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Il Mercato Di Tex


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Grazie delle rassicurazioni , Mauro, quindi sia per Tex che per Zagor possiamo stare tranquilli. Ma non pensi che a inizio anno la Bonelli faccia bene a pubblicare i resoconti delle vendite annuali delle varie testate per eliminare tutte le voci infondate e per rassicurare i lettori è :trapper:

Negli Stati Uniti è un obbligo legale. Ogni anno le case editrici debbono pubbilcare una sorta di bilancio della testata indicando: il numero di copie mensili medie vendute, il numero che ha venduto meno nel corso dell'anno ed il numero che ha venduto di più ed altre informazioni. Il tutto, in genere, in una colonnina della pagina della posta. Da quel che ne so, qui Italia una cosa simile la fa (o faceva) solo Topolino e testae collegate. Confesso che non dispiacerebbe nemmeno a me se lo facesse anche la SBE.
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PSNon solo i Baciosi non hanno fatto ammenda e continuano a ragionare come se Tex fosse in perdita, ma anche il loro uso della matematica a riguardo della Collezione a colori è alquanto da "classe degli asini"... laughing

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Grazie delle rassicurazioni , Mauro, quindi sia per Tex che per Zagor possiamo stare tranquilli. Ma non pensi che a inizio anno la Bonelli faccia bene a pubblicare i resoconti delle vendite annuali delle varie testate per eliminare tutte le voci infondate e per rassicurare i lettori è :trapper:

Negli Stati Uniti è un obbligo legale. Ogni anno le case editrici debbono pubbilcare una sorta di bilancio della testata indicando: il numero di copie mensili medie vendute, il numero che ha venduto meno nel corso dell'anno ed il numero che ha venduto di più ed altre informazioni. Il tutto, in genere, in una colonnina della pagina della posta. Da quel che ne so, qui Italia una cosa simile la fa (o faceva) solo Topolino e testae collegate. Confesso che non dispiacerebbe nemmeno a me se lo facesse anche la SBE.
Giusto. sisi Anche la SBE dovrebbe pubblicare, a fine dell'anno, i dati sulle vendite, per rassicurare gli appassionati. Questo atteggiamento di riserbo e di assoluto silenzio tenuto sulla questione, può lasciare intendere che la Casa editrice sia in fase di crisi o di profondo declino, oppure che voglia nascondere ai lettori un brusco calo delle vendite... Per dissipare ogni sospetto dalla mente dei lettori e per fare in modo che i "Baciosi" non tornino a seminare zizzania quà e là :lol2: , rendere pubblici i dati di vendita annuale mi sembra una ottima mossa per infondere fiducia tra il pubblico e mettere a tacere certi pessimisti... -_-...? un p? come la campagna elettorale, in cui i candidati fanno di tutto per mostrarsi fiduciosi, allo scopo di assicurarsi il voto degli elettori... Proprio come fa Berlusconi! Ed altri... :snif::lol2: E qui mi fermo, perchè non ho nessuna voglia di farmi sbattere fuori dal Forum... la politica è un argomento che è meglio non toccare, se si vogliono evitare i guai... sisi
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Mi associo alla proposta, che mi sembrerebbe una dimostrazione di considerazione della SBE nei confronti di tanti appassionati lettori, per fugarci tutti i dubbi sul futuro della casa editrice. Anche perchè la sola ipotesi di non poter più recarmi in edicola ogni mese e non dover più comprare Tex o gli altri fumetti che leggo mi spaventa terribilmente...

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Mi associo alla proposta, che mi sembrerebbe una dimostrazione di considerazione della SBE nei confronti di tanti appassionati lettori, per fugarci tutti i dubbi sul futuro della casa editrice. Anche perchè la sola ipotesi di non poter più recarmi in edicola ogni mese e non dover più comprare Tex o gli altri fumetti che leggo mi spaventa terribilmente...

Quelli di tex ve li ho già dati, no? Non siete tranquillizzati?
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Anche a me piacerebbe conoscere i dati di vendita anche dei singoli albi... così, anche solo per curiosità... quale albo ha venduto di più nel 2012° Quale albo ha venduto di più in tutta la storia di Tex? Quale di meno?

Beh, ma è facile . Il più venduto del 2012 è l'albo di gennaio e il meno venduto quello di dicembre. A parte qualche puntatina alta in agosto (ma una volta, ora non più)questo credo sia valido per tutti gli anni da metà anni Settanta a oggi!
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Ipotizzo : l'albo di gennaio risulta il più venduto dell'anno perchè è stato a disposizione 12 mesi per i suoi lettori, e cioè 1 mese in edicola più 11 per chi ordina gli arretrati : ovviamente si scende di un mese a ritroso. Diverso il discorso luglio-agosto, dove incide il periodo festivo che incita alla lettura anche gli occasionali lettori da ombrellone :trapper:

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Questo dato mi stupisce... perchè si vende di più a gennaio e meno a dicembre??? immaginavo qualche albo in più nei mesi estivi... comunque per me è davvero una semplice curiosità, niente di più... immagino invece che in sbe questi dati vengano analizzati...

E' semplice. Perchè il mercato si restringe e le vendite calano progressivamente SEMPRE, a prescindere da autori e storie. E' per questo che la tua curiosità è inutile. Tex è esploso nei primi anni Sessanta, ha avuto un picco di vendite intorno al 70-71, non ti so dire la data esatta, e poi progressivamente è calato. Non ci sono stati recuperi significativi. Lo stesso è capitato a Topolino, Corriere dei Piccoli, Blek, Zagor, Alan Ford ecc ecc.. A meno di uno speciale rilancio che può fallire (oppure funzionare ma durare poco più dello spazio del mattino,. come siamo riusciti a fare per Zagor nel 94-95)... altrimenti le cose vanno sempre così, Che ti credevi?
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Ipotizzo : l'albo di gennaio risulta il più venduto dell'anno perchè è stato a disposizione 12 mesi per i suoi lettori, e cioè 1 mese in edicola più 11 per chi ordina gli arretrati : ovviamente si scende di un mese a ritroso. Diverso il discorso luglio-agosto, dove incide il periodo festivo che incita alla lettura anche gli occasionali lettori da ombrellone :trapper:

In realtà in gennaio si vende MENO per colpa del periodo post festivo. Ma comunque sempre di più dei mesi successivi per la regola che si è detta e che è legata anche all'abbassamento progressivo e inesorabile della tiratura. Che non è il venduto, ma lo stampato, okay?... La qualità del lavoro può ARGINARE questo fenomeno, non certo modificarlo, E' la legge della periodicità. Le serie non periodiche , che so, i film di 007 possono avere invece picchi diversi e altalenanti, okay. Ma se 007 fosse mensile, ti voglio vedere...
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Poi , per chi se ne intende di mercato (specie del ristretto mercato editoriale in questi tempi di crisi e di digitale), e non è solo un velleitario fanzinaro o un collezionista nella sua torre d'avorio, perdere meno del tre per cento in un anno vuol dire contenere le INEVITABILI e FISIOLOGICHE perdite, quindi è già un successo! Più unico che raro. Il cinema ha perso il trenta per cento, l'abbigliamento forse il 40. Solo I-phone e compagnia sono in crescita!

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La qualità del lavoro può ARGINARE questo fenomeno, non certo modificarlo

Senza dubbio è così. La qualità del prodotto c'entra ben poco, ma in un simile periodo storico come quello attuale, l'ho detto e lo ripeto, le pretese sono poche, credeteci... sisi

E' la legge della periodicità. Le serie non periodiche , che so, i film di 007 possono avere invece picchi diversi e altalenanti, okay. Ma se 007 fosse mensile, ti voglio vedere...

Questo spiegherebbe l'enorme calo che sta subendo il settimanale Topolino da ormai parecchi anni; se fosse stato pubblicato mensilmente non sarebbe cambiato granch?, ma i dati di vendita sarebbero sicuramente superiori a quelli attuali... E non finir? tutto qui, statene certi... Pensare che dopo decine e decine di anni una testata famosa come Topolino, nota in tutto il mondo, possa chiudere così miseramente, mi fa accapponare la pelle. E badate, sto cercando di essere magnanimo! :snif:

perdere meno del tre per cento in un anno vuol dire contenere le INEVITABILI e FISIOLOGICHE perdite, quindi è già un successo! Più unico che raro.

Un successo che manterremo ancora in futuro, perdiana! :old: Tex l'inossidabile durer? ancora per molti anni, state tranquilli!... ::evvai:: -ave_
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billy kid secondo me stai esagerando alquanto con le previsioni. Se un fumetto che vende settimanalmente 130.000 copie lo vedi sull'orlo del fallimento allora cosa dovrebbero fare tutti gli altri fumetti italiani. Penso che solo Tex in Italia, che però è mensile, possa fare concorrenza a Topolino in fatto di copie vendute, quindi per il momento lascerei da parte certi catastrofismi ;):)

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Chiaro che per un bel po' di anni ancora Tex non avrà problemi.
Difficile però non chiedersi quale possa essere la sua tendenza sul lungo periodo. Da qui a quindici-venti anni il fumetto in generale sarà ancora considerato una roba appetibile è Tex sarà ancora popolare è

Egoisticamente, anche se Tex diventasse alla lunga un prodotto di nicchia, a me andrebbe ancora bene. Certo che sarebbe un peccato...
Speriamo che i rappresentanti della nuova specie dominante homo digitalis multimedialis non perdano completamente la capacità di apprezzare anche cose "preistoriche" come la lettura di frasi scritte dentro nuvolette associate a successioni di disegni bidimensionali.

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io credo che Tex e così molti altri personaggi storici della Bonelli andrebbero"sdoganati". Cioè, la Bonelli è sempre stata una casa ultra-conservatrice. Inoltre molti lettori della vecchia guardia consideravano e considererebbero lesa maest? qualsivoglia cambiamento in personaggi come Tex o Zagor. Quindi è però inevitabile che, seppure di successo, qualsiasi clich?, prima o dopo finisca per perpetrare se stesso e stancare la gente o parte di essa. Ci sono personaggi della Bonelli come per esempio Nathan Never, che sono stati progressivamente rovinati nel tempo perchè se n'? persa l'identit? iniziale (provate a confrontare una sua storia di 20 anni fa con una di oggi e capirete cosa voglio dire!!). Altri invece, come x l'appunto Tex,Zagor o Martin Mystere che, a forza di essere uguali a se stessi, sono divenuti la fotocopia della fotocopia di ciò che erano! E qui, già me lo immagino, molti di voi mi diranno che dopo 50 o 60 anni di storie è inevitabile.. ed in parte vi d' ragione, ma solo in parte. Infatti, basti guardare all'estero dove tanti personaggi, in circolazione anch'essi da decenni, si siano però rinnovati, pur rimanendo se stessi(vedi casa Marvel e DC). Le nuove generazioni, come diceva giustamente qualcuno, sono già super-distratte da mille altri media di intrattenimento da avere disertato i fumetti molto più dei loro fratelli maggiori, genitori o addirittura nonni, figuriamoci se poi si offre loro, con prodotti stereotipati, la scusa per "lasciarsi le nuvole parlanti"alle spalle come qualcosa di antiquato!!Inoltre le numerazioni-fiume di serie che duran da decenni, scoraggiano i ragazzini a collezionare queste testate, perchè sanno che difficilmente potranno completarle. Per esempio:quando Martin Mystere divenne bimestrale, perchè non chiudere la vecchia serie mensile e ricominciare la numerazione da 1?? Quale occasione migliore vi sarebbe stata?Qui non siam più negli anni 60 con certe collane di libri o fumetti infinite (tipo Urania, i gialli mondadori,Guerra d'eroi e altre di genere guerresco di cui non ricordo i titoli), ma nel 2013... ed oggi, quasi tutto si consuma velocemente e domani, purtroppo, è già vecchio! Perciò anche il buon Tex con la sua testata storica con la scritta azzurra sulla costina... pare davvero"cosa d'altri tempi"ormai. E non tocchiam il tasto "ristampe"!!! Ma quante pensava di metterne in cantiere per il solo Tex il buon Sergio (pace all'anima sua??). Una ristampa dovrebbe essere tale perchè l'albo originale è esaurito no? Qui invece siamo in presenza della fotocopia della fotocopia della serie precedente per una questione di esclusivo guadagno (infatti costa molto meno ristampare un albo che produrne uno nuovo, si corron meno rischi e se vende, si guadagna di più! Però son sempre le stesse storie che intasano le edicole ed infine anche i magazzini della Bonelli stessa che, infatti, non esaurisce quasi più nulla che non siano Zagor o Martin Mystere, perchè non hanno ristampe da molto tempo di albi ormai datati. Perciò, per assurdo, non si ristampano i titoli veramente esauriti, ma solo i titoli che tirano ancora, trattando in pratica le ristampe come fossero nuove collane!!! -_nono Ma, alla lunga, questo giochetto ha stancato e Davide Bonelli, se vorr? davvero rilanciare la casa editrice di famiglia, dovr? necessariamente mettere mano ad una politica diversa, aderente ai tempi o, i giovani diranno sempre di più che la Bonelli, salvo rare eccezioni(tipo l'iimminente lancio di DRAGONERO), pubblica i fumetti che legge il pap? se non addirittura il nonno!! E quando le generazioni del pap? e prima del nonno, non ci saranno più? Qualcuno forse, riscoprir? i "vecchi fumetti Bonelli del passato" dalle ristampe anastatiche e/o cronologiche di case come la IF? Che fine ingloriosa sarebbe per personaggi che han fatto un pezzo della storia a fumetti del nostro paese!! Relegati a "icone del passato"a cui si concede l'onore delle armi in ristampe di bassa tiratura e di scarsa distribuzione. Però, se il rinnovamento non partir? da adesso, tra qualche anno è l' che finiranno confinati, insieme a chi li ha preceduti, tipo Mark o Mister No, quasi tutti i personaggi della Bonelli... di cui ora io, che ci crediate o no, ho fatto la critica, solo perchè li ho amati e li amo ancora molto e mi dispiace che debban finire così a causa di una barricata eretta dallo zoccolo duro dei lettori della vecchia generazione e dalla stessa casa editrice, ostaggio di questi che costituiscono ancora la maggior parte dei fruitori del servizio e quindi ne sono la clientela privilegiata (anche perchè, se non si lavora non si mangia no?). Su Davide:un po' più di coraggio! Lo stesso che ebbero tuo padre e tuo nonno prima di te, quando sè, per i loro tempi, furono degli innovatori...

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Impossibile cambiare il personaggio senza scontentare i vecchi lettori... e allo stesso tempo è difficilissimo conquistarne di nuovi... io non toccherei niente... il calo è inesorabile... da quello che ho capito la sbe non perde quote di mercato, ma semplicemente sta gestendo al meglio un ge neralizzato calo delle vendite...

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io credo che Tex e così molti altri personaggi storici della Bonelli andrebbero"sdoganati". Cioè, la Bonelli è sempre stata una casa ultra-conservatrice. Inoltre molti lettori della vecchia guardia consideravano e considererebbero lesa maest? qualsivoglia cambiamento in personaggi come Tex o Zagor. Quindi è però inevitabile che, seppure di successo, qualsiasi clich?, prima o dopo finisca per perpetrare se stesso e stancare la gente o parte di essa. Ci sono personaggi della Bonelli come per esempio Nathan Never, che sono stati progressivamente rovinati nel tempo perchè se n'? persa l'identit? iniziale (provate a confrontare una sua storia di 20 anni fa con una di oggi e capirete cosa voglio dire!!). Altri invece, come x l'appunto Tex,Zagor o Martin Mystere che, a forza di essere uguali a se stessi, sono divenuti la fotocopia della fotocopia di ciò che erano! E qui, già me lo immagino, molti di voi mi diranno che dopo 50 o 60 anni di storie è inevitabile.. ed in parte vi d' ragione, ma solo in parte. Infatti, basti guardare all'estero dove tanti personaggi, in circolazione anch'essi da decenni, si siano però rinnovati, pur rimanendo se stessi(vedi casa Marvel e DC). Le nuove generazioni, come diceva giustamente qualcuno, sono già super-distratte da mille altri media di intrattenimento da avere disertato i fumetti molto più dei loro fratelli maggiori, genitori o addirittura nonni, figuriamoci se poi si offre loro, con prodotti stereotipati, la scusa per "lasciarsi le nuvole parlanti"alle spalle come qualcosa di antiquato!!
Inoltre le numerazioni-fiume di serie che duran da decenni, scoraggiano i ragazzini a collezionare queste testate, perchè sanno che difficilmente potranno completarle. Per esempio:quando Martin Mystere divenne bimestrale, perchè non chiudere la vecchia serie mensile e ricominciare la numerazione da 1?? Quale occasione migliore vi sarebbe stata?
Qui non siam più negli anni 60 con certe collane di libri o fumetti infinite (tipo Urania, i gialli mondadori,Guerra d'eroi e altre di genere guerresco di cui non ricordo i titoli), ma nel 2013... ed oggi, quasi tutto si consuma velocemente e domani, purtroppo, è già vecchio! Perciò anche il buon Tex con la sua testata storica con la scritta azzurra sulla costina... pare davvero"cosa d'altri tempi"ormai. E non tocchiam il tasto "ristampe"!!! Ma quante pensava di metterne in cantiere per il solo Tex il buon Sergio (pace all'anima sua??). Una ristampa dovrebbe essere tale perchè l'albo originale è esaurito no? Qui invece siamo in presenza della fotocopia della fotocopia della serie precedente per una questione di esclusivo guadagno (infatti costa molto meno ristampare un albo che produrne uno nuovo, si corron meno rischi e se vende, si guadagna di più! Però son sempre le stesse storie che intasano le edicole ed infine anche i magazzini della Bonelli stessa che, infatti, non esaurisce quasi più nulla che non siano Zagor o Martin Mystere, perchè non hanno ristampe da molto tempo di albi ormai datati. Perciò, per assurdo, non si ristampano i titoli veramente esauriti, ma solo i titoli che tirano ancora, trattando in pratica le ristampe come fossero nuove collane!!! -_nono Ma, alla lunga, questo giochetto ha stancato e Davide Bonelli, se vorr? davvero rilanciare la casa editrice di famiglia, dovr? necessariamente mettere mano ad una politica diversa, aderente ai tempi o, i giovani diranno sempre di più che la Bonelli, salvo rare eccezioni(tipo l'iimminente lancio di DRAGONERO), pubblica i fumetti che legge il pap? se non addirittura il nonno!! E quando le generazioni del pap? e prima del nonno, non ci saranno più? Qualcuno forse, riscoprir? i "vecchi fumetti Bonelli del passato" dalle ristampe anastatiche e/o cronologiche di case come la IF? Che fine ingloriosa sarebbe per personaggi che han fatto un pezzo della storia a fumetti del nostro paese!! Relegati a "icone del passato"a cui si concede l'onore delle armi in ristampe di bassa tiratura e di scarsa distribuzione. Però, se il rinnovamento non partir? da adesso, tra qualche anno è l' che finiranno confinati, insieme a chi li ha preceduti, tipo Mark o Mister No, quasi tutti i personaggi della Bonelli... di cui ora io, che ci crediate o no, ho fatto la critica, solo perchè li ho amati e li amo ancora molto e mi dispiace che debban finire così a causa di una barricata eretta dallo zoccolo duro dei lettori della vecchia generazione e dalla stessa casa editrice, ostaggio di questi che costituiscono ancora la maggior parte dei fruitori del servizio e quindi ne sono la clientela privilegiata (anche perchè, se non si lavora non si mangia no?). Su Davide:un po' più di coraggio! Lo stesso che ebbero tuo padre e tuo nonno prima di te, quando sè, per i loro tempi, furono degli innovatori...

Mah! Maurix io non riesco a condividere il tuo discorso se non in parte, ed in parte anche non lo capisco. Prova a spiegarmi meglio il senso di quello che vuoi dire, se ti va :trapper: .

Tu dici che bisognerebbe "sdoganare"; ma che significa veramente? doubt
Citi Mister No ed in effetti è stato un personaggio "sdoganato" nel senso di rinnovato ad un certo punto a partire dal n. 241 "Vento Rosso"; con il risultato di disaffezionare anche i pochi rimasti che non ci si trovavano più in quel personaggio (anche se alcune storie post 241 erano buone intendiamoci). Citi Nathan Never come personaggio che è stato sdoganato e che ora non è più quello di prima.
No io credo che chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa cosa lascia e non sa cosa trova per cui le sperimentazioni possono andare bene quando sono controllate. E poi siamo sicuri che ci sia un bacino potenziale di acquirenti che non aspettano altro che un rinnovamento? Io temo di no e che le "teste dure" come la mia sono il grosso della clientela della SBE e persi anche loro saranno guai grossissimi per casa editrice ed autori.
Capisco però che tu parli con il cuore, da lettore che ama come confessi tu stesso.
Temo però che il discorso di osare sia più utopistico che realistico. Intendiamoci, vorrei che avessi ragione, che bastasse osare per ritornare ai fasti di un tempo (non dico le 700.000 copie, mi basterebbero le 330.000 di vent'anni fa e credo che alla SBE farebbero i salti di gioia e sottoscriverebbero subito).
Ma io temo che le ragioni del declino numerico della produzione editoriale sia nei due filoni già individuati:
1) la qualità delle storie, che a mio avviso incide in misura molto minore e tocca quei lettori già consolidati come me che se non ritrovano quella qualità e quello spirito a cui sono affezionati possono abbandonare; In questo caso basta stare su livelli come l'albo di gennaio ad esempio piuttosto che sulla media dello scorso anno per evitare l'erosione di lettori.
2) la disaffezione dallo strumento del fumetto a vantaggio di altri generi di divertimento, evasione interesse.... che ha motivazioni plurime e che
Io credo che questa battaglia sia molto più difficle da combattere e anche le buone intenzioni e tutta la buona volont? di autori e casa editrice possono ben poco... E' una cosa più forte di loro e di noi. Non si può fermare, si può solo indirizzare....

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Mi scuso se continuo a polemizzare DA QUI con Baci e Spari. Io ci ho provato. a reiscrivermi, ma mi d' "indirizzo e-mail non valido" Insomma, non mi ci vogliono proprio!Il bello è che continuano a dire che la collezione Storica vendeva 400.000 copie al mese. Lo so anch'io. E' vero. La loro intenzione polemica è di asserire con ciò che le storie vecchie vendono ancora di più dell'attuale inedito. Ragionamento (?) senza senso. INFATTI LA COLLEZIONE STORICA COMPRENDE TUTTI I TEX EDITI SINO AL 2011, IVI COMPRESE LE STORIE MIE (visto che lo scrivo -ufficialmente- dal 1994). Chiaro il concetto?

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Chiarissimo Borden, ma io continuo a dirti: che ti frega del parere di quattro gatti (mummificati) che ripetono all'infinito sempre le stesse cose?Ti do un consiglio: leggi, per esempio, la dotta disquisizione sul bollino rosso, o l'altra -meravigliosa davvero, meglio di una barzelletta- sullo stile di Galleppini, e fatti due risate ::evvai::

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billy kid secondo me stai esagerando alquanto con le previsioni. Se un fumetto che vende settimanalmente 130.000 copie lo vedi sull'orlo del fallimento allora cosa dovrebbero fare tutti gli altri fumetti italiani. Penso che solo Tex in Italia, che però è mensile, possa fare concorrenza a Topolino in fatto di copie vendute, quindi per il momento lascerei da parte certi catastrofismi ;)  :)

Peste! Far? meglio a chiarirmi... :trapper: Io non vedo Topolino sull'orlo del fallimento OGGI, West, che come giustamente hai detto, va ancora alla grande, se pensiamo alla attuale situazione economica italiana. Mi limitavo a constatare che, se il calo vertiginoso delle vendite proseguirò ancora con questo ritmo, in un FUTURO non molto lontano Topolino rischier? seriamente di uscire di scena, il che è una pessima notizia. Ho trascorso l'infanzia leggendo le sue avventure e sono il primo a non essere soddisfatto...



:bisonte: :capoInguerra: :snif:

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Chiarissimo Borden, ma io continuo a dirti: che ti frega del parere di quattro gatti (mummificati) che ripetono all'infinito sempre le stesse cose?Ti do un consiglio: leggi, per esempio, la dotta disquisizione sul bollino rosso, o l'altra -meravigliosa davvero, meglio di una barzelletta- sullo stile di Galleppini, e fatti due risate ::evvai::

Che mi frega? Già, bella domanda... Mah! E' una questione di principio, forse. Non tollero che si rigiri la frittata a proprio piacimento contro ogni evidenza: Sembrano discorsi da tifosi sportivi o da fans del "pornonano". I loro "ragionamenti" partivano da premesse sbagliate, ma, pur avendolo saputo, continuano a farli. Mi verrebbe voglia di prenderli a calci in culo, che ce posso fa'? Non è molto Zen, ma ti?! Piglia in der post!PS Scusate il tono. Mi adeguo a quegli interlocutori...
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Ipotizzo : l'albo di gennaio risulta il più venduto dell'anno perchè è stato a disposizione 12 mesi per i suoi lettori, e cioè 1 mese in edicola più 11 per chi ordina gli arretrati : ovviamente si scende di un mese a ritroso. Diverso il discorso luglio-agosto, dove incide il periodo festivo che incita alla lettura anche gli occasionali lettori da ombrellone :trapper:

In realtà in gennaio si vende MENO per colpa del periodo post festivo. Ma comunque sempre di più dei mesi successivi per la regola che si è detta e che è legata anche all'abbassamento progressivo e inesorabile della tiratura. Che non è il venduto, ma lo stampato, okay?... La qualità del lavoro può ARGINARE questo fenomeno, non certo modificarlo, E' la legge della periodicità. Le serie non periodiche , che so, i film di 007 possono avere invece picchi diversi e altalenanti, okay. Ma se 007 fosse mensile, ti voglio vedere...
Si può sapere quant'? almeno in termini percentuali il venduto rispetto alla tiratura ?Condivido tutto il resto del post, anche io , da commerciante , farei salti di gioia per una perdita contenuta in queste minime percentuali . :trapper:
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