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TWF - Tex Willer Forum

Claudio Villa A Romics 2010


West10
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Inauguro qui un piccolo resoconto fotografico commentato della conferenza di Claudio Villa a cui ho avuto il piacere di assistere. Le foto sono quasi tutte scattate senza flash impostando l'iso ad 800 in modo che si possa vedere il disegno proiettato. Per quanto sia dotato di una buona memoria il resoconto sarà solo una quota parte di tutto ciò che Claudio ha detto. Spero di non riportare qualche inesattezza senza volerlo ma se ciò accadesse chiedo a Claudio di non esitare nell'intervenire per correggermi e lo autorizzo sin d'ora ad utilizzare la leggendaria matita rosso e blu dei maestri!Tutte le foto sono state ridimensionate riducendole nelle dimensioni, su consiglio di ymalpas che ringrazio per i consigli, per consentire una buona visione sul monitor del pc utilizzando al minimo le scrollbar. Le foto le sto ridimensionando in diretta, quindi le poster? man mano andando avanti fino a quando come si suol dire non mi caler? la palpebra. Anticipo sin d'ora che, purtroppo, non ho fotografato tutti i disegni mostrati da Claudio durante la conferenza, il fatto è che Claudio sa intrattenere così bene la platea che ad un certo punto ho preferito limitare il numero di foto per non farmi distrarre troppo e seguirlo meglio. Chiedo scusa in anticipo a tutti voi di questa omissione ma l'idea di fare questo resoconto mi è venuta solo nei giorni successivi quando mi sono reso conto che solo pochi amici del forum avevano potuto assistere alla conferenza in diretta.

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:lupos: :lupos: Claudio Villa a Romics 2010 :lupod: :lupod:

:colt::colt: :generaleN: :generaleS: :soldatoS: :soldaton: :capoInguerra:

:trapper:


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:lupos: :lupos: Claudio Villa a Romics 2010!!! :lupod: :lupod:

:colt::colt: :generaleN: :generaleS: :soldatoS: :soldaton: :capoInguerra:

:trapper:


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Ecco la seconda foto, Claudio Villa è appena arrivato, alla sua destra (per chi non lo conosce) Luca Raffaelli.

Avete notato lo sguardo di Claudio che fissa la platea? sembra quello di Aquila della notte poco prima di affrontare un pericolo, forse il grande Claudio a furia di disegnare Tex Willer ne avrà un poco assimilato le caratteristiche o per meglio dire si è calato nel personaggio!

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La conferenza deve ancora iniziare, la persona addetta al PC intrattiene Claudio, non so di cosa gli stesse parlando ma lo sguardo di Claudio sembra abbastanza perplesso, in questo caso ricorda più uno dei tanti volti stupiti di Carson° :)

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just a moment please, sto lavorando per voi... ma veramente... non come in genere succede in Italia che mettono il cartello e poi non finiscono mai :D

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La conferenza ha inizio, Luca presenta Claudio ospite d'onore di Romics 2010 e vincitore del Romics d'oro. Si inizia a parlare di Tex, Claudio ricorda come il grande Galep disegnava Tex "con la mano sinistra" e di notte rubando ore al sonno in quanto il giorno e l'impegno maggiore era dedicato a Occhio cupo, ma pian piano Tex prende piede fino a spodestare molti fumetti e ad arrivare ad essere uno dei maggiori successi editoriali nel campo dei fumetti. Claudio fa notare come tutt'ora Tex vende più di 200.000 copie al mese quando anche per i fumetti americani è difficile superare le 100.000 copie. Claudio pensa, e di questo chiede conferma a Luca che non ha nulla da eccepire, che forse Tex per numero di copie in totale da quando è stato edito è il fumetto che ha stampato più copie al mondo!Si prosegue con il parlare ovviamente di Tex, con il bravo Luca che fa una domanda dietro l'altra e il grande Claudio che risponde senza perdere un colpo ipnotizzando la platea. Ma di quanto si è detto in questa fase magari ne dir? più avanti ora passiamo ai disegni.

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Cominciamo a fare sul serio, dopo un bel po' di domande del bravo Luca Raffaelli si passa a vedere un po' di disegni. Questa è il primo. Claudio si intrattiene su vari particolari, provo a riassumerli sinteticamente:

1. Innanzitutto il colore della camicia di Tex, si passa dal giallo piatto tradizionale dell'era Galep alle sfumature, Claudio racconta la gradualit? con cui ha potuto fare accettare questi cambiamenti alla SB editore ed anche la difficolt?, dieci anni fa quando ancora non c'erano le tecnologie attuali, di trasferire queste tonalit? sfumate dal suo disegno originale alla copertina vera;

2. Si sofferma anche sull'importanza delle pieghe sulla camicia e su tutti gli indumenti in generale. In un disegno le pieghe su un vestito aiutano ad illustrare il movimento e l'azione del personaggio che indossa l'indumento;

(segue)

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3. Poi parla dello sguardo di Tex, nella drammaticit? del momento si evidenzia comunque un Tex sicuro di se;4. Parlando del modo con cui Tex sta a cavallo, Claudio confessa di leggere abitualmente numerose riviste sul cavallo da cui trae spunto per i diversi modi di andare a cavallo;5. Sottolinea l'importanza dei particolari la necessit? di fissare bene i punti che attraggono per prima l'occhio del lettore come ad esempio le mani di Tex che reggono le briglie dei due cavalli;6. A proposito dei cavalli, fa notare come nel disegno originale il cavallo era marrone mentre in copertina è stato cambiato in grigio, se non ci è piaciuto il cavallo grigio lui sottolinea di non averne colpa? :trapper: per lui il cavallo doveva essere marrone; :) 7. Prima di passare al disegno successivo qualcuno gli chiede quale fonte di illuminazione illuminasse il volto di Tex e Claudio pronto ribatte:?C'era una lampadina accesa in alto sulla sinistra di Tex? ;) Poi più seriamente fa notare che il disegnatore deve comunque fare una concessione alla realtà. Se si dovesse disegnare esattamente la scena notturna di Tex, dei cavalli e di tutto il resto si vedrebbe molto poco!

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In questa seconda foto si sofferma ancora sui colori del disegno, questa volta l'oggetto di interesse non è il colore della camicia ma la colorazione della stazione. Fa notare come in un paesaggio abbastanza piatto e monotono come quello del west in cui il marrone era il colore dominante, le stazioni della linea ferroviaria con i loro colori abbastanza accesi rendevano il paesaggio meno piatto.

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Poi si sofferma sull'orologio messo abbastanza in primo piano, in questo modo inculca nel lettore l'idea che ad un certo orario qualcosa accadr?. C?? il senso dell'attesa nella scena disegnata.

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Si passa ad un altro disegno, Claudio sottolinea subito l'atipicit? della copertina. In genere sono focalizzate su Tex o comunque su poche persone. Questa invece ha tante persone, alcune si vedono altre si intuiscono, come la persona che regge il fucile puntato su Tex.

Da notare il soldato a cavallo in secondo piano alla sinistra di Tex, è una persona realmente esistente, un amico di Claudio residente a Roma. Raccontando questo Claudio Villa parla di come per un disegnatore è abbastanza normale guardarsi continuamente attorno in cerca di nuovi volti.

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Qui siamo sulla stessa foto precedente, notate il buon Luca come segue attentamente!

Io sono sicuro che Luca aveva già avuto modo di vedere i disegni e magari di parlarne con Claudio ma nonostante questo ne rimane per così dire ipnotizzato come il resto della platea.

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E? arriviamo al disegno della copertina che in un primo momento è stato bocciato da SB. Motivazione? Indovinate un p?...

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quando SB lo fece notare a Villa lui gli rispose con una battuta:

?D'accordo faccio un'altra copertina ma ti faccio notare che anche i cavalli hanno il sedere?.

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Claudio comunque accontent?, naturalmente, Sergio Bonelli con un disegno in cui inquadra sempre Tex ed il cavallo di spalle ma con il cavallo con il suo "sederone" non più al centro della scena ma defilato sulla destra di Tex. Ma anche Sergio Bonelli fece una concessione in questo caso, infatti, se ben ricordo, questa è una delle poche copertine in cui Sergio lasciò a Claudio l'ultima parola su quale soggetto scegliere per la pubblicazione. Giusto Claudio?Spero di non aver sbagliato perchè di questo non ne hai parlato sabato ma io ricordo di aver letto in passato una tua dichiarazione in proposito.

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A margine di queste foto vorrei dire che comunque guardare i disegni definitivi delle copertine di Claudio dal vivo, anche se proiettati, è uno spettacolo. Questi disegni erano assolutamente fantastici.

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Nel rinnovare i miei complimenti a West10 per il suo resoconto e le belle immagini, mi pongo un paio di domande:1)quando pubblicheranno un bel volumone con i disegni originali per le copertine villiane di Tex?2)e soprattutto, alla Bonelli, quando capiranno che le copertine di Villa, colorate da lui in persona, sono molto ma molto più belle di quelle definitive colorate al computer??Davvero credono che la freddezza del computer sia migliore della mano dell'artista?... d'altronde, credo che basti confrontare le colorazioni di "Quel treno a mezzogiorno" e "Deadwood" con le foto in questo topic per vedere quali siano più belle!!

Modificato da paco ordonez
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2)e soprattutto, alla Bonelli, quando capiranno che le copertine di Villa, colorate da lui in persona, sono molto ma molto più belle di quelle definitive colorate al computer??Davvero credono che la freddezza del computer sia migliore della mano dell'artista?... d'altronde, credo che basti confrontare le colorazioni di "Quel treno a mezzogiorno" e "Deadwood" con le foto in questo topic per vedere quali siano più belle!!

Me lo stavo chiedendo anch'io, e sarebbe bello saperlo, il motivo!Comunque, ottimo resoconto!
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2)e soprattutto, alla Bonelli, quando capiranno che le copertine di Villa, colorate da lui in persona, sono molto ma molto più belle di quelle definitive colorate al computer??Davvero credono che la freddezza del computer sia migliore della mano dell'artista?... d'altronde, credo che basti confrontare le colorazioni di "Quel treno a mezzogiorno" e "Deadwood" con le foto in questo topic per vedere quali siano più belle!!

Me lo stavo chiedendo anch'io, e sarebbe bello saperlo, il motivo!Comunque, ottimo resoconto!
Beh AtTheRocks, grazie per l'ottimo ma il resoconto non è ancora finito, avrei voluto continuare fino alla fine ma stamattina dovevo essere al lavoro presto, come si suol dire restate sintonizzati nel corso della giornata continuerà postando nei ritagli di tempo libero. Paco a quanto pare la notte ci ha portato gli stessi consigli. Anch'io ieri notte riguardando i disegni mi rendevo conto dell'enorme differenza fra il disegno originale di Villa e la trasposizione sulle copertine. Claudio ha detto del notevole impegno che si ritrov? ad affrontare il tecnico che negli anni 90 dovette per la prima volta "trasportare" gli effetti delle sue nuove copertine dal disegno originale alla copertina finale non avendo i mezzi di oggi. Allora impostava i colori principali e poi in un secondo momento per ottenere le sfumature agiva con filtri e polverine coprenti (Claudio so che non ho detto esattamente ciò che hai riferito tu ma purtroppo in questo momento non ricordo le esatte tue parole) in modo da ottenere lo stesso risultato. Ciò era molto impegnativo e richiedeva abbastanza tempo ma il tecnico era abbastanza felice di cimentarsi su questa nuova sfida ed orgoglioso del risultato ottenuto. Ora con le nuove tecnologie Claudio ha fatto capire che è tutto molto più semplice. Però come anche Paco ha notato le copertine non sono belle come gli originali e le sfumature non sono proprio le stesse. Azzardo... sarà un problema di costi? io penso proprio di si. Le copertine rappresentano il giusto rapporto fra qualità e prezzo.
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Con questo disegno Claudio inizia la spiegazione di come viene costruita una copertina. Questa è la prima fase, si comincia con uno schizzo a matita. Trattandosi di un disegno di Villa mi permetto di aggiungere ?schizzo per modo di dire?!!!
Ovviamente per ogni copertina Claudio fa generalmente più schizzi, ognuno diverso dall'altro, che interpretano il titolo e la situazione della copertina.

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