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[600] I Demoni Del Nord


Sam Stone
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95 utenti hanno votato

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Peccato che non ci siano state le tavole ad acquarello come nel 500, ma non fa niente, perchè la storia non ha deluso le mie aspettative.

Già! Appena aprii il 500, all'epoca, rimasi molto colpito da quella colorazione particolare, e solo dopo capii che si trattava di acquarello! Un ottimo esordio, specie se applicata ai panorami!

Ma anche l'inizio del 600, con quel lugubre paesaggio notturno, non si può dire che non ci spinga a girare velocemente pagina, bramosi di vignette :indianovestito:



Non so se sia la discussione giusta, nel caso mi scuso.
Navigando per l'etere, ho trovato questo simpatico video sul 600enario di Tex, dove vengono intervistati Sergio Bonelli, Claudio Villa e Giuliano Gemma, interprete del Nostro nell'unico film ispirato a questa grande ed intramontabile saga! Buona visione! =D

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Bellissima avventura nulla da eccepire, superbi i disegni di Ticci e meravigliosa la trama, sarà anche perchè le storie ambientate nel nord sono tra le mie preferite, considerando che non è facile realizzare una bella storia in un solo numero, anche questa l'ho letta di filato appena ho finito il Maxi "La belva umana", che dire un voto di eccellenza al 600esimo numero della serie e una speranza di rivedere il nostro Ticci con un avventura lunga e interessante, magari che inizia con una di quelle lunghe conversazioni tra Tex,Carson e il comandante di un forte sperduto... tradizionale ma affascinante.

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  • 2 settimane dopo...

belli i disegni di ticci come al solito ma la storia lascia a desiderare. il soggetto era buono, ma no n adatto a svolgersi nell'arco di sole 100 pagine. un bel po' banale è la rappresentazione degli antagonisti, dei cattivoni dalla ferocia inspiegabile, delle furie selvagge che attaccano senza motivo, che però apparterrebbero ad una cultura antichissima... come dice la giubba rossa- etnologo. Il soggetto ripeto era però valido, se solo fosse stato approfondito, anche perchè si inserisce nel filone classico filone bonelliano dei "popoli misteriosi"...

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  • 4 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

Devo dire che la storia mi è molto piaciuta sia dal punto di vista grafico (splendidi disegni di Ticci) sia dal punto di vista della storia... anche se quest'ultima mi è sembrata IMHO un p? copiata dal film "Il 13° guerriero " (ora spero che non mi lapidiate per questa mio opinione xD)... In conclusione direi che sia la storia che i disegni meritino un bel 8 :)

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  • 2 mesi dopo...

Immagine postata
Ottima celebrazione per Tex, con una storia a livelli molto alti sia sul piano narrativo che su quello grafico.
Ticci giunge alla perfetta stilizzazione delle figure, in questo albo dotate di un dinamismo eccezionale.
Immagine postata
Boselli allo stesso modo ci regala splendide sequenze, incentrate sull'occulto ed in particolar modo sul cannibalismo, tema mai affrontato (almeno direttamente) sulle pagine di Aquila Della Notte.
Immagine postata
Voto, otto alla storia e otto ai disegni.

Jason Ducaux

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  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...

mi è piaciuto tutto di questa storia, intensa e affascinante!un Bose a tutta forza, stretto conciso ed essenziale che sceneggia perfettamente tutte le sequenze di movimento... agguati, combattimenti ecc.. i disegni sono una bellezza per gli occhi, come una bella donna che ti narra un'ora della sua vita. grandi Ticci e Borden! questo si che è il Tex che voglio leggere, e non certi texoni

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  • 4 settimane dopo...

Tex 600-I Demoni Del Nord


Mauro Boselli è riuscito anche con il breve "Demoni del Nord", centenario sceneggiato su sole 110 pagine, ad inserire diversi e ben caratterizzati personaggi oltre agli immancabili quattro pards.
Ognuno riesce a ritagliarsi un proprio spazio in un'avventura originale e sicuramente ben riuscita sia sul piano narrativo sia su quello grafico.
In realtà il tema del cannibalismo non era mai stato trattato così esplicitamente in un albo di Tex, con degli antropofagi in grado poi di mettere in serie difficolt? l'intera nostra comitiva.
Dialoghi azzeccati, mai noiosi, buono l'utilizzo delle didascalie.

"Tu e io siamo stati assieme in tanti posti, Satanasso!... Ma l'inferno ancora mancava alla collezione!" dice Carson verso le pagine conclusive:una frase più azzeccata non si poteva trovare riguardo ad una vicenda ricchissima di colpi di scena quanto di suspance, mistero e magia, elementi resi magistralmente anche grazie all'immenso Giovanni Ticci.
Il senese è giunto ad un'estremo sintetismo grafico che promette di spingersi ulteriormente oltre, ma niente risulta tirato via, similmente a quanto avvenne nel numero 500 "Uomini In Fuga", anzi:bastano pochissime pennellate per dar vita a figure tali da far invidia al più rinomato degli impressionisti.
E che dire del perfetto dosaggio dei neri oltre alla sempre brillante resa dei cavalli?
L'azione accompagna tutto il corso degli avvenimenti:fanno da padrone il dinamismo, caratteristico elemento ticciano, così come le sequenze fortemente cinematografiche, accompagnate dai tipici piani lunghi.

Parlando dei colori,? percepibile un lieve miglioramento rispetto ai volumi di Repubblica ed ai precedenti celebrativi, eccezion fatta per il numero 575 dei sessant'anni del Ranger.

Particolare la cover, tempera su sfondo bianco, che richiama alla mente le vecchie copertine firmate Galleppini o, perchè no, quelle locandine pubblicizzanti film western a cavallo fra gli anni cinquanta\sessanta, sensa dubbio molto evocativa comunque.

Passiamo ai consueti voti...
Soggetto:9
Sceneggiatura:10
Disegni:8,5
Colore:8,5
Copertina:9
Globale:9

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  • 1 mese dopo...

quello che salta agli occhi è l'avventura che si respira a piene mani in questa storia, oltre che i paesaggi superbamente tratteggiati da Ticci dove, del Grande Nord, è notevole e ormai abilitato autore, fanno di questo un degno albo centenario. I cattivi indiani della storia ricordano un pochino gli "Uomini Lince" di una storia del "Grande Blek" degli anni cinquanta da me letta quando ero un bamboccio e chissà che non sia stata letta anche dal Borden. E' ora i voti!Sceneggiatura: 8.5Disegni: 8.5Colori 9

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  • 1 mese dopo...

Bellissimo, il migliore dei centenari a mio modesto avviso. La copertina di Villa è sublime e i disegni sembrano quelli del miglior Ticci, uno dei miei preferiti. Io personalmente adoro le storie in albo solo perchè piene di azione, come piace a me, senza tempi morti quali cenette nei vari ristoranti con i soliti commenti su bistecche, patatine e torte di mele. Il cannibalismo era in realtà poco comune ai nativi americani e del tutto assente ai tempi di Tex, e sarebbe stato più adatto ad una storia nella meso america più che ai confine con l'Alaska, ma sono quisquilie. Non capisco cosa ci si trovi di fantasy in questa storia se non nel prologo del sogno di Nuvola rossa troppo dettagliato per un semplice sogno premonitore. Il voto che ho messo è 8 e non 9 solo perchè, per me, in ogni storia ambientata in Canad' non può mancare Gros Jean :D

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  • 1 mese dopo...

Il voto che ho messo è 8 e non 9 solo perchè, per me, in ogni storia ambientata in Canad' non può mancare Gros Jean :D

quoto solo questo di Old Pawnee Bill, dato che Gros Jean è uno dei comprimari che da sempre quel qualcosa in più alle storie di tex ambientate in Canada(almeno al sottoscritto) e spero lo ripropongano in qualche storia futura :trapper: Mentre per quanto riguarda la sceneggiatura mi è sembrata bella ma ammetto che mi è sembrato di leggere una versione western de Il 13?guerriero di Crichton(boh ho trovato delle somiglianze , e semmai chieder? a Boselli se si è ispiarato a quel libro) sisi
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  • 6 mesi dopo...

Il voto che ho messo è 8 e non 9 solo perchè, per me, in ogni storia ambientata in Canad' non può mancare Gros Jean :D

quoto solo questo di Old Pawnee Bill, dato che Gros Jean è uno dei comprimari che da sempre quel qualcosa in più alle storie di tex ambientate in Canada(almeno al sottoscritto) e spero lo ripropongano in qualche storia futura :trapper: Mentre per quanto riguarda la sceneggiatura mi è sembrata bella ma ammetto che mi è sembrato di leggere una versione western de Il 13?guerriero di Crichton(boh ho trovato delle somiglianze , e semmai chieder? a Boselli se si è ispiarato a quel libro) sisi
Solo delle somiglianze? :)
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Bel centenario anche se a mio parere non il migliore . La storia è affascinante ed avventura ed i disegni di Ticci molto belli . Ciò che non mi è piaciuto molto sono i colori , che a mio parere , non sono realizzati molto bene come quelli del 500 . Nel complesso la storia rimane bella perciò do a questo albo il voto 9 . Copertina di Villa bellissima .

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Ricordo che quando lessi " I demoni del nord " lo associai subito sia al film " L'insaziabile " con Guy Pierce, ambientato nelle montagne del Nevada subito dopo la guerra con il Messico(1846-1848), in cui il tema dominante era il Wendigo, sia al romanzo di Crichton " I mangiatori di morte " dal quale è stato tratto il film con Banderas. A me l'albo piacque tantissimo, sia come soggetto e sceneggiatura, sia come disegnatore, sia come colorazione. Un gran bel numero celebrativo !

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  • 1 mese dopo...

Uno dei migliori numeri centenari, a parer mio, insieme al 200 e 500. La trama è interessante e misteriosa. Curioso vedere questa tribù primitiva e cannibale attaccare i villaggi dei pacifici indiani seguendo credenza e rituali nati all'alba dei tempi. Giunto alla conclusione sono rimasto sorpreso che questo popolo agisse per conto proprio e la loro scorribande non fossero organizzate da qualche speculatore interessato alle terre degli indiani anche se c'è da dire che le terre non mi sembra siano tanto ricche da essere desiderate. Colorazione standard, disegni ottimi come al solito anche se trovo che lo stile di Ticci non sia troppo adatto al colore. Voto 8 alla tramaVoto 8 ai disegni

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  • 2 mesi dopo...

Una storia assolutamente degna per il 600esimo numero di Tex, un ottimo miscuglio di tipiche tematiche della Frontiera ed atmosfere horror, illustrata alla grande da Ticci. Unico neo, a mio avviso, i mancati approfondimenti sulla tribù di cannibali (ad esempio, non avrebbe guastato un cenno sulle origini di quella combriccola...). Comunque, do un bell'8

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  • 2 settimane dopo...

Bella storia visivamente belli i disegni e i colori le giubbe rosse sono cis' sgargianti, sbaglio o in passato erano gia' usciti fuori indiani cannibali????secondo me invece la copertina e' un troppo povera............ avrei messo tutti e 3 i pard magari tex piu' grande...

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Uno dei migliori numeri centenari, a parer mio, insieme al 200 e 500. La trama è interessante e misteriosa. Curioso vedere questa tribù primitiva e cannibale attaccare i villaggi dei pacifici indiani seguendo credenza e rituali nati all'alba dei tempi. Giunto alla conclusione sono rimasto sorpreso che questo popolo agisse per conto proprio e la loro scorribande non fossero organizzate da qualche speculatore interessato alle terre degli indiani anche se c'è da dire che le terre non mi sembra siano tanto ricche da essere desiderate. Colorazione standard, disegni ottimi come al solito anche se trovo che lo stile di Ticci non sia troppo adatto al colore. Voto 8 alla tramaVoto 8 ai disegni

anche io tigra pensavo come te che sotto sotto ci fosse uno speculatore, bianco magari nelel terre c'era qualche minerale prezioso o robe simili, penso che per la scoperat del gas era un po' presto...... ci stava bene magari anche un vecchio sciamano che non voleva far avvicinare altre forme di vita in quelle terre..... ma in realta' sono mai vissute tribu' di indiani cannibali???chi di voi e' esperto in materia???????
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  • 2 mesi dopo...

Una bella storia nel complesso, degna del numero 600 e di gran lunga superiore ad altri albi "centenari": la trama è scorrevole, molto interessanti ed intriganti i numerosi risvolti horror come il sogno premonitore di Nuvola Rossa, o l'attacco dei cannibali al forte. Stupendi i disegni di Ticci, che ha dato una ulteriore prova della sua abilità, anche se, personalmente, per una storia di questo calibro, avrei preferito Civitelli che è bravissimo a rendere questo genere narrativo con i suoi imbattibili chiaroscuri. Ottima la copertina di Villa, semplice ed elegante al tempo stesso. VOTO: 9

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