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TWF - Tex Willer Forum

Il Mercato Di Tex


TexFanatico
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Ho controllato le vendite in giappone e una serie di culto come One Piece vende circa un milione di copie al mese. Teniamo conto, facendo raffronti con Tex di una sostanziale differenza di mercato. Chi pubblica un manga in italia paga solo i costi di "produzione" e i diritti alla casa madre. NON paga curatori/disegnatori/"personale". Quindi parliamo di "costi fissi" completamente diversi tra i due mercati.

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  • 7 mesi dopo...

Questa volta, purtroppo, in assenza di Sergio Bonelli – ma come allora in compagnia di Mauro Marcheselli, direttore editoriale che, dati del distributore alla mano, mi ha fornito le cifre principali e riferito alcune tendenze generali.

I dati sono relativi alle uscite tra dicembre 2011 e gennaio 2012 – con qualche eccezione (Almanacchi, DyD color fest, Romanzi Bonelli) – riguardano solo le novità (niente dati sulle pur numerose ristampe, quindi), e sono arrotondati alle migliaia. La relativa stabilità delle vendite in questo mercato – mesi estivi esclusi – permette di fare abbastanza facilmente comparazioni con gli anni precedenti, e di considerare le cifre invernali come buona approssimazione della media annuale di riferimento.

Le serie regolari (mensili, bimestrali, semestrali, miniserie):

  • Tex:                      210.000 copie
  • Dylan Dog:          140.000
  • Nathan Never:      45.000
  • Julia:                      42.000
  • Zagor:                    38.000
  • Dampyr:                34.000
  • Lilith:                      34.000
  • Shanghai Devil:   27.000
  • Martin Mystère:  26.000
  • Brendon:               22.000

Alcune delle collane ‘annuali':

  • Dylan Dog color fest (estivo):              86.000
  • Dylan Dog color fest (invernale):        80.000
  • Maxi Dylan Dog:                                     77.000
  • Almanacco del West:                            56.000
  • Almanacco della Paura:                       50.000
  • Almanacco della Fantascienza:          23.000
  • Almanacco del Giallo:                           21.000
  • Romanzi Bonelli (‘Linea di sangue’): 20.000
  • Almanacco dell’Avventura:                   14.000

 

Ritrovato l'articolo che avevo annotato all'epoca, allora le cifre dichiarate sono: ( dicembre 2011 ) Tex  210000 copie, ( gennaio 2012 ) almanacco del west  56000 copie; ora è vero che ho preso un abbaglio con le 190000 scritte sul giallo scambiate per 180000 ma comunque si tratta di una perdita di 20000 lettori nell'arco di poco più di 2 anni ( dicembre 2011-aprile 2014 = 28 mesi, stiamo all'incirca ad un 4 % di perdita annuo molto più ampio del 2 % fisiologico di cui si era parlato al tempo che fu.

Vero anche che l'almanacco del west vendeva 56000 copie lontane sia dalle 25000 che mi ricordavo io sia dalle 100000 dichiarate da West10, ma poi basterebbe che la SBE mettesse le cifre in chiaro senza ogni volta doverle estorcere a qualcuno, almeno per onesta intellettuale, così ci ritroveremo a parlare di dati concreti e non stime buttate là.

Comunque l'erosione rimane e non mi sembra così bassa da giustificarla con il " fisiologico ".

Modificato da GIANBART
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in effetti questi dati non penso siano legati solo al calo fisiologico.La perdita di lettori è derivata da un purtroppo dannatissimo disinteresse verso i fumetti da parte di giovani e meno giovani.Uniamoci anche la crisi economica è ne esce un quadro amaro.

 

Oggi (2015) Nathan Never di certo non è più al terzo posto nella classifica dei fumetti più venduti ma quello che mi intristisce sono i ventimila lettori persi da Tex in poco più di due anni. Insomma spero che si riesca a convincerli a ritornare a comprare il nostro ranger preferito e che si possa coinvolgere anche nuovi potenziali lettori. Magari è in quest'ottica che va vista l'operazione di Serpieri...

 

Intendiamoci le vendite dell'inedito sono più che buone e ottime se confrontate con altri fumetti bonelliani e non... ma resta l'amarezza per questo continuo calo di lettori. Bisogna vedere i dati di tutto il 2014 per capire se Tex si è stabilizzato. Sarebbe una vittoria concreta perché di questi tempi difficili la stabilità diventa necessaria...

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In effetti io ho scritto di centomila copie per i maxi e i texoni, non ho citato l'almanacco che è già un prodotto abbastanza diverso è chiaramente più di nicchia, prova ne sia che l'almanacco dell'avventura (ossia di Zagor) vendeva 14.000 copie già nel 2011 mentre i maxi e gli zagoroni (finchè ci sono stati) vendono intorno ai 25.000 copie.

Io continuo a pensare che la cifra più corretta per i maxiTex e i Texoni sia più vicina ai centomila che non ai cinquantamila. Comunque Mauro Boselli ci potrebbe illuminare in proposito.

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Ho trovato i dati di vendita a cui mi riferivo sono tratti da fumetto d'autore:

 

TEX COLOR nr. 1: 133.000 copie
TEX GIGANTE nr. 25: 117.000 copie

 

Al Tex gigante (Texone) si potrebbero aggiungere 30.000 copie circa del Tex stella d'oro, molti collezionisti aspettano questa edizione per avere la stessa costoletta, e quindi per il Texone si può parlare di circa centoquaranta/centocinquantamila copie. 

Sul Maxi viaggiamo sempre sulle centomila copie.

Modificato da West10
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Di quale sito parli, di quello citato da Gianbart o da quello citato da me?

In ogni caso che i Texoni e i maxi vendono sopra le centomila copie lo posso desumere anche dalle copie che arrivano nelle edicole della mia zona. Il numero di copie è di poco inferiore a quelle dell'inedito e vanno via tutte o quasi tutte come l'inedito. Se il venduto dei Maxi e dei Texoni sarebbe sui cinquantamila come ipotizzato da Gianbart ci dovrebbe essere invece un rapporto di 1 a 4 per le copie presenti in edicola.

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  • Rangers

Parlavo di Fumetto d'autore, magari i dati sono veri, ma li prenderei con le pinze.

Direi che dobbiamo fidarci solo dei dati confermati e approvati direttamente dalla SBE

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  • Collaboratori

I cali sono fisiologici, inutile girarci intorno. Tex ha ancora una larga fetta di persone di una certa età che finiscono a boot hill e non ci sono abbastanza giovani che si avvicinano alla lettura.

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Oggi ero sul metrò di Milano e tutti, giovani e vecchi, messaggiavano coi cellulari. Niente giornali nè riviste nè libri.

Sembrava una scena dal Dylan Dog che esce dopodomani in edicola.

Modificato da borden
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Purtroppo è così, la gente legge di meno, sia libri che fumetti, ma personalmente credo che questa tendenza si arresterà e il numero di lettori diventerà stabile, personalmente oltre ai fumetto leggo tanti libri, e non c'è paragone tra un libro letto su un tablet e la versione cartacea, è tutta un altra cosa...

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Oggi ero sul metrò di Milano e tutti, giovani e vecchi, messaggiavano coi cellulari. Niente giornali nè riviste nè libri.

Sembrava una scena dal Dylan Dog che esce dopodomani in edicola.

 

Da me non c'è la metropolitana, ci sono autobus e corriere, ma la situazione è la stessa.

Gente che messaggia su whatsapp o su facebook, bambinetti che giocano a giochi stupidi sul cellulare... per mezza ora senza sosta.

Secondo me prima o poi è inevitabile l'affermazione del "digitale" e la morte della "carta", è nella natura di evoluzione umana, tanto quanto l'invenzione del motore, o della luce o del telefono.

Saremo sempre meno a continuare sulla vecchia via, io sono tradizionalista e me ne strasbatto di questo nuovo "mondo", vivo in campagna, vado a cavallo, vado a caccia e sto fuori da tutto questo sistema del ventunesimo secolo; e Tex lo leggerò fino all'ultimo dei miei giorni.

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 Chissà forse tra vent'anni leggeremo Tex su tablet, ebook, smartphone.. e ingrandiremo i particolari delle vignette e poi commenti e critiche su TWF!  e potrebbero anche aumentare i nuovi lettori!

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Purtroppo è così, la gente legge di meno, sia libri che fumetti, ma personalmente credo che questa tendenza si arresterà e il numero di lettori diventerà stabile, personalmente oltre ai fumetto leggo tanti libri, e non c'è paragone tra un libro letto su un tablet e la versione cartacea, è tutta un altra cosa...

Condivido in pieno. Penso che la perdita' di lettori sia legata piu' al fatto che nessuno legge piu'come in passato, rispetto al cambio generazionale. Il problema del cambio generazionale esiste ma si notera' a lungo termine. Tolti i vecchi, tolti quelli che si dedicano ad altri passa tempi, ci sara' sempre un numero sufficienti di lettori per far sopravvivere la testata almeno per altri 20-30 anni.
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Veramente io quando giro con i mezzi non leggo, lo faccio quando sto a casa, per cui compro il mio bell'albo e me lo leggo seduto sul divano. Quest'idea di leggere sulla metro o in autobus con persone che spingono a destra e a manca non la capisco, se parliamo invece di viaggi lunghi tipo treno potrebbe essere una chance ma non giornalmente per la città, ma poi pensate come arriva l'albo a casa, completamente stropicciato.

Inoltre ormai conosco molte persone che usano i tablet per leggere i fumetti, esistono molti siti per scaricare intere collezioni di bonellidi per poi leggerseli con comodo senza spendere un euro, questo fenomeno finora è stato sottovalutato mi pare ma a lungo andare ...

Comunque l'unico dato sicuro per ora è la perdita secca dell'inedito che il buon Borden contestava qualche anno fa ( 2012 ? ), c'è ed è incontestabile; a questo punto far uscire maggiori iniziative riguardo Tex è risolutivo, aiuta la testata ?  O è solo un modo per recuperare dove si perde ?  

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a questo punto far uscire maggiori iniziative riguardo Tex è risolutivo, aiuta la testata ?  O è solo un modo per recuperare dove si perde ?  

 

Secondo me entrambe, aiuta la testata procurando forse nuovi lettori e da origine a nuovi introiti...

Non so come la veda la gente, ma secondo me anche l'uscita di questo nuovo Tex D'Autore è un'iniziativa nata come una "tattica" per ottenere appunto i due risultati sopracitati, è giusto che sia fatto altrimenti andando avanti senza darsi da fare non si sta a galla... secondo me se Tex non avesse avuto questa perdità di 20 mila lettori in 3-4 anni, e fosse ancora ben saldo ai livelli precedenti, io penso che non avremo nessun Tex D'Autore oggi, e forse, a naso, nemmeno lo Storie Brevi.

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I cali sono fisiologici, inutile girarci intorno. Tex ha ancora una larga fetta di persone di una certa età che finiscono a boot hill e non ci sono abbastanza giovani che si avvicinano alla lettura.

 

Purtroppo. Il problema non è solo di Tex, ma dell'intero comparto fumettistico. Anche Topolino, per dire, che come target principale si rivolge ad un pubblico più giovane rispetto a quello di Tex ha delle tirature che, rispetto a quelle di vent'anni fa, fanno paura.

 

Veramente io quando giro con i mezzi non leggo, lo faccio quando sto a casa, per cui compro il mio bell'albo e me lo leggo seduto sul divano. Quest'idea di leggere sulla metro o in autobus con persone che spingono a destra e a manca non la capisco, se parliamo invece di viaggi lunghi tipo treno potrebbe essere una chance ma non giornalmente per la città, ma poi pensate come arriva l'albo a casa, completamente stropicciato.

Inoltre ormai conosco molte persone che usano i tablet per leggere i fumetti, esistono molti siti per scaricare intere collezioni di bonellidi per poi leggerseli con comodo senza spendere un euro, questo fenomeno finora è stato sottovalutato mi pare ma a lungo andare ...

 

Idem. Se per leggere si intende un libro o un fumetto lo faccio solo sui viaggi di media/lunga percorrenza in treno o in aereo, ma non mi sognerei mai di leggere in autobus o in metro (ma anche in coda alle poste o dal dottore, eh, il discorso è lo stesso)... troppa poca calma! Al massimo in queste situazioni potrei concedermi una settimana enigmistica.

Oppure sì, lo smartphone. Non è questione -come molta gente sostiene- di maleducazione, è questione di cambiamento di usi e costumi. E' vero che sessant'anni fa non c'erano gli smartphone, ma c'era anche molta meno gente che sapesse leggere o che potesse permettersi un libro, e men che meno un libro da "strapazzare". E comunque di gente senza smartphone e senza libri ce n'è ancora adesso, anche se poca.

 

Il discorso tablet e siti da cui scaricare meriterebbe una discussione a parte, secondo me... le implicazioni sono notevoli, e indubbiamente non è facile distinguere i pro e i contro.

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Ovviamente, come sempre, in medio stat virtus. :) 

 

Io rivendicherò sempre il mio diritto ad usare lo smartphone sull'autobus o in qualunque altro posto senza dovermi vedere additata a prescindere come maleducata  -_- (non è il tuo caso, chiaramente  ;) ... diciamo che sto generalizzando, perchè la sensazione comune che si ha, quando si parla dell'argomento, è spesso questa). 

Ma usare lo smartphone fuori casa non vuol dire necessariamente viverci in simbiosi... e moltissima gente non è capace di concepirlo. E di solito sono quelli che dicono "Ah, no, io, su facebook/whatsapp/qualsiasi-cosa-legata-a-internet? Mai sia, lungi da me, non ho bisogno di far sapere i fatti miei a tutto il mondo". E quando provi a capire il perchè di queste affermazioni ti rendi conto che sanno cosa sia facebook solo per sentito dire, e ovviamente ne conoscono solo quella minima parte negativa, e rimangono chiusi ad una qualsiasi visione differente e meno tragica. E purtroppo ne esistono... oh, se ne esistono. Ci ho provato a discuterci di persona... ma ovviamente è come parlare a un muro. :craniate:

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Beh Dawn, lo hai detto tu "in medio stat virtus", non contesto l'uso dello smartphone sull'autobus o in altri posti ma il rimanere "costantemente" attaccati ad esso, poi come te anch'io ho messo un sorrisino, la mia è chiaramente una "bonaria" presa in giro di chi eccede nell'uso.

Per la serie: se vai a farti una pizza con degli amici e passi buona parte della serata attaccato allo smartphone a chattare con altri, tanto vale che te ne stai a casa o meglio che ci vai a parlare direttamente.

Per non parlare del fatto che le aziende inducono un bisogno al solo fine di venderti qualcosa, l'ultimo esempio è whatsup... ufficialmente gratuito, praticamente lo paghi profumatamente. Avete notato che ormai nessuna azienda telefonica offre tariffe a consumo ma solo abbonamenti a canoni fissi tutto incluso, tot euro al mese tot giga di traffico, tot minuti e tot sms, in pratica la gente spende molto di più e non se ne rende conto... ma qui sto andando chiaramente OT e me ne scuso. 

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il problema è sempre nel ricambio generazionale, lo sto dicendo-scrivendo da una vita. Basta confrontare i dati di qualsiasi serie nuova bonelliana e scoprire che difficilmente qualcuna di esse raggiunge le cinquantamila copie. Perché? I giovani, anzi i bambini non leggono, non sono interessati e i fumetti cult come Zagor arrancano con buone vendite soprattutto grazie ai lettori super-mega-appassionati. Se no avrebbero chiuso, compreso il nostro amato Tex. Magari si dovrebbero creare serie adatte a loro e non solo Topolino che secondo me è limitante. Terrei come esempio il Giappone che, piaccia o non piaccia, ha molta attenzione verso il pubblico di bambini sui dieci-dodici anni. E, soprattutto, lì leggere un fumetto, sia esso per adulti o per bambini, non è un problema. In Italia abbiamo ancora chi ti guarda storto se leggi Topolino!

 

Una volta i giovani si affezionavano a Salgari, Stevenson, Dumas e Verne e spesso grazie ai fumetti o su consigli di amici più grandi o genitori. 

 

Viviamo in una società in cui leggere non è una priorità e che sei i quarantenni di oggi non hanno un fumetto in mano difficilmente lo avranno i loro figli. Uno può smanettare quando e dove gli pare, l'importante è ricordarsi che un libro e un fumetto non è male aprirlo alla sera, interessarsi al mondo, incuriosirsi e acculturarsi. Ma io conosco ragazzi ventenni che non spenderebbero tre euro per un albo a fumetti però rinunciare alla ricarica telefonica settimanale per avere internet e chiamate illimitate sia mai! E' un fatto anche di approccio alla vita, un fattore diseducativo (lo dico senza moralismi) su come distribuire le priorità su quello che conta o non conta. Beh da bambino, a fine anni ottanta, quando avevo sette anni e andavo in edicola a comprarmi il mio Tex e Blek spendevo mensilmente le mie gloriose quattromila lire! E ne sono sempre stato orgoglioso anche quando i miei amici dicevano che buttavo i miei soldi. Fanculo a loro io sono cresciuto strafelice!

 

Quindi va bene usare internet e social. E' curioso, però, che i social abbiano reso la vita meno sociale... però va bene tutto ma io non accetterò, né ora né mai, di leggere i miei fumetti su tablet. Chiamatemi vecchio, asociale, sognatore fare voi: quando ciò sarà io non comprerò nulla. Mi terrò la cara e vecchia carta perché io devo sfogliare l'albo e sentirne l'odore. Gli editori facciano quello che vogliono tra quaran'anni ma io comprerò Tex solo nelle edicole.

Modificato da Ulzana
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  • 1 anno dopo...
  • Collaboratori

Se ne parla molto nella chatbox nella pagina principale, ovvero del Tex sceso addirittura a 170.000 copie nel 2016, secondo il vangelo di tale Bottero, senza altra fonte. Si continua a parlarne qui? Se leggete le pagine iniziali del presente topic dove avevo raccolto molti contributi interessanti, profetizzavo per il 2016 il Tex a 150.000 copie tenuto conto dei cali fisiologici annotabili anno per anno. In realtà credo che oggi Tex venda tra le 180000 copie e le 190000. Il calo è di circa 5000 max 10000 copie annuali e nel 2014 eravamo ancora molto vicini alle 200000 copie. Insomma Faraci e Ruju come malignano le linguacce di comix archive non c'entrano un bel niente! Lunga vita a Tex!

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Nel 2014 se non sbaglio erano 195 000, se le copie perse fossero 10 000 all'anno più o meno il dato sarebbe credibile. Sarebbe circa il 10% di perdita di lettori e sappiamo da fonte SBE che tutte le serie perdono tra il 5 e il 10% di lettori all'anno. Quelle che sarebbero davvero tragiche sono DD, Le storie e le miniserie. Per non parlare di Orfani e Dragonero (soprattutto quest'ultimo da me apprezzatissimo). I dati sono anche abbastanza credibili e l'unico positivo sarebbe il Maxi Old Boy che venderebbe tantissimo, mentre il più inverosimile mi pare Diabolik che perderebbe 20 000 !! Lettori all'anno circa. Il che mi fa sperare che siano dati un po troppo pessimistici.

Ciò detto se Tex e DD vendessero 100 000 copie in più in SBE avrebbero smentito eccome, quindi non saranno poi molto lontani dal vero

Modificato da Chinaski89
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Nel 2014 se non sbaglio erano 195 000, se le copie perse fossero 10 000 all'anno più o meno il dato sarebbe credibile. Sarebbe circa il 10% di perdita di lettori e sappiamo da fonte SBE che tutte le serie perdono tra il 5 e il 10% di lettori all'anno. Quelle che sarebbero davvero tragiche sono DD, Le storie e le miniserie. Per non parlare di Orfani e Dragonero (soprattutto quest'ultimo da me apprezzatissimo). I dati sono anche abbastanza credibili e l'unico positivo sarebbe il Maxi Old Boy che venderebbe tantissimo, mentre il più inverosimile mi pare Diabolik che perderebbe 20 000 !! Lettori all'anno circa. Il che mi fa sperare che siano dati un po troppo pessimistici.

Ciò detto se Tex e DD vendessero 100 000 copie in più in SBE avrebbero smentito eccome, quindi non saranno poi molto lontani dal vero

scusami ma come fai a dire che i dato sono attendibili . Cioè io mi sveglio la mattina e scrivo che tex vende trenta copie al mese e tutti mi credono ? O rivelo le fonti o sto zitto. Poi che la sbe non lo smentisca non significa nulla , mica può rispondere a ogni cretino che scrive qualcosa . Poi se ogni serie perdesse il 10% all anno tex chiuderebbe tra 10 anni . Comic archive e bottero come al solito pessimi e paraculi , dicono che la sbe è in crisi e non vende più  , però l articolo per fare i click lo fanno 
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  • Collaboratori

Negli ultimi quindici anni Tex ha avuto questo trend di vendite:

a ) con l'ultimo Nizzi:  ha perso una media di 5000 lettori all'anno;
b ) con Boselli curatore: il fatturato è rimasto sempre in calo, ma si è ridotto a circa 4000 copie in meno vendute.

Questi sono i dati a nostra disposizione:

Nel 2002 vedeva circa 250.000 copie (fonte Sergio Bonelli); togliamo le cinquemila copie all'anno e
si arriva al 2010 a circa 210.000 (max 215.000) copie vendute.

Dal 2010 al 2015  il calo è continuato ma non così vertiginoso:

da 210.000 copie si è passati alle presumibili 190.000 copie,
cioè 20.000 copie in cinque anni, 4000 copie perse ogni anno.

Se il trend dato dai numeri è questo e non c'è ragionevole dubbio di pensare a chissà quale scossone nel mercato, il Tex nel 2016 venderebbe tra un minimo di 185000 copie e un massimo approssimativo di 190.000 copie.

I dati di Bottero invece lasciano supporre una perdita di ventimila o trentamila lettori in due anni,
cioè si passerebbe dai 4000 suggeriti dalla logica a 15.000 lettori annuali persi,

Una perdita così significativa Tex non l'ha mai conosciuta.

Se Bottero dicesse la verità sarebbe una mezza catastrofe.

L'uscita di tutti gli speciali, pensiamo anche ad iniziative commerciali come quella della Panini, lascerebbe però supporre che il brand Tex è uno dei pochi su cui poter ancora contare, certo che con 15.000 lettori in meno all'anno sarebbe difficile ipotizzare il nascere di simili iniziative editoriali.

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