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TWF - Tex Willer Forum

Il Vecchio Tex Di G.l. Bonelli S'? Perso Per Strada


ymalpas
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"L'eroe che ero e l'uomo che sono"... era l'altro possibile titolo alternativo di questa discussione, che ho scartato alla fine, perchè rischiavo di creare l'ennesimo doppione sullla "tradizione" e la "modernit?" che tanto successo ha avuto in passato, ma che esula dalle mie intenzioni. Tante volte mi capita, rileggendo i vecchi Tex, di imbattermi in situazioni tipiche, frasi o situazioni, che oggi sarebbero letteralmente improponibili. Per diverse ragioni che vanno dalla correttezza politica ad un progressivo snaturamento dello spirito che albergava nell'eroe bonelliano. Sono piccoli frammenti di un passato ormai sepolto che aiutano a capire quanto di quell'aurea mitica è andato perduto col passaggio del personaggio nelle mani di altri soggettisti e sceneggiatori. Con questa discussione vorrei, poco a poco, raccogliere e riproporre delle scene che aiutano a capire perchè le vecchie storie, anche quelle meno riuscite, hanno un sapore diverso. Uno dei motivi, se non il principale, è proprio quel Tex che non riconosciamo più nelle storie oggi in edicola e che sembrerebbe essersi davvero perso per strada.

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Dalla storia "Canyon Diablo"....


Il signor Clebber, il "padrone" dell'amena cittadina che d' il titolo alla storia, sorta in prossimit? dei binari di una linea ferroviaria ancora in costruzione che dovrebbe collegarla a Flagstaff, si trova nell'ufficio dello sceriffo, ovvero Tex che ne veste, per una volta, gli inediti panni. Assistiamo a un tentativo di corruzione: Clebber è ancora convinto di poter trovare un accordo col ranger, senza rendersi conto che quest'ultimo è in città per ripulirla da cima a fondo. Constatata l'impossibilità di comprare con un pugno di dollari lo sceriffo, Clebber abbandona l'ufficio in mano modo, come si addice alla sua natura arrogante e prepotente. Fin qui nulla di straordinario, se non il fatto che il furfante, uscendo, sbatte violentemente la porta in faccia a Tex! Quel che ne segue, è illustrato dalle due seguenti vignette:


Immagine postata



Clebber è costretto a buttarsi faccia a terra per evitare la grandinata di proiettili che piovono fuori dalla finestra. E a Carson che sopraggiunge di l' a poco, un Tex sornione spiega le ragioni della prodezza, che sembrava dettata da impulsivit? e spavalderia!


Immagine postata



Non è un Tex riflessivo, lo stesso Clebber rialzandosi dice: "A momenti mi faceva saltare la testa, quel brutto serpente!".

Già, quel "brutto serpente" non è forse uno degli aspetti caratteriali che latitano dalla serie o si sono persi per strada in questi ultimi trent'anni?

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Se si e' perso qualcosa per strada?

La risposta non puo' essere che affermativa!

Sono tante le caratteristiche del Tex di G. L. Bonelli smarrite nel corso degli anni. Oggi non c'e' quasi piu' il Tex gradasso, impulsivo e soprattutto con una pazienza pari a zero. Erano tutti quegli aspetti che me lo hanno fatto amare sin dalla tenera eta'.

Ora come ora mi vengono in mente quelle tante scene dove il nostro eroe, malgrado davanti al colonnello di un forte non si faceva problemi nel picchiare il farabutto di turno. Come nello splendido "Il messaggio dei Dakotas" nella vignetta sottostante:


Immagine postata



Quello era un Tex immenso, colossale.

Bello anche il commento di Carson:"Lo sanno tutti che Tex Willer ha poca pazienza e se gliela fai pedere finisci per rimetterci mezza dentiera".

Da oscar del fumetto.

Oggi un Tex cosi' si vede molto di rado. Oggigiorno il ranger e' diventato piu' riflessivo e' sempre meno manesco.

Per esempio, nella storia dei "Buffalo Soldiers", quanto avrei voluto che quell'arrogante del colonnello Radcliffe venisse picchiato da Tex e fatto volare tra le mura della sua camera. Non e' successo.

Non so se quel Tex pura dinamite degli anni '70 lo avrebbe fatto, ma rimane sempre il desiderio di rivederlo in scene come quelle.

Mi rendo conto anche che il personaggio forse ha subito un processo di crescita e che certe "scenate" che offriva in passato non puo' piu' riproporle. Non dimentichiamo che Tex adesso si avvicina alla soglia dei cinquanta e quindi dovrebbe essere un uomo piu' maturo e piu' diplomatico. Forse e' giusto cosi'.

Speriamo che con l'avanzare dell'eta' non cambi anche i suoi gusti per quanto riguarda il cibo. Non vorrei che un giorno entri in un ristorante di Tucson insieme al suo fido Carson e ordini del pesce.



Lasciateci almeno le bistecche!!! :D

Modificato da Anthony Steffen
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Come non concordare con questo punto di vista?Io non sono in grado di scannerizzare vignette, ma non ci vuole molto a valutare l'abisso tra il Tex di oggi e quello che sparava pugni e proiettili, che infilava fiammiferi tra le dita dei piedi, che ad una parola o uno sguardo di troppo faceva ingoiare i denti e ripuliva il saloon con il malcapitato ridotto ad uno straccio, che incombeva in ogni vignetta e non aveva mai un dubbio sul da farsi. Un cambiamento in questo Tex l'ho visto ad esempio in "El Muerto", quando Tiger si aspetta che Tex parta a testa basta per vendicarlo (e anzi, lo teme perchè sa che è una trappola) e Tex comincia a farfugliare di legalit? e "magari è una trappola" (appunto, ma guarda che intuito formidabile! <_< ). Peccato che ne "I prigionieri del deserto" (nn. 139-141) Tex abbia posto l'assedio a un villaggio a suon di frecce incendiarie. O in "Corte marziale", quando racconta di aver praticamente abbandonato al suo destino l'indiano Nathay perchè non se la sentiva di sparare ai soldati. E dov'era il Tex che in Guerriglia metteva a mal partito la cavalleria USA senza bisogno di tirare un colpo'

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Sicuramente tutti quelli citati sono aspetti di Tex che hanno contribuito a far appassionare moltissimi lettori (anche me dopotutto), e certamente negli ultimi tempi si sente un p? la mancanza del Tex un p? spaccone e spavaldo!Credo anch'io che gli autori attualmente al lavoro sulla serie dovrebbero cercare di riportare un p? di questi elementi nelle loro storie: forse con il passare del tempo li si è un p? persi per strada, però credo che lo sforzo per restituirci questo Tex non sia qualcosa di impossibile!

Mi rendo conto anche che il personaggio forse ha subito un processo di crescita e che certe "scenate" che offriva in passato non puo' piu' riproporle. Non dimentichiamo che Tex adesso si avvicina alla soglia dei cinquanta e quindi dovrebbe essere un uomo piu' maturo e piu' diplomatico. Forse e' giusto cosi'.

Questa potrebbe essere una motivazione plausibile, però spero proprio che tutto ciò non sia successo perchè Tex si sta avvicinando alla pensione, ma semplicemente perchè GLB ha sempre scritto Tex così e gli autori di oggi hanno stili diversi, perchè altrimenti la situazione non può far altro che peggiorare!
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Se il Tex spaccone, arrogante, prepotente, impunito, padreterno, si è via via perso per strada non mi lamento di certo, già non lo reggevo più tanto trent?anni fa, figuriamoci ora. Mi ricordo sempre in Tucson, Tex fa volare un componente del ring dalla finestra, questo cade dal primo piano e si rompe l'osso del collo: ecco, io lo avrei messo in galera e avrei buttato via la chiave. Lo rileggessi oggi forse cambierei idea, ma quest?impressione fortissima ormai trentennale testimonia che quelle caratteristiche l' m?interessavano e m?interessano poco. Certo, qualche volta un Tex più manesco ci starebbe bene, ma senza quell'aria di onnipotenza che c'è in troppe storie. Lo so che tutti vorrebbero che il generale di turno, se stronzo, fosse sbatacchiato di qua e di l', ma è anche l'ora di capire che ci sono autorit? contro le quali anche Tex non può nulla, tranne scontare le conseguenze delle sue azioni che non potranno sempre andargli di lusso. E anche quel Tex che agisce senza mai avere un dubbio, dove le questioni sono sostanzialmente manichee, bianco o nero, bene o male, io un po' lo trasformerei. Se questo si discosta, e non di poco, dai sacri canoni glbonelliani, pazienza. E anche il Tex che non ha mai una donna, io un po' lo trasformerei. E anche il Tex che non mostra quasi mai i propri sentimenti, io un po' lo trasformerei. Già m?immagino l'effetto: crollo delle vendite e dei lettori, la testata chiude. Recupererei invece fortemente dall'archetipo bonelliano il linguaggio, tagliente, sprezzante, aggressivo, al fulmicotone, darebbe una grinta eccezionale che sarebbe bello rivedere.

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L'opinione di Jack è condivisibile, secondo me l'ideale sarebbe ovviamente non riproporre un Tex tale e quale a quello di qualche decennio fa, ma creare un mix di elementi caratteristici ed elementi "nuovi". Però Jack, non mi ricordo di averti mai sentito parlar bene di qualcosa! :indianovestito:

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Come non concordare sul fatto che del Tex di GLB non vi è quasi più traccia!Era un Tex sicuro di sè, spaccone, arrogante, sbrigativo anche se volete, ma dannatamente efficace. Quante volte avremmo voluto essere al suo posto quando "pestava" il cattivo di turno? Quante vote vorremmo aver usato i "suoi metodi" nella nostra vita normale e non potevamo ovviamente farlo? Almeno c'era Tex che ci dava qualche soddisfazione!!!! Adesso, tranne rare eccezioni, viviamo le avventure di un uomo troppo riflessivo, a volte malinconico e spesso privo del brio e dell'iniziativa proprie del Tex creato da pap? Bonelli.

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Boh? :D Questa discussione mi sta facendo pensare che, evidentemente, sono un lettore così sempliciotto che mi basta vedere una camicia gialla e un foulard nero per dire, tutto contento:"Questo è Tex!" haha Innanzitutto, credo che generalizzare sia sbagliato:in "Documento d'accusa" il maggiore farriman Tex lo scazzotta due volte;ne "I ribelli di Cuba" Tex spiana la colt davanti al soldatino e spara cazzotti senza problemi;in "Lo sceriffo indiano" non fa in tempo ad entrare nel saloon che subito un poveraccio svolazza dalla finestra, stessa sorte toccata al tenentino bastardo di "Patagonia"... Credo anche che non ci sia stato, da parte degli autori, la volont? precisa e conseguita sistematicamente di modificare il personaggio. Il fatto è che, anche per migliorare la qualità delle storie e renderle più originali,Tex viene messo di fronte a situazioni difficili, spesso impossibili, difficilmente risolvibili con gli sganassoni:se Tex, con un paese intero in ostaggio, avesse pestato alla sua maniera il capitano West, sarebbe stato un irresponsabile;se avesse scazzottato il colonnello di "Buffalo soldier", la cosa sarebbe stata scontata, banale e ripetitiva. Il Tex attuale è molto più realistico;lo è perchè se non lo fosse, se mantenesse ancora l'ingenuità dei vecchi tempi, forse chiuderebbe bottega. Quindi credo che il cazzotto al senatore Johnson in "Sioux" sarà difficile rivederlo. Ma io credo che l'essenza di Tex, di un personaggio tridimensionale e ormai sfaccettato come è Tex, vada oltre il cazzotto al tenentino di turno. Come dicevo, per me il Tex di "La mano del morto" è il vero Tex, anche se è meno impulsivo e ride poco.

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Boh? :D Questa discussione mi sta facendo pensare che, evidentemente, sono un lettore così sempliciotto che mi basta vedere una camicia gialla e un foulard nero per dire, tutto contento:"Questo è Tex!" haha Innanzitutto, credo che generalizzare sia sbagliato:in "Documento d'accusa" il maggiore farriman Tex lo scazzotta due volte;ne "I ribelli di Cuba" Tex spiana la colt davanti al soldatino e spara cazzotti senza problemi;in "Lo sceriffo indiano" non fa in tempo ad entrare nel saloon che subito un poveraccio svolazza dalla finestra, stessa sorte toccata al tenentino bastardo di "Patagonia"... Credo anche che non ci sia stato, da parte degli autori, la volont? precisa e conseguita sistematicamente di modificare il personaggio. Il fatto è che, anche per migliorare la qualità delle storie e renderle più originali,Tex viene messo di fronte a situazioni difficili, spesso impossibili, difficilmente risolvibili con gli sganassoni:se Tex, con un paese intero in ostaggio, avesse pestato alla sua maniera il capitano West, sarebbe stato un irresponsabile;se avesse scazzottato il colonnello di "Buffalo soldier", la cosa sarebbe stata scontata, banale e ripetitiva. Il Tex attuale è molto più realistico;lo è perchè se non lo fosse, se mantenesse ancora l'ingenuità dei vecchi tempi, forse chiuderebbe bottega. Quindi credo che il cazzotto al senatore Johnson in "Sioux" sarà difficile rivederlo. Ma io credo che l'essenza di Tex, di un personaggio tridimensionale e ormai sfaccettato come è Tex, vada oltre il cazzotto al tenentino di turno. Come dicevo, per me il Tex di "La mano del morto" è il vero Tex, anche se è meno impulsivo e ride poco.

Che devo dire? Paco ha espresso quello che stavo per scrivere io... In particolare quoto per intero il secondo paragrafo. Quelle scene ci sono, nelle storie più recenti! Ve le siete già dimenticate?Difficile accontentare lettori con una memoria così breve (o dei pregiudizi così radicati! haha )!In quanto al resto, grazie, Paco per aver espresso il problema attuale dello sceneggiatore texiano. In storie come quelle dei Buffalo Soldiers (o in Missouri) Tex non avrebbe potuto agire come vorreste voi, IN QUEI MOMENTI, perchè altrimenti si sarebbe comportato da idiota e da irresponsabile, e le conseguenze sarebbero state di buttare alle ortiche ogni possibilità di risolvere la situazione a suo favore! Sono certo che IN QUEI CASI anche GL Bonelli l'avrebbe fatto agire come dico io, perchè le scene AVULSE DAL CONTESTO non si possono paragonare e neppure il suo Tex distribuiva cazzotti senza criterio. Lo faceva CON criterio! Se non ci arrivate... Mah! Lo dico con precipitare di braccia:::: :P Borden
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Che devo dire? Paco ha espresso quello che stavo per scrivere io... In particolare quoto per intero il secondo paragrafo. Quelle scene ci sono, nelle storie più recenti! Ve le siete già dimenticate?

E come dimenticarle, visto che Tex che risponde al tenentino "Hai le piume? Sei forse un gallinaccioè" è stata l'unica cosa per me positiva nelle 224 pagine di noia e proclami roboanti su libertà e schiavit? che costituiscono il texone? L', diamine, ho veramente goduto! Anche se il tuo Tex meno ironico non è mai stato un problema, non nego che ogni tanto vedere un frammento della giovanile irruenza mi faccia piacere. Abilissimo è stato secondo me Manfredi a inserire ne "La grande sete" una piccola riflessione su ciò.

E dov'? il Tex che in Guerriglia metteva a mal partito la cavalleria USA senza bisogno di tirare un colpo'

La risposta mi sembra semplice: va in vacanza in Sud America e a Cuba a sterminare orde di soldatini, vili e mostruosi servi di quei cattivacci reazionari al governo. Per i ribelli di Rayado la storia è diversa: la colpa è del loro capo, dunque non devono essere toccati :rolleyes:. Modificato da virgin
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E dov'? il Tex che in Guerriglia metteva a mal partito la cavalleria USA senza bisogno di tirare un colpo'

La risposta mi sembra semplice: va in vacanza in Sud America e a Cuba a sterminare orde di soldatini, vili e mostruosi servi di quei cattivacci reazionari al governo. Per i ribelli di Rayado la storia è diversa: la colpa è del loro capo, dunque non devono essere toccati :rolleyes:.
A parte il fatto che tex ne fa fuori almeno un paio, dei ribelli di Rayado... Ma fammi capire,Virgin:secondo te nemmeno il Tex (quello di "Patagonia") che si mette dalla parte degli oppressi e combatte al loro fianco a rischio della vita è il vero Tex? Modificato da paco ordonez
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Che devo dire? Paco ha espresso quello che stavo per scrivere io... In particolare quoto per intero il secondo paragrafo. Quelle scene ci sono, nelle storie più recenti! Ve le siete già dimenticate?

E come dimenticarle, visto che Tex che risponde al tenentino "Hai le piume? Sei forse un gallinaccioè" è stata l'unica cosa per me positiva nelle 224 pagine di noia e proclami roboanti su libertà e schiavit? che costituiscono il texone? L', diamine, ho veramente goduto! Anche se il tuo Tex meno ironico non è mai stato un problema, non nego che ogni tanto vedere un frammento della giovanile irruenza mi faccia piacere. Abilissimo è stato secondo me Manfredi a inserire ne "La grande sete" una piccola riflessione su ciò.

E dov'? il Tex che in Guerriglia metteva a mal partito la cavalleria USA senza bisogno di tirare un colpo'

La risposta mi sembra semplice: va in vacanza in Sud America e a Cuba a sterminare orde di soldatini, vili e mostruosi servi di quei cattivacci reazionari al governo. Per i ribelli di Rayado la storia è diversa: la colpa è del loro capo, dunque non devono essere toccati :rolleyes:.
Ma allora? Deve essere violento o non far male a nessuno?? Mettetevi d'accordo! haha Borden
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Vedi, Borden, non è possibile pensare di accontentare tutti i lettori ;)Meglio farsene una ragione e continuare a scrivere storie belle e coinvolgenti, magari con la sola attenzione di "rilassare" un po' le atmosfere dense e intricate che tanto bene riesci a rendere, con qualche "momento texiano" (ne abbiamo discusso in altri tempi e in altre sedi, se ricordi :) ). Se si entra nella pericolosa spirale di voler accontentare tutti, si creano poi dei "mostri" in cui dovrebbe essere prevista la scena del cazzotto, quella della bistecca, quella del "vecchio cammello"..... non sarebbero più storie di Tex, ma mutazioni genetiche delle opere bonelliane, e diverrebbero - come tali - del tutto artificiali!

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Mettetevi d'accordo!

Il punto è proprio questo, borden. Il fatto è che noi lettori di Tex, oltre a essere tra i più pippaioli, siamo anche tra i più numerosi:250000 teste diverse!Diverse per età, sesso, orientamenti politici e sessuali... ognuno, giustamente (forse) , con la sua idea definitiva di "vero Tex". Il povero sceneggiatore texiano (che io immagino sempre più come un complessato coi complessi di persecuzione haha :P haha ) si trova così al centro di tante aspettative diverse, impossibili da accontentare tutte sempre.
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Mettetevi d'accordo!

Il punto è proprio questo, borden. Il fatto è che noi lettori di Tex, oltre a essere tra i più pippaioli, siamo anche tra i più numerosi:250000 teste diverse!Diverse per età, sesso, orientamenti politici e sessuali... ognuno, giustamente (forse) , con la sua idea definitiva di "vero Tex". Il povero sceneggiatore texiano (che io immagino sempre più come un complessato coi complessi di persecuzione haha :P haha ) si trova così al centro di tante aspettative diverse, impossibili da accontentare tutte sempre.
E o dici a me? Guarda che io lo so benissimo. Sono alcuni dei tuoi soci, l', che non lo capiscono! ;) I miei interventi non sono dettati da frustrazione o senso di persecuzione, ma dal fatto che non riesco a restare indifferente quando vengono ignorati la logica e il buonsenso! Ho l'ingenua convinzione che una discussione deve essere posta su dati di fatto ed elementi RAZIONALI, non sugli umori o "moods"... Altrimenti ognuno dice ciò che vuole e si rimane sempre al palo! ^_^ Borden
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E dov'? il Tex che in Guerriglia metteva a mal partito la cavalleria USA senza bisogno di tirare un colpo'

Ma allora? Deve essere violento o non far male a nessuno?? Mettetevi d'accordo! haha Borden
Veramente, Borden, il mio richiamo a quel Tex capace di dare scacco alle forze armate degli Stati Uniti senza fare "pum" era in antitesi all'altro Tex, quello di Corte Marziale, che lascia catturare un uomo solo perchè non se la sente di sparare ai soldati. Anni prima ci aveva dimostrato che di sparare non c'era bisogno. La verità è che, giustamente, ogni sceneggiatore apporta del suo proprio come ogni disegnatore; così come non possiamo pretendere che tutti disegnino come Galep, il creatore grafico originale, non ci aspettiamo che tutti vedano Tex come lo vedeva "pap?" Gianluigi. Io apprezzo in generale il lavoro di tutti gli sceneggiatori, possono esserci anche storie che non mi piacciono troppo ma accadeva anche con GLB. E naturalmente ci sono episodi o scene come quella citata del gallinaccio, che mi fa riconciliare con il mio Ranger preferito haha Certo, preferirei un minore lavoro "psicologico" su Tex. Non mi interessa troppo un'analisi della personalit? e dei sentimenti, preferisco l'immediatezza dell'azione, a costo di sacrificare la precisione storica a un tantino di ingenuità. Mi rendo conto, comunque, che nel vasto panorama dei lettori texiani c'è anche chi ama quell'altro aspetto, ed è giusto che tutti vengano accontentati. :)
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Il mio intento aprendo questo topic, lo ribadisco, è solo quello di presentare situazioni del passato che nelle storie attuali non trovano più spazio. Punto e basta. Come temevo però ne è nata l'ennesima discussione che mette sotto esame le storie odierne, senza fermarsi cioè a quelle del passato. Comunque di logica e buonsenso, visto che ne parli Borden, il tex del passato non sempre ne aveva una dose sufficiente. Carson che corrompe il direttore di un carcere di massima sicurezza o il Tex che prima di svignarsela, apre la gabbia degli altri detenuti, non semplici vittime della giustizia, ma ergastolani condannati ai lavori forzati. Quando vedo il Tex "sbirro" di certe storie come "I fucili di Shannon" o "Corte marziale" che esita e si tira indietro ( ma forse, se cerco meglio, trovo qualcosa anche in qualche tua storia ) sei proprio sicuro che si tratti di "umori" e non di legittime aspettative ?

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Vedere, a proposito di quanto dice Ymalpas, il Tex del maxi "Il veleno del cobra", che sconfigge i cinesi non a cazzotti o a sparatorie, ma con... centinaia di pagine di chiacchiere!!! :mellow:Si veda anche i pestaggi di cinesi nelle vecchie storie di GLB, per correttezza politica del tutto eliminati, così come i simpaticissimi e per niente razzisti epiteti "muso giallo" e "limoncino". Se Tex non uccide nessun cinese in 338 pagine di Maxi, non si tratta di un semplice caso... E non venitemi a dire che ai giorni d'oggi una storia come "Quartiere cinese" non sarebbe proponibile e non sarebbe accettata dai lettori. :rolleyes:

Modificato da virgin
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A proposito del filone "cose che non si vedono più", aggiungerei anche il Tex che nei primi numeri corteggiava galantemente le donne di saloon. Tanto per fare uno degli esempi più famosi, con la bellissima Cora Gray si vede un Tex tutt'altro che insensibile al fascino femminile, anzi, si vede benissimo che la fanciulla è di suo gradimento, nonostante la censura dell'epoca.

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Tanto per fare uno degli esempi più famosi, con la bellissima Cora Gray si vede un Tex tutt'altro che insensibile al fascino femminile, anzi, si vede benissimo che la fanciulla è di suo gradimento, nonostante la censura dell'epoca.

Si ma non vale, ancora non aveva conosciuto Lilyth! Piuttosto, fianco a fianco con due bellissime come Tesah e Lupe non tradisce nessuna emozione. Comunque tutte loro fanno parte di quel passato che non ritorner?, non è vero Borden ?
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Se Tex non uccide nessun cinese in 338 pagine di Maxi, non si tratta di un semplice caso...

Io invece continuo a credere che prendere una brutta storia di un autore in declino e farne il paradigma del Tex attuale sia sbagliato."I ribelli di Cuba", per esempio, non è proprio politically corret, dato che il nostro se la prende con due culti religiosi diversi, e spara e malmena un bel p? di neri. Il finale di "Sangue in paradiso", in quel suo avvicinare la religione al fanatismo,? religiosamente scorretto. E che dire di "La grande sete", una delle storie più politiche e di parte mai apparse su Tex?
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Io invece continuo a credere che prendere una brutta storia di un autore in declino e farne il paradigma del Tex attuale sia sbagliato.

Sinceramente, "Il veleno del cobra" era noiosa, ma non la definirei proprio "orrenda". Come ogni altra storia, ha comunque un messaggio da trasmettere e parla del clima in cui è stata scritta.

"I ribelli di Cuba", per esempio, non è proprio politically corret, dato che il nostro se la prende con due culti religiosi diversi, e spara e malmena un bel p? di neri.

Alcune delle ultime storie di borden sono stucchevolmente corrette sotto il profilo politico: lo è anche l'ultimo texone, con tutti i suoi discorsi sulla schiavit?, col riccone che si redime e il ribelle che si mette a piangere. Un paio di negretti ammazzati passano in secondo piano rispetto al resto, e sinceramente per me non fa una grande differenza: non sono mica un fanatico che vuole vedere le minoranze brutalizzate.

E che dire di "La grande sete", una delle storie più politiche e di parte mai apparse su Tex?

A me non lo sembrava così tanto. I ricchi disonesti esistono, e Tex lo dice da più di sessant'anni. Molto più politico mi sembrava D'Antonio, che come cattivo della storia mette un nano pavido col cognome composto da dieci lettere che comincia con la B... che caso! Il cognome, poi, è tipicamente ebreo, e la ciliegina è fatta! Un po' di antisemitismo su Tex mancava, giusto...

Il finale di "Sangue in paradiso", in quel suo avvicinare la religione al fanatismo,? religiosamente scorretto.

Il fanatismo fa parte di ogni fenomeno religioso. La storia non è scorretta poich? al fanatismo di Elias viene contrapposta la religiosit? sana e ragionevole di Marcus. Almeno, io la vedo così, Paco! :indianovestito: Modificato da virgin
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Si ma non vale, ancora non aveva conosciuto Lilyth!

Be', questo mi sembrava sottinteso! Nessuno, ed io per primo, vorrebbe Tex corteggiare di nuovo una donna. Ma pensavo valesse, perchè col matrimonio e la vedovanza, è poi un aspetto che (giustamente) si è perso per strada.
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Allora, tra il dire "brutta" e "orrenda" c'è molta differenza, credo... e io ho detto "brutta" :trapper: Hai fatto l'esempio del politicante di D'Antonio.... e che dire di Lansdale, che si tinge i capelli e si incazza se qualcuno gli ricorda l'età?... non ti ricorda qualcuno??E a parte questo,"La grande sete" è una storia che parla di un problema attuale, una questione che è anche scontro politico."La grande sete" prende posizione, in maniera chiara. Quindi, anche in maniera non voluta,"La grande sete" è una storia schierata(insomma, l'ultimo discorso di Tex è chiarissimo in merito). Dopodich?, io mi chiedo:"I ribelli di Cuba" come doveva finire, se non in quel modo?La redenzione di Serrano non era forse nell'aria?

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