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TWF - Tex Willer Forum

Guglielmo Letteri


Zeca
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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, virgin dice:

 

Esatto, viene da chiedersi quale fosse il vero perché. Non so a voi, ma a me le dispute su "tu mi fai disegnare un gatto" e "non mi piace come hai disegnato i falchi" sembrano un po' poco serie come motivazioni. :D A vedere così, la spiegazione più economica sembrerebbe essere che si stessero reciprocamente sul cazzo; ma vai a sapere quale sarà la vera ragione... motivazioni tecniche nel metodo di lavoro in cui proprio uno non riusciva a lavorare bene con l'altro? Scarsa simpatia personale? Chissà.

Azzardo: Scarsa simpatia personale.

Ricordo accenni sul carattere scontroso e sul fatto che Letteri fosse molto lunatico nel libro di Guarino.

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Su Letteri avevo toppato i calcoli, ho corretto il mio post nell'altra discussione già ieri sera. Per riprenderlo qui e riasssumerlo, la situazione diovrebbe essere questa:

 

a ) Nizzi scrive cinque storie per Letteri (escluso l'ultimo Maxi Tex del 2006):

 

1983: I delitti del lago ghiacciato

1984: La locanda dei fantasmi

1985: L'inafferabile Proteus

1986: Attentato a Washington

1987: L'uomo serpente

 

Nel 1985 e primi mesi del 1986 è anche impegnato con GL Bonelli e Boselli con "La minaccia invisibile".

 

Ora per le altre storie le mie sono solo ipotesi!

 

Tra il 1988 e il 1990 circa, realizza tre storie:

 

Uragano a Skagway (Gl Bonelli)

Il medaglione spagnolo (GL Bonelli)

Il MAXI TEX "Oklahoma" (di Berardi)

 

Tra il 1990 e il secondo semestre 1992  disegna invece "Gli uomini giaguaro" di Nolitta (ieri avevo ipotizzato tre anni per sei albi, ma ci ha messo sicuramente qualcosa di meno).

 

Nell'autunno 1992 (a inizio 1993 la storia è pubblicata) finita la storia di Nolitta, considerando che la ripresa di Nizzi dopo la crisi avviene in modalità soft per cui scrive inizialmente poche storie (Villa e Ticci), i disegnatori come Letteri o Blasco passano dunque ai nuovi sceneggiatori (letteri passa prima per Canzio e poi subito dopo, tra il 1993 e il 1994 lavora per Medda con "Orrore).

 

Nel 1994 Letteri, che da tempo immemore non disegna più per Nizzi, è ceduto a Boselli con il quale aveva già lavorato.

 

Questo avviene perche:

 

1) Letteri non è tra i disegnatori preferiti di Nizzi e l'autore dopo la crisi va assolutamente motivato;

2) Da più di un lustro Letteri è stato impiegato sulle sceneggiature di altri autori, la scelta più normale è che sia lui a disegnare la nuova storia di Boselli.

 

Vorrei ritornare sull'ordine di realizzazione delle storie tra il 1988 e il 1990:

 

data la data di pubblicazione del Maxi "Oklahoma" del dicembre 1991, il tempo di lavorazione (348 pagine)  dovrebbe essere almeno di un anno e mezzo partendo dal 1988, per cui avremmo 1990 come data di conclusione, con il Sergione che lo tiene nel cassetto per più di un anno. Se Uragano a Skagway è stata disegnata sicuramente a ridosso de "Gli Uomini serpente", è più difficile dire quando Letteri ha messo mano alla sceneggiatura rattoppata da Sclavi de "Il medaglione spagnolo". Le ha disegnate una dopo l'altra ? O prima una, poi il Maxi Tex , e infine la seconda ?

 

In ogni caso il Nizzi del periodo 1987 / 1990 è in formissima con storie bellissime. Bonelli pensa di affiancargli però altri autori. Uno è Berardi, che non supera la prova. Ci prova con D'Antonio, ma picche.

 

L'altro autore è Nolitta stesso. Tra il 1990 e il 1991 ecco dunque che scrive la storia per Giolitti con il quale desiderava da tempo collaborare.

Con Letteri invece è diverso. Sebbene egli fosse un disegnatore di GL Bonelli, c'era già stata una collaborazione con Nolitta con la storia "Artigli nelle tenebre". E per Letteri, Nolitta scrive circa 600 tavole, un record, perché il disegnatore è tra i più veloci e la storia sarà pronta in due / tre anni. Qui penso che sia voluto venire incontro a Nizzi per farlo rifiatare un pochino, cosa che di fatto è avvenuta.

 

 

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6 hours ago, ymalpas said:

In ogni caso il Nizzi del periodo 1987 / 1990 è in formissima con storie bellissime. Bonelli pensa di affiancargli però altri autori. Uno è Berardi, che non supera la prova. Ci prova con D'Antonio, ma picche.

 

L'altro autore è Nolitta stesso.

 

Dimentichi Canzio, che dalla lista che hai postato aveva già iniziato "L'oro di Klaatu" (a proposito, sai quando è stata redatta quella lista? Presumo che sia prima della crisi di Nizzi perchè non ci sono in elenco le storie di Boselli e Medda...). Da quella lista (e, a dirla tutta, anche dalla lettura della storia) si vede che Nizzi aveva iniziato "Yukon selvaggio" e poi l'aveva lasciata interrotta con Fusco spostato sulla storia di Canzio.  Se l'hanno fatto per togliergli un po' di lavoro si vede che anche prima della crisi conclamata i problemi si vedevano (io insisto che già si vedevano anche nelle storie, anche se in misura molto minore che negli anni successivi)

 

Su Letteri... ora che ci penso, Letteri ha disegnato tavole di Tex per 9 sceneggiatori

1) GL Bonelli

2) Guido Nolitta

3) Claudio Nizzi

4) Mauro Boselli

5) Giorgio Bonelli

6) Tiziano Sclavi

7) Giancarlo Berardi

8) Decio Canzio

9) Michele Medda

Addirittura, se contiamo lo stesso Letteri per la pagina con Tex e Corto postata in questo thread, arriviamo a dieci!

 

C'è qualche altro disegnatore che può vantare un carnet simile? 

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Il 6/7/2020 at 17:14, Diablero dice:

Dimentichi Canzio, che dalla lista che hai postato aveva già iniziato "L'oro di Klaatu"

 

Fusco disegna il primo (circa) albo di Yukon Selvaggio nel 1991. Interviene quindi la crisi di Nizzi. Canzio allora sceneggia una nuova storia per Fusco ("L'oro di Klaautu"). Successivamente, sempre nel 1992, una volta che Letteri ha finito il polpettone di Nolitta, Canzio scrive per lui la storia de "Il messaggio cifrato" che prende avvio da una storiella di Nizzi se non ricordo male ripresa da Larry Yuma. Nel 1993 Fusco riprende il seguito di "Yukon Selvaggio" e disegna anche la breve storia del n. 399 "La lettera bruciata".

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5 hours ago, virgin said:

@Diablero, la lista è posteriore alla crisi di Nizzi in quanto fu redatta proprio per Medda, prima che si mettesse al lavoro, di modo da non ripetere soggetti recenti.

 

Alla fine, con queste informazioni sono riuscito a rintracciare il thread dov'era stata postata la prima volta...   questo forum è come la Biblioteca di Babele di Borges, ci sono un sacco di queste gemme, ma senza una mappa è quasi impossibile trovarle nel mare di post...  :blink:

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In quello stesso thread ho trovato (una possibile) risposta ad un altra mia domanda...

On 7/24/2010 at 8:02 PM, ymalpas said:

Gli sceneggiatori bonelliani spediscono a blocchi le pagine di sceneggiatura ai disegnatori. Per fare un esempio: Manfredi aveva spedito un blocco con le prime trentacinque pagine de "La grande Sete" a Civitelli. Nizzi, invece, diversamente dagli altri autori, si affidava generalmente a blocchi di 110 pagine.

 

...che era "come mai la crisi di Nizzi (che coinvolgeva una dozzina buona di disegnatori diversi), si "vede così poco" nelle storie, visto che pochissimi disegnatori in quel periodo si misero a disegnare storie di Canzio, Medda o Boselli? E gli altri come hanno fatto?"

 

I maggiori "velocisti" o erano già al lavoro su storie di altri (Letteri) o lo sarebbero stati (Marcello, Fusco), gli altri immagino avessero una scorta di tavole ancora da disegnare che gli sarebbe bastata per mesi...

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7 ore fa, Diablero dice:

Questo forum è come la Biblioteca di Babele di Borges, ci sono un sacco di queste gemme, ma senza una mappa è quasi impossibile trovarle nel mare di post...  :blink:

 

In ciò risiede, in effetti, la sua signorilità. :D

Al di là degli scherzi, hai ragione: non so se per la messe di messaggi accumulatasi in tre lustri, le molteplici discussioni su temi simili o la natura divagante ed erratica delle discussioni stesse, ma anch'io ricordo moltissimi dati che però non saprei mai andare a ripescare e talvolta ritrovo solo perché un altro utente riporta in vita un topic morto nel 2007. È proprio come la biblioteca di Babele: la sfogli un po' qui, un po' là, e in mezzo a decine di caratteri a caso salta fuori un bel "o tempo le tue piramidi" oppure un "crampo di gesso" (non dico un "tuono pettinato": ormai anche le hipsterine conoscono questa locuzione, pur non sapendo da dove venga) che dopo qualche tempo non ricordi più dove hai trovato nell'alveare dei cubicoli.

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11 ore fa, Diablero dice:

...che era "come mai la crisi di Nizzi (che coinvolgeva una dozzina buona di disegnatori diversi), si "vede così poco" nelle storie, visto che pochissimi disegnatori in quel periodo si misero a disegnare storie di Canzio, Medda o Boselli? E gli altri come hanno fatto?"

 

I disegnatori che lavorarono con gli altri autori furono solo cinque: Letteri, Fusco, Marcello, Giolitti e Galleppini, a cui si aggiunse poi Blasco.

 

Diciamo che le storie in cui gli effetti della crisi di Nizzi sono più marcati sono, non a caso, proprio qelle che interrompe e riprende tempo dopo:

 

a ) "Yukon Selvaggio" di Fusco (che nel corso del 1992 disegna per Canzio)

b )"Yucatan" di Marcello (che nel 1992 passa a Boselli) che è ripresa da Nizzi solo dopo l'estate del 1995.

 

Letteri e Giolitti erano già impegnati prima della crisi con Nolitta.

 

Anche il Texone di Quinto è molto travagliato, ma per altri motivi. Nizzi riprende la scrittura qualche mese dopo la crisi ma i problemi di salute del disegnatore diventano sempre più gravi tanto che nel marzo del 1994 muore e lascia probabilmente incompleta la sua storia. La storia è affidata quindi a Fusco che a partire dal febbraio 1995 la ridisegna  daccapo ( a parte il finale che Nizzi gli scrive)   finendo nella primavera del 1996 a ridosso della pubblicazione: il primo albo de "I lupi del Colorado" va in edicola nel giugno 1996.

 

Capitanio è lentissimo. La sua storia nasce per la serie regolare nel 1991 e si protrae fino all'autunno del 1994 quando è anche deciso, per la fattura pregevole delle tavole, il cambio di destinazione sul  Texone. Il Sergione stravedeva per Capitanio, Nizzi di di meno. Dal 1995 il disegnatore passa a Boselli.

 

Nessun problema invece per il Texone di Magnus (Nizzi deve scriverne ancora il finale) per via della lentezza dell'artista.

 

Comunque Nizzi in quegli anni ha la testa tutta per Nick Raider. Tex è il lavoro che gli assicura il pane quotidiano.

 

Galleppini iniza a disegnare l'ultima storia di Nolitta e si fermerà definitivamente, come sappiamo, nell'estate del 1993 dopo l'intervento chirurgico non riuscito. Le tavole inchiostrate, se non ricordo male, sono circa una sessantina. "Golden Pass" è ridisegnata dall'inizio solo a partire dal  gennaio 1997 da Ticci, Boselli riprende la sceneggiatura da pag. 15 del secondo albo, dove Nolitta l'aveva lasciata interrotta.

 

A proposito, quando misi sotto torchio Mauro Boselli chiedendogli di sobbarcarsi il lavoro di scrivere la cronologia delle sue storie (a quei tempi dovevo stargli ancora parecchio simpatico :laugh: ) mi chiedeva WHY ? che te ne fai ? perche ti serve sapere quando sono state scritte le storie ? E invece... :P

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  • 2 anni dopo...
Il 6/7/2020 at 00:25, Diablero dice:

P.S.:  Errata Corrige, stavo dimenticando il Maxi Tex del 2006, quello terminato da Della Monica alla morte di Letteri, in cui dopo quasi quindici anni Letteri torna a disegnare una storia di Nizzi, sostituite quell'"ultima storia su testi di Nizzi" con "penultima"..

 

Riprendo questa tua osservazione di ben tre anni fa circa per dire che se Nizzi si ritrovò a scrivere di nuovo per Letteri fu perché per motivi principalmente di salute propria Boselli era impossibilitato a scrivere una nuova storia per lui e si sa: i disegnatori vanno alimentati.

Modificato da Carlo Monni
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