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TWF - Tex Willer Forum

[600] I Demoni Del Nord


Sam Stone
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... per il 500 avevo in mente una cover con sfondo bianco, Tex , a colori fatti sull'originale, in "torsione" sull'esempio di John Wayne di "Sentieri Selvaggi" e il numero 500, enorme e rosso, dietro di lui... Prover? per il 600...;)

Non so se ho quotato bene... comunque il Maestro ci aveva già svelato in un vecchio topic, con queste parole, quale sarebbe stata la copertina del n.600 :trapper: Modificato da paco ordonez
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  • 2 settimane dopo...
  • Rangers

Come fai a non aver mai aperto un volume di Repubblica?Forse il bianco e nero saranno artisticamente più apprezzabili, ma le storie di Tex lette sulle ristampe a colori sono fantastiche!!!!Adesso che le ho rilette tutte d'un fiato, quasi non riesco ad abituarmi alle nuove storie nel formato B/N. Sarà per la mia scorza da ignorante, ma che belle le storie a colori!!!!

Qui andiamo off topic, ma rispondo comunque e brevemente. Non ho preso i volumi di Repubblica, non perchè non ami il colore, anzi le avrei comprate anche se ho già tutti i numeri (soprattutto per le magnifiche copertine di Villa :D:inch: ). Però sia per ragioni di spazio (che voglio mantenere per poter un giorno comprare la serie di Magico Vento :D ), sia per una sorta di protesta, ho preferito non cominciare questa serie!Spiego meglio la protesta: non mi sarei perso un numero se la redazione avesse ristampato le storie senza censure e cambiamenti odiosi!! :):trapper:
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  • 2 settimane dopo...

Oggi pomeriggio sono uscito prima dal lavoro per motivi personali, in prossimit? di casa vedo provenire dalla collina "edicola di fiducia" segnali di fumo. Era il grande capo indiano mio amico "Vendo fumetti" che mi chiamava. Posteggio il mio cavallo rosso nelle vicinanze e mi avvicino. Lui con fare solenne mi guarda e poi mi consegna il prezioso oggetto. "Ugh! Eccolo, ho selezionato il migliore come da te richiesto". "Ugh" dico io "E' arrivato in anticipo" e prendendo in mano il Tex 600 lo controllo meticolosamente. "Perfetto ma forse questo leggero granello di polvere..." senza una parola "Vendo fumetti" prende tutto il malloppo di Tex 600 in suo possesso e me lo da "Ti ho scelto il migliore ma controlla anche tu forse trovi di meglio" "Ugh, Vendo fumetti, mi fido di te" e pagati i 2 dollari e 70 mi avvio verso casa. Il guaio è che ora fino a domenica non penso di avere tempo di leggerlo :o Ho solo letto l'editoriale di SB e le prime tre pagine della storia

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Da me è arrivato per la prima volta in anticipo e l'ho già letto!Che dire... Spettacolare, davvero molto bello!Il soggetto non è male, ed è stato sceneggiato con ottima maestria! La storia parte bene con l'utilizzo dello stratagemma degli indiani Dogrib che si sono nascosti in quelle fosse piene di melma per tendere un agguato ai nostri, io pensavo che fossero già i cannibali che si facevano vivi, invece Boselli ne ha approfittato per introdurre questa tribù che più avanti si riveler? importante per la risoluzione dell'avventura!Il flashback in cui ci viene mostrato il primo attacco degli uomini lupo al forte è riuscito bene: le luci nella nebbia che vedevano gli "abitanti" del forte, unito alla particolare bardatura dei cannibali trasmette molto bene l'alone di mistero e paura che sicuramente regnava nel forte!In generale, in questo albo credo che il colore sia stato molto importante per la riuscita della storia: innanzitutto l'ambientazione particolare lo richiede, e ci sono delle sequenze (tra le più emozionanti) tipo quella in cui Tiger, Kit e Danglard sono inseguiti dagli uomini lupo nella nebbia, che mi ha fatto davvero emozionare! I colori sono abbastanza realistici (tranne alcune sfumature), e in queste sequenze secondo me sono stati fondamentali per trasmettere la carica emotiva della scena. Ce ne sono state altre in cui sembrava che per i nostri non ci fosse più nulla da fare, mi riferisco al momento in cui il forte in cui si erano rifugiati i nostri con le giubbe rosse e gli yellowknife ha cominciato a bruciare, ma al momento giusto Boselli ha ripescato i Dogrib (proprio mentre mi stavo chiedendo che fine avessero fatto). La fine è stata all'altezza delle aspettative, con i nostri eroi che si addentrano nella regione misteriosa per stanare i cannibali!L'unica cosa che mi aspettavo è che ci fosse qualcuno dietro questi uomini lupo, o che comunque Tex e gli altri riuscissero a capire se dietro c'era solo una tradizione raccapricciante o qualcos'altro... Niente di male comunque, ottima storia e ottimo Ticci, tra l'altro! Leggerlo è sempre un grande piacere!!

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Per il momento mi limito a segnalare che questa è la terza stria consecutiva in cui appare lo stregone Nuvola Rossa. Se non sbaglio non dovrebbe ami essere accaduto. :capoInguerra:Seguirò commento approfondito sulla storia. :indianovestito:

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Finito di leggere ieri sera. Quello che mi sento di dire è che sono stato piacevolmente sorpreso perchè la storia è decisamente all'altezza delle aspettative. La sceneggiatura in molti punti sembra uscita dalla penna di GL Bonelli stesso, e i disegni secondo me sono superiori alle ultime prove di Ticci, e più godibili con il colore. Peccato solo per lo spazio tiranno di 110 tavole che ha imposto ritmi da epoca d'oro... :inch:

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Finito di leggere adesso. Che dire.. Bellissimo. La trama è intrigante e ben sviluppata, i dialoghi veramente ben fatti. Bravo Boselli!!! Riuguardo a i diegni, beh, speravo in tratti più puliti. Ricordo che Ticci all'inizio su Tex disegnava benissimo, poi forse con l'?ta i tratti sono peggiorati. Comunque bell'albo complimeti e naturalmente complimentoni a Claudio Villa per la bellissima copertina.

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Una storia avvincente, devo dire, sicuramente molto migliore rispetto agli ultimi albi a colore usciti negli ultimi 15 anni. La trama è molto buona e si sposa bene col tratto di Ticci: i nemici pressoch? sconosciuti, l'ambientazione subartica ossessiva nella sua piattezza e nella sua staticit? opprimente, la reale paura di non riuscire a farcela. Una storia che secondo me si unisce felicemente all'albo unico, senza noiosi dilungamenti. Poche volte m'? successo di spaventarmi quanto per la fuga di Tiger e Piccolo Falco. Prova molto convincente anche di Ticci, molto migliore, secondo me, rispetto ad alcune sue ultime prove non proprio eccelse, per quanto possa valere il mio modestissimo parere. Insomma, soddisfatto da questo albo. Una ricorrenza festeggiata con un albo degno di rivestire l'onore di essere il primo di un nuovo centenario.
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Ho appena finito di leggere l'albo e devo dire che sono rimasto molto deluso. Niente da dire sulla splendida cover di Villa (sulla quale ci eravamo già abbondantemente espressi) e sui disegni del maestro Ticci che ha disegnato molte scene d'azione con il suo solito e straordinario dinamismo, ma la storia... da uno come Boselli mi aspettavo un sorta di capolavoro, specialmente per una riccorrenza del genere, il traguardo di ben 600 numeri raggiunto dal nostro amatissimo Aquila della Notte. Premesso che prediligo di gran lunga le storie con tematiche prettamente western (ma che non disdegno avventure un po' fuori dagli schemi, purch? siano coinvolgenti), mi è parso che il soggetto sia troppo scarno, piatto e... banale. Insomma, è propio l'idea di base a non piacermi: "indiani cannibali nell'estremo nord, relitti di un passato ancestrale"( tanto per usare le stesse parole citate dal dottor Stevenson). Un tema che trovo poco originale e che, a mio modo di vedere, poteva andar bene per il Tex di quarant'anni fa.

S
P
O
I
L
E
R

Si inizia con una delle solite e sinistre visioni di Nuvola Rossa riguardo un pericolo imminente che incombe sui nostri eroi. Dopo qualche pagina, i quattro pards si trovano al comando delle giubbe rosse al cospetto del loro amico di sempre, il colonnello Jim brandon. Si discute del problema, si fa conocenza con l'ufficiale medico Stevenson (personaggio che non viene per nulla aprrofondito e relegato al ruolo di semplice comparsa), si mette su un'esigua squadra di uomini e si parte per l'avventura. Da questo punto in poi, la storia si sviluppa in maniera lineare fino alla fine, costellata da moltissime scene d'azione, molto ben rese dalla sapiente e abile mano del maestro senese. Non ci sono complicazioni, risvolti imprevisti? e l'aiuto prezioso che ricevono i nostri eroi, da parte di Gwinee e i suoi Dogrib, non mi è sembrato un "colpo di scena" inatteso; insomma, si era intuito a chiare lettere che sarebbe accaduta una cosa del genere. E come termina la storia? Semplice. Con l'aiuto della solita e immancabile dinamite, i nostri (dopo aver liberato i prigionieri) riescono a ricacciare, dall'inferno dal quale erano sbucati, questi "terribili" (si fa per dire) Demoni del nord (sul cui conto Boselli non ci rivela assolutamente nulla) il cui covo si celava (indovinate un po'?) nelle viscere di un vulcano. Mi dispiace, ma proprio non ci sto.

Mi è costato moltissimo dire queste cose, perchè stimo tantissimo Mauro Boselli, l'ho sempre considerato come uno dei migliori sceneggiatori della SBE, uno che ci ha regalato delle bellissime storie di Tex, che ha salvato un personaggio come Zagor, quando la povert? di idee stava quasi per determinare la chiusura della serie, uno che ha creato un personaggio bellissimo e complesso come Dampyr, dimostrando tutte le sue grandi doti di scrittore coi controfiocchi. B?h, da parte mia, uno scivolone come questo sono disposto a perdonarglielo volentieri, ci mancherebbe, ma non ho potuto fare a meno di esprimere la mia grande delusione, dopo aver aspettato per mesi l'uscta di questo n. 600.

Scusami se sono stato così critico nei confronti di questa storia, Mauro, se l'ho stroncata senza mezzi termini e dammi pure dell'incompetente se vuoi, ma non posso farci niente. Da grandissimo lettore di Tex , non mi è piaciuta neanche un po' e, soprattutto, non è riuscita a trasmettermi nessun tipo di emozione. Quello di questa storia non è il mio Tex, non quello che amo.

E ora... datemi pure tutti addosso, amici.

Modificato da Sam Stone
  • +1 1
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Scusa At The Rocks, ma hai dimenticato lo spoiler ;)Albo molto buono, soprattutto tenendo conto del fatto che è un centenario, il che IMHO è sempre stato un po' un limite. Ticci non sarà quello di qualche anno fa, ma è sempre quell'eccellenza del disegno texiano che abbiamo conosciuto. I colori sono belli ma li giudico inferiori quelli del n. 500. La storia, a mio parere, è quasi zagoriana (quasi mi stupisco che non ci abbia messo mano Nolitta). E finalmente... I MAGNIFICI QUATTRO!

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Si discute del problema, si fa conocenza con l'ufficiale medico Stevenson (personaggio che non viene per nulla aprrofondito e relegato al ruolo di semplice comparsa), si mette su un'esigua squadra di uomini e si parte per l'avventura. Da questo punto in poi, la storia si sviluppa in maniera lineare fino alla fine, costellata da moltissime scene d'azione, molto ben rese dalla sapiente e abile mano del maestro senese. Non ci sono complicazioni, risvolti imprevisti?

Io credo che, tutte queste cose che secondo te mancano, non ci siano soprattutto perchè manca lo spazio: in soltanto un albo è chiaro che la vicenda deve essere abbastanza lineare, se poi ci aggiungi il fatto che devono essere presenti tutti i pard più altri comprimari (e che ognuno deve poter avere il suo spazio), capisci che le occasioni per colpi di scena spettacolari e cose simili sono davvero molto poche... Anche tu sei d'accordo che le scene d'azione non sono mancate, e che sono state raccontate benissimo sia da Boselli che da Ticci: più di questo credo che non sia possibile fare!Per il fatto della faccenda degli uomini lupo sono gusti, a me questa cosa è piaciuta e non l'ho trovata così irreale, o comunque è stata raccontata in un modo che non faceva sembrare la vicenda ridicola, però qui ognuno percepisce la cosa in modo differente!
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  • Rangers

Letto anch'io il numero 600 (purtroppo in più tempi: qualche pagina prima di iniziare a lavorare e il restante oggi nel pomeriggio).
In attesa di una rilettura più calma provo a buttare già qualche prima impressione.

Prima di partire mi rivolgo a Winsor e ai suoi dubbi, citando queste sue parole:

"Un tema che trovo poco originale e che, a mio modo di vedere, poteva andar bene per il Tex di quarant'anni fa. "

Mi pare di capire che non apprezzi le storie "irreali" quindi quelle appartenenti ai filoni fantastici che molto spesso hanno condito le pagine della nostra serie preferita!
Oppure ti piacevano quelle di un tempo, ma oggi questi temi sono troppo datati per te?
Beh rispetto il tuo parere amigo, ma non lo condivido.
Perchè Tex ha sempre avuto questi ingressi nel mondo irreale, con qualche tribù misteriosa (gli Alieni de "Il Mondo Perduto", oppure la città D'oro ferma ai tempi dei conquistadores, sono solo due piccoli esempi), oppure le comunit? protagoniste di incontri "impossibili" (come i Vichinghi, i Russi, ecc.)!

Per quanto riguarda la tribù degli "Uomini Lupo" io non ci vedo nulla di così irreale.
Alla fine si tratta di una popolazione che è sempre vissuta in quei territori selvaggi ed inesplorati dalla civilt? dei bianchi; si tratta per lo più di una comunit? molto aggressiva.
Forse il tocco che ti ha dato più fastidio è stato l'accento "cannibalistico"?
Nulla di nuovo d'acccordo, io ho visto un omaggio agli Hualpay (popolazione distrutta da Tex e pards in molte occasioni, da quando si allearono quella prima volta con Mefisto: "La Gola della Morte", oppure quando i 4 pards fecero una bella strage nel numero 200, ecco forse i rimandi a quest'ultima storia sono maggiori)!
Poi non dimentichiamo i cannibali de "Il Tiranno dell'isola"!
Boselli ha seguito la pista tracciata da Bonelli padre e secondo me, in questa storia, c'è riuscito alla perfezione!

Certo è una storia semplice, senza troppi "impicci" nella sceneggiatura che a qualcuno in passato ha dato qualche mal di testa per i troppi intrecci tipici di Boselli!
Secondo me un buon numero celebrativo.
Un nuovo lettore trova una storia avventurosa, con i quattro pards in formissima e soprattutto la tribù misteriosa che aumenta l'interesse fino alle ultime pagine!

Un "vecchio" lettore, come me, trova invece "aria di casa", grazie ai numerosi omaggi a storie del passato (La Gola della Morte con i Dogrib che escono dalla melma, che ricordanogli hualpay di quell'avventura, oppure Tex 200 con la strage degli Hualpay e qui degli Uomini Lupo).
Ritroviamo Jim Brandon che chiama i nostri per questa pericolosa missione, anche se i pards erano già all'erta per via della riuscita visione iniziale di Nuvola Rossa! :)
Ho anche apprezzato moltissimo la parte della battaglia tra i nostri assediati all'interno del forte (omaggio a "Il Tranello" che ho sempre amato moltissimo).

Per ora mi fermo qui e passo alla parte disegni:
Ticci è sempre un grande artista, con lui si è sempre a "casa".
E si vede che Giovanni è ispiratissimo, la trama sembra studiata proprio per lui.

Per me un bel 8 e mezzo questa storia se la merita! :trapper:

Ah si ora aggiungo i voti, così chi l'ha letta può votarla!! ;)

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La tua analisi non fa una grinza, Sam. Ti assicuro che anch'io ho percepito benissimo tutte le cose che hai citato, gli omaggi, i riferimenti, tutto. S?, il filone fantastico (tanto caro a G. L. Bonelli) non è tra i miei preferiti in Tex (a meno che non si tratti di Mefisto che mi piace invece tantissimo ) ed è vero, forse l'accento cannibalistico è l'elemento che mi ha dato maggior fastidio in questa storia. Purtroppo, ognuno ha i suoi gusti, caro Sam. Io posso dire solo (aldil' delle critiche) che quest'albo non ha suscitato in me alcun tipo di emozione, mi sono solo rifatto gli occhi ammirando le bellissime scene d'azione disegnate da un Ticci stratosferico. Comunque, ci terrei a ribadire che Mauro Boselli è uno degli sceneggiatori che stimo di più in casa Bonelli e che mi è veramente dispiaciuto molto criticare in maniera così dura questo suo lavoro, ma sono un lettore che segue Tex da oltre trent'anni e penso di avere il diritto di esprimere in piena libertà il mio disaccordo (per una volta nella mia vita) su una storia, forse l'unica del nostro amico Borden, che mi ha lasciato con l'amaro in bocca.

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La storia, a mio parere, è quasi zagoriana (quasi mi stupisco che non ci abbia messo mano Nolitta).

Come ha confermato lo stesso Boselli, l'idea del soggetto è anche del buon Nolitta. Comprate oggi tre copie, lo leggo domattinaIn giro per il web ho letto pareri unanimi, siamo al top delle storie centenarie assieme al 200, ci voleva proprio!
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Un "vecchio" lettore, come me, trova invece "aria di casa", grazie ai numerosi omaggi a storie del passato (La Gola della Morte con i Dogrib che escono dalla melma, che ricordanogli hualpay di quell'avventura, oppure Tex 200 con la strage degli Hualpay e qui degli Uomini Lupo). Ritroviamo Jim Brandon che chiama i nostri per questa pericolosa missione, anche se i pards erano già all'erta per via della riuscita visione iniziale di Nuvola Rossa! :)Ho anche apprezzato moltissimo la parte della battaglia tra i nostri assediati all'interno del forte (omaggio a "Il Tranello" che ho sempre amato moltissimo).

Tra le citazioni aggiungo la pozza bollente sotterranea stile "Signore dell'abisso"
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Comunque gli amici-collaboratori di baciespari mi hanno parlato un gran bell'albo.

Posso dirti,Corvo, che questa cosa mi fa davvero contento?Se è piaciuto anche a degli ipertradizionalisti criticoni ( :P ) come i redattori di Baci e spari, allora c'è davvero di che ben sperare :trapper:
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Comunque gli amici-collaboratori di baciespari mi hanno parlato un gran bell'albo.

Posso dirti,Corvo, che questa cosa mi fa davvero contento?Se è piaciuto anche a degli ipertradizionalisti criticoni ( :P ) come i redattori di Baci e spari, allora c'è davvero di che ben sperare :trapper:
:D:D grazie. ma mister GLBonelli e tutti i suoi "seguaci" stanno un passo avanti :indianovestito: altro che ipertradizionalisti. Il Vecio sarebbe stato "avanti" anche in un'era texiana come questa. Sono contento che Boselli abbia scritto una bella storia e Ticci disegnato alla grande, speriamo solo non ci si metta li a fare le pulci ai particolati o gli elenchi delle incongruenze.
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Preso ieri pomeriggio e letto subito dopo. ^_^

Non ho resistito a dare subito una sbirciatina alle tavole a colori, davvero molto belle (uno spettacolo le giubbe rosse... rosse!!!). Tra l'altro l'odore sprigionato dalle pagine era diverso dal solito e subito mi ha riportato alla memoria gli albi a colori di Dylan Dog, letti a suo tempo. Evidentemente gli inchiostri colorati hanno questa essenza particolare!Andiamo alla storia. Ovviamente, essendo essa sviluppata in solo albo, ero certo di trovarmi davanti ad una storia di pura azione, senza grosse sottotrame che necessitano di almeno due se non addirittura tre albi. E sotto quest'ottica il risultato è secondo me senz'altro positivo. L'atmosfera è di alto livello, i nemici tenebrosi e spaventosi al punto giusto. Per più di una volta (prima nella fuga nel bosco, poi all'assedio del fortino ed infine nella grotta-covo dei ?Demoni?) ho trattenuto il respiro avvertendo io stesso come i personaggi il precipitarsi degli eventi con conseguente paura di soccombere. Tra l'altro ho visto in grande spolvero Kit Willer e Tiger Jack, autori di azioni coraggiose e spettacolari (il primo che si lancia all'Indiana Jones tra le porte del fortino, e l'altro che da solo, eroicamente e con tanto di frase ad effetto sui Navajos, cerca di ritardare l'avanzata dei nemici)!!!! Bene cosi!!!!!Sempre grande Carson con le sue uscite (la più bella, ?fa talmente caldo che sarà già cotto e pronto per essere mangiato quando incontreremo i cannibali...?)I disegni sono molto belli, tra l'altro il tratto ?sporco? credo si adatti benissimo alle tinte oscure della storia nonchè al grande dinamismo della stessa.
Per me, nel complesso, un bel 8 pieno. ;) Ciao :)
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