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TWF - Tex Willer Forum

Tex Vs Lettori Esigenti: Chi Ha Vinto?


Sam Stone
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  • Rangers

Ricordo ancora quando presi il numero 499 ("Gli Eroi del Texas").
Era il Maggio 2002, ancora non frequentavo nessun forum Texiano, nemmeno potevo immaginare che esistesse in rete un ritrovo di altri appassionati lettori.
Non ero addirittura neanche mai entrato nel sito della SBE, che muoveva già i passi da Marzo del 2001.

Ero curiosissimo e in trepidante attesa di vedere la copertina che avrebbe aperto il nuovo centinaio.
Un traguardo che nessuno avrebbe immaginato, era l' a meno di un mese.
Oltre alla "festa" e all'emozione di trovarmi davanti al numero 500 tutto a colori, ebbi la sorpesa di leggere in anteprima speciale quell'articoletto alla fine dell'albo sopracitato:

"Tex Estate - L'avventura infinita"

Immagine postata
E' dal 1948 che Tex Willer cavalca sulle piste del West.
E nell'arco di mezzo secolo non ha mai smesso di regalare ai suoi lettori mille avventure, mille sorprese, mille emozioni.
Ma per gli amici di Aquila della Notte l'estate 2002 sarà indimenticabile, scandita com'? da tre appuntamenti chiave..... Il primo è con il numero 500 della serie inedita, in edicola dal 7 giugno, e interamente a colori. Immagine postata
Il secondo è con il nuovo speciale, un Texone di 240 pagine e di grande formato, in edicola dal 26 giugno, illustrato da un "ospite d'onore": Bruno Brindisi.
Il terzo è con l'albo n. 501, in edicola dal 9 luglio, che vede l'attesissimo ritorno in scena del Nemico per eccellenza del nostro ranger: l'infernale stregone Mefisto!.

Immagine postata


Grandissima fu quindi la felicit? di leggere una nuova apparizione del nemico numero uno di Tex, nonostante avessi iniziato a leggere da pochissimi anni (dal '96), avevo già la serie completa, mi mancavano solo gli almanacchi e i Texoni che avrei completato di l' a pochi mesi!!
Ripensando oggi a quei giorni provo una certa tristezza pensando a com'? cambiata la serie in questi 8 anni.
In realtà la colpa non va addossata sulle spalle dei soli autori (Nizzi in primis) o della redazione, ma imho una gran parte di tutto quello che è successo è anche e soprattutto sulle spalle di noi lettori.

Queste considerazioni sono arrivato a pensarle solamente da pochi anni (2007) quando cominciai a frequentare il forum di TWO e a rileggere annate su annate di messaggi nei vari topic relativi alle discussioni sulle storie uscite proprio in quegli anni (2002- in poi).

A parte i vari giudizi, alcuni veri ed innocenti, altri feroci e legati più ad una sorta di pregiudizio nei confronti di questo o di quell'altro autore, ho sempre scorto tra le righe che qualcosa non funzionava nel lettore (sempre tenendo conto che si trattava dei soli lettori frequentanti di forum, quindi penso non la totalit? di chi legge ancora la serie).
Il lettore è diventato molto più esigente e qui torniamo sempre al solito discorso sul fatto di modernizzare e rendere più realistiche o meno le storie e i personaggi della serie.

Tornando ai fatidici numeri che vedevano il ritorno di Mefisto (Nizzi ai testi e un ispiratissimo Claudio Villa ai disegni per l'ultima volta, a parte le centinaia di copertine e cartoline), furono per moltissimi una mezza delusione.

Immagine postataImmagine postataImmagine postata
Molti si aspettavano di leggere ben altro e di rivedere l'accerrimo nemico progettare piani diabolici e far uso degli infiniti poteri di cui disponeva.
Invece Nizzi, dopo averlo fatto tornare in modo spettacolare (e imho non poteva far meglio di così), decise di rintanarlo negli scantinati di un saloon e poi sappiamo tutti come and' a finire.
Da quel che ho letto in giro giunsero in redazione moltissime proteste, sotto forma di lettere, che attribuivano la colpa a Nizzi e a Sergio che avevano sfruttato malissimo un ritorno così atteso un p? da tutti.

Ecco quel momento secondo me fu la goccia che fece traboccare il vaso.
I lettori già avevano protestato per le scene erotiche di Medda, poi arriv? lo scandalo sul fumo e alcol della storia Boselliana ("Sulla pista di Fort Apache" nel '98).
Ed ora queste proteste.
La redazione si chiuse in sè stessa e cerc? di evitare simili "incidenti di percorso".
Le storie che uscirono da quel momento non avevano più quello spirito di libertà, sembravano vincolate da strani paletti.
Pochissime storie del filone fantastico - irreale, eccetto alcune.
Eccole, comprese quelle con qualche situazione speciale al suo interno:

- Tumak l'inesorabile (se così può essere definita la scena dei pipistrelli - vampiro che succhiano il sangue all'avido maggiordomo)
- Colorado Belle
- Omicidio in Bourbon Street
- Oltre il Fiume (se vengono confermati i poteri di Ukasi).

Come dicevo pochissime pensando alle varie incursioni in questo genere del passato.

Tutto dettato, schemini da seguire, dialoghi che avevano perso quella verve, a parte qualche eccezione.

La domanda è la seguente: "quanta colpa hanno gli autori e quanta i lettori?"
Tex in questi anni ha dovuto affrontare lettori sempre più esigenti, un duello sicuramente non facile e a volte molto sleale.
Il ranger a volte appare sconfitto, schiacciato dal lettore più forte che con i suoi feroci giudizi riesce ad avere il sopravvento.
Sembra che i lettori non sappiamo più apprezzare, non riescano più a sognare come un tempo.
Certo le generazioni sono cambiate, come sono cambiati i tempi e pure gli autori.
Una volta era tutto molto più avvincente; l'autore non aveva mezzi di documentazione (tranne che pochi film e qualche polveroso librone), aveva solo la fantasia che poteva sfruttarla al massimo ottenendo risultati sempre o quasi sempre super - apprezzati da chi andava a leggere le storie di Tex.

Oggi invece non è più così, basti leggere i commenti e le urla di scandalo per aver visto uno stregone uccidere a distanza, quando in altri tempi c'erano i fanatici del voodoo con le bamboline e gli spilli, quando c'era Aryman che parlava con Yama, quando c'era la Dama di Picche, il fantasma di Santa Cruz, le antiche mummie che si risvegliavano, gli ushebti che nascevano dalla creta, Mefisto che ti appariva e poteva parlare con il Diavolo in persona.
Ed è strano pensare che siamo nel 2010 i mezzi sono tantissimi, le fonti illimitate, ma nonostante questo il lettore vuole la realtà al massimo anche su Tex.




PS: ciò che ho scritto non vuole assolutamente essere una critica verso gli autori, ma solo una constatazione sui giudizi dei lettori e quanta influenza possono ancora avere!! :trapper:

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Risposta sintetica: A mio giudizio non è tanto Tex o la redazione a essere cambiata; anche se si può facilmente constatare che Tex e pard fumano nettamente meno e bevono poco e soprattutto birra e basta, questo può essere stato causato dalla citata denuncia del codacons. Sono i lettori di fumetti che sono notevolmente invecchiati e meno pronti alla sospensione dell'incredulità. E in più anche i lettori hanno molte più fonti dove potersi informare e contraddire e rinfacciare agli autori errori più o meno evidenti. Poi chi si iscrive a un forum è più portato alla discussione e al contradditorio.

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La domanda è la seguente: "quanta colpa hanno gli autori e quanta i lettori?"Tex in questi anni ha dovuto affrontare lettori sempre più esigenti, un duello sicuramente non facile e a volte molto sleale. Il ranger a volte appare sconfitto, schiacciato dal lettore più forte che con i suoi feroci giudizi riesce ad avere il sopravvento. Sembra che i lettori non sappiamo più apprezzare, non riescano più a sognare come un tempo. Certo le generazioni sono cambiate, come sono cambiati i tempi e pure gli autori. Una volta era tutto molto più avvincente; l'autore non aveva mezzi di documentazione (tranne che pochi film e qualche polveroso librone), aveva solo la fantasia che poteva sfruttarla al massimo ottenendo risultati sempre o quasi sempre super - apprezzati da chi andava a leggere le storie di Tex. Oggi invece non è più così, basti leggere i commenti e le urla di scandalo per aver visto uno stregone uccidere a distanza, quando in altri tempi c'erano i fanatici del voodoo con le bamboline e gli spilli, quando c'era Aryman che parlava con Yama, quando c'era la Dama di Picche, il fantasma di Santa Cruz, le antiche mummie che si risvegliavano, gli ushebti che nascevano dalla creta, Mefisto che ti appariva e poteva parlare con il Diavolo in persona. Ed è strano pensare che siamo nel 2010 i mezzi sono tantissimi, le fonti illimitate, ma nonostante questo il lettore vuole la realtà al massimo anche su Tex.

Sono d'accordo con l'opinione di Sam. Purtroppo i lettori di Tex (non tutti, certamente) non sanno più sognare come un tempo, sono alla ricerca di un realismo maniacale e non appena si imbattono in elementi nuovi (le scene di erotismo citate da Sam, oppure quelle che sono state censurate e che si sarebbero dovute leggere nel Texone di Kubert) oppure in riproposizione di episodi fantasitici che hanno caratterizzato tante storie passate, gridano allo scandalo. E forse sono gli stessi lettori che nonostante ciò continuano a lodare le storie di qualche decennio fa nelle quali tutto questo (tranne l'erotismo, ovviamente) era presente spesso e volentieri!L'appassionato di Tex deve ritrovare la voglia di leggere un albo di Tex per divertirsi, senza fare troppo caso (e senza farsi troppo condizionare) alle piccole forzature o imperfezioni: in fin dei conti si sta leggendo un racconto, una sorta di libro, e non un trattato di matematica!Credo che di questo passo in redazione arriveranno ad un punto in cui non sapranno più che pesci pigliare, dove andare a pescare per mantenere viva la serie. E contemporaneamente anche per il lettore ogni albo si trasformer? sempre più nella ricerca spasmodica dell'errore, dell'imprecisione, dell'elemento inverosimile scaturito dalla fantasia dello sceneggiatore!Penso che se i lettori che solitamente sono troppo impegnati a scrivere, imbustare e spedire lettere di protesta alla redazione ritrovassero un p? di tempo per apprezzare a mente libera le storie di Tex ci guadagneremmo tutti, e non ci sarebbe più bisogno di inutili paletti e/o censure per accontentare dei lettori che in fin dei conti saranno sempre incontentabili.
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  • Collaboratori

Bellissimo topic Sam! Aggiungo anche il mio parere di lettore e di forumista. Fabio Civitelli raccontava che nel 1985, appena uscita la sua primissima storia texiana "Gli ostaggi", aveva ricevuto i complimenti della redazione: gli albi erano stati bene accolti dai lettori, ma tra le numerose lettere piovute in redazione, tre lo accusavano di aver ecceduto nella violenza! La colpa? Uno schizzo di sangue di troppo: su Tex ci sono ma non si devono vedere. Il realismo alla Mister No storpiava insomma nel primo fumetto letto dagli italiani e il buon Fabio, capita la lezione, dovette presto adeguarsi. Non so se questo aneddoto che non è stato mai raccontato in questo ( e altri forum ) possa aiutare a capire "la delicatezza" intrinseca della serie che ha non dei paletti, ma bensì chiamamole delle misure, che non sono troppo grandi e non sono troppo piccole, ma adatte ad un pubblico che è esclusivamente texiano, che inconsciamente riconosce cosa, nell'invisibile struttura codificata del fumetto, rientri nelle cose plausibili nell'universo texiano e cosa invece non rientri in questa categoria, al di l' delle considerazioni su un fumetto che ha visto avvicendarsi extraterrestri, vichinghi, e stregoni come Ukasi che uccidono con la parola. Le critiche ci sono sempre state, ma erano silenziose. Se i quattro muri della stanza dove quelle migliaia di lettere sono quotidianamente aperte e lette, potessero parlare scopriremo che Internet e i forum texiani in particolare, non hanno aggiunto nulla di nuovo a quanto era espresso prima. E' cambiata semmai l'ottica dei lettori che non si confrontano più con l'Editore, ma direttamente con gli autori e soprattutto con un pubblico virtuale di appassionati, che in una specie di bar virtuale ( il forum ) commentano le partire ( le storie ) immaginandosi di essere tra gli allenatori i soli degni di dare una valutazione ( ovvero di applaudire o affossare una storia ). E' evidente che i forum hanno anche degli aspetti positivi. Personalmente mi hanno permesso di riavvicinarmi a Tex dopo anni di esilio e di farmi una cultura texiana, di leggere, scoprire, per esempio, per rimanere in tema con un topic che ho aggiornato oggi, che le tavole di Kubert sono state censurate. Mi riesce difficile condividere quello che dice Sam sul nostro potere di influenzare le scelte della casa editrice, oppure la scrittura degli autori. E' molto probabile che Mauro Boselli non scriva più come negli anni novanta, oltre che per una naturale evoluzione, più per le lettere ricevute in redazione negli anni novanta che le critiche ( poche ) o le aspettative che gli sono state trasmesse dai forumisti nel corso di questi ultimi anni e che sembra voler ascoltare poco. Il calo della serie non è egli stesso così drastico. Se flessione c'è indubbiamente stata, ha riguardato un breve periodo contrassegnato da alcune storie di Nizzi particolarmente mal riuscite, circoscritto a una trentina/quarantina di numeri. L'autore ha le sue colpe e sono sue. E i lettori ( ma quelli che scrivono in questo forum non sono così esigenti da sfiorare il ridicolo ), hanno le loro. Indubbiamente le critiche che scadono nella pura esagerazione, come quelle piovute al ritorno della Tigre Nera o quelle che riguardano l'ultima storia in edicola su Cane Giallo, non sono le nostre critiche. Se Nizzi leggesse questo forum, potrebbe leggere riflessioni più pacate, critiche meno aspre, di lettori che questa sua storia ha finora divertito. E che per puro spirito di divertimento scambiano le loro opinioni in merito alle facolt? medianiche di questo Ukasi che è apparso in una manciata di pagine della storia. Lettori però che come quelli degli anni ottanta e settanta, per ricollegarmi al discorso iniziale, sanno cosa può essere nella norma texiana e cosa viola quel patto che da sempre esiste tra autore e lettore, e non può essere accettato!Personalmente, prima dell'esperienza forumistica, la mia lettura era un passatempo circoscritto. Oggi è una lettura critica, profonda, come quella che dovrebbe essere di un'opera che è costata anni di lavoro a due persone: l'autore e il disegnatore. Abbiamo vinto entrambi: Tex e io lettore, finalmente, "esigente". Perchè Tex se lo merita questo status di opera letteraria e non più di bistrattato comic book, oppure no ?

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La domanda è la seguente: "quanta colpa hanno gli autori e quanta i lettori?"

Senza dubbio entrambi.


E' impossibile non ammettere che le storie uscite dal 2000 in poi non hanno piu' quell'originalita', quella freschezza, quel ritmo e quella qualita' che avevano quelle del secolo scorso. Vuoi per la stanchezza di qualche autore, e soprattutto dalla difficolta' di trovare idee e spunti nuiovi in una serie che dura da oltre sessantanni. E' stato raccontato quasi tutto, sono state esplorate quasi tutte le strade e quindi man mano che passano gli anni e' sempre piu' difficle scrivere una storia di Tex. Personalmente non addosserei tutte le colpe agli autori, io la darei anche alla redazione, che non ha saputo gestire al meglio e con la dovuta attenzione un personaggio come Tex.

Perche' dalla fine degli anni '80 fino ai primi dei '90 Nizzi e' stato lasciato per tanto tempo da solo a scrivere Tex, causandogli quella famosa crisi creativa che lo colpi' nel '92?perche' non hanno provveduto prima nell'affiancargli un altro sceneggiatore?perche' non dare la giusta importanza a tutti quegli albi celebrativi curando di piu' il colore, curando di piu' la vetrina, facendoli uscire con simpatiche iniziative editoriali?perche' mettere degli assurdi paletti in certe storie?perche' ostinarsi a non voler raccontare gli anni "bui" di Tex, cioe' tutto quel periodo della sua vita in cui si sa molto poco sul personaggio?perche' far disegnare un fumetto ITALIANO come Tex a degli artisti stranieri che, il piu' delle volte, ne danno una interpretazione molto discutibile?

Sicuramente i lettori hanno anche una loro colpa. Forse ancor di piu' degli autori e da chi gestisce il personaggio. Sono(siamo) diventati piu' esigenti, piu' pignoli, dimenticando a volte, che il fumetto dovrebbe rappresentare mezzoretta di puro svago e divertimento.

Personalmente, da quando ci sono i forum, difficilmente leggo Tex con quell'approccio ingenuo che avevo fino a qualche anno fa. Adesso lo leggo con piu' attenzione e con un occhio piu' critico. L'avvento di internet mi ha permesso di conoscere Tex ancora meglio, di farmi riflettere di piu', di farmi cambiare idea e opinioni su certe cose e di apprezzare ancor di piu' certe storie. Ma allo stesso tempo, come dicevo prima, mi ha fatto smarrire quella leggerezza che avevo fino a qualche anno fa', nel leggere una storia del ranger.
Malgrado questo, ho sempre ritenuto eccessive, nauseanti, riluttanti e di pochissimo gusto alcune critiche(molte delle quali veramente irrispettose) rivolte sistematicamente ad un determinato autore in determinate aree informatiche, dando il via ad una vera e propria moda, che vuoi o non vuoi influenza anche chi legge Tex da poco tempo.

Per adesso e' tutto.

Modificato da Anthony Steffen
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perche' far disegnare un fumetto ITALIANO come Tex a degli artisti stranieri che, il piu' delle volte, ne danno una interpretazione molto discutibile?

Quoto tutto il post di Anthony, però non capisco dove sia il problema nel fatto che a disegnare Tex sono spesso e volentieri degli artisti stranieri!Non credo che un disegnatore italiano dia automaticamente un'interpretazione del personaggio e dei pards più gradita ai lettori solo perchè è della stessa nazionalit? del fumetto! :indianovestito:
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Queste due vignette sono praticamente contemporanee e sono datate 1996. La prima è tratta dal numero nove della serie Legs Weaver, la seconda è una non censurata dal texone di Kubert.

Come si può ampiamente vedere, il nudo kubertiano è più castigato rispetto all'altro. Il primo, poi censurato, corrisponde ai gusti dei lettori di Tex, cioè un pubblico adulto, leggi vecchio, il secondo che mostra praticamente tutte le grazie della protagonista Legs e della sua collega, risponde alle aspettative della nuove generazioni, che la casa editrice cerca di spingere all'acquisto dei fumetti con una spruzzatina di erotismo, che non scade nel cattivo gusto, ma corrisponde molto all'idea di moderno da affibbiare a una serie giovane, nata due anni prima. Che poi Tex sia ancora in edicola e Legs no ci porta a delle considerazioni che poco hanno a che vedere con questo topic.

Posto queste immagini perchè non c'è niente di meglio per illustrare le scelte editoriali: quella da censurare sarebbe stata a rigor di logica, a parit? di condizioni tra le due serie ( e non c'è ovviamente parit? ), proprio quella impudica di Legs Weaver.

Molti giovani vedono nel fumetto Tex del vecchiume. E' una cosa su cui non ci può essere discussione. Quanto ero bambino/adolescente io, Tex era una lettura da adulti, non un fumetto vecchio, e Nizzi con le sue spumeggianti avventure, aveva contribuito a ringiovanirlo nel senso che lo aveva avvicinato a quel pubblico, che raggiunte le medie o le superiori, avrebbe trovato come sbocco naturale, proprio la lettura di Tex, accantonando altre serie "per bambini" ( per me Zagor, per altri Topolino ).

Dubito che questo discorso valga per i teenagers di oggi. Manca un autore e delle scelte editoriali che cambino quel tanto che basta Tex per avvicinarlo ai giovani. In questo senso, il texone censurato di Kubert va nella direzione opposta, secondo la mia personale opinione. E in questo i lettori non hanno particolari responsabilità, che sono tutte della SBE.

O forse no.

Mi spiego, il mio piccolo contributo di lettore l'ho dato denunciandole queste censure, ma è da dire che in tanti in questo stesso forum, quella censura di un nudo ( non indecente ma innocente ), l'hanno giustificata. Il che, forse, può essere visto come una corresponsabilità almeno di una certa componente di forumisti.

Chi poi influenzi di più la redazione, che quotidianamente ci legge, non penso sinceramente di essere io, ma chi di voi quella censura l'ha sostenuta.
Che ne dite ?

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ma è da dire che in tanti in questo stesso forum, quella censura di un nudo ( non indecente ma innocente ), l'hanno giustificata. Il che, forse, può essere visto come una corresponsabilità almeno di una certa componente di forumisti. Chi poi influenzi di più la redazione, che quotidianamente ci legge, non penso sinceramente di essere io, ma chi di voi quella censura l'ha sostenuta. Che ne dite ?

Di sicuro chi ha giustificato questo tipo di censura è corresponsabile di certe decisioni della SBE. Io penso che si porta avanti una mentalit? di questo genere, un p? chiusa forse, si va dritti in un vicolo cieco. A me dispiace che si debba assistere a censure e aggiustamenti vari, a mancate pubblicazioni a causa di questa mentalit? di fondo che, a mio parere, è quantomeno discutibile. Bisognerebbe essere un p? meno esigenti è un p? più elastici. Io continuerà a leggere Tex finch? la serie non verr? chiusa, però di certo tutto questo non aiuta, come ha detto giustamente ymalpas, a togliere a Tex quell'"aura" di vecchiume che avvertono i più giovani (i miei coetanei che non l'hanno mai letto, perlomeno).
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Quoto tutto il post di Anthony, però non capisco dove sia il problema nel fatto che a disegnare Tex sono spesso e volentieri degli artisti stranieri!Non credo che un disegnatore italiano dia automaticamente un'interpretazione del personaggio e dei pards più gradita ai lettori solo perchè è della stessa nazionalit? del fumetto! :indianovestito:

Cio' che voglio dire e' semplice. Lasciando perdere i Texoni, che sono stati concepiti con lo scopo di offrire ai lettori un interpretazione grafica del ranger un po' inusuale, ospitando sia artisti stranieri che italiani. Le cose cambiano quando qualche artista straniero viene arruolato anche per la serie regolare, proponendo un Tex pessimo e poco riconoscibile in una serie dove la riconoscibilita' dovrebbe essere garantita. Alludo tanto per fare un esempio a Font, che ritengo pochissimo adatto ad illuistrare le storie di Tex. La parte grafica di un fumetto e' importante quanto la sceneggiatura, e si dovrebbe fare piu' attenzione nel scegliere gli artisti adatti ad una serie storica come quella di Tex.
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D'accordo Anthony, però è anche vero che la cosa va a gusti... Per esempio a me Diso, Mastantuono e Leomacs (i primi tre che mi vengono in mente così su due piedi) non piacciono tanto quanto Font! E poi non dobbiamo dimenticarci che ci sono molti altri artisti stranieri che hanno saputo interpretare i personaggi della serie in maniera splendida, come ad esempio hanno fatto Ortiz, Repetto, Blasco e De La Fuente!Anche a me Font non piace, però lo vedo semplicemente come un disegnatore, piuttosto che come un disegnatore straniero.

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Non e' l'artista straniero di per se' che mi da' fastidio, ma la loro versione di Tex che propongono. Un disegnatore italiano che viene chiamato a cimentarsi con Tex, trema dall'idea di illustrare una storia del fumetto piu' famoso d'iItalia e ci mette tutta l'attenzione possibile, cercando di rispettare al massimo il personaggio. Cio', secondo me, non succede quando un artista straniero disegna Tex. E lo si vede nelle tavole. Io se facessi parte della Sergio Bonelli, lancerei un sondaggio, come quello lanciato agli inizi degli anni '80. Potrebbero uscire interessanti risposte.

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Pu? darsi che sia così, però non credo che disegnatori stranieri per cui Tex è un fumetto come gli altri dedichino alla sua realizzazione un'attenzione minore o comunque più bassa di quanto farebbe un italiano o chiunque abbia letto Tex fin da bambino. Qui stiamo parlando di stili personali, e piuttosto che un disegnatore che modifica il suo stile per venire incontro al personaggio preferisco che quel disegnatore rimanga se stesso e provi a proporre qualcosa di diverso. Poi se alla maggioranza dei lettori la sua interpretazione non piace ci si guarda in faccia e si dice: grazie, ma noi preferiamo qualcosa di diverso. Ma questi sono gusti che ho io, e capisco benissimo chi non condivide!E poi, ritornando al discorso di prima, credo forse che l'approcciarsi a Tex senza troppi timori reverenziali possa aiutare chi lo disegna ad esprimersi più liberamente, senza condizionamenti di nessun genere!

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Per tornare nel topic, mi riallaccio al post che ho scritto nella storia "Oltre il fiume". Per introdurre certe tematiche e certi spunti, per catturare l'attenzione ma anche il divertimento e la "complicità" del lettore, in altre parole per modellare quella "sospensione dell'incredulità", nella quale il lettore non sorride (o storce il muso) di fronte a situazioni anomale, fantasiose o spiazzanti, ma si lascia coinvolgere a 360?, ci vuole grande professionalità, grande freschezza, grande bravura, grande amore per la saga e per il personaggio. E' una sorta di "potere ipnotico": se ci sai fare, dopo puoi "propinare" tutto al lettore, che pender? dai tuoi testi e dalla tua sceneggiatura. Pertanto, secondo me, la colpa non è dei lettori o dei Forum, ma dei professionisti, che evidentemente non sono abbastanza bravi e/o coraggiosi e /o innamorati del personaggio e/o desiderosi di stupire il lettore per "osare", e preferiscono non rischiare di floppare.

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Passo un attimo e trovo questo topic molto interessante, nonostante lo studio non posso esimermi da un commento: trovo che un atteggiamento da lettore esigente possa essere accettabile, ma quando si scade nell'eccesso, leggasi fare le pulci alle storie sui minimi difetti, il fenomeno diventa deleterio non per la serie, bensì per il lettore stesso. Se mi permettete di citare la mia storia personale, senza voler minimamente screditare altri forum, nel passato io sono stato influenzato molto negativamente da TWO: ero diventato talmente maniaco da rileggere le storie di Boselli e fargli notare che non azzecca un congiuntivo manco a picchiarlo (quando nel fumetto la lingua italiana viene allegramente calpestata da tre decenni almeno, basti pensare ai doppi dativi di Nizzi)... per dire fino a che punto mi ero ridotto. Da quando frequento questo forum la mia visione è diventata più serena e distaccata, sono consapevole di acquistare Tex per divertirmi, e non chiedo più a Nizzi o a Boselli ciò che chiedo ad Apollonio Rodio e a Lucano.

(Anche se, tornando un attimo a TWO, l'ho abbandonato non soltanto per l'ambiente, bensì soprattutto per un'illazione sprezzantemente antisemita rivoltami a causa del mio avatar... :rolleyes:)
Tuttavia, secondo me il rapporto lettore esigente-lettore ingenuo non è l'unico fenomeno a influenzare la ricezione del fumetto. Perchè la critica, e possiamo dirlo fuori dai denti, non è uguale per tutti: le critiche a Nizzi, per quanto giustificate, sono state spesso esagerate e si sono mosse su un campo più personale che fumettistico, mentre appena io ho messo in rilievo un difetto di Boselli il mondo intero mi è saltato addosso per staccarmi la testa a morsi. Idem per persone che disprezzano Boselli a priori senza prestare troppa attenzione a ciò che scrive volta per volta. Dal mio punto di vista, poi, ma parlo soltanto per sensibilit? personale, problemi su un uso del fantastico non ce ne sono. Accetto l'idea di un ranger-capo dei Navajos praticamente immortale, perchè non dovrei accettare i varani o gli stregoni che uccidono a distanza? Poi, è ovvio, anche in questo campo ci sono gli eccessi... Modificato da virgin
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Per tornare nel topic, mi riallaccio al post che ho scritto nella storia "Oltre il fiume".
Per introdurre certe tematiche e certi spunti, per catturare l'attenzione ma anche il divertimento e la "complicità" del lettore, in altre parole per modellare quella "sospensione dell'incredulità", nella quale il lettore non sorride (o storce il muso) di fronte a situazioni anomale, fantasiose o spiazzanti, ma si lascia coinvolgere a 360?, ci vuole grande professionalità, grande freschezza, grande bravura, grande amore per la saga e per il personaggio.
E' una sorta di "potere ipnotico": se ci sai fare, dopo puoi "propinare" tutto al lettore, che pender? dai tuoi testi e dalla tua sceneggiatura.
Pertanto, secondo me, la colpa non è dei lettori o dei Forum, ma dei professionisti, che evidentemente non sono abbastanza bravi e/o coraggiosi e /o innamorati del personaggio e/o desiderosi di stupire il lettore per "osare", e preferiscono non rischiare di floppare.

Condivido tutte le parole che ha scritto Tahzay, e, in particolare, l'ultima frase.

Infatti, gli autori non "osano", perchè hanno paura di un ennesimo flop e quindi di far stancare i lettori di questo andazzo.

Non condivido però quando dice che la colpa è solo dei professionisti, perchè i lettori devono essere più pazienti, e meno esigenti. Perchè è per il fatto che i lettori sono troppo esigenti, che gli autori non "osano" e, quindi, non possono esprimere al massimo la loro creativit?, non potendo sfornare, delle volte, dei veri capolavori.

Quindi, la colpa è principalmente, se non totalmente, dei lettori troppo esigenti.

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Mah, opinione assolutamente sui generis la tua, Capitano Mendoza. Se c'è un lettore paziente, assiduo e affezionato è proprio quello di Tex, e la pazienza è testimoniata proprio dall'acquisto mensile del prodotto. Criticare il lettore per qualche (legittimo) brontolio su internet, è come rimbeccare i tifosi che, dagli spalti, fischiano (altrettanto legittimamente) la propria squadra quando gioca male. Però, per fischiarla, vuol dire che hanno mantenuto fedelt? ed affezione, ed hanno acquistato il biglietto per entrare allo stadio. E non mi pare poco, per avanzare "pretese". Il lettore è il "cliente", non dimentichiamolo mai. Cosè come se un calciatore ha paura del giudizio della folla non può giocare a San Siro in serie A, un Autore (o disegnatore), se teme di non poter esprimere la propia arte e le proprie capacità per paura di deludere il lettore, o per qualche messaggio di critica negativa su un Forum (manco fossero minacce di morte di Bin Laden....), che vada allora a scrivere sul giornalino della parrocchia (con tutto il rispetto).

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Mah, opinione assolutamente sui generis la tua, Capitano Mendoza. Se c'è un lettore paziente, assiduo e affezionato è proprio quello di Tex, e la pazienza è testimoniata proprio dall'acquisto mensile del prodotto.

Criticare il lettore per qualche (legittimo) brontolio su internet, è come rimbeccare i tifosi che, dagli spalti, fischiano (altrettanto legittimamente) la propria squadra quando gioca male. Però, per fischiarla, vuol dire che hanno mantenuto fedelt? ed affezione, ed hanno acquistato il biglietto per entrare allo stadio. E non mi pare poco, per avanzare "pretese".

Il lettore è il "cliente", non dimentichiamolo mai.

Cosè come se un calciatore ha paura del giudizio della folla non può giocare a San Siro in serie A, un Autore (o disegnatore), se teme di non poter esprimere la propia arte e le proprie capacità per paura di deludere il lettore, o per qualche messaggio di critica negativa su un Forum (manco fossero minacce di morte di Bin Laden....), che vada allora a scrivere sul giornalino della parrocchia (con tutto il rispetto).

Ma infatti io non sto dicendo che il lettore non deve assolutamente fare le critiche, ma dico soltanto che deve essere più paziente.

Pazienza che si dimostra anche nella pacatezza delle critiche che fa.

Se un lettore dice:
"Questa storia di Nizzi fa schifo", e invece un altro lettore dice "In questa storia Nizzi poteva fare meglio", secondo te chi è più paziente? O, perlomeno, chi si dimostra più paziente?

Se l'autore si trova di fronte ad un pubblico che subito perde le staffe, ha paura di sbagliare, che al primo errore viene linciato.
E questo non è affatto giusto.

P. S. Ho detto Nizzi ( :inch: ), come potevo dire uno qualsiasi, sia chiaro!

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Per tornare nel topic, mi riallaccio al post che ho scritto nella storia "Oltre il fiume".
Per introdurre certe tematiche e certi spunti, per catturare l'attenzione ma anche il divertimento e la "complicità" del lettore, in altre parole per modellare quella "sospensione dell'incredulità", nella quale il lettore non sorride (o storce il muso) di fronte a situazioni anomale, fantasiose o spiazzanti, ma si lascia coinvolgere a 360?, ci vuole grande professionalità, grande freschezza, grande bravura, grande amore per la saga e per il personaggio.
E' una sorta di "potere ipnotico": se ci sai fare, dopo puoi "propinare" tutto al lettore, che pender? dai tuoi testi e dalla tua sceneggiatura.
Pertanto, secondo me, la colpa non è dei lettori o dei Forum, ma dei professionisti, che evidentemente non sono abbastanza bravi e/o coraggiosi e /o innamorati del personaggio e/o desiderosi di stupire il lettore per "osare", e preferiscono non rischiare di floppare.

Condivido tutte le parole che ha scritto Tahzay, e, in particolare, l'ultima frase.

Infatti, gli autori non "osano", perchè hanno paura di un ennesimo flop e quindi di far stancare i lettori di questo andazzo.

Non condivido però quando dice che la colpa è solo dei professionisti, perchè i lettori devono essere più pazienti, e meno esigenti. Perchè è per il fatto che i lettori sono troppo esigenti, che gli autori non "osano" e, quindi, non possono esprimere al massimo la loro creativit?, non potendo sfornare, delle volte, dei veri capolavori.

Quindi, la colpa è principalmente, se non totalmente, dei lettori troppo esigenti.

Che voi siate degli emeriti rompiballe è vero! ^_^^_^^_^^_^ Ma io personalmente (e giustamente) me ne frego, QUANDO SCRIVO! E ho anche OSATO spesso, non lo si può negare.. (attirandomi anche delle critiche...)


Me ne frego di meno quando leggo i forum e ovviamente rimango male davanti a critiche ingiuste. Per es, i congiuntivi di Virgin... Io e il professor Sergej gli abbiamo dimostrato a suo tempo che da un secolo e mezzo l'italiano colloquiale accetta l'imperfetto indicativo nel periodo ipotetico e cche tale linguaggio è già usato nei romanzi ottocenteschi e poi nel teatro e nei romanzi novecenteschi. Niente! Lui è fermo al Cavalier Marino!...
:D:D:P

Borden

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Se l'autore si trova di fronte ad un pubblico che subito perde le staffe, ha paura di sbagliare, che al primo errore viene linciato. E questo non è affatto giusto.

S? sè, ho capito il concetto. E ribadisco: se un professionista - in qualunque campo operi - non d' il 100% perchè ha paura di sbagliare, vuol dire che a certi livelli non ci può stare. E per me (e per tanti) Tex è un'icona, un prodotto di grande tradizione e di alto livello.
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  • Collaboratori

Me ne frego di meno quando leggo i forum e ovviamente rimango male davanti a critiche ingiuste. Per es, i congiuntivi di Virgin... Io e il professor Sergej gli abbiamo dimostrato a suo tempo che da un secolo e mezzo l'italiano colloquiale accetta l'imperfetto indicativo nel periodo ipotetico e cche tale linguaggio è già usato nei romanzi ottocenteschi e poi nel teatro e nei romanzi novecenteschi. Niente! Lui è fermo al Cavalier Marino!... :D:D:P Borden

Basta che adesso non intervenga sul forum anche Nizzi con i suoi doppi dativi o siamo davvero fregati! haha haha haha Comunque è vero, mi è capitato di leggere commenti sullo stile degli autori ( di Nizzi in primis e del suo "spiegazionismo": a proposito non ho ancora capito a cosa diavolo alludano! ) che mi hanno lasciato letteralmente basito!
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Che voi siate degli emeriti rompiballe è vero! ^_^  ^_^  ^_^  ^_^

Si, qui hai ragione Borden. Concordo, anche se non sempre rompiamo i cosiddetti. Finche' "rompiamo" vuol dire che c'e' ancora chi legge Tex e c'e' ancora qualcuno che tiene al personaggio. E questo e' positivo, no?Il successo di un personaggio di fumetti,(ma il discorso si puo' estendere anche in altri campi, come nel cinema o nello spettacolo) e' il pubblico a decretarlo, ed e' sempre quest'ultimo che puo' sancire il fallimento. In parole povere, siamo noi (inteso come lettori), insieme a chi lo pubblica e a chi lo scrive, a mantenere in vita il mito di Tex Willer.

Ma io personalmente (e giustamente) me ne frego,QUANDO SCRIVO!Me ne frego di meno quando leggo i forum

Concordo anche su questo punto. La professionalita' e la serieta' di un autore la si puo' vedere anche in questo. Alla fine, i gusti e le critiche dei forumisti rappresentano solo una piccola parte dei lettori. Possono avere la loro considerazione, ma non piu' di tanto. E mi preme precisare che questo discorso vale sia per tutti coloro che criticano Nizzi costantemente, per tutti coloro che elogiano Boselli, per tutti quelli che amano Villa etc etc...
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Me ne frego di meno quando leggo i forum e ovviamente rimango male davanti a critiche ingiuste. Per es, i congiuntivi di Virgin... Io e il professor Sergej gli abbiamo dimostrato a suo tempo che da un secolo e mezzo l'italiano colloquiale accetta l'imperfetto indicativo nel periodo ipotetico e cche tale linguaggio è già usato nei romanzi ottocenteschi e poi nel teatro e nei romanzi novecenteschi. Niente! Lui è fermo al Cavalier Marino!... :D' :D' :P Borden

Basta che adesso non intervenga sul forum anche Nizzi con i suoi doppi dativi o siamo davvero fregati! haha haha haha
Veramente, Borden, il mio scrittore preferito è Verga, che come tutti ben sanno, per evidenti ragioni di mimesi ( :s :s ) è più o meno il trionfo dei congiuntivi "canati" ("canati"??? Che imperdonabile gergalismo!) e dei doppi dativi. Purtroppo, ad un livello puramente personale, quando scrivo i miei racconti non riesco, nenche costringendomi, a scrivere "se non c'eri tu facevo una brutta fine" (Alfredo Castelli). Tuttavia, secondo te le mie puntigliose lamentele sui congiuntivi fanno parte della categoria "Tex VS lettori esigenti"? O forse sono soltanto le lamentele di uno studente frustrato? :lol:In ogni caso che grazie a te e Sergej un minimo di progresso l'ho fatto! Ora non resta che convincermi che quella del Novecento sia letteratura e saremo veramente a posto! :indianovestito: Anche se il mio amore per l'Adone e la Sampogna non verr? mai meno... :generaleS: :trapper:Edit: ma vogliamo mettere G?ngora e le sue Solitudini? Preferisco il barocco spagnolo! Modificato da virgin
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Un disegnatore italiano che viene chiamato a cimentarsi con Tex, trema dall'idea di illustrare una storia del fumetto piu' famoso d'iItalia e ci mette tutta l'attenzione possibile, cercando di rispettare al massimo il personaggio. Cio', secondo me, non succede quando un artista straniero disegna Tex. E lo si vede nelle tavole.

Ma non sempre succede questo. Anzi, a volte succede pure il contrario (Secondo me). Per esempio, io preferisco De La Fuente a Diso, o a Mastantuono.

Che poi, tra l'altro, lo dici tu stesso che non sempre i disegnatori stranieri non disegnano bene Tex. Guarda sotto.


Piu' guardo queste poche tavole e piu' mi rendo conto della loro qualita''. Sono rimasto veramente folgorato. Mai un nuovo disegnatore di Tex mi aveva colpito cosi'. E lo dico con la massima sincerita'. Dopo aver visto questi lavori e' normale che la Bonelli abbia deciso di prenderlo.

Questo è un tuo intervento, in cui commenti i bellissimi disegni di Ginosatis ( :inch: ), e mi sembra che lui è greco, o sbaglio? :trapper:
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  • Rangers

Tornando "In topic" riprendo un attimo il discorso riguardante il filone fantastico - irreale. Tempo fa (direi qualche annetto fa), girava voce che Sergio Bonelli, rimasto "scottato" o per meglio dire "deluso" dalle numerose critiche e proteste ricevute dopo il ritorno di Mefisto sulle pagine del ranger, decise di evitare o quantomeno diradare storie appartenenti a questo filone, ma soprattutto decise di lasciar cadere nel dimenticatoio l'antico nemico numero 1!Forse arriv? alla conclusione che i lettori ormai cambiati non sopportavano più questo filone, ritendo datati quegli elementi mitici e fantasiosi dettati da GLB anche con tutte le variazioni del caso. Storie appartenenti a questo filone appartenevano ormai ad un'epoca che si era conclusa. Sospetto che questo pensiero sia passato per la mente di Sergio Bonelli, non penso siano solo supposizioni dei lettori che scrivono in giro sui forums. Una prova è data appunto dal fatto che per anni e anni, dopo i fatidici numeri 501 e seguenti, sulle pagine dell'inedito non sono più apparse questi elementi. Poi pian piano qualcosa sembra essersi diradato, prima con qualche timido segnale (Colorado Belle e qualcosa in Tumak l'Inesorabile), fino ad arrivare a Omicidio in Bourbon Street, e finalmente sulle pagine del Texone in edicola in questi giorni. Infatti ho apprezzato moltissimo il ritorno delle tematiche vud' e di tutte le divinit?, oltre alla magia nera. Elementi che hanno fatto un'epoca, ma che imho hanno ancora moltissimo ancora da dire. Vedasi il livello del Texone attualmente in edicola!Forse qualcosa è cambiato. Però rimane un "però" (scusate il gioco di parole)!Senza le critiche acide e a volte molto ingiuste rivolte a Nizzi, continuo a pensare a cosa avrebbe ancora potuto scrivere. Son sicuro che in redazione gli abbiano un p? legato le mani, al proposito invito a leggere il topic sul progetto iniziale riguardante la terza apparizione della Tigre Nera! :trapper:

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[quote= :indianovestito:

Anche se il mio amore per l'Adone e la Sampogna non verr? mai meno... :generaleS: :trapper:

Edit: ma vogliamo mettere G?ngora e le sue Solitudini? Preferisco il barocco spagnolo!



Anch'io! Però Ciro di Pers non è male, dai!

Borden

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