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TWF - Tex Willer Forum

[556/557] Morte Nella Nebbia


Mister P
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Letto anche il secondo albo... Storia che malgrado sia estremamente bella rispetto alle ultime uscite in edicola, perde con l'ennesimo spreco d'un personaggio che poteva esser usato meglio (parlo logicamente del giovane amico di Kit Willer in primis, ma anche del cacciatore di taglie)? triste veder come si riservi ad entrambi i sopracitati una rapida morte così come anche un po' "polla" in un caso... il bounty che si dimostra più volte così sagace che si lascia fregare senza aver nemmeno la possibilità di fare una minima reazione?Carina la comparsa di Kit Carson nel finale, anche se poteva esser utilizzato per aprire una nuova avventura (a mio modesto parere, offrire storie "continuate" ogni tanto non sarebbe nemmeno male). In ogni caso, mi è piaciuta!Aspetter? di veder la prossima storia ;)

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  • co fondatore

Una fine molto nolittiana (chi conosce il periodo d'oro di Zagor sa a cosa mi riferisco, pur nelle sue differenze).

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  • 3 settimane dopo...

Bellissima storia con tutti i pregi e i difetti Boselliani. I pregi: bei personaggi, bella ambientazione, grande atmosfera, la presenza e il costante impiego dei 4 pards, la presenza di Tex "Aquila della Notte", tutti argomenti e situazioni da "vero texiano". I difetti: troppa carne al fuoco, in due albi sembra "compressa". Per quanto riguarda la morte di Bronco, è stata una scelta sofferta ma giusta: altri ritorni avrebbero potuto "imborghesirlo" e rovinare l'immagine di uno dei migliori comprimari del "dopo Bonelli"!

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Ben arrivato "Peste"! :trapper: Mi piace la tua analisi sulla fine di Bronco, anche se non la condivido pienamente, per il semplice fatto che non farlo morire non significava farlo tornare spesso. Se invece con il termine "imborghesirlo" intendevi dire che rischiavamo di vederlo sempre più in una cittadina, non lo sè... è sempre stato presentato (seppur l'abbiamo visto pochissimo) come uno al quale piace la natura e la libertà.

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  • co fondatore

Benvenuto Peste! Non concordo molto colla storia dell'imborghesimento, però il rischio che hai prospettato alla fine avrebbe potuto rivelarsi esatto.

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  • 9 mesi dopo...
  • Collaboratori

Immagine postata


- A volte non conviene fare gli eroi! Mio fratello Jim mor? da eroe? e io non voglio finire come lui!...
- Ma per me hai corso un grosso rischio!
- Ci mancherebbe altro! Tu sei il mio migliore amico!

Pagina cinquantanove. Bronco Lane ha appena salvato Kit Willer con una mossa temeraria ed eroica, senza troppo riflettere sull'azzardo commesso. Langdon ha il fucile in mano e la sua corsa verso la salvezza si arrester? infatti un attimo dopo.

Ho ripreso questa frase perchè mi sembra la più emblematica della storia, una di quelle capaci di donare il dovuto spessore a un personaggio. L'aspettavo con ansia da Boselli. Bronco Lane muore innocente, per un fatto non commesso, purificato dal suo stesso sacrificio per gli errori del passato.

? il destino comune degli uomini braccati dalla legge, anche se questa è rappresentata da personaggi sanguinari come lo sceriffo di Angel Rock.

? l'ennesimo amico che si spegne tra le braccia di Kit Willer. Una lista nera veramente interminabile.

E' un cerchio che si chiude. Le ultime immagini, quelle che ci mostrano la caccia del puma e il nascere di una nuova amicizia tra Piccolo Falco e Nehdi, ci illustrano comunque anche il rinnovamento dei cicli della vita.

Non per essere pessimista, ma se dicessi... corone di fiori anche per il piccolo cacciatore navajo? Visti i precedenti, la cosa non mi sorprenderebbe più di tanto 8)



Qualche ( criticabile ) chiave di lettura?


Nehdi e Bronco Lane
Le prove di iniziazione che fanno di Nehdi un vero guerriero, capace di fronteggiare un' imponente aquila e di resistere alle più dolorose torture, prefigurano la morte di Bronco Lane sin dalla prima pagina. L'esile filo dell'amicizia non deve interrompersi. Boselli si preoccupa cioè di rigenerare i legami della fratellanza creando dal niente la figura del giovane navajo, che apre la storia con prove di bravura e coraggio e la chiude sostituendosi idealmente a Bronco Lane, dando così al lettore un'idea di continuit?, che rende più ammissibile il sacrificio dell'amico.

Il tema del viaggio.
Per una Morte nella nebbia così densa di avvenimenti, duecentoventi tavole sono effettivamente scarse, specialmente se teniamo conto dell'eccessiva dilatazione spaziale e temporale che assume la storia. Viaggio o odissea, stupisce il numero delle ambientazioni ( non è la prima volta per Boselli, basti pensare al suo texone ). Per questo motivo tutto sembra svolgersi sul piano del sogno piuttosto che della realtà vissuta. Servirebbe un maggiore dosaggio.

Quemado
Ai confini del deserto, la paradisiaca oasi di Quemado ricorda non poco la Heaven ( Helltown ) di Jack Thunder l'implacabile. Boselli gioca anche sul nome della città, come è stato già fatto notare in qualche post precedente. D'j? vu!

Immagine postata


Langdon
Un altro punto di contatto con quella storica avventura è rintracciabile nella figura dello sceriffo Langdon, un furfante dalla psicologia spicciola, non troppo dissimile per malvagit? e crudeltà, dal già citato Jack Thunder. Fanatico integralista è Boselli non insiste troppo su questo atout, preoccupandosi in maniera per molti versi sommaria di insanguinare la pista. La violenza ( gratuita ) che questo antagonista degenerato riesce a sprigionare, alimenta la storia, ma, tutto sommato, fa perdere anche la scommessa con i lettori.

L'ultima parte dopo la fuga di Langdon da Quemado è quasi tutta da dimenticare e neanche la scena del duello riesce a sopperire a certe sbavature. Se come si racconta Sergio Bonelli ha messo un veto sul ritorno di Jack Thunder, difficile ammettere che abbia lasciato anche solo una chance a Langdon. E Boselli sembra smarrirsi proprio nelle pagine finali, quando dovendo dargli una morte, non sa bene come districarsi.

La morte di Langdon è fiacca.

Molti lo avrebbero visto appeso a una solida corda insaponata, una morte però fuori dai canoni della tradizione. Il caso più eclatante che io ricordi è lo straordinario finale di Gli eroi di Devil Pass, con l'umiliante castigo inflitto da Tex a Cane Giallo. Nizzi si è servito talvolta dello stesso stratagemma degradando ad esempio qualche borioso ufficiale. Certo trovare il meritato castigo per lo sceriffo dello Utah non sarebbe stato oggettivamente facile, ma una carta da giocare pur restava a Boselli, ed era quello di farlo morire suicida. Non so se è gia stato detto.

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  • 2 settimane dopo...

Boselli a mio parere è stato bravo a far fiorire la coppia Kit-Bronco (che sotto molto aspetti comportamentali è simile alla Tex-Carson) in questa storia Kit willer si trova ad affrontare tutta una serie di episodi che lo legano molto alle vicende del padre... se solo guardiamo come doma il cavallo o anche il fatto che ha ragione, ma diventa un fuorilegge e poi l' accoppiamento con Bronco..(l' unica nota che lo differenzia è che gli amici "maggiori" di Tex.. i vari Jim,Pat,Gros.... non muoiono in modo così "semplice" anzi..... ma questo sembra una prerogativa del giovane willer) Per tutta la storia si sono intervallati i sentimenti di tex e dei due pards tra realtà e sogno, la scelta di seguire un presagio..... cosa alquanto insolita vista la diffidenza cronica di tex..... kit willer forse è vero guarda tanto a quel fenomeno che è il padre, ma solo nei momenti di crisi estrema...... Kit willer cerca di sbrigarsela da solo, cerca di trovare la sua leadership che è sempre oscurata dal padre... ma cerca tutto quello che fa il padre! persino di avere un compagno alla Kit Carson... penso che il dolore finale sia proprio dovuto a questa accoppiata che è venuta a mancare per un soffio.... già dalla storia precedente e da questa(vedi il sogno) kit cerca la complicità di Bronco, esattamente come Tex cerca quella di Carson.... tutto questo è sicuramente INNOVAZIONE... ma anche un modo diverso di vedere, quasi un proseguo della storia generale( x qualche istante ho immaginato la serie con Kit e Bronco a fare la parte di un Tex e Carson in fase di un fantasioso pensionamento) :) ma questa è un' altra storia come ci fa capire il bel finale!però le nuove sfaccettature dei personaggi sono una visione che appassiona.

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  • 1 mese dopo...

La storia mi è piaciuta molto e ci son stati diversi colpi di scena (in particolare la morte di wade e di bronco). Quello che non mi è piaciuto tanto è il tratto di Font: in alcuni personaggi mi è sembrato troppo "manga style", non so se l'effetto fosse voluto, ma non mi ha fatto respirare cosi intensamente l'aria "western". Altra inezia che mi ha infastidito un po' è stato il "crepa!" pronunciato da Kit Carson, troppo banale, burino e volgare per lui. Un bel "peste" ci sarebbe stato benissimo. Penso che questo sia il linguaggio di boselli, che però allora reputo poco texiano (perdonatemi, ma non ho una conoscenza cosi profonda dei nuovi autori, magari è reputato una divinit? :P )Ma questi son solo gusti personali ;) Invece son molto contento di aver finalmente visto Kit in una storia quasi tutta sua, mentre le "morti inattese" hanno reso meglio l'idea della fragilit? della vita che, in un mondo selvaggio come il west, può davvero spegnersi da un momento all'altro per un rapido abbassamento della guardia (wade) o di una mossa troppo avventata e presa alla leggera (Lane).

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  • 5 mesi dopo...
Guest Wasted Years

Voglio leggere anche io UCCIDETE KIT WILLER, ma purtroppo penso sia impossibile.

Saresti tanto gentile da spiegare perchè?La tua affermazione, così come l'hai postata, non ha molto senso.
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  • 5 mesi dopo...
  • 8 mesi dopo...

Storia ben dosata, l'inaspettato ruolo da protagonista di kit willer lascia di stucco, e forse l'atteggiamento che in molti hanno più criticato ovvero quello di un suo non saper ragionare a testa propria ma pensare sempre a come avrebbe agito suo padre e comportarsi di conseguenza lascia un grande segno nel carattere del personaggio che si ritrova a dover gestire da solo ( o per meglio dire con il solo supporto di bronco) una situazione in cui il padre si trova frequentemente coinvolto, e per paura di sbagliare agisce come agirebbe il suo genitore che ritiene un ottimo maestro ma da cui vuole nel frattempo anche separarsi per cercare una propria strada e non essere ricordato come il figlio di Tex willer, distanziarsi dalla figura paterna.... ma questo l'ho già detto in un precedente commento...... ciò che invece mi preme di sottoporre all'attenzione dei lettori è la parte finale della storia ( che consiglio a tutti di riandare a leggere) E che qui di seguito citer?:E passato del tempo da quando tex e gli altri hanno concluso la caccia allo sceriffo Langdon, Aquila della notte e suo figlio si ritrovano ospiti nella riserva dello sciamano Manchas che non cesser? mai di essere grato a Tex per aver salvato all'inizio della storia il figlio Nedhi dalle mani di alcuni banditi, ritrovandosi a dialogare tex e suo figlio il padre rammenta a kit che è merito del grande spirito apparso in sogno a manchas se sia lui che nedhi sono vivi, a quel punto kit risponde: Si vede che non tutti godono della sua protezione.. sai, anche bronco avrebbe desiderato vedere il villaggio!TEX:Mi dispiace Kit. Ma l'abbiamo vendicato! KIT:Lo so. Giustizia è fatta. Ma sento lo stesso un gran peso sul cuore...... IL senso della giustizia percepito da Tex trova in questo finale un interpretazione tutta nuova e appaiono evidenti i sentimenti di rammarico provati da kit che si sente responsabile della morte dell'amico e il fatto che il colpevole abbia fatto la stessa fine non lo fa di certo sentire meglio......

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  • 2 anni dopo...

Dettto tra noi devo ancora capire se i disegni di Font mi piacciono o meno. Il dubbio riguarda le persone, perchè i paesaggi e gli ambienti Font li disegna benissimo mentre per le persone ho sempre la sensazione che non presti troppo cura e che li faccia un p? troppo schematici e spigolosi. Della storia niente da dire. Boselli attua il suo solito schema abbastanza complesso e con molti personaggi che a me piace. Riesce pure a far entrare una storia abbastanza dilatata nel tempo all'interno di un numero abbastanza ridotto di pagine senza che il tutto ne risenta. Cosa volere di più. Ciliegine sulla torta alcune entrate in scena dei pard, come quella di Carson che fa fuori i veri colpevoli della rapina alla banca o quella di Tiger e Tex quando salvano il figlio dello sciamano, veramente da applausi. Voto 9.

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  • 7 mesi dopo...

Un ottima storia dell'accoppiata Boselli-Font. Forse una delle migliori della fascia 500-600. Meriti di essa sono:- il fatto di rispolverare Kit Willer,- la presenza di un personaggio come Bronco Lane,- la costante azione, la fuga disperata di Kit, Bronco e i loro compagni, la lotta contro il tempo di Tex, Tiger e poi Carson per salvare la vita dei loro amici,- cattivi molto ben delineati e disposti a tutto per ottenere il loro obbiettivo.- la presenza di comprimari di assoluto livello come Wade Catlett e lo sceriffo di Phoenix. In conclusione peccato per la dipartita di Bronco Lane, che conferma la sfortuna di essere amico di Kit e la comparsa nel finale di Carson che svolge un breve ma importante ruolo. Forse poteva essere pure allungata permettendo così di rendere ancora maggiormente. Fantastica la scena della resistenza disperata a Quemado e dell'impiccagione tentata ai danni di Kit, Bronco e del frate. Storia che è un piccolo capolavoro. Voto 9,5 alla tramaVoto 8,5 ai disegni (molto adatti alla storia e all'ambientazione)

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  • 3 settimane dopo...

Langdon

Fanatico integralista è Boselli non insiste troppo su questo atout, preoccupandosi in maniera per molti versi sommaria di insanguinare la pista. La violenza ( gratuita ) che questo antagonista degenerato riesce a sprigionare, alimenta la storia, ma, tutto sommato, fa perdere anche la scommessa con i lettori.

Quoto Ymalpas perchè anch'io ritengo che il personaggio Langdon insanguini la pista in maniera eccessiva, divenendo il motore di una storia che, senza questo personaggio esagerato, non vedrebbe neanche la luce. Purtroppo non amo simili scorciatoie (la follia e l'esaltazione alla base delle situazioni che generano una storia, vedi anche l'ultimo Espectro) e questo è l'unico punto (seppur fondamentale, perchè per l'appunto da esso parte tutto) che un p? mi dispiace. Per il resto, dato per assodato questo elemento "genetico" (comunque non inverosimile, perchè sceriffi canaglia esaltati dal connubio tra una stella e un'anima nera nel West dovevano essercene eccome) credo che Boselli e Font ci abbiano regalato con questa storia un vero capolavoro.


Il ritmo è serrato, l'azione è tanta e convincente, ma come al solito la grandezza di una storia la fanno i protagonisti, e qui abbiamo una messe di comprimari di altissimo livello e i pards grandissimi anche in solitaria (non solo Kit Willer, anche la breve comparsata di Carson è semplicemente da applausi).

I comprimari:

Wade Catlett: vestito da becchino e preceduto da una poco nobile fama, Wade ha, all'inizio della storia, uno scontro con Kit che immediatamente ce lo fa individuare come un avversario che dir? la sua nel corso della storia. Ed in effetti sarà così, anche se, con le solite e sempre gradite sorprese boselliane, ecco che questo nero personaggio diventa grigio ed infine quasi risplende, quando rinuncia a Bronco e continua la sua caccia e va incontro ad una fine inaspettata che lo nobilita facendo di lui una figura memorabile.

Bronco Lane: più che lo stesso personaggio, sono i sentimenti di Kit nei confronti di quest'ultimo ad emozionare. Kit che lo vorrebbe con sè nella riserva (il paragone di Segnalidifumo che vede Kit e Bronco novelli Tex e Carson non è campato in aria), Kit che gli chiede, quasi con imbarazzo, se abbia fatto bene a presentarsi come suo amico (Kit vuole essere amico di Bronco, palesando debolezza nei suoi confronti, ma non sa se questo sentimento di amicizia sia realmente ricambiato oppure no). Ma lo stesso Bronco, al di l' dei riflessi in Kit, rifulge di luce propria, e la sua fine porta a sincero dispiacere per un personaggio che aveva saputo catturare e avvincere il lettore. Peraltro, una fine degna di un cuore nobile, sempre allegro e incosciente: nobile, perchè salva la vita a Kit, incosciente, perchè, quando viene beccato, dice "E' strano, mi ha preso...". In quell'aggettivo ("strano"), sta racchiuso a mio parere tutto il personaggio: scavezzacollo e incosciente perchè, nell'ottimismo della sua giovane età, non contempla la morte nel novero delle possibilità, ed ecco che quando essa arriva non è una cosa tragica, è solo "strana", quasi fosse una cosa assurda, inattesa, che lascia increduli perchè impossibile: qui sta il personaggio di Bronco, ed in esso si riflette la grandezza dell'Autore, che sempre sorprende con simili raffinatezze

Padre Sebastian, e con esso tutto il villaggio di Quemado, pronto ad immolarsi per aiutare degli sconosciuti, perchè in essi vede i perseguitati dall'ingiustizia: piccolo grande esempio di coraggio e di nobilt?, villaggio "che è un paradiso" (come dice Bronco) fuori e che lo è anche nell'anima dei suoi pochi abitanti

Hugh Langdon: pur non piacendomi il suo carattere eccessivo (come dice Ymalpas alla Jack Tunder), ?, come detto, il motore della storia e un cattivo come pochi, ributtante dentro e fuori (grande Font nella sua caratterizzazione estetica), ma dotato di fiuto e ingegno non comuni, che lo rendono un ottimo cacciatore di uomini e un avversario degno di essere affrontato (non a caso, le trappole di Kit con lui non funzionano, perchè questo vecchio segugio conosce il suo mestiere e si dimostra più in gamba dello stesso Kit)

Insomma, un gioiello inestimabile, questi testi e un Boselli così.

Capitolo Disegni: confermo quanto ho detto in post recenti sulle performance di Font. Io amo questo disegnatore, mi entusiasma, in questa storia come in altre è a dir poco superlativo. Eccellente, è uno spettacolo sia nelle ambientazioni che nei personaggi (il suo Kit Willer è quello che mi piace di più, le fattezze di Langdon sono la perfetta incarnazione della sua anima, il villaggio di Quemado è il luogo dove vorrei andare a vivere...)

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  • 1 mese dopo...

Bella storia , peccato che un personaggio storico come Bronco stavolta ci lascia le penne, piu'discutibile il fatto che il cacciatore di taglie si intenerisca davanti a questo fatto..... la posse di psicopatici e' veramente inquietante..... specie il capoccia..... un vero esaltato , vestito da beccamorto.... molto belli i disegni...

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