alfieri : anzi, mi sembra proprio che i pezzi escano dalla scacchiera. La mia sensazione netta è che quelle che molti ritengono scelte stlistiche che determinano una naturale evoluzione del personaggio siano in realtà un vero e proprio stravolgimento del senso profondo dell' Universo-Tex : in tal senso, in modo analitico, ho parlato degli ormai famosi cardini texiani traditi. In altre parole, mi sembra che con Boselli sia venuta meno la sostanza, la polpa, il DNA di Tex.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Messaggio di Moderazione:


Invito l'utente Azteco a mantenere la calma e soprattutto a non attaccare gli altri utenti.
Se vuoi discutere sei sempre bene accetto, come lo sono tutti del resto.
Però fallo civilmente e senza scatenare risse con altri utenti.
Per il resto esistono i messaggi privati!

SAM STONE

permettimi l'OT:

sono calmissimo stone, faccio un mestiere nel quale debbo assolutamente mantenere la calma discuto civilmente e non attacco nessuno(non hai che da 'ispezionare' i miei '20' post per rendertene conto).
piuttosto, trovo curioso che un tuo utente da '1800' che se ne va a dire in giro che dobbiamo rinfrescarci la memoria su GL, che 'quello' e 'quell'altro' si fanno le pippe mentali, che si sente in diritto di sbeffeggiare chi gli pare, che segura di tex conosce solo la parola, che contesta i post altrui definedoli 'puro arbitrio', che...
"quando ci si accorgeva che la storia a lui(muzzi)destinata potesse essere una grande storia, si è molte volte provveduto a toglierla dalle sue mani:? il caso de "I figli della notte" o "La sconfitta" (offensivo nei confronti di un autore, no? qualcuno lo abbiamo anche squalificato recentemente per offese ad un disegnatore, no stone? e last but no last forseanche un falso storico) blablabla è immune sempre e comunque, beh allora, come dice mister '1800' siamo in democrazia, provvedi a essere democratico.

quanto al tema sono un avanguardista(!), conosco apprezzo e riconosco solo il tex di GL.
Se il tex lo avesse inventato boselli, avrei CIVILMENTE 'sparato' addosso a GLb.
questo è il mio pensiero.
però il tex me lo prendo tutto!!
Non sono così matto da pretendere che boselli oggi faccia il bonelli, come qualcuno batte di tigna da anni contro gli 'integralisti'.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

@avvocato difensore:ora non ho tempo per risponderti, e non voglio nemmeno inquinare ulteriormente il topic. Ti prometto che appena ho tempo apro un topic in "tutto su di noi", o anche in questa sezione, e ci chiariamo-anche se per me il tuo atteggiamento è chiarissimo, non a caso se un avvocato difensore B)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

messaggio di MODERAZIONE :lol2: signori, quando siete un po' scazzati, pensate al vecchio jack, pensate che potete sempre infamarlo sempre e comunque, in pubblico e in privato, pensate a me in funzione antistress, come a una spugna. Se non funziona neanche questo, magari pensate a Ruby, che è anche meglio _ahsisi

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Le contesto perchè io credo che non ci sia niente che non presenti, almeno in minima parte,"procedure e abitudini consuete". Cosa si intende per "poetica"? Tra altre possibili cose, il "modus operandi" tipico del dato creatore (artista, poeta, fumettista, ecc.):il suo stile, insomma. Ora,Boselli ha un suo stile riconoscibile e personale? Io direi di sè. Quindi un minimo di "abitudini e procedure consuete" ci sono pure in Boselli.

forse mi sono spiegato male. certo che anche in Boselli ci sono "abitudini e procedure consuete", ogni scrittore le ha o le dovrebbe avere."Abitudini consolidatesi nel passato" forse sarebbe stato più comprensibile. Come secondo Bauman la società pre-globalizzazione si basava su abitudini consolidate (vedi posto fisso, che permetteva una progettulit? di vita a medio elungo termine), e oggi QUESTE abitudini sono venute meno (vedi flessibilit?) e le procedure sono in continuo e vorticoso cambiamento, l'analogia con Tex è che con Glb (che era tutt'altro che statico, sia chiaro), ma anche con Nolitta e Nizzi, certe procedure narrative consolidate, che potrebbero essere clich? marrativi alla "bistecche e patate", lo SBATACCHIO sorridente esteso e vissuto, richiami temporali come "nel frattempo", "intanto", le chiacchierate al bivacco, i pensieri lungo una cavalcata solitaria, l'assoluta centralit? texiana, per usare una tua terminologia, e tanti altri, QUESTE procedure si attenuano o vengono meno, cambiano i riferimenti che non si rifissano, per il momento, ma rimangono fuide, "liquide". Le situazioni boselliane cambiano o cercano di cambiare continuamente, tanto che il lettore può fare fatica a disabituarsi alle procedure "solide" del passato e ad abbracciare quelle "liquide" di oggi, "liquide" perchè in continuo mutamento. Anche se non ci capisco nulla, il tuo discorso sulla pittura mi trova d'accordo, è proprio un discorso di rapporto fra tradizione e contesto storico mutato.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Messaggio di moderazione:

Aggiungo questo mio al precedente messaggio di Sam Stone, per invitare tutti coloro che partecipano a questa e ad altre discussioni ad evitare diatribe personali che possono essere risolte privatamente senza sporcare la sezione, nonchè espressioni "forti" che potrebbero urtare la sensibilit? degli altri utenti.
Grazie a tutti

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

permettimi l'OT:
sono calmissimo stone, faccio un mestiere nel quale debbo assolutamente mantenere la calma discuto civilmente e non attacco nessuno(non hai che da 'ispezionare' i miei '20' post per rendertene conto).
piuttosto, trovo curioso che un tuo utente da '1800' che se ne va a dire in giro che dobbiamo rinfrescarci la memoria su GL, che 'quello' e 'quell'altro' si fanno le pippe mentali, che si sente in diritto di sbeffeggiare chi gli pare, che segura di tex conosce solo la parola, che contesta i post altrui definedoli 'puro arbitrio', che...
"quando ci si accorgeva che la storia a lui(muzzi)destinata potesse essere una grande storia, si è molte volte provveduto a toglierla dalle sue mani:? il caso de "I figli della notte" o "La sconfitta" (offensivo nei confronti di un autore, no? qualcuno lo abbiamo anche squalificato recentemente per offese ad un disegnatore, no stone? e last but no last forseanche un falso storico) blablabla è immune sempre e comunque, beh allora, come dice mister '1800' siamo in democrazia, provvedi a essere democratico.

quanto al tema sono un avanguardista(!), conosco apprezzo e riconosco solo il tex di GL.
Se il tex lo avesse inventato boselli, avrei CIVILMENTE 'sparato' addosso a GLb.
questo è il mio pensiero.
però il tex me lo prendo tutto!!
Non sono così matto da pretendere che boselli oggi faccia il bonelli, come qualcuno batte di tigna da anni contro gli 'integralisti'.

Dico solo questo, poi vale il messaggio di Moderazione della collega Cheyenne!


Qui un utente appena arrivato vale quanto un utente da 1800 messaggi.
Non ci sono scalate o favoritismi.
Però se vuoi far parte di questo forum devi imparare a comportarti bene.
Cosa vuol dire comportarsi bene?
Non attaccare in maniera incivile il prossimo.
C'è modo e modo di dialogare.
Se a Paco non sta bene ciò che si scrive su "baciespari" ha diritto di scriverlo.
Mi pare che in passato sia stato anche d'accordo con recensioni fatte da quel sito.
Oltretutto è un sito amico e segnalato tra gli importanti anche qui da noi.
Se a te non sta bene quello che ha scritto Paco: benissimo, hai diritto di contestarlo.
Però fallo senza attacchi personali e incivili.
Non ho bisogno di andare a leggermi i tuoi 20 post precedenti, perchè li conosco benissimo (dato che leggiamo ogni singolo nuovo messaggio di questo forum per evitare "casini" come quelli che stanno capitando ultimamente da queste parti)!
Se vuoi il mio parere sui tuoi messaggi: sei partito bene, ma ultimamente mi pare che il tuo atteggiamento si sia orientato verso l'attacco personale, soprattutto nei confronti di Paco.
Non so , forse ti sta antipatico perchè scrive messaggi troppo lunghi?
Beh ne ha il diritto, e anche tu hai diritto ad evitarlo e a non leggerlo se ti va.
Oppure puoi contestarlo, ma in modo costruttivo come tutti cerchiamo di fare.
Se non ti fosse possibile far questo, puoi benissimo iscriverti a qualche altro forum o aprire senza problemi un tuo blog in cui discuti nella maniera che più ti aggrada!

Detto questo: torniamo in tema e smettiamola con queste polemiche inutili!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Guest Aphrodite's Child

E qui nasce l'inghippo: cos'è oggettivoi, cosa soggettivo? Si dovrebbe tirare in mezzo tutta la storia della filosofia !Nel vedere Tex prendere a calci un uomo per terra, mi perdonerete, non ci vedo Tex ( che, come dice AtTheRocks, è leale ); così come quando vedo un cadavere beccato dai corvi (a proposito di Segura), la cosa mi sembra anti-texiana al massimo, laddove in Tex (così come nel western classico e differentemente dal post-western) l'elemento macabro è quasi inesistente. Anche qui, lo vivo come un fatto oggettivo perchè ho letto Tex in un certo modo da una certa prospettiva. Pu? esistere qualcosa di oggettivo? O forse non esiste nulla senza soggetto della percezione? E' un discorso effettivamente un tantino complicato!

Per me niente è oggettivo, a meno che non si discuta di matematica e derivati! Io posso dimostrarti che 2+2 fa 4, però non posso dimostrare che il mio giudizio su un'opera d'arte è una verità incontestabile. Per rispondere alla seconda parte che ho quotato, è proprio quello di cui stavo parlando: tu dici, per esempio, che l'elemento macabro è poco presente nel western. Io ti dico: va bene, però il problema è proprio questo. O restiamo ancorati a modelli sempre uguali, senza mai deviare, o proponiamo qualcosa di nuovo, o semplicemente di diverso. Per fare un esempio con i film, non si possono fare sempre western tipo "L' Dove Scende il Fiume", ma c'è bisogno anche dei vari "Poker di Sangue"!Per la faccenda del calcio: sono d'accordo che è una scena un p? forte, ma che differenza ci sarebbe stata se Tex avesse fatto rialzare Cady per poi colpirlo immediatamente con un pugno? Perchè lo avrebbe fatto rialzare? Non avrebbe comunque avuto il tempo neanche di capire dove fosse!! Sarebbe stata quasi una finta lealt?!Un bello sganassone se lo sarebbe meritato, e invece gli è arrivato un calcio sui denti, tutto qui.
No, per me è differente. tex che prende a calci un uomo a terra in condizioni di non poter nuocere non si è mai visto su GLB. è una innovazione (legittima si capisce) di Boselli. Tutti i casi di violenza (pugni ecc.) che sono stati ricordati qui non sono paragonabili IMHO
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

Ecco, amici, quando dico che i personaggi sono come pezzi degli scacchi, mi riferisco proprio a questioni del genere.
I pezzi devono muoversi secondo regole precise. Non puoi fare spostare una torre in diagonale. E non puoi uscire dalla scacchiera.
Ma poi, quando giochi, lo stile è il tuo. Deve essere il tuo.
Non chiedetemi mai di scrivere con lo stile di un altro autore, o di un altro tempo. Non chiedetelo a me, n° a Mauro n° a nessun altro.
Imparare la lezione da un maestro non significa clonarlo. I maestri insegnano una strada da seguire andando avanti.
Tex resta se stesso. La maniera di raccontarlo cambia, evolvendosi in modo coerente. Cosè ?, inevitabilmente. E così, secondo me, è giusto che sia.

Saluti
TF

PS
Per inciso, oggi Mauro per me è un maestro. è una fortuna cavalcare sulle strade che ha aperto, davanti a me.

Io invece sono d'accordissimo con quanto ha scritto Tito.


Anche perchè clonare uno stile, oltre ad essere sbagliato, è praticamente impossibile.
Si può provare a ricreare atmosfere, scene e quant'altro, ma è inevitabile che qualcosa vada perduto o comunque subisca una variazione (anche se lievemente)!
L'atmosfera di GLB era anche coadiuvata dai disegni e purtroppo nolenti o volenti, le mani sono cambiate.

Sul discorso fatto da Capelli d'argento e condiviso da Don Fabio, posso anche essere d'accordo in parte.
Non nego infatti che in molte storie dell'ultimo Nizzi, Tex sia completamente diverso da quello che era.
Carson appare vecchissimo caratterialmente, Tiger muto e inutile e il giovane Willer sembrava arretrare d'età invece che maturare.

Però si tratta di storie che prese singolarmente hanno comunque anche loro qualche pregio (a parte gli ovvi casi di decadenza su cui quasi tutti siamo d'accordo: Un soldato ritorna ad esempio è quella che mi è piaciuta decisamente meno, ma di esempi ce ne sono tanti)!!

Però il carattere di Tex, i suoi valori, le regole dell'universo Texiano, insomma quel sentiero tracciato da GLB è comunque rimasto.
Io Tex lo riconosco anche nelle storie di Segura (che a tanti danno fastidio, Paco Ordonez incluso).
Ed è quindi inevitabile che ogni autore che si cimenta con Tex, ma anche con qualsiasi altro fumetto, lasci il suo stile e la sua impronta.
Penso che ormai sia un dato di fatto che tutti quelli che sono passati sulla serie del ranger più famoso, abbiano lasciato qualcosa di loro (da Nolitta, Nizzi, Boselli, ecc.)!

Nizzi ad esempio ci ha regalato tantissime storie "gialle", in cui Tex è diventato più un Sherlock Holmes.
Nolitta ci ha regalato storie lunghe, in cui "temporeggiava" (fatto questo criticato da molti) con sequenza definite "inutili" ai fini della storia e con un Tex spesso in difficolt?!
Boselli cerca sempre di creare storie diverse l'una dall'altra, certo i comprimari sono tanti.. ma molte sue storie sono quasi dei film.
Faraci è ancora relativamente "giovane" sulle pagine della serie, ma a mio avviso si è dimostrato a suo agio e sono sicuro che ci stupir? in futuro! :trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non chiedetemi mai di scrivere con lo stile di un altro autore, o di un altro tempo. Non chiedetelo a me, n° a Mauro n° a nessun altro.

Io non pretenderei mai che un Faraci o un Boselli scriva delle storie adottando lo stile di un altro autore, ci mancherebbe, pero' vorrei delle storie in cui sia Tex il vero protagonista e non la spalla di qualcuno. E' solo questo che io chiedo. Mi rendo conto che dopo sessantanni e dopo centinaia di storie e' sempre piu' difficile trovare nuovi soggetti e scrivere delle storie coinvolgenti (praticamente e' stato raccontato quasi tutto del nostro ranger) e immagino benissimo la difficolta' degli autori, pero' se io mi appresto a comprare un albo con il logo di Tex io mi aspetto che sia lui protagonista, il punto centrale dove ruota tutta la storia e tutti gli altri personaggi. Non so se mi sono spiegato.

Imparare la lezione da un maestro non significa clonarlo. I maestri insegnano una strada da seguire andando avanti.

Mi trovo abbastanza d'accordo con questa affermazione, anche se spesso si e' deciso di intraprendere un sentiero un po' diverso da quello tracciato dal maestro.

Tex resta se stesso.

Non lo so... A me per esempio manca l'aria da spaccone di Tex mentre sbatacchia qualcuno o l'impulsivita' che dimostrava in certe situazioni. Oggi, se devo essere sincero, a volte stento a riconoscerlo con quell'aria sempre seriosa e sempre pensierosa. Evoluzione del personaggio?non lo so. So solo che alle volte ho un po' di nostalgia.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Oggi, se devo essere sincero, a volte stento a riconoscerlo con quell'aria sempre seriosa e sempre pensierosa. Evoluzione del personaggio?non lo so. So solo che alle volte ho un po' di nostalgia.

Ho appena aperto il topic sul Tex del primo centinaio e alla faccia della serietà ho postato la prima tavola di una delle scene più belle e più comiche scritte negli anni cinquanta.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.