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Il Mercato Di Tex


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*Posso dare il mio contributo? A collezionando (Lucca 2 aprile) ho parlato con Giorgio Gusfredi, il vice di Boselli, il quale mi ha detto che i dati forniti da Bottero sono tutti sballati e che Tex nel corso dell'ultimo anno, lungi dall'aver perso lettori ne ha guadagnati.
Certo, qualcuno mi potrà obiettare che Giusfredi è parte interessata, ma poteva limitarsi solo a dire che Tex vendeva di più di quanto ipotizzato da Bottero, perché aggiungere che è addirittura in crescita se non fosse vero?
Per la cronaca, Tex è sempre stato uno dei più stabili come vendite ed il suo calo annuale era sempre intorno al 2%, non al 5 e men che meno il 10%..
Quanto a  Dylan Dog, nel 2015 è cresciuto da 110.000 a 120.000 copie vendute per poi ridiscendere leggermente e non è affatto sceso a 95.000 copie-

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  • Sceriffi

Quando uno afferma qualcosa e snocciola dati senza fornirne le fonti, beh le sue affermazioni non valgono niente. Non c'è alcun motivo per cui dar credito a informazioni che non sono documentate. Nel mio mestiere, ogni affermazione che fai deve avere un riscontro rigoroso: altrimenti è aria fritta.
Quindi, per me non ha proprio senso commentare i dati di Bottero; se avessimo dati di vendita ufficiali, allora potremmo iniziare a ragionarne, altrimenti si parla del nulla...

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  • Collaboratori

*Posso dare il mio contributo? A collezionando (Lucca 2 aprile) ho parlato con Giorgio Gusfredi, il vice di Boselli, il quale mi ha detto che i dati forniti da Bottero sono tutti sballati e che Tex nel corso dell'ultimo anno, lungi dall'aver perso lettori ne ha guadagnati.
Certo, qualcuno mi potrà obiettare che Giusfredi è parte interessata, ma poteva limitarsi solo a dire che Tex vendeva di più di quanto ipotizzato da Bottero, perché aggiungere che è addirittura in crescita se non fosse vero?
Per la cronaca, Tex è sempre stato uno dei più stabili come vendite ed il suo calo annuale era sempre intorno al 2%, non al 5 e men che meno il 10%..
Quanto a  Dylan Dog, nel 2015 è cresciuto da 110.000 a 120.000 copie vendute per poi ridiscendere leggermente e non è affatto sceso a 95.000 copie-

Ciò che racconti è in linea con le informazioni che un anno fa o più ci aveva dato lo stesso Boselli che parlava di Tex stabile se non addirittura in leggera crescita. Tengo a precisare che nel mio post precendente formulavo solo delle ipotesi sulla base di alcuni dati che siamo riusciti a recuperare negli anni scorsi e in base all'analisi di quei dati la cifra della perdita di circa 5.000 lettori durante l'ultima fase di Nizzi  sembra appunto certificabile. Da quando è morto Sergio, sono ormai cinque anni, l'emorragia di lettori sembra essere scemata, è pur vero che tra i 210.000 lettori del 2012 e i "meno di 200.000" che certe storie di Tex hanno fatto registrare nei due anni successivi, un calo c'è stato. Bisognerebbe quantificare quel "guadagno" in termini numerici: + 1000, + 5000, + 10000 ? In ogni caso i dati di Bottero e le speculazioni di quel sito che fatico a nominare sono fasulli.

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Quei dati sono palesamenti campati in aria, ed hanno tutta l'aria di esser dettati da qualcuno che ha il dente avvelenato nei confronti della SBE, prova ne sia che non solo danno una forte perdita dei lettori di Tex di punto in bianco ma anche per tutte le altre serie. Tracolli di oltre diecimila lettori per serie come "le Storie" e "Dragonero" non hanno proprio senso specie per Dragonero che non solo sforna team up e speciali a colori ma anche libri editi dalla Mondadori e giochi di ruolo, sintomo di una buona tenuta e di interesse da parte dei lettori altro che tracollo...

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Se un editore che non ha alcun interesse, se non quello commerciale, come il gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso, continua ad "investire" su Tex (dopo le varie collezioni a colori, ora le grandi storie) vuole dire che il prodotto Tex vende benissimo, non paragonabile a nessun altro fumetto e con un trend stabile. 

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Nel 2014 se non sbaglio erano 195 000, se le copie perse fossero 10 000 all'anno più o meno il dato sarebbe credibile. Sarebbe circa il 10% di perdita di lettori e sappiamo da fonte SBE che tutte le serie perdono tra il 5 e il 10% di lettori all'anno. Quelle che sarebbero davvero tragiche sono DD, Le storie e le miniserie. Per non parlare di Orfani e Dragonero (soprattutto quest'ultimo da me apprezzatissimo). I dati sono anche abbastanza credibili e l'unico positivo sarebbe il Maxi Old Boy che venderebbe tantissimo, mentre il più inverosimile mi pare Diabolik che perderebbe 20 000 !! Lettori all'anno circa. Il che mi fa sperare che siano dati un po troppo pessimistici.

Ciò detto se Tex e DD vendessero 100 000 copie in più in SBE avrebbero smentito eccome, quindi non saranno poi molto lontani dal vero

scusami ma come fai a dire che i dato sono attendibili . Cioè io mi sveglio la mattina e scrivo che tex vende trenta copie al mese e tutti mi credono ? O rivelo le fonti o sto zitto. Poi che la sbe non lo smentisca non significa nulla , mica può rispondere a ogni cretino che scrive qualcosa . Poi se ogni serie perdesse il 10% all anno tex chiuderebbe tra 10 anni . Comic archive e bottero come al solito pessimi e paraculi , dicono che la sbe è in crisi e non vende più  , però l articolo per fare i click lo fanno 

Però è anche vero che alla SBE non costerebbe nulla pubblicare i dati ufficiali delle vendite.
Anche per rassicurare tutti i suoi più fedeli lettori..

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Che le serie bonelli perdessero tutte tra il 5 ed il 10% annui l'ha detto qualcuno della SBE in quell'intervista di qualche tempo fa in cui si parlava di "mercato in sofferenza da anni" è vero che nella stessa intervista (di Frediani forse? Ora non ricordo) si diceva che Zagor e Tex fossero i più stabili. Gli ultimi dati confermati sono quelli del 2014, se ho dato credito a Bottero è perchè purtroppo in passato ci ha azzeccato (mi viene in mente Orfani di cui rivelò le 49 000 copie del primo numero poi confermate da Rrobe) e perchè appunto in SBE le copie vendute sono diventate una sorta di segreto di stato mentre in passato (come all'epoca del boom di DD o coi primi MV) le vendite quando positive si pubblicizzavano eccome. Ciò detto io mi auguro fortemente che abbia ragione Monni e che i dati (che in effetti paiono piuttosti pessimistici) di Bottero siano errati. 

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Ho recentemente letto alcuni interventi, anche su altri siti, molto superficiali.
La crisi attuale del mondo dell'editoria è oggettiva ed è chiaramente rappresentata dagli accordi tra Mondadori e Rizzoli, tra La Repubblica e La Stampa, tutti volti a limitarne i danni economici.
Il mondo dei fumetti non di differenzia da questo contesto, anzi è addirittura più vulnerabile.
Più dei numeri o delle previsioni di vendita, sono illuminanti le dichiarazioni fatte a suo tempo da Mauro Marcheselli per chiarire la reale situazione del settore.
Per quanto riguarda la Bonelli, credo che Tex sia molto ben gestito dal suo attuale curatore (a parte alcune recenti e discutibili scelte editoriali, alle quali comunque auguro ogni bene). Per il resto della produzione, la recente entrata di un professionista come Simone Airoldi penso che possa  contribuire a migliorare la situazione.

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Senza alcun intento polemico, amico Franco, mi limito a farti notare che alcune recenti  scelte editoriali che non specifichi possono essere discutibili solo per te e magari essere apprezzate da altri. Se, ad esempio, ti riferissi ai Romanzi a Fumetti cartonati o alle storie brevi nel Color o addirittura all'uso del colore stesso, io non solo non le trovo discutibili ma al contrario sono ben felice che siano state fatte queste scelte.. 

*Posso dare il mio contributo? A collezionando (Lucca 2 aprile) ho parlato con Giorgio Gusfredi, il vice di Boselli, il quale mi ha detto che i dati forniti da Bottero sono tutti sballati e che Tex nel corso dell'ultimo anno, lungi dall'aver perso lettori ne ha guadagnati.
Certo, qualcuno mi potrà obiettare che Giusfredi è parte interessata, ma poteva limitarsi solo a dire che Tex vendeva di più di quanto ipotizzato da Bottero, perché aggiungere che è addirittura in crescita se non fosse vero?
Per la cronaca, Tex è sempre stato uno dei più stabili come vendite ed il suo calo annuale era sempre intorno al 2%, non al 5 e men che meno il 10%..
Quanto a  Dylan Dog, nel 2015 è cresciuto da 110.000 a 120.000 copie vendute per poi ridiscendere leggermente e non è affatto sceso a 95.000 copie-

Ciò che racconti è in linea con le informazioni che un anno fa o più ci aveva dato lo stesso Boselli che parlava di Tex stabile se non addirittura in leggera crescita. Tengo a precisare che nel mio post precendente formulavo solo delle ipotesi sulla base di alcuni dati che siamo riusciti a recuperare negli anni scorsi e in base all'analisi di quei dati la cifra della perdita di circa 5.000 lettori durante l'ultima fase di Nizzi  sembra appunto certificabile. Da quando è morto Sergio, sono ormai cinque anni, l'emorragia di lettori sembra essere scemata, è pur vero che tra i 210.000 lettori del 2012 e i "meno di 200.000" che certe storie di Tex hanno fatto registrare nei due anni successivi, un calo c'è stato. Bisognerebbe quantificare quel "guadagno" in termini numerici: + 1000, + 5000, + 10000 ? In ogni caso i dati di Bottero e le speculazioni di quel sito che fatico a nominare sono fasulli.

Il sito che fatichi a nominare è Comix Archive, giusto? Chi lo gestisce ha un talento fuori dal comune nel travisare i fatti o nell'interpretarli come vuole lui.Tra le sue chicche segnalo quella volta che estrapolando una vignetta dal Dylan Dog 338 (quello del pensionamento dell'Ispettore Bloch) in cui si vedeva Dylan ad un funerale ne concludeva, del tutto arbitrariamente, che il morto era Bloch stesso e si lanciava in una filippica contro Roberto Recchioni e Paola Barbato, rei di lesa maestà. Per tacere di quella volta in cui riprendendo un'intervista di Antonio Serra in cui quel campione di pessimismo che è Antonio Serra discuteva della situazione di Nathan Never affermando che era sull'orlo della chiusura e che sceneggiatori e disegnatori non sapevano se avrebbero avuto altre storie da fare dopo (cosa, peraltro smentita dagli stessi interessati), la generalizzava all'intera SBE, cosa che Serra non si era mai sognato di dire.
Io lo le leggo solo se ho voglia di farmi quattro risate e credo sempre l'opposto di quel che dice.

Per il resto, il calo del 2/3% dal 2012 che ha portato all'inizio del 2014 Tex sotto la soglia delle 200.000 copie appartiene alla fisiologia del periodo ed è molto più basso della media delle altre serie (Zagor a parte) e se anche il recente guadagno fosse solo di mille lettori, il dato importante resterebbe comunque l'inversione di tendenza.

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Spero che la SBE continui sempre a lavorare e aumenti le vendite, però da lettrice di Tex non ho bisogno di conoscere le vendite, mi accontento di trovarlo in edicola tutti i mesi e ho molto gradito le pubblicazioni annuali che da anni ci accompagnano , texoni, maxi e color lungo e breve, insieme alle nuove esperienze dei cartonati e del magazine.
La crisi della carta stampata mi sembri riguardi tutte le pubblicazioni, dai quotidiani ai fumetti ai libri, forse i giovani sono troppo impegnati a "scrivere" sui social e non hanno né tempo né voglia di "leggere";  non sanno cosa perdono!
Egoisticamente se ci fossero ancora altre pubblicazioni di Tex ne sarei più che felice, però capisco le difficoltà di aggiungere storie, sia per gli autori che per i disegnatori, ma Boselli che è un ottimo curatore magari ci sorprenderà.

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Secondo me più che non leggere i giovani non leggono in gran parte fumetti. Lettori di libri ce ne sono (pensa a tutte le saghe fantasy rivolte ai giovani) mentre il fumetto è visto un po come il subbuteo paragonato a Fifa 16. Poi ci sono eccezioni ovviamente. Io ho sempre letto libri e fumetti per dire. Comunque ringrazio Monni che mi sta facendo tornare ottimista

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Carlo, solo per chiarire, quando parlo scelte editoriali "discutibili", non mi riferisco a mie personali preferenze, bensì oggettivamente ai principi elementari di quel ramo di economia conosciuto come Marketing, principi che, lo ripeto, se per Tex venissero disattesi, mi farebbe un grande piacere.

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  • 1 mese dopo...
  • Collaboratori

Aggiungiamo pure un'altro prezioso dato alla nostra tabella di albi venduti mensilmente. Come si evince dal ritaglio di questo giornale, nel primo semestre 1991 le vendite si aggiravano ancora intorno alle 380.000 copie, 700.000 con le ristampe (tre stelle e tutto Tex).


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nel 1991 è il periodo in cui ho cominciato a comprare l'inedito in edicola, perché leggevo i vecchi albi acquistandoli sulle bancarelle... Chihuahua è proprio uno di quei primi numeri comprati... quanti ricordi. E comunque caspita quasi quattrocentomila copie. Peccato che oggi Tex non venda più così tanto. Lo dico senza polemica, sia chiaro, oggi Tex vende comunque bene ed escono ottime storie, ma la metà di lettori in quasi venticinque anni si è persa... e non si possono recuperare, purtroppo. Ma dove stanno tutte le vecchie mummie che lo leggevano???

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Il mercato di Tex si è spostato innalzando via via l'età media dei lettori. Se, ad esempio, negli anni 70 il grosso dei lettori era dato dai ragazzi ed era difficili trovare lettori tra il pubblico adulto ora è vero l'esatto contrario. Ovviamente questo porta ad assottigliare sempre più il numero dei lettori, se non c'è ricambio generazionale è chiaro che il numero tende a scendere. E' molto più facile che un adulto smetta di leggere perché preso da altri impegni rispetto ad un ragazzo che sicuramente negli anni 70 trovava nella lettura dei fumetti una, se non l'unica, delle migliori attrattive alla classica partita a pallone. E' triste dirlo ma i fumetti non possono competere con playstation, social network e divertimenti simili.

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Natural Killer, hai centrato esattamente il problema.
Ho due figlie, e nonostante tutti gli sforzi per fargli leggere fumetti (che purtroppo non le attirano per nulla) e libri, preferiscono social network e giochini di mondi virtuali.
Da bambino, negli anni settanta, sotto l'ombrellone leggevo Tex (per questo sono grato a mio nonno che lo leggeva e mi ha trasmesso la passione) Strumtruppen Linus e altri, purtroppo oggi vedi tutti i ragazzini attaccati al cellulare e nessuno con un libro o un fumetto in mano

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Effettivamente il problema dei fumetti oggi è principalmente che non sono più una delle poche fonti di svago per i ragazzi, si comincia da piccoli a piazzarli davanti alla tv per essere liberi a casa di muoversi e poi da ragazzi continuano a passare da schermo a schermo. Tv, pc, tablet, smartphone, sono le molteplici periferiche usate dai ragazzi di oggi per connettersi al mondo reale e non. Il fumetto è diventato obsoleto nella sua forma cartacea, cosa a cui molti di noi sono legati, ma che loro non apprezzano molto, infatti uno dei pochi canali che oggi si può tentare per entrare nel loro mondo forse e la piattaforma digitale già tante volte invocata da molti forumisti. Molti editori hanno già intrapreso questa via, specialmente per il settore libri, forse sarebbe il caso che anche l'editoria  a fumetti cominciasse a pensarci, ed in questo credo che Airoldi possa entrarci in pieno.

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Caro Gianbart, la piattaforma digitale è stata utilizzata dai libri ormai da diversi anni. Al momento, però, non sembra aver cambiato lo scarso appeal di cui godono i libri sul mercato nazionale.
Non credo che ai fumetti andrà meglio, quando alla carta stampata si sostituiranno i tablet.
Non dobbiamo dimenticare che la letteratura si legge, mentre i fumetti sono letti e, soprattutto, guardati.
Mi auguro di sbagliarmi (per il futuro "brillante" delle case editoriali), ma credo fermamente che il PROFUMO della carta con fumetti non possa essere sostituito da nulla....

  • +1 1
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Mi auguro di sbagliarmi (per il futuro "brillante" delle case editoriali), ma credo fermamente che il PROFUMO della carta con fumetti non possa essere sostituito da nulla....

Concordo pienamente, non c'è paragone ad avere in mano un fumetto o un libro da sfogliare con il suo classico odore, e più sono vecchi più adoro il profumo che emanano, piuttosto che un table freddo su cui scorrono delle fredde immagini che non emanano alcun piacere sensoriale

  • +1 1
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  • 3 mesi dopo...

Nel catalogo di Bonelli i primi della lista rimangono Tex e Dylan Dog, che nell'ultimo anno hanno venduto in media 180.000 e 100.000 copie al mese. A seguire (dati 2016) Julia (35.000), Nathan Never e Zagor (34.000), Dragonero (26.000), Morgan Lost (25.000), Orfani/Nuovo Mondo (23.000), Dampyr (22.000), Le Storie (21.000), Martin Mystère (20.000).

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2016/09/29/news/i_fumetti_hanno_davvero_i_superpoteri-148550374/?ref=HREC1-39

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