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TWF - Tex Willer Forum

[604/605] Attacco Alla Diligenza


Sam Stone
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A quanto pare,Tex tira un pugno a un uomo legato. Alle proteste dell'uomo Tex risponde con un "hai ragione".
Nel fatto che Tex tiri un pugno a un uomo legato, io ci non ci vedo nulla di anomalo:"eccessi" di questo genere il ranger ogni tanto se li è concessi, basti pensare a "I banditi della città fantasma", dove tira un cazzotto a un legato Blackbird, e a "Giustizia!", dove Tex tira uno schiaffo e un pugno a un malcapitato legato sulla su una sedia.
Quindi, nel cazzotto a un uomo legato, non credo ci sia qualcosa di anomalo, o che comunque non si sia già visto.
L'anomalia è semmai un altra:Tex che chiede scusa.
In "Giustizia!" Tex non è per niente roso da un bench? minimo rimosrso di coscienza;idem ne "I banditi della città fantasma". Il fatto che Tex dica "hai ragione" stona moltissimo, perchè sottolinea la scorrettezza del suo gesto:non ci permette di  "passarci sopra" senza pensarci troppo.
E poi Tex che chiede scusa a un criminale per il trattamento che gli ha riservato, o che gli da ragione quando si lamenta... non si può proprio sentire!

Di solito comunque, se la memoria non mi inganna, quando il malcapitato * fa un'obiezione Tex lo fa subito slegare, e in alcuni casi gli d' anche un'arma.

E secondo me quell' "hai ragione" non sapeva affatto di richiesta di scusa. Piuttosto: ma certo, pensi di mettermi in difficolt?? pronto a servirti!

(* che comunque rimane malcapitato anche dopo :lol: )

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Che dire? La fine del primo albo aveva già incrinato, se non proprio rovinato, una storia interessante, questa seconda parte mi sembra francamente imbarazzante. Apprezzo la narrazione lenta e lineare, di fronte a certi virtuosismi boselliani costretti nei limiti dei due albi secchi, dove si cambia scena ogni cinque pagine, dove bisogna ricordarsi di occhi azzurri, di partite di poker, del numero di banditi, di bottini restituiti in parte o in toto, questa lentezza mi fa l'effetto di aria fresca, ma quando diventa così noiosa ed esasperante mi porta ad addormentarmi, basterebbero le prime 35 pagine di fuffa preparatoria all'unica scena di ?azione?, si fa per dire, per fare la nanna tutto il giorno. Non mi voglio soffermare su qualcosa in particolare, tutta la sceneggiatura è di una piattezza deprimente, si chiacchiera tanto, si racconta soprattutto, si agisce poco o nulla. Fra l'ultima storia di Vigna per Nathan Never e questa, è una bella lotta.

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  • Collaboratori

Togliendo cinquanta / sessanta pagine ne sarebbe uscita una storia discreta. Comunque nessun guizzo, tutto scontato, compresa la sequenza del ritrovamento del generale, dietro la quale mi auguravo un'idea più originale. Poi Tex che lascia volare via il piccione, nell'ultima parte, è dura da digerire: questo non è da Tex. Su questo non si può discutere. Comunque, con tutti i difetti che le si possono imputare, resta una storia più che sufficiente, nella media di Nizzi. A domani per un commento più articolato anche sui disegni.

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Tex si premura di andare ad arrestare il colonnello traditore (ma c'era qualche rischio di fuga?), lascia allo sceriffo il compito di assicurare alla giustizia un'altra figura importante del complotto di cui non sapremo praticamente nulla, se non che sfugge all'arresto ma viene sistemato per sempre dai suoi ex complici. Tex, che ai bei tempi si sarebbe scapicollato in Messico per sistemare a modo suo il generale Como-se-llama, torna in panciolle al villaggio navajo e viene a conoscere il finale via posta. Metto un generoso 7 in considerazione del buon inizio della storia e della scena della sparatoria nel villaggio.

Onestamente non so se avro' voglia di dire la mia su questo "capolavoro" nizziano. Citando un passo del commento di Cheyenne non posso far altro che ribadire che, quasi per una sorta di nemesi, Nizzi, dopo la seconda metà degli anni novanta, sembra quasi si sia voluto "vendicare" di certi aspetti, diciamo cosi', redazionali e direttivi che lo hanno riguardato ( è una mia idea, naturalmente ) ed ha incominciato a stravolgere, a suo piacemento, Tex e pards riducendoli, spesse volte, a macchiette, smitizzando, immagino volontariamente (?), il Mito. Questo, con la complicità delle alte sfere della Casa Editrice. Storia vecchia. :malediz... _thia- Comunque, come scrive il nostro Carlo, ancora una storia e poi caler? il sipario su un autore molto bravo, cui si deve molto, ma che, quasi in un "cupio dissolvi" ha demolito se stesso e quasi rischiato di distruggere Tex ( e meno male che qualcuno, molto in alto, a Milano si è svegliato, forse, in tempo ). :fumo: Inizio breve OT : personalmente, mi rinfranco con Zagor che ( pur avendo molti meno lettori ) è sempre un piacere leggere perchè li' l'eroe fa l'eroe ed è ( salvo rarissime eccezioni ) sempre risolutore. Tex, con Nizzi e quest'ultimo Boselli, perde ai punti ( secondo me ) con l'altro personaggio storico della SBE. Fine breve OT. :old::trapper:
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.. e comunque, almeno a giudicare dalla seconda pagina, la vicenda dovrebbe movimentarsi un p?, e per i pards ci dovrebbe essere più lavoro... speriamo in bene!

Ehh sè, speriamo in bene.....! :rolleyes::trapper:
Come non detto...... _thia- :malediz... -_nono :bandito: :colt:P. S.: lo ribadisco. C'è, quasi, piu' azione in Beautiful... :malediz... _ahsisi
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Alla fin fine, la cosa migliore e più interessante di tutta l'avventura sono state le ultime pagine alla riserva navajo, per il semplice fatto che abbiamo potuto vedere il ?pivello? Rossano Rossi finalmente alle prese con alcuni pezzi importanti del mondo texiano:Kit Willer,Tiger Jack,Aquila della Notte, e il villaggio navajo. Non c'è che dire:anche se non ci ha potuto mostrare primi piani, e anche se gli altri due componenti del quartetto compaiono in pochissime pagine, mi sembra di poter dire che l'interpretazione rossiniana di Kit e Tiger sia davvero buona! Stesso dicasi per Aquila della Notte e il suo villaggio, resi in maniera perfetta, particolareggiata al punto giusto. D'altronde, in questo secondo albo,Rossi si è potuto sbizzarrire con una serie di vignettone paesaggistiche, e con una varietà di ambienti, che hanno messo in risalto la sua bravura e la sua ottima predisposizione per il western (splendido il villaggio in cui si svolge l'unica sparatoria di una vicenda lunga 220 pagine). Ma veniamo alla storia. E che dire? Che forse l'elemento migliore sono Tex e Carson. I due infatti fanno il loro dovere-senza doversi sforzare più di tanto, tra l'altro, dato che per quasi tutta la storia non fanno che cavalcare e parlare. In ogni caso nella sparatoria al villaggio si comportano da par loro, specialmente un Carson tutt?altro che rincoglionito, e Tex, per la gioia di tutti, mette in mostra un bell'interrogatorio alla sua maniera -tra l'altro, la faccenda del pugno all'uomo legato è tutt?altro che scandalosa. Inoltre è chiaro che le scuse di Tex sono ironiche:infatti subito dopo continua a pestarlo!Insomma, almeno per quanto riguarda il modus operandi dei pards,Nizzi avrebbe avuto tutto il mio appoggio contro i soliti antinizziani che gridano allo scandalo per un nonnulla (la scena del cazzotto è appunto un classico esempio di ?scandalo per un nonnulla?). Ma non può essere così, purtroppo! Perchè, giusto nelle ultime pagine,Nizzi va a sgarrare proprio in quello in cui fino a quel momento si era ben destreggiato! Possibile che Tex se ne sbatti di un' assassino che ha compiuto o comunque orchestrato almeno due massacri, e di cui coi suoi stessi occhi ha visto le vittime?? Qui si sarebbe idioti a non dar ragione agli antinizziani:questo non è Tex!!Tra l'altro, il tizio era fuggito relativamente da poco:era una cosa così difficile inforcare un cavallo e partire all'inseguimento, per un cercatore di piste come il nostro ranger?La cosa è incredibile anche per un altro motivo:che Nizzi invece di un finale con inseguimento e punizione del cattivo, sicuramente più movimentato e interessante per un texiano, ha scelto un finale noioso, noiosissimo, da vera e propria caduta di balle;un finale senza Tex, tra l'altro. Perchè Nizzi ha fatto questo? E perchè quella benedetta redazione della Sergio Bonelli Editore non fa più attenzione a quello che propone nelle edicole? Ci sarebbe voluto tanto a cambiare le ultime venti pagine di sceneggiatura, giuda ballerino (per non dire altro)??Mah. Il fatto veramente positivo? Oltre ai disegni di Rossi (che comunque non ?, tra i nuovi, uno dei miei preferiti) c'è che almeno siamo scesi a un livello molto meno basso di quello raggiunto con ?Oltre il fiume?, storiaccia indegna di Tex, di Claudio Nizzi, e della Sergio Bonelli Editore. Un voto? 5,5?ma solo perchè sono un texiano sfegatato e dare delle insufficienze al Tex mensile mi procura il mal di pancia.

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Sarei quasi pronta a scommettere che qualcuno rimpiange perfino il Tex "piccione", che a me tutto sommato non ha mai dato eccessiva noia, purch? in dosi modeste. La piccionaggine di un momento fa brillare l'aquilaggine finale, se posso usare questo neologismo :D , ma l'assenza in un momento clou cosa fa brillare, se non quello che definirei completo disinteresse di Nizzi per il prodotto che ci stava offrendo? E prego di credere che io non sono mai stata antinizziana, così come non sono in verità nemmeno antiboselliana. Di Nizzi ho apprezzato molte cose, sotto diversi aspetti l'ho trovato più fedele di Borden al modello texiano, e non capisco il perchè di queste cadute. Tra l'altro faccio nuovamente notare l'evanescenza degli antagonisti di questa storia. Su, ditemene uno di cui pensate di ricordarvi tra un paio di mesi! E cos'è un protagonista senza un antagonista degno?

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la storia piu' brutta che ho letto su tex , tutto appare scontato e l' unica cosa che si discosta dai parametri e' il ridimensionamento di tex, che non si preoccupa minimamente di aver fatto scappare uno dei maggiori architetti della strage della diligenza ovvero tracy . poi il fatto (scontato e immaginabile anch'esso ) che tracy venga ucciso dal generale cardozo e' un'altra storia . anche la comparsa e il ritrovamento del generale davis ha molte ma molte lacune , certo un po' mi ha sorpreso che sia saltato fuori durante l'interrogatorio di tex al sergente dugan , ma quasi tutti sapevamo che alla fin fine il generale sarebbe saltato fuori e farlo ricomparire cosi' non va bene proprio . poi qualcuno mi spieghi con quale superpotere un uomo che si trova all'interno di una diligenza che e' caduta facendo vari ( e potenti ) sbalzi non sviene . come fa è :huh: addirittura poi nel flash back, in cui racconta ai nostri la sua prodigiosa salvezza , il generale fa menzione di uno stato di coscienza, relativo a quando fu sbalzato nel fiume ; ovviamente poi viene trovato il fantomatico tronco , su cui si aggrappa e sucessivamente viene salvato dai prodi indiani che guardacaso si trovano proprio sulla sponda del rio grande. infine mi sarei aspettato che tex sgominasse e annientasse la banda del generale carrozo che alla fin fine ha fatto parte di un ingranaggio di malfattori che ha pure agito in america . l'unica nota lieta sono i disegni, davvero splendidi di rossi , che confermano che da qui a dieci anni il punto forte di tex sia la cura dell'estetica e della scenografia . proprio sulle storie bisogna lavorare , magari cercando di togliere quell'aura di immortalita' da tutti i com primari e amici di tex , perche' davvero il tronco salvatore ha stancato :) a differenza di paco non mi faccio problema ad affibbiare un bel 4 alla storia di nizzi ( sperando che continui a scrivere libri ) e un 9 abbondante ai disegni del bravo rossi ;) piccolo ot: per far si' che il nostro ranger non diventi una saga superficiale e scontata dovremmo , tutti quanti , essere positivi alle novita' e a dei cambiamenti sostanziali percio' ben venga il moderno recchioni ( carlo monni infatti ci ha preannuziato la proposta di un soggetto texiano da parte dello sceneggiatore romano a sergio bonelli ) sperando che riesca ( lui insieme ad altri ) ad eliminare la crosta di antichita' che copre il personaggio e che sta facendo inesorabilmente cadere un mito del fumetto nostrano

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piccolo ot: per far si' che il nostro ranger non diventi una saga superficiale e scontata dovremmo , tutti quanti , essere positivi alle novita' e a dei cambiamenti sostanziali percio' ben venga il moderno recchioni ( carlo monni infatti ci ha preannuziato la proposta di un soggetto texiano da parte dello sceneggiatore romano a sergio bonelli ) sperando che riesca ( lui insieme ad altri ) ad eliminare la crosta di antichita' che copre il personaggio e che sta facendo inesorabilmente cadere un mito del fumetto nostrano

Non sono d'accordo assolutamente. Non sull'innesto di Recchioni, che è un fatto che mi incuriosisce, ma sulla "crosta di antichit?" e sull'inesorabile caduta del mito. Mi sembra, al contrario, che in questi ultimi anni su Tex si stia concentrando un interesse critico piuttosto ampio che dimostra la vitalit? del personaggio. Ok, questa storia è brutta;ma da qui a farne un fatto paradigmatico della qualità delle ultime annate di Tex ce ne corre!Io di croste di antichit? non ce le vedo:Tex mi piace così, l'importante è scrivere belle storie. Per tornare alla storia... Il fatto più sconcertante è che ci troviamo di fronte allo stesso errore di "Oltre il fiume":? tutta l'ideazione che è sballata. Sicuramente l'idea di un Davis che scopre traditori nell'esercito per poi scomparire misteriosamente, con contorno di complotti internazionali, era interessante!Ma Tex? Tex che ruolo ha in tutto questo? Pensiamoci:Davis si è salvato, e ha capito da solo che nell'armeria c'è qualcosa che non va-addirittura il generale ha già capito tutto, perfino a chi sono destinate le armi!Ripresosi, avrebbe potuto senza troppa fatica mettere sotto inchiesta gli uomini dell'armeria e scoprire i colpevoliIn ogni caso Tex c'è. Ma quello che fa è ben poco:magari avrebbe potuto acciuffare Tracy, o magari avrebbe potuto sgominare l'esercito del generale, e invece ninte. In questa storia, la presenza del ranger non è in nessun modo determinante.
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soprattutto in questo secondo albo, ma direi in generale:imbarazzante la sceneggiatura;imbarazzante Tex;imbarazzante Carson;imbarazzante l'autore;imbarazzante la redazione. Poi leggo:discreto - 6 votisufficiente - 1mediocre - 1 (ma è sufficiente o no? a che punto sta?)insufficiente - 3pessimo - 2a maggioranza quindi la storia per ora è piaciuta, o per lo meno è sufficiente. Imbarazzante anche questo. Complimenti quindi a Claudio Nizzi, l'unico, il vero Rottamatore presente sulla scena in Italia.

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piccolo ot:  per far si' che il nostro ranger non diventi una saga superficiale e scontata dovremmo , tutti quanti , essere positivi alle novita' e a dei cambiamenti sostanziali percio' ben venga il moderno recchioni ( carlo monni infatti ci ha preannuziato la proposta di un soggetto texiano da parte dello sceneggiatore romano a sergio bonelli ) sperando che riesca ( lui insieme ad altri ) ad eliminare la crosta di antichita' che copre il personaggio e che sta facendo inesorabilmente cadere un mito del fumetto nostrano

Non sono d'accordo assolutamente. Non sull'innesto di Recchioni, che è un fatto che mi incuriosisce, ma sulla "crosta di antichit?" e sull'inesorabile caduta del mito. Mi sembra, al contrario, che in questi ultimi anni su Tex si stia concentrando un interesse critico piuttosto ampio che dimostra la vitalit? del personaggio. Ok, questa storia è brutta;ma da qui a farne un fatto paradigmatico della qualità delle ultime annate di Tex ce ne corre!Io di croste di antichit? non ce le vedo:Tex mi piace così, l'importante è scrivere belle storie. i
nvece la crosta d'antichita' c'e' ed e' evidente ! con questo non voglio dire che non ci sono state da dieci anni a questa parte storie belle , anzi tutt'altro ! resta comunque il fatto che rimane evidente il pragmatismo di sergio bonelli a far evolvere il personaggio, creare delle piccole saghe ( come viene fatto con zagor), magari fare degli episodi in continuity o in alternativa collegarli come si faceva con i primi albi , in cui all'inizio delle storie si scriveva : " trascorsi sei mesi dall'avventura in canada , tex....."creare insomma delle aspettative mediatiche attorno al personaggio, pubblicizzandolo meglio , ma sopratutto fare storie piu' innovative ( rimanendo sempre nel west e' ovvio ) , con piu' fantasia, non rimanendo rinchiusi nei fissi ( e noiosi ) parametri del passato . ragazzi , siamo nel 2011 ! e' mai possibile che non si possano fare belle storie lunghe fatte bene ?si puo' e si deve dare di piu' a questo personaggio ! detto questo mi auguro che il portone di via buonarroti sia sbarrato magicamente per tutti quelli che vorranno proporre storie come questa !
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a maggioranza quindi la storia per ora è piaciuta, o per lo meno è sufficiente. Imbarazzante anche questo.

Io non starei a vedere i voti, ma la sostanza. E la sostanza, credo, sono le opinioni espresse nei singoli post. La storia alla maggioranza del forum è piaciuta? Io, badando alla sostanza, dico "no"!@Lupo:a parte questo ultimo Nizzi, per quanto riguarda le ultime annate di Tex sono a dir poco soddisfatto.
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Voglio essere sincero: io tutto sto schifo inqualificabile nell'ultima storia di Nizzi non l'ho visto. :shock: Non è divertente come "Dieci anni dopo", ma si mantiene una spanna sopra le vette di ripugnanza raggiunte dal medesimo autore.
Fatta male... perfino più che male, direi, ma a tratti funziona e, come giustamente ha notato Jack, il ritmo lento e disteso riesce ad essere piacevole, fra uno sbadiglio e l'altro.
Se nel primo albo ho rischiato di addormentarmi più e più volte, ma il secondo albo globalmente rimane in piedi e le braccia cadono soltanto in un paio di punti.
Alcune critiche, però, sono fatte in malafede: che Tex e Carson scampino dai colpi sulla canoa in mezzo al fiume ? perfettamente realistico. Chi sostiene il contrario ha forse letto troppe storie di Boselli, in cui qualsiasi essere prenda in mano un'arma si ritrova a sparare manco fosse Carlos Hathcock.
E ancora: dopo la demenza suicida vista ne "La città del male", i Tex e Carson prudentissimi nell'avvicinarsi al villaggio fanno proprio piacere. Forse Nizzi ha esagerato in senso opposto a Boselli, però: essere così prudenti sarebbe normalissimo per degli esseri umani veri, ma essendo degli eroi i due pards dovrebbero osare un po' di più.
Ci vorrebbe una sorta di via di mezzo fra gli spettacolarismi boselliani e gli iperrealismi nizziani... :rolleyes:
E, a proposito di critiche...

poi il fatto (scontato e immaginabile anch'esso ) che tracy venga ucciso dal generale cardozo e' un'altra storia.

D'accordo su tutto quanto hai scritto prima, ma il fatto che Tracy venga ucciso dal generale non mi sembra così scontato. Anzi, è una bella pensata, anche se avrebbe potuto essere scritta meglio. Se proprio devo dire la mia, avrei preferito una scena un po' diversa, con Cardozo che tenta di uccidere Tracy e quest'ultimo che, per sopravvivere, fa fuori quasi tutti i presenti, fuggendo dopo essere stato ferito. Ma sto commettendo l'errore di ragionare sul "what if", come diceva il buon Tahzay, dunque sarà meglio fermarmi...


anche la comparsa e il ritrovamento del generale davis ha molte ma molte lacune , certo un po' mi ha sorpreso che sia saltato fuori durante l'interrogatorio di tex al sergente dugan , ma quasi tutti sapevamo che alla fin fine il generale sarebbe saltato fuori e farlo ricomparire cosi' non va bene proprio .

Mah... ho visto cose BEN peggiori sulla serie di Tex: qui siamo nel campo dell'improbabile, ma pur sempre accettabile in una serie di western avventuroso. Western avventuroso, non western verista. :trapper:


r far si' che il nostro ranger non diventi una saga superficiale e scontata dovremmo , tutti quanti , essere positivi alle novita' e a dei cambiamenti sostanziali percio' ben venga il moderno recchioni ( carlo monni infatti ci ha preannuziato la proposta di un soggetto texiano da parte dello sceneggiatore romano a sergio bonelli ) sperando che riesca ( lui insieme ad altri ) ad eliminare la crosta di antichita' che copre il personaggio e che sta facendo inesorabilmente cadere un mito del fumetto nostrano.

Ma anche no! Se voglio un personaggio moderno, mi leggo Mister No (che amo moltissimo), ma Tex mi piace in quanto fumetto narrativamente reazionario. Il problema della narrativa vecchio stile di Nizzi non è mai esistito: il problema è che tale narrativa ora è anche svogliata. La svogliatezza ci può essere tanto nella modernit?, quanto nel vintage. Anzi, da bravo anti-moderno, dico che è più facile trovarla nella modernit?, ma si tratta evidentemente di un'affermazione falsa e tendenziosa. :old:

Soprattutto, dico no a cambiamenti sostanziali. Se ci dovessero essere, non avrei problemi a smettere di leggere Tex (cosa su cui tra l'altro sto indugiando da tempo, per motivi di spazio...).

EDIT: dimenticavo, voto globale V, nonostante gli stupendi disegni di Rossano Rossi, indubbiamente una delle nuove leve più convincenti, di gran lunga superiore ai tanto strombazzati "Maestri" sia italiani che internazionali. clap

Modificato da virgin
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Scusa Virgin, ma non ho ben capito se quel V sta per 5, ergo mediocre.

Be', direi di sè... almeno che non mi sia perso qualche pezzo per strada. :shock:

No perchè in quel caso ho dato più io con un discreto 7, pur facendo diverse e circostanziate critiche, che tu che non vedevi tutto quello schifo

S?, hai ragione, forse non mi sono spiegato bene: la storia non è una schifezza assoluta, ma non è nemmeno pienamente decente. Non mi sono soffermato sulle critiche, sia perchè chi mi ha preceduto ha fatto un ottimo lavoro (anzi, forse esagerando un po'), sia perchè mi sento buono e non ho voglia di infierire troppo su un narratore oggettivamente alla frutta come Claudio Nizzi.
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a maggioranza quindi la storia per ora è piaciuta, o per lo meno è sufficiente. Imbarazzante anche questo.

Io non starei a vedere i voti, ma la sostanza. E la sostanza, credo, sono le opinioni espresse nei singoli post. La storia alla maggioranza del forum è piaciuta? Io, badando alla sostanza, dico "no"!@Lupo:a parte questo ultimo Nizzi, per quanto riguarda le ultime annate di Tex sono a dir poco soddisfatto.
siccome la forma è sostanza, a casa mia "sufficiente" e "discreto" vuol dire superiore a "insufficiente", quindi come minimo accettabile. Se la storia non piace non si può valutarla in questo modo, quindi per ora, statisticamente è piaciucchiata. Se penso che per me "discreto" era la valutazione giusta per il texone cubano, per Deadwood e per Vegas, vederlo attribuito a questa storiella mi fa veramente senso, forse la prossima volta user? "fantasmagorico", "strabiliante", "megagalattico".
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  • Rangers

Mah... sinceramente mi aspettavo di più!Dopo il primo album mi aspettavo qualcosa di meglio di questo finale più che scontato, con il Gen. Davis che (miracolosamente) si salva da una diligenza che cade in uno strapiombo, dopo almeno 3-4 colpi sulle rocce, dentro a un fiume, dove muoiono tutti tranne lui..... e come mi aspettavo, passa di l' un bel tronco grosso, dove lui, (semicoscente!!) riesce ad aggrapparvici....... e a portarsi, praticamente, dai soliti "buoni samaritani" di indiani che lo salvano e lo curano!Lasciamo stare il solito finale stroncato e accelerato, (saranno forse i vincoli delle 220 pagine?), ma vedere la fine della vicenda così, fa un p? pena. Tex lascia al proprio destino il mandante del complotto senza muovere ciglio..... mai visto! Salvo di sicuro i disegni di Rossano Rossi, ottimo acquisto, IMHO. Voti: soggetto/sceneggiatura 4 disegni 7. Ugh. Ho detto. :indiano:

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Sarà breve, perchè a 'sto giro c'e davvero poco da commentare. Un veleno, un arsenico letale per i veri fans del personaggio. Per fortuna che posso "disintossicarmi" rileggendo "l'orma della paura" nella "terza serie" a striscia, il mio antidoto consueto dopo le ultime storie di Nizzi.

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In effetti, mi sento di condividere l' opinione che sembra prevalente. Una storia davvero senza polpa, Nel secondo albo viene meno anche quel mimimo di pathos che era emerso nel primo. Nizzi ci saluta ( quasi) con un raccontino con poco Tex e inesistente azione: un po' come vent'anni fa GLB con storie come " Il ranch degli uomini perduti ", " Il medaglione spagnolo " , " La foresta pietrificata " o " Uno sporco imbroglio " . Purtroppo uno scrittore senza passione per la scrittura è come un calciatore che vede un pallone e non sa cosa farsene: anche se con le doti del fuoriclasse, diventa un giocatore mediocre. Niente male, invece, i disegni di Rossi, qui avvicinatisi al modello di Ticci, nonostante l' impronta prevalente sia senza dubbio di Civitelli: ho trovato poco Magnus, del quale mi sembrava aver visto una certa influenza in " Dieci anni dopo" . Forse si potrebbe osare un qualcosa di più personale, ma l' artista aretino dimostra comunque il fatto suo. In sintesi, IMHO: Soggetto: 5,5Sceneggiatura : 5Disegni: 7,5

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Quello che lascia veramente l'amaro in bocca è che il soggetto offriva spunti per un ottimo prodotto, magari sarebbe stato esagerato chiamarlo capolavoro ma avrebbe lasciato un buon ricordo di un autore che personalmente ho apprezzato. Ditemi voi uno sceneggiatore in forma anche solo discreta che "pezzo" avrebbe tirato fuori da un generale Davis che scompare (già solo il nome faceva pensare a guerre indiane o ufficiali intriganti) e da un guerrafondaio messicano malato di ambizione.

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Ho letto tutti i vostri commenti e più o meno concordo. Una delusione, e fidatevi che se lo dico anch'io (non mi pare di aver mai giudicato così una qualsiasi altra storia) vuol dire che la situazione è grave. Anche secondo me la storia è piatta, poco avvincente, mi sembra quasi che le poche scene d'azione (tipo quella al villaggio in cui Tex e Carson si scontrano con il generale messicano) siano state messe l' giusto perchè un p? di polvere da sparo doveva esserci. Non mi d' fastidio il fatto che sia tutto scontato, perchè se la vicenda si svolgesse in modo più avvincente potrebbe dare anche qualche soddisfazione, però così non va. Quasi quasi non vedevo l'ora di finirlo, ma non perchè ero ansioso di scoprire la fine, bensì perchè mi stava annoiando fin troppo!Poi c'è un episodio che affossa definitivamente tutto quanto, e mi riferisco a tutto quello che succede dal momento in cui Tex affida al solo sceriffo l'arresto di Dug Tracy, per restarsene sulla porta dell'ufficio di Fairmont con le mai in mano. Dopo la sua entrata in città, a dir poco ingenua, poteva almeno andarci lui, oppure mandare Carson. L'apice si raggiunge quando i nostri sentenziano che ormai è inutile correre dietro al suddetto Tracy, che speranze ci sarebbero di acchiapparlo? E' molto meglio restare in città a farsi una bella bistecca! :deserto Mi sarei aspettato qualsiasi cosa da Tex, meno che questo. E poi alla fine il colmo è che un non meglio identificato informatore tra le file degli scagnozzi del messicano, racconti a Davis la fine del povero Tracy... Inqualificabile. I disegni sono molto belli, qui mi pare che concordiamo tutti, ho poco da aggiungere rispetto a quello che ho detto per quelli della prima parte, Rossi si è confermato alla grande! ::evvai:: Voto 4, la prima parte poteva anche andare, ma un secondo albo così è davvero imbarazzante. Edit: dopo aver visto la scaletta dei voti chiarisco che io intendo il 4 come gravemente insufficiente, per me il 5 è ancora insufficiente!

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Più ci penso, più mi rendo conto di essere stata indebitamente ed esageratamente generosa con il voto, perchè una sparatoria ben gestita da Tex e Carson non meritava tanta considerazione, essendo il minimo sindacale per i nostri tizzoni d'inferno. Non importa, rester? - da parte mia - come riconoscimento ad un autore che prima di deludere in questo modo ha saputo dare molto, e come apprezzamento ai bei disegni di Rossi

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Più ci penso, più mi rendo conto di essere stata indebitamente ed esageratamente generosa con il voto, perchè una sparatoria ben gestita da Tex e Carson non meritava tanta considerazione, essendo il minimo sindacale per i nostri tizzoni d'inferno. Non importa, rester? - da parte mia - come riconoscimento ad un autore che prima di deludere in questo modo ha saputo dare molto, e come apprezzamento ai bei disegni di Rossi

Appunto il minimo sindacale ( compresa la "ripassata" ) ! -_nono Anche a me spiace per Rossi che si è trovato a realizzare sta fetecchia ( che, tra l'altro, è una delle meno "ignobili" cucinate da Nizzi in questi anni: ed è tutto dire.... ) :shock: Certo che Nizzi ha fatto di tutto per "bruciarsi" l'enorme credito che vantava.... :malediz... Ma le cosiddette "supervisioni" del Sergione e della Redazione mi fan proprio.... :lol2: per non mettermi a.... :_sigh :capoInguerra:
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soprattutto in questo secondo albo, ma direi in generale:imbarazzante la sceneggiatura;imbarazzante Tex;imbarazzante Carson;imbarazzante l'autore;imbarazzante la redazione. Poi leggo:discreto - 6 votisufficiente - 1mediocre - 1 (ma è sufficiente o no? a che punto sta?)insufficiente - 3pessimo - 2a maggioranza quindi la storia per ora è piaciuta, o per lo meno è sufficiente. Imbarazzante anche questo. Complimenti quindi a Claudio Nizzi, l'unico, il vero Rottamatore presente sulla scena in Italia.

La storia di per se non è imbarazzante. Sono imbarazzanti alcune sequenze, sulle quali abbiamo puntato tutti quanti il ditino. Vedo in questo secondo albo pagine e pagine spese a raccontare cose che già i lettori sanno fin troppo bene, come il generale Davis che deve spiegare e spiegare ai pards tutto quello che sa quando si sarebbe potuto inscenare un bel finale a sorpresa al forte. Ci sono scene come quella della canoa sul fiume che sarebbero potute essere avvincenti, ma Nizzi preferisce semplificare tutto fino all'inverosimile, quindi niente rapide! Invece di far crepare l'assassino con una bella sparatoria finale, Nizzi si preoccupa di farlo "scappare" sottraendolo al meritato castigo, e questo solo per allungare la brodaglia e permettere di chiudere il finale sui rivoluzionari messicani, quando dando un po' di ritmo alla storia, avrebbe potuto mettere in risalto proprio il generale Davis in un'azione militare congiunta con l'esercito messicano. In 220 pagine si poteva fare questo e altro. Ha scelto la via più semplice e sbagliata, dimostrando che come autore su Tex non ha più nulla da dire. La storia però traballante quanto volete, regge e vive comunque anche di buoni momenti. E' piacevole la lettura coi pards a spasso per il West sulle tracce di DaganE' piacevole ritrovare i topoi della serie, come la ghost town covo di fuorilegge nella valle. Indiscutibilmente scritte da Bonelli sarebbero state pagine più roventi, però strappano con Nizzi la sufficienza e non sono poi tanto diverse dalla sparatoria finale dell'ultimo Almanacco di Boselli. Dare 6 o 7 a questa storia non vuol dire che sia piaciuta: il voto sarebbe stato 8, 9 o 10 altrimenti. Vuol dire però riconoscere all'autore che più non può dare, un tentativo di limare certe situazioni scandalose che ci ha dato da leggere in passato. E che in questi due albi non ci sono. E nel voto, per quanto mi riguarda ho dato 7, metto anche i bei disegni di Rossi, che di per se valgono metà albo. Non dimentichiamolo. Modificato da ymalpas
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