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TWF - Tex Willer Forum

[593/595] La Mano Del Morto


Sam Stone
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Io pensavo a Zaniboni!
Uhm, tra Bernet ( che invece mi ricorda molto Mastantuono, specie nella resa dei profili) e Font mi sembra di vedere poche somiglianze...

Il Texone di Zaniboni non l'ho più riletto, ma ricordo che anni fa non mi era dispiaciuto, pur non facendomi impazzire. Tuttavia, per quel che me ne sovvengo, non posso dire che si somiglino clamorosamente (Zaniboni ?, a mio parere, più dettagliato nei personaggi, ma meno abile a rendere gli scenari)...

Ti sbagli, Font e Bernet hanno una grande somiglianza: sono spagnoli :lol: !
Hai ragione, Bernet assomiglia molto più a Mastantuono! Le uniche somiglianze fra Font e Bernet sono il tratto sintetico, l'origine spagnola e il fatto che mi facciano schifo, per il resto sono ben distinguibili.
Un merito , però, Font ce l'ha: non ha mai disegnato un personaggio che sia assurdo, antipatico e insensato nemmeno la metà di quanto lo sia Lola Dixieland. Sempre a mio parere. Volete mettere la sua Calamity Jane? Scialba e mal riuscita, è vero, ma almeno è realistica...

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Mah, io non mi pronuncio mai con cognizione di causa sui disegni perchè me ne intendo veramente poco. Mi piacciono o non mi piacciono a naso, e magari mi piacciono in una pagina e non nella pagina successiva. La Calamity di Font comunque non mi è dispiaciuta. Forse proprio per la sua "scialberia" (si dice così? :D ). Le foto in internet della famosa pistolera non mi sembrano presentare un'affascinante vamp, e credo che sia stato più realistico, per riprendere l'espressione di Virgin, offrire l'immagine di una donna diventata famosa per ben altre ragioni che la bellezza.

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Signori, ecco a voi la mia breve recensione (come richiesta) di La Mano del Morto, con la quale mi sono proposto a colalborare per UbC Fumetti (incrociamo le dita):Dopo il generale Custer, Cochise, Geronimo e molti altri, Tex si trova nuovamente alle prese con un personaggio storico. Nell'ultima fatica firmata Boselli e realizzata graficamente dall'instancabile Font, infatti, Aquila della Notte dovr? fare luce su uno dei più grandi misteri della frontiera: la morte del leggendario WIld Bill Hitchcock, che un misterioso personaggio sembra voler vendicare colpendo tutti coloro che hanno avuto a che fare con la vittima nelle ultime fasi della sua vita. Senza farsi spaventare dalle difficolt? di un simile soggetto, Boselli guida il lettore attraverso una lunga avventura nella quale, accanto ai tipici elementi western a base di sparatorie e inseguimenti nella prateria, troviamo alcune strizzatine d'occhio al genere giallo (già recentemente visto in Omicidio in Bourbon Street) e al thriller. A tex, come da tradizione boselliana, si affiancano una numerosa serie di comprimari, a partire dal figlio Kit e dal prode Carson, notevolmente più attivi rispetto quanto ci hanno abituato ultimamente gli sceneggiatori texani (Nizzi su tutti), fino a diversi personaggi minori tra cui spicca il fuorilegge Luke e il misterioso vendicatore attorno al quale gira la storia. Font, ormai a suo agio nell'ambientazione, ci regala un comparto grafico generalmente di buona fattura, sopratutto quando si tratta di rappresentare città, praterie e fluide scene d'azione, sebbene sopratutto nei volti dei personaggi non abbia tutt'ora raggiunto la perfezione, sopratutto in un Kit Carson che risulta essere quasi parodistico e un Kit Willer che dimostra ben più dei circa 20/22 anni che dovrebbe avere nella continuity temporale di Tex. In generale siamo di fornte ad una storia ben archiettata, portata avanti con sapienza e con quello stile spaghetti western tipico di molti lavori di Boselli, ben rappresentata da un Font se non alla perfezione comunque più che buono.

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  • 2 settimane dopo...

Ho capito di avere la tendenza, appena finisco di leggere una storia nuova bella o più che bella, di lasciarmi prendere dall'entusiasmo e di gridare subito al capolavoro. Cosa sbagliata, ma di cui sono felice, perchè almeno mi fa pensare che ho la fortuna di divertirmi ancora molto a leggere l'inedito!
Dopo aver gridato al capolavoro anche per ?La mano del morto?, devo dire che sono rimasto sorpreso nel vedere i tanti giudizi negativi in giro per la rete;e ho pensato:forse mi sono esaltato per una storia che tutto è tranne che un capolavoro?
Allora l'ho riletta?e devo ammetterlo, dopo averla riletta sono ancora più convinto di prima:secondo me, questa storia è un Capolavoro!-e addirittura dopo questa seconda lettura(terza del primo albo) mi è piaciuta ancora di più!

Ora, può sembrare esagerato parlare di Capolavoro per ?La mano del morto??ma credo che bisogna precisare che non c'è un metro per stabilire cosa è un capolavoro e cosa no:tutto dipende dal gusto personale. Per esempio,?Taxi driver? è considerato un capolavoro del cinema, ma per quanto mi riguarda, tolta la scena famosa dello specchio, tutto il resto è da buttare;oppure, io considero ?Chinatown° uno dei capolavori della serie, ma questa mia idea non è confermata unanimemente da tutti i lettori di Tex.
E in ogni caso, se anche uno studio di Harvard dimostrasse scientificamente che ?La mano del morto? e "Chinatown"non sono dei capolavori, per me Capolavori queste storie lo rimarrebbero comunque!

Immagine postata

Quello su cui possiamo essere tutti d'accordo è che questa storia è devvero molto complessa!
Però stiamo comunque parlando della complessit? di una storia di Tex, non della complessit? delle ?Illuminazioni? di Rimbaud.
Quindi credo che con una lettura attenta risulter? chiaro anche al lettore più ?sempliciotto?(e io sono proprio un lettore sempliciotto che si accontenta di poco) che lo svolgimento di questa storia è tutt?altro che ermetico o impossibile da capire.
In giro per i forum texiani ho letto da parte di molti utenti che la pecca di questa storia è quella di avere poco phatos. Questo è un giudizio più che legittimo, ma che secondo me non è sufficiente a decretare la riuscita o meno della storia, perchè anche questo è un giudizio troppo personale, non applicabile alla storia in termine oggettivi, e quindi non dimostrabile.
A conferma di ciò, dico che contrariamente ad altri, a me(e non solo a me, fortunatamente)questa storia ha preso tantissimo, e in molti punti mi ha perfino entusiasmato!
E la rilettura che ho appena terminato mi ha fatto godere maggiormente la storia anche sotto questo punto di vista.
Secondo me, infatti, sono tante le scene al cardiopalma che ti legano alla pagina e non ti schiodano dalla lettura:la prima sparatoria al ranch di Varnes, il putiferio a Phoenix con un Kit Willer meraviglioso, la prima scena con il misterioso vendicatore.
E oltre a queste, ci sono un paio di sequenze da antologia texiana:quella lunghissima del secondo albo, con Tex e Carson che devono prendere Harrigan;e l'ultimo scontro al saloon n.10, in cui mi è sembrato di stare al cinema a vedere uno dei duelli spettacolari di Sergio Leone.
E su tutto si può discutere, ma non sulla maestria di sceneggiatore dispiegata da Boselli, che questa volta usa uno schema narrativo(non so se si dice proprio così) che si ripete:spezzare le scene d'azione. Mente infatti siamo presi da quello che Tex e Carson fanno sul treno,Boselli spezza la scena nel pieno dell'azione, per portarci molto lontano e recuperare Kit che si becca una freccia nel cavallo:questo fatto è geniale, perchè Boselli interrompe l'azione per metterne in mezzo un'altra che ha tutta una sua carica nuova di pericoli e mistero. Infatti ci chiediamo:che diavolo ci fanno i Dakotas l'?E perchè hanno appiedato Kit?Che vogliono?... nemmeno il tempo di cercare una risposta che subito Boselli ci riporta sul treno per Denver.
Questo espediente Boselli lo ripeter? più avanti:la dinamite esplode, l'uomo rimane sotto le macerie, non sappiamo(anche se lo sappiamo comunque)se Tex se l'? cavata o no?. che subito il crudele Boselli ci porta da un'altra parte!
Non c'è che dire:come sceneggiatore Boselli non si discute, perchè sa benissimo come catturare il lettore.
L'altra scena da antologia, l'ultima al Saloon n.10:non ho altro da dire:spettacolare!

Il conto delle scene memorabili non finisce qui. C?? quella con Kit assetato, quella della battaglia a Denver, quella in cui Tex e Calamity Jane fanno fuori gli uomini dello sceriffo, quella in cui Carson e Harrigan scappano inseguiti dallo sceriffo?tutte scene in cui i pards sono spettacolari!
Si potrebbe obiettare che a parte le scene d'azione non c'è molto altro, della trama, che si possa dire interessante o non noioso:altro giudizio legittimo, ma per me non è stato così. Il modo in cui Boselli ha messo in scena l'intrigo, anzi gli intrighi, con quel lento ampliarsi di morti ammazzati, ipotesi sui colpevoli, spostamenti da una regione all'altra come se il tutto fosse una piccola odissea, a me è piaciuto enormemente, mi ha letteralmente conquistato.

E Boselli è riuscito davvero a sorprendermi, anzi, a spiazzarmi!
Io stesso avevo paventato l'ipotesi;ma ero il primo a non ritenerla possibile:troppo fantasiosa, perfino troppo spregiudicata per Tex?e invece Boselli l'ha fatto:il misterioso vendicatore è davvero Calamity Jane!!
Anche per questo mi complimento con lui, sperando in un ritorno di questo splendido personaggio!
E su tutti mi è piaciuto Tex!Questo è il metro principale con cui giudico una storia:nessuno gli ruba la scena?E? lui il più intelligente di tutti e il più micidiale a sparare(straordinaria la prima vignetta di pag.68 di ?Deadwood'!)?
Bene, a me basta questo per farmi felice!

Quindi, in conclusione, ringrazio Boselli e Font per questo Capolavoro!
I due dimostrano ancora una volta di essere, dopo la delusione di ?Tornado?, una grande coppia texiana.

Rettifico:non ho concluso, dimenticavo Font!
Inutile stare a parlare dei suoi paesaggi magnifici, della sua Deadwood spettacolare, dei suoi interni bellissimi in cui il legno e la pietra sembrano veri?lui condivide con Ortiz e Mastantuono il destino di dividere i lettori:o lo ami o lo odi.
Io, pur ammettendo una certa difficolt? nel disegnare Tex e pards, lo adoro.
E, nonostante questo suo difetto, credo che questa vignetta sia spettacolare, per la posizione in cui Tex spara e per i tratti del suo volto(proprio quei tratti che non sempre mi piacciono).
Che ne dite?:

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Modificato da paco ordonez
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nella mia vita di lettore di Tex l'unica storia che mi ha fatto gridare al capolavoro (già durante la lettura) è stata Sulle Piste del Nord. Tutte le altre, chi dopo un mese chi dopo dieci anni, sono entrate nella mia personale top list probabilmente solo quando sono stato in grado io di "recepirle" come tali: dopo un mese "Il tranello" e "La voce misteriosa", dopo 10 anni "La Dama di Picche" e "la notte degli assassini". E ti diro... capolavori come "Terra promessa" e "Tra due bandiere" mi sono andati via scemando pian piano, tanto da considerarli ora solo delle gran belle storie.
Io credo che tu non debba giustificarti dei tuoi giudizi su "La mano del morto" (per me è una bella storia ma non migliore di "Tornado"- ecco, ad esempio, "Tornado" è una storia che fino a poco tempo fa mi faceva storcere il naso. Ora non più-) e ne tantomeno sorprenderti di quello che è il resoconto della rete.
Taxi Driver ha delle musiche stupende, allarghiamo gli orizzonti: un capolavoro cinematografico mica viene fatto solo dal regista e l'attore...
Chinatown (e Il Laccio Nero :indianovestito: ) è anche per me, di striscio, un capolavoro...
Pathos. bah, nelle storie qui elencate troverei definibili "con pathos" una decina di pagine in tutto...... che ne sè... la morte di Vergin° qualcosina ne "Gli eroi di Fort K." (epico/eroico/avventuroso con "pathos").
Neanche la copertina di Sangue Navajo mi sembra essere contraddistinta da pathos, forse più qualche altra cover tipo Tramonto Rosso


Io, pur ammettendo una certa difficolt? nel disegnare Tex e pards, lo adoro.
E, nonostante questo suo difetto...
Che ne dite?:

ne dico che...

E hai detto poco :capoInguerra: !!
non ho mai capito perchè alla bonelli non piacevano le facce del Tex di Muzzi, a volte quelle di Fusco e a volte quelle di Ticci.
Mistero, perchè quelle di Font puntini puntini

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Allora, il "che ne dite?"era riferito alla vignetta che ho postato con Tex che spara. L'ho postata perchè mi piace tantissimo e perchè, secondo me, dimostra che Font molte volte i pards li disegna molto bene. Detto questo, secondo me (e lo voglio sottolineare, secondo me;quindi i miei sono giudizi personali e non il vangelo)tra Muzzi e Font non c'è paragone. Io sono un lettore di bocca buonissima, caro Corvo, e ti dir?, se ti elencassi il numero di storie che io considero capolavori, forse mi prenderesti per pazzo.... te ne dico un paio,"La legge del più forte" e "Il grande re"-per non parlare delle storie di Nizzi in primis,Boselli e Nolitta!Per quanto riguarda "Taxi driver":può anche avere delle musiche stupende, ma a me di quel film tutto il resto non mi è piaciuto per niente. Stesso dicasi per "Scarface", altro film da molti considerato un capolavoro, di cui io brucerei tranquillamente le copie. Eppure questi due film sono considerati dei capolavori.... ed ecco che ritorno al mio discorso(che non vuole essere un giustificarsi, e di che cosa poi?)sulla difficolt? di stabilire in maniera oggettiva e definitiva a quali opere il termine "capolavoro"(già non chiaro di suo)possa adattarsi:e infatti "La mano del morto" per te non è un capolavoro, per me assolutamente sè. Tra me e te chi ha ragione?Tutti e due. Se poi mi meraviglio( o meglio, mi meravigliavo)dei molti giudizi negativi sulla rete,? perchè non me li aspettavo per questa storia... ma so bene che quei giudizi valgono quanto i miei! ;)

Modificato da paco ordonez
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vabb?, comunque il mio intervento era a sostenere il tuo, caro Paco.
giro a largo :indianovestito:

tu però non hai detto che Taxi Driver non ti è piaciuto per niente bensi... " a parte la scena dello specchio, tutto il resto è da buttare"

e su Font hai detto... "Io, pur ammettendo una certa difficolt? nel disegnare Tex e pards, lo adoro" e non "... la vignetta, dimostra che font tante volte i pards li disegna molto bene"

non sono d'accordo su Scarface ma si su "La legge del più forte" e "Il grande Re", anche se a queste metterei davanti altre storie.


... tra Muzzi e Font non c'è paragone.

certo che no,Font è (o... è stato)un maestro riconosciuto del fumetto mondiale, Muzzi è stato un onesto artigiano, però questo non c'entra nulla con la funzionalit? dell'autore sul personaggio Tex. Per me è migliore il tex di Muzzi, per te quello di Font.

sospetto che tra il tex di Leonardo da vinci e quello di Fusco perferirei quelo di Fusco :lupos:
chi ha ragione? tutti e due. Abbiamo sempre ragione tutti e due, nonc'è dubbio!
comunque, ripeto, il mio intervento, me lo sono riletto, era a sostegno del tuo :rolleyes:

su "che ne dite?" chiedo umilmente scusa, dovevo lasciare la frase per intero, ma non l'ho fatto in malafede

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Sperando che si risolva al piu' presto questo problema del Quote, cito manualmente quanto detto da Corvo:

non ho mai capito perchè alla bonelli non piacevano le facce del Tex di Muzzi, a volte quelle di Fusco e a volte quelle di Ticci. Mistero, perchè quelle di Font puntini puntini

Mi hai tolto le parole di bocca, amigo. Font puo' essere un grande artista nel disegnare i paesaggi, le case, i villaggi, ma per quanto riguarda le caratterizzazione dei personaggi, soprattutto i pards, lo trovo, scusate il termine, pessimo. Il suo Tex e' praticamente privo di espressione e Carson e' al limite del caricaturale. Ho sempre trovato le sue tavole molto disordinate per non dire caotiche. A questo punto mi sorge una domanda:ma se Font fosse stato un artista italiano e alle prime armi, il volto di Tex sarebbe stato rettificato, come e' successo a Muzzi?non e' che forse alla Bonelli c'e' una sorta di "timore reverenziale" nei confronti di tutti quegli artisti affermati in campo internazionale?
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Io non credo al timore reverenziale,Antony, altrimenti non si capirebbero i ritocchi di Monti sui visi di Wilson e de La Fuente, o il fatto che Bonelli non si sia fatto nessun problema a far ridisegnare alcune travole a Sejas, senza poi nemmno pubblicargli il lavoro.... Penso invece che Muzzi e Font si siano trovati a disegnare in due epoche diverse:ai tempi di Muzzi era forse imperativo per la casa editrice il dare una uniformit? ed una riconoscibilit? immediata al volto di Tex.... e bisogna tenere conto che Muzzi è stato uno dei primi a d aggiungersi a Galep, e forse anche per questo è stato penalizzato in nome della riconoscibilit?. Font invece si è trovato a disegnare Tex non solo in tempi recenti, ma soprattutto dopo che la serie aveva conosciuto i Tex "particolari di un Giolitti o di un De la Fuente:quindi, in un certo senso, i lettori erano già abituati a dei Tex "strani". E sinceramente vi immaginate se nelle storie di Font tutti i volti di Tex fossero disegnati da Villa??Si avrebbe un effetto che, se nel lontano passato era quantomeno giustificabile, oggi sarebbe semplicemente ridicolo..

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Le spiegazioni di Paco mi sembrano tutt'altro che inverosimili ( a parte quanto detto su Seijas, che, a quanto ho sentito, ha dovuto ridisegnare alcune tavole del suo Texone a seguito di modifiche della sceneggiatura ) ma mi sento di aggiungerne un'altra: Wilson ha disegnato soltanto il Texone, mentre De La Fuente è entrato nella scuderia texiana soltanto in età avanzata e di conseguenza, forse, era considerato più comprensibile modificare i suoi volti dei pards. La cosa era poi, IMHO, anche più semplice perchè, per quanto poco gradevoli potessero apparire i volti dei pards da lui realizzati, il suo stile grafico non era poi così diverso da quello di Monti da rendere del tutto privo di plausibilit? un ritocco; se la SBE avesse invece deciso di ritoccare i volti di Tex realizzati da Font per adeguarli al modello canonico di Villa o di Ticci il rimedio ( come ha notato IMHO giustamente Paco ) sarebbe probabilmente apparso peggiore del male perchè, anche ammettendo che le proporzioni tra teste e figure fossero state rispettate ( cosa non ovvia, come insegnano gli interventi di Galep sulle tavole di Muzzi ), le modifiche sarebbero state così stridenti con il resto delle tavole che le avrebbe notate anche un cieco. Ciò detto, anche per il mio palato sono poco gradevoli le versioni di Tex, Carson e Tiger targate Font ( Kit Willer, specie ne "La mano del morto" mi pare lievemente più piacevole ) e in ogni caso meno gradevoli di quelle di De La Fuente o Giolitti.

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Mah, per quanto riguarda Scarface trovo l'Al Pacino di quel film assolutamente immenso e di gran lunga migliore del suo ultimo film ovvero Sfida senza regole, quello in cui recita assieme ad un altro grande del passato: Robert de Niro, certo, mi è piaciuto ma non mi sono messo ad urlare " E' un capolavoro!" perchè a parte l'ormai mitica scena finale della sparatoria sotto l'effetto della cocaina, effettivamente il film procede un p? lento, ma su Al Pacino non si discute: Formidabile!Tornando a Tex, io la penso come Paco, La mano del morto è una storia stupenda, anch'io ho gridato al capolavoro e non me ne sono pentito, perchè effettivamente, erano anni che non lo facevo più per via della scarsa qualità di alcune storie, ma anche perchè forse ho trovato in questa storia gli elementi che cercavo, cosiccome gli ho trovati anche in Scarface, in Shining, in Full Metal Jacket e molti altri...... La mano del morto presenta una struttura complessa in cui un solo avvenimento ne genera molti altri, senza tralasciare l'alone "Mystery" che ritengo fondamentalee vorrei vederlo in più storie, i giudizi sono strettamente personali e dipendono dai gusti di chi li esprime, i miei gusti mi hanno fatto apprezzare questa storia di cui spero continueremo a parlare a lungo........... Vi devo lasciare: La cena è pronta!Semmmai continuerà più tardi......

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Intervengo solo per precisare un paio di cose su Muzzi.

Muzzi nel primo periodo ha potuto esprimere ?liberamente? il suo stile senza l'ausilio delle teste messe da Galep. Le teste di Galep furono messe solo successivamente?e non sempre realizzate appositamente da Galep, a volte prese da vecchi albi e montate in redazione.
Muzzi è stato un disegnatore dello staff di Tex a tutto tondo, quindi corretto quanto scritto da Carlo Monni non ricordo in quale topic dove Muzzi viene definito un ?collaboratore? o un disegnatore di riserva. Il nome di Virgilio Muzzi non appare nei cartigli delle testatine esattamente come quello di Giovanni Ticci (vedi Terra Promessa) o come quello di altri disegnatori ?ufficiali?.

detto questo, anche per me, è ovvio, mai nessun disegnatore dovrebbe essere "modificato" per questioni che adducono alla riconoscibilit? del personaggio: il Galep del n 400 è una pugnalata nel cuore ma appesantita ancor più dal tentativo di Corteggi di mettere a posto un p? le cose, il giovane Font (e qualcun'altro) avrebbe bisogno di studiare meglio le fisionomie per non incorrere in incidenti di percorso nel pieno, così dicono :rolleyes:, della forma artistica.

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Sono contento di poter dire che, almeno per una volta, sono abbastanza d'accordo con quanto scritto da ubc. L'unica cosa che non condivido molto è la questione dello "spiegazionismo":a me quelle nove pagine non hanno dato nessun fastidio, e in ogni caso le ritengo necessarie:ci hanno fatto conoscere meglio Calamity Jane, che fino a quel momento non era mai comparsa, e ci hanno fatto capire alla perfezione come si è svolto il suo piano di vendetta. Poi, lo so che a voi farà piacere grrr :P , ma se Font andr? davvero via da Tex a me dispiacer? moltissimo :( Dove lo troviamo un altro capace di fare storie lunghe senza farsi troppi problemi e con quella qualità?-comunque, non stava disegnando una storia di Ruyu??ps. mi chiedo perchè ubc non abbia scritto niente su "L'uomo di Baltimora".... forse che gli seccava ammettere che anche altri, oltre Boselli, sanno scrivere belle storie di Tex? :shifty:

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La recensione è accettabile, e ne condivido quasi tutto, quasi perchè anch'io come Paco ordonez mi ostino a dire che quelle famigerate nove pagine del primo numero in cui Buffalo bill rievoca il processo a Mccall sono fondamentali per l'avanzamento della storia, in che modo altrimenti tex e i suoi avrebbero potuto scoprire che i due omicidi erano collegati tra di loro? Grazie alla parentesi storica di Bill cody appunto! E poi è proprio nella rievocazione del processo che compaiono i misteriosi mandanti: Il Giudice kendall e lo sceriffo banner, che, altrimenti non sarebbero neanche stati citati all'interno della prima parte, mentre invece un indizio andava lasciato: E nel racconto di Buffalo bill di indizi ce ne sono una marea! I mandanti, La vera identit? di mister Black e persino l'identit? del misterioso vendicatore! Insomma, sin dal primo numero ci vengono forniti indizi rilevanti, anzi, direi che quei dialoghi sono proprio delle anticipazioni di ciò che avverr? in seguito! E questa la ritengo una cosa abbastanza geniale. Riguardo alla dipartita di Font invece ne rimarrei dispiaciuto anch'io, calcolando che tutte le storie della fascia '500 che mi sono piaciute di più, sono proprio le sue.........

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  • Rangers

La recensione di Ubc ancora non l'ho letta, ma per quanto riguarda Font, stando alle ultime informazioni è al lavoro su una storia di Ruju, dopodich? dovrebbe tornare sotto cura di Boselli!! :):trapper:

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Dopo un mese di riflessioni e riletture, mi trovo tuttora in difficolt? a dir la mia su questa 'cavalcata nel West' . Dopo il primo albo, la mia impressione era senz'altro positiva: tanta carne al fuoco e una certa attesa per il seguito ( cosa che , ultimamente, su Tex, mi capita di rado ). Il secondo albo, addirittura, mi ha entusiasmato: ritmo veloce , cambi di scenario e sequenza sul treno che sa proprio di West. Terzo albo, invece, faticoso da leggere. Il punto centrale è qu?: il finale, che dovrebbe dipanare la matassa, la complica. Il ritmo incalzante di 'Quel Treno A Mezzogiorno' si frena quando dovrebbe accelerare. Personaggi fino ad allora estranei alla storia ( tra cui l' insospettabile 'quinta carta' ) finiscono poi per diventarne protagonisti ex nihilo, il che mi ha convinto poco. Infine, la sgradevole sensazione di un esercizio di stile, in contrasto con la sensazione di genuinit? e istintivit? dell'albo centrale ( il meno boselliano dei tre, nella sua linearit?) . Un problema enorme sono i disegni, che , con il massimo rispetto per la professionalità dell'autore, trovo inguardabili. Il volto di Tex, soprattutto: monoespressivo, con un sorrisetto da papera stucchevole quanto il pollo in salsa agrodolce al ristorante cinese. Avete notato, poi, che i personaggi hanno sempre la bocca chiusa, anche quando parlano? Bah... Per quanto riguarda una delle cose che han fatto storcere il naso a tanti, ovvero l' 8 settembre di Luke Harrigan , non mi ha dato alcun fastidio: è un cambio di alleanza che avviene gradualmente, al contrario di altre conversioni boselliane assolutamente innaturali ( Juan Raza in primis ) . Simpatico l' omaggio a Nizzi e alla sua 'Congiura Contro Custer' . In definitiva, dopo quattro letture non sono in grado di formulare un giudizio certo, e forse mai lo sarà, su questa avventura. Ultima nota di merito per la meravigliosa copertina di 'Deadwood' , il che, detto da un 'galleppinofilo' doc, vale doppio!

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  • 1 mese dopo...

Tex ?La mano del morto?: Interviste esclusive con gli autori Mauro BOSELLI e Alfonso FONT nel blog portoghese di Tex

http://texwillerblog.com/wordpress/?p=17447

Mauro BOSELLI:
E? un'idea che avevo da qualche tempo nel cassetto. Dare una spiegazione immaginaria all'irrisolto mistero della morte di Wild Bill, di cui si sa chi fu il killer (impiccato) e di cui si sa anche che ci furono dei mandanti (Varnes e Brady, mai catturati n° interrogati in merito). Da subito, l'intenzione era quella di coinvolgere Calamity Jane come vendicatrice.

Alfonso FONT:
Generalmente Mauro preferisce di avere uno studio preliminare dei personaggi. Lui mi fa arrivare una descrizione dei loro caratteri, la età, e la sua partecipazione nell'insieme della storia. Allora io procuro immaginare quel personaggio come qualcuno di vivo, reale, un essere umano che possa includere nel suo caratteristico quelle qualità.

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Modificato da Zeca
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  • 1 mese dopo...

Mammamia, mammamia che brutta storia.. che purtroppo è durata per ben 3 albi.

Un'inutile confusione di nomi, un pessimo sfruttamento del clich? "morte presuntamente accidentale sul palcoscenico", apparizioni senza alcun senso [quella di Buffalo Bill e di Calamity Jane].. cioè, boh.


Questo filone è il penultimo di una serie durata per un bel p? di tempo [almeno a mio avviso], di storie di scarso livello.

L'unica cosa che si salva sono, ovviamente [perchè non c'è neanche bisogno di dirlo], le magnifiche copertine di Claudio Villa.

Quella di "Deadwood" è semplicemente estasiante.

La storia, che dovrebbe costituire il quadro e quindi il succo,? un mero insulto alle splendide copertine [che dovrebbero essere la cornice ma in verità sono l'unica cosa bella].

Mi spiace essere così duro, ma ritengo che dall'albo 589 al 597 ci sia stato un calo terrificante generale, che mi fa pensare ad una forma di fossilizzazione da parte degli autori nel mandare avanti la saga di Tex.. ed anche e soprattutto di speculazione.

Fortunatamente la storia dei numeri 598/599 si discosta nettamente dalle precedenti ed anche quella del numero 600 promette bene.

Per me la valutazione non può che essere 1.

Edit:noto di essere decisamente una voce fuori dal coro, così come noto una sfilza di 10.. incredibile.

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Per me è incredibile il tuo 1. Che vuol dire che l'apparizione di Calamity Jane è senza senso?Non ti sei accorto che lei è uno dei motori di tutta la vicenda?E che proprio per questo, a una lettura retrospettiva, lei compare in tutto l'arco della storia-tutt'altro, quindi, che una semplice comparsata-?E che vuoi dire con questo "speculazione"?

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Per me è incredibile il tuo 1. Che vuol dire che l'apparizione di Calamity Jane è senza senso?Non ti sei accorto che lei è uno dei motori di tutta la vicenda?E che proprio per questo, a una lettura retrospettiva, lei compare in tutto l'arco della storia-tutt'altro, quindi, che una semplice comparsata-?E che vuoi dire con questo "speculazione"?

Quoto, non ho capito neanch'io i motivi del tuo giudizio. Potresti essere più chiaro?
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Per me è incredibile il tuo 1. Che vuol dire che l'apparizione di Calamity Jane è senza senso?Non ti sei accorto che lei è uno dei motori di tutta la vicenda?E che proprio per questo, a una lettura retrospettiva, lei compare in tutto l'arco della storia-tutt'altro, quindi, che una semplice comparsata-?E che vuoi dire con questo "speculazione"?

Quoto, non ho capito neanch'io i motivi del tuo giudizio. Potresti essere più chiaro?
Innanzitutto un benvenuto a Legend Of The West !In effetti, credo che sarebbe utile e interessante un commento più ampio, articolato e organico, in modo che diventi il motore per un'ampia discussione... L' 1 sembra anche a me un po' esagerato, anche se devo dire che è una trama complicatissima e pesante.
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