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TWF - Tex Willer Forum

[598/599] La Prova Del Fuoco


ymalpas
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Jack, mica te la prendi se ti dico che sei proprio incontentabile? :D SPOILERInnanzitutto Carson non è un "mezzo rincoglionito", ma è il solito Carson brontolone, simpatico, sempre pronto a elencare i suoi acciacchi... ma con il cervello fino (vedasi come non si lascia abbindolare dal rapporto di Loman) e con gli attribbuti grossi così. Michael è un novellino, come ce ne dovevano essere tanti nel west e come ce ne sono già stati in Tex;si è fatto ammazzare?.. pazienza, ai novellini ogni tanto capita. Tex ce l'ha sulla coscienza?Boh... di certo Michael non è il primo e non sarà l'ultimo che morir? nel corso di una sparatoria in cui le cose, per un evento imprevisto, vanno male. Perchè, ricordiamolo, le cose vanno male perchè uno dei banditi aveva un candelotto di dinamite... se non fosse stato per il candelotto imprevisto, i nostri avrebbero vinto e Michael non sarebbe morto-ah già, meglio precisarlo:Carson si becca l'esplosione non perchè è un "mezzo rincoglionito", ma perchè stava sparando e guardava da tutt'altra parte. Poi, sinceramente, la scena dell'attacco indiana è non solo bellissima, ma texiana fino al midollo. Anzi, bonelliana fino al midollo. Perchè, come dicevo, anche Bonelli usava mettere intermezzi che con la trama non c'entravano niente, ma che servivano unicamente per divertire il lettore e mettere in mostra le doti di Tex:l'esempio migliore mi sembra quello di "Odio senza fine". E il Tex avventato di quella scena, oltre che spettacolare, non ti ha ricordato,Jack, il Tex bonelliano degli esordi, quello che si gettava nel pericolo anche se era "Uno contro venti"?Il soldato muore?... cavoli suoi:i soldati, nel west, ogni tanto morivano. Ultima cosa:secondo me la scena della battaglia con i banditi è fenomenale,? raccontata davvero con grande maestria narrativa;? una battaglia emozionante perchè quello che succede è emozionante;e il fatto che la tragedia si compia sotto gli occhi di Tex, e il fatto che noi quegli occhi li vediamo, rende il tutto straordinariamente emozionante. Quindi, secondo me, mettersi a fare i calcoli sud-ovest e simili,? una perdita di tempo, oltre che un chiaro sintomo della ormai famosa "sindrome di Ubc", malattia che sembra colpire sempre più lettori di Tex. Ultimissima cosa:Tex non si mette alla caccia con Loman perchè quella era una vendetta privata, una giusta vendetta privata, fino a quel momento. Se Loman ha detto a Tex di farsi i fatti suoi,Tex se li fa, perchè si rende conto che quella è una faccenda troppo personale. Inoltre, perchè Tex avrebbe dovuto arrestare Loman° Con quali prove?Avrebbe potuto pestarlo per farlo parlare?... ma andiamo, quello è un suo vecchio amico, ranger come lui, a cui hanno ucciso il figlio sotto gli occhi...

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Quindi, secondo me, mettersi a fare i calcoli sud-ovest e simili,? una perdita di tempo, oltre che un chiaro sintomo della ormai famosa "sindrome di Ubc", malattia che sembra colpire sempre più lettori di Tex. Ultimissima cosa:Tex non si mette alla caccia con Loman perchè quella era una vendetta privata, una giusta vendetta privata, fino a quel momento. Se Loman ha detto a Tex di farsi i fatti suoi,Tex se li fa, perchè  si rende conto che quella è una faccenda troppo personale.

Sono totalmente d'accordo! Anche secondo me stare l' a fare calcoli è una cosa che rovina il piacere della lettura! Come ho già detto, sembra quasi che in questo modo leggendo ogni albo si stia leggendo una formula matematica o statistica, cercando ossessivamente anche il più piccolo elemento sbagliato nella dimostrazione!Il fatto che Tex non si metta alla caccia di Loman mi pare più che ragionevole: credo che Tex comprenda benissimo lo stato d'animo del suo amico Ranger che vuole muoversi da solo (in quanto anche lui ha vissuto situazioni simili dove giurava di vendicarsi), però di certo non era umanamente immaginabile che Loman si mettesse sulle tracce dei banditi uccidendo anche dei completi innocenti!!Viceversa, una eventuale intromissione di Tex contro la volont? di Loman mi sarebbe sembrata del tutto fuori luogo. E anch'io non ho capito tutto questo presunto rincoglionimento di Carson: sinceramente non capisco cosa ci possa aspettare di più da un essere umano! Intendiamoci, non lo dico in senso dispregiativo: a me sembra che in questa prima parte abbia fatto tutto quello che un Ranger del suo calibro potesse fare, non ha combinato guai o cose del genere, è la spalla di Tex e tale deve rimanere! O doveva forse prendere e lanciarsi contro il covo dove stavano rintanati i fuorilegge e riuscire ad ucciderli tutti da solo? Credo che in questo caso si sarebbe parlato di una situazione non eroica, ma irreale!Jack, io fatico a capire i tuoi gusti! C'è una storia nella serie che dopo averla letta hai pensato "questa mi è proprio piaciuta!"?
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non ho tempo ora per rispondere a modo, però un paio di cose le voglio dire. Ma vi piace veramente questo rangerino fifone? Che bisogno c'era? Novellino, inesperto, alle prime armi, tutto quello che volete, ma perchè fifone? Muore perchè non ha esperienza, punto e basta, cambiava qualcosa ai fini della storia? No, non cambiava nulla. Ma vi piace veramente questo Tex? E' un eroe quello che ha sulla coscienza, direttamente o indirettamente, volontariamente o involontariamente, il figlio di un collega e amico, e accetta il no del genitore pensando ai cavoli suoi? Non doveva immischiarsi perchè è una vendetta privata e la faccenda non lo riguarda?Non ho parole, questo non è il Tex che voglio io, mi dispiace, se per voi ha fatto tutto quello che POTEVA fare per me ha fatto tutto quello che NON DOVEVA fare. Tex trasformato in Ponzio Pilato perchè la faccenda non lo riguarda. E prima di fare qualcosa, prima di mettersi in moto deve "riflettere". Che tristezza. Ma lo spiego meglio nei prossimi giorni.

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Io posso dirti questo,Jack:a te sarebbe piaciuto un Tex così prepotente da inserirsi PER FORZA e DI PREPOTENZA in una questione così privata e personale come quella di un padre che vuole la SUA vendetta?E ti sarebbe piaciuto un Tex che, con la sua vista a raggi infrarossi e la sua capacità di volare, avesse salvato il ragazzo da quella situazione impossibile?.. a me no, perchè a me piace Tex e non Superman. E Tex può anche sbagliare, ogni tanto, perchè lui non è SuperMan, ma un uomo normale-senza contare che Tex, questa volta, non ha nemmeno sbagliato nulla!

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non ho tempo ora per rispondere a modo

Io, invece, un p? di tempo ce l'ho e lo user? per replicare. :colt:



però un paio di cose le voglio dire.

Ma vi piace veramente questo rangerino fifone? Che bisogno c'era? Novellino, inesperto, alle prime armi, tutto quello che volete, ma perchè fifone? Muore perchè non ha esperienza, punto e basta, cambiava qualcosa ai fini della storia? No, non cambiava nulla.

Questa è l'unica cosa su potrei concordare: il fatto chr non riesca a sparare poteva anche essere omesso. Tuttavia, proviamo a cambiare angolazione e vediamola da un altro punto di vista: il ragazzo vuole mettersi in mostra ed è per questo che decide di affrontare i banditi mettendosi in mezzo alla strada. Mossa pessima (avrebbe potuto sparar loro nascosto tra gli alberi, tanto per dirne una), ma coerente con il suo essere un novellino ansioso di dimostrarsi all'altezza del padre. Al momento decisivo, però, l'emozione lo tradisce. Non lo definirei fifone, se lo fosse veramente stato si sarebbe tenuto ben nascosto e non si sarebbe posto davanti ai banditi. Ha solo sovrastimato, purtroppo per lui, la sua capacità di reggere alla tensione.


Ma vi piace veramente questo Tex? E' un eroe quello che ha sulla coscienza, direttamente o indirettamente, volontariamente o involontariamente, il figlio di un collega e amico

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Qui dissento: nonostante sia lo stesso Tex a rimproverarsi per quello che ritiene un errore di giudizio, in realtà non è lui ad aver sbagliato, ma il raqazzo, che non ha seguito i suoi ordini.
ma anche se Tex avesse commesso un errore? Vorrei ricordare come una delle più belle storie di sempre, "Massacro", nasca da un errore di giudizio, da lui stesso ammesso, di Tex, che lascia andare il baro Fraser senza minimamente pensare a quanto quest'ultimo fosse determinato a fare contro il villaggio di Goldena, errore, peraltro, pienamente giustificato al momento in cui fu commesso, proprio come questo. E non parliamo di una storia scritta da un Ruju qualunque, ma dal creratore del personaggio

e accetta il no del genitore pensando ai cavoli suoi? Non doveva immischiarsi perchè è una vendetta privata e la faccenda non lo riguarda?

Perchè. in effetti, è una faccenda che non lo riguarda. Come, in passato, lui ha preteso di risolvere senza interferenze certe faccende personali, così è in grado di capire che Loman voglia risolvere la faccenda da solo. Che poi non capisca a che livello si spinga l'ansia di vendetta di Loman è comprensibile: nessuno poteva prevederlo.


Non ho parole, questo non è il Tex che voglio io, mi dispiace, se per voi ha fatto tutto quello che POTEVA fare per me ha fatto tutto quello che NON DOVEVA fare.
Tex trasformato in Ponzio Pilato perchè la faccenda non lo riguarda. E prima di fare qualcosa, prima di mettersi in moto deve "riflettere". Che tristezza.

Mi dispiace per te, allora, perchè è chiaro che la tua visione personale di Tex è diversa dalla mia. Tu vuoi un superuomo che sappai sempre fare la scelta giusta, imbevuto dalla Verità con la V maiuscola, io voglio il protagonista "larger than life", ma tutt'altro che infallibile, esattamente com'era già nelle storie di GLB.

Detto in sintesi: Tex ha fatto esattamente quello che doveva fare e nel modo in cui doveva farlo.

Ma lo spiego meglio nei prossimi giorni.

Sono qui per vederlo.
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Dunque, io non ho visto un Carson rinco, bensì il buon vecchio cammello che trae nuova forza dalle sue geremiadi e deve far finta di credere nei suoi malanni, anche se è il primo a sapere che è tutta una finta. Ha lasciato Tex per la sua "settimana di riposo"? Non ha comunque perso di vista la situazione, ed è andato a fare il proprio rapporto. E ancora non sappiamo quale sarà la sua parte nel prosieguo della storia. Il pivellino? Non credo che sia la prima n° l'ultima volta che un giovane militare incappa in un attacco di panico durante la sua "prova del fuoco". Ho sentito dire che è successo a soldati egregiamente addestrati in corpi più che scelti. Panico, non vigliaccheria. C'è una differenza. Tex ha fatto il possibile per lasciarlo in protezione, cosa doveva fare di più? Dargli una balia, e aumentare così l'imbarazzo del giovane già contrariato per non aver potuto partecipare all'azione?Tex avrebbe senz'altro rimpianto la perdita di chiunque dei suoi uomini; nel caso di Michael sicuramente non poteva limitarsi alla considerazione che dopo tutto era un soldato, e quindi consapevole dei pericoli che correva, perchè oltre a questo era anche il figlio di un amico. Ma prevedere tutto non era possibile, come ha detto Paco. Tex è riprovevole per aver lasciato Loman correre solo verso la vendetta? Per rispondere bisognerebbe chiedersi: come avrebbe voluto essere trattato Tex al suo posto?

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  • Rangers

Concordo con quanti mi hanno preceduto. Secondo me non è strano vedere un nuovo ranger comportarsi come ha fatto il giovane Michael Loman. Voglio dire, gli attacchi di panico alla prima missione sono normali, non tutti possono essere delle leggende come Tex o Carson. Loro si che non possono assolutamente prendere la parte di Michael ed aver paura di premere il grilletto, oltre che a commettere l'errore di mostrarsi all'aperto invece di rimanere al riparo degli alberi. Secondo me la scena è perfetta, così come il personaggio del giovane Michael. Certo poteva perire durante un combattimento, ma la scena tragica ne guadagna moltissimo in questo modo. Anche perchè il padre Loman oltre a provare un immenso desiderio di vendetta, potrebbe dentro di sè provare anche un forte senso di colpa per aver avviato il figlio sul suo stesso e pericoloso sentiero. Anche per questo motivo potrebbe essere impazzito e cercare con ogni mezzo, anche illegale, di eliminare coloro che ritiene colpevoli. Per quanto riguarda Carson e le sue "ferie", è un lato umano e naturale che ci viene mostrato raramente e a me sinceramente ha fatto molto piacere. Non ho visto un Carson particolarmente rimbambito che ha bisogno di un periodo di riposo perchè talmente stanco da non reggersi in sella. Anzi durante le sue ferie fatte di bevute, e suppongo qualche occhiata a qualche ballerina :P , ha tenuto gli occhi e le orecchie aperte su quanto stava combinando il collega ranger. La scena del convoglio con i viveri diretto alla riserva Navajo è certo scollegato alla trama. Un bellissimo stacchetto che anche GLB si divertiva ad inserire ogni tanto e che secondo me dovrebbero essere più presenti nelle storie. A parte il mostrarci Aquila della Notte particolarmente coraggioso e forse anche avventato, il convoglio trasporta viveri fondamentali alla riserva, dato che l'inverno come ci ricorda lo stesso Tex è alle porte e al villaggio hanno bisogno di quei viveri. In molte storie del passato ci viene mostrato questo aspetto, ad esempio anche nella Nolittiana "Il Solitario del West", quando Tex e Carson vanno addirittura fino a Galveston per prelevare i preziosissimi viveri. Con questo voglio dire che dobbiamo ricordarci che Tex oltre ad essere un Ranger, è anche capo dei Navajo oltre che loro agente, ed è responsabile della vita di numerose persone. Ruju ha semplicemente mostrato una scena, quella dei rifornimenti, che solitamente avviene fuori dalle pagine che abitualmente leggiamo! PS: naturalmente rispetto quanto scritto da Jack65, ognuno ha le sue idee e la sua giusta visione.... ci mancherebbe. Il bello è discuterne, d'altronde siamo qui anche per questo! :trapper:

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Ma solo io ho colto un accenno al lato "marpionesco" del vecchio reprobo?La settimana di riposo non portebbe essere una settimana con qualche donnina?E la vignetta con l'indiana che sorride non è da collocarsi in questa dimensione?

Alle prime due domande rispondo alla tua stessa maniera... anche se forse la settimana di riposo può non essere stata tutta dedicata al gentil sesso:a Carson le bistecche, le patatine e i letti morbidi piacciono davvero :trapper: Invece alla terza domanda risponderei con un "No"... perchè pensare che l'indiana sorrida per Carson pensandolo o ricordandolo o pregustandolo in qualche situazione piccante, mi sembra un p? troppo malizioso :D
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Io ho già detto sotto spoiler la mia impressione sul sorriso dell'indiana. Naturalmente è più che possibile che mi sia sbagliata ;)Ma concordo con Paco, non ce la vedo una squaw che ridacchia all'idea di Capelli d'Argento alle prese con allegre donnine. :D

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Io ho già detto sotto spoiler la mia impressione sul sorriso dell'indiana. Naturalmente è più che possibile che mi sia sbagliata ;)

E secondo me è proprio così: ti sei sbaglaita... (o magari mi sbaglio io nel dirlo :indianovestito:)

Ma concordo con Paco, non ce la vedo una squaw che ridacchia all'idea di Capelli d'Argento alle prese con allegre donnine. :D

Ed all'idea che sia stato o sia presto alle prese con lei? :indianovestito:
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Ed eccoci qui anche questo mese a commentare l'inedito: LA PROVA DEL FUOCO o anche LE STRADE DELLA VIOLENZA, perchè leggendo l'albo ho davvero avuto l'impressione che in questa storia i ruoli si confondano più di una volta e non si riesce ad intuire da che parte stia il torto e da che parte stia la ragione: [ spoiler] Tutto comincia nel più classico dei modi, stanare una banda di fuorilegge che ha compiuto una rapina, ma durante l'attacco qualcosa va per il verso sbagliato e a rimetterci la vita è il figlio di uno dei rangers. ma vediamo di analizzare più dettagliatamente la situazione: Chi è il vero colpevole di quanto è accaduto? I rapinatori che hanno ucciso Michael' Sembrer? strano ma secondo me no, che costoro fossero spietati lo si sapeva e mentre cercano di fuggire trovandosi di fronte un ostacolo cosa fanno? Lo uccidono, la loro logica di crudeli e feroci assassini gli porta ad agire in questo modo. Ma il figlio del ranger forse lo ignorava, essendo alle prime armi, e quindi si espone come uno sciocco disobbedendo a gli ordini che gli erano stati imposti, e muore. La colpa in buona parte è la sua, ma il padre spinto dal dolore provocato dalla perdita si mette sulla pista dei rapinatori pur sapendo dentro di sè che il ragazzo è morto non solo per via della sua inesperienza, si sente infatti colpevole di averlo trascinato nell'azione e cerca di far ricadere su qualcuno gli errori da lui commessi. E proprio qui che il personaggio comincia a mutare, a trasformarsi, ad esternare tutta la sua rabbia ed il suo odio fino a trasformarsi in un una feroce macchina da guerra. E' proprio questo il motivo per cui oltrepassa il famoso limite citato da Tex: Perchè lui stesso vorrebbe morire, ma non ha il coraggio di ammetterlo, ed incapace di contenere la sua ira il tutto esplode in una sanguinosa furia cieca. In tutto ciò Tex si comporta come meglio non poteva: Dapprima comprende l'amico e gli lascia la possibilità di vendicarsi avendo a sua volta vissuto la tragica esperienza della morte di una persona cara, ma quando si accorge che Loman si è spinto oltre il senso della giustizia fino a diventare un crudele vendicatore allora interviene per rimetterlo sulla giusta strada. Non riesce facile neanche a lui capire dove stia il marcio, appunto perchè il marcio non c'è, il tutto è successo per via di uno sbaglio, una distrazione che ha scatenato un'ira implacabile, e che a mio parere avrà un finale altrettanto crudo e violento.[ spoiler] Stupendi i disegni di Seijas adattissimi nel contesto!

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albo fantastico, il centinaio non poteva chiudere meglio!!! Non voglio esagerare ma è il miglior Tex letto negli ultimi anni. Mi è piaciuta molto la scrittura di Ruju e, accidenti qui faccio mea culpa, i disegni di Seijas. un commento più approfondito al prossimo collegamento, vado al lavoro :capoInguerra: ps- L'amico Sciurtato, col quale stavo parlando stamani (ah... anche lui ha trovato l'albo "notevole") mi ha rivelato che Ruju (o Seijas) si è ispirato graficamente al Mike Danger di Spillane per il suo Mc dormand. Beh, la "durezza" della storia con quel pop? di Loman ammicca agli andazzi "Hard B." di Spillane: Hammer come Loman.... giura che li ammazzer? tutti come cani. IO SONO LA GIURIA, sembra dire Loman!

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ma spoilera la quarta di copertina oppure le vignette fanno parte di un delirio? Boh!

Non saprei,Corvo... la prima vignetta mi sembra proprio un delirio di Loman;mentre quella più piccola è sicuramente una delle più grosse spoilerate che abbiano mai fatto :censura2: ... e non è cert la prima volta:come dimenticare la presentazione sul sito della Bonelli di "Deadwood", in cui postarono la vignetta in cui veniva svelato il mistero di Lonesome Praire? :angry: :censura2: Poi, c'è da aggiungere che il fatto che la Bonelli voglia rendere "appetitoso" l'albo successivo ci può stare... ma nel caso dell'albo di questo mese, al posto della scena scelta, nella vignetta piccola non si poteva mettere, per esempio, un Tex che spara, o un Loman che spara-qualcosa di comunque appetitoso-al posto di quella scena? grrr
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Spero di tutto cuore che si tratti davvero di un delirio di Loman. Fosse un'altra cosa ci sarebbe da fare una marcia di tutti i texiani alla Bonelli, prima di tutto per porgere le congratulazioni :censura2: accompagnate da mazzi di viole mammole, e in secondo luogo per un giuramento stile Pontida di non acquistare mai più i prodotti di una casa editrice così astuta. Non che la vignetta piccola sia un prodigio di intelligenza <_<

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Anch'io mentre leggevo quella vignetta mi stavo chiedendo la stessa cosa... Mi è sembrato il delirio di un uomo a cui ormai è partito il cervello, però di solito il personaggio che viene visto da chi ha la visione è disegnato più "leggero", non so se mi spiego... Invece l' sembra in carne ed ossa!Comunque credo proprio che si tratti di una cosa immaginata da Loman, altrimenti chi è che avrebbero seppellito??

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Preso e letto anch'io. Anche a me, come a gran parte del Forum, l'albo è parso di buon livello: mi sembra che Ruju sia riuscito a gestire con abilità e freschezza una vicenda emotivamente intensa e in cui Tex ( come già altre volte ) si trova a confrontarsi con esperienze da lui già vissute in prima persona ( qui la perdita di una persona cara e la possibile reazione ). Il ranger Loman e suo figlio vengono presentati in maniera convincente come complementari sul piano del carattere: da una parte il padre deciso e abile, ma un po' troppo sicuro di sè, che viene trasformato dalla tragedia in un uomo nemico di tutto e tutti ( anche di Tex

a cui nel subconsico probabilmente rinfaccia la scelta di lasciare indietro il figlio, che ha finito per mandarlo incontro alla morte
; dall'altra il figlio, cresciuto nel culto della figura paterna ( o di suoi possibili surrogati come Tex e Carson ), ma che ne viene schiacciato al punto di diventare incapace di agire, un po' come lo sceriffo ex ranger de "L'uomo di Baltimora" ( richiamata anche dalla fredda ferocia che dimostra il capo dei banditi McDormand ). Carson fa la sua parte di "spalla" in maniera efficace e rispettosa della tradizione ( cosa che- forse prevedibilmente e inevitabilmente - ha fatto sè che venisse accusato di rincitrullimento da qualche lettore, anche se non è che potesse evitare del tutto l'onda d'urto della dinamite - come non l'aveva potuta evitare ne "Il mistero della miniera" o in "Salto nel vuoto", tanto per citare due precedenti bonelliani )Anche per la parte grafica mi pare di poter direche finora il livello si è mantenuto più che buono, dato che Seijas mi pare abbia mantenuto la pulizia del tratto già mostrata, avvicinando inoltre ulteriormente la sua rappresentazione dei pard alla tradizione grafica. Niente male, insomma, per ora; vedremo come si arriver? allo scioglimento finale nel prossimo albo, ma ritengo si possa essere abbastanza ottimisti....
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Dopo aver letto questa prima parte, onestamente debbo affermare che non mi aspettavo un Ruju così in palla, proprio alla luce delle sue precedenti prove.
Almeno per ora, la storia è godibile, densa di azione e pure di pathos, i due pards in buona forma e protagonisti, i dialoghi brillanti e "texiani" ( che bello leggere di "clarinetti che cantano ", il classico "peste" ed altre tipiche espressioni ) e, perchè no, sentire declamare da avversari e ( soprattutto ) non il classico "Willer" al posto del confidenziale e stucchevole "tu" o " Tex" spesso usato ultimamente.
Non mi pare poi, leggendo i commenti di alcuni forumisti, che il buon Carson faccia la figura del rincoglionito, tutt'altro. Per non parlare di Tex che non mi sembra "piccione" nella scena con il figlio di Loman.
Piaciuti i disegni di Seijas, in particolare la loro dinamicit? nonchè la caratterizzazione del volto di Tex e, in generale, degli altri personaggi.
Se son rose...... :rolleyes:;)

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Il tempo tiranno di questi giorni non mi consente di commentare approfonditamente questa prima parte della storia di Ruju, ma qualche impressione posso sicuramente esprimerla.
Il primo aggettivo che mi viene in mente dopo aver letto l'albo e' "interessante".

Una vicenda psicologica drammatica che mette Tex davanti ad una situazione difficile da gestire e alquanto inedita. C'e' da parte mia una grande attesa per come andra' a finire questa storia appassionante e ben sceneggiata da un Ruju in gran forma. Alla faccia dei soliti texiani pieni di pregiudizi che hanno il brutto vizio di fasciarsi la testa prima di essersela rotta, giudicando una storia ancor prima di leggerla soffermandosi sul nome della'autore. Che poi alla fine, sono gli stessi che osannano sempre un determinato autore.

Ho apprezzato molto l'intento di Ruju di offrire dei dialoghi in stile puramente texiani, con un Tex e Carson riconoscibilissimi. In quanto all'errore che Tex puo' commettere ogni tanto (sempre se errore si tratta), non vedo il motivo per scandalizzarsi cosi' tanto. Non piace neanche a me il Tex superman, perfettino ed infallibile.

I disegni di Sejas, sono come al solito di ottima qualita', anche se in qualche vignetta Tex e' illustrato in maniera non impeccabile.

dialoghi brillanti e "texiani"  e, perchè no, sentire declamare da avversari e ( soprattutto ) non il classico "Willer" al posto del confidenziale e stucchevole "tu" o " Tex" spesso usato ultimamente.

Mi hai tolto le parole di bocca, amigo. ;)


I miei piu' sinceri complimenti a Ruju e a Sejas.

Avanti cosi'.

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Senza la pretesa di convincere nessuno, io rimango sempre più convinto di quello che penso e che sento.

Carson. Ho fatto davvero fatica all'inizio a trovare ironia nelle prime pagine dove si parla in rapida successione di bistecche, ferie, ossa rotte, orecchie deboli e pancia vuota, ho davvero pensato di avere di fronte un rincoglionito, ma poi, anche se a fatica, ho capito che il tutto era ironico, anche se abbastanza forzato per i miei gusti. Ho detto ?posso interpretare il tutto come frutto della sua ironia?, c?ho messo un po', ma l'ho capito. Non ho mai parlato della dinamite, che non c?entrava nulla. S?, se siete contenti che lo dica chiaramente, è il solito Carson. Il Cagasotto. Il novellino che muore alla prima missione ci sta, ma non in questo modo. Le gocce di sudore, la tremarella, sono quasi caricaturali, e in più non riesce nemmeno a sparare. Eliminando tutto questo non sarebbe cambiato nulla, anzi, in questo modo viene da pensare che il corpo dei rangers sia caduto in basso, e non di poco, se non sa valutare se un ragazzotto è degno di farne parte, e che il padre sia un deficiente e un irresponsabile, perchè non si accorge che il figlio non è minimamente pronto e anzi lo manda allo sbaraglio in un'azione tutt?altro che facile in quattro, poi sei, contro dodici. Insomma, novellino che commette un errore e ci lascia la pelle sè, cagasotto no. E stabilire la sua posizione nell'attacco, il sud e l'ovest, sarà anche una perdita di tempo ma non certamente la sindrome UBC. Ricostruire i movimenti di tutti era funzionale per poter capire se Tex potesse essere completamente ?assolto? da ogni responsabilità. Rileggendo meglio, il ragazzo si muove, non rimane nel bosco, in un certo senso disobbedisce agli ordini. L'errore grossolano di Tex, quasi incredibile per un uomo della sua esperienza, mi sembra essere piuttosto nel piano di attacco che lascia completamente scoperta l'unica via di fuga che porta proprio in quella direzione, con le conseguenze che ne derivano. Per il resto, sia chiaro che la sparatoria è piaciuta anche a me, soprattutto per i banditi tosti e la trovata della dinamite. Tex, il ?grande eroe?. Nessun tribunale, passato, presente e futuro, potr? mai accusare n° condannare Tex per la morte del cagasotto, nessun prete, passato, presente e futuro, potr? mai accusarlo o condannarlo all'eterna dannazione per peccato mortale. Allora, in qualche modo Tex è responsabile di questa morte o no? Si potrebbe discutere all'infinito e non si arriverebbe a nulla, ma il fatto è che se l'era preso sotto la propria ala protettiva, e se Tex è veramente lui DEVE sentirsi in qualche modo responsabile, qualcosa deve scattare nella sua coscienza, se è Tex e non un uomo qualunque, e di conseguenza deve fare qualcosa per rimediare a un suo errore o leggerezza che dir si voglia. Io non gli rimprovero di non aver salvato il cagasotto, ma di non aver fatto nulla dopo. E invece Tex ignora non solo la propria coscienza di uomo e di padre, ma anche quel minimo di rispetto e di amicizia verso il suo amico, perchè non solo non fa nulla, ma gli basta un no per non interessarsi più nemmeno della faccenda e per dedicarsi ai cavoli suoi, con un francesismo diciamo che se ne sbatte altamente i coglioni. Che uomo, che eroe!Io vorrei un Superman infallibile che ha la Verità in tasca? Ma per piacere. Il Superman, anzi, Iceman, è questo Tex che si è messo subito la coscienza a posto, che sa perfettamente come agire, o meglio, come non agire, visto che si è messo subito il cuore in pace lavandosene le mani, accontentandosi della soluzione più facile, che due secondi dopo il funerale e dopo aver parlato con Loman va a scherzare al saloon, che non ha un minimo dubbio sul riprendere la sua attività come se nulla fosse, senza nemmeno ripensarci, senza nemmeno un briciolo di rimorso o per lo meno di turbamento. Questo qui è il Tex tutto d'un pezzo, sicuro della propria verità, freddo e quasi impassibile, certamente non il mio. Fallibile sè, fallimentare no. Il ?mio? Tex fallibile si arrovella senza tormentarsi troppo per trovare qualcosa da fare, una soluzione, per agire in qualche modo, e ne avrebbe tutti i motivi:il proprio senso morale, come uomo soprattutto ma anche come padre, il dover rispondere solo ed esclusivamente alla propria coscienza;il senso di amicizia e di solidarietà verso un amico straziato dal dolore, che va oltre il divieto di non immischiarsi. Evidentemente si sente la coscienza a posto e un semplice ?no? lo accontenta. La faccenda non lo riguarda? Riguarda la sua coscienza e i suoi valori, Tex si è sempre guardato dall'usare paroloni ed ha sempre risposto con l'azione dimostrando la tempra di cui è fatto. Qui no, qui Tex è un omino piccino piccino, discretino, pulitino, tranquillino, calmino, correttino.? così ?assurdamente razionale? che sembra quasi un calcolatore: che gli frega, l'altro non ha voluto il suo aiuto e poi ha di meglio da fare, quindi se ne lava le mani. Viva Ponzio Pilato. Questo Tex dimostra di non avere un minimo di coscienza, dimostra di avere tre dita di pelo sullo stomaco, è eticamente un vile innanzitutto nei confronti di se stesso. Quest?episodio è la sua ?prova del fuoco?, ed è completamente fallimentare. Mi si cita Massacro? Bene, cosa fa Tex l'? Sa che ha sbagliato, lo riconosce, e reagisce, eccome se reagisce. Qui si placa, si accontenta, pensa ad altro e lascia tutto. Nell'avventura cubana Tex dichiara apertamente di sentirsi responsabile per il massacro alla casa di Serrano, cosa di cui nessuno potrebbe chiedergli conto, e agisce lasciando alla fine campo libero al diretto interessato: questo è un uomo, questo è un eroe. Prima domanda fondamentale: e allora cosa avrebbe dovuto o potuto fare in questo caso?Seconda domanda fondamentale: e poteva prevedere gli eccessi dell'amico?Quello che avevo detto all'inizio, cioè partire in quarta per la caccia ai banditi precedendo Loman, è effettivamente una boiata, l'avevo detto a caldo e rileggendo meglio vedo che sarebbe stata davvero un'?intromissione indebita?, ma fatto sta che la scelta di Tex è la peggiore possibile, per me indegna di lui. ?Loman non mi ha rivolto delle accuse, ma posso capirlo se intende risolvere questa faccenda da solo.? ?Che si fa, allora?? ?Niente. Almeno per il momento.?Fare niente è la peggior cosa, non me lo sarei mai aspettato. E allora? Se gli fosse veramente importato qualcosa, Tex avrebbe potuto mettersi a battere una pista diversa, all'insaputa di Loman, magari catturare vivi alcuni banditi e offrirglieli, spiegando di averlo fatto perchè si sentiva responsabile, per esempio. Poi chissà cosa sarebbe potuto succedere, uno scopre l'intromissione, l'altro la violenza eccessiva, situazione bella carica con tante possibili varianti. Oppure Tex avrebbe potuto seguire di nascosto Loman, non tanto perchè fossero prevedibili torture e omicidi, alla seconda domanda non mi sento di rispondere con un sè, ma perchè preoccupato di un amico che sarebbe potuto diventare vulnerabile, visto il carico di dolore sulle sue spalle. E qui si aprirebbero mille possibilità. Invece se ne lava le mani, confida sull'abilità del vecchio ranger e buona camicia (gialla) a tutti. Ma Tex avrebbe ancora la possibilità di ?salvarsi? in calcio d'angolo ricorrendo al minimo sindacale: non si fa niente ?almeno per il momento?. Cosa avrebbe potuto significare? Che dopo aver scortato i rifornimenti si sarebbe interessato nuovamente della faccenda e avrebbe finalmente agito in qualche modo. Questo mi sarebbe bastato, un interessamento, anche minimo, anche tirato per i capelli, anche ai minimi termini. Invece giusto qualche vignetta dopo Tex invita Carson a caccia nella riserva, come se avesse già dimenticato, come se tutto fosse finito a tarallucci e vino. E infatti vediamo il grande ranger che non solo non fa nulla ?almeno per il momento?, ma che non fa nulla e basta, non gliene può fregare di meno se non ricevesse in seguito l'imbeccata del compagno. Non riesco a conciliare il viso di Tex a pag.43 con quello di pag.54: il primo sembra provare emozione, coinvolgimento, il grido è straziante, una delle espressioni più drammatiche mai viste sulla sua persona, il secondo è di un menefreghismo assoluto, come se fossero passati secoli. Mostrare emozioni è sempre stato una sorta di tab?, peccato non vederle anche in seguito, alla faccia del mio Tex ?infallibile?. Invece è bravissimo a fare il pavone con gl'indiani, già, veramente old style bonelliano, buono 30-40 anni fa, qui assolutamente fuori luogo, inutile, superfluo, stonato, e anche un po' ridicolo. Invece di sprecare ben 15 pagine con un episodio insignificante, qualche pagina dove Tex cavalcando pensa, riflette, su quello che è successo, valuta la situazione, quanto le avrei preferite, anche questo mi sarebbe bastato, anche questo mi avrebbe accontentato, fra l'altro scene simili le abbiamo viste mille volte in centinaia di albi, qui no, la storia è chiusa, deve farsi vedere bello agli occhi dei lettori. Alla fine, dopo i fuochi, solo col racconto di Carson, Tex decide di muoversi, altrimenti sarebbe rimasto a spassarsela nella riserva. Se il senso morale e la solidarietà sono ormai andati a farsi friggere, il senso di giustizia fa ancora breccia nel cuore dell'eroico ranger, che in effetti cosa fa? Riflette, ha bisogno di riflettere, ora. Tex è lento, Loman è rock. Forse è lui ad essere rincoglionito, un tempo non ci avrebbe pensato neanche un secondo perchè non ci sarebbe stato proprio nulla da pensare, ma ora, forse per la vecchiaia, le rotelle hanno bisogno di essere messe in movimento poco a poco. Forse doveva valutare se fosse stato più opportuno andare a caccia con Carson, o magari consigliargli qualche donnina per le prossime vacanze, o forse rifletteva se non fosse meglio scortare il prossimo carro di rifornimenti, fra qualche mese magari, prima di muoversi. Il Tex impulsivo, che decide quasi senza pensare, d'istinto, facendo sempre la cosa giusta, non è stato sempre fra i miei preferiti, ma qui la situazione non richiedeva la minima riflessione o esitazione. Lo vuole convincere con le buone, altrimenti si vedrà. E il pur bel confronto dialettico, dove si sfidano le due posizioni contrapposte divise da una sottile linea impercettibile che separa un uomo di legge da un volgare assassino, e dove Tex recupera un po' di dignit? perduta, avviene quando i buoi sono già scappati dalla stalla e non porta a niente. E ora che non lo ha convinto con le buone? Uno dei rari casi in cui veramente rimpiango il Tex manesco è proprio qui. Il Tex di una volta lo stende con un cazzotto, mentre è steso al suolo gli chiede scusa dicendogli che l'ha fatto per lui, lo porta dallo sceriffo, non per arrestarlo, ma per farlo rinchiudere per un giorno o due con un pretesto, una scusa, che so, una testimonianza contro di lui per il fatto del saloon, e si mette lui alla caccia dei banditi. Cosè quando lo sceriffo lo libera, perchè non ha motivo di trattenerlo, e magari ci lascia la pelle perchè quello sèincazza, Loman d' la caccia a Tex che d' la caccia ai banditi. E ci si può incastrare anche quello che vediamo in quarta di copertina. (Sempre la redazione sia lodata). Invece ancora una volta Tex è remissivo, troppo remissivo, si accontenta di apostrofarlo a parole. Lo trovo veramente sconcertante. Vuole le prove, i testimoni: allora che si porti dietro un avvocato. Ma questo è un Tex più moderno, più legalitario, mentre qui lo preferivo più antico e più giustiziere. Tutta la mia simpatia va a Loman, che esagera e passa dalla parte del torto, ma almeno è deciso e dimostra di avere quei coglioni che il grande eroe in camicia gialla ha solo a sprazzi e quando gli fa comodo. E per finire rincaro la dose: questo Tex è parente, alla lontana, molto alla lontana, ma pur sempre parente, di quello che se ne infischia due volte dei passeggeri di un treno, la prima quando questo sta precipitando, la seconda quando mentre vengono massacrati non spara perchè gli avversari sono troppi e troppo lontani. Ognuno rimanga della sua idea, io rimango della mia, la storia sarebbe anche bella, ma con questo Tex, che mi ha fatto una pena infinita, no.
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Jack, anche da parte mia non c'è alcuna volont? di convincerti a tutti i costi :trapper: ... però discutere è bello! :D Nella codardia del novellino, nel suo sudore e nella sua tremarella, io non ci ho visto nulla di caricaturale. Al contrario, ho visto un qualcosa di molto umano:ho visto la sventatezza di un ragazzo smanioso di mettersi in mostra, che disobbedisce agli ordini e si lancia scriteriatamente incontro al pericolo;e ho visto un ragazzo che poi, però, quando la realtà gli si para concretamente davanti, cede ad un altro sentimento umano:la paura. Il ragazzo si lascia prendere dalla paura (e dall'inesperienza), non dalla codardia:se fosse stato un codardo si sarebbe rintanato sotto un albero a piagnucolare come un bambino. Poi, per quanto riguarda la ricostruzione logistica sud-ovest ecc... non te la prendere,Jack, ma a me sembra proprio un sintomo di sindrome di Ubc: perchè, se la sparatoria è di quella bellezza di anche tu parli, a che serve una tale, pedante, ricostruzione logistica?Certamente non serve a giustificare Tex:per giustificare Tex basta dire due cose:che il novellino non ha seguito i suoi ordini;e che, se non fosse stato per l'evento imprevisto e imprevedibile della dinamite,Tex e soci avrebbero sicuramente catturato o ucciso tutti i banditi. Tex comunque, siccome è Tex, il Grande Eroe, si sente parzialmente responsabile della morte del ragazzo, anche se non dovrebbe:ed è questo che, giustamente, gli ricorda Carson. Ma mettiamo il caso che Tex sia davvero colpevole ella morte del ragazzo... e allora?Proprio perchè Tex non è Superman, non è Gesè e non è Allah, lui ogni tanto può sbagliare:e per fortuna è così, perchè altrimenti sai quante belle scene o storie non avremmo visto?Carlo Monni ricordava "Massacro", io cito "Il colonnello Watson". Mi sembra anche sbagliato parlare di questo Tex come di un neo Ponzio Pilato tirando in ballo la sua coscienza di uomo e di padre... anzi, proprio riferendomi alla sua coscienza di uomo e di padre, io giungo a dire l'opposto di quello che hai detto tu,Jack:e cioè che Tex si comporta da vero uomo e da vero padre proprio perchè accetta la volont? di Loman di agire da solo. E lo accetta perchè lui, in quanto padre, riesce a capire lo strazio di Loman e il suo desiderio di vendetta;riesce a capire e comprende il fatto che lui voglia sistemare la faccenda da solo:Tex sa che quella è una faccenda personale, privata, in cui n° lui n° nessun altro possono entrare DI PREPOTENZA, infischiandosene dei sentimenti altrui. O Tex avrebbe dovuto dire:"No Loman, vengo anche io con te perchè io sono Tex,IL GRANDE EROE"?... ma per fortuna Tex non ha una simile tracotanza!E nel fatto che Tex, dopo il funerale, se ne torni a bere e a scherzare con Carson, non c'è proprio nulla di strano!... anzi,? una cosa perfettamente texiana:perchè Tex non è Dylan Dog e non è il Batman attuale;non è l'eroe musone e depresso che si deprime per giorni e giorni se gli capita una disgrazia. Tex ?, al contrario, l'eroe classico, che ride e volta pagina senza problemi... o meglio, senza che i problemi determinino una prolungata depressione del suo carattere. Poi '? una questione di fondo che non capisco, amigo Jack:dici di volere un Tex che mostri sentimenti e che si allontani dal Tex manesco di bonelliana memoria, e poi ti sarebbe piaciuto vederlo stendere Loman con un cazzottone?... alla faccia della sensibilit? e della solidarietà nei confronti di un amico!!-tra l'altro, il Tex "fumatore pensante" secondo me è stato una delle cose più belle dell'albo, proprio perchè dimostra che la faccenda, a Tex, lo coinvolge davvero tanto anche a livello emotivo... altro che menefreghismo!Inoltre, seguendo l'ipotesi narrativa del "Loman che segue Tex che segue i banditi" si sarebbe andati, secondo me, fuori tema, fuori traccia... fuori di una traccia (il soggetto della storia e il modo in cui è stato sceneggiato) bellissima che non ha certo bisogno di modifiche in tal senso. Comunque, dopo tutto 'sto romanzo, ribadisco il massimo rispetto per le tue opinioni,Jack, come per quelle di tutti.... anche quando non le condivido per niente, come in questo caso. :trapper:

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Sono ovviamente dell'idea che tutte le opinioni vadano rispettate, al massimo non condivise, e così è per quanto riguarda quella di Jack. Che poi non è definibile come "errata", è semplicemente un modo di guardare le cose da una diversa angolatura. A me non d' fastidio n° il "cagasotto", se così si vuol chiamare un ragazzo che ha avuto un umanissimo e purtroppo fatale blocco di fronte alla sua vera prova del fuoco, n° l'atteggiamento di Tex, proprio perchè lo conosco da anni (strano modo per parlare di un fumetto), abbastanza per pensare che dietro l'apparente "menefreghismo" ci siano ben altri sentimenti. Sentimenti che solo Pasquale Ruju sa come verranno in superficie nel prossimo albo. Perchè mentre mi rileggevo gli ultimi messaggi mi è un po' venuto da sorridere pensando che più o meno a tutti, me compresa, viene a volte l'istinto di "arrabbiarci" perchè il nostro eroe si comporta in maniera diversa da quella che avremmo voluto, o perchè agisce sconsideratamente l' dove noi avremmo sicuramente tenuto gli occhi bene aperti (e come no? :P ), o ancora perchè invece non si accorge che Tizio non è altri che Caio travestito... Ma chi altri se non lo sceneggiatore può sapere come si dipaner? l'intreccioè E quello che è successo, condivisibile o esasperante che sia, può essere la chiave che d' un senso a quello che seguirò. Altrimenti è come leggere la Bella Addormentata e irritarsi perchè quel fesso di un re non ha fatto controllare bene che tutti i fusi fossero stati eliminati :D

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Se potessi scegliere un aggettivo che racchiuda in sè il significato di questa storia, userei: "raffinata". S?, una storia per palati fini, semplice nel suo svolgimento, ma con un soggetto accattivante e una sceneggiatura equilibrata. Una storia che si basa moltissimo sul "vedo-non-vedo" (passatemi il termine), e non a caso diverse scene, sviluppi e implicazioni psicologiche possono essere lette in diversi modi. Jack65, coi suoi lunghissimi post, è diventato l'utente-bastian contrario del mese (scherzo eh :P), per cui "giocher? di sponda" sulle sue osservazioni per inserire le mie, sia ben chiaro senza volont? di criticarlo o di convincerlo del contrario.1) Partiamo da Michael: mi sembra incredibile leggere di Tex responsabile della sua morte. Tex SI SENTE responsabile della sua morte, ma esagera in severità con sè stesso, ed ecco perchè:Tex fa di tutto per evitare guai a Michael, lasciandolo in retroguardia. Però, per non umiliarlo (il ragazzo è alla sua "prova del fuoco"), deve comunque affidargli un compito credibile, e quindi lo incarica di coprire le spalle immaginando tutto, meno quel che accadr?; ossia, che i banditi si aprano la strada a suon di dinamite, che riescano a impadronirsi dei cavalli e che il ragazzo trasgredisca gli ordini. Prevedibile? Forse. E' anche prevedibile che un ragazzo neopatentato vada a schiantarsi con l'auto con maggior probabilità piuttosto che un guidatore esperto, ma non per questo ogni paparino deve accompagnare il suo rampollo per le strade, dai 18 fino ai 25 anni di età! (=responsabilità molto relative di Tex). Chi ?, allora, il responsabile della morte di Michael' Il padre. Bingo!Chi è che porta Michael al battesimo del fuoco contro una vera carogna come McDormand e i suoi sgherri? Chi è che decide di affidare Michael a Tex, scegliendo gli altri rangers ad affiancarlo e suggerendo - implicitamente - a Tex di prendere Michael con lui? (Attenzione: non è Willer che dice a Loman "lasciami prendere con me il tuo rampollo" - il dettaglio è FONDAMENTALE, non c'è alcuna vera SCELTA di Tex sulle due mini-formazioni che vanno a comporsi). La fifa di Michael, indegno (...??) di far parte del corpo dei rangers: ma Michael non è fifone, anzi: vuole strafare, è pieno di entusiasmo e come tutti gli inesperti, in qualsiasi campo, pecca in saggezza e raziocinio nel momento in cui, con freddezza, doveva capire che un conto era fermare un bandito che avesse rotto l'accerchiamento, altro bloccarne, da solo, CINQUE, e di quella risma, poi. L'ultimo pensiero di Michael è per il padre, e si rammarica di averlo deluso. A questo punto è chiaro doppiamente che il VERO, unico responsabile della morte del figlio è il padre, che lo ha prima caricato di aspettative e responsabilità, poi lo ha trascinato in una missione più grande delle sue possibilità, per poi "sbolognarlo" in modo sin troppo facile alla balia di Tex, evidentemente fidando della perizia dell'amico, ma anche per disimpegnarsi psicologicamente nel momento più difficile. Quel "e in quanto a Michael..." lascia trasparire il fatto che Jack ha un'incertezza, percependo che il momento è delicato, quasi non volesse assumersi responsabilità circa il figlio, quasi SPERANDO che Tex lo prendesse con sè.2) Kit Carson: soprende che ancora non si comprenda la differenza fra un pard che brontola, ma che poi, NEI FATTI, agisce, eccome se agisce! (=spalla ironica dell'eroe, ed eroe egli stesso) ed un pard - come proposto di recente da altri Autori - che brontola, fa decine di domande idiote e ridondanti, e BASTA (=spalla comica dell'eroe). Per me, il Carson proposto da Ruju è semplicemente perfetto.3) Tex Willer. Di lui si è già detto sopra, per quanto concerne la morte del ragazzo. Parliamo dello sviluppo della storia, allora. Tex si sente (come detto, a mio parere) eccessivamente responsabile della morte di Michael. Va al funerale del ragazzo, e propone a Jack Loman di acciuffare assieme i fuggiaschi ("li troveremo, vedrai"). La risposta di Loman è un deciso "Io li trover?". Capolavoro di Ruju, che non spiega al lettore il ragionamento di Tex, ma lo lascia intuire: Tex capisce, dallo sguardo deciso e rabbioso dell'amico, che egli mai e poi mai tollererebbe intromissioni, che la vendetta è sua, e basta. Che non vuole compagnia o collaborazione in questa vicenda. E tanto gli basta, per rispettarne la scelta. Ma Tex voleva, era deciso ad andare fino in fondo alla vicenda, altro che Ponzio Pilato!Quand'? che Tex si decide a intervenire? Quando Carson gli rivela che i metodi dell'amico stanno varcando la linea di confine tra un uomo desideroso di vendetta, ed una belva sanguinaria. E lo intercetta, non per accusarlo di qualcosa e men che mai per arrestarlo (... con quali prove?), ma per CAPIRE. Capire se è vero che il suo amico si è trasformato in un assassino a sangue freddo di innocenti, in nome di un malinteso senso di vendetta. Glielo chiede Tex. E riceve (Capolavoro n. 2 di Ruju) la risposta direttamente dallo sguardo, reso livido di rabbia, di Jack. E Tex capisce. Capisce che il suo ruolo nella vicenda deve trasformarsi.4) Riservo per la chiusura del commento l'unico piccolo neo della storia: come già accaduto per storie di Boselli e l'ultima di Faraci, sono costretto a sottolineare che il troppo... storpia. Bene, benissimo l'intermezzo dell'assalto degli indiani, che "rilassa" i tempi della storia e fa molto "vecchio Tex"; questo fatto che ogni singola vignetta, ogni singola scena, ogni personaggio e ogni mossa e/o frase di un personaggio debba essere significativa per l'evolversi della vicenda, non l'ho mai capita. Tex non è un giallo: perchè mai gli indiani, che volevano razziare il cibo, DEVONO avere un ruolo ulteriore nella trama? Magari lo avranno... ma anche no!Perchè un sorriso innocente di una squaw che nota l'espressione affamata di Kit Carson deve lasciar partire dietrologie degne di Agatha Christie? Sono solo quei piccoli, grandi dettagli (come il serpente che si avventa sul roditore a pag. 109) che servono a vivacizzare e rendere piacevole la lettura. Ripeto, Tex NON E' un fumetto giallo. Senza tergiversare ulteriormente, vengo al famoso difetto: Tex compie un gesto di coraggio, ai limiti dell'incoscienza, affrontando da solo gli indiani per permettere ai carri di posizionarsi. Ebbene, non c'era bisogno di caricare quel gesto dai dialoghi di deferenza degli assalitori e di ammirazione dei soldati (in appena due pagine, poi: 69/70...) anche in considerazione che, al ranger, erano già stati attribuiti i (giusti) peana a inizio storia, con tanto di sguardo ammirato e trasognato di Michael. Ripeto, non che la cosa mi dia fastidio in sè, ma troppe volte, in un contesto limitato di pagine, mi lascia un po'... così così. Tex è fatti, non parole.

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