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TWF - Tex Willer Forum

Miti Intoccabili E "capri Espiatori"


paco ordonez
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guarda West10 sulla mediocrit? di "L'Ombra di Mefisto" ci sarebbe da discutere, poi tu dici che è una storia dignitosa e leggibile e hai detto niente! Forse non è la più ispirata di tutto il ciclo di Mefisto, certo. Poi non credo proprio che ci sia retorica nella storia "Tra due Bandiere". Mi spiego. In fondo, Tex è sempre stato dichiaratamente contro le guerre e i politicanti. E' sempre stata una scelta ben chiara di Bonelli e non credo sia stata fatta per retorica. Certo tu citi un caso per evidenziarne un altro ma riflettendoci tutti gli eroi potrebbero apparire retorici. Mi trovo d'accordo con te di non erigere tutta la produzione bonelliana a capolavoro assoluto e quanto questa cosa sia errata da fare.

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sai Thazay spesso ho riflettuto sugli ultimi anni della saga di Tex... effettivamente come scrivi tu non ci sarebbe molto da salvare eppure molte storie di Boselli sono autentiche perle. Però non sono d'accordo sul fatto che l'"Ombra di Mefisto" sia inferiore a "Mefisto" di Nizzi e Villa. Ma questi sono gusti. Però sul concetto del linguaggio mi trovo totalmente in accordo con te e l'ho scritto anche qualche post fa. E' irripetibile, ci sta poco da fare.

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guarda West10 sulla mediocrit? di "L'Ombra di Mefisto" ci sarebbe da discutere, poi tu dici che è una storia dignitosa e leggibile e hai detto niente! Forse non è la più ispirata di tutto il ciclo di Mefisto, certo. Poi non credo proprio che ci sia retorica nella storia "Tra due Bandiere". Mi spiego. In fondo, Tex è sempre stato dichiaratamente contro le guerre e i politicanti. E' sempre stata una scelta ben chiara di Bonelli e non credo sia stata fatta per retorica. Certo tu citi un caso per evidenziarne un altro ma riflettendoci tutti gli eroi potrebbero apparire retorici. Mi trovo d'accordo con te di non erigere tutta la produzione bonelliana a capolavoro assoluto e quanto questa cosa sia errata da fare.

Forse non mi sono spiegato bene, io non accuso "Tra due bandiere" di essere retorico, ho voluto far presente che se si comincia ad analizzare e a sezionare le storie di Tex come è stato fatto per "Buffalo soldiers" con lo stesso metro di valutazione, che ripeto non è il mio e che non condivido, si arriva a dire che anche "Tra due bandiere è pieno di retorica". Per quanto riguarda Mefisto, voler paragonare una storiella come L'ombra di Mefisto all'ultima storia di Mefisto della coppia Nizzi/Villa mi sembra ingeneroso nei confronti di Nizzi. Ok non sarà un capolavoro il Mefisto di Nizzi ma almeno ha un soggetto decente, "L'ombra di Mefisto" no è proprio l'ombra di una storia, secondo me ovviamente.
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Detto questo ci riferiamo a professionisti, ragazzi, gente che scrive per mestiere. L'unico che ha ripetuto il linguaggio bonelliano è stato il Nizzi che va da "Valanga d'Acqua" alle storie prima del numero cinquecento. Poi c'è stato un declino evidente e lo sappiamo.
Le storie di Nolitta sono meravigliose e alcune veri capolavori. Atipiche? E allora? Sono grandi storie e Tex è Tex per dirla come Paco.
Lo stesso Borden ci delizia con sceneggiature perfette, ci mancherebbe e alucne storie sono davvero molto ben fatte di altre del grande vecchio. Ma sarebbe assurdo il contrario non trovi West10?

Come si suol dire "sfondi una porta aperta", è ovvio che sono d'accordo!


Quello che mi sforzo di dire è che nessuno scriver? come Bonelli. Non vuol dire che nessuno potr? scrivere una storia "giusta", ma ci mancherebbe. E poi vorrei dire: ma prendete in mano i primi duecento numeri di Tex. Sinceramente anche nella storia più floscia di Bonelli c'è un patos diverso. Se rileggo i primi numeri ritrovo sempre qualche elemento che me lo fa amare ancora di più. Rileggendo con occhio critico penso che anche storie mosce come Satania siano avvincenti. Molte storie del periodo iniziale di Tex sono pionieristiche e ricche di elementi che oggi ci sogniamo di vedere: donne con minigonne, vamp assassine, dinosauri nascosti in caverne sotterranee, scienziati pazzi, gorilla assassini, Tex che si maschera, che lascia il corpo dei rangers, che lavora per la pinkerton, che ha un figlio piccolo che poi cresce, che sfida l'esercito degli stati uniti eccetera eccetera... insomma quel "primo" Tex è pieno di elementi notevoli. Certo poi le storie che tutti osannano sono venute negli anni seguenti e specie nel momento che la striscia fu sostituita dall'albo gigante che tutti noi conosciamo.

Ulzana nessuno oggi potrebbe scrivere in quel modo per il semplice motivo che quell'epoca è passata. Se un autore oggi comincerebbe a scrivere storie con Tex che affronta gorilla assassini o dinosauri e tutto il resto che tu hai scritto la serie chiuderebbe nel volgere di un batter d'occhio. Son passati quegli anni, il mercato non chiede più questo tipo di storie o meglio non le accetta più.

Secondo te perchè Tex è rimasto in edicola mentre molte altre testate hanno chiuso? Tex è riuscito ad evolversi, ha abbandonato alcuni temi non più trattabili ed ha modificato altri, se non lo avesse fatto non sarebbe più in edicola. E bada che l'evoluzione è cominciata già quando era ancora GLB a scrivere la maggior parte delle storie.

Quindi ripeto... si scrive per emozionare. Non è solo un mestiere. Nizzi lo ha fatto nei primi anni, ha emozionato con storie come "Sioux" "La Tigre Nera" "Furia Rossa" eccetera... e poi? Poi ha eseguito solo un lavoro e i risultati si sono visti. Scusate ma perchè per anni molti si sono scagliati su di lui? Forse che Nizzi non era un professionista? A parte i gusti ma il lettore affezionato se ne accorge quando chi scrive gioca a fare il furbo. Non si tratta di bravura ma di ispirazione. Se Nizzi non era più ispirato perchè scrivere ancora? Doveva mangiare anche lui, per carit?, ma non ditemi che le storie sue dal numero cinquecento in poi qualcuno abbia voglia di citarle di fianco a "Furia Rossa". Invece prendete le ultime storie di Bonelli, anche le più ripetitive. Ebbene qualcuno di noi quelle storie le metter? in conto, credetemi, e non si tratta di religiosit? ma di onest?.

Sulla questione del decadimento di Nizzi, non credo che Nizzi giocasse a fare il furbo, può accadere che la vena si inaridisca o che vuoi semplicemente cambiare credendo di migliorare ed invece peggiori senza rendertene conto. Comunque ritengo che la responsabilità di cambiare sceneggiatore non era certamente dello sceneggiatore stesso. Poi alcune caratteristiche di Nizzi ci sono sempre state anche quando sfornava capolavori, anche a me non è mai piaciuto il fatto che Carson faceva sempre la figura del mezzo scemo nei ragionamenti che se non gli spiegava Tex tutto lui non lo capiva ma il Carson di Nizzi era così lui lo vedeva così prendere o lasciare, magari dall'alto qualcuno avrebbe potuto intervenire facendo presente che forse presentare sempre Carson come uno sprovveduto non era nella tradizione che GLB aveva tracciato come allo stesso tempo sempre dall'alto avrebbero potuto cercare prima qualcuno da affiancare a Nizzi evitandogli di tirare la carretta da solo per lunghi anni cosa che probabilmente ha contribuito al decadimento delle storie. Oggi ad esempio Borden è affiancato da altri validi autori.


Sulla questione della credibilit? la ritengo assurda come cosa: mettersi a pensare cosa Tex possa fare e cosa sia plausibile, sfida le leggi della fantasia fumettistica, del patto che il lettore fa con l'autore. Se Tex e Carson fermano una carica indiana con l'aiuto di pochi valorosi "Buffalo" Soldier è perfettamente in linea con quel Tex e Carson che nel numero otto "Due Contro Cento" affrontano un'intera cittadina; oppure che nel bello "Il Ritorno di Montales" con pochi uomini riescono a tener testa a interi battaglioni messicani!!! Insomma il pregiudizio è da aborrire.

Vedo che siamo d'accordo.
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Tahzay, a scanso di equivoci nei precenti interventi ho inserito quel "nel rispetto etc. etc." solo perchè il tema è come si suol dire "caldo" e scrivendo in un forum senza che si abbia l'interlocutore davanti alcune frasi potrebbero sembrare "arrabbiate" quando invece non lo sono. Ci tengo a precisare che sia qui sia in tutto il resto del forum i miei interventi sono basati sul livello della chiacchierata spensierata fra amici che a volte possono non essere d'accordo su alcuni temi ma ovviamente senza alcuna acredine fra di loro. So che anche per te ed Ulzana è così ma ho preferito precisarlo per non lasciar adito al minimo dubbio. Tornando all'oggetto della nostra chiacchierata sul punto due non sono d'accordo, io nella fascia 500/600 tolte alcune storie di Nizzi per il resto mi sono divertito tantissimo poi ovviamente non pretendo che così debba essere per tutti, ti lancio solo un quesito per farti venire qualche dubbio. Attualmente ci sono circa 230.000 lettori che comprono mensilmente l'inedito credi che avrebbero continuato a farlo dopo 100 numeri da schifo? Secondo me no, quindi ci sono almeno duecentomila persone a cui il Tex degli ultimi cento numeri è piaciuto. Riguardo al punto 4 le storie degli anni 70 di GLB sono molto belle e, secondo me, con "In nome della legge" hanno toccato il loro apice. Ma quasi tutte le storie di Borden tanto per fare un esempio, sempre secondo me, non hanno niente da invidiare a quelle storie, sono ugualmente belle come lo sono anche "Verso l'Oregon" di Manfredi o "L'uomo di Baltimora" di Faraci anche se non è giusto paragonare una sola storia con una sfilza. Quindi soffermandoci a paragonare due autori che hanno scritto molto per Tex come GLB e Borden io penso che i due filoni sono ugualmente all'altezza, dopodich? quello di GLB è etichettato come periodo aureo anche perchè in primis si vuole far presente quale è stato il periodo migliore del creatore di Tex, quello appunto della fascia da te citata, quindi molte volte si parla di quella fascia come del periodo aureo di GLB e non di Tex in generale, secondo perchè a quel periodo corrisponde anche il momento in cui Tex arriv? a dati di vendita (700.000 copie) mai più raggiunti. Ma dobbiamo ammettere che quei dati oggi non si possono più raggiungere perchè l'epoca dei fumetti come miglior passatempo dei ragazzi dopo la partita a pallone è passato da un pezzo e non c'è autore che possa combattere contro il mutare dei gusti del mercato.

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Attualmente ci sono circa 230.000 lettori che comprono mensilmente l'inedito credi che avrebbero continuato a farlo dopo 100 numeri da schifo? Secondo me no, quindi ci sono almeno duecentomila persone a cui il Tex degli ultimi cento numeri è piaciuto.

Nella mia opinione, il fatto che Tex continui ad avere 230.000 copie vendute mensili NONOSTANTE quanto pubblicato nella fascia 500/600 - per non parlare di texoni, almanacchi e maxi usciti nello stesso periodo - dimostra solamente quale sia stata la straordinaria semina dei vari Bonelli padre e figlio, Nizzi, Galeppini, Letteri & C. nei primi 50 anni di vita del personaggio, e quanto oramai il personaggio sia radicato nella cultura popolare e nel costume del paese. Che tu ti sia divertito leggendo la fascia post-500 ?, comunque, un dato che recepisco ed incamero, non senza una sana punta di invidia (io mi sono divertito molto poco). Concordo con te quando dici che molte storie di Boselli sono paragonabili a quelle del "periodo aureo", ma ribadisco che quel che fa la grande differenza - e qui riprendo Ulzana - sono, paradossalmente, le storie "minori". Le storie "minori" di un tempo erano comunque leggere, fluide, divertenti, con un Tex vivace e riconoscibile. Avevano un'anima. Le storie "minori" degli ultimi 10 anni hanno sfiorato il limite dell'impubblicabilità (e ti potrei citare decine di esempi, a riguardo: da Fratello bianco a Fort Sahara, da Moctezuma a I fratelli Donegan, e così via). Quello che fa la differenza è il livello MEDIO, non i capolavori: il "jolly" te lo può tirar fuori chiunque, se ispirato, ma la validit? di una serie si coglie proprio dall' "anima" che permea le storie, per così dire, ordinarie. Negli ultimi due anni, il livello medio delle storie di Tex è tornato ad essere quello che mi aspetto che debba essere, vista la storia, la tradizione del prodotto, l'affezione e le giuste aspettative del lettore.
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Nella mia opinione, il fatto che Tex continui ad avere 230.000 copie vendute mensili (...) dimostra solamente quale sia stata la straordinaria semina dei vari Bonelli padre e figlio, Nizzi, Galeppini, Letteri & C. nei primi 50 anni di vita del personaggio, e quanto oramai il personaggio sia radicato nella cultura popolare e nel costume del paese. Le storie "minori" di un tempo erano comunque leggere, fluide, divertenti, con un Tex vivace e riconoscibile. Avevano un'anima.

Quoto al 100% queste parole, ho solo cassato la parte che si riferiva agli ultimi 10 anni perchè quello che mi premeva di sottolineare, e del resto ne ho già parlato alcuni messaggi fa, è proprio il fatto che anche la più piccola e meno significativa delle storie di tanto tempo fa era viva, magari piena di errori grafici, storici, geografici, etnici... ma viva! Adesso c'è forse molta più attenzione, e io ho acquisito nuove conoscenze ad esempio su Jayhawkers e Bushwakers, su Mather e Brown, e sicuramente su altro che ora non mi viene in mente (non cito queste storie per criticarle n° per lodarle, perchè non c'entra con il discorso che sto facendo). Ma pur conservando un generale apprezzamento - soprattutto grazie alla ripresa degli ultimi mesi - a volte mi pare di percepire una differenza simile a quella che c'è tra un prodotto creato con grandi attenzioni industriali, valido e a volte anche di eccellenza, ma un tantino "asettico" e lo stesso prodotto creato con ruspante entusiasmo artigianale :indianovestito:
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@Tahzay, @Cheyenne fatemi capire voi affermate e siete certi che voi due ed altri 230.000 lettori in questi 10 anni hanno continuato a comprare Tex spendendo 2,70 euro al mese solo per la semina effettuata da GLB & soci nei precedenti 50 anni. No perchè se così sarebbe Mefisto al confronto di GLB & soci sarebbe un dilettante visto che neanche un mago riuscirebbe a far comprare un prodotto che non mi piace più per 10 anni di seguito. Anche la Ferrari, il cui fascino del fondatore e la qualità delle macchine da sempre non sono messe in discussione, agli inizi degli anni 90 era scesa ai minimi di produzione tanto da dover per la prima volta fare ricorso alla cassa integrazione per i suoi dipendenti e ciò fu dovuto a dei modelli mal riusciti e a una cattiva politica imprenditoriale/organizzativa fatta dai successori di Enzo Ferrari. Solo l'arrivo di Luca di Montezemolo invert? la rotta facendo tornare la Ferrari ai top del mercato con modelli all'altezza del nome Ferrari e una riorganizzazione totale. Morale della favola nessuno si sognava di mettere in dubbio Enzo Ferrari ma morto lui se i modelli non erano all'altezza chi doveva comprare una fuoriserie non comprava una Ferrari brutta solo per quello che aveva seminato Enzo Ferrari. Lo stesso penso possa valere per Tex, 230.000 lettori non avrebbero continuato a comprare Tex solo per affetto nei confronti di GLB.

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@Tahzay, @Cheyenne  fatemi capire voi affermate e siete certi che voi due ed altri 230.000 lettori in questi 10 anni hanno continuato a comprare Tex spendendo 2,70 euro al mese solo per la semina effettuata da GLB & soci nei precedenti 50 anni.

Non potrei certo dirlo per tutti i 230.000, una parte credo di sè. Ma poi, in verità, non è nemmeno questo il punto. E' che - ma questo è un mio parere che si può o meno condividere - se il nome di Tex Willer è diventato noto anche a persone che magari non ne hanno mai letto un singolo numero, se ha raggiunto e superato sessant'anni di pubblicazione, e di conseguenza se oltre agli aficionados ostinados biggrin.gif delle origini si trova anche nuovi estimatori tra i più giovani - che naturalmente si avvicinano e imparano ad amare il Tex di oggi - è pur sempre grazie alle robuste fondamenta bonelliane, robuste fondamenta che hanno impedito anche in tempi difficili che l'edificio si crepasse al punto di crollare.

Lo stesso penso possa valere per Tex, 230.000 lettori non avrebbero continuato a comprare Tex solo per affetto nei confronti di GLB.

No, però potrebbe essere (sempre parlando dei lettori di molto tempo fa) l'affetto nei confronti del Tex che hanno conosciuto, e che sperano ogni volta di ritrovare. ;)
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Sul fatto che il successo di Tex parta da GLB siamo d'accordo ma non è di questo che stiamo parlando in questa sezione. Sul fatto che una parte dei 230.000 continuino a comprare Tex per affetto nei confronti di GLB non siamo d'accordo, ovviamente non pretendo di aver ragione dovremmo avviare un indagine statistica seria per saperlo. Per quanto mi riguarda io trovo difficile da credere che una persona continui a comprare un prodotto sperando che un giorno possa tornare come quello del suo ideatore ben sapendo anche che il suo ideatore non c'è più. Al massimo lo possono fare una piccolissima parte diciamo non più del 10% ad esagerare e volendo essere proprio buoni. Ovviamente questo è il mio parere, potr? anche sbagliare ma finch? qualcuno non mi dimostrer? con dati di fatto che sbaglio continuerà a pensarla così, ossia se Tex anche nel primo decennio di questo secolo è rimasto al primo posto fra gli albi Bonelli e ai primi posti del mercato italiano del fumetto il merito va attribuito ai suoi attuali autori e disegnatori. L'effetto trainante dei fondatori di Tex (GLB e Galep) è innegabile ma alla lunga non avrebbe potuto resistere se non supportato da delle buone storie inedite. Se così non fosse, se i lettori ritenessero le storie attuali non buone avrebbero comprato solo le ristampe.

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Un flash sul Carson rimbambito citato da qualcuno:a un certo punto GLB ha dovuto far prevalere l'intelligenza di Tex rispetto agli altri, in fondo è Tex l'eroe o no?Ci sono molte situazioni GLBonelliane in cui Carson propone una via da seguire: Tex gli fa notare che è quella sbagliata, Kit Willer dice "P? ha ragione, Zio Kit" mentre Tiger se ne esce con un "Ugh!". Carson poi dichiara: "Tutti contro di me?". Non è che Carson sia rimbambito (un po' si dai) però è giusto che sia Tex quello che prende in mano la situazione. Che schifo se ci fosse qualcuno (ma è già successo) che propone il piano d'azione e Tex annuisce e basta...

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Che schifo se ci fosse qualcuno (ma è già successo) che propone il piano d'azione e Tex annuisce e basta...

Concordo al mille per mille...? come avere l'eroe tutto stupido di turno solo muscoli e niente cervello..., dopotutto io mi aspetto sempre da Tex e non da altri la soluzione delle sue vicende...(tipo Harry Yount e il suo Geyser temporizzato...:))
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Che schifo se ci fosse qualcuno (ma è già successo) che propone il piano d'azione e Tex annuisce e basta...

Concordo al mille per mille...? come avere l'eroe tutto stupido di turno solo muscoli e niente cervello..., dopotutto io mi aspetto sempre da Tex e non da altri la soluzione delle sue vicende...(tipo Harry Yount e il suo Geyser temporizzato...:))
Mah, sè e no!Un conto è trovarsi un Tex totalmente avulso dalle decisioni e succube!Un altro è invece riconoscere che i pards non sono soldatini, valorosi ma pur sempre in attesa dell'imbeccata del comandante. Che ci sarebbe di male se Tiger, ad esempio, proponesse una tattica e Tex gli dicesse "Bravo Tiger, la tua è un'ottima idea"? Poi magari, se proprio si vuole sottolineare che il cervello del gruppo è lui, potrebbe suggerire alcune modifiche al piano. Dove sta il problema?
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Bhe se il discorso rimane legato alla collaborazione dei 4 pards nulla da dire, se mai non vorrei vedere Tex seguire il piano di personaggi esterni i 4,(come da esempio quello ribadito di Harry Yount), ma per il resto nessun problema, anzi.. ben venga..:)

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Ah, ok! D'accordo, per quanto sul punto Harry Yount perdonerei lo sceneggiatore. Perchè togliersi l'opportunità di fare intervenire anche una forza della natura contro persone che avevano violato, tra l'altro, proprio l'equilibrio naturale? E Tex dei geysers non poteva saperne granch? (al massimo, se la storia fosse stata scritta molto tempo fa, li poteva conoscere Piccolo Falco che sapeva tutto anche di anaconda e ippocampi :lol: )

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Sia chiaro la questione non è legata alla tradizionale divisione conservatori o progressisti, non voglio criticare la scelta del finale risolto dal prode guardiano del parco, anche in questo caso ci st?, ma a parer mio e per come piace a me non vorrei diventasse una deriva abituale tutto qu?, poi potrebbe servire sempre per un prossimo futuro, magari in una storia dove la lava la f? da padrona Tex si potrebbe ricordare dell'esperienza al parco di Yellowstone e sfruttare in qualche maniera la stessa situazione in una vicenda diversa, con tanto di "vi ricordate?.. E' lo stesso brontolio che avvenne quando ci scontrammo con i trappers a Yellowstone, questa sarà l'occasione per fermare quei balordi", con tanto di didascalia con su scritto vedasi numero 613 "la valle delle pietre fumanti".... :trapper:

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Che schifo se ci fosse qualcuno (ma è già successo) che propone il piano d'azione e Tex annuisce e basta...

Concordo al mille per mille...? come avere l'eroe tutto stupido di turno solo muscoli e niente cervello..., dopotutto io mi aspetto sempre da Tex e non da altri la soluzione delle sue vicende...(tipo Harry Yount e il suo Geyser temporizzato...:))
Mah, sè e no!Un conto è trovarsi un Tex totalmente avulso dalle decisioni e succube!Un altro è invece riconoscere che i pards non sono soldatini, valorosi ma pur sempre in attesa dell'imbeccata del comandante. Che ci sarebbe di male se Tiger, ad esempio, proponesse una tattica e Tex gli dicesse "Bravo Tiger, la tua è un'ottima idea"? Poi magari, se proprio si vuole sottolineare che il cervello del gruppo è lui, potrebbe suggerire alcune modifiche al piano. Dove sta il problema?
Concordo con Cheyenne. Comunque il Carson a cui mi riferivo io ed a cui Nizzi fa fare spesso la figura del povero scemo a cui Tex deve spiegare per filo e per segno tutto altrimenti da solo non ci arriva non è quello descritto da Calvera. Io mi riferivo ad altro, ossia:un conto è voler far presente che il più astuto, il più forte, quello che comunqe è una spanna sopra tutti è Tex, e fin qui nulla da eccepire. Un altro conto sono le figure barbine fatte fare da Nizzi a Carson. In questo momento non ricordo delle storie da citare come esempio, ma molto spesso Nizzi sceneggia delle situazioni in cui Tex risolve l'intrigo, e fin qui va bene, dopodich? a mistero risolto si vedono scene in cui Carson chiede spiegazioni a Tex su vicende ormai chiare. Allora se è ormai tutto chiarito perchè far passare Carson da imbecille mettendogli in bocca domande stupide? Che bisogno c'è? Carson non è in gamba come Tex ma per come l'ha ideato GLB era un ranger famoso ed in gamba ancor prima di Tex quindi va bene che ora Tex ha in mano la situazione ma Carson ha anche lui un fiuto investigativo e quindi certe domande stupide fatte da lui secondo me stonano alquanto.
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per non parlare del Carson di Nolitta. Se ricordate la storia epica "La Vendetta di Tiger Jack" ha anche una solida carriera nell'esercito. Però, riflettendo l'altro giorno su quanto detto da tutti voi e rileggendo la storia di Nizzi "Fuga da Anderville" è davvero un peccato che Nizzi abbia negli ultimi anni sfornato storie molto mediocri. Perchè se vediamo le storie di Tex dal numero 300 (ma già da prima) sino al 400 sono tutte targate Nizzi (a parte le storie crepuscolari - come le definisco io - dell'ultimo Bonelli e una incursione di Nolitta nella storia "Il Segreto di El Morisco") il nostro ha scritto davvero un Tex sublime. Anche a cavallo tra le prime storie dopo il numero quattrocento (che vede poi l'esordio di Borden) ha scritto buone storie (ricordo "Morte di un Amico", "Il risveglio del Vulcano", "Yucatan", "Il Ritorno della Tigre Nera") e altre ottime ("L'uomo senza Passato", "Congiura contro Custer", "Il Presagio") che si lasciavano decisamente leggere. Poi dopo il numero cinquecento c'è stata un'inversione totale, un cambiamento di rotta. Storie molto già di tono, quasi sempre difficile da apprezzare, e molto spesso deludenti. E per tornare in topic con titolo della discussione se c'è stato un capro espiatorio il nome di Nizzi è quello che è ricorso più di tutti sulla bocca dei lettori. E a me dispiace sinceramente perciò, come ho scritto anche a West10 qualche post fa, avrei preferito una scelta più ponderata dalla Bonelli Editrice di farlo ritirare, o al massimo di vedergli ridotta la quantit? di storie che invece gli richiedevano. O l'impressione che Nizzi si sia "bruciato". Ed è triste come cosa. Davvero. Perchè possedendo anche le sue storie di Nick Raider, lo ritengo uno dei migliori sceneggiatori classici d'Italia.

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