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TWF - Tex Willer Forum

[425/428] Yucatan


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Riletta ieri. Come già detto da altri la prima parte buona,  mentre la seconda lascia abbastanza a desiderare, ma non è da buttare. Soggetto e sceneggiatura, prima parte 7 seconda 5, i disegni di Marcello non mi dispiacciono 7. Storia quindi sufficente.

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  • 8 mesi dopo...

E arriviamo a yucatan:

Come già detto, la prima parte della storia è bellissima e appartiene al miglior Nizzi. Scazzottate stupende, dialoghi divertentissimi, Tex che insulta i cattivoni con epiteti strepitosi. Un Tex glbonelliano al 100 per 100 insomma. Un vero spasso.

Poi, quando la vicenda entra dentro lo Yucatan il ritmo cala, i dialoghi peggiorano sensibilmente, tutto diventa piuttosto noioso.

Però dalla lotta di Tex col serpente fino alla fine, il livello torna buono, pur senza essere eccezionale.

Una storia che, alla fin fine, reputo interessante e piuttosto bella. Forse un pò sottovalutata, ma certamente gli nuoce una parte centrale molto fiacca.

Marcello abbastanza bene, anche se non è il mio preferito.

Nizzi: 7

Marcello 7

  • +1 1
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  • 9 mesi dopo...
On 26/5/2019 at 21:15, ymalpas dice:

Claudio Nizzi scrive circa 1/3 della storia prima della crisi (cioè entro la fine del 1991). Il resto dell'avventura, quella in cui tu dici che si sgonfia notevolmente, è ripreso addirittura dopo l'estate del 1995.

 

Questo retroscena, che ho appreso solo ora, non può che lasciare un certo rammarico al pensiero di quel che avrebbe potuto essere ed invece non è stato. Sin dalla prima lettura, del resto, avevo avuto la netta impressione di aver letto una storia "a due velocità", assai ben curata nella prima parte e decisamente meno nella seconda, benché a mio avviso questa resti comunque una storia di tutto rispetto.

 

Fino all'incontro con l'altezzoso don Vicente De La Vega (forse indegno parente di Zorro :D??), a questa storia non manca davvero nulla: ironia, scazzottate, sparatorie, comparse pittoresche, tutti emblemi della texianità. Dopo aver rimesso in riga l'anripaticissimo e snobissimo don Vicente ed aver raggiunto il selvaggio Yucatan, invece, la storia comincia ad apparire più scontata ed affrettata, culminando in un finale decisamente insolito, cui Tex, prigioniero dei Maya e destinato ad essere vittima sacrificale, funge da mero spettatore, lasciando a Carson ed ancor di più al Morisco l'onere di toglierlo dai guai e, soprattutto, di smascherare una volta per tutte i loschi intrighi di Bagley e scongiurare un avvenire di guerre per i Maya, la cui unica colpa sino a quel momento è stata in fondo quella di aver prestato fede a Sanders alias Kukulkan, di fatto un fantoccio in buona fede manipolato dall'avido Bagley.

 

Se la ragione di tale dislivello risiede dunque nel fatto che Nizzi completò la storia solo a distanza di qualche anno, altrettanto non mi sento di dire invece per quanto concerne i disegni di Marcello, mantenutisi a mio parere sul medesimo standard medio alto. Una nota di merito a lui, anzi, per la superlativa raffigurazione della selvaggia giungla dello Yucatan e delle possenti vestigia maya.

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  • 9 mesi dopo...

Allora...Non leggevo questa storia dalla pubblicazione quando avevo quattordici anni ora ne ho quaranta. Storia godibile, sfiziosi  i siparietti tra Carson e Tex, el Morisco di alto livello, bella l'ambientazione. Poi Marcello è uno dei miei disegnatori preferiti di sempre. Nizzi confeziona un prodotto valido ma "leggero" comunque promosso 

Il 2/12/2014 at 14:53, Chinaski89 dice:

Da non credere ma anche per me questo fu il primo Tex acquistato seguito subito dopo dal texone di Magnus (pubblicizzato nel giornale a fine albo se non erro). In precedenza uno zio mi aveva fatto leggere 'Sangue Navajo' che mi aveva subito fatto innamorare del personaggio, ma solo con questo albo iniziai a comprarlo praticamente ogni mese. Il mio 8 è quindi molto influenzato dal valore affettivo che ha per me questa storia. Marcello magnifico non capisco come possa essere definito così:

 

"Marcello non possiede le doti tecniche di Villa e di Giolitti, il tocco raffinato di Ticci, la grazia e l'eleganza di Galeppini, la dura e canzonatoria espressivit? del Tex di Fusco. è un artigiano che sa farsi indubbiamente apprezzare, ma il suo Tex ha uno sguardo triste e bonario al contempo che secondo me e sono consapevole di attirare le vostre critiche, poco si adatta al personaggio. è un Tex che per queste ragioni mi ricorda tanto quello di Nicol', ma il mestiere del compianto artista si situava su ben altri livelli"

 

Con tutto il rispetto, a parte Villa e Ticci su cui posso essere d'accordo (soprattutto Villa) e premesso che pure io lo vedo da sempre vicino a Nicolò, trovo il suo Tex assai migliore di quello di tutti gli altri citati. Poi si sa, de gustibus.. ma poco adatto al personaggio mi pare francamente esagerato 

Sono gusti...Per me Marcello "batte" Galep ma senza dubbio (per i miei gusti).

Il 27/6/2018 at 07:16, Barbanera dice:

una buona storia, con un finale forse un po'affrettato...

La cosa che si ricorda più volentieri è il ruolo "attivo" del Morisco, che partecipa all'avventura salvando i pard con l'allucinazione collettiva finale.

Bello il duello tra Tex e l'anaconda nel cenote. Nella storia poi sono presenti diverse "macchiette" tipicamente nizziane come il sergente della polizia messicana e lo studioso inglese che si crede il dio Maya..

Forse Carson a tratti è troppo macchietta (come quando finge di essere un ubriaco) ma la storia regge bene per quasi tre albi

Ho riso diverse volte...È spassoso Carson. 

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  • 2 anni dopo...
Il 23/9/2014 at 17:15, West dice:

in questa storia fà fare a Tex la figura dell'imbecille per ben 2 volte: la prima quando impedisce a Carson di sparare all'indio in acqua pee non farsi scoprire, poi è lui stesso a sparare sui coccodrilli che sarebbero andati a mangiare l'indio; la seconda quando impedisce a Carson di sparare a Bagley e poi è lui a gettarsi ne cenote per uccidere un'anaconda.

Devo concordare. E devo concordare anche con chi dice che ad un certo punto si percepisca stanchezza e che la storia si sgonfi, ma soprattutto, secondo me, sembra un po' tirata al "lumicino" a partire sin da dopo l'uccisione di Johnny Butler e il commissario portuale, (che noia sti commissari portuali :zzsoft:). Quindi non ha convinto al 100% nemmeno il sottoscritto, anche perché Tex non può fare l'autopiccione per ben due volte... Lo trovai piuttosto forzato, un sentimentalismo messo lì troppo a fagiolo per far scena... (Per quanto riguarda i disegni di Marcello devo dire che non sono assolutamente i miei preferiti, ma sono tutto sommato godibili, anche se ne Il Passato di Carson erano ancora più godibili). Voto 6.5 

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