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L'ultimo Ortiz: Lo Si Può Amare?


ymalpas
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Galleppini era il padre di Tex. Non mi sembra una differenza da poco.

Ma i disegni delle sue ultime storie e quelli che Bonelli ha saggiamente deciso di non pubblicare (da "Golden Pass") erano di qualità nettamente inferiore a quelli dell'ultimo Ortiz almeno per me e dirlo non è certo lesa maest?.

Casomai il fatto che fosse il creatore grafico di Tex giustifica il fatto che abbiano continuato a pubblicarlo sino alla sua morte.
Se prendo in mano il n. 400 mi commuovo ma non per questo mi bendo gli occhi.

Tu che continui a dire che Font o altri disegnatori ti guastano il piacere dell lettura prova a pensare a "Golden Pass" disegnato dall'ultimo Galep e poi sappimi dire.

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prova a pensare a "Golden Pass" disegnato dall'ultimo Galep e poi sappimi dire.

Ticci è un grande, ma come ho già scritto anche in passato: io quelle tavole di Golden Pass disegnate da Galep le avrei lasciate e avrei fatto continuare Ticci da dove aveva terminato il pap? grafico di Tex!


Oscene o non oscene era il suo ultimo lavoro, la sua ultima fatica.
Uno sbaglio non pubblicarlo, così come fu uno sbaglio pubblicare l'ultima storia di Fusco sull'almanacco e non sulla regolare.. ma di questo abbiamo già discusso più volte anche in passato e Sergio avrà avuto le sue ottime ragioni! ::evvai::

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Galleppini era il padre di Tex. Non mi sembra una differenza da poco.

Il senso del mio intervento non rappresentava una "sfida" tra gli ultimi lavori di Galep ed Ortiz, ma semplicemente un credo doveroso riconoscimento al padre di Tex, come ha correttamente scritto Ymalpas
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Anche sul discorso di Galep per me ha ragione Ymalpas! Un conto sono Galep, Letteri, o Fusco, cioè i padri grafici di Tex, un conto sono i disegnatori "venuti dopo" come Ortiz. Inoltre, non solo a mio avviso le ultime storie di Galep erano molto più belle da guardare di quelle di Ortiz ma, ripeto, la "decadenza" di Galep l'abbiamo vista poco, in pochi albi, mentre quella di Ortiz invece ce la siamo sorbiti a lungo, troppo a lungo!Per cui giustificare la pubblicazione delle ultime storie di Ortiz con Galep per me non ha senso.

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Paco, questa è la TUA opinione. Legittima, ma pur sempre tua. Espressioni come "non ha senso" o "impubblicabile" sono a mio parere profndamente inappropriate (per usare un eufemismo): sono espressioni assolute, elargite secondo me con eccessiva disinvoltura in un campo che di assoluto non ha proprio NULLA: le opinioni e i gusti sono relativi! Anch'io ricordo alcune tavole inguardabili de Le catene della colpa, ma quanto mi è piaciuta quella storia! E mi è piaciuta anche per Ortiz e per il suo impareggiabile Ovest! Che non ho visto così lontano da capolavori assoluti graficamente parlando come quelli che PER ME sono Sulla pista di Fort Apache, Montagne maledette o La Grande Rapina. PER ME appunto: non scambiamo i gusti con verità assoluta, per favore...

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infatti ho detto che "A MIO AVVISO" le ultime storie di Galep erano migliori! :DDopodich?, per me è invece un fatto oggettivo che la decadenza di Galep l'abbiamo vista meno, proprio a livello di numeri di albi. Voglio dire: mettiamoci il n.400, i due di "Soldati a Cavallo", il Texone, e l'albo "Senza via di scampo". Quanti albi sono? E invece quanti sono gli albi della decadenza di Ortiz? Oggettivamente mooolti di più. ps. i gusti sono oggettivi, ma i dati di fatto no: ma vabb?, su questo è meglio non dilungarsi che senn° ci uccidiamo :D

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  • Collaboratori

Tu che continui a dire che Font o altri disegnatori ti guastano il piacere dell lettura prova a pensare a "Golden Pass" disegnato dall'ultimo Galep e poi sappimi dire.

Non faccio neanche i salti di gioia a vedere le ultime quaranta o cinquanta copertine di Galep. Coerentemente con quanto affermo da tempo, quando ci sono segni di decadenza, bisogna farsi da parte. Ne Galep ne Letteri, purtroppo, l'hanno saputo fare. Ortiz, invece, ha addirittura monopolizzato la scena!!! Fosse campato altri dieci anni, ci avrebbe regalato con la sua straordinaria dedizione altre venti o venticinque storie. Lo dico ironicamente, non voglio certo essere irriverente, ma tra un Villa che ti ridisegna più volte la stessa pagina alla ricerca della perfezione o un Civitelli che ti disegna uno dopo l'altro tutti i puntini di una singola vignetta ( come spiega nella recentissima intervista concessa al TWM ) oppure i singoli particolari della colt 1868 che è diversa dalla colt 1873, a vedere queste tavole "industriali" di Ortiz... lo capisci anche tu cosa voglio dire o no ?
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Ne Galep ne Letteri, purtroppo, l'hanno saputo fare. Ortiz, invece, ha addirittura monopolizzato la scena!!! Fosse campato altri dieci anni, ci avrebbe regalato con la sua straordinaria dedizione altre venti o venticinque storie.

Oooh, meglio di così non la si potrebbe dire! :inch:
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infatti ho detto che "A MIO AVVISO" le ultime storie di Galep erano migliori! :DDopodich?, per me è invece un fatto oggettivo che la decadenza di Galep l'abbiamo vista meno, proprio a livello di numeri di albi. Voglio dire: mettiamoci il n.400, i due di "Soldati a Cavallo", il Texone, e l'albo "Senza via di scampo". Quanti albi sono? E invece quanti sono gli albi della decadenza di Ortiz? Oggettivamente mooolti di più. ps. i gusti sono oggettivi, ma i dati di fatto no: ma vabb?, su questo è meglio non dilungarsi che senn° ci uccidiamo :D

I gusti sono Soggettivi :D e sono soggettivi anche quelli che tu definisci "dati di fatto", nel senso che i tuoi dati di fatto per me tali non sono: la decadenza di Ortiz, innegabile, per me non è mai stata tale da renderlo impubblicabile: anzi, pur nella sua decadenza, l ho sempre apprezzato. Ci uccidiamo? Per così poco? ;)
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Ma, vedete, io penso che in ogni caso non si debba raggiungere gli estremi in nessun caso ne in un senso ne in un altro. Mi spiego, quando ho preso "L'indomabile", avendo letto in anteprima le notizie riguardante i problemi di salute di Ortiz, che purtroppo lo hanno portato alla morte, io mi aspettavo dei disegni molto peggiori, invece durante la lettura non ho avuto quel senso di fastidio che si ha quando si trovano delle vignette veramente fatte male. Insomma io mi son passato piacevolmente la mia oretta di lettura. Certo se poi faccio il confronto con la storia dello stesso Ortiz attualmente in edicola con Magico Vento e fatta diversi anni fa quando il disegnatore spagnolo era nel pieno delle sue forze le differenze le vedo. E sono anche sicuro che se "L'indomabile" lo avesse disegnato Villa o Civitelli, per citare i due esempi di ymalpas, il risultato sarebbe stato migliore. Ma ha senso tutto cioè Io credo che una casa editrice debba saper mediare fra le esigenze proprie, quelle dei lettori e quelle dei disegnatori. E qui sorge il primo problema, è chiaro che se un disegnatore non riesce più a rendere sulla carta ciò di cui la storia ha bisogno non può continuare, ma qui il discorso si fa delicato. Come possiamo notare la cosa non è del tutto oggettiva ma molto soggettiva. Ortiz, ad esempio, ymalpas e Paco lo definiscono impubblicabile, per me e per Leo, pur ammettendo un evidente declino, i suoi disegni sono discreti e in storie adatte al suo stile vanno ancora bene. Se allarghi il campo probabilmente la percentuale di gradimento non cambier? di molto. E' chiaro che a questo punto la casa editrice propende, secondo me, per mantenere un disegnatore che comunque ha dato tanto alla SBE e che vuole continuare a lavorare. Lo stesso discorso credo abbiano fatto per Galep, Letteri o Fusco. Paco afferma che per loro il discorso non vale perchè sono i padri grafici di Tex. Io non sono d'accordo per due motivi: innanzitutto l'appellattivo lo si può dare solo a Galep altrimenti dovremmo includere tanti altri disegnatori a partire da Ticci e a seguire con Nicol', Monti, Villa... e a questo punto chi decide dove l'elenco si interrompe?Inoltre anche se Galep è il padre grafico ciò non toglie che anche per lui valga la regola del rispetto di una certa qualità dei disegni. E qui si ritorna sullo stesso discorso, è innegabile che le copertine di Villa sono migliori delle ultime di Galep su cui si notavano i segni di una mano non più in salute, ma se si fa un sondaggio usciranno fuori sempre delle persone che ti diranno che le ultime andavano ancora bene. E poi che senso ha dire Galep si perchè l'ha creato e Ortiz no perchè è una guest star, allora Ortiz potrebbe rispondere quando ero una star sei venuto a chiedermi di onorare Tex con la mia presenza e ora mi butti via, non credo che sia il modo corretto di trattare con gli artisti. Se la SBE avrebbe fatto così non credo che molte star internazionali avrebbero prontamente risposto come invece hanno fatto. E' una questione di stile, stile che alla SBE sicuramente non manca e che tutti gli artisti conoscono. E allora, in questi casi credo, quando si devono prendere certe decisioni, che la democrazia valga poco, certe decisioni vanno affidate solo ad una persona o a un numero ristrettissimo di persone che decidono e si prendono tutte le responsabilità del caso. Prima lo faceva Sergio Bonelli magari confrontandosi con Canzio, ora forse sarà Davide magari consigliandosi con Marcheselli e qualche altro. Sono sicuramente scelte difficili ma tutto sommato da quando seguo Tex molte delle scelte che hanno fatto io li condivido con rare eccezioni. Anche perchè loro devono fare i conti sia con chi eccede in un senso sia con chi eccede in un altro. Non credo sia stato facile gestire un disegnatore come Magnus che per 7 anni non ha consegnato il suo Texone, si, d'accordo dopo ne è uscito uno splendido volume ma se tutti i disegnatori farebbero la stessa cosa quanti Texoni avremmo visto in edicola e ogni quanti anni? Ora Villa, come dice ymalpa, sta rifacendo le tavole più e più volte, non so come stanno le cose, quel di cui sono sicuro è che quando uscir? sarà un volume magnifico che probabilmente potr? anche oscurare il precedente Texone di Magnus, ma mettetevi nei panni di Boselli o dell'editore che tuttora non può programmare nemmeno lontanamente l'uscita di questo volume... e se Andreucci, Rotundo, Zuccheri, Altuna e via elencando farebbero la stessa cosa. Allora qui entra il campo il potere decisionale di chi regge il timone della casa editrice, ci mette i soldi e anche la faccia e, cosa non di poco conto, deve pensare anche al fatto che da lavoro ad un bel p? di persone. Allora decide che Ortiz tutto sommato fa dei disegni discreti anche se non è lo stesso standard dei tempi migliori, e quindi si può benissimo pubblicare, Villa si sta impegnando perchè vuole giustamente fare qualcosa di memorabile per il Texone e allora visto che ha dato tanto a Tex si può soddisfare questo suo desiderio e gli si concede tempo e nel frattempo si trovano altri disegnatori per i Texoni. Il discorso ?, e concludo, che se si comincia un p? troppo a sindacare sulla qualità, poi si rischia di prendere una brutta china, perchè è innegabile che ci siano disegnatori più bravi, che poi anche questo dipende dai gusti, ed allora prima togliamo uno perchè non è più quello di un tempo, poi l'altro perchè fa Tex che ricorda quell'altro fumetto, poi tizio perchè le persone le fa troppo stilizzate, poi caio perchè ricalca troppo l'altro disegnatore, poi sempronio perchè troppo lento, poi... ops chi lo fa Tex il prossimo mese?Certo noi lettori possiamo esprimere qualche critica, qualche lamentela, fare le nostre giuste osservazioni ma senza eccedere e senza pretendere che la SBE scatti sull'attenti e ci dia subito ragione. Quando si dirige, si comanda, si ascolta tutti ma poi si dedice da soli assumendosi tutte le responsabilità. Alla fine la decisione se e quando pensionare un disegnatore la deve prendere l'editore, perchè con alcuni lo ha fatto prima, con altri dopo, e con altri non lo ha fatto probabilmente non lo sapremo mai. Però e i fumetti della SBE tuttora sono i più venduti, e non solo in Italia, se Tex è comunque il più venduto, un motivo ci sarà! Probabilmente le scelte fatte finora non sono state poi così sbagliate.

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Sottoscrivo parola per parola West! clap clap clap clap clap

Il punto sta proprio in quell' "impubblicabile" che è un aggettivo inammissibile in situazioni del tutte soggettive come queste. Tu dici di aver passato la tua piacevole ora di lettura con i disegni di Ortiz, io ti dico che l'ho apprezzata tanto anche per quei disegni (come già era accaduto per la storia di Ruju) perchè se le singole vignette non sono più quelle dei tempi migliori, l'atmosfera complessiva che Ortiz riesce a creare è sempre suggestiva e adattissima a storie del SudOvest come questa. Se ci avesse "regalato con la sua straordinaria dedizione altre venti o venticinque storie" io non me ne sarei certo lagnato, e con me probabilmente tu e tanti altri che avrebbero ritenuto il disegnatore iberico più che pubblicabile, pur con tutte le lacune della sua fase finale.

Peraltro, pur essendo conscio che il topic si riferisce solo all'ultimo Ortiz, mentre non è in discussione l'artista dei tempi migliori, mi sembra comunque questa la sede giusta per riportare la frase di Manfredi dedicata ad Ortiz nell'albo di Magico Vento Deluxe di questo mese (disegnato, da Dio, proprio dal grande Josè):

"Magico Vento è cominciato con lui. Il suo segno forte mi era sembrato perfetto per il numero 1. Disegnava a una velocit? pazzesca. Finiva un albo in tre mesi. Senza di lui non saremmo mai riusciti ad uscire puntuali in edicola. Gli devo molto. Un grande. ".

Sottoscrivo in pieno anche questo. Anche se non è paragonabile a Galep, il contributo di Ortiz a Tex e a Magico Vento è stato di indubbio valore.
Se oggi le sue tavole fossero realmente improponibili, allora probabilmente avrebbero fatto la fine di quelle di GoldenPass di Galep. Poich? così non ?, forse un po' più di rispetto per questo autore e per la fine della sua parabola sarebbe opportuno.

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Disegnava a una velocit? pazzesca. Finiva un albo in tre mesi. Senza di lui non saremmo mai riusciti ad uscire puntuali in edicola.

E questo, secondo me, è precisamente il motivo per cui Ortiz lo si è continuato a pubblicare... perchè se non c'era lui (e Diso) voglio vedere come si sarebbero mandati avanti i maxi!E questo a scapito della qualità. Poi ripeto: se paragone con Galep si deve fare, si deve fare fino in fondo! Il Galep "decadente" è durato pochi albi, mentre Ortiz, come ben ha detto Ymalpas, ha monopolizzato la testata, in una ripercussione sulla qualità grafica della serie (in senso negativo!) che Galep non ha dato.
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Ma quella della velocit? era una sua prerogativa, che ai tempi migliori non ne pregiudicava la qualità. In vecchiaia la caratteristica gli è rimasta, e se la qualità è peggiorata è stato solo per l'incedere degli anni.

Ma al di l' di questo, io ti contesto questa frase:

Il Galep "decadente" è durato pochi albi, mentre Ortiz, come ben ha detto Ymalpas, ha monopolizzato la testata, in una ripercussione sulla qualità grafica della serie (in senso negativo!) che Galep non ha dato.

Le ripercussioni in senso negativo io non ce le vedo. In questo sondaggio, solo 7 voti su 29 lo ritengono insufficiente. Questa la recensione di Ubc de Le Catene della colpa:


"Alla riuscita dell'albo contribuisce anche Josè Ortiz, con il suo consolidato segno sporco, dinamico e polveroso, adatto soprattutto ad ambientazioni come questa, in esterni, tra deserti e mesas popolate da bandoleros messicani e ribelli Apache. Certo, l'età ormai si fa sentire e il tratto non è più preciso e curato come una volta, ma le facce da galera di Ortiz rimangono tra le migliori del nutrito parco disegnatori texiano, e non v'? dubbio che una buona parte di merito della riuscita della storia sia attribuibile all'interpretazione intensa e coinvolgente del disegnatore spagnolo, che ormai è una vecchia conoscenza per i lettori della testata."

Se ci sono anche questi pareri, vuol dire che non per tutti c'è stata questa ripercussione negativa. C'è stata per te, per Ymalpas, per Cheyenne e per quelli che, come voi, non digeriscono più il suo tratto. Non dico che ciò non sia legittimo, voglio dire che la vostra percezione non necessariamente coincide con quella del resto della popolazione texiana, tra cui ve ne sono tanti che avrebbero volentieri continuato a leggere Ortiz. La decadenza di Ortiz, per molti, era ancora a livelli accettabili, quella del grande Galep non lo era proprio più, tanto che la stessa SBE, a malincuore, ha dovuto non pubblicare le sue ultime tavole...

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Ok, per te è così e per me no, mica voglio convincerti :D ps. però non citarmi le "recensioni" di Ubc, che per me valgono quanto un rotolo di carta igienica (sporca) :lol2::D

Modificato da paco ordonez
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Detto molto amichevolmente, il Paco che ha scritto l'articolo sul magazine è quello che stimo per il modo misurato con cui sa discernere e parlare di disegnatori, quello che ha scritto l'ultimo post è il Paco che ogni tanto si trasforma in "fondamentalista" che proprio non comprendo. Come fai a trasformare un complimento detto da uno sceneggiatore verso un disegnatore in un difetto proprio non riesco a concepirlo. Manfredi ha fatto riferimento ai primi periodi di Magico Vento, parlava di nr. 1, in quel periodo Ortiz disegnava ottimamente e lo faceva alla stessa velocit?. La velocit? era un surplus per lui, su cui gli sceneggiatori facevano affidamento. La stessa velocit? su cui poteva fare affidamento GLB con Galep per poter mandare in edicola Tex e in seguito la SBE con Letteri sempre su Tex. Anche per Galep e Letteri dobbiamo considerare un difetto il fatto che disegnassero velocemente? Manfredi di certo non parlava dei maxi quando ha detto quelle parole, stravolgere un affermazione prendendo la parte che interessa non mi pare molto bello.

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Io invece non riesco a capire te, West 10, e ti rispedisco indietro l'accusa di fondamentalista! E che ?, uno è fondamentalista perchè ritiene l'Ortiz degli ultimi anni impubblicabile? :rolleyes: E chiaramente Manfredi parlava dell'Ortiz di qualche anno fa, e lo faceva come complimento, ci mancherebbe. Io però dico che il motivo per cui su Tex lo si è continuato a tenere anche quando la sua qualità era scaduta è da trovarsi proprio nella sua velocit? ;)Cosa c'è di fondamentalista in questo pensiero? spiegamelo, perchè, detto molto amichevolmente anche da parte mia, nei miei confronti hai scritto un'idiozia... :D

Modificato da paco ordonez
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Ok, per te è così e per me no, mica voglio convincerti  :D

Ma neanch'io voglio convincere te.. La differenza tra me e te è che le tue affermazioni sono troppo "categoriche", parli di disegnatore impubblicabile o di risvolti negativi e della SBE che lo ha mantenuto solo per la sua velocit?, ma così è per te, non per tutti...

ps. però non citarmi le "recensioni" di Ubc, che per me valgono quanto un rotolo di carta igienica (sporca)  :lol2:  :D

Lo sapevo che mi avresti risposto così :D

Cosa c'è di fondamentalista in questo pensiero? spiegamelo, perchè, detto molto amichevolmente anche da parte mia, nei miei confronti hai scritto un'idiozia... biggrin.gif

C'è che forse la SBE lo ha mantenuto perchè gli piaceva ancora, e non solo per utilitarismo? ;) Modificato da Leo
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  • Rangers

Disegnava a una velocit? pazzesca. Finiva un albo in tre mesi. Senza di lui non saremmo mai riusciti ad uscire puntuali in edicola.

E questo, secondo me, è precisamente il motivo per cui Ortiz lo si è continuato a pubblicare... perchè se non c'era lui (e Diso) voglio vedere come si sarebbero mandati avanti i maxi!

E questo a scapito della qualità.
Poi ripeto: se paragone con Galep si deve fare, si deve fare fino in fondo! Il Galep "decadente" è durato pochi albi, mentre Ortiz, come ben ha detto Ymalpas, ha monopolizzato la testata, in una ripercussione sulla qualità grafica della serie (in senso negativo!) che Galep non ha dato.

Mah!

Permettimi però di sottolineare caro Mario, che questa è una affermazione personale dettata dai tuoi gusti, che io non condivido ma rispetto.
A me Diso e Ortiz su Tex sono sempre piaciuti, e come ho ribadito più volte non li trovo così orribili come ad esempio il recente Fernandez visto sull'ormai "famigerato" maxi Alaska!

Se poi vogliamo dire che Diso sia stato più bravo o forse più a suo agio con Mister No, quello è un altro discorso.

Ortiz era molto veloce, ma era il suo stile.
Era molto veloce anche quando era di qualità più elevata, anni più indietro all'epoca del Texone o de Gli Uomini che Uccisero Lincoln.
Non è diventato veloce in seguito, quindi non possiamo condannarlo che lo sia diventato dopo aver diminuito il suo livello di qualità.
Altrimenti con questo parametro anche i disegnatori attualmente più veloci su Tex (Dotti ad esempio) dovrebbero rallentare perchè ciò potrebbe influire sulla qualità.
Per quanto questo discorso possa sembrare contorto, a me Ortiz è sembrato di buona qualità con il passare delle storie e non l'ho mai considerato impubblicabile!
E' evidente che il calo c'è stato tra "L'Indomabile" e il suo Texone, ma quello è normale in tutti i disegnatori che diventano anziani, così come in tutti i lavori o sport!
Però sia lui che Monti, Letteri, Galep .... non mi sono dispiaciuti mai alle loro ultime, emozionanti storie!
Ripeto avrei voluto che pubblicassero Golden Pass parzialmente firmato da Galep, così come hanno pubblicato l'ultima di Monti, l'ultimo maxi di Letteri, l'ultima di Giolitti, l'ultima storia sull'almanacco di Sommer e così via! ;)

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Questo albo esce postumo e l' ho letto sapendo che era un po' speciale, perchè in altri casi (Galep, Letteri, Fusco...) dopo aver letto l' ultimo lavoro abbiamo capito che era l'ultimo. Ortiz non è nella lista dei miei preferiti, ma ognuno di noi ha i suoi preferiti. L' unico modo che la casa editrice ha per farci tutti contenti è utilizzare parecchi disegnatori, ed è quello che fa e mi sembra che sugli ultimi ingressi (Andreucci, Dotti, Bruzzo, Piccinelli, Cestaro, Frisenda) non ci siano troppi disaccordi. Anche le storie brevi servono a testare nuovi artisti. Personalmente quando giudico una storia i disegni non incidono nel mio giudizio, però se mi piacciono ricordo l'autore e spero di rivederlo.

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Permettimi però di sottolineare caro Mario, che questa è una affermazione personale dettata dai tuoi gusti, che io non condivido ma rispetto.

Riconoscete tutti che l'ultimo Ortiz ha mostrato un evidente calo qualitativo? Sono un po' i gusti di tutti. 7 lettori su 29 del forum lo reputano nel sondaggio autore non pubblicabile, cioè il 25 % di chi compra l'albo. Modesta percentuale, vero Leo ?
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  • Collaboratori

Questo albo esce postumo e l' ho letto sapendo che era un po' speciale...

Guarda che con Ortiz non abbiamo ancora finito, ci sono almeno 180 tavole del maxi ancora da pubblicare, cioè praticamente un'altra storia intera. Che spero non venga mai pubblicata.
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Mi spiego, quando ho preso "L'indomabile", avendo letto in anteprima le notizie riguardante i problemi di salute di Ortiz, che purtroppo lo hanno portato alla morte, io mi aspettavo dei disegni molto peggiori, invece durante la lettura non ho avuto quel senso di fastidio che si ha quando si trovano delle vignette veramente fatte male.

Ho appena finio di leggere "L'Indomabile".... e devo dire che concordo con quanto hai detto, si st? parlando di questi disegni come se fossero inguardabili, ma tanto non è affatto. Sicuramente preferisco le storie disegnate da Ortiz anche nel suo periodo così negativo dal lato qualitativo, che per riprendere l'esempio quell'obbrobrio vero che è stato il Maxi "Alaska", disegnato da Lito e la sua banda. Quella sè che è stata una vera mancanza della casa verso i lettori. Quella sè che è impubblicabile, ma che è stata messa in edicola comunque. Stiamo sbagliando obbettivo.... come dicevo qualche post f?, prefrisco anche l'Ortiz degli ultimi tempi che la caratterizzazione che uno come Font ad esempio d' al nostro ranger.
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Se mettiamo a confronto Ortiz con uno degli autori più veloci della scuderia texiana, ovvero Ticci , abbiamo più o meno questo risultato:ORTIZ = 1480 pagine pubblicate dal 2009 al 2015 ( dico 2015 come possibile anno di pubblicazione, considerando che il maxi di 180 tavole è comunque già terminato ). TICCI = 770 pagine pubblicate dal 2008 al 2013. Praticamente il doppio di tavole prodotte da Ortiz rispetto a Ticci che evidentemente, da un punto di vista professionale, ha il torto di essere lento, peraltro è assai meno criticato dai fondamentalisti.

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Permettimi però di sottolineare caro Mario, che questa è una affermazione personale dettata dai tuoi gusti, che io non condivido ma rispetto.

Riconoscete tutti che l'ultimo Ortiz ha mostrato un evidente calo qualitativo? Sono un po' i gusti di tutti. 7 lettori su 29 del forum lo reputano nel sondaggio autore non pubblicabile, cioè il 25 % di chi compra l'albo. Modesta percentuale, vero Leo è
Non è affatto modesta, Ym (anzi...) però quando tu lo definisci impubblicabile usi un'espressione "totalitaria", mentre il 75% dei partecipanti a questo topic non la pensa così...


Guarda che con Ortiz non abbiamo ancora finito, ci sono almeno 180 tavole del maxi ancora da pubblicare, cioè praticamente un'altra storia intera. Che spero non venga mai pubblicata.

Io spero di sè ;)
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