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TWF - Tex Willer Forum

[601/602] I Giustizieri Di Vegas


Sam Stone
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  • Collaboratori

Questo pomeriggio, lurkando nel forum di Zagor ( scls ), ho visto che anche l' qualcuno ha storto il naso su questo pokerino perso da Tex. Di interessante c'è la segnalazione di un utente di quel forum che rimanda ad un'altra sconfitta di Tex, quella di "Uccidere o morire" scritta da Nolitta. Non so come Borden svilupperò il poker di Carson nella seconda parte della storia ( se lo farà ) ma stavolta davanti ad Hoodoo Brown potrebbe esserci un "vendicatore", sarebbe l'occasione di vedere anche Carson inedito protagonista con le carte.

Rispondo a Jack65: non credo che sia soltanto un lontano ricordo a guidare Tex verso Las Vegas e credo che nel secondo albo l'autore come suo solito inserir? qualche altro elemento per rendere plausibile il "fiuto" del ranger.
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  • Rangers

Eheheh penso che Paco qui da noi ci sia arrivato prima all'accenno di Uccidere o Morire!! :DRispondo anch'io a Jack65:secondo me Tex sta descivendo a Kit le sue impressioni su Hoodoo Brown, che continua a considerare ancora dalla parte della legge, nonostante la "sgradevole" impressione di aver barato a poker. Non penso proprio che a Tex sia tornata in mente la vicenda del poker e abbia deciso così tutto ad un tratto di andare a Vegas a far piazza pulita di Hoodoo. Sicuramente Tex ha avvertito puzza di bruciato: la Dodge City Gang non lo convince per le strane impiccagioni e per la fretta con cui viene amministrata la giustizia e sotterrate le prove. Non è che uno bara a poker e di conseguenza diventa un criminale assassino, sarebbe troppo infantile, imho!! :trapper:

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Eheheh penso che Paco qui da noi ci sia arrivato prima all'accenno di Uccidere o Morire!! :DRispondo anch'io a Jack65:secondo me Tex sta descivendo a Kit le sue impressioni su Hoodoo Brown, che continua a considerare ancora dalla parte della legge, nonostante la "sgradevole" impressione di aver barato a poker. Non penso proprio che a Tex sia tornata in mente la vicenda del poker e abbia deciso così tutto ad un tratto di andare a Vegas a far piazza pulita di Hoodoo. Sicuramente Tex ha avvertito puzza di bruciato: la Dodge City Gang non lo convince per le strane impiccagioni e per la fretta con cui viene amministrata la giustizia e sotterrate le prove. Non è che uno bara a poker e di conseguenza diventa un criminale assassino, sarebbe troppo infantile, imho!! :trapper:

Ovvio!Borden
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Molto bello questo primo albo!La storia fila che è un piacere e promette un finale col botto!Tipicamente boselliana la costruzione della trama:nemici con due attributi così e molto intelligenti;un sapiente utilizzo dei pards che tende a fargli avere la medesima importanza all'interno della narrazione-e questa è una delle caratteristiche migliori di Boselli, il riuscire a mettere in scena tutti e quattro con estrema naturalezza. Un'elemento mi sembra poi importante. Si è a volte sottolineato come le storie boselliane procedano senza pause, senza quegli intermezzi "familiari" di vita comune tra i pards che allegeriscono la lettura coinvolgendo il lettore. Ebbene, questa volta questi intermezzi non sono certo mancati:vedasi la bella scena intorno al fuoco con Tex e Tiger a sfottere un Kit più brontolone del solito. Inoltre, credo di dover negare la fondatezza di un'accusa mossa a questa storia che ho letto da qualche parte in giro per la rete (anche sul nostro forum?Non ricordo!):la verbosit?. Io di verbosit? non è ho vista affatto. Molte le belle scene:quella iniziale, innanzitutto;quella della sparatoria in città con Dave e i suoi contro i tre poveri cowboys;il racconto di Tex della resa dei conti fra Brown e Mather e il gruppo di fuorilegge (splendide pag.63 e 64), e altre ancora. E oltre che puzzare di puro western, questa storia ha anche toni di giallo:bello il personaggio di Mallory, detective sfortunato-a dire il vero, il fatto che sia morto non mi è dispiaciuto per niente, perchè il non avere comprimari tra i piedi lascer? tutto il campo ai 4 pards!Capitolo disegni:meravigliosi!Alcune vignette sono straordinarie:la prima, per esempio, e tutte quelle che riprendono il paesino messicano e l'interno del saloon. E che dire della splendida galleria di brutti ceffi realizzata da un Mastantuono in stato di grazia?Evidente inoltre la revisione del volto di Kit, meno infantile, nonchè più belloccio e grintoso, e quella (meno evidente) del volto di Carson, un p? meno nonnetto e un p? più duro, intelligente, e sarcastico. Quindi, per ora, meglio di così non si potrebbe andare! ::evvai::

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Scusate se spezzo una lancia a favore di borden, anche se sul forum a volte esprime con troppa forza le sue opinioni, ma penso che il motivo del suo successo sia proprio fare delle trame complicate ed inserire novità che come tali riescono ad attirare l'interesse del lettore a dispetto dei soliti clich?: bistecca & patatine, sganassoni e colpi di pistola. Il suo predecessore, Nizzi, se non sbaglio è stato (a ragione purtroppo) criticato per la noiosit? e la ripetitivit? delle sue storie che non cambiavano mai di una virgola a causa del suo "Fondamentalismo Texiano". Che Tex perda a carte una volta ogni 600 numeri ci può anche stare. Anche Tex può avere le sue giornate no. Gianluigi Bonelli stesso non lo fece forse sconfiggere una volta, temporaneamente, in un duello nel numero 99?. un Tex troppo invincibile annoierebbe. Deve essere si, un uomo superiore alla media ma non troppo. Riguardo alle trame non possiamo assolutamente chiedere a borden di farne di banali e stereotipate perchè sarebbe come chiedere ad ogni lettore di Tex (per non parlare di Tex stesso) di ridurre il proprio quoziente intellettivo a favore delle solite scazzottate e sparatorie. Già Nizzi fece questo errore e noi tutti (e anche Tex) ne abbiamo fatto le spese. Avete già dimenticato la storia di borden de: il vecchio di mezzanotte? Complicata, intrigante, fuori dagli schemi, per nulla prevedibile e come tale è stata un successo. Inutile dire che la ricomprer? a colori non appena sarà pubblicata. Lasciamo lavorare borden come meglio crede e vedremo dove ci porter?. Sono convinto che non ci deluder?.

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Scusate se spezzo una lancia a favore di borden, anche se sul forum a volte esprime con troppa forza le sue opinioni, ma penso che il motivo del suo successo sia proprio fare delle trame complicate ed inserire novità che come tali riescono ad attirare l'interesse del lettore a dispetto dei soliti clich?: bistecca & patatine, sganassoni e colpi di pistola. Il suo predecessore, Nizzi, se non sbaglio è stato (a ragione purtroppo) criticato per la noiosit? e la ripetitivit? delle sue storie che non cambiavano mai di una virgola a causa del suo "Fondamentalismo Texiano". Che Tex perda a carte una volta ogni 600 numeri ci può anche stare. Anche Tex può avere le sue giornate no. Gianluigi Bonelli stesso non lo fece forse sconfiggere una volta, temporaneamente, in un duello nel numero 99?. un Tex troppo invincibile annoierebbe. Deve essere si, un uomo superiore alla media ma non troppo. Riguardo alle trame non possiamo assolutamente chiedere a borden di farne di banali e stereotipate perchè sarebbe come chiedere ad ogni lettore di Tex (per non parlare di Tex stesso) di ridurre il proprio quoziente intellettivo a favore delle solite scazzottate e sparatorie. Già Nizzi fece questo errore e noi tutti (e anche Tex) ne abbiamo fatto le spese. Avete già dimenticato la storia di borden de: il vecchio di mezzanotte? Complicata, intrigante, fuori dagli schemi, per nulla prevedibile e come tale è stata un successo. Inutile dire che la ricomprer? a colori non appena sarà pubblicata. Lasciamo lavorare borden come meglio crede e vedremo dove ci porter?. Sono convinto che non ci deluder?.

Premessa fondamentale: non ho letto 'I Giustizieri Di Vegas' e voglio goderne la lettura insieme all'albo di dicembre. Vorrei intervenire su un punto, scusandomi se andr? un po' fuori tema. L'accusa a Nizzi di un Tex ripetitivo, che peraltro non condivido ( se non, è ovvio, per certe storielline degli ultimi anni ), non tiene conto di un fatto a mio giudizio fondamentale: Tex ha delle regole basilari, venendo meno le quali si snatura. Se si creano sceneggiature originali nel rispetto delle suddette regole, sono il primo ad esserne contento; se se ne esce, allora sono assai critico. Credo che Boselli sia il primo a sapere di non star rispettando l'universo-Tex ( nella linea generale delle sue sceneggiature, ovvio ). Vengono meno, con Borden, dei cardini bonelliani: l' assoluta centralit? di Tex, il primato dell'azione sull'introspezione psicologica, i dialoghi come base della narrazione ( le scene mute non sono texiane, per quanto possano essere suggestive ), una forte dicotomia tra bene e male. E non mi si vengano a citare le pur numerose eccezioni per controbattere questa tesi, perchè eccezioni sono ( e chiunque abbia buona fede lo sa ). Alla ricerca spasmodica di originalità ( attraverso la quale la 'firma' dell'autore, molto vanitoso, è messa in risalto ), Boselli sta stravolgendo il mondo di Tex. Benissimo se qualche storia ( una tantum ) esce un po' dai canoni, ma se ciò diventa l'abitudine il personaggio si inaridisce fino a morire. Assai più deleteria l'uscita dal binario che la monotonia del viaggio. Che poi Boselli abbia scritto delle bellissime storie, è un altro paio di maniche. P. S. Si può sapere cosa vi han fatto di male la bistecca e le patatine, che sono il sale di Tex? :fumo: Modificato da Don Fabio Esqueda
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La bitecca e le patatine? Assolutamente nulla. Il problema è che questa battuta di Carson è stata talmete usata e strariusata che ogni volta a leggerla viene la nausea. E' mai possibile che nessuno se ne sia accorto? Usarla un p? meno nelle storie di Tex sarebbe più salutare per la testata e per le coronarie del vecchio cammello.

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Come previsto, letto ieri sera tutto d'un fiato. Bella storia, promette di avere sviluppi molto avvincenti nei prossimi numeri.

Una storia che si sviluppa su tre o quattro azioni in parallelo, coinvolgendo tutti i pards e nemici che sembrano agguerriti e ben preparati; si prepara un gran finale in cui i diversi filoni si congiungono nello stesso luogo allo stesso momento, per generare fuochi d'artificio che promettono di essere di alto livello. L'indagine e' un po' sottotono nella prima parte, si e' giustamente secondo me pivilegiata l'azione iniziale, per fabbricare il sottofondo a quello che sara' il gran finale. Tex infatti per ora si e' mosso seguendo le sue sensazioni piu' che elementi di prova veri e propri. Solo Mallory per ora ha indagato sui fatti e gli indizi. Ma arrivera' il turno dei 4 pards per fare anche questo. Ho pero' trovato i passaggi da una situazione all'altra un po' sbrigativi. Ad esempio Carson fa un lungo viaggio dalla riserva fino Vegas. Un breve flash su Carson durante il viaggio non ci sarebbe stato male. Magari in treno, seduto di fianco ad una giovane donzella con mamma megera, avrebbe potuto aggiungere un minimo di humor alla storia. Avrei preferito questo allo scambio di "battute" davanti al fuoco serale, con Kit che fa la parte del brontolone. Non l'ho personalmente trovato divertente. La partita a poker. Il cenno alla partita persa da Tex contro Brown, che ha scatenato molti post in questa discussione, secondo me e' stata inserita per preparare il terreno a quanto succedera' al tavolo attuale, dove al posto di Tex c'e' Carson. Secondo me questa non sara' una partita normale. Ovvio che a Tex la sensazione di qualcosa di strano sia rimasta, visto che tra amici e difensori della legge nessuno si aspetterebbe che qualcuno bari. Tex se lo ricorda, e assieme ad altri piccoli indizi e sensazionin decide di indagare piu' a fondo. Sicuramente la partita persa (non tanto la perdita quanto il fatto che Brown avesse barato) e' uno dei fattori che ha spinto Tex verso Vegas, ma non e' il principale.
I disegni: qui concordo con i critici. Non mi entusiasmano, soprattutto i primi piani delle facce dei pards e la prevalenza di tavole con contrasto bianco / nero molto forte. Anche le scene all'esterno, che potrebbero essere piu' "luminose" appaiono un po' scure, quasi "serali". Le tavole con i paesaggi, all'intenro del saloon e quelle con case e personaggi non in primo piano invece mi piacciono perche' danno bene il senso dell'atmosfera. In ogni modo, non vedo l'ora di leggere il seguito.
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La bitecca e le patatine? Assolutamente nulla. Il problema è che questa battuta di Carson è stata talmete usata e strariusata che ogni volta a leggerla viene la nausea. E' mai possibile che nessuno se ne sia accorto? Usarla un p? meno nelle storie di Tex sarebbe più salutare per la testata e per le coronarie del vecchio cammello.

Non sono d'accordo !!!!!! :bisonte::colt:;)
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  • Collaboratori

Scusate se spezzo una lancia a favore di borden...

Non parliamo di lance, non è in corso nessuna crociata anti-boselliana sul forum, quanto una libera e coerente espressione delle nostre opinioni e aspettative, nel rispetto del lavoro dello sceneggiatore ( lavoro delle cui difficolt? nessuno dubita ). Diverso è il discorso della sudditanza passiva che va nella direzione opposta. Per cui quando dico che Tex non può perdere a carte e che si deve evitare di mostrarlo un "perdente" e mi si risponde che non è realistico che Tex sia sempre un vincente, dimenticando che stiamo parlando di un fumetto e non della vita reale, e come se ad un tratto io dicessi che non è realistico che tutte le volte che c'è una sparatoria in corso i colpiti cadano per terra come salami e non si muovano più quando è chiaro che il decorso che porta alla morte è spesso e volentieri lungo e doloroso. Questo ci viene evitato di mostrare nelle pagine di Tex e come dice qualcuno non è realistico che la camicia non appaia mai sporca di sangue o di sudore neanche dopo una marcia interminabile sotto il solleone del deserto: se un autore all'improvviso decidesse di mostrarci gli ultimi sussulti di un bandito colpito a morte, i brividi che gli percorrono il corpo, il rivolo di sangue che gli cola dalla bocca e dal naso, tutto questo sarebbe - realtà - ma non sarebbe realtà texiana e la criticherei eccome. Il discorso sulla partita persa o vinta a poker è solo una bazzaccola, è chiaro che quello che fa la riuscita di una storia è ben altro, ma è anche a partire da piccolezze come queste che GLB ha creato il mito, e sul suo solco, come dice Don Fabio, un autore deve incalanarsi stando bene attento a tutte le eventuali deviazioni che fa.
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La bitecca e le patatine? Assolutamente nulla. Il problema è che questa battuta di Carson è stata talmete usata e strariusata che ogni volta a leggerla viene la nausea. E' mai possibile che nessuno se ne sia accorto? Usarla un p? meno nelle storie di Tex sarebbe più salutare per la testata e per le coronarie del vecchio cammello.

Che talvolta, e sottolineo talvolta, il Carson di Nizzi abbia teso verso uno Stumpy ( Walter Brennan in 'El Dorado' ) o un Chico ( il socio di Zagor ) , e che si sia abusato di bistecche è secondo me condivisibile. Che Boselli abbia privato Tex di tutti quei clich? che lo rendono un amico, un personaggio familiare, è ancora più vero. Francamente, questo personaggio per me , di Tex, ha solo il nome, lo Stetson e il cinturone : è un personaggio freddo che non mi dice nulla. Scusate, edito solo per correggermi : Walter Brennan è Stumpy in 'Un Dollaro D'Onore' , non in 'El Dorado' : mi son confuso solo perchè l'uno è il remake dell'altro.
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Il discorso sulla partita persa o vinta a poker è solo una bazzaccola, è chiaro che quello che fa la riuscita di una storia è ben altro, ma è anche a partire da piccolezze come queste che GLB ha creato il mito, e sul suo solco, come dice Don Fabio, un autore deve incalanarsi stando bene attento a tutte le eventuali deviazioni che fa.

Puro Vangelo ! :trapper: E poi, scusate se mi ripeto: ma è mai possibile che non si possa piu' godere delle mitiche "ripassate" che Tex infliggeva al villain di turno è Si è passati da tanto ( GLBonelli ) a poco ( Nizzi ) a niente ( Boselli ). Vi sembra normale è :fumo: Con Faraci qualcosa si intravvede ma sono ancora troppo poche le sue storie lette ..... :_sigh
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Un breve commento sulla sconfitta di Tex nella partita a poker. Secondo me il fatto che Tex possa perdere una partita a poker regolare (senza che nessuno bari) e' assolutamente plausibile ed accettabile. Anche i migliori professionisti una partita occasionale pososno perderla. La bravura si evidenzia sulla distanza: i bravi giocatori vincono piu' di quanto perdono, ma ogni tanto perdono anche loro. Del resto, Tex ogni tanto sbaglia mira, ogni tanto e' ferito negli scontri a fuoco, ogni tanto sbaglia a valutare una persona, a volte e' finuto anche lui legato al palo della tortura o prigioniero di qualche nemico... Quindi, quand'anche si scoprisse che Brown non ha nemmeno barato, non avrei nulla da eccepire relativamente alla sconfitta di Tex. A parte il fatto che si innescherebbe un discorso relativamente al fatto che la sensazione di Tex relativamente al barare di Brown fosse sbagliata...

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Secondo me, una delle critiche più ingiuste mosse a Boselli,? quella secondo cui il suo Tex sarebbe eccessivamente umanizzato e meno invincibile. Tutt'altro, secondo me, e mi sembra che Boselli faccia di tutto per sottolineare il superomismo del ranger!Prendiamo l'inizio dei "Giustizieri di Vegas":Tex sembra un vero e proprio angelo vendicatore, duro e deciso, forse perfino (giustamente) spietato. Di certo è infallibile, infallibile come Tex è sempre. E mi ripeto:il Tex più serio di Boselli non è per niente anti bonelliano. Semplicemente si rif? al Tex della fascia 1-100:un Tex (comunque puramente bonelliano) meno ironico e divertente di quello della fascia successiva (il Tex a cui Nizzi si è felicemente ispirato).

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IMHO le disquisizioni sull'invincibilit? o meno di Tex a carte sono magari interessanti, ma non hanno nulla a che fare con l'accenno che ne fa il ranger; il quale tiene a precisare che non la sconfitta in sè, ma il dubbio che fosse stata ottenuta barando inutilmente, gli aveva creato sospetti sull'integrit? di Hoodoo. A meno che Tex sia un tantino presuntuosetto (a volte gli capita :D ) al punto da credere che nessuno possa batterlo senza trucchi :lol:

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Che per qualcuno Tex non possa nenche perdere a carte è semplicemente INCREDIBILE! Tra l'altro è un episodio che non viene nemmeno MOSTRATO (altrimenti sè qualcuno potrebbe storcere il naso) ma solo DETTO. Buffo anche che qualcuno mi rimproveri di non far fare "ripassate" in questa storia (???) quando c'è un altro-Jack65- che proprio di questo, di averle fatte, mi accusa!A Don Fabio (che non ha ancora letto la storia!!!) dico che no, non sono affatto d'accordo che io non seguio la linea di tex. Questo lo pensa lui, non io! Ma che, scherziamo?BordenPS Taccio sul fatto che i sorrisi e i siparietti in questa storia ci sono!

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  • Collaboratori

Veniamo ai disegni di Mastantuono che ha fatto, IMO, un egregio lavoro su Tex. Vorrei essere un critico più severo ma mi rendo conto che molto gioca nel giudizio la mia scarsa vocazione per il disegno sporco e sintetico.

Secondo me, dove il disegnatore eccelle maggiormente, è nella ricostruzione degli ambienti cittadini, ma lo vedo a suo agio anche nella resa pittorica della natura, con un tratteggio qui che lontanamente lo accosta a Fernando Fusco, oltre che ai maestri spagnoli.

Rispetto ad un Font, Mastantuono riesce per me a centrare quello che oggettivamente è la prova del nove per ogni nuovo disegnatore texiano, ovvero il volto di Tex, che è indubbiamente convincente anche se per il taglio delle pennellate, sembra troppo austero e severo.

Il suo Tiger piace e non piace al contempo, però tutto sommato supera anche lui la prova.

Però questo vale se ci soffermiamo a guardare solo i primi piani. Osservate quest'immagine e sarà chiaro a tutti che difficilmente potr? soddisfare i palati dei lettori più esigenti...


Immagine postata



Se guardiamo i volti dei personaggi, gli occhi, il naso, la bocca sono resi con quattro/cinque trattini. Non ci sono nemmeno le orecchie e i ciuffi dei capelli sono appena percettibili. Onestamente possiamo, anzi dobbiamo, aspettarci qualcosa di più.


Immagine postata



Kit Willer è il personaggio che meglio riesce dei quattro pards a Mastantuono. Però ecco che inciampa in un primo piano in cui ce lo mostra irriconoscibile ( vedi sopra ).


Immagine postata



Questo primo piano di Carson mostra invece come l'interpretazione personale possa comunque coniugarsi bene con il modello carsoniano che tutti abbiamo in mente. Invecchiato forse più del dovuto, il personaggio è abbastanza gradevole nella resa grafica data dall'autore, resta forse il problema di un'immagine troppo seriosa, che mal si adatta al carattere solare del vecchio cammello.


Immagine postata



Se i vari personaggio che costellano questa storia sono magnificamente disegnati dall'autore, tanto per dimostrare che non tutte le ciambelle riescono col buco, c'è questo Joshua Webb da brividi, davvero troppo esagerato... troppo giovane... quasi bambino... eccessivamente torvo... sfigurato - quasi che la madre abbia avuto problemi nel darlo alla luce, con quel lunghissimo naso sgraziato e gli occhi felini a fargli da contorno.


Per Mastantuono c'è ancora da lavorare sempre che, come sono propenso a pensare, queste non siano scelte volute e facciano parte di uno stile che l'autore è poco propenso a cambiare. Per me MST è un grande autore, solo se optasse per un maggiore realismo ( certi edifici di Las Vegas appaiono al limite della deformazione, vedi il particolare riprodotto nell'immagine sottostante, quasi un infantile scarabocchio ) e uno stile classico, ci sarebbero solo applausi per lui. Invece mi sembra che sia ben conscio che il suo stile su Tex non ci stia proprio a pennello, sua è comunque la scelta di continuare con questo tratto sintetico ed essenziale, ma ne paga indubbiamente il dazio con i lettori più intransigenti, e non sono pochi.


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A Don Fabio (che non ha ancora letto la storia!!!) dico che no, non sono affatto d'accordo che io non seguio la linea di tex. Questo lo pensa lui, non io! Ma che, scherziamo?

Caro Borden, ti informo che siamo su un forum e ognuno ( io come te e chiunque altro) ha il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni.

Io non ho letto la storia e, infatti, non ho parlato di questa, bensì della tua linea stilistica su Tex: linea stilistica che ritengo oggettivamente ( sono stato molto preciso e circostanziato nella mia analisi precedente ) antitetica a quella del Tex bonelliano. Io la penso così ; chi ha detto che lo pensi tu, come hai asserito?

@Parte cancellata.... Don Fabio evita attacchi a persona e alla sua intelligenza, critica la storia, ma non avviare litigi che non portano a nulla!! (SAM STONE)

Passo e chiudo.

Don Fabio Esqueda

P. S. La storia la leggo tutta intera e se mi piacer? sarà il primo a valutarla positivamente, così come ho fatto con altre tue storie.

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Però questo vale se ci soffermiamo a guardare solo i primi piani. Osservate quest'immagine e sarà chiaro a tutti che difficilmente potr? soddisfare i palati dei lettori più esigenti... Se i vari personaggio che costellano questa storia sono magnificamente disegnati dall'autore, tanto per dimostrare che non tutte le ciambelle riescono col buco, c'è questo Joshua Webb da brividi, davvero troppo esagerato... troppo giovane... quasi bambino... eccessivamente torvo... sfigurato - quasi che la madre abbia avuto problemi nel darlo alla luce, con quel lunghissimo naso sgraziato e gli occhi felini a fargli da contorno.( certi edifici di Las Vegas appaiono al limite della deformazione, vedi il particolare riprodotto nell'immagine sottostante, quasi un infantile scarabocchio ) ]

Dico la mia su queste osservazioni di Ymalpas. La prima vignetta postata a cui fa riferimento la prima osservazione quotata non è adatta per valutare i primi piani mastantoniani. Semplicemente perchè quella vignetta non è un primo piano. A quella distanza Mastantuono ritrae i volti dei personaggi con pochissime linee essenziali, ottenendo una resa del volto molto pulita. A me i volti mastantoniani a questa distanza piacciono moltissimo. E ci dicono che lui è un disegnatore maturo, conscio dei propri mezzi, e che non ha affatto timore di osare qualcosa di diverso e personale. Nella splendida galleria di personaggi realizzata in questa storia, a Joshua Webb, secondo me, spetta un posto preminente. La sua deformit? rende bene l'idea di un personaggio un p? folle e violento. Il sintetismo di Mastantuono è adattissimo a rendere l'essenza del personaggio senza perdersi in dettagli inutili. Sulle ambientazioni c'è poco da dire. Mastantuono è adattissimo al western, come già dimostrato su Magico Vento. Non solo il paesino messicano e Vegas sono splendide, ma anche i paesaggi puramente western tra una città all'altro. Sinceramente, nel particolare cittadino postato da Ymalpas, io non riesco a vederci nulla di scarabocchiato e infantile.
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  • Rangers

Resto anch'io sul discorso disegni. Per quanto riguarda Carson quello che mi ha un p? fatto storcere il naso sono i baffi, ultimamente molti disegnatori tendono a farglieli troppo folti. Anche il pizzetto a volte è esagerato (vedi anche Font)! :trapper:

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A Don Fabio (che non ha ancora letto la storia!!!) dico che no, non sono affatto d'accordo che io non seguio la linea di tex. Questo lo pensa lui, non io! Ma che, scherziamo?

Caro Borden, ti informo che siamo su un forum e ognuno ( io come te e chiunque altro) ha il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni.

Io non ho letto la storia e, infatti, non ho parlato di questa, bensì della tua linea stilistica su Tex: linea stilistica che ritengo oggettivamente ( sono stato molto preciso e circostanziato nella mia analisi precedente ) antitetica a quella del Tex bonelliano. Io la penso così ; chi ha detto che lo pensi tu, come hai asserito?

@Parte cancellata.... Don Fabio evita attacchi a persona e alla sua intelligenza, critica la storia, ma non avviare litigi che non portano a nulla!! (SAM STONE)

Passo e chiudo.

Don Fabio Esqueda

P. S. La storia la leggo tutta intera e se mi piacer? sarà il primo a valutarla positivamente, così come ho fatto con altre tue storie.

Hai scritto così:


Credo che Boselli sia il primo a sapere di non star rispettando l'universo-Tex ( nella linea generale delle sue sceneggiature, ovvio ).


E io ho smentito. Non so e non penso niente di tutto questo!

Non ricordavi quello che tu stesso avevi scritto? :generaleS:

Borden

PS Anch'io sto esprimendo un'opinione, la mia. E in questo caso, come vedete, mi si tirava in ballo a sproposito. Perchè ci si deve sempre arrabbiare? Stiamo solo discutendo, no?

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Nella splendida galleria di personaggi realizzata in questa storia, a Joshua Webb, secondo me, spetta un posto preminente. La sua deformit? rende bene l'idea di un personaggio un p? folle e violento. Il sintetismo di Mastantuono è adattissimo a rendere l'essenza del personaggio senza perdersi in dettagli inutili. Sulle ambientazioni c'è poco da dire. Mastantuono è adattissimo al western, come già dimostrato su Magico Vento. Non solo il paesino messicano e Vegas sono splendide, ma anche i paesaggi puramente western tra una città all'altro. Sinceramente, nel particolare cittadino postato da Ymalpas, io non riesco a vederci nulla di scarabocchiato e infantile.

Si, sono d'accordo: anche secondo me il volto di Joshua Webb è riuscito perfettamente, è molto particolare, ed è infatti tra quelli dei protagonisti che mi è rimasto più impresso!Per quanto riguarda il volto di Carson, personalmente l'ho trovato ringiovanito, e non invecchiato, però ognuno può percepire la cosa in modo diverso!
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  • Collaboratori

Nell'ultima immagine che ho inserito nel mio messaggio precedente si vede Carson entrare a Las Vegas con Nicholson e Garrett, vicesceriffi, che gli intimano di consegnare le armi: è la legge della città e tutti devono adeguarsi. Kit Carson rifiuta categoricamente e alla fine la spunta. In altre simili occasioni ( Ritorno a Culver City, Il grande viaggio, Un infame ricatto ) Nizzi ha reso i pards troppo remissivi davanti alla legge e alle pistole puntate contro, mostrando un aspetto che non può certamente essere ascritto alla texianit?. Boselli non è caduto nell'errore e mostra invece un atteggiamento che è quello che G. L. Bonelli avrebbe imposto alle sue creature.

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Hai scritto così:Credo che Boselli sia il primo a sapere di non star rispettando l'universo-Tex ( nella linea generale delle sue sceneggiature, ovvio ). E io ho smentito. Non so e non penso niente di tutto questo!Non ricordavi quello che tu stesso avevi scritto? :generaleS: BordenPS Anch'io sto esprimendo un'opinione, la mia. E in questo caso, come vedete, mi si tirava in ballo a sproposito. Perchè ci si deve sempre arrabbiare? Stiamo solo discutendo, no?

S?, hai ragione : nel momento della risposta mi ero dimenticato della mia formulazione precedente. Personalmente, il tuo stravolgimento stilistico-strutturale dell' universo-Tex mi sembra evidentissimo, e mi sembra davvero strano che tu non ne sia cosciente. Ho evidenziato, in modo credo dettagliato e puntuale, i punti cruciali di tale considerazione : non penso affatto di parlare a caso. Ho fornito delle argomentazioni precise, individuando dei punti nevralgici per la discussione : è la tua risposta stizzita a essere assolutamente priva di argomentazioni e sterile ai fini di un dialogo. Quanto all' essersi arrabbiato, io ho solo risposto in modo brusco a una tua risposta assolutamente non rispettosa delle opinioni altrui ; la qual cosa, peraltro, avviene spesso quando ti si pone una critica. In ogni caso, ci tengo a non essere tacciato per un provocatore acritico ( nel senso etimologico del termine, di ' α -κρινειν ' , oνvero 'non separare' le argomentazioni ) : tant'? vero che ci sono tue storie che inserisco certamente in una top 10 texiana ( in particolare, ' Il Passato Di Carson' e ' Sulla Pista Di Fort Apache ' ) : storie che , quelle sè, sono originali nel rispetto delle regole di Tex. Regole che, altrove, hai a mio giudizio assolutamente lasciato da parte . Uscendo dall' Off Topic, brevi notazioni su Mastantuono. Trattenendomi a fatica dal leggere la storia prima dell'uscita del secondo capitolo, ho dato un veloce colpo d'occhio ai disegni. E' un tratto particolarissimo, non privo di fascino, ma del tutto inadatto a Tex. C'è una certa tendenza all' umoristico , seppur non al caricaturale, che stona un po' con Tex: vedasi in particolare Joshua Webb ( nelle immagini proposte da Ymalpas ). Tex un po' incerto, Carson un po' troppo vecchio, Kit un po' troppo giovane ( anche se è quello meglio riuscito del quartetto) , Tiger così così . La sensazione di un tratto troppo spigoloso per il western è forte, anche se non conosco le prove su 'Magico Vento' , che non ho mai letto. Beh, tra un mese vi dir? la mia ; ripeto, se la storia mi piacer?, sarà il primo a fare i complimenti a Borden . Non ho un partito preso !
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