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Il Mercato Di Tex


TexFanatico
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Seriamente, dato che per voi "purtroppo" "ho capito tutto", mi aiutate a capire il problema rispondendo alla domanda che ho posto? Perché io non ci arrivo.

 

19 ore fa, Dawn dice:

Se invece i gadget non interessano, mi spiegate perchè polemizzare? Basta regalarli, buttarli, o ignorarli. E' così difficile, invece di cercare la polemica a tutti i costi?

 

Modificato da Dawn
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Stando a Preview fino a Novembre no

Tex 3.50

Maxi 6.90

Classic 2.90

 

L'ultimo aumento risale a giugno dell'anno scorso dopo circa trenta mesi dal precedente balzello.

Poi i costi di produzione aumentano e le vendite calano... le iniziative collaterali potrebbero servire a calmierare i prezzi...

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Sono io allora che non ho capito.

Non ho letto nessun commento irriguardoso, stizzito o agitato in questa discussione.

Ognuno ha dato il suo parere sull'iniziativa, cercando (ognuno per sé) di dare il riscontro

del lettore "appassionato", cosa che può essere anche utile all'editore (magari troppo tardi!).

Se la SBE si aspettava un boato di approvazione peccato, se invece ci sarà un momentaneo

aumento di vendita delle testate coinvolte nella raccolta di figurine avevano ragione loro.

Io non me la sono sentita di starmene zitto e far finta di nulla, portate pazienza!

 

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, natural killer dice:

Stando a Preview fino a Novembre no

Tex 3.50

Maxi 6.90

Classic 2.90

 

L'ultimo aumento risale a giugno dell'anno scorso dopo circa trenta mesi dal precedente balzello.

Poi i costi di produzione aumentano e le vendite calano... le iniziative collaterali potrebbero servire a calmierare i prezzi...

Ok, grazie mille, gentilissimo

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A proposito dell'albetto con figurine allegato al Tex del settantennale ho letto con attenzione tutta la diatriba sull'opportunità  e le motivazioni di una simile operazione approfittando dell'importante ricorrenza. E' un regalo e a caval donato non si guarda in bocca, ma personalmente non mi sogno certo di completarlo e le figurine le lascerò attaccate al N. 695. Dubito che siano queste le iniziative che possono rimpinguare il numero dei lettori che per vari motivi (anagrafici e non) calano ogni anno, ma se la SBE ritiene di seguire questa linea per centrare l'obiettivo che si è proposta le faccio i miei migliori auguri. Quello che però vorrei segnalare è la pochezza intrinseca di questo gadget. Assemblato probabilmente in fretta e furia, una volta completato con tutte le figurine sembrerà davvero un "Big Mac" come ha scritto qualcuno. Ma anche leggendo le varie schede all'interno mi chiedo come si possa avallare un prodotto di una tale sciatteria, a voler essere gentili.

Tralasciamo la topica del Kit Killer (non capisco come NK la possa definire divertente, io userei ben altro termine) o quella dell'errore cronologico nella scheda del Kociss di Uberti, peraltro già segnalato in questo topic. Di seguito riporto altre amenità riscontrate nell'album:

Nella scheda dedicata a Kit Carson si dice testualmente: “Tex lo chiama ‘Tizzone d’inferno’, perché nessuno può bloccare la sua irruenza sempre pronto com’è a sfoderare le pistole o a. destinare gragnuole di pugni ai poveri malcapitati”
Mi pare sia esattamente il contrario: è Carson che usa questo appellativo quando si rivolge a Tex, che a sua volta lo chiama vecchio cammello, o vecchio reprobo. In più neanche la formulazione della frase è delle più felici, poveri malcapitati? Ma dove? Stiamo parlando di gaglioffi della più bell’acqua che si meriterebbero ben di peggio, altro che poveri malcapitati!
Nella scheda di Jim Brandon si dice che è un ufficiale delle giubbe rosse quando incontra Tex la prima volta. In realtà è un semplice sergente e basta osservare con attenzione la vignetta sottostante per vederne i gradi sul braccio.
Nella scheda Magia & Mistero si dice che Mah-Shai, la strega, è una fascinosa pin up, ma allora Marie Gold e Cora Grey cosa sono?
Nella scheda di Sera sotto la figurina a pag. 91 si dice che con la cerbottana lancia dardi di vari tipi e intrugli di origine vegetale. Non mi risulta che con una cerbottana si possano lanciare intrugli di sorta!
Ne consegue che la domanda è d'obbligo: ma in SBE cìè ancora qualcuno che fa l'editing? Stante i ripetuti refusi pare di no, oppure chi lo fa non è all'altezza. Personalmente ho l'impressione che ciò che importa sia sfornare più storie possibili, buone o scadenti che siano, e chissenefrega se negli articoli del magazine o nelle schede dell'album ci sono degli errori, amche marchiani, tanto al lettore medio interessa solo il fumetto, e i collezionisti magari ne prendono due copie, in modo da conservarne una intonsa per la posterità!
Chiaro che simili topiche non sono appannaggio solo della SBE. Mi è capitato di recente tra le mani una di quelle riviste di gossip che vanno a ruba sulle spiagge dove gli "haters" della rete erano diventati "heaters" (stufe) e un maratoneta italiano aveva perso ambedue le gambe mentre marciava tra le nevi dello Yucatan (anziché Yukon) e questo scritto in capital letters.
MALA TEMPORA CURRUNT!
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Anch'io non ho alcuna intenzione di staccare le figurine dal volume 695 per attaccarle all'album, in modo da lasciare entrambe le cose intonse. Non leggendo altre riviste targate Bonelli se non il solo Tex, non ho alcuna intenzione di completare l'album e quindi non mi va di attaccare le sole poche figurine di cui sarò in possesso. 

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On 6/9/2018 at 16:57, JohnnyColt dice:

A dire la verità i giovani conoscono sia il west sia Tex ma non hanno abbastanza motivi per approfondire

Guarda,questo è un discorso che sento e risento da quasi 30 anni e non sono matusalemme:P

Quando avevo 9 anni e leggevo tex,nessuno della mia età che ho conosciuto (e,sottolineo,nessuno!!!) leggeva Tex,te lo assicuro!io ero un anomalia.Tex era ed è un fumetto per adulti o ragazzi grandicelli,difficilmente interessava ad un ragazzino di 10/13 anni 30 anni fa,figuriamoci ad un ragazzino di 10/13 anni di oggi...Solitamente si arrivava a leggere Tex più da ragazzo,un po' perché i padri te lo inculcavano (basta Topolino,oramai sei grande e leggi Tex!mio padre fece così con me),un po' perché lo si leggeva magari dal barbiere,un po perché lo compravi insieme alla Gazza o al giornale,un po perché lo leggevi al bar dopo la scuola,un po' perché il genere Western agli Italiani è sempre piaciuto.ora,mi rendo conto che quel tempo è finito e superato, tutto è cambiato,occorrono nuove strategie.ma l idea che i giovani non abbiano abbastanza motivi per approfondire la lettura perché non trovano appeal nel "prodotto Tex" lo trovo riduttivo...se leggi un fumetto di Tex sai già più o meno cosa leggi e non si può e non si deve stravolgere un personaggio che ormai è un simbolo,e questo il più texiano tra i Texiani (Mauro)lo sa meglio di chiunque altro.diciamo che il punto è un altro,cioè che la gente legge sempre meno qualsiasi cosa,dai giornali ai libri ai fumetti...

On 6/9/2018 at 16:57, JohnnyColt dice:

Le epoche passate sono passate, pensiamo piuttosto di vendere un prodotto di qualità, rispettoso della propria storia ma puntato verso il futuro

Dopodiché provare col Tex giovane per avvicinare un pubblico nuovo è un tentativo che spero DAVVERO possa dare i frutti sperati ma è comunque MOLTO difficile....con la speranza che poi questi neo lettori si avvicinino al Tex "Regolare".

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9 ore fa, Barbanera dice:

Guarda,questo è un discorso che sento e risento da quasi 30 anni e non sono matusalemme:P

Quando avevo 9 anni e leggevo tex,nessuno della mia età che ho conosciuto (e,sottolineo,nessuno!!!) leggeva Tex,te lo assicuro!io ero un anomalia.Tex era ed è un fumetto per adulti o ragazzi grandicelli,difficilmente interessava ad un ragazzino di 10/13 anni 30 anni fa,figuriamoci ad un ragazzino di 10/13 anni di oggi...Solitamente si arrivava a leggere Tex più da ragazzo,un po' perché i padri te lo inculcavano (basta Topolino,oramai sei grande e leggi Tex!mio padre fece così con me),un po' perché lo si leggeva magari dal barbiere,un po perché lo compravi insieme alla Gazza o al giornale,un po perché lo leggevi al bar dopo la scuola,un po' perché il genere Western agli Italiani è sempre piaciuto.ora,mi rendo conto che quel tempo è finito e superato, tutto è cambiato,occorrono nuove strategie.ma l idea che i giovani non abbiano abbastanza motivi per approfondire la lettura perché non trovano appeal nel "prodotto Tex" lo trovo riduttivo...se leggi un fumetto di Tex sai già più o meno cosa leggi e non si può e non si deve stravolgere un personaggio che ormai è un simbolo,e questo il più texiano tra i Texiani (Mauro)lo sa meglio di chiunque altro.diciamo che il punto è un altro,cioè che la gente legge sempre meno qualsiasi cosa,dai giornali ai libri ai fumetti...

Spero che tu non abbia frainteso il mio discorso. Io dicevo che la maggior parte dei miei coetanei, e spesso anche più giovani, il marchio Tex lo conosce altroché. Pure coloro che hanno qualche primavera in più di me sanno chi sia Tex. Le motivazioni di questa conoscenza possono essere varie ma per la maggior parte dei casi sono delle informazioni fini a sé stesse dovute alla lettura del fumetto da parte del padre o del nonno, non è raro trovare qualcuno che dice di avere ancora alcuni numeri del nonno in garage o in cantina. Il marchio Tex lo conoscono e spesso anche chi sia poi questo Tex. Il problema è un altro: far leggere Tex! Ed è il problema più grande perchè coloro che conoscono per sentito dire il personaggio non hanno alcuno stimolo o interesse a leggerlo. E' brutto da dire ma il 98% dei miei coetanei fa le cose dettate dalla moda, e ne sono testimonianza Spotify e Netflix. Per non parlare dello svago principe di un giovane odierno: i videogiochi... Proprio perchè oramai la moda è tutto, la nomea di "fumetto da vecchi" non invoglia il lettore a leggere almeno un'albo. Bisogna cambiare la nomea e ciò che ruota attorno a Tex! Non bisogna cambiare Tex, NON BISOGNA! Io Tex lo leggo da quando ho 13 anni, alcuni anche da prima ma purtroppo mi ritengo una mosca bianca. Andando avanti i ragazzini che leggono i fumetti per moda continueranno a seguire la moda, moda che oggi è rappresentata volente o nolente principalmente dai manga e dai supereroi. La Bonelli deve paninizzarsi e modificare il suo approccio, non i suoi personaggi. Se mi dite che l'album è scarso e non porterà un lettore in più lo condivido pure io ma la strategia che c'è dietro, anche contando l'enorme ritardo in cui si è trovata la Bonelli, è oggi essenziale e valida. Si può amare all'inverosimile il lavoro e la persona di Sergio Bonelli ma questa situazione di minore competitività della Bonelli rispetto ai concorrenti è anche causata da visioni datate e poco ragionate. So già di scatenare polemica con quest'ultima frase ma negare i limiti di Sergio dal punto di vista del marketing, del colore e della gadgettistica vuol dire non riuscire proprio a capire che purtroppo il mercato del 2018 non è lo stesso di quello del 1968... E ve lo dico con rimpianto perchè è indubbio che io preferisca una gestione "all'antica" del fumetto, fatto è che una visione simile non è più competitiva e porta al fallimento.

On 10/9/2018 at 12:08, ymalpas dice:

Voi si che invece avete capito tutto, cari ragazzi.

Ym devi comprendere che volente o nolente per tenere aperta la clér si deve attuare questa strategia di marketing. Non sto dicendo che sia migliore rispetto alla strategia passata ma è innegabile che oggi sia l'UNICA strategia per vendere! Criticando in questo modo le scelte attuali della Bonelli pensi che faccia bene a Tex, forse è pure vero, ma se i dirigenti della Bonelli dovessero ragionare così Tex non durerebbe altri 10 anni...

Modificato da JohnnyColt
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<span style="color:red;">22 ore fa</span>, Kershaw dice:

A proposito dell'albetto con figurine allegato al Tex del settantennale ho letto con attenzione tutta la diatriba sull'opportunità  e le motivazioni di una simile operazione approfittando dell'importante ricorrenza. E' un regalo e a caval donato non si guarda in bocca, ma personalmente non mi sogno certo di completarlo e le figurine le lascerò attaccate al N. 695. Dubito che siano queste le iniziative che possono rimpinguare il numero dei lettori che per vari motivi (anagrafici e non) calano ogni anno, ma se la SBE ritiene di seguire questa linea per centrare l'obiettivo che si è proposta le faccio i miei migliori auguri. Quello che però vorrei segnalare è la pochezza intrinseca di questo gadget. Assemblato probabilmente in fretta e furia, una volta completato con tutte le figurine sembrerà davvero un "Big Mac" come ha scritto qualcuno. Ma anche leggendo le varie schede all'interno mi chiedo come si possa avallare un prodotto di una tale sciatteria, a voler essere gentili.

Tralasciamo la topica del Kit Killer (non capisco come NK la possa definire divertente, io userei ben altro termine) o quella dell'errore cronologico nella scheda del Kociss di Uberti, peraltro già segnalato in questo topic. Di seguito riporto altre amenità riscontrate nell'album:

Nella scheda dedicata a Kit Carson si dice testualmente: “Tex lo chiama ‘Tizzone d’inferno’, perché nessuno può bloccare la sua irruenza sempre pronto com’è a sfoderare le pistole o a. destinare gragnuole di pugni ai poveri malcapitati”
Mi pare sia esattamente il contrario: è Carson che usa questo appellativo quando si rivolge a Tex, che a sua volta lo chiama vecchio cammello, o vecchio reprobo. In più neanche la formulazione della frase è delle più felici, poveri malcapitati? Ma dove? Stiamo parlando di gaglioffi della più bell’acqua che si meriterebbero ben di peggio, altro che poveri malcapitati!
Nella scheda di Jim Brandon si dice che è un ufficiale delle giubbe rosse quando incontra Tex la prima volta. In realtà è un semplice sergente e basta osservare con attenzione la vignetta sottostante per vederne i gradi sul braccio.
Nella scheda Magia & Mistero si dice che Mah-Shai, la strega, è una fascinosa pin up, ma allora Marie Gold e Cora Grey cosa sono?
Nella scheda di Sera sotto la figurina a pag. 91 si dice che con la cerbottana lancia dardi di vari tipi e intrugli di origine vegetale. Non mi risulta che con una cerbottana si possano lanciare intrugli di sorta!

 

Sinceramente non mi ero accorto di queste inesattezze, a parte il Kit Killer  a grandi lettere, anche perchè non ero interessato al gadget e ho solo sfogliato distrattamente l'album.

Però Kershaw ha perfettamente ragione, si può apprezzare o meno l'omaggio, ma quanto c'è scritto dentro doveva essere controllato ed eventualmente corretto.

Quanto successo mi pare una mancanza di rispetto nei confronti dei lettori. Probabilmente è stato realizzato in fretta e all'ultimo minuto, però questo dimostra anche una certa mancanza di programmazione. Tutto si può dire ma non che il 70esimo anniversario di Tex è stato un evento inaspettato e doveva essere preparato con più cura e attenzione considerato che questo album delle figurine è stato proposto così pubblicizzato

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Ultimamente sparare sulla SBE è come sparare sulla Croce Rossa, non ne fanno una giusta che è una, anche se a quanto sembra non è che cerchino di migliorare, o forse gli basta vendere i gadget e al diavolo tutto il resto! A parte la faccenda dell'album regalo, sul web proprio in questi giorni sono state postate critiche taglienti su come nella stampa siano riusciti a mandare in vacca gli effetti originali delle tavole di Frisenda per il Deadwood Dick, tanto che l'autore stesso sulla sua pagina web pare alquanto, e giustamente direi, attapirato. I soliti maligni però aggiungono che magari quando faranno il cartonato tutto sarà in ordine, forse memori del famoso detto di andreottiana memoria che a pensar male spesso ci si prende. Poi vai a leggere nella preview del Deadwood Dick di Boselli e scopri che per i redattori la seconda battaglia di Adobe Walls è del 27 agosto 1874, mentre invece è del 27 giugno; in più ecco come scrivono il nome di una delle tribù coinvolte, anche se marginalmente, nello scontro: Arrapahoes, con r rinforzata forse memori della canzone dei mitici Squallor.

Dulcis in fundo, ma questo mi è stato riferito perché io non compro gli albi della serie, nelle Storie uscite ieri pare che l'autore abbia anticipato il fascismo a prima della Guerra 14-18: se è davvero così mi domando cosa insegnino a scuola di questi tempi!

Fermo restando che come lettore da illo tempore mi sento preso per i fondelli nonché offeso per tutta questa sciatteria e mi chiedo se il capo banda sia al corrente degli exploit dei suoi collaboratori o se glieli tengano accuratamente nascosti!

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

Il problema è un altro: far leggere Tex! 

Giusto,esatto!ma non bastano figurine e gadget per farlo,secondo me...

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

Proprio perchè oramai la moda è tutto, la nomea di "fumetto da vecchi" non invoglia il lettore a leggere almeno un'albo. 

Per questo sono stati fatti i cartonati,perdinci...e non è detto che servano

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

Si può amare all'inverosimile il lavoro e la persona di Sergio Bonelli ma questa situazione di minore competitività della Bonelli rispetto ai concorrenti è anche causata da visioni datate e poco ragionate.

Mah,su questo nn so...Tex pur senza fronzoli o altro rimane il fumetto più venduto in Italia ed uno dei più venduti all estero.e questo grazie a Sergio.

Il calo fisiologico delle copie sarà irreversibile,e di questo sono purtroppo certo.niente e nessuno potrà fermarlo purtroppo...coi cartonati si sta cercando di tamponare ma anche se ci fosse Omero a scrivere testi e Botticelli a disegnare Tex il calo ci sarebbe lo stesso.per cui bisogna tenere gli standard alti,ma ben consci che il calo dei lettori purtroppo sarà inarrestabile e progressivo...

 

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<span style="color:red;">29 minuti fa</span>, Kershaw dice:

 Poi vai a leggere nella preview del Deadwood Dick di Boselli e scopri che per i redattori la seconda battaglia di Adobe Walls è del 27 agosto 1874, mentre invece è del 27 giugno; in più ecco come scrivono il nome di una delle tribù coinvolte, anche se marginalmente, nello scontro: Arrapahoes, con r rinforzata forse memori della canzone dei mitici Squallor.

 

Quella a cui ti riferisci è la battaglia storica. E a quella siamo certi che né Deadwood Dick né il suo amico Black Hat Jack abbiano preso parte... 

Hanno invece partecipato a quella di fantasia avvenuta due mesi dopo (chissà se in compagnia di Billy Dixon...)  :*uhm*:

Chissà se il cambio di data è da imputare alla redazione del catalogo Preview, a Boselli o a Landsale (non ho sottomano il racconto originale e non posso verificare)

Gli Arrapahos invece è chiaramente un lapsus, divertente, nel senso che mi ha strappato un sorriso, parimenti al refuso di Kit Killer dell'album

Parafrasando Bennato direi che sono solo giornaletti...

Detto questo è evidente che nessuno attualmente in SBE è in grado di svolgere il compito in passato egregiamente assolto da Decio Canzio e Marcheselli

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Certo che sono errori. Ma DOVE li avete trovati?

<span style="color:red;">34 minuti fa</span>, natural killer dice:

 

 

Detto questo è evidente che nessuno attualmente in SBE è in grado di svolgere il compito in passato egregiamente assolto da Decio Canzio e Marcheselli

 

 

Beh, loro leggevano TUTTO. Oggi nessuno ha più il tempo di farlo e io no di  certo.  Non so neppure dove diavolo sono gli errori di cui parlate.

(del che non c'è da meravigliarsi, sono solo il curatore di Tex, mica il direttore generale o altro)

La battaglia di Adobe Walls si svolge nel giugno 74 e Deadwood Dick ci prende parte, già...

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Kershaw dice:

Poi vai a leggere nella preview del Deadwood Dick di Boselli e scopri che per i redattori la seconda battaglia di Adobe Walls è del 27 agosto 1874, mentre invece è del 27 giugno; in più ecco come scrivono il nome di una delle tribù coinvolte, anche se marginalmente, nello scontro: Arrapahoes, con r rinforzata forse memori della canzone dei mitici Squallor.

 

Be', ma questo non è un difetto, semmai impreziosisce il tutto! <3 :lol2:

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1 ora fa, Barbanera dice:

Mah,su questo nn so...Tex pur senza fronzoli o altro rimane il fumetto più venduto in Italia ed uno dei più venduti all estero.e questo grazie a Sergio.

Ma infatti Sergio Bonelli è stato Sergio Bonelli! Non sto togliendo l'immenso lavoro fatto come editore, attesto solo delle pecche che purtroppo oggi si sentono troppo bene. Non è certo solo colpa sua ma lui è stato il creatore della strategia che la Bonelli ha utilizzato fino a poco tempo fa e che nel 2000 è datata e ben poco valida...

1 ora fa, Barbanera dice:

Il calo fisiologico delle copie sarà irreversibile,e di questo sono purtroppo certo.niente e nessuno potrà fermarlo purtroppo...coi cartonati si sta cercando di tamponare ma anche se ci fosse Omero a scrivere testi e Botticelli a disegnare Tex il calo ci sarebbe lo stesso.per cui bisogna tenere gli standard alti,ma ben consci che il calo dei lettori purtroppo sarà inarrestabile e progressivo...

Il problema di Tex non è la qualità delle storie o dei disegni! Il problema di Tex è lo stesso identico problema di tutti gli altri eroi di casa Bonelli: la casa editrice per 50 anni non ha fatto nulla per rinnovarsi e ora, anche grazie a scelte un poco infauste e discutibili, sta riscuotendo pegno. Di certo i cartonati e le nuove serie non basteranno per avvicinare abbastanza giovani da sostituire lo zoccolo duro, di certo non saranno i gadgets o gli album di figurine a ricordare di leggere Tex ma senz'altro tutte queste recenti iniziative smuovono non poco le acque... Se nei prossimi anni, come penso, c'è l'intenzione di continuare a promuovere il personaggio e la casa editrice di certo un qualche riscontro sia in termini di vendite sia di aficionados ci sarà.

Ribadisco a tutti di non ragionare solo e soltanto confrontando il Tex odierno con il Tex dell'era Sergio Bonelli: preferirei qualche confronto in più tra la società e il mondo dell'editoria illustrata odierne e le rispettive omologhe di 10, 20, 30, 40 ,50 anni fa. Tex cambia, in meglio o in peggio non sta a noi giudicarlo, esattamente come il mondo che lo e ci circonda!

P.S. Se nel giro di pochissimi anni ci siamo trovati ben 3 album di figurine probabilmente un certo riscontro lo hanno avuto e questo non mi sembra affatto un comportamento da condannare. Se in futuro la Bonelli si accorgerà che il recente albetto non è stato di nostro gradimento per forza di cose opteranno per proporci altri gadgets o altre iniziative.

Hasta luego, pards...

 

Modificato da JohnnyColt
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<span style="color:red;">57 minuti fa</span>, borden dice:

Certo che sono errori. Ma DOVE li avete trovati?

 

 

Beh, loro leggevano TUTTO. Oggi nessuno ha più il tempo di farlo e io no di  certo.  Non so neppure dove diavolo sono gli errori di cui parlate.

(del che non c'è da meravigliarsi, sono solo il curatore di Tex, mica il direttore generale o altro)

La battaglia di Adobe Walls si svolge nel giugno 74 e Deadwood Dick ci prende parte, già...

Borden, la mia critica non era rivolta a te. So bene che non puoi seguire tutto. Io avevo criticato la scelta editoriale delle figurine e dell'album e avevo anche detto che non avrei comperato altri albi per completarlo perchè non mi interessava. Non mi ero neanche accorto delle sviste (chiamiamole così) all'interno dell'album, perchè non lo avevo neanche letto, avevo solo notato il "Kit Killer" e avevo sorriso. E' stato Kershaw che lo ha notato, sono andato a leggerlo per curiosità e secondo me ha ragione. La descrizione di molti personaggi è superficiale e spesso neanche azzeccata. Sono convinto che tu non avresti mai lasciato passare una cosa simile. Ho molto apprezzato invece  la storia dell'albo. Le belle storie sono il più bel regalo per l'anniversario di Tex. Cordiali saluti

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

senz'altro tutte queste recenti iniziative smuovono non poco le acque... Se nei prossimi anni, come penso, c'è l'intenzione di continuare a promuovere il personaggio e la casa editrice di certo un qualche riscontro sia in termini di vendite sia di aficionados ci sarà.

Ma nessuno nega questo,anzi spero che ciò avvenga.sicuramente il calo di lettori sarà meno marcato grazie ai cartonati,o almeno spero!

Stiamo dicendo le medesime cose:P 

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No, un amico mentre smanettava nel sito SBE digitando BAO libri, ha visto delle preview sulle future uscite e lì ha notato la topica degli Arrapahoes. Poi quando ci ho guardato io mi sono accorto della data sbagliata. Con la speranza che magari fai correggere, visto che a proposito di Johnny il selvaggio segnalai che nel sito avevano scritto Warton anziché Wharton, ma nessuno si è degnato di emendare la sinossi. E già che ci sei quando vedi il tuo collega Colombo glielo dici che il nome corretto della città è Nacogdoches e non Nagodoches (pag. 15) così quando farete l'edizione americana o quella cartonata evitate l'ennesima figuraccia. Immagino che la tua fosse una battuta riguardo al direttore generale! Quanto al fatto che tu non leggi tutto, ci mancherebbe, sarebbe sufficiente che rileggessi almeno quello che scrivi, visto che solo nella tuo universo letterario gli Sharps fanno BANG e quando uno viene colpito, ancorché di striscio, da una di quelle pallottole (le hai mai viste dal vero?) si tratta solo di, come lo hai chiamato, un doloroso graffio? Per il resto delle tue défaillances, ammesso che ti possa interessare, le segnalerò eventualmente nel topic de L'ultima vendetta.

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No, sinceramente non m'interessa che tu mi faccia notare le mie "défaillances". Sei libero di farlo, ovvio, ma trovo che tu sia un insopportabile pignolo. Conosci l'esistenza dei "refusi"? Colombo sa benissimo come si scrive Nacodgoches. Quella è un REFUSO. Ci sono anche nei meridiani Mondadori e tu, se facessi il nostro mestiere, se lasceresti a centinaia, ne sono certo.  :lol:

Oltretutto hai scatenato un putiferio per degli errori che NON SONO ANCORA SUL NOSTRO SITO. Che non sono, punto.

E nell'universo di GL e Sergio Bonelli TUTTI i fucili fanno BANG. Non fanno PUM né CRACK. 

Modificato da borden
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Caro Borden,

devo convenire che tu eccelli davvero nell'arte dello scarica barile. Non ti riguarda, sei in ferie, sei solo il curatore di Tex, non hai tempo et similia, questi sono i tuoi alibi quando ti pungono sul vivo. Digita su Google: Bonelli Preview 35, ti si presenta un cataloghino che devi sfogliare e a pag. 25 trovi il colonnino incriminato. A quante pare tu non ne sei al corrente! Ma mettiamo pure che non fosse vostro: ti segnalano che per una vostra pubblicazione si dicono delle fregnacce e tu non ti senti in dovere di farle emendare? Mai sentito parlare di brand, di immagine aziendale, di come ci si deve porre nei confronti degli esterni? Sarà che dove lavoravo mi hanno fatto una testa così con riunioni settimanali su questi particolari aspetti della quotidianità aziendale. Invece sembra che a te o ai tuoi capi non importi un accidente che la SBE faccia la figura del peracottaro sul web, l'importante è vendere gadgets e sfornare storie a iosa! Ti ricordo che Sergio si scusava sempre in prima persona quando gli facevano notare le topiche come quella del disegno errato sulla città di Washington. Comunque, stante a ciò che sostieni, sono propenso a credere che sia vero quanto riferito da un profondo conoscitore del mondo dei fumetti, in quel di Reggio, ovvero che ormai alla SBE ognuno guarda al proprio orticello, e se altri sbagliano cavoli loro!

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