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[603] Faccia Di Cuoio


ymalpas
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Voto alla Storia?  

98 utenti hanno votato

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Favolosa copertina, soggetto azzeccatissimo e riportato su cata da un Claudio Villa oggi veramente ai massimi livelli. L'unico neo (e parlo della storia) è il continuo "sembra ma non ?" di Boselli, che a lungo andare sta divenendo un po' pesantuccio... Per quanto riguarda le tavole postate in anteprima, incredibile la somiglianza stilistica fra Torricelli e Galleppini. Jason Ducaux

no concordo le storie con dei misteri sono affascinanti e da leggere pagina dopo pagina tutte d'un fiato !
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Favolosa copertina, soggetto azzeccatissimo e riportato su cata da un Claudio Villa oggi veramente ai massimi livelli. L'unico neo (e parlo della storia) è il continuo "sembra ma non ?" di Boselli, che a lungo andare sta divenendo un po' pesantuccio... Per quanto riguarda le tavole postate in anteprima, incredibile la somiglianza stilistica fra Torricelli e Galleppini. Jason Ducaux

no concordo le storie con dei misteri sono affascinanti e da leggere pagina dopo pagina tutte d'un fiato !
Ho capito, ma mascherare continuamente i cattivi di turno è sintomo di una scarsa inventiva... Jason Ducaux
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Ho già confessato diverse volte la mia totale ignoranza in tutto ciò che riguarda il disegno, quindi capisco che la mia potr? sembrare quasi blasfemia (soprattutto al nostro amico Jason), eppure... eppure... c'è un nonsoche nella seconda e nella quarta vignetta che mi ricorda molto vagamente Giolitti. Non so perchè, sinceramente, è come se qualcosa nelle espressioni del tizio che molla il pugno e poi di Tex mentre spara mi facesse pensare al grande disegnatore. Va be', se proprio ho toppato fate finta di non aver letto ups

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Ho già confessato diverse volte la mia totale ignoranza in tutto ciò che riguarda il disegno, quindi capisco che la mia potr? sembrare quasi blasfemia (soprattutto al nostro amico Jason), eppure... eppure... c'è un nonsoche nella seconda e nella quarta vignetta che mi ricorda molto vagamente Giolitti. Non so perchè, sinceramente, è come se qualcosa nelle espressioni del tizio che molla il pugno e poi di Tex mentre spara mi facesse pensare al grande disegnatore. Va be', se proprio ho toppato fate finta di non aver letto  ups

Non hai assolutamente toppato, anzi... Nella seconda vignetta l'espressione potrebbe benissimo ricordare il romano, mentre per quanto riguarda la quarta... questione di punti di vista... :trapper: Jason Ducaux
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  • Rangers

Ho capito, ma mascherare continuamente i cattivi di turno è sintomo di una scarsa inventiva... Jason Ducaux

Scusa Jason, ma che discorso ???Scarsa inventiva?Non mi pare che ultimamente ci siano così tanti nemici mascherati. -_nono Mah!!
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Diciamo che la somiglianza con Galleppini si trova principalmente nei primi piani:man mano che il campo va allargandosi, infatti, vediamo uno stile originale che non si rif? pressoch? a nessun autore apparso su Tex... Jason Ducaux

concordo con jason la differenza principale tra i due la si inqudra nettamente in un secondo piano mentre in un primo piano il tratto e' quello anche se ci sono piccole7grandi differenze ...........
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Letto questo albo che doveva essere pubblicato sull'almanacco ( vista la storia la sua collocazione ideale ) se esigenze redazionali non ne avessero mutato destinazione.
Vai con lo spoiler: doveroso anche se non è che c'è da spoilerare granch?.....

S

P

O

I

L

E

R
Intanto 22 pagine di "introduzione" indispensabile per il proseguio della storia ma anche telefonatissima soluzione al "mistero" di chi si celi sotto la "faccia di cuoio"...
Poi entrano in scena Tex e Carson anche se per vederli appena appena un po' in azione si deve aspettare fino a pagina 35 ( lo stampede ). Poi la scena passa in ambito cittadino ( Sacramento ) ma l'azione anche qui non è granch? e si limita in pochissime pagine ( Tex che respinge, con aiuto, il tentativo di linciaggio dell'indiano ingiustamente accusato ed incarcerato nella prigione dello sceriffo, la rissa nel saloon e "l'interrogatorio" alla maniera di Tex di uno dei cattivi che ha partecipato al tentativo di linciaggio di cui sopra ). Tra l'altro intendo sottolineare come "l'interrogatorio" di Tex si risolva con una sola vignetta, dove il nostro rifila uno sganassone dei suoi, ma poi Boselli tronca l' il tutto e ci lascia immaginare, come al solito, il resto del "trattamento". Poi, personalmente, non ho capito come basti una freccia scagliata sul gruppo che intendeva linciare l'indiano per far scappare tutti ( "aiuto ci attaccano gli indiani" ..??!! ) con Tex che, voglioso di acciuffare il misterioso "lanciatore" intima allo sceriffo ed al suo vice di barricarsi all'interno del loro ufficio. Il tutto mi è sembrato molto "forzato" e troncato l'....
Poi sul finale niente da eccepire con Tex "risolutore".
Se posso usare un termine un po' duro e provocatorio, dopo aver letto la storia e visto lo scontro con "faccia di cuoio", direi che la copertina è semplicemente "oscena" poich? ci fa vedere un Tex in ginocchio con la camicia tutta stracciata quando in realtà non c'era alcun bisogno di presentarcela così: complimenti alla redazione.... :malediz... -_nono :colt:
Dialoghi così così, con qualche concessione in piu' a certe tipiche espressioni GLbonelliane.
I disegni, secondo me, sono la vera nota positiva dell'albo: naturalmente il rivedere un autore che, dopo tantissimi anni, si rif? al mitico Galep non poteva non toccarmi le corde del cuore e della nostalgia. :inch:
Spero che Torricelli lo si possa riammirare su Tex anche se mi pare di ricordare come la sua prova, per il nostro ranger, si sarebbe limitata a questa storia.... :_sigh

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  • Rangers

Letto ieri in una mezz'oretta:Sono d'accordo con Capelli d'Argento, su qualche punto, ma anche no. Mi spiego: son d'accordo quando dice che le prime 22 pagine di introduzione ci fanno già capire chi sia il misterioso "faccia di cuoio";anche dove dice del fallito linciaggio e "finto" attacco indiano anche mi trova in sintonia.... Dove non ci siamo è sulla critica della copertina. Ovviamente Villa disegna su segnalazione della redazione, ma non ci trovo nulla di male se mi viene disegnata la camicia strappata di Tex quando invece nella storia non avviene, secondo me è ininfluente. Come al solito, però, mi trovo di fronte all'ennesimo finale accelerato perchè deve star dentro alle 114 pagine, poich? secondo me, si poteva mostrare un finale con più delle due-tre tavole pubblicate. Disegni: in qualche frangente sembra veramente di veder un Tex (ma anche Carson) disegnato da Galep, non mi da fastidio, anzi. Chissà che in un futuro prossimo possa migliorare il suo tratto e personalizzarlo un po' di più. Comunque un bell'8 non gli viene negato. Sceneggiatura: a parte le piccole sbavature di cui sopra, non è malaccio: un bel 7 mi sembra appropriato.

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Dove non ci siamo è sulla critica della copertina. Ovviamente Villa disegna su segnalazione della redazione, ma non ci trovo nulla di male se mi viene disegnata la camicia strappata di Tex quando invece nella storia non avviene, secondo me è ininfluente.

Non è tanto ( o non solo ) per la camicia stracciata, quanto per l'insieme dello scenario di copertina che suscita, in me, una fastidiosa impressione di impotenza, di sconfitta ( di Tex, naturalmente ) quando non è affatto così nella storia ( ci mancherebbe pure.... dico io ). _thia- :old: Comunque, caro Santana, quello che mi fa arrabbiare è che di copertine con un Tex diciamo così in "difficolt?", in questi ultimi anni, ce ne sono state un po' troppe per i miei personalissimi gusti. Hasta lu?go, amigo. :trapper:
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letta proprio stamani. non l'ho trovata malaccio, anzi preferisco questo boselli a quello del recente passato, scorrevole e piacevole anche se non sarà ricordata come una delle migliori dell'autore. capitolo disegni:li ho apprezzati moltissimo anche se mi aspettavo questo tipo di tavole da torricelli che conosco da zagor, e la cosa non mi sorprende.

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  • Rangers

Letta ieri pomeriggio.

Attenti allo


S
P
O
I
L
E
R

Anche se come al solito cercher? di spoilerare il meno possibile.

Nelle ultime due storie di Boselli, vale a dire "I Giustizieri di Vegas" e questa "Faccia di Cuoio", mi sembra che l'autore abbia scelto di raccontare in modo più semplice rispetto ad altre sue "opere" più o meno recenti.
Con questo non voglio dire che abbia creato due "pappette" insipide, anzi come al solito Mauro cerca di trovare nuovi spunti originali o comunque di guardare l'universo Texiano da diverse angolazioni in modo da evitare il copia - incolla tra una storia e l'altra.
Forse ha voluto dimostrare di essere in grado di creare storie semplici, senza "matasse intrigate" che in molte storie ci stanno comunque benissimo.
E imho con questo inedito (originariamente pensato per un almanacco) c'è riuscito benissimo.

Già i disegni di Torricelli mi hanno fatto fare un bel tuffo nel passato, riportandomi alla mente le mille avventure che portavano la firma di Galep.
Guardate i volti e i comportamenti dei pards, penso che ogni Texiano debba essere felice per questa sorta di omaggio ad uno dei due padri di Tex. -ave_ -ave_
Ma il disegnatore non si è limitato a fare un copia incolla dello stile Galeppiniano (che tanto amo).
Le ambientazioni mi sembrano perfette e ben studiate.
Osserviamo ad esempio il paesaggio piovoso, oppure lo splendido scenario che apre la storia, o ancora il grizzly e la carrellata di personaggi che ci vengono presentati ognuno con una sua caratteristica e un suo particolare.
Molto bravo davvero, peccato che questa rimanga la sua unica storia... ma in futuro chissà che non torni ancora alle prese con il nostro ranger! :)

Riguardo alla storia, dicevo che è semplice e lineare.
Beh di questo non mi lamento di certo, anzi ogni tanto questi piccoli "gioiellini" sono sempre ben accetti.
Ricorda un p? le prime avventure marcate GLB - Galep, con dialoghi e atmosfere studiate quasi apposta per portarci un p? tutti indietro nel tempo.

Poi Boselli si prende una bella licenza poetica, forse non è nemmeno un caso: ci viene ricordato che la città di Sacramento è appena stata fondata da pochi anni.
Quindi dato che questa è stata fondata da John Sutter (che abbiamo incontrato nel Texone di Nizzi - Magnus "La Valle del Terrore), nel 1848, nel prologo iniziale dovremmo essere tra il 1850 - 1853.
Poi trascorrono dieci anni, con la comparsa di Tex e Carson: 1860 - 1863?
Un caso? Forse no.


Fin da subito appare chiaro da che parte si trovi il marcio, proprio come nella recente "I Giustizieri di Vegas".
Quindi niente sorpresone finali, neanche sull'identit? di Faccia di Cuoio.
Ma la storia è comunque di buonissimo livello.
Pochi morti, anzi mi sembra che i nostri non uccidano nemmeno.
Ma non mancano bei dialoghi e belle sequenze.

Da parte mia accoglier? sempre volentieri questo tipo di storie, definiti da molti "minori", ma che a me piace molto più il termine "leggero".
Proprio come molte storie del passato che mi rileggo sempre volentieri!! :inch: blablabla

Il mio voto è 8 alla storia!
10 ai disegni!! clap clap -ave_ _thia- ::evvai:: :trapper:

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Cercher? di non fare spoiler in ogni caso ATTENTI :trapper:

Storia:L'idea base della storia (prime 20 pagine di"prologo" con un antefatto importantissimo per capire svolgimento) l'ho trovata davvero geniale. Dopo la lettura dell'antefatto imbattersi con uno stacco netto nella storia, trovandosi Tex e Carson al centro della scena, mi ha creato un atmosfera di mistero, quasi di inquietudine. (Ero certa infatti che prima o poi i protagonisti del prologo sarebbero rispuntati :indianovestito: ). Per quanto riguarda lo svolgimento l'idea iniziale è stata sviluppata in modo semplice e lineare, senza troppi intrecci, lettura scorrevole. Nonostante questo credo che la trama sia stata gestita in modo tale da riuscire a creare comunque un po di "mistero", anche se la soluzione dell'enigma era senza sorprese. Come avete detto infatti si intuisce fin da subito chi stia giocando sporco. Ho trovato la conclusione un po' frettolosa e per mio personalissimo gusto la scena del lieto fine finale era fin troppo "melensa".

Disegni:Che dire? Entusiasta! Un tributo assolutante ben riuscito al grande Galep. Per mia natura ho sempre prestato molta attenzione hai volti e quello di Tex, forse ancor più quello di Carson... santo cielo che dire... spaziale :trapper: Le ambietazioni azzeccatissime e molto curate (ho adorato la vignetta della vista dall'alto della mandria impazzita sotto il temporale! pag 35 :trapper: )

Voto:10 ai disegni 7 alla storia! nel sondaggio ho dato 9.

Stampede!!!!!! MMUUHH :lol2:

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Mi dispiace ma non mi è piaciuta. Non entro nei dettagli. Vista la copertina, dalle prime pagine si capisce già molto, la storia nel complesso è abbastanza fiacca, lenta, verbosa, macchinosa, in certi punti anche inverosimile, con pochissima azione, potrebbe sembrare un giallo ma manca di ritmo e suspance, fra i troppi personaggi non c'è uno che lasci il segno, anche Tex e Carson sono anonimi e si (dis)perdono nel mucchio, col primo che in almeno due occasioni è così remissivo da sembrare un pappamolle, almeno per come siamo abituati a conoscerlo. Dopo tanti sbadigli, verso la fine la storia si tira un po' su, c'è un po' di azione, i nostri si attivano un minimo, tanto per timbrare il cartellino. Troppo poco per meritare la sufficienza.

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Da parte mia accoglier? sempre volentieri questo tipo di storie, definiti da molti "minori", ma che a me piace molto più il termine "leggero".

Non è tanto questione di "minore" o "leggera". Il problema è che il "peso" dei nostri 2 pards qui ?... come dire quasi impalpabile, l'azione è veramente dosata col contagocce ( ed i nostri ne fanno appena capolino, come ad es. nel saloon ) e alcune sequenze mi sembrano buttate giu' come l'ultimo Nizzi..... -_nonoInsomma, neanche in questa storia, non riesco appieno a ritrovare il "mio" Tex..... Sarà un mio problema, chissà... :rolleyes:
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Come detto io sono stata entusiasmata dai disegni ma effettivamente la storia non era delle più ben riuscite :trapper: Pensandoci forse avete ragione sull' "anonimato" di Tex e Carson.

Insomma, neanche in questa storia, non riesco appieno a ritrovare il "mio" Tex..... Sarà un mio problema, chissà

Non non è un tuo problema... effettivamente Tex non ha nessuna delle sue uscite GENIALI :indianovestito:
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Comprato oggi ma mi riservo di leggerlo stanotte. Ho dato pero' un occhiata ai disegni, come di consueto. Beh che dire, straordinari davvero. Non mi interessa se Torricelli si e' ispirato a Galep, ma e' una gioia agli occhi rivedere quel volto classico del nostro ranger, dopo le interpretazioni "blasfeme" di Font & company. Torricelli per sempre su Tex!

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Da parte mia accoglier? sempre volentieri questo tipo di storie, definiti da molti "minori", ma che a me piace molto più il termine "leggero".

Non è tanto questione di "minore" o "leggera". Il problema è che il "peso" dei nostri 2 pards qui ?... come dire quasi impalpabile, l'azione è veramente dosata col contagocce ( ed i nostri ne fanno appena capolino, come ad es. nel saloon ) e alcune sequenze mi sembrano buttate giu' come l'ultimo Nizzi..... -_nonoInsomma, neanche in questa storia, non riesco appieno a ritrovare il "mio" Tex..... Sarà un mio problema, chissà... :rolleyes:
Per quanto mi riguarda, si: lo ritengo un tuo problema. :malediz... Dal mio punto di vista, pur ritenendo che la storia non sia nulla di eccezionale, non vi ho trovato quei difetti che lamenti e trovo il paragone con Nizzi totalemte fuori luogo. :malediz... _thia-
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Letto questo albo che doveva essere pubblicato sull'almanacco ( vista la storia la sua collocazione ideale ) se esigenze redazionali non ne avessero mutato destinazione.

Come dire: nell'Almanacco ci vanno solo le storie brutte. E già su questa considerazione ci troviamo in disaccordo profondo. :capoInguerra:


Vai con lo spoiler: doveroso anche se non è che c'è da spoilerare granch?.....

S

P

O

I

L

E

R
Intanto 22 pagine di "introduzione" indispensabile per il proseguio della storia ma anche telefonatissima soluzione al "mistero" di chi si celi sotto la "faccia di cuoio"...

Che non è mai stato un mistero, in verità e non ha mai preteso di esserlo. Chi fosse l'uomo senza volto era fin dall'inizio un falso mistero, fatto ad arte per sviare il lettore ed indulro a credere che l'attacco a Scovill fosse opera di Jackson, che voleva vendicarsi di chi l'aveva abbandonato


Poi entrano in scena Tex e Carson anche se per vederli appena appena un po' in azione si deve aspettare fino a pagina 35 ( lo stampede ).

Ci sono classiche storie scritte da G. L. Bonelli in cui per veder entrare in scena Tex bisgna aspettare molte più pagine e per vederlo entrare in azione ancora di più (una per tutte: "Diablero"), non capisco dove sia il problema. Per me più della quantit? della presenza conta la qualità


Poi la scena passa in ambito cittadino ( Sacramento ) ma l'azione anche qui non è granch? e si limita in pochissime pagine ( Tex che respinge, con aiuto, il tentativo di linciaggio dell'indiano ingiustamente accusato ed incarcerato nella prigione dello sceriffo, la rissa nel saloon e "l'interrogatorio" alla maniera di Tex di uno dei cattivi che ha partecipato al tentativo di linciaggio di cui sopra ). Tra l'altro intendo sottolineare come "l'interrogatorio" di Tex si risolva con una sola vignetta, dove il nostro rifila uno sganassone dei suoi, ma poi Boselli tronca l' il tutto e ci lascia immaginare, come al solito, il resto del "trattamento".

Qui sarei incline a darti ragione, se non fosse per un fatto: Boselli aveva a disposizione un determinato numero di pagine ed ha scelto di sorvolare su certi dettagli per mostrarne altri che evidentemente riteneva più importanti. Come ogni scelta è ovviamente discutibile, ma io, almeno, l'ho compresa.

Certo, se dietro ci fosse un diktat dell'editore che non vuol far vedere un Tex picchiatore, lo comprendere molto molto meno. :bisonte:

Poi, personalmente, non ho capito come basti una freccia scagliata sul gruppo che intendeva linciare l'indiano per far scappare tutti ( "aiuto ci attaccano gli indiani" ..??!! )

In effetti quella è una scena parecchio debole e forzata.


con Tex che, voglioso di acciuffare il misterioso "lanciatore" intima allo sceriffo ed al suo vice di barricarsi all'interno del loro ufficio. Il tutto mi è sembrato molto "forzato" e troncato l'....

Vedi sopra.


Poi sul finale niente da eccepire con Tex "risolutore".

Meno male. ::evvai::


Se posso usare un termine un po' duro e provocatorio, dopo aver letto la storia e visto lo scontro con "faccia di cuoio", direi che la copertina è semplicemente "oscena" poich? ci fa vedere un Tex in ginocchio con la camicia tutta stracciata quando in realtà non c'era alcun bisogno di presentarcela così: complimenti alla redazione.... :malediz...  -_nono  :colt:

Ecco, qui non potrei essere più in disaccordo. Io non ci ho visto niente di male in questa copertina e nell'interpretazione di Villa, camicia stracciata compresa. Ma come: ci si lamenta che ormai le copertine si limitano a riprodurre vignette interne ed una volta che si azzarda qualche variazione ci si arrabbia?

Aggiungo che io non ho nessun problema con le copertine in cui Tex appare in difficolt?, le trovo più drammatiche e credo che possano stuzzicare di più il lettore.

Dialoghi così così, con qualche concessione in piu' a certe tipiche espressioni GLbonelliane.

Io non li ho trovati per niente male. D'altra parte, Boselli ha il suo stile e nessuno ci può fare niente. Apprezzo anch'io le espressioni tipiche di G. L. Bonelli e generalmente trovo che quando le usa Boselli sembrino più spontanee e meno artificiose che nelle ultime storie di tu sai chi. :colt:

D'altro canto, bisogna convincersi che nessuno può scrivere coem G. L. Bonelli e non è certo il rispetto di presunti (e tutt'altor che dimostrati) canoni formali a fare bella una storia. Se poi uno si sente gratificato da qualche "vecchio Cammello" o "Tizzone d'inferno" ed altre espressioni simili e non guarda alla sostanza dell'intreccio, c'è poco da fare.

I disegni, secondo me, sono la vera nota positiva dell'albo: naturalmente il rivedere un autore che, dopo tantissimi anni, si rif? al mitico Galep non poteva non toccarmi le corde del cuore e della nostalgia.  :inch:
Spero che Torricelli lo si possa riammirare su Tex anche se mi pare di ricordare come la sua prova, per il nostro ranger, si sarebbe limitata a questa storia.... :_sigh

In effetti, Torricelli è tornato a lavorare su Zagor e ben difficilmente lo rivedremo su Tex. :snif:


P. S. Pu? sembrare che vogliafar polemica a tutti i costi con te, caro amico, ma voglio chiarire che anche se non condivido minimamente certe tue posizioni, so con assoluta certezza che non sei uno di quegli utenti prevenuti, che purtroppo, esistono, che criticano a prescindere le storie di un determinato autore oppure le store "moderne" in genere.
Mi dispiace che il nuovo corso texiano non incontri pienamente il tuo favore, visto che io e te siamo stati in prima linea nel criticare un certo modo di gestire Tex negli anni passati ed auspicavamo dei cambiamenti. Se non altro è sempre un piacere avere un interlocutore civile e corretto come te. ::evvai::

P. S. Per la tua gioia ti dir? che negli oscuri corridoi della Redazione ho udito voci che sussurravano come lo spunto iniziale di questa storia sia stato suggerito a Boselli da un altro sceneggiatore bonelliano il cui nome e cognome hanno le sue stesse iniziali. -ave_ _ahsisi

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Poi la scena passa in ambito cittadino ( Sacramento ) ma l'azione anche qui non è granch? e si limita in pochissime pagine ( Tex che respinge, con aiuto, il tentativo di linciaggio dell'indiano ingiustamente accusato ed incarcerato nella prigione dello sceriffo, la rissa nel saloon e "l'interrogatorio" alla maniera di Tex di uno dei cattivi che ha partecipato al tentativo di linciaggio di cui sopra ). Tra l'altro intendo sottolineare come "l'interrogatorio" di Tex si risolva con una sola vignetta, dove il nostro rifila uno sganassone dei suoi, ma poi Boselli tronca l' il tutto e ci lascia immaginare, come al solito, il resto del "trattamento".

Qui sarei incline a darti ragione, se non fosse per un fatto: Boselli aveva a disposizione un determinato numero di pagine ed ha scelto di sorvolare su certi dettagli per mostrarne altri che evidentemente riteneva più importanti. Come ogni scelta è ovviamente discutibile, ma io, almeno, l'ho compresa.

Certo, se dietro ci fosse un diktat dell'editore che non vuol far vedere un Tex picchiatore, lo comprendere molto molto meno. :bisonte:

Ehh no caro Carlo... -_nono

Tu affermi che Boselli aveva a disposizione un limitato numero di pagine. Ma dai su, per piacere: lo fa anche quando le pagine sono 220 o 330 o giu' di l'... :malediz...
E' il trionfo del politicamente corretto.
Questi "tagli" del buon Mauro li giudico ( per lui che si professa "discepolo" di GLB ) un vero e proprio "tradimento". :old::colt:
Certo che anche quello che tu scrivi, circa un possibile "zampino" dell'Editore su queste "autocensure", non è poi così peregrino ( dovresti ricordarti, se non sbaglio, di certe mie intemerate sulla "Sua" gestione del Personaggio negli anni passati )..... >:azz: :malediz...

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