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TWF - Tex Willer Forum

Il Mercato Di Tex


TexFanatico
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Il requisito necessario perchè una serie rimanga in produzione è quello di raggiungere almeno il pareggio di bilancio con le spese di produzione e distribuzione compensate dalle vendite. Poich? il fatturato deve essere sufficiente a coprire le spese, il calo delle vendite deve essere compensato dall'incremento di prezzo. E' innegabile che il mercato sia cronicamente in sofferenza per diversi motivi:1. Ridotto interesse delle nuove generazioni attratte da altre e più tecnologiche fonti di svago e intrattenimento2. Disaffezione di diversi lettori nei confronti di alcuni personaggi per svariati motivi3. Il protrarsi della crisi economica che riduce le capacità di spesaLa scorsa settimana in corrispondenza dell'uscita dell'ultimo numero di Tex ho notato andare in resa una decina di copie del numero precedente, cosa impensabile fino a qualche tempo fa, quando l'albo andava esaurito in pochi giorni e in mancanza di copia prenotata, toccava fare il giro delle edicole per recuperarlo, salvo attendere il mercato dell'usato. Ma anche quest'ultimo risente del calo delle vendite e vede sempre minori immissioni di nuove copie (mentre è più facile recuperare numeri vecchi per l'entrata nel giro di vecchie collezioni cedute a scopo di realizzo)

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Cavolo ma ben 10000 vecchie mummie son morte in questi 2 anni è Mi toccher? riguardarmi ..... Comunque un altro argomento di discussione è da cercare nella proprietà della casa editrice, ossia quanto ancora Davide Bonelli ( che non mi sembra abbia la passione del padre o del nonno ) appogger? l'andamento altalenante del mercato ?

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Andiamo male... Tex cala ancora, e l'erosione sembra inarrestabile.

Il calo è continuo e si sapeva. Tex perde circa 5000 lettori all'anno. Le 190000 copie annunciate sul sito fumettologiga mi sembrano un dato al ribasso. Credo che oggi Tex viaggi più concretamente tra le 195.000 copie e le 200.000 copie mensili. Sono comunque più o meno 50.000 copie perse in dieci anni, cioè un erosione pari al 18%, non è poco.
Il 18% in dieci anni sono l'1,8% all'anno ovvero molto ma molto meno di quanto perdano le altre serie.
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Cavolo ma ben 10000 vecchie mummie son morte in questi 2 anni è Mi toccher? riguardarmi ..... Comunque un altro argomento di discussione è da cercare nella proprietà della casa editrice, ossia quanto ancora Davide Bonelli ( che non mi sembra abbia la passione del padre o del nonno ) appogger? l'andamento altalenante del mercato ?

E da dove lo deduci che non abbia la passione per il suo lavoro del padre e del nonno? L'unica cosa certa è che non ha il loro talento creativo e solo tra qualche anno sapremo se quel talento ha solo saltato una generazione oppure no. Neppure Tea Bonelli sapeva scrivere o disegnare fumetti e nemmeno ne aveva letto uno prima del 1943 quando divenne il capo della ditta ma aveva l'istinto del manager e sarei più che contento se Davide avesse lo stesso talento e nessuno ha dimostrato il contrario ancora. Quanto a G. L. Bonelli, scrittore di genio ma come manager non è che abbia brillato e lui stesso lo sapeva visto che ha ceduto le sue quote alla moglie e si è messo a fare lo sceneggiatore free lance. Nel 2011 Davide avrebbe potuto mettersi in tasca un sacco di soldi vendendo la SBE ma ha mandato i potenziali acquirenti a quel paese ed ha assunto la direzione dell'azienda di famiglia onorando i desideri del padre. Per me questo conta molto.
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A me sembrano dati ufficiali, Ymalpas, o comunque avallati dalla Bonelli...

Sono i dati di aprile anche se non è chiarissimo se si tratti dei dati definitivi o delle proiezioni del distributore, che in genere sono più pessimistiche rispetto alla realtà. In ogni caso manca un dato omogeneo di comparazione (che so: le vendite di aprile 2013) e non si tiene conto del fatto che nei mesi estivi le vendite aumentano in genere anche 15% circa e che quindi a fine anno la media si assester? su cifre un po' più alte
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Carlo Monni? E da dove lo deduci che non abbia la passione per il suo lavoro del padre e del nonno?
L'unica cosa certa è che non ha il loro talento creativo e solo tra qualche anno sapremo se quel talento ha solo saltato una generazione oppure no.
Neppure Tea Bonelli sapeva scrivere o disegnare fumetti e nemmeno ne aveva letto uno prima del 1943 quando divenne il capo della ditta ma aveva l'istinto del manager e sarei più che contento se Davide avesse lo stesso talento e nessuno ha dimostrato il contrario ancora.
Quanto a G. L. Bonelli, scrittore di genio ma come manager non è che abbia brillato e lui stesso lo sapeva visto che ha ceduto le sue quote alla moglie e si è messo a fare lo sceneggiatore free lance.

Nel 2011 Davide avrebbe potuto mettersi in tasca un sacco di soldi vendendo la SBE ma ha mandato i potenziali acquirenti a quel paese ed ha assunto la direzione dell'azienda di famiglia onorando i desideri del padre.
Per me questo conta molto.

1) Lo deduco da discorsi che si fanno tra i lettori e i bene informati, tra parentesi tu stesso lo confermi in questa discussione del 2010:

http://texwiller.forumfree.org/index.php?&showtopic=1450
2)Tea Bonelli aveva sotto di lei il marito GLB e quel mostro sacro di Galleppini oltre al figlio Sergio che la affianco presto alla direzione, lei faceva il lavoro amministrativo e la spola tra Milano e Roma per le censure, che rimaneva comunque un bell'impegno.
3)Nel 2011 mi devi spiegare a chi poteva vendere, come anche oggi, la SBE il signor Davide Bonelli, quante aziende conosci in grado di acquistare la Bonelli è In Italia forse solo la Panini ma attualmente sta riorganizzando la Disney Italia, oltralpe credo ci sia il veto di vendere, quindi ?
Comunque non è mancanza di rispetto verso Davide, anzi tanto di cappello per l'impegno preso, ma la paura di una deriva a prescindere dall'impegno di tutto lo staff Bonelli causata dalla mancanza di una guida illuminata come lo era il buon Sergio con la sua sana passione nel bene e nel male, un buon amministratore non è certo la risoluzione dei problemi.

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Leggendo bene l'intervista riportata nell'articolo vedo che la collezione storica a colori di Tex vende bene. Le circa 40.000 copie non mi sembrano poche per una ristampa che costa quasi 7 euro. Sarei curioso di avere sotto mano anche i dati di vendita delle varie ristampe (NR, 3 Stelle, TuttoTex) e delle edizioni speciali (Color, Texone, Maxi, Almanacco) per vedere il contributo che danno alle vendite. Non esiste qualche dato al riguardo?

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  • Collaboratori

Andiamo male... Tex cala ancora, e l'erosione sembra inarrestabile.

Il calo è continuo e si sapeva. Tex perde circa 5000 lettori all'anno. Le 190000 copie annunciate sul sito fumettologiga mi sembrano un dato al ribasso. Credo che oggi Tex viaggi più concretamente tra le 195.000 copie e le 200.000 copie mensili. Sono comunque più o meno 50.000 copie perse in dieci anni, cioè un erosione pari al 18%, non è poco.
Il 18% in dieci anni sono l'1,8% all'anno ovvero molto ma molto meno di quanto perdano le altre serie.
Sullo stesso sito Fumettologica nell' aprile 2012 si pubblicavano i dati (relativi al dicembre 2011/gennaio 2012) con Tex che si assestava allora sulle 210.000 copie. L'erosione media annuale delle serie Bonelli in generale si elevava tra il 4% e il 6%. Zagor era allora la serie più stabile.


Nell'aprile 2013 i dati venivano divulgati da Recchioni che dichiarava che Tex vendeva poco più di 200.000 copie, cosa confermata da Boselli in questa stessa discussione, mi sembra, che parlava di 203.000/204.000 copie in media, con punte al ribasso sotto la soglia delle duecentomila, ovvero (come ritrovo in altri siti) 198.000 copie.

Se Tex perde anno dopo anno da un minimo di 6.000 a un massimo di 8.000/10.000 lettori (come sembra indicare il calo preoccupante dell'ultimo anno), in realtà le percentuali danno un min. 3% e un max. 5%, cioè un calo molto più sensibile a quello che ho riportato approssimativamente sopra che abbracciava un arco di dieci anni con dati per quegli anni anch'essi abbastanza approssimativi (grosso modo calo 1/5 delle vendite).

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Considerando l'attuale situazione di mercato le 190/195.000 copie vendute da Tex sono un ottimo risultato. Il vero problema e' la quasi assoluta mancanza di interesse delle nuove generazioni all'acquisto del prodotto fumetto, distratti come sono da interessi differenti in quest'era ipertecnologica. Questa situazione, abbinata alla, come dire, fisiologica erosione di lettori che puntualmente si verifica anno dopo anno pongono una nube nera sul futuro che si prospetta per il mondo delle nuvole parlanti. Delle due l'una, o si trova il modo di coinvolgere i ragazzi alla lettura dei fumetti( e non credo sia solo una questione di qualita' del prodotto) oppure si faccia in modo che gli attuali lettori vengano salvaguardati in una sorta di WWF fumettara ottenendo l'immortalita' per una giusta causa.....

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  • Rangers

Bisogna comunque tener conto che molte di queste serie probabilmente vengono lette da molte più persone, che però preferiscono rifornirsi dopo qualche tempo tramite il mercato dell'usato che costa sicuramente meno!Ad esempio ho visto in molte fumetterie della mia zona che i Dampyr dei primi mesi del 2014 hanno già subito una svalutazione consistente, passando dai 2,90 (prezzo di copertina) addirittura ad 1 euro!Di questi tempi, e chi segue molte serie, guarda anche a risparmiare 1 euro, non pensando che così facendo però rischia di far collassare numerose serie!

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Da me il Tex mensile costa 11 franchi svizzeri, 12 franchi a Zurigo (cambio ammonta 1 franco contro 0.82 euros). E' vero che i fumetti al giorno d'oggi non costituiscono un grande interesse per le generazioni giovani, che si divertono di più con le applicazioni dell'iphone, con i giochi per PC, play station e quant'altro. Per quanto riguarda Tex il centinaio 500-600 non presenta storie cosi entusiasmanti a mio modo di vedere, chissà se ha inciso questo fatto.

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Io non credo c'entri la fascia 500-600 che racchiude diverse belle storie e soprattutto disegnate molto bene da nuovi disegnatori come Piccinelli, Rossi, Torricelli, Milano, Santucci, Garcia Seijas, Civitelli e Villa(si loro due non fanno parte dei nuovi ma sono dei grandi disegnatori ;) ) ecc.. La tecnologia secondo me influisce ma solo in parte o non completamente. Vado spesso in fumetteria e la vedo frequentemente piena di ragazzi dai 14 ai 25 anni, che alla cassa hanno in mano diversi volumi, ma di che si tratta? Manga. Quello che incide nelle nuove generazioni secondo me è l'idea che hanno dei fumetti di Tex e di altri della Bonelli come di qualcosa di vecchio o troppo classico. Sembrano stupidate ma la grafica e la colorazione "piatta" della copertina della regolare per esempio, o la gabbia delle tavole con vignette rigorosamente perfettamente quadrate o rettangolari, i baloon molto più numerosi sono tutti elementi che si discostano dallo stile illustrato nei manga e che influiscono nel caratterizzarlo un fumetto, come dire "antico", non stimolandone l'interesse delle nuove generazioni che sono cresciute, come diceva Burattini in un articolo che ho letto su questo forum, a pane e manga. ;) Le copertine di Zagor forse sono l'esempio più emblematico:con tutto il rispetto per il fumettista che le realizza, ma così come vengono disegnate e colorate sembrano quelle di un fumetto degli anni 50. Che possono aiutare a mantenere la cerchia degli aficionados ma che secondo me un giovane che l'adocchia non prende nemmeno in mano l'albo. Erano cose che d'altra parte rimarcavo anch'io diversi anni fa (ed in parte ancora adesso) essendo un lettore quasi esclusivo di manga, prima di scoprire delle ottime storie odierne di Tex come la tripla di Santucci, "L'uomo senza passato" di Villa o il Texone di SeijasEcco i Texoni forse sono una valida carta da giocarsi bene per far avvicinare nuovi lettori, e credo e spero che il Texone di Roi in uscita fra qualche giorno possa essere un elemento interessante per i nuovi lettori.------Per ricollegarmi ad un altro aspetto interessante della discussione, ho letto da qualche parte in rete che una serie della Bonelli per andare in pari deve vendere almeno 20'000/30'000 copie, qualcuno dei colleghi del forum sa qualcosa di più in merito?

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  • Rangers

Le copertine di Zagor forse sono l'esempio più emblematico:con tutto il rispetto per il fumettista che le realizza, ma così come vengono disegnate e colorate sembrano quelle di un fumetto degli anni 50. Che possono aiutare a mantenere la cerchia degli aficionados ma che secondo me un giovane che l'adocchia non prende nemmeno in mano l'albo.

Io invece trovo ancora molto belle le copertine che sforna Ferri ogni mese!Certo in alcuni casi assomigliano l'un l'altra, ma hanno quel tocco fantastico ed emozionante delle copertine d'altri tempi. Attenzione però con quel "d'altri tempi" non intendo una confezione vecchia e sorpassata, ma un qualcosa di epico e fresco!Speriamo ce ne regali ancora per molto tempo!! :trapper:
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  • Rangers

Ecco i Texoni forse sono una valida carta da giocarsi bene per far avvicinare nuovi lettori, e credo e spero che il Texone di Roi in uscita fra qualche giorno possa essere un elemento interessante per i nuovi lettori.

I Texoni sono un ottimo prodotto, abbiamo avuto grossi nomi e grandi soddisfazioni. Il problema però è che occupano troppo spazio e non credo che i possibili nuovi lettori scelgano di comprare Tex partendo da l'. Piuttosto è più probabile che comprino un maxi, un color o un albo della serie regolare che hanno dimensioni più ridotte e possono essere riposte in spazi più consoni. Il Texone imho è un prodotto per i lettori più fedeli, per chi non vuole perdersi niente di Tex! :trapper:
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  • Rangers

Per ricollegarmi ad un altro aspetto interessante della discussione, ho letto da qualche parte in rete che una serie della Bonelli per andare in pari deve vendere almeno 20'000/30'000 copie, qualcuno dei colleghi del forum sa qualcosa di più in merito?

La notizia mi sembra che sia stata confermata anche altre volte, se una serei sta al di sotto delle 18 - 20000 copie, chiude. Questo è naturale dato che i costi di gestione non sono comunque bassi!Avete un'idea di quante persone lavorino dietro ad un albo?
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Le copertine di Zagor forse sono l'esempio più emblematico:con tutto il rispetto per il fumettista che le realizza,  ma così come vengono disegnate e colorate sembrano quelle di un fumetto degli anni 50.  Che possono aiutare a mantenere la cerchia degli aficionados ma che  secondo me un giovane che l'adocchia non prende nemmeno in mano l'albo.

Io invece trovo ancora molto belle le copertine che sforna Ferri ogni mese!Certo in alcuni casi assomigliano l'un l'altra, ma hanno quel tocco fantastico ed emozionante delle copertine d'altri tempi. Attenzione però con quel "d'altri tempi" non intendo una confezione vecchia e sorpassata, ma un qualcosa di epico e fresco!Speriamo ce ne regali ancora per molto tempo!! :trapper:
perfettamente d'accordo con te Sam sul discorso Ferri. Zagor ha in sè qualcosa di classico nel senso più nobile del termine.
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Mi domando cosa bisogna fare per aumentare le vendite. Un nuovo fenomeno alla Dylan Dog (che a inizio anni novanta vendeva 250.000 copie ragazzi vi rendere conto?) non potr? mai più capitare? Qualcosa che aiuti le vendite e pubblicizzi anche altri fumetti. Quando Dylan esplose anche Nathan Never fu un grosso successo negli anni novanta. E certamente Zagor, Tex e Martin Myst?re vendevano in generale molto di più di quanto avviene oggi. Solo Tex ha cifre da capogiro. Però mi intristisce vedere che non siamo più intorno alle 250.000 copie.

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  • Rangers

Bisogna sperare nelle nuove generazioni, educarle alla lettura dei fumetti!Poi anche i 30 - 40 enni snobbano i fumetti preferendo ormai videogiochi e film!Dylan vendeva tantissimo perchè legato ad un particolare periodo di moda e tendenza!Attualmente secondo me è molto più bello Dampyr, originale e raramente ripetitivo!Martin Mystere non mi piace proprio, ho letto qualcosa anche di vecchio e l'ho trovato pesante e noioso. Tra le nuove serie come vedete non hanno grandi margini, Orfani non vende poi così tanto come ci si aspettava. Probabilmente chi compra queste Bonelliane sono gli stessi che comprano altre serie, di lettori nuovi ce ne sono ben pochi!Per il discorso manga sarebbe interessante vedere i dati di vendita delle serie maggiormente diffuse in Italia!Qualcuno ne sa qualcosa? Allora sè che potremmo fare qualche termine di paragone con Tex!

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Le copertine di Zagor forse sono l'esempio più emblematico:con tutto il rispetto per il fumettista che le realizza,? ma così come vengono disegnate e colorate sembrano quelle di un fumetto degli anni 50.? Che possono aiutare a mantenere la cerchia degli aficionados ma che? secondo me un giovane che l'adocchia non prende nemmeno in mano l'albo.

Io invece trovo ancora molto belle le copertine che sforna Ferri ogni mese!Certo in alcuni casi assomigliano l'un l'altra, ma hanno quel tocco fantastico ed emozionante delle copertine d'altri tempi. Attenzione però con quel "d'altri tempi" non intendo una confezione vecchia e sorpassata, ma un qualcosa di epico e fresco!Speriamo ce ne regali ancora per molto tempo!! :trapper:
perfettamente d'accordo con te Sam sul discorso Ferri. Zagor ha in sè qualcosa di classico nel senso più nobile del termine.
Del Texone ne parlo per esperienza personale in quanto come già scritto in altre ambiti del forum sono partito proprio da quello ;) e penso proprio per come è stato concepita la serie ossia per ospitare un Tex visto in una prospettiva nuova quindi per certi versi innovativa perlomeno graficamente possa essere utile per il rilancio, il grande formato a me ha colpito positivamente non l'ho visto come un elemento scomodo, forse il prezzo per taluni potrebbe giocare un ruolo penalizzante. Concordo per il Color storie brevi al quale non avevo pensato... anche quello può essere un buona idea per i nuovi lettori. Per ciò che concerne i Maxi, forse anche per via dei disegnatori finora designati, non la vedo una testata adatta al rilancio, contrariamente per i più affezionati che non vogliono lasciarsi scappare proprio nulla. Per il discorso copertine Zagor io ho scritto quello che secondo me può scatenare in un nuovo lettore abituato ai fumetti moderni, pieni di "effetti speciali" colori sgargianti, linee nette, tratti puliti e occhioni. Rispetto la tua/vostra idea nel vederci del classico, ma da profano con copertine realizzate in quello stile (senza offesa datato) non sarei mai attirato, certo se venissi a conoscenza che a disegnarlo oggi c'è un Michele Rubini o uno Stefano Andreucci il discorso cambierebbe, ma non lo potrei mai sapere se non lo prendo neanche in mano per sfogliarlo.
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Per ricollegarmi ad un altro aspetto interessante della discussione, ho letto da qualche parte in rete che una serie della Bonelli per andare in pari deve vendere almeno 20'000/30'000 copie, qualcuno dei colleghi del forum sa qualcosa di più in merito?

La notizia mi sembra che sia stata confermata anche altre volte, se una serei sta al di sotto delle 18 - 20000 copie, chiude. Questo è naturale dato che i costi di gestione non sono comunque bassi!Avete un'idea di quante persone lavorino dietro ad un albo?
Grazie Sam per l'informazione ;)Quindi Martin Mist?re è a rischio chiusura?Di Brendon che è a quota 17'000 sapevo già che si fermer? al 100.
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  • Rangers

Di Martin Mystere non so niente. Pare invece che chiuda appunto Brendon al 100 e girano voci anche su Saguaro. Ma verranno presto sostituiti da nuove serie, come Adam Wild di Manfredi che se non vado errato non dovrebbe essere miniserie ma una serie senza un termine già fissato... vedremo!Io comunque tifo affinch? tutte le serie rimangano vive, anche quelle che non leggo e che non mi piacciono. Delle serie ancora vive della Bonelli attualmente seguo Tex, Dampyr, Zagor e Le Storie, ma mi auguro che rimangano in vita anche quelle che non compro!

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Per ricollegarmi ad un altro aspetto interessante della discussione, ho letto da qualche parte in rete che una serie della Bonelli per andare in pari deve vendere almeno 20'000/30'000 copie, qualcuno dei colleghi del forum sa qualcosa di più in merito?

La notizia mi sembra che sia stata confermata anche altre volte, se una serei sta al di sotto delle 18 - 20000 copie, chiude. Questo è naturale dato che i costi di gestione non sono comunque bassi!Avete un'idea di quante persone lavorino dietro ad un albo?
Grazie Sam per l'informazione ;)Quindi Martin Mist?re è a rischio chiusura?Di Brendon che è a quota 17'000 sapevo già che si fermer? al 100.
Il punto di pareggio è intorno alle 18.000/20.000 copie ma solo per i mensili da 3 Euro e 20. Per quelli che hanno periodicità e prezzi diversi il punto di pareggio varia. Il punto di pareggio, poi è influenzato anche dai costi di produzione, ovvero dai compensi degli autori. Produrre un albo di Tex costa presumibilmente più del doppio che produrne uno di Saguaro è logico, presumere, quindi, che debba incassare di più. Per Martin Mystere, che esce ogni due mesi e costa molto di più, il punto di pareggio è molto più basso e quindi non c'è rischio di chiusura.
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Credo che come ha detto Carlo, questi dati vadano contestualizzati. Recchioni afferma che, in rapporto costi-prezzo di copertina- guadagno, Orfani è la terza serie SBE. Le Storie se la passano abbastanza bene (altrimenti non sarebbe in uscita il primo speciale, fra qualche giorno se non sbaglio) e Martin è una serie sana. Io più che altro mi preoccuperei per Saguaro e Brendon, le uniche due serie in perdita. Brendon finir? a breve con il 100, la creatura di Enna non so quanto ancora regger? (spero il più lungo possibile)...

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Questione Manga. Li leggo da una "vita". E li adoro... soprattutto ho tutte le opere di Mitsuru Adachi. Non penso proprio vendano come Tex. Forse ai tempi d'oro Dragonball oppure adesso One Piece. Detto questo teniamo conto che i manga hanno una fattura di carta/sovraccopertina molto più pregiata di tex. Quindi magari vendono di meno, ma costano anche il doppio e ormai il mercato si è spostato dall'edicola alle librerie/fumetterie. Tutte le edizioni che compro non appaiono più in edicola in quanto edizioni di pregio con sovraccopertina a 6 euro a volume.

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