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TWF - Tex Willer Forum

[18] [Almanacco 2011] La Città Del Male


Sam Stone
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Voto alla Storia?  

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Che belle!! -ave_ -ave_ Grazie mille,Zeca!! ::evvai:: Queste tavole mi rimettono decisamente di buon'umore, perchè le altre due non è che mi fossero piaciute tanto (ma ovviamente si dovr? sempre aspettare l'albo concreto prima di dare giudizi definitivi)!Il west di Danubio sembra davvero ben fatto:sia i pesaggi della seconda tavola che il campo indiano li trovo convincenti!E inoltre anche i volti dei pards questa volta mi convincono (tranne Tiger, che non si vede):in particolare la vignetta con Carson e Kit merita!... comunque sono convinto che Danubio piacer? ai texiani, soprattutto ai tradizionalisti che ce l'hanno con gli stili anticlassici! ::evvai::

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... comunque sono convinto che Danubio piacer? ai texiani, soprattutto ai tradizionalisti che ce l'hanno con gli stili anticlassici! ::evvai::

.. ed infatti a me piace. Da queste tavole, l'interpretazione di Tex,Carson e Kit sembrano ottime e il paesaggio western mi ricorda qualcosa di Monti. Insomma, e' lo stile che vorrei vedere sempre su Tex.
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... comunque sono convinto che Danubio piacer? ai texiani, soprattutto ai tradizionalisti che ce l'hanno con gli stili anticlassici! ::evvai::

.. ed infatti a me piace. Da queste tavole, l'interpretazione di Tex,Carson e Kit sembrano ottime e il paesaggio western mi ricorda qualcosa di Monti. Insomma, e' lo stile che vorrei vedere sempre su Tex.
decisamete queste tavole convincono più dele precedenti, concordo con anthony su un certo trasparire di monti nei paesaggi. invece non ho capito la storia dei tradizionalisti-anticlassici che ogni anto tira in ballo ordonez
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  • Rangers

Davvero molto belle queste tavole!! :DTrovo quello di Danubio, un tratto rispettoso della tradizione, ma comunque personale e pulito. Da queste anteprime mi viene da dire: un altro ottimo acquisto per Tex!! :inch: -ave_ :trapper:

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  • 2 settimane dopo...
  • Rangers

?Ho scritto una nuova storia di Tex.
La Trama è Tex arriva e le suona a tutti?.? G. L. Bonelli

Cito questa ormai famosa frase di Bonelli, perchè mi sembra la più indicata per questo tipo di storia.

S
P
O
I
L
E
R

"La Città del Male" dura solo 110 pagine, ma dentro c'è davvero quello che mi aspetto di leggere da una storia di Tex! :)
L'autore sta dimostrando (come se ce ne fosse bisogno, ma da quel che si legge in giro pare di si) di essere pienamente in grado di costruire storie semplici e senza tanti intrighi complicati.
E per una volta c'è anche la chiara dimostrazione che 110 pagine bastano e avanzano per far felice un Texiano!! :inch:
Questa volta i più "criticoni" non dovrebbero avere da ridire, perchè non ci sono personaggi che rubano la scena a Tex.
Ci sono solo i quattro pards che arrivano e le suonano a tutti.

Tex è Tex, perchè ha a cuore la sorte di ogni Navajo e attraversa l'intera riserva per raccogliere la richiesta d'aiuto di un padre disperato per la morte del figlio.
Il flashback con i tre ragazzi navajos ricorda un p? la storia di Puma Zoppo (Un Treno per Redville di Nizzi - Ortiz).
Anche se qui i tre ragazzi sono entrati a Waco solo per barattare le pelli con un fucile, e poi in seguito vengono fatti ubriacare.

Mi sono sempre piaciute le storie con intere città da ripulire e Waco è davvero completamente marcia (a parte il maniscalco e il vecchietto)!
E da antologia sono certamente tutte le scene d'azione, soprattutto quella finale con i nostri quattro che si lanciano urlando e a testa alta verso l'intera popolazione di Waco che li sta tempestando di piombo rovente. ::evvai::

Non aggiungo altro per non rovinare la lettura agli altri amigos!

Danubio ha fatto un buonissimo lavoro, forse c'è ancora da lavrare un p? di più sui volti dei pards, che appaiono a volte legnosi.
Ma in linea generale è un ottimo acquisto! _ahsisi

Voto: 9 sisi ::evvai:: :trapper:

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Cominciamo con lo... SPOILERChi l'ha detto che in 110 pagine non si può realizzare una bella storia di Tex? Non io di sicuro, che di belle storie anche più brevi ne ricordo parecchie. :old: Nelle pagine messegli a disposizione Boselli imbastisce una storia col sapore d'altri tempi, dalla trama lineare e con dialoghi azzeccati dal sapore GLBonelliano senza forzature. Non manca nemmeno un p? di caratterizzazione degli avversari, tra cui spicca la figura di Mechedo, Navajo rinnegato, astuto ed audace, che spicca tra tanti anonimi avversari. Davvero ottima la caratterizzazione di tutti e quattro i pards. Un Tex grintoso e deciso (chi non si è divertito nel vederlo strapazzare Daniel Mason alla vecchia maniera a pag. 142/143?), un Carson burbero ed ironico, un Kit scavezzacollo che non esita a guidare la cavalcata finale verso Waco; per tacere di un Tiger Jack in vera forma, a dimostrazione che anche in 110 pagine si può dare il giusto spazio a tutti loro. Venendo ai disegni, direi che Danubio se la sia cavata piuttosto bene. Il suo stile è sicuramente debitore di quello di Villa, ma tradisce anche altre influenze. Deve, forse, ancora sciogliersi un p?, ma il talento non manca.

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Un Tex grintoso e deciso (chi non si è divertito nel vederlo strapazzare Daniel Mason alla vecchia maniera a pag. 142/143?)....

Io, Carlo! _ahsisi :trapper: Scherzi a parte, non l'ho ancora acquistato: da questi primissimi commenti spero, vivamente, di rivedere un po' di sano e vecchio Tex dopo parecchie "licenze" che Boselli si è preso ultimamente.... :malediz...
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L'ho appena letto anch'io e sono d'accordo con i commenti si Sam e di Carlo. SPOILERDiciamo che come storia mi è sembrata in crescendo man mano che procedevo con la lettura, e intanto che proseguivo sorridevo sempre di più! :DChe dire? Un'ottima storia, con tanta azione e che lascia poco spazio a scene di stacco, che comunque sono rese molto gustose da siparietti tipo quello in cui Carson fa da balia a Frank Mason: l'ultima vignetta di pagina 67 è memorabile, soprattutto perchè è "aiutata" in modo determinante a rendere la forza del suo messaggio da un disegno splendido! Un Kit tranquillo, con una tazza di caff? in una mano e l'altra a mimare una pistola, sicuro di sè è determinatissimo! Questa scena mi è davvero rimasta impressa!Bello lo stratagemma usato dalla banda di Starkey per tentare di sfoltire il gruppo dei nostri durante il bivacco nel viaggio verso Gallup, e anche la resa dei conti finale è stata davvero spettacolare!Mi dispiace che Boselli abbia scelto di far morire anche il secondo dei due giovani indiani, però effettivamente la giustificazione che d' Carson a un Tex che si sente responsabile è più che condivisibile; inoltre il colpevole dell'uccisione di Corvo Nero è stato punito, in un modo o nell'altro. In generale ho visto anch'io tutti i pards molto tonici e in linea con quello che ci si aspetta da loro!La parte grafica credo che sia stata fondamentale per la buona riuscita della storia: per esempio, nella parte finale, quelle pareti rocciose che si ergevano a picco hanno contribuito non poco a rendere ancora più spettacolare la battaglia finale, e anche le scene di azione in città sono caratterizzate da un'ottimo senso di dinamismo!Trovo che Danubio non sia troppo incerto per quanto riguarda la sua interpretazione dei pards: certo, anch'io ho notato la grossa influenza di Villa, soprattutto, e a parte alcune comprensibili incertezze, mi sembra che abbia svolto un buonissimo lavoro!Voto complessivo 8! :indianovestito:

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Comprato e letto. Questo è il Tex che vorrei sempre, e devo veramente ringraziare Borden per questo bel regalo.

S

P

O

I

L

E

R

I quattro pards, Tex in primis, ricevono lo spazio e l'importanza che meritano, senza tuttavia che gli altri personaggi rimangano eccessivamente in ombra (vedasi i due giovani indiani e specialmente Manuel, nelle pagine finali). Infatti, come non è giusto che Tex viva un'avventura in modo defilato e coperto da uno o più comprimari, non è nemmeno piacevole leggere un albo dove Aquila della Notte primeggia... sul nulla.
Boselli ci dedica anche qualche battuta di quelle così care ai vecchi texofili (vedi quella sull'apertura di "un secondo ombelico", ad esempio). Anche la morte di Manuel, che elimina l'ultimo testimone dell'assassinio di Corvo Nero, non toglie bellezza alla storia, dato che il giovane navajo cade da guerriero e non tarda ad essere vendicato, insieme al suo amico Tonio, ucciso dai serpenti liberati da Mechero, e al figlio di Freccia Spezzata. Alla fine il vecchio capo e la sua gente avranno giustizia, in parte dai winchester dei quattro pards e in parte dal giudice.


La trama mi ha ricordato in parte "A sangue freddo". Questo significa che un grande autore (e Boselli sicuramente lo ?) può benissimo lavorare e tirar fuori grandi opere anche da idee già usate in precedenza.
Con queste premesse, e considerato che questo era il mio primo almanacco, ho il grande piacere di dare un 10!
Con un'ultima considerazione: sarebbe stato un 10 e lode se ci fosse stato modo di regalarci una partecipazione collettiva dei navajos ;):indiano: :capoInguerra:

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Leggendo questa storia mi è venuto pensato, ma non sarebbe stato meglio usare questa storia per la serie mensile, mentre mettere sull'almanacco "faccia di cuoio" visto che secondo il mio modesto parere "la città del male" supera di gran lunga in qualità "faccia di cuoio", perchè inanzi tutto la storia è molto più ben strutturata nonostante le sole 110 pagine e molto più ricca di azione e meno di lunghi discorsi.

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  • Rangers

Leggendo questa storia mi è venuto pensato, ma non sarebbe stato meglio usare questa storia per la serie mensile, mentre mettere sull'almanacco "faccia di cuoio" visto che secondo il mio modesto parere "la città del male" supera di gran lunga in qualità "faccia di cuoio", perchè inanzi tutto la storia è molto più ben strutturata nonostante le sole 110 pagine e molto più ricca di azione e meno di lunghi discorsi.

In realtà anche "Faccia di Cuoio" inizialmente era previsto per un almanacco, poi dirottato sul mensile per lasciare più margine ai disegnatori che stavano lavorando per le storie di prossima pubblicazione!! :trapper:
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  • Rangers

ciao a tutti,
ho comprato ieri l' almanacco ma ho notato che sulla copertina c'è la scritta bimestrale... Cos'è questa novità? Da adesso l' almanacco non esce più una volta all' anno ma una volta ogni due mesi???

Mi pare che la scritta "bimestrale" comparisse già da qualche numero.

A parte questo la serie degli almanacchi ? bimestrale!!
Infatti ogni due mesi dovrebbe uscire: l'almanacco del West, poi quello dell'Avventura, della Paura, eccetera! :trapper:

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comprato ( 5,70 mmmmm un po' eccessivo ) e letto , percio' attenti allo :SPOILER una storia semplice, alla vecchia maniera con cavalcate tra canyon , agguati , insidie notturne con serpenti , bianchi cattivi e giovani indiani da vendicare con un tex alla bonelli padre, tex insomma ! Insteressante la figura di mechedo che compare fra antagonisti anonimi che non sono ne' carne ne' pesce . Un tex che appare quasi triste e insicuro quando il giovane manuel viene ucciso con un tex che sembra quasi voglia trovare consolazione e solidarieta' dal vecchio carson . E' forse questa l'unica impronta boselliana alla storia che, precisiamolo, non e' affatto inappropriata, ma serve a dare a tex quei sentimenti umani che solo in alcuni episodi dell'intera saga sono stati mostrati dal nostro . Per il resto , un tex cinico che lancia sganassoni e non esita a lanciarsi insieme ai pards all'estirpazione delle erbe cattive della citta' di waco facendo una bella pupilizia !!!!storia tranquilla insomma, semplice e lineare, forse troppo . Per quanto riguarda i disegni sono davvero di ottima fattura, con ottime ombre , segni e sfumature, da non buttare anche il volto di tex e dei pards. ora, senza che nessuno pensi che mi voglia rimangiare quanto poco fa ho detto, ci tengo a dire che per me danubio non e' da scartare , ma avendo disegnatori mostruosi come villa, cestaro, civitelli, ticci, e anche talenti del calibro di ginosantis piccinelli ( fremo dalla voglia di vedere suoi disegni ), meglio far lavorare altri perche', saro' forse un po' perentorio , non e' indispensabile e andrebbe ricercato altro . quindi voto :storia 7 disegni 8,5

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Nettamente superiore a Faccia di Cuoio, perchè sia stata dirottata sull'almanacco al posto dell'altra è un mistero della fede. Questa mi è piaciuta, sono soddisfatto, una buona storia e un Tex in netta ripresa e in netto miglioramento, anche se per me manca ancora qualcosina al 100% pieno.

Per quanto riguarda la trama, lo spunto non è nuovo ma è sviluppato in modo interessante. Avrei preferito che la prima volta a Waco Tex avesse dato una lezione più dura agli abitanti, addirittura dando fuoco a qualche baracca, tanto per far capire che aria tira a fuorilegge che vengono definiti in questo modo ma che non vediamo e sappiamo nulla che ce lo confermi. Idem per il finale, lo avrei pensato ancora più duro e risoluto, Tex avrebbe fatto veramente le scintille. Bisogna entrare un po' in dettagli che tuttavia non tolgono nulla alla bontà di questa storia. All'inizio un Tex che si dichiara ?furioso? e che vuol rimanere nei limiti della legge, anche troppo, forse, a pag.55 riceve quasi un ordine da Frank Mason e posa il fucile: ecco, ora si gira pagina e lo pesta, pensavo, così agiva il vecchio Tex, avere le mani libere per un cazzottone devastante, ben prima di dichiararlo in arresto, qui è il contrario, e ci vuole Mason che mette mano alla pistola per farlo agire. La piccola sbatacchiata è buona, migliore di quello che abbiamo visto negli ultimi tempi, un pochino si gode. Altro dettaglio: Tex non chiede minimamente allo stalliere e soprattutto al vecchio se avessero visto qualcosa dell'omicidio dell'indiano, avrebbero potuto essere usati come testimoni d'accusa, invece si punta tutto solamente sui due giovani Navajos in un tribunale di bianchi, forse è un'ingenuità, indipendentemente da come va a finire. Ripeto che avrei preferito una bella cenciatina anche a qualche altro bandito, magari con un fuocherello a qualche edificio, saloon incluso, e un bell'invito a sparire rivolto a tutti. Nei due episodi del serpente e del canyon Tex si comporta da par suo, non ho niente da rimproverargli, anzi, alla fine il suo atteggiamento è altamente meritorio, conferma quello che pensavo qualche mese fa. La grandezza di un Tex perdente sembra un controsenso ma è qui che si vede la caratura dell'eroe. Tex è perdente, sconfitto, perchè perde non solo l'imputato ma anche i testimoni, due ragazzi Navajos che aveva voluto fortemente con sè, spettava a lui garantirne l'incolumit?, ma non gli si può attribuire nessuna responsabilità, i ragazzi sono morti per fatalit? e per l'abilità dei nemici, e sono morti da guerrieri.(Certo, sono già due volte in pochi mesi che due ragazzotti messi nelle retrovie vengono fatti fuori, sembra che per proteggerli Tex da qui in avanti debba metterli in prima linea.)Ma Tex, come è doveroso che faccia, si assume la responsabilità delle perdite anche quando non ce ne sarebbe la necessit?, addirittura non sa cosa raccontare al villaggio, e agisce di conseguenza cercando al tempo stesso di riparare a un suo presunto errore e di realizzare la giustizia: qui Tex si comporta come l'eroe che conosciamo, nella storia di Loman, invece, si comporta da ?figliol di tr***?, come si dice a Firenze. Questa è la distanza enorme fra due rappresentazioni dello stesso personaggio. L'attacco finale è azione pura, niente da dire, se non che Tex viene meno alla sua promessa: ?Di quella maledetta città non rester? in piedi una sola baracca!?Sarebbe stata l'apoteosi, grande godimento, visto poi che Daniel Mason prende, finalmente, una bella sbatacchiata. Addirittura avrei preferito che morisse tentando l'ultima carta proprio quando sembrava sconfitto, che fosse Tex a fare giustizia definitivamente, senza aspettare nessun tribunale. Oltre a lui, ci sono anche gli altri pards. Kit è normale, non fa nulla di eclatante ma fa il suo. Tiger è in grandissimo spolvero. Estremamente reattivo, fa fuori due serpenti col coltello, vince il duello con un osso duro come Mechero, sempre col coltello, e inventa la trovata dei segnali di fumo. Contributo straordinario alla causa. Carson è in versione nizziana, cioè lamentosa, ma è efficace. Casomai è da notare come l'autore da qualche tempo insista sulla sua vecchiaia, qui la sottolinea Tex, non si capisce se ironicamente, ma forse sè, ma la novità sta nel fatto che è lo stesso Carson ad ammetterla, si d' del rinco da solo, è inusuale, non mi d' particolarmente fastidio ma è per lo meno un fatto singolare. Dei nemici, Daniel Mason è il più subdolo, all'inizio col whisky, a metà assoldando i banditi, e alla fine usando la città per difendere se stesso. Degli altri, Starkey sembra svelto con la pistola ma poco col cervello (mi è sembrato stonato l'accenno all'oro dei Navajos, ma poco male), mentre Mechero è il più pericoloso e abile, degno nemico dei pards, uno dei pochi indiani che sanno usare il cervello oltre ai muscoli. In sintesi, storia da 7 pieno, la soddisfazione secondo la mia scala, forse anche qualcosa di più. Dimenticavo: i disegni mi ricordano Monti, sbaglier? ma l'impressione è quella.
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SPOILERmi sarei aspettato una riapertura del dibattito circa la sorte avversa di chi si affida/viene affidato a Tex.... tra l'altro, rispetto alla recente prova di Ruju, qui gli errori di Tex - se così vogliamo chiamarli - sono più delineati, seppur variamente giustificati (e/o giustificabili): dalla scelta della pista sulla quale passare, al piazzamento delle sentinelle sul "Trono degli spiriti", all'affidamento del prigioniero al giovanissimo Manuel. Il soggetto non è chissa cosa, parte da un clich? visto e rivisto (il pellerossa ingenuo, dapprima raggirato e poi vittima di una "gang" di visi pallidi razzisti) e culmina con una sparatoria per me sopra le righe, dal momento che - nella fattispecie - i soli responsabili dei guai capitati a Tex erano i fratelli Mason, il ristretto gruppetto di loro amici (Blacky & C.) ed i loro alleati "esterni". Per cui, a Tex (ed al lettore) non è stato neppure dato un concreto, effettivo motivo per un repulisti così drastico di questa novella Gomorra, più descritta (dai racconti di Freccia Spezzata) che realmente mostrata. Anzi, le poche vignette cittadine mostrano personaggi non manifestamente disonesti, e addirittura collaborativi con Tex, come il maniscalco. Sicch?, la sparatoria finale all'impazzata, preceduta dall'intento dichiarato di far fuori mezza città, mi è sembrata un po' eccessiva, un po' demod': il giovane Tex, vendicatore e "sparatutti" dei primi numeri è piacevole da rileggere, ma NON è più il Tex attuale, che è risoluto e deciso ma non irruento sino a "caricare" frontalmente una città con avversari già piazzati, armati e ben al coperto. Questo finale fin troppo vendicativo mi ha dato, dunque, un retrogusto amaro, quasi come Tex volesse simbolicamente trovare una eclatante rivincita per una missione sostanzialmente fallita (due giovani navajos morti, Frank Mason sfuggito alla giustizia degli uomini). Note positive: Kit, Tiger e l'amalgama (se così si può dire) tra i 4 pards, ed anche i dialoghi, snelli, scorrevoli, crddibili ed appropriati. una sceneggiatura secca e senza fronzoli, che - assieme ai disegni, gradevoli - mi fa concludere per un voto complessivo di 7 abbondante.

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"La citta' del male" e' la classica storia senza molte pretese e perfetta per un almanacco. Letta con piacere vista la sua linearita' ho apprezzato molto l'uso che Boselli fa' dei quattro pards. Quattro tizzoni d'inferno in gran spolvero, dove nessuno e' messo in ombra. Una storia che strizza l'occhio ad un Tex versione glbonelli con dialoghi e situazioni che ci ricordano il creatore di Tex. Piaciuta molto la scena quando i quattro pards entrano nel saloon di Fargo per prendere in custodia Frank Mason. Qui Tex e si suoi pards sono pura dinamite non facendo altro che confermare la "brutta" reputazione che hanno in tutto il West.
Ora arriviamo al punto, forse, piu' delicato della storia, ovvero la morte dei due Navajos che dovevano testimoniare contro Mason e di cui Tex si sente responsabile:"adesso dovro' presentarmi a Freccia Spezzata dicendogli che la sua tribu' ha perduto altri due giovani. Due ragazzi che mi erano stati affidati." dice un Tex molto amareggiato.
Se da un lato il ranger e' riuscito nella sua impresa, ovvero, quello di consegnare Mason ad un giudice per processarlo, dall'altro in un certo senso ha sulla coscienza la morte di due giovani navajos. Quindi missione compiuta a meta'. Come dice Tazhay nel suo precedente post, questo mi riporta alla recente storia di Ruju "La prova del fuoco", dove il figlio di un ex collega di Tex perisce durante uno scontro a fuoco, dopo essere stato affidato proprio al ranger. Personalmente a me non da' nessun fastidio quando c'e' un Tex non infallibile, e difatti non ho niente da ridire ne' per questa storia e ne per quella di Ruju. Pero' ricordo che molti criticarono Ruju per questa cosa e adesso sarei curioso di vedere se queste stesse persone hanno il coraggio di farlo con Boselli (mi riferisco ad un certo tipo di utenti di altri lidi informatici che trovano il pelo nell'uovo solo quando si tratta di determinati autori che non siano Boselli. Indovinate un po' a chi mi riferisco?) ;)

Tornando alla storia, mi sento di dargli un bel sette.

Disegni-La parte grafica di un albo ha un importanza fondamentale per la riuscita di una storia e i disegni de "La citta' del male" sono veramente buoni. Mi piace molto Danubio e la caratterizzazione dei quattro pards mi e' parsa discreta, specie quella di Tex e Tiger:


Immagine postata



Non riesco a capire quale sia l'artista di riferimento per Danubio. Villa non mi sembra, semmai vedo qualche "contaminazione" in stile Ticci e soprattutto Monti. Comunque sia, grande acquisto per Tex.

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SPOILER



Concordo con i precedenti pareri positivi.

Quest' almanacco è fantastico!

La trama è abbastanza classica, con gli elementi tipicamente western: città, interamente abitate da delinquenti, da ripulire; agguati nel canyon; sparatorie in città.

Ma il punto forte della storia non è tanto la trama, quanto il Tex che agisce con i pards. Una goduria vederlo scazzottare i cattivi, vederlo entrare spavaldamente insieme ai pards, in una città in cui ?vivono solo fuorilegge? (parole di Tiger), fucile in mano e, alla fine, qual è il piano? ?Semplice. Andiamo a prendere Mason nel suo saloon°. Questo è il vero Tex! -ave_

Il vero Tex è anche quello che scazzotta realmente gli avversari, come succede sia con Frank Mason che con il fratello di quest?ultimo; non quello che accenna le scazzottate!

Ma il vero Tex si riscontra anche in tre scene che mi sono particolarmente piaciute: quella in cui, accampati sul ?Trono degli spiriti?, i pards si devono difendere dai serpenti: qui Tex si dimostra impeccabile con la pistola, salvando il figlio Kit;

un'altra scena particolarmente bella è stata quella dell'agguato nel canyon, in cui i pards fanno piazza pulita;

e, infine, una scena fantastica è stata quella finale. Anche qui, qual è il piano? ?Molto semplice. Si entra a Waco e si spara su tutti quelli che ci sparano addosso.? Spettacolo! -ave_

Da notare anche i modi delicati che usa Tex per andare a prendere Daniel Mason nella scena finale, entrando nell'edificio con tutto il cavallo! :D

Anche i disegni sono molto belli: a mio parere Danubio si è ispirato molto a Villa ma, soprattutto in alcuni primi piani, devo dire che ricorda molto anche Giolitti. Comunque il suo west è ottimo.

In definitiva, la storia direi che merita un bel 8 pieno. ::evvai::

Modificato da capitano mendoza
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@ anthony steffen : veramente il Mason da consegnare alla giustizia era Frank, non il di lui fratello. Diciamo pure che la missione e' riuscita a un quarto, più che a meta'....

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Concordo pienamente con chi pensa che una storia del genere fosse degna della serie regolare. @Tahzay: è vero, formalmente l'assassino da consegnare al giudice è Frank Mason (che comunque riceve in un altro modo la paga), ma la regia del dramma è stata sempre nelle mani di Daniel. Che sia lui quindi a pendere da una forca, IMHO non toglie nulla alla promessa che Tex aveva fatto a Freccia Spezzata.(p. s.: però se fosse stato un racconto della serie mensile si sarebbe anche potuto pensare ad una fuga che consentisse in futuro un ricordo in grande stile del padrone di Waco :bandito: )

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Concordo pienamente con chi pensa che una storia del genere fosse degna della serie regolare. @Tahzay: è vero, formalmente l'assassino da consegnare al giudice è Frank Mason (che comunque riceve in un altro modo la paga), ma la regia del dramma è stata sempre nelle mani di Daniel. Che sia lui quindi a pendere da una forca, IMHO non toglie nulla alla promessa che Tex aveva fatto a Freccia Spezzata.(p. s.: però se fosse stato un racconto della serie mensile si sarebbe anche potuto pensare ad una fuga che consentisse in futuro un ricordo in grande stile del padrone di Waco? :bandito: )

E da quando in qua possono tornare solo i personaggi introdotti nella serie regolare? Modificato da Carlo Monni
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@ cheyenne: se parliamo di regia o di responsabilità morale circa la morte del navajo, allora Tex avrebbe dovuto far subito una retata ed un'indagine nei confronti di tutti i protagonisti di quell'episodio. In realtà Tex decide di prendere e far sottoporre a processo solo l'autore materiale dell'omicidio. Daniel Mason viene catturato per essere il mandante dell'omicidio di tonio e manuel , non per quello di Corvo Nero.

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Però io non capisco chi afferma che sarebbe stato meglio che questa storia fosse stata pubblicata sulla serie regolare, magari al posto di "Faccia di Cuoio"!Voglio dire: non è che nell'almanacco devono essere relegate storie che hanno qualcosa in meno, o comunque di secondo piano!

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io ho votato per un ottimo. Questa storia mi e' piaciuta molto, e' il Tex che vorrei leggere sempre (uso le stesse parole del post di Cheyenne, spero che mi perdoni, ma tant'e, visto che la pensiamo uguale...) Tex scopre un torto, indaga al meglio, cerca i coplevoli, elabora un piano con i propri pards e sferra l'attacco decisivo nel quale non si fa nessuno scrupolo di colpire anche gli amici dei veri colpevoli, diventati colpevoli solo perche' appunto amici dei cattivi. Storia semplice ma ben congegnata, diretta e senza troppe interruzioni spazio / temporali. Bella. Poi i disegni, non conoscevo Danubio, mi sono piaciuti molto. Un disegnatore che vorrei vedere impegnato ancora con Tex. Tratto nitido, attenzione ai dettagli, volti dei pards come mi piace vederli, piuttosto tradizionali. Devo anche dire che, non leggendo almanacchi da molti anni, non mi ricordavo piu' delle pagine "patinate" e l'effetto che fanno e' splendito. Certo, 5.70 sono parecchi, ma una volta l'anno ne vale la pena. Mi mettero' alla ricerca degli arretrati.

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