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Il Mercato Di Tex


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Ipotizzo : l'albo di gennaio risulta il più venduto dell'anno perchè è stato a disposizione 12 mesi per i suoi lettori, e cioè 1 mese in edicola più 11 per chi ordina gli arretrati : ovviamente si scende di un mese a ritroso. Diverso il discorso luglio-agosto, dove incide il periodo festivo che incita alla lettura anche gli occasionali lettori da ombrellone :trapper:

In realtà in gennaio si vende MENO per colpa del periodo post festivo. Ma comunque sempre di più dei mesi successivi per la regola che si è detta e che è legata anche all'abbassamento progressivo e inesorabile della tiratura. Che non è il venduto, ma lo stampato, okay?... La qualità del lavoro può ARGINARE questo fenomeno, non certo modificarlo, E' la legge della periodicità. Le serie non periodiche , che so, i film di 007 possono avere invece picchi diversi e altalenanti, okay. Ma se 007 fosse mensile, ti voglio vedere...
Si può sapere quant'? almeno in termini percentuali il venduto rispetto alla tiratura ?Condivido tutto il resto del post, anche io , da commerciante , farei salti di gioia per una perdita contenuta in queste minime percentuali . :trapper:
Per ragioni macroeconomiche (?) che mi sfuggono, legate alla distribuzione ecc... c'è SEMPRE una media del trenta per cento di resa. Pu? oscillare tra il 28 e il 35, ma quella ?. Anche quando ci risulta che le edicole sono sguarnite e che l'albo non si trova più... il resoconto finale d', o almeno dava qualche tempo fa, quando non ero stanco di interessarmi a 'ste cose, il solito 30 per cento di resa!
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Mah! Maurix io non riesco a condividere il tuo discorso se non in parte, ed in parte anche non lo capisco. Prova a spiegarmi meglio il senso di quello che vuoi dire, se ti va :trapper: .
Tu dici che bisognerebbe "sdoganare"; ma che significa veramente? doubt
Citi Mister No ed in effetti è stato un personaggio "sdoganato" nel senso di rinnovato ad un certo punto a partire dal n. 241 "Vento Rosso"; con il risultato di disaffezionare anche i pochi rimasti che non ci si trovavano più in quel personaggio (anche se alcune storie post 241 erano buone intendiamoci). Citi Nathan Never come personaggio che è stato sdoganato e che ora non è più quello di prima.
No io credo che chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa cosa lascia e non sa cosa trova per cui le sperimentazioni possono andare bene quando sono controllate. E poi siamo sicuri che ci sia un bacino potenziale di acquirenti che non aspettano altro che un rinnovamento? Io temo di no e che le "teste dure" come la mia sono il grosso della clientela della SBE e persi anche loro saranno guai grossissimi per casa editrice ed autori.
Capisco però che tu parli con il cuore, da lettore che ama come confessi tu stesso.
Temo però che il discorso di osare sia più utopistico che realistico. Intendiamoci, vorrei che avessi ragione, che bastasse osare per ritornare ai fasti di un tempo (non dico le 700.000 copie, mi basterebbero le 330.000 di vent'anni fa e credo che alla SBE farebbero i salti di gioia e sottoscriverebbero subito).
Ma io temo che le ragioni del declino numerico della produzione editoriale sia nei due filoni già individuati:
1) la qualità delle storie, che a mio avviso incide in misura molto minore e tocca quei lettori già consolidati come me che se non ritrovano quella qualità e quello spirito a cui sono affezionati possono abbandonare; In questo caso basta stare su livelli come l'albo di gennaio ad esempio piuttosto che sulla media dello scorso anno per evitare l'erosione di lettori.
2) la disaffezione dallo strumento del fumetto a vantaggio di altri generi di divertimento, evasione interesse.... che ha motivazioni plurime e che
Io credo che questa battaglia sia molto più difficle da combattere e anche le buone intenzioni e tutta la buona volont? di autori e casa editrice possono ben poco... E' una cosa più forte di loro e di noi. Non si può fermare, si può solo indirizzare....

Caro Ted, ti ringrazio intanto per la pacatezza con cui mi hai risposto. Infatti,, dopo avere postato il mio messaggio ieri sera, temevo poi, ne sarebbe nato un vespaio (cosa che non sarebbe stata però, nelle mie intenzioni).
Ed ora per risponderti:
- quando parlavo di "sdoganare" i personaggi storici della Bonelli intendevo qualcosa di questo genere: intanto chiudere tutte le vecchie serie, azzerando così le numerazioni degli albi . Dopodich?, ripartire, il mese seguente con nuove serie che ricominciano da 1, esclusivamente per le testate per le quali ne valga ancora la pena (penso a Tex, Zagor, Martin Mystere, Julia, Dylan Dog,Nathan Never..). Ogni testata andrebbe affidata ad un team di lavoro nuovo di zecca che, pur consapevole e rispettoso del grande passato di ognuna di queste serie, intende dare alle storie ed ai personaggi una svolta nuova. Gli autori delle suddette testate farebbero solo più da supervisori alle loro creature, senza però volere x questo mantenere per loro il vecchio status quo. Questo ?, per esempio, avvenuto con successo negli USA per i Marvels dove, da un certo momento in poi, Stan Lee, autore di quasi tutti i personaggi storici, ha lasciato a nuovi e giovani talenti di cimentarsi al riguardo, facendo solo più da direttore generale e supervisore. Ciò garantirebbe che linee troppo audaci prendessero il soppravvento sul passato ma allo stesso tempo permetterebbe ai personaggi di esprimere, attraverso altri percorsi nuove potenzialità.
- invece, le ristampe delle vecchie serie a quel punto, potrebbero proseguire sino ad esaurimento dei numeri che facevano parte delle vecchie testate e poi chiudere definitivamente i battenti.
- intorno a quel che dicevo di Nathan Never invece, seppure apparentemente sembra, come tu sottolinei, contraddire quanto sopra, in realtà mi limitavo a rimarcare un altro difetto riscontrato in casa Bonelli negli ultimi anni. Ossia, che dove han cercato nuove strade, come per Nathan Never, in realtà han fatto l'errore di affidare la serie a chi non era in grado di gestirla e che l'ha portata ad un qualunquismo fantascientifico, spavantoso!! Cioè, tutte le idee geniali che furono vent'anni fa degli autori di N. N. e che ne costituirono l'universo che gli ruotava intorno, oggi non solo non ci sono più, ma non sono neppure state sostituite da delle nuove. Cioè, si tira a camp?! Quindi, nel solo caso di N. N., un universo dinamico con storie "in progress"com'eran quelle degli esordi, si sono involute passando nelle banalit? e nella discontinuit? di oggi. Per Tex e gli altri è esattamentei il contrario! Per loro, a parte forse Julia, non è mai stato pensata una sceneggiatura continuativa ed in evoluzione, na solo storie autoconclusive fini a se stesse, per lo più basate sempre sugli stessi elementi costitutivi che, è vero, sono stati negli anni d'oro della Bonelli, la formula del successo ma che oggi sono superati. Non dimentichiamo infatti che, tralasciando per un attimo il solo dato di vendite che fino ad una quindicina di anni fa è stato comunque alto, la qualità e l'originalità delle storie di personaggi storici come Tex o Zagor, ha finito di essere tale già da molto tempo prima. Certo, non voglio fare il disfattista e dire che questo vale a tappeto per tutte le loro storie pubblicate negli ultimi 30 anni, perchè cicli narrartivi buoni ce ne sono anche stati... ma niente che suscitasse davvero il clamore intorno a loro degli anni d'oro.

Non so se sono riuscito a farti capire cosa intendessi.... ma è per tutto questo che chiudevo il precedente post invitando Davide Bonelli ed il suo staff ad osare di più! Quando suo padre lanciò Mister No o Martin Mystere e forse persino lo stesso Dylan Dog, non penso immaginasse il successo che questi personaggi avrebbero avuto.... eppure vi si butt? a capofitto, dimostrando lungimiranza ma anche di voler osare. Spero vorr? fare così anche lui, partendo magari proprio da Dragonero che, oggi come oggi, è il prodotto Bonelli di cui aspetto con maggior trepidazione l'uscita;ma questo anche perchè so che il lavoro che c'è stato dietro le quinte per la nascita di questa saga fantasy è stata enorme ed altrettanto dettagliato di quanto lo fu, a suo tempo, per esempio, per Nathan Never. Cioè, in entrambi casi non si è trattato, come avveniva prima degli anni 70, solo di inventarsi un personaggio con storie accattivanti, ma di creagli attorno tutto un suo universo che fa di un prodotto a fumetti, un qualcosa di curato ed originale e spesso poi, di successo.

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Ammesso che sia vero quel che dici di Nathan Never, è evidente che il tuo discorso di contraddice da sè, visto che, come tu dici, chi ha cercato di rinnovare HA FATTO PEGGIO,Perchè cambiare Julia se la Julia di oggi l'ha creata un inarrivabile talento come Berardi?Quale autore potrebbe reinventare Martin Myst?re meglio di quanto l'abbia ideata il sommo Castelli?Se questi nuovi geni esistono non credi che si farebbero il loro personaggi straordinari da sè ( e io in giro sti geni non li vedo). Noi nel nostro piccolo scriviamo Tex e Zagor al meglio che possiamo seguendo il carattere e gli argomenti dei loro creatori geniali che hanno dato loro l'impronta.. Se un personaggio non va più, non lo si tradisce. Lo si chiude. Secondo me su Tex e Zagor abbiamo invece ancora moltissimo da dire, rispettandoli quanto possiamo. E l'errore gravissimo fu proprio quello di modificare un personaggio PERFETTO come Mister No. Sorry, ma quel che sostieni è una sciocchezza. Perchè non è possibile.

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Sono d'accordo. Modificare, per motivi economici, i canoni precisi di un personaggio imposti dai loro creatori, sarebbe un'idea veramente balzana, un autentico sacrilegio... anche perchè l'esperimento potrebbe non riuscire e, di conseguenza si rischia un calo di vendite ancora maggiore... Non c'è assolutamente bisogno di ricorrere a simili soluzioni... ;)

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Sono d'accordo. Modificare, per motivi economici, i canoni precisi di un personaggio imposti dai loro creatori, sarebbe un'idea veramente balzana, un autentico sacrilegio... anche perchè l'esperimento potrebbe non riuscire e, di conseguenza si rischia un calo di vendite ancora maggiore... Non c'è assolutamente bisogno di ricorrere a simili soluzioni... ;)

Straquoto in pieno Billy. Modificare l'essenza di un personaggio sarebbe come ammettere di non saper farci niente con quel personaggio. Per fortuna non è decisamente il caso dei nostri fumetti. ;)
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D'accordo con Billy e John: stravolgere un personaggio dai suoi canoni originari per il mero obiettivo di migliorare le vendite sarebbe una clamorosa sconfitta di fondo per i creatori e per la stessa SBE. Per rilanciare un fumetto in difficolt? vi sono molte altre possibili alternative... Se poi risulta proprio impossibile andare avanti, tanto vale cessare la pubblicazione, come fatto anni fa da Mister No: si tratta di una serie che ho tentato di leggere ma non mi è proprio piaciuta, ma va elogiata la scelta degli autori di cessarne la pubblicazione poich? ritenevano che il contesto amazzonico in cui si muoveva Jerry Drake fosse mutato troppo rispetto ai primi numeri, e dunque non più adatto ai canoni classici del fumetto. Fortunatamente, a quanto pare, Tex non ha bisogno di particolari stravolgimenti, e può sempre contare su un buon numero (anche dato il contesto attuale del mercato dell'editoria) di aficionados ;)

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Maurix21, francamente non sono per niente d'accordo con te. Probabilmente fai un ragionamento da semplice lettore e vorresti applicare i tuoi gusti alla gestione di una casa editrice. Ma se ci pensi bene le soluzioni che dai e gli esempi che porti a sostegno delle tue idee, come peraltro ti hanno già fatto notare, non è che siano molto azzeccati. Per esempio, tu paragoni Tex o anche Zagor e gli altri personaggi Bonelli che vendono mensilmente dalle 200.000 copie di Tex alle venti/quarantamila degli altri in Italia nazione relativamente piccola con i fumetti della Marvel che queste cifre se le sognano non solo in Italia ma anche in America dove possono contare su un numero di lettori potenzialmente molto superiore. Non solo, Tex vende bene anche in molti paesi esteri. Tu vorresti cambiare tutto e inviteresti Davide Bonelli ad avere coraggio. Penso che tutti i dipendenti della SBE, con la crisi economica che c'è, se ti sentissero sarebbero molto lieti di sapere che Davide Bonelli non farebbe mai una cosa del genere. Basta poco per mandare in fallimento un'azienda. Pensaci bene, da lettore è semplice dare consigli tanto non si rischia niente, guidare un'azienda è un'altra cosa.

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Mah...
Maurix, non riesco a capire quali possano essere, nel concreto, le svolte e i nuovi percorsi che invochi.

Se si tratta di cambiamenti drastici, è evidente che allontanerebbero gran parte di coloro che amano Tex per le caratteristiche specifiche che ha, e che non non sono disposti a vederle snaturate. Quindi, quali dovrebbero essere queste innovazioni radicali capaci di attrarre un tale esercito di nuovi lettori da compensare ( e superare nel bilancio ) la sicura perdita di buona parte di quelli attuali ?

Ma a parte questo...
Uno dei meriti di Tex è stato proprio quello di essere sempre riuscito ad imporsi con la sua specificit?, senza inseguire le tendenze correnti e omologarsi ad esse.
Ha sempre conservato le sue caratteristiche, è sempre rimasto fedele a sè stesso nella sua impostazione: ha attraversato i decenni rimanendo classico.
Io non vorrei proprio che Tex, in un patetico tentativo di rinnovarsi per acchiappare nuove fasce di lettori, si trasformasse in qualcos'altro. E' una questione di peculiarit?. Io adoro Ken Parker, per esempio, ma non voglio che Tex si "kenparkerizzi". E' solo un esempio, non so se rendo l'idea.

Secondo me la bravura degli autori non consister? nella capacità di cambiare Tex, ma nella fantasia con cui sapranno realizzare sempre nuove variazioni interessanti sugli stessi semplici temi-base, nel rispetto delle impostazioni di fondo.
Se non ci riusciranno, lo si chiuder?. E mi fa piacere che a dirlo sia lo stesso Boselli.

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quali dovrebbero essere queste innovazioni radicali capaci di attrarre un tale esercito di nuovi lettori da compensare ( e superare nel bilancio ) la sicura perdita di buona parte di quelli attuali ?

A costo di essere ripetitivo e noioso, ribadisco che un innovazione da parte della Bonelli per attirare nuovi e giovani lettori di Tex c'e' stata ed e' ancora in corso. Non hanno attuato nessuna rivoluzione nella serie, ma hanno avuto l'idea di inaugurare una nuova collana di storie inedite interamente a colori. Naturalmente sto parlando del "Color Tex". L'idea e' buona e al passo con i tempi e sicuramente con la novita' del colore si riesca magari a conquistare una fetta di lettori di govane eta'. Ma i giovani di oggi che sono abituati a leggere storie colorate come Dio comanda, secondo me si fanno una bella risata quando sfogliano un Color Tex, con quei colori piatti e senza sfumature e con quella carta che definire scadente e' un complimento. Quindi, va bene inventare qualcosa con l'intento di allargare certi orizzonti, pero', cavolo, voi della Bonelli, curate di piu' un prodotto, soprattutto quando riguarda una serie a fumetti come quella di Tex.
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Caro Maurix ti ringrazio per le spiegazioni ulteriori che hai voluto fornirmi e, credo, di aver compreso meglio il tuo punto di vista. Permettimi una notazione a parte per Mister No che è stato ed è il mio fumetto preferito e le cui vicende e considerazioni che intendo fare, vorrei fossero emblematiche o almeno di riferimento:Mister No è (in molte sue sfaccettature) Sergio Bonelli/Guido Nolitta. La simbiosi tra autore e personaggio ha portato ad osare come chiedi tu, inventando un personaggio atipico, una location sconosciuta e storie dal sapore e dai contenuti innovativi per l'epoca in cui usci. Mister No ha aperto una strada che poi è stata percorsa da altri importanti personaggio KP, BVZM e DYD. Io non credo che nel 2006 a 31 anni dalla sua uscita fosse un personaggio finito. Anzi l'ultima bella conclusiva e lunghissima storia di Nolitta dimostra che il personaggio e l'ambiente in cui si muove avrebbero avuto ancora molto da dirci anche a noi uomini del XXI secolo. Quando è finito Mister No? Quando il suo autore (e i bravi collaboratori che l'avevano assecondato rispettandone i canoni e sforzandosi di esaltarne le caratteristiche del suo autore Castelli Sclavi Ongaro) hanno smesso di scriverlo. Chi ne ha raccolto l'eredit? ha ritenuto di fare un'operazione di "ingegneria fumettistica" innestando contenuti, caratteristiche e location nuove in un personaggio già consolidato; il risultato è li che si vede. Ora, come dicevo, credo di avere compreso il senso delle tue considerazioni. Ma una cosa è l'innovazione organizzativa, procedimentale e relazionale all'interno di un'azienda come la SBE e/o gruppi specifici di lavoro; altra cosa è l'innvazione di un prodotto (come un personaggio letterario/fumettistico). Nel primo caso non mi sento n° di bocciare la tua idea come fanno alcuni in questo forum, ma nemmeno di sponsorizzarla, perchè non credo di avere conoscenze/competenze sufficienti ad argomentare un'eventuale posizione in un senso o nell'altro. Ma per quanto riguarda i personaggi, io credo che li stessi siano quasi indissolubilmente legati a chi li ha creati e, per questa ragione, chi ne raccoglie l'eredit? ha il dovere di rispettarne il canone originale. Ecco perchè penso che le aperture e le innovazioni vadano controllate e sono dubbioso sull'esito positivo di rivoluzioni del personaggio. Certo non si deve neanche restare nella monotonia (come mi pare avvenga da troppo tempo per Julia che non evolve mai, nonostante la serie sia stata impostata su storie che hanno anche una continuity). Ma in via generale, bisogna andarci cauti. Però ho capito il tuo punto di vista da lettore un p? scontento e non posso neanche biasimarti per questo :generaleN: A risentirci

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Tex è oramai in edicola da diversi decenni e credo che non ci sia più spazio per innovazioni o addirittura stravolgimenti del personaggio... Insomma teniamoci stretto il nostro Tex così come è stato concepito da GL Bonelli e godiamoci ancora tanti anni di cavalcate, scazzotate, chiacchiere intorno ai fal'... La SBE deve preoccuparsi di tenere alta la qualità delle pubblicazioni... credo non abbia altre leve da manovrare... Io voglio acquistare il numero 1000!!!!

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mi fa piacere vedere l'entusiasmo del Borden che ha ancora da dire su una serie che esce ormai da 65 anni che ha voglia di raccontare. In termini autoriali è una bella cosa. Sempre nel rispetto del personaggio si può innovare nella tradizione e essere tradizionalisti innovando. Un po' come in teatro. scusate il paragone ma considero (da napoletano) che un autore come Eduardo de Filippo e la sua arte della commedia sia da prendere in questo senso, ovvero rispettare la tradizione e rinnovare avendo ben presente essa. Invece ciò non accade e a Napoli non abbiamo n° giovani autori teatrali degni n° qualcuno che riprenda il percorso iniziato da quel grande Maestro. Scusate tanto la digressione di matrice teatrale. Tornando ai fumetti... la serie di Mister No (che al pari di Ted considero che aveva ancora TANTO da dire) è stata un'altra serie dopo Vento Rosso. Nel senso che gli autori, seppur bravissimi, non hanno mostrato quel lato di MIster No che almeno io, amavo tanto. Prendete il Mister No di Nolitta. Nello special numero sette "Avventura a Manaus", a inizio storia lo trovate a bere cachaca seduto ai bordi di un marciapiede vicino a un molo. Ecco! Questo ?, era Mister No!!! Uno sfaccendato, un uomo che viveva alla giornata, che aspettava i guai e l'avventura. Con le saghe successive ideate dai nuovi autori si era perduta questa componente... da mito è diventato quasi... un eroe! E lui non lo era!!! Parere mio. Leggo Nathan da venti anni. Il punto è che Medda e Vigna stanno preparando delle miniserie in cui racconteranno le vicende di Nathan Never però in modo alternativo a quella che era la linea classica della serie. Un esperimento del genere va benissimo su quel personaggio ma su Tex non si può. Prendete Dylan Dog... molti si lamentano della scarsit? di bellezza nelle storie attuali, di originalità, ma il punto ?: dove lo scoviamo un altro Sclavi? Bisognava chiudere la serie, quindi? No, Dyd esce e usciranno belle storie e storie mediocri così come su Tex: è la legge del "prodotto seriale", ragazzi. Dovremo concentrarci forse tutti non su cosa cambiare in Tex (che secondo me sta vivendo un buon momento e lo scrivo non per sviolinare il Borden ma perchè si stanno alternando, oltre a lui, validissimi autori) ma su come dobbiamo cambiare il modo di vedere il mondo del fumetto da parte dei giovani. Insomma, dobbiamo sforzarci di promuovere la lettura dei fumetti. Solo questa è la strada. Ci sta poco da fare. Il resto sono chiacchiere. Ci vuole qualcosa che esploda! Conto molto su "Gli Orfani" di Recchioni e spero che gli riesca il colpaccio che riusc? all'epoca a Sclavi. Anche se ci vorrebbe un miracolo. In fondo se i fumetti fossero come gli I Phone il mercato giovanile sarebbero tutti fumettomani dipendenti!

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E l'errore gravissimo fu proprio quello di modificare un personaggio PERFETTO come Mister No.

Sarebbe possibile secondo te ricominciare con nuove avventure inedite di Mister No, o la cosa è ormai improponibile è :trapper:
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  • Collaboratori

Un'idea per rilanciare il fumetto Tex tra i giovani potrebbe essere quella di un nuovo film, questa volta all'altezza del mito. In America pullullano ormai i film tratti dai fumetti, ieri mi sono visto Sin City, è impossibile che la carta stampata non ne tragga un certo beneficio. Quanto alle pessimistiche previsioni che vedono Tex ormai ad un passo sotto le 200.000 copie, non mi resta che ricordare come l'inedito sia venduto anche all'estero (e non solo in Brasile/Portogallo). Il conteggio totale dovrebbe tenere conto anche di quelle copie.

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Un'idea per rilanciare il fumetto Tex tra i giovani potrebbe essere quella di un nuovo film, questa volta all'altezza del mito. In America pullullano ormai i film tratti dai fumetti, ieri mi sono visto Sin City, è impossibile che la carta stampata non ne tragga un certo beneficio.

Per risponderti, Ymalpas, pare che qualche regista italiano (non so esattamente chi) ci abbia già pensato o ci stia pensando a produrre un nuovo film su Tex... Ma purtroppo non so niente di preciso... :deserto Credo sia chiaro il motivo per cui, da trent'anni a questa parte, non sia più stata prodotta una nuova pellicola su Tex, ed è facile immaginare che la SBE non abbia acconsentito per il timore di andare incontro ad un altro autentico FLOP come quello che coinvolse "Tex e il signore degli Abissi", datato 1985, film che fu giudicato negativamente dai lettori... Anche io, però, sono convinto che un film sul Ranger, se fatto BENE, sarebbe utile a rilanciare il fumetto presso il pubblico, e penso che, da una simile iniziativa, il fumetto ne trarrebbe un grande beneficio... ::evvai:: Riguardo a Mister No, la questione diventa più difficile... A che servirebbe rilanciare un fumetto che è ormai uscito di scena (o quasi)?
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Chi ha scritto che mi contraddico con quel che ho detto, non ha capito, in realtà, ciò che intendevo. Ossia, quando ho parlato di Nathan Never, non ho voluto dire che, nel corso degli anni non gli avrebbe fatto bene pure a lui uno svecchiamento ed un nuovo corso. Ho invece detto che da qualche anno a questa parte lo si st? trattando come la serie banale che non era affatto agli esordi! Lo ripeto: c'era tutto un universo creato intorno a questo personaggio, fatto di ambienti, oggetti, armi, droidi, computer e comprimari che, in gran parte sono andati perduti, per fare posto al niente ed alla banalit?! Questo però, non significa che allora Tex,Zagor, Dylan Dog e compagnia bella debban rimanere se stessi al punto tale di chiedersi, aprendo un nuovo albo:ma dove ho già letto questa storia? Oppure da riuscire a prevedere con facilit? lo svolgersi della trama perchè è scontato da anni il sistema di sceneggiatura e persino l'evolversi delle storie divise in tipologie ben precise ma sempre, fin troppo fedeli a se stesse. Sono questi aspetti più che lo stravolgimento dei personaggi che io vedrei da rinnovare! E' ovvio che poi Tex rester? comunque Tex e così gli altri personaggi. Sul fatto poi che nessuno meglio dei loro pap? conosca i propri figli si finisce per sfondare una porta aperta... ma anche i pap? invecchiano e, ad un certo punto finiscon per ripetere se stessi a causa del fatto che sono piuttosto scoppiatelli! Ribadisco l'esempio di Stan Lee ma anche di Bob Kane con Batman o altri.... quando decisero di passare il testimone non è che si diedero alla macchia:eran sempre dietro le quinte della propria creatura come supervisori, ma senza imporle il loro passo ed il loro canone per sempre. A chi auspica invece il traguardo del nr.1000 per Tex, ricordo che non sono tanto o solo i numeri di una serie longeva a parlare del suo successo, ma soprattutto i contenuti degli albi. Quindi se, una rinumerazione ed un riaddatamento grafico di cover ed albi, potrebbe contribuire a svecchiarne immagine e contenuti, pur nel rispetto del loro blasonato successo passato, ben venga!! A me fregherebbe poco di avere un giorno sugli scaffali il nr.800 o 1000 di Tex se il suo contenuto non si scosterebbe poi più di tanto dai precedenti 799 o 999........ Detto questo... consideratemi pure, se volete, un eretico ed infedele.. ma, da un punto di vista redazionale, chi ci lavora, sa benissimo che molte delle cose che ho affermato sono vere.... però dato che il rischio è cmq grosso e c'è la crisi e chi più ne ha più ne metta... meglio proseguire un passettino alla volta. Ciò mi ricorda però una vecchia canzone di Vecchioni che parlava di un uomo "così-così" che, di rimando si accontentava di una vita"così-così"..... certo non c'eran scossoni o grandi imprevisti nella sua vita ma neppure vero entusiasmo.... e non parliamo poi degli orgasmi veri che sono un'altra cosa(!!)ps x Borden: sono il primo a difendere Berardi che amo moltissimo come autore (avercene come lui!) e la sua Julia che è deliziosa e di cui ho l'intera collezione... ma anche l', da un po', si st? rischiando, seppur meno che in altre serie grazie proprio alla bravura dell'autore, il dej?-v?. E' vero che, in una saga seriale questo è prevedibile e fisiologico, ma ciò non toglie che, al momento opportuno si possa correre ai ripari per tempo.

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Pare che qualche regista italiano (non so esattamente chi) ci abbia già pensato o ci stia pensando a produrre un nuovo film su Tex... Ma purtroppo non so niente di preciso...? :deserto

Dopo una piccola ricerca, posso dare informazioni più dettagliate su questo argomento. In un'intervista pubblicata nel dicembre 2006, il regista Enzo G. Castellari ha dichiarato che da oltre tren'anni starebbe cercando di realizzare un nuovo film su Tex Willer. Castellari ha inoltre svelato alcuni retroscena riguardo al mancato successo del film "Tex e il signore degli Abissi" e al suo regista Duccio Tessari... Per chi volesse leggerla, questa breve intervista, intitolata "In futuro nuovo film su Tex Willer?", è reperibile sul web... :trapper:
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Un'ultima annotazione a tutto il discorso che ho fatto nei post precedenti. Personalmente, frequento da tempo, anche un altro forum di fumetti (in quel caso dedicato ai supereroi americani). In questo forum dove, come qui, mi confronto con tanti altri ragazzi, recentemente è stato postato un video che proviene dall'esterno (non so neppure chi sia il ragazzo che vi compare). Però, mi pare interessante, indipendentemente dal fatto che si possa essere o meno daccordo con lui in tutto, ciò che dice, come contributo a ciò che stiamo dicendo qui. Pertanto vi lascio il link:http://marvelitalia. forumcommunity.net/?t=53595796#lastpostps:tenete conto che in quel forum l'età media degli utenti va dai 15 ai 30 circa.

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  • 1 anno dopo...

Andiamo male... Tex cala ancora, e l'erosione sembra inarrestabile. E il fatto che riguarda TUTTI i fumetti Bonelli fa capire quanto la cosa sia inarrestabile, e ormai endemica. Mi sa che il pessimismo di Sergio Bonelli era più che giustificato :(

Modificato da paco ordonez
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Sinceramente pensavo che Julia e Dampyr vendessero di più. Per Tex è normale un ulteriore calo ( non per la qualità di certo ) e la domanda da farsi è quale è la soglia dello zoccolo duro della testata. La Bonelli a questo punto dovrebbe più concentrarsi sulle due testate regine....... il resto sono solo briciole. Sergio Bonelli aveva ragione che nel futuro il fumetto popolare scomparir?, si avranno fumetti a basse tirature ma con prezzi più alti. Satan

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  • Collaboratori

Andiamo male... Tex cala ancora, e l'erosione sembra inarrestabile.

Il calo è continuo e si sapeva. Tex perde circa 5000 lettori all'anno. Le 190000 copie annunciate sul sito fumettologiga mi sembrano un dato al ribasso. Credo che oggi Tex viaggi più concretamente tra le 195.000 copie e le 200.000 copie mensili. Sono comunque più o meno 50.000 copie perse in dieci anni, cioè un erosione pari al 18%, non è poco.
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? quasi certo, comunque, che la media annuale delle vendite di Tex si aggira tra le 195.000 e le 200.000 copie, tenendo conto delle altre pubblicazioni fuori serie(texoni, maxi, almanacchi, color tex).

Non per fare l'ottimista a oltranza(come invece fa qualcuno di mia conoscenza.. :D ), anche perchè la situazione attuale non è delle più invidiabili credo, ma bisogna pur prendere atto che Tex continua ad essere la testata ammiraglia della SBE e che con i suoi odierni numeri di vendita potr? vivere ancora a lungo in confronto alle testate minori, che fatalmente saranno le prime a soccombere in quella che oramai sta diventando una vera e propria lotta per la sopravvivenza.....

.. Sergio Bonelli aveva quindi ragione nell'affermare che il fumetto popolare sarebbe stato surclassato dai tempi e dalla tecnologia moderna(l'unico settore, forse, ad aver registrato un aumento significativo di vendite e di popolarit?, in questo periodo), ma il suo pessimismo, seppure giustificato, era probabilmente eccessivo.

Di seguito lo stralcio di una intervista che Sergio concesse al TW Blog nel 2008:

Fino a quando Tex potr? resistere ai tempi attuali ed alla tecnologia?

Sergio Bonelli: Purtroppo per noi (ma come è giusto e inevitabile) il fumetto è destinato a cedere il passo rapidamente ad altri divertimenti più facili e entusiasmanti: Tex è ancora oggi il campione delle edicole ma (come abbiamo già detto) viene completamente ignorato dalle nuove generazioni: possibile, dunque, che tra 5 o 6 anni non abbia più lettori sufficienti per sostenere le pesanti spese.
----------

come potete constatare, a 5 o 6 anni di distanza dall'intervista, Tex è ancora fra noi e non cessa di farci sognare ogni mese con le sue epiche avventure.
e così sia per molto e molto tempo!

::evvai::

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