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TWF - Tex Willer Forum

Il Boselli Recente: Criticit? E Punti Di Forza


pippo
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Nota di Wasted

Post separati dal thread sulla "mano del morto" per interrompere l'OT e per creare una discussione apposita.



Ho letto l'albo e l'ho trovato migliore delle ultime storie di Boselli, anche se lontano anni luce dal Tex che vorrei leggere. Molta azione, è vero, ma anche dialoghi lunghi e stancanti, disegni inguardabili e la solita pletora di personaggi assolutamente esagerata e noiosa.

mi sento di quotare del tutto queste parole di wasted, e mi chiedo come possano essermi sfuggite!!.... ah, la mia disattenzione!! :bisontino:


purtroppo, la pesantezza di certi dialoghi sembra essere diventato un recente difettuccio(se così lo si può chiamare, comunque in senso buonista :generaleN: )di boselli:? un problema che questa storia ha in comune con missouri!, ma anche con il texone patagonia, che, sebbene a molti sia piaciuto, e molto, a me non ha fatto un effetto tanto positivo(ad eccezione dei disegni, stupendi, di frisenda :capoInguerra: )....

voglio tentare la via di una possibile(e umilissima)spiegazione della cosa:per me, boselli si sta sforzando troppo di dare a tex una dimensione eccessivamente contemplativa che non gli è tipica.... ovvero, boselli cerca di mostrare il lato western di tex, come uno spettatore che, affascinato, vi si immerge(e lo dimostrano i riferimenti, in questa storia, al teatro, ma anche alla letteratura della frontiera), ma concede poco spazio all'azione, e anche quando la usa, d' l'impressione di averla già condita sin dall'inizio in tutti i suoi possibili effetti.... :trapper:

una volta feci una osservazione simile su TWO, in merito proprio a missouri!, e subito un utente di l'(non voglio dire chi :generaleS: )si present? per richiamarmi, accusandomi di non saper apprezzare la complessa scrittura boselliana, ma di essere capace solo di leggere i manga, come un qualunque ragazzino... :lupos:

ma non c'è niente di più sbagliato, dato che io non ho mai letto un manga in vita mia(non per snobbismo verso il genere, ma perchè finora le produzioni fumettistiche made in japan non sono ancora riuscite ad attirarmi :indianovestito: ), anzi leggo diversi bonelli, anche dampyr, che è pure stata definita(leggere la posta dell'ultimo numero)una lettura seria...

e apprezzo anche la cultura trasferita nel fumetto, ma boselli ne fa un encomio un po' troppo frequente:i suoi personaggi sembrano tutti colti, anche quelli che, forse, dovrebbero solo saper sparare.... :soldaton:

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Veramente, io ricordo (non su questo Forum) diverse critiche a Boselli su alcune forme verbali adoperate e addirittura sulla consecutio temporum, tanto che l'Autore stesso fu costretto a intervenire con un utente per sottolineare il fatto che (giustamente) lui mette in bocca ai rozzi uomini del west un linguaggio semplice e immediato. Francamente, la pesantezza dei dialoghi non l'ho rinvenuta in quest'ultimo lavoro, forse in "Missouri" sè, ma l' si trattava (nel primo albo) di un argomento pesante e intricato in sè, non già per come veniva raccontato.

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Guest Wasted Years

Francamente, la pesantezza dei dialoghi non l'ho rinvenuta in quest'ultimo lavoro, forse in "Missouri" sè, ma l' si trattava (nel primo albo) di un argomento pesante e intricato in sè, non già per come veniva raccontato.

Io faccio outing :D : "Missouri" era BORING, questa promette assolutamente molto bene, Patagonia in molti passaggi era ridicola e stucchevole: "nazione indiana" in bocca ad un pincopallino dell'epoca è stonatissima, e la fine dell'albo è stucchevole. CAPOLAVORO? Ma davvero? Secondo me no. Per certi versi contiene dell'umorismo involontario, e per altri è PEDANTE. Come dice pippo, la "cultura" bisogna saperla inserire con leggerezza e non a cucchiaiate, e con simpatia e non con malcelato orgoglio ed autocompiacimento. Io noto questo e non mi piace affatto. Che devo dire? Sono uno che dice quello che pensa, piacendo o non piacendo al resto del mondo. La pesantezza non l'hai percepita, è così? Eppure c'è obiettivamente o meglio altri l'hanno notata. Diciamo che la percezione è soggettiva e che si vede solo quello che si vuole vedere, anche inconsciamente. Altrimenti non mi spiego come mai. ;)
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Sicuramente ognuno ha i suoi punti di vista riguardo ad una determinata storia, riguardo a questa dal canto mio penso che i cosidetti dialoghi pesanti siano soltanto parole campate in aria, ma è una considerazione personale, altri possono non pensarla come me, riguardo invece a storie come Missouri o Patagonia, beh stiamo parlando di un contesto storico che richiedeva non solo un'accurata ricostruzione ma anche una spiegazione di tutto rispetto, non che Tex sia un fumetto da gli scopi educativi ( anche se nel mio caso mi ha stimolato moltissimo e in qualche modo si può dire sia stato il personaggio che mi ha avvicinato al contesto storico e geografico del west ) però storie di questo tipo meritano dei dialoghi che siano all'altezza della vicenda.

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Guest Wasted Years

Secondo me, con rispetto parlando, le parole campate in aria sono le tue, e, sempre con rispetto parlando e senza farmi scudo dello status di moderatore, ti invito gentilmente ad evitare gli insulti grossolani su questo forum. Non è carino dire al prossimo che sta dicendo delle sciocchezze campate in aria, specie se non si è del tutto sicuri di non aver fatto altrettanto. Missouri e Patagonia sono due storie che hanno un sacco di passaggi noiosi, innanzitutto, e la "simpatica" caratteristica di essere didascaliche e di riempire la bocca di paroloni a dei personaggi teoricamente analfabeti. Che sia inevitabile a me sembra una giustificazione ed un modo per non ammettere il problema e l'incongruenza e per comunque volere a tutti i costi promuovere un errore grossolano. Diciamo, senza offesa e di ricambio, che forse c'è chi dice parole campate in aria, e c'è anche chi ha i prosciutti sugli occhi. Senza offesa, naturalmente, lo ribadisco.

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la mia non voleva essere un'offesa verso gli altri utenti, ma se così è sembrato chiedo scusa, ognuno di noi ha delle sue personali idee sulle storie così come tu pensi che Patagonia contenga dei personaggi noiosi io invece li reputo fantastici e molto ben caratterizzati, se tu o altri pensate che nella mano del morto ci siano dialoghi difficili da digerire io invece penso che questa sia una delle poche storie di Boselli in cui l'azione prevale su qualsiasi altra cosa, si tratta semplicemente di punti di vista, almeno io la vedo così.

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Guest Wasted Years

trovo che così vada decisamente meglio. :DPersonalmente posso comprendere il punto di vista di coloro che valutano positivamente le ultime storie di Boselli, ci sono tutta una serie di fattori che sicuramente agevolano questo fatto:a) parlare bene delle storie di questo autore è di moda, lui stesso è di moda ed è in corso un certo revisionismo storico, che praticamente vorrebbe portare tutte le storie di Nizzi al livello di storie di serie B. Infatti mancano dello spessore storico, della magnificenza culturale e della grandezza delle storie di Boselli. Infatti è noto ed è chiaro che Nizzi poteva prevedere tutto questo, e scrivere le storie così come alcuni le vorrebbero oggi già da tanti anni fa, in barba alla casa editrice e dimostrando doti sovraumane di previsione. Naturalmente tutto ciò è assurdo. Boselli piace molto agli intellettualoidi che amano vantarsi di una cultura imparaticcia e presuntuosetta, detto anche questo senza offesa ma come constatazione di fatto senza voler includere nessuno in particolare nella categoria, e meno che mai l'autore. B) detto fra di noi, tutta questa "cultura", ammesso che sia tutta questa e ammesso pure che sia tanto approfondita, cosa di cui dubiterei personalmente datosi che non stiamo parlando n° di Einstein e nemmeno di Mark Twain , e questo voler fare entrare la storia dentro le storie e poi far parlare un incolto dell'800 con termini adoperati oggi, "nativo americano" e "nazione indiana" ad esempio, insomma tutto questo non c'entra nulla con il fumetto TEX. Tex non ha mai legato bene con la storia, è sempre stato un fumetto irrealistico e leggero, non didascalico e pesante come un macigno. c) Come Nietzche scrisse tante opere comprensibili e "Cosè parl' Zarathustra" che manca di intelligibilit?, ed è quest'ultima che tutti quanti ricordano perchè non si capisce ed è chiaro che è divertente spacciarsi per grandi intellettuali affermando di averla capita, così mi sembra che alcuni vogliano saper apprezzare queste storie semplicemente perchè "fa fino" apprezzare un raffinato autore come Boselli e apprezzarlo anche quando e specialmente quando scrive un Tex che si situa agli antipodi con quello che Tex era. Grandiosa idea, davvero. Boselli pecca clamorosamente nei dialoghi, non scrive delle storie immediate e lineari ma inserisce degli intrecci che dovrebbero essere moderni ed invece sono antichi quanto l'odissea, anche se i famosi "Omeri" erano scusati quando diventavano rindondanti e stucchevoli, visto che operavano ognuno per conto suo. Pertanto io trovo il suo stesso modo di scrivere Tex molto discutibile. Queste sono argomentazioni solide, basate sulla lettura di tutte le sue storie e su lunghe riflessioni. Se qualcuno non condivide non lo uccido di certo, ma CAMPATE IN ARIA le mie considerazioni non sono, assolutamente no. Prendo atto comunque molto volentieri della rettifica, pertanto. ;)

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Boselli piace molto agli intellettualoidi che amano vantarsi di una cultura imparaticcia e presuntuosetta, detto anche questo senza offesa ma come constatazione di fatto senza voler includere nessuno in particolare nella categoria, e meno che mai l'autore.

Chiedo umilmente scusa se oso contraddire questa SOLIDA argomentazione, ma a me Boselli "mediamente" piace (Missouri, i sette assassini e Spedizione in Messico non mi sono piaciute, tanto per dire) e non mi sento (n° sono) un "intellettualoide che ama vantarsi di una cultura imparaticcia e presuntuosetta".

E non lo dico perchè mi sento offeso (sarebbe un' "excusatio non petita"), ma perchè - semplicemente - non è un "fatto".

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Anche a me, senza nessuna voglia di sfoggiare cultura imparaticcia e presuntuosetta (e bisognerebbe prestare un po' di attenzione prima di emettere giudizi generalizzati ;) ), diverse opere di Boselli sono piaciute. Dalla prima apparizione del Maestro in "Acqua alla gola", a "Cercatori di piste", a "Wild West Show" (riecco il Maestro), senza citare quel capolavoro che è "Il passato di Carson", queste e altre storie boselliane hanno soddisfatto il mio palato forse non troppo sofisticato. Altre invece non mi sono piaciute.

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Boselli piace molto agli intellettualoidi che amano vantarsi di una cultura imparaticcia e presuntuosetta, detto anche questo senza offesa ma come constatazione di fatto senza voler includere nessuno in particolare nella categoria, e meno che mai l'autore.

Ma pensa un po' ... mai avrei pensato di rientrare in tale categoria, ma apprendo ora di farne evidentemente parte visto che il Boselli recentissimo (nel senso di ultime storie pubblicate) mi è piaciuto parecchio.


Francamente non capisco perchè si debba arrivare a definire in modo sprezzante e per categorie il variegato universo dei lettori texiani, i quali, contrariamente a tutti i tentativi di catalogazione, forse semplicemente si beano di una storia o di un'altra a seconda della loro sensibilit? del momento.

texiana :indianovestito:

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F Come dice pippo, la "cultura" bisogna saperla inserire con leggerezza e non a cucchiaiate, e con simpatia e non con malcelato orgoglio ed autocompiacimento.

Beh, credo che ti sbagli perchè questo NON è affatto il mio ritratto e neanche quello dei lettori a cui le mie storie piacciono (per fortuna ce ne sono! :) ). Quindi è solo la tua opinione. Punto. La mia differisce.
Trovo anche che i personaggi di Patagonia o Missouri, salva restando la tua opinione su come si esprimono, non sono tutti degli analfabeti. Gli ufficiali delle due storie non lo sono. E non lo è Tex, per esempio. Se tu ritieni Tex un rozzo cowby analfabeta credo che tu abbia sbagliato personaggio. :generaleN:

Detto questo, la mia opinione (legittima)? che tu, in quanto moderatore (!) sia alquanto astioso e acre nelle espressioni, per usare un eufemismo, anche volendo esprimere una tua opinione, sia chiaro, altrettanto legittima della mia! Per carit?, io ho il diritto di pensarla così, in quanto membro di questo forum, e tu hai il diritto anche di DIRLA così. Trovo però che la qualifica di "moderatore" sia quanto meno inadatta a un simile comportamento... :generaleN: :generaleN:

Sto sorridendo mentre scrivo questo- e lo sottolineo! Però prova a smorzare i toni, non quanto te la prendi con l'autore (fai pure, ho le spalle larghe) ma almeno quando te la prendi con gli altri forumisti che non la pensano come te e non meritano di essere presi a "prosciuttate" sugli occhi! :trapper::trapper:
Ma guarda un po'! Mi tocca "moderare" perchè il "moderatore" è troppo "fumino"!
E non ti arrabbiare che fa male alla salute! :indianovestito:


Borden

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Veramente, io ricordo (non su questo Forum) diverse critiche a Boselli su alcune forme verbali adoperate e addirittura sulla consecutio temporum, tanto che l'Autore stesso fu costretto a intervenire con un utente per sottolineare il fatto che (giustamente) lui mette in bocca ai rozzi uomini del west un linguaggio semplice e immediato.

Ah, carissimo Tahzay, quello ero io! Be', sinceramente credo che si possa far parlare i personaggi in modo umile e semplice senza per forza inserirvi quelli che per me sono strafalcioni, mentre per altri sono soltanto forme colloquiali.

Ma va bene, ormai se ne è parlato tanto su TWO, e non ho voglia di ricominciare il discorso, visto che anche il dottissimo Castelli, nelle storie di Mister No dei primi anni ottanta, sostituiva gli imperfetti ai congiuntivi. E come dimenticare, poi, che nel mio romanzo preferito, "I Malavoglia", i personaggi azzeccano sè e no un congiuntivo su cinque, e di certo non perchè Verga non sapesse scrivere?
Ai giorni d'oggi, però, penso non ci sia pericolo, con autori del calibro di Boselli e Manfredi (escludo Faraci non perchè sia un ignorante, ma perchè ha indubbiamente una scrittura meno colta e più "popolare" degli altri due-scrittura meno colta non significa assolutamente "persona meno colta", tengo a precisare) di avere un Tex troppo rozzo, e non mi fa paura avere un Tex più "intellettuale" del solito.
Perchè, secondo me, qualsiasi forma di narrazione (be', forse "I Cesaroni" non proprio... :D) è cultura. La narrazione stessa, nella propria origine, è cultura.
borden non mi piace solo quando scrive una storia ambientata nella guerra di secessione senza far sentire minimamente il sapore e l'atmosfera "di guerra", ma questo grazie a Dio è accaduto una sola volta.
L'unica altra storia che non mi è troppo piaciuta è "Morte nella nebbia", ma ormai mi è andata storta :D e non credo sia più possibile recuperarla. Per il resto mi pare che borden non abbia mai dimenticato come si scrive e cattura il lettore, cosa purtroppo accaduta ad altri sceneggiatori, ma non faccio nomi, n° dico quando o su quale serie è accaduto, per evitare polemiche, tanto lo sappiamo tutti.
E a chi rimprovera a borden troppa aneddotica vorrei rispondere: ricordate che l'ultima storia di GLB ?, per quasi un terzo della propria estensione, un excursus antiquario sui conquistadores (che, tra parentesi, non c'entra un emerito cavolo col resto della storia)? Dunque, se borden ci intriga con qualche interessante "chicca" colta (come fa anche Manfredi), io lo vedo come un bene.
Apollonio Rodio ci piace quanto Omero, no?

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Guest Wasted Years

Detto questo, la mia opinione (legittima)? che tu, in quanto moderatore (!) sia alquanto astioso e acre nelle espressioni, per usare un eufemismo, anche volendo esprimere una tua opinione, sia chiaro, altrettanto legittima della mia! Per carit?, io ho il diritto di pensarla così, in quanto membro di questo forum, e tu hai il diritto anche di DIRLA così. Trovo però che la qualifica di "moderatore" sia quanto meno inadatta a un simile comportamento... :generaleN: :generaleN: Sto sorridendo mentre scrivo questo- e lo sottolineo! Però prova a smorzare i toni, non quanto te la prendi con l'autore (fai pure, ho le spalle larghe) ma almeno quando te la prendi con gli altri forumisti che non la pensano come te e non meritano di essere presi a "prosciuttate" sugli occhi! :trapper::trapper: Ma guarda un po'! Mi tocca "moderare" perchè il "moderatore" è troppo "fumino"!E non ti arrabbiare che fa male alla salute! :indianovestito: Borden

Secondo me la mia opinione è più che legittima e fumino non sono certo io, sibbene un certo tipo di autore. Che non cito in quanto ho già citato. In secondo luogo, visto che è di moda saltarmi addosso in quanto moderatore, caro borden puoi chiaramente notare che non modero quasi più ma in compenso non ho più bavaglio. Pertanto posso dire esattamente quello che penso, nei termini che desidero a meno che non siano offensivi. E i miei non lo sono. Sono al servizio del forum in maniera tecnica e modero solo in casi di urgenza. Mentre per un autore non accettare le critiche è molto grave, perchè pretendere di essere autore e pure recensore di se stesso è pretendere troppo. Non mi arrabbio mica, tranquillo, mi diverto e sto sereno. Lo dico sorridendo, anzi ridendo, a volte anche scompisciandomi e contorcendomi dalle risa. Ed ora, se permetti, vado a lavorare, purtroppo oggi non ho finito. Incredibile a dirsi, nessuno si specchia mai nel proprio ritratto. Non ho detto che sia il caso personale di Mauro Boselli, però non accade quasi mai. Ciao suscettibile ma sorridente autore di Tex, e buon proseguimento di serata.
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Non pretendo di essere "recensore di me stesso", per carit?. Solo affermare che NON sono il presuntuoso masticatore di cultura raccogliticcia che dici tu. Quella è una critica PERSONALE a mio parere. E io non uso nemmeno (non questa volta almeno) le palate di sarcasmo che usi tu nei confronti miei e di chi non la pensa come te. E questo credo che sia un fatto obiettivo ; )BordenPS Ho sottolineato che sorridevo : ) per evitare che qualcuno pensasse che mi ero arrabbiato. Se neanche questo è sufficiente per essere creduto o trattato con educazione e mi si rigetta contro la mia affermazione con enfasi (Wasted addirittura si scompiscia) beh, non so che cosa bisogna fare da parte mia per essere "educati". Ribadisco che non sono neppure irritato. Solo non capisco che cosa faccia arrabbiare tanto il nostro poco moderato moderatore. :indianovestito: Legge forse un complotto ai danni di altri nei commenti perlopiù positivi alla mia ultima storia tanto da incacchiarsi e fare un topic apposito per confutarli? Mah! Lo sa solo lui. AH! AH!

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Guest Wasted Years

Nossignore. Non mi piacciono i giratori di frittata neppure quando hanno l'onore di appartenere alla ristretta cerchia di autori di Tex. Punto primo, non ho mai detto che Mauro Boselli sia un masticatore di cultura imparaticcia, anche se comincio a dubitare che sia molto accurato quando legge. Ho detto che Mauro Boselli piace ad una categoria di intellettualoidi, dalla quale mi sono affrettato a specificare che non includo l'autore e se è per questo nemmeno texiana od altri lettori, solo che piace ANCHE a costoro, ergo: delle due l'una:o borden cerca la lite o borden legge e comprende quello che desidera comprendereNon ho mai detto che la cultura di Mauro Boselli non ha un valore: dico che non ritengo che egli sia un intellettuale tanto grande da poter fare cultura anche su Tex e che se lo fosse in ogni caso essa sarebbe fuori luogo: mi pare un zinzirino diverso, ma d'altronde so che la percezione dipende da cosa si va cercando. Ad esempio la lite. Inoltre, se mi si dice "non ti arrabbiare", il sarcasmo non lo sto facendo io, e lungi da me arrabbiarmi, mi diverto e sorrido, ma dico la mia con estrema chiarezza. Senza questioni personali, che non esistono, anche se a me personalmente la pretesa di essere recensito come desidera lui da parte di borden pare esageratissima. Per cui non me ne curo. Come non mi curo, ma rispondo sorridendo e senza sarcasmo ma in FACCIA, che non condivido l'interpretazione delle mie parolke. Sul fatto che poi la "cultura" che su Tex ci sta malissimo sia inserita in maniera tediosa e poco azzeccata è un parere mio. Sono padrone, signor autore di avere un opinione, o le d' la mia password così il mio parere se lo scrive lei?E basta con la canzone del moderatore poco moderato perchè ora sto parlando come utente e non come mod. In ogni modo ci sono autori di Tex che hanno certamente un modo di accettare le critiche migliore del suo, dottor Boselli. Un buon proseguimento di serata.

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Il problema della "intellettualit?" delle storie di Boselli, secondo me non esiste nemmeno. Nel senso che ci sono storie e storie. E' chiaro che se un autore di Tex decide di scrivere una storia con riferimenti storici,DEVE mostrare un certo grado di approfondimento storico. Cosa dire, ad esempio, di "Congiura contro Custer"?o di "Tramonto rosso"?La cosa importante è che non si faccia sfoggio di leziosit?, che la storia non si riveli una lezione di scuola fine a se stessa:"Patagonia","Missouri", e fino ad ora "La morta del morto", possono anche non piacere, ma non sono(secondo me)inutili lezioncine, anzi. Inoltre sono convinto che la storia più "intellettuale" di Tex, in cui, più che l'azione e Tex, sono protagonisti l'approfondimento psicologico, con, addirittura, un che di moralisteggiante e filosofico, sia "Una campana per Lucero,Di Gl Bonelli, uno dei Capolavori assoluti della saga...

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Guest Wasted Years

Ah Ah AhA proposito, questo topic è nato per iniziativa del moderatore JIm Brandon e non mia, anche se ho spostato io tecnicamente i post. Quindi non è un topic da me creato apposta, ah ah ah. Quanto mi divertono queste topiche da lettore disattento. Ah Ah Ah :DD'altronde quando si vuole vedere a tutti costi il sarcasmo dove non c'è finisce che si vede pure un'azione dove non c'è. :D :D :DEppure non riesco ad arrabbiarmi, anzi mi viene da sorridere. Sarà un gesto volgare e poco educato? Ed in cosa consiste questa poca educazione? Se si prende una clamorosa topica nell'accusare il prossimo a volte viene da sorridere, e già mi sono preso la qualifica di spalatore di sarcasmo. Ergo la prossima volta che a borden toccher? di moderare il moderatore, si informi bene di come siano andate le cose. Giusto per moderarlo in maniera appropriata ed imparziale. Grazie mille.

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Il punto ?, caro Wasted, che tu hai usato tra l'altro un'espressione (questa, per la precisione:

Boselli piace molto agli intellettualoidi che amano vantarsi di una cultura imparaticcia e presuntuosetta, detto anche questo senza offesa ma come constatazione di fatto senza voler includere nessuno in particolare nella categoria, e meno che mai l'autore.

) che IMHO dovresti spiegare meglio, in modo che non ci sia motivo di sentirsene non dico offesi, ma nemmeno leggermente urtati. :)
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Guest Wasted Years

Lo faccio volentieri, cheyenne, ma non credo che sia necessario, essendo la frase in italiano corretto. Boselli tende a piacere assai, come autore, ad una certa categoria di "scrittori" e "recensori" sul web: una categoria che a me non convince molto, composta da persone che credono di possedere una cultura enorme e un gusto universale, per cui a voler criticare le storie di questo autore ci si prende la patente di ignoranti. Ma la cultura ed il gusto universali che sostengono di possedere costoro non è poi tanto elevata e tanto universale, sembrando al sottoscritto solo uno snobismo da ragazzotti e una presunzione da lettori con cultura improvvisata. Pertanto è facile che un giovinotto che si affacci sull'web sposi la causa boselliana proprio per non passare per Bastian contrario e per saputello, pur essendoci parecchi spunti di critica anche nei suoi confronti che non andrebbero IMHO tralasciati. Questo a prescindere dal fatto che io non considero Boselli un intellettualoide ma un autore che scrive un Tex che non mi convince, pur non mettendo in dubbio la sua preparazione (anche se sospetto che ne voglia fare sfoggio, ma è una sensazione mia che mi tengo ma che non posso oggettivare) e non volendo includere nella categoria degli "intellettualoidi" n° l'autore del post n° Boselli stesso. La frase è chiara, secondo me, se poi la si vuole interpretare in maniera sarcastica, umoristica, macchiettistica, grottesca, guittesca e financo da avanspettacolo questo non cambia il senso della stessa. leggi ora questa frase e dimmi che non è quello il senso:

Boselli piace molto agli intellettualoidi che amano vantarsi di una cultura imparaticcia e presuntuosetta, detto anche questo senza offesa ma come constatazione di fatto senza voler includere nessuno in particolare nella categoria, e meno che mai l'autore.

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Io l'avevo già capito il senso in italiano, continuo a contestare che ciò risponda al vero. Quello che, piuttosto, può essere vero (nella mia visione) è che - talvolta - alle storie di Boselli siano stati rilasciati più elogi e meno critiche di quante ne meritassero oggettivamente, ma questo per me dipende dal confronto (impari) con storie insoddisfacenti di altri autori (anzi, diciamolo pure: di Nizzi) pubblicate nel medesimo frangente temporale.

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Guest Wasted Years

Bene, tu lo avevi capito, ergo eri un passo avanti a borden. Senza sarcasmo ma come constatazione di fatto. Che poi sia vero o meno, questo dipende dalle opinioni. Nel senso che io noto che una tendenza del genere che ho descritto esiste davvero, anche se non me la sento di generalizzare e di trattare tutti allo stesso modo, pecore e teste pensanti, per quanto pensanti il contrario di ciò che penso io. Nizzi è stato demonizzato, trattato da incompetente, da scribacchino e da ciarlatano, diciamo che è una buona approssimazione della realtà. Ora si cerca di levargli anche le perle della sua corona, cercando di farlo passare per incompetente ex tunc. Personalmente se ho da criticare vedo buchi anche in altri lidi, e pur essendo fan di Tito Faraci difficilmente sarà tenero con lui. Credo che i lettori abbiano il diritto di discutere anche duramente e di esprimere con chiarezza quello che pensano, senza peritarsi perchè a qualcuno può non piacere. Se non vuoi la farina addosso, non fare il mugnaio.

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A mio parere, come ho già detto anche altre volte, non si può dire che Boselli abbia mutato radicalmente scrittura rispetto alle vicende da lui sceneggiate nel quinto centinaio texiano; l'accresciuto carico di lavoro dovuto all'acquisito status di autore principale della serie ha tuttavia fatto sè che, mentre inevitabilmente le sue sceneggiature potevano apparire meno originali che in passato ( tutti gli sceneggiatori hanno i loro stilemi favoriti e, più uno legge le loro trame, meno facile è che rimanga sorpreso ), le loro caratteristiche meno tradizionali rispetto alla tradizione texiana precedente potessero infastidire di più la fascia del pubblico texiano più legata ad essa, anche se comunque lo sceneggiatore milanese può contare su una fascia abbastanza numerosa di sostenitori, in prevalenza nel pubblico più giovane. Ciò IMHO avviene, non solo e forse non tanto per gli eventuali sfoggi di riferimenti dotti da parte dello sceneggiatore ( ammicchi a opere celebri li hanno fatti anche altri sceneggiatori texiani: se Nolitta ha talora evocato atmosfere cinematografiche [ i riferimenti agli spaghetti western in "Caccia all'uomo" ed "El Muerto", o alla saga di Indiana Jones ne "Il segreto del Morisco" ] e Nizzi ha strizzato l'occhio alla letteratura popolare [ gli omaggi a "L'isola del tesoro" in "La leggenda della vecchia missione" e ancor più palesemente in "La pietra di Akbar" ], Medda ha addirittura fatto cantare Rossini a un barbiere siciliano in "Orrore"; tutt'al più i riferimenti colti possono rappresentare un ulteriore atout per le storie boselliane agli occhi di chi le ama anche per altri motivi ), quanto perchè Boselli ha toccato in maniera molto marcata ( IMHO talora anche troppo marcata ) corde molto care ai lettori più giovani, come il sentimento amoroso e il culto dell'amicizia.

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Guest Wasted Years

Io non dico che Boselli citi delle opere letterarie o che inserisca dei riferimenti: io non apprezzo tra le altre cose la pedantezza didascalica di volerci insegnare i valli in patagonia, la storia dei cnrje'?eehjshyers contro i mwbehbdbbsjsjjiers nella guerra di secessione, con una serie di paroloni infinita, mentre Kit Willer è un bamboccione e Tex uno che manco si ricorda che nell'emisfero sud c'è già stato con il figlio, in Melanesia per la precisione: ma la Croce del Sud non poteva non ficcarcela, era troppo importante la lezione. Non mi piace questa impostazione: anche la storia di Wil Bill è raccontata male, in maniera nozionistica e fredda, mentre vi è di mezzo alla vicenda un processo che è realistico quanto che ad un maiale spuntino le ali. Ed un riprocessamento dopo essere stati assolti in regime di common law. Ma guarda che strano. Se di vede l'albo "il magnifico pistolero" di Ken Parker, si vedrà come uno sceneggiatore diverso ha reso la vicenda non pedante ma umanamente molto coinvolgente. Non sono soddisfatto nemmeno del ritorno del grande Buffalo Bill: fa la figura del buffone, per quanto si dice che lo fosse, ma su Tex finora godeva di grande credito. Sic transit gloria Buffali :D

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Per quanto mi concerne, qui si sta facendo un po' di disordine... Leggendo i post vedo tante e parecchie affermazioni che, personalmente, mi lasciano alquanto perplesso. Innanzi tutto si contesta il fatto che Boselli tenda ad utilizzare spesso un linguaggio un po' troppo forbito, e, soprattutto, che commetta delle leggerezze non considerando il fatto che questi termini "colti" vengano spesso utilizzati da persone a bassolivello di scolarizzazione. Ora, nessuno può dire che ciò non è vero, ma è anche vero che NONOSTANTE IL QUADRO STORICO E CULTURALE IN CUI E' INSERITO QUELLA DI TEX E' E RESTA UNA ROMANTICA E ITALIANISSIMA INTERPRETAZIONE DEL FAR WEST. Per come la vedo io, sin dai primordi gli autori texiani, GLB in primis, hanno messo in bocca parole "avulse dal contesto" ai nostri eroi. Ne volete un esempio? Ne possiamo fare a carrettate... Le esclamazioni penso possano essere un buon punto di partenza. Secono voi, nel vecchio west, ambiente rozzo e violento, cowboy e biechi personaggi si esprimevano con termini quali "nespole" , "figlio del demonio" e "Peste", "va all 'inerno"oppure con appellativi più coloriti quali "figlio di...", "C**zo", "vaf****" et similia? Quella che ci è sempre stata presentata in Tex, non è una parentesi storica, bensì una "revisione" romantica ed eroica di un mondo onirico e favolesco. Una versione "ripulita" di un mondo difficile e violento, pensata apposta per far sognare i lettori. Quello che, a mio parere, sta facendo Boselli, così come hanno fatto gli autori che lo hanno preceduto e come continueranno a fare gli autori che lo seguiranno, è darci una sua PERSONALE interpretazione del far-west, è una "romanzizzazione" di un periodo storico, è "l'adattamento" del passato alla mentalit? moderna. Per dirla in due pariole, Boselli, come tutti gli scrittori e/o sceeggiatori ( fumettistici e cinematografici ) , prende le mosse da fatti reali, e li adatta, secondo il suo metro, al personagio di Tex ( o meglio al suo Tex ). Lo "stile" di Boselli, la sua "interpretazione", ormai lo sappiamo, è un west è pessimistico e violento ( un po' come quello nolittiano ), è una terra selvaggia nella quale vivono eroi, codardi e biechi assassini, è un west dove si lascia spazio anche ala parola oltre che alla mera azione, è un west "umano", "semireale", ma pur sempre un west creato SU MISURA PER TEX. Ora, la verbosit?, l'uso di "paroloni" et similia sono caratteristiche della scrittura di Boselli che possono piacere quanto non piacere. Io, personalmente, forse perchè mi son sempre reputato "sapientino&saputello" non trovo poi così "disturbanti" questi elementi; li vedo come parte integrante dello stile dell'autore e, se "personalmente" mi risultano atrmonici con il resto della trama, sono ben felice di vederli utilizzare.

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