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TWF - Tex Willer Forum

[169/171] Sulle Tracce Di Tom Foster


bressimar
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Voto alla storia  

32 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Luigi Bonelli
Disegni: Erio Nicolò
Periodicità mensile: Novembre 1974 - Gennaio 1975
Inizia nel numero 169 a pag. 63 e finisce nel numero 171 a pag. 104


Tex e Carson accettano di aiutare l'agente della Pinkerton Rick Anders a rintracciare Tom Foster, rapito venti anni prima dagli indiani, quando era bambino. E il fratello minore, per poter mettere le mani sull'eredità, deve accertarne l'avvenuta morte...

Seguendo la pista di Tom Foster, i pards bloccano il trafficante d'armi Bud Randolph per ottenere informazioni sul pellerossa dai capelli biondi. Il gaglioffo crede però che i rangers abbiano fiutato il piano che sta mettendo in piedi con la sua cricca: una sanguinosa rivolta comanche da rifornire con i suoi fucili! Un piano che Tex e soci sono lieti di scombinare, sfasciando il saloon di uno dei complici e facendo esplodere il magazzino dei comancheros. Intanto, nel villaggio di Lone Wolf, l'indiano bianco viene a sapere che Aquila della Notte lo sta cercando...

Prezzolati da Shafter, capo di una banda di comancheros, un gruppo di bandidos cerca di eliminare Tex e i suoi pards. Ma i nostri resistono con tenacia fino alla carica della cavalleria. Giunto infine al campo di Lone Wolf, dopo aver convinto il sakem a lasciare il sentiero di guerra, Tex incontra Yellow Hair Foster: ma l'indiano bianco sceglie di restare fra i suoi fratelli rossi.


Copyright: Sergio Bonelli Editore

 

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Ho appena riletto questa storia e mi ha confermato l'impressione che mi fece a una prima lettura: poco coinvolgente.. non mi è mai piaciuta molto.. un po' forzata forse, la parte dell'assedio ai due pards e all'agente pinkerton..

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  • co fondatore

Letta solo una volta, anch'io non ricordo la vicenda dell'indiano bianco così appassionante (per la media del Bonelli d'allora, beninteso). Però dovrei rileggerla.

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Da rileggere assolutamente per i disegni di Nicol'! Testi, forse, poco intriganti... Ma non vorrete metterla al pari dei fratelli Donegan.

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  • 1 anno dopo...

Ho letto la storia nella ristampa a colori di Repubblica. Non è un capolavoro assoluto, giacch? GLB si trova evidentemente a disagio in una situazione in cui Tex ( anche se non per colpa sua ) non raggiunge lo scopo che si era prefisso:

Tom Foster rimane con gli indiani
; forse proprio per questo , nel corso della vicenda, l'enfasi viene spostata, in maniera un po' forzata, sulla lotta ai comancheros e sul ruolo di mediatore e pacificatore che Tex assume tra indiani e "giacche azzurre". Piuttosto simpatica e graziosa ( pur se un po' a disagio in un ambiente inconsueto e con due compagni dalle maniere un po' sbrigative ) la figura dell'agente Pinkerton Rick Anders. I disegni di Nicol' sono buoniLa mia valutazione personale:soggetto 8sceneggiatura 7,5disegni 8
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  • 2 settimane dopo...

Il rapporto tra i pards e l'agente Pinkerton durante questa storia viene reso un po' tormentoso per quest'ultimo dalla durezza di Tex e Carson verso i criminali: in un caso Anders protesta perchè un comanchero viene appeso a un albero dai pards; curiosamente, nel n. 404 si assister? ad un rovesciamento delle posizioni, con Tex che criticher? l'agente Pinkerton O' Bannon per aver agito nel modo in cui lui stesso aveva agito nel n. 169; paradossale , no ;) ?

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Guest Wasted Years

Nella serie ci sono diverse contraddizioni così, tipo quella dell'Amleto perfettamente riconosciuto dal ranger nella storia di sasquatch e ignorato con tanto di professione di ignoranza nella storia della tigre nera. Io ipotizzavo che gli autori successivi se lo fossero scordato, il passaggio precedente, oppure che non lo conoscessero. Sia in questo caso che negli altri, intendo, compreso quello da te citato. Ma visto che spesso anche GLB si autocontraddiceva, forse non è facile non farlo. La memoria falla e a volte una contraddizione palesissima porta a tra due bandiere. In ogni modo io preferisco il Tex che appendeva il tizio all'albero...

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  • 2 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

A dire il vero io non ho trovato questa storia poi così sotto la media, anzi, IMHO è una storia godibilissima, magari non pregna di momenti topici o particolarmente memorabili, ma contiene al suo interno bellissimi spunti oltre che dei personaggi ben caratterizzati. In particolar modo mi è piaciuto l'agente Pinkerton Rick Anderson, un vero "piedidolci" nel west convinto che per concludere certi affari il denaro sia tutto ma sbagliando clamorosamente ( soprattutto quando lo usa come metodo per convincere Tex e Carson ad aiutarlo ). Ho sempre trovato interessante la venialit? di questo personaggio, soprattutto perchè in contrasto con molti suoi comportamenti primo fra tutti l'atteggiamento che assume quando Tex "interroga" il comanchero al saloon e quando maifesta parecchi dubbi quando lo appendono all'albero...
Altro bel personaggio, anche se forse è più un deus ex machina è proprio Tom Foster alias Capelli gialli, il giovane rapito in infanzia dai comanche diventato oramai uno dei migliori guerrieri della tribù di lone wolfe che decide di rinunciare al denaro lasciatogli dal padre al solo scopo di mantenere la sua libertà e di poter continuare a vivere con le persone che ama.
Molto bella la sequanza in cui i comancheros danno fuoco alla prateria e Tex e pard utilizzano il ruscello per spegnerlo... forse un po' tirata per i capelli ma sicuramente originale!!!

Voto complessivo : 7

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Il rapporto tra i pards e l'agente Pinkerton durante questa storia viene reso un po' tormentoso per quest'ultimo dalla durezza di Tex e Carson verso i criminali: in un caso Anders protesta perchè un comanchero viene appeso a un albero dai pards; curiosamente, nel n. 404 si assister? ad un rovesciamento delle posizioni, con Tex che criticher? l'agente Pinkerton O' Bannon per aver agito nel modo in cui lui stesso aveva agito nel n. 169; paradossale , no ;) ?

Mi pare però che il tipo in questione avesse una pallottola nel fianco e si stessero divertendo a bastonarlo proprio dove aveva il buco... tanto che infatti muore poco dopo, non mi risulta Tex abbia mai causato la morte di chichessia negli interrogatori (al massimo la causava lo stesso interrogato tentando di ammazzare Tex subito dopo). La storia m'? piaciuta comunque, verissimo, Tex non riesce nella sua missione, ma proprio da come tratta i comancheros (nelle varie occasioni) si vede che è il solito Tex... insomma, mica potevamo pretendere prendesse a cazzotti Capelli Gialli fino a portarselo appresso, no?
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  • 1 anno dopo...
  • Rangers

Forse è una storia un p? minore rispetto alle altre del periodo, ma sicuramente ha un soggetto originale per l'epoca. Ho sempre trovato divertente la scelta di GLB, di affiancare a Tex e Carson un personaggio come Rick Anders. Personaggio che non brilla di luce propria, ma che messo a confronto dei due satanassi ne risalta le abilità. :DIn molte situazioni si mostra addirittura più pessimista del Vecchio Cammello, sottolineato varie volte anche da Carson che esprime tutto il suo stupore. Come ha detto il Colonnello nel suo intervento, Rick non è altro che un "piedidolci" non abituato ad affrontare situazioni così pericolose, nonostante sia comunque un investigatore della Pinkerton. Sarebbe stato gradito una sua ricomparsa in un'altra storia di GLB, anche Tex e Carson verso il finale se lo sarebber tirato dietro in una nuova missione a Matamoros "per sgominare una pericolosa banda di trafficanti di armi", ma a Rick ormai stanco e non abituato a quelle operazioni condotte dai due satanassi, non rimane altro da fare che alzare il cappello e pronunciare "Buona notte"!!. Venendo alla storia, la missione sembrerebbe tutta incentrata sul ritrovamento (già difficile) di Tom Foster, in realtà GLB inserisce parecchi intrecci e spunti: ritroviamo i pericolosi Comancheros, traffici di armi e Whisky, Indiani fuggiti dalle riserve, il pericolo di una nuova guerra indiana e anche qualche personaggio interessante come lo stalliere di colore che si gusta la scena della mega scazzottata tra Tex e Randolph :P . Come dicevo quindi, si tratta di una storia che non sarà un capolavoro, ma di certo non c'è da annoiarsi!! :DVoto: 7 :trapper:

  • +1 1
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  • 1 anno dopo...

E' una delle prime storie lette e rilette nella mia infanzia e forse perciò non mi trovo d'accordo con voi. Ricordo i disegni del grande Nicol' con quel tratto caratteristico (disegnatore tra i migliori su Tex a mio avviso). Particolare anche la storia del ragazzo rapito tanti anni prima e della sua scelta, la collaborazione con l'agente della Pinkerton, le indagini, gli scontri, il traffico d'armi, l'assedio alla collina e il reparto di cavalleria giunto quanto occorreva... Insomma una gran bella storia che voglio rileggere appena possibile. Soggetto: 8.5Sceneggiatura:8.5Disegni:9

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  • 1 anno dopo...

E' una storia che non rileggo da molti anni, e magari questa è l'occasione per rispolverarla. Ma ricordo bene che all'epoca, quando venne pubblicata, non mi fece una grandissima impressione, come scrivono molti di voi. Penso che per quel periodo il grande GLB sfornasse di meglio... Tuttavia, come tutte le storie di Tex dell'epoca, appartiene al periodo della mia infanzia dorata e quindi penso proprio che la rileggerei volentieri.

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  • 8 mesi dopo...

Storia discreta e piacevole da leggere. Nel finale, durante l'assedio dei comancheros avrebbe avuto più phatos un salvataggio da parte dei Comanches di Lone Wolf e non dalla cavalleria dopo che il capo indiano aveva apertamente rifiutato l'invito di Schefer ad occuparsi di Tex. La figura di Tom Foster/Capelli Gialli alla fine è un cameo, però nel chiedergli di voler tornare a casa poteva anche fare appello alla madre che non aveva mai smesso di sperare in un suo ritorno facendole almeno sapere di stare bene. Magari era troppo melodrammattico, ma era stata proprio la lettera della madre di Tom Foster a spingere Tex ad accettare l'incarico.

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  • 5 anni dopo...

Una storia che, ad una prima lettura svogliata, mi era sembrata "nolittiana".(soprattutto in alcune scene fatte di eccessivo spiegazionismo, quanto Tex ad esempio si sente in dovere di spiegare ad Anders il perchè spesso i suoi metodi siano "al di fuori della Legge"

Rileggendola poi in modo più approfondito ed attento, ho trovato caratteristiche tipicamente Glbonelliane...

La ricerca di "Capelli Gialli", il ragazzo bianco rapito dai Comanches, funge da pretesto per  creare una storia fatta di lotta a tutto tondo contro i Comancheros e i loro alleati. 

Da manuale, veramente magnifica, la scena in cui Tex e Carson, sotto lo sguardo di uno sbigottito Anders, radono al suolo un saloon appartenuto ad un socio dei Comancheros, solo per prendere le difese di un povero stalliere di colore.

Altrettanto avvincente sia l'attacco dei pard al campo dei trafficanti, sia il successivo contrattacco dei comancheros al campo dei Nostri con conseguente incendio della boscaglia.  l'arrivo della Cavalleria che salva la situazione ed elimina gli ultimi banditi è, a mio parere, un clichè sbiadito...

Il finale, con il rifiuto del ragazzo di tornare alla sua famiglia d'origine, è un fulgido esempio del modo in cui Glb rappresentava gli Indiani. Nei film degli anni '50 i Comanches rapivano i bambini bianchi e li facevano vivere da selvaggi (lo splendido "Sentieri selvaggi").

Nella rappresentazione di Glb invece "Yellow Hair" decide di rimanere coi Comanches rinunciando ad una vita fatta di ricchezze e di agi, perchè la libertà e l'onore che gode vivendo con gli Indiani è superiore nella sua scala di valori...epico

 

Modificato da Barbanera
  • +1 1
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Molto divertente questo misto tra "Sentieri selvaggi" e "Comancheros".
Tex più duro che mai, aiutato in questo anche dal tratto di Nicolò che ce lo mostra sempre tenebroso. Non si contano le scazzottate sotto gli occhi esterrefatti dell'agente Pinkerton.
Da leggenda la fifa che prende il barista dopo le minacce di Tex.
Disegni sempre molto buoni e, soprattutto, molto chiari, con l'unico difetto, mai superato dall'Autore, delle facce, per
stereotipi, quasi tutte uguali.

Voto alla storia: 8

Voto ai disegni: 9

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  • 3 settimane dopo...

Episodio che risente un po' dell'appannamento creativo vissuto da G.L. Bonelli in quel periodo. L'autore tutto sommato riesce con mestiere a "salvare capra e cavoli", facendo leva sui suoi punti di forza: i dialoghi brillanti e la funzionale caratterizzazione dei protagonisti e dei comprimari. La vicenda di Tom Foster funge da cornice al vero soggetto della storia, ovvero la losca opera dei comancheros e il loro soffiare sul fuoco del malcontento dei nativi, per indurli alla rivolta e riempirsi le tasche con i loro sporchi traffici. Un Tex molto deciso, ben coadiuvato da un ironico Carson e il simpatico agente della Pinkerton, riesce a sventare i piani dei banditi a suon di cazzotti e polvere da sparo. Alcune scene risultano ben scritte, altri passaggi appaiono un po' forzati e già noti, come l'intervento della cavalleria durante l'assedio dei comancheros. Forse un po' troppo verbosi i dialoghi, soprattutto nella seconda parte e lento il ritmo. Tutto sommato, la sceneggiatura si mantiene accettabile e la caratterizzazione del pensiero dei nativi, rende meno amaro il rifiuto di "Capelli Gialli" a far ritorno fra la gente dalla pelle bianca, vanificando così la missione dei nostri. Nella norma la parte grafica curata da Nicolò, sebbene anche il sottoscritto concordi con chi reputa troppo ripetitive le fattezze dei suoi personaggi.

Il mio voto finale è 7

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  • 4 settimane dopo...
Una buona storia ma che non mi ha colpito particolarmente : molto bella la scena della collina a cui i comancheros danno fuoco e su cui si trovano Tex , lo zio kit e l'agente Pirkenton dove i nostri eroi riescono a cavarsela egregiamente . Mi è piaciuto il personaggio di Tom Foster "capelli gialli" che preferisce ormai vivere insieme agli indiani invece che nella vita lussuosa cittadina. Per il resto non mi è sembrata una storia particolarmente memorabile...
STORIA : 7
DISEGNI: 7
 
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  • 2 settimane dopo...

A differenza degli altri pards, io ho apprezzato molto la storia. 

 

All'inizio, c'è una scena che con il prosieguo non c'entra nulla ed è quindi strano che GLB abbia voluto inserirla, ma la cosa va a tutto vantaggio della verosimiglianza della saga e quindi non mi dispiace: Tex non parte subito alla ricerca del ragazzo rapito perché deve dirimere, da capo dei navajos, una contesa tra pastori. Io pensavo che questo differimento fosse funzionale alla trama, e invece no!: Tex deve davvero soltanto adempiere al suo compito di leader della comunità navajo. Quindi, perché parta l'avventura, il lettore deve attendere le incombenze del capo navajo: scelta narrativa curiosa, ma che non mi è affatto dispiaciuta.  

 

La storia prosegue con il bel rapporto che si viene a creare con Rick Anders, costretto a seguire i due tizzoni infernali in un'avventura puramente western a cui lui, investigatore di città, non è abituato. E' bello vedere come il Pinkerton non condivida i metodi brutali dei suoi occasionali compagni: egli ritiene infatti che col miele si ottenga di più che con il bastone, e quando a un certo punto i nostri distruggono un locale, Anders pensa: "e questi sono rappresentanti della legge:D : divertentissimo. Poco più tardi, l'investigatore fa una domanda che chiunque di noi potrebbe fare a Tex: "era proprio necessario" massacrare persone e distruggere locali? E' necessario essere così arroganti e violenti, com'era il Tex glbonelliano più di quello dei suoi successori? Lasciamo rispondere Tex: "che lo crediate o no, io sono un tipo tranquillo [l'ha detto davvero!!! :D ] che passerebbe volentieri il suo tempo andando a caccia o domando mustangs..." ma la missione del ranger è quella di distruggere i lupi e gli avvoltoi dalla forma umana: belle parole, che fanno capire quanto anche Tex, se non si fosse scelto quella missione di portatore di giustizia alla quale non intende sottrarsi, farebbe piuttosto un'altra vita, nelle praterie con i suoi indiani. Sarà vero? Forse Nuvola Rossa non gli disse, un giorno, di andare in cerca di avventure, ché la vita alla riserva gli stava stretta? Forse quest'affermazione di Tex, che ricorda la marvelliana "grandi poteri, grandi responsabilità" (perché anche Tex ha i super-poteri, in fin dei conti), non è sincera, o forse lo è e semplicemente il ranger non si rende conto che non potrebbe fare altra vita che quella che si è scelta. Quale che sia la verità, mi piacciono sempre queste riflessioni sulla propria vita fatte dai personaggi texiani, come anche quella di Tex ne Il Colonnello Watson o quella di Kit Willer in Colorado Belle

 

La storia continua bene fino all'albo L'Indiano Bianco, che invece fa registrare un calo rispetto al piacere di lettura degli albi precedenti. Non solo Tex e company vengono presi in trappola, non solo si parla sempre di "Willer e dei suoi scagnozzi" (come se Carson fosse uno scagnozzo di Tex e non avesse invece la stessa identica fama di duro del West da prima dello stesso Tex!!! :craniate:), non solo i nostri, ormai condannati, sono salvati dalla cavalleria come tante volte in futuro, con scelta non sempre felice, farà accadere Nizzi; oltre a tutto ciò, c'è alla fine un'altra scena non funzionale alla storia, vale a dire quella - invero un po' fuori contesto - del disertore.

 

La storia si apre e si chiude quindi con scene che con la trama principale non c'entrano nulla: ma mentre la prima, come detto, è perfettamente calata nel contesto texiano, la seconda invece è del tutto gratuita; forse l'intento di GLB era far vedere la saggezza di Tom Foster/Capelli Gialli, ma davvero questa sequenza a mio parere non aggiunge molto alla figura, in verità evanescente, dell' "indiano bianco". 

 

In definitiva, a parte un finale non del tutto soddisfacente, ritengo la storia comunque significativa per i dialoghi e il bel personaggio di Rick Anders.

 

  • +1 1
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Storia che ha tanti tocchi di classe al suo interno...da applausi quando Tex prende le difese dell ex Buffalo Soldier e sfascia il saloon del comanchero.

Oppure quando crea un contro fuoco per evitare di finire arrosto sulla collinetta adiacente al campo dei Comancheros... piccolo errore di GLB,in questo caso fa accampare ad un tiro di schioppo Tex Carson e il detective Pinkerton troppo vicino al campo dei predoni... però mi è piaciuto molto il trucco dei nostri per sopravvivere all attacco nemico.

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Leo dice:

non solo i nostri, ormai condannati, sono salvati dalla cavalleria come tante volte in futuro, con scelta non sempre felice, farà accadere Nizzi

Cliché che Boselli non sopporta MOLTO...so quel che dico 😜...e tutte le volte sono complicazioni in più per il tapino che scrive 🤠😆🤫...

<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, Leo dice:

oltre a tutto ciò, c'è alla fine un'altra scena non funzionale alla storia, vale a dire quella - invero un po' fuori contesto - del disertore.

 

<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, Leo dice:

forse l'intento di GLB era far vedere la saggezza di Tom Foster/Capelli Gialli, ma davvero questa sequenza a mio parere non aggiunge molto alla figura, in verità evanescente, dell' "indiano bianco". 

Alla fine il "fuoco"della storia rimane su Tex...L indiano Bianco è solo il "movente"della trama...e qui ancora una volta viene dimostrato che Glb badava più all'azione pura che all'intreccio nelle sue trame...

 

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Just now, Barbanera dice:

Alla fine il "fuoco"della storia rimane su Tex...L indiano Bianco è solo il "movente"della trama...e qui ancora una volta viene dimostrato che Glb badava più all'azione pura che all'intreccio nelle sue trame...

 

Sì, ma allora perché inserire il disertore? Che dà addirittura il titolo all'ultima parte della storia! 

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Probabolmente non è una delle storie più popolari e ricordate. Alla fine l'albo migliore rimane "Sulle tracce di Tom Foster.

E' IL PRIMO TEX CHE HO LETTO. Per me rimane un albo speciale

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<span style="color:red;">43 minuti fa</span>, Tim Birra dice:

Probabolmente non è una delle storie più popolari e ricordate. Alla fine l'albo migliore rimane "Sulle tracce di Tom Foster.

E' IL PRIMO TEX CHE HO LETTO. Per me rimane un albo speciale

 

Sì, ti capisco Tim. Il primo Tex non si scorda mai. E comunque come ho già scritto questa resta una bella storia per me, tanto che non mi aspettavo tanti commenti tiepidi.

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<span style="color:red;">20 ore fa</span>, Leo dice:

 

Sì, ma allora perché inserire il disertore? Che dà addirittura il titolo all'ultima parte della storia! 

Ho sempre pensato che in questa storia questo passaggio fosse un po' artificioso (anche se più che legittimo). A me pare che Bonelli utilizzi la sua presenza da un lato per confermare che l'eventuale "campagna indiana" (cui Tex si è riferito nel suo colloquio precedente con il capo indiano) sia un fatto reale e dagli effetti devastanti, corroborando quindi la prospettiva pacifica di cui lui si è fatto interprete. Secondariamente, mi pare serva per enfatizzare il senso di giustizia di Tex che, dopo una lunga e faticosa ricerca di un ragazzo ormai talmente ben integrato nella società indiana non può tornarsene indietro completamente "a mani vuote" e quindi, come dice lo stesso "Capelli gialli", riceve una vita per una vita come pegno di amicizia dei Comanches. Poi Tex ci aggiunge un suo tocco personale, dando una bella ripassata al "topastro" (altro gustoso epiteto usato da GLBonelli)  e rammaricandosi di non aver potuto salvare la vita di un uomo migliore (fra l'altro, Nicolò raffigura questo personaggio con una quantità di pelo - non solo sullo stomaco! - veramente impressionante e, direi, ributtante! :D)...

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